LA CURVA NORD NON SI DIVIDE!!!
In riferimento al derby S.S.Lazio – A.S.Roma che si giocherà il 3 aprile 2016, la Curva Nord 12 e il gruppo Irriducibili hanno confermato – come riportato nella pagina ufficiale Facebook della trasmissione “I Laziali Sono Qua” – il raduno per vedere la partita sul maxischermo e tifare tutti insieme. La struttura presa per tale evento può contenere solo 1.500 persone, ecco il motivo per cui gli interessati devono al più presto rivolgersi ai punti vendita sotto indicati, prima che finiscano le prenotazioni:
Lazio Fan Shop: Via Scipioni 84 tel 0639737890
Lazio Fan Shop: via Gesù e Maria 23 tel 0660678996
Lazio MCM: via sestio Calvino 14 tel 0671510395
9 Gennaio 1900: Via Portuense 544 tel 066572455
Curva Nord 12 Official Store: via vetruria 77 tel 0697618869
Taverna del Sercio: Via Nocera Umbra 200 tel 338 3278414
Curva Nord 12 Official Store: Via Nomentana 66 (Monterotondo) tel 3392168434
Curva Nord 12 Official Store: Via Roma 69/B – Nepi (VT) tel 334 9242554
AVANTI LAZIALI… AVANTI CURVA NORD!!!
Nuova comunicazione della Curva Nord per il derby
FOTO – Smithsonian Contest: scelti gli scatti fotografici più belli al mondo
E’ considerato il contest fotografico più importante al mondo. Stiamo parlando dello Smithsonian Photo Contest, competizione organizzata dall’istituto di istruzione e ricerca statunitense. Il contest vuole premiare gli scatti fotografici più belli e particolari provenienti da tutto il mondo. La 13esima edizione ha visto la partecipazione di più 46000 persone che hanno scattato le più svariate fotografie. Dopo una scelta accurata, è stata decretata la classifica finale. Il vincitore è stato Albert Ivan Damanik con la sua spettacolare foto raffigurante le ceneri del vulcano Sinabung viste dal villaggio di Jeraya, Nord Sumatra. Di seguito, in ordine di classifica, le 9 foto vincitrici:









C’era una volta Lazio – Roma, c’era una volta Roma – Lazio
Provate a chiedere ad un tifoso biancoceleste o ad un tifoso giallorosso cosa rappresenta per loro il derby capitolino. Le risposte che riceverete saranno le più svariate, ma tutte unite da un filo comune: E’ LA PARTITA DELLA STAGIONE!
IL PASSATO – Ebbene si quando a Roma c’è il derby la città è praticamente “chiusa”. Tutti sono concentrati verso la partita, con il cuore in gola, con tanta ansia e tanta passione, per vivere appieno quei 90 minuti di follia, agonia e festa. Lazio – Roma è stato inserito nella lista dei derby più sentiti al mondo ed anche in quella di maggior spettacolo sotto il profilo coreografico. Le due curve, la Curva Nord e la Curva Sud, nei decenni passati si sono date battaglia a suon di coreografie che sono passate alla storia. Come dimenticare (dal fronte laziale) quella dello scorso anno, raffigurante l’aquila stilizzata. Uno spettacolo che è ancora negli occhi di tutti noi tifosi. La stracittadina è capace di attirare l’attenzione mediatica e l’attenzione degli amanti del calcio e di tifosi di altre squadre. Impossibile resistere al fascino della Capitale e del suo derby. Ma tutto ciò il 3 aprile 2016 alle ore 15.00, ci sarà?
IL PRESENTE – La risposta alla precedente domanda è la seguente: NO! Bastano due lettere, una parola per far cadere e far scomparire tutta la magia di Lazio – Roma. Infatti, come già è accaduto (seppur in parte) all’andata durante Roma – Lazio, dove una buona fetta di tifosi delle due Curve disertarono la stracittadina, le tifoserie hanno deciso di abbandonare le due squadre, lasciandole sole nello Stadio Olimpico. La Curva Nord ha deciso di non entrare e sta decidendo dove “incontrarsi” per seguire in maniera alternativa il derby, mentre la Sud ha già deciso di seguirlo a Testaccio. Il motivo è sempre lo stesso: LE BARRIERE. Purtroppo la contestazione delle due curve per il momento non ha prodotto gli effetti sperati. Forse potrebbero esserci spiragli per la prossima stagione, ma è tutto al vaglio della Prefettura.
SPETTACOLO… DESOLANTE – Sarà triste vedere uno Stadio Olimpico vuoto, con il piazzale antistante non bloccato dalle auto per il traffico. Probabilmente ci saranno meno spettatori che all’andata, complice anche il fatto che la Lazio giocherà in casa e i tifosi stanno protestando anche contro la dirigenza. Sarà triste vedere due curve prive di colori, di movimento, silenziose, niente sfottò, bandieroni e sciarpate. Ma purtroppo la Prefettura ha deciso così.
IL FUTURO – Se si pensa al derby di Coppa Italia del 26 maggio, ma anche (ahimè) al derby di ritorno dello scorso anno, entrambi caratterizzati dal folklore romano e dai colori bianco – azzurro e giallo – rosso, si spera che dal prossimo anno si ritorni a vivere in maniera piena e da protagonisti, il derby della Capitale. L’eventuale abbattimento delle barriere (il Prefetto disse qualche mese fa che questa ipotesi è percorribile) farebbe tornare la gente allo stadio e allora si che potremo goderci ogni singola sfaccettatura delle due partite più importanti di questa città: LAZIO – ROMA e ROMA – LAZIO!
Marco Corsini
Lazio, a fine stagione sarà tempo di Rivoluzione?
“You say you want a revolution well, you know, we all want to change the world”
“Dici che vuoi fare la rivoluzione, beh, sai, tutti noi vogliamo cambiare il mondo”.
Così cantavano i leggendari Beatles nel pezzo Revolution, datato 1968. Ecco, rivoluzione, è quello che potrebbe verificarsi a fine stagione in casa Lazio. Tutti noi vorremmo cambiare il mondo, o, per entrare nello specifico, il mondo biancoceleste; questa è la semplice evoluzione degli eventi nei suoi continui cicli, nei suoi corsi e ricorsi storici. Ci sono cicli che iniziano ed altri che finiscono, anche se in realtà in questi ultimi anni in casa biancoceleste si è assistito più a delle sequenze biennali che a dei veri e propri cicli prolungati nel tempo.
In questa stagione la squadra ha dimostrato molte ed evidenti carenze, di tipo fisico, di tipo qualitativo e di tipo caratteriale. Inutile continuare a chiedersi dove sia finita la squadra vista e ammirata da tifosi e stampa nella scorsa annata calcistica. Quella squadra non c’è più, non esiste più, è estinta. Adesso è arrivato il momento di trovare soluzioni per il futuro ed una vera e propria rivoluzione a livello tecnico sembra quantomeno necessaria.
LA RIVOLUZIONE – Il termine rivoluzione (dal latino revolutio -onis, “rivolgimento, ritorno”, derivato dal verbo revolvĕre “rovesciare”) nel suo significato più ampio indica qualsiasi cambiamento radicale nelle strutture sociali. Un processo con il quale gruppi sociali si ribellano alle istituzioni al potere per modificarle e determinare un nuovo ordinamento politico. Effettivamente non è questo il caso della Lazio, o meglio, in molti vorrebbero una rivoluzione stile Francia di fine ‘700, quando, detto in maniera ultra sintetica, il popolo si ribellò al Re e al ceto dominante conducendo il sovrano (Luigi XVI) addirittura al patibolo. Questo in casa biancoceleste non è possibile, almeno per il momento. Quindi mantenendo un certo distacco da utopie difficilmente realizzabili è meglio focalizzarsi su ciò che è perlomeno possibile.

L’ESODO – In questo momento, nei quotidiani e nei siti di stampo sportivo non si parla di altro: esodo, diaspora, fuga, e chi trova più sinonimi ne aggiunga pure a questa breve lista. I calciatori più importanti della Lazio sarebbero già con le valigie in mano, in cerca di lidi più ambiziosi e probabilmente di remunerazioni più vantaggiose. Comunque meritate per quello che alcuni di loro hanno dimostrato con la maglia biancoceleste, soprattutto in occasione della stagione passata. Ecco che Biglia sarebbe attratto da sirene spagnole, Candreva andrebbe a cercare un salto di qualità (?) nella Milano nerazzurra, Felipe Anderson non riuscirebbe più a resistere alle lusinghe provenienti da Old Trafford e Keita starebbe cercando altrove un appagamento professionale e personale. Per il momento parole, chiacchiere, nessuna certezza. Una cosa però è certa: tenere in rosa giocatori demotivati, svogliati ed apatici non gioverebbe a nessuno, soprattutto alla squadra. Si dovrà quindi capire le reali intenzioni di ognuno e conseguentemente cercare di ottimizzare al massimo le pur dolorose cessioni.

LE CERTEZZE – Poche, si contano sulle dita di una mano, forse due. Marchetti, fresco di rinnovo e che probabilmente chiuderà la carriera con la Lazio. De Vrij, che rientrerà all’inizio della prossima stagione, si spera con lo stesso rendimento della scorsa annata calcistica. Milinkovic-Savic, unico acquisto azzeccato della deprimente campagna estiva, giocatore vero e di sicuro avvenire. Cataldi, giovane, romano e laziale, quest’anno in affanno ma che con fiducia e costanza potrà diventare un punto fermo. Lulic, anche lui fresco di rinnovo, cuore, grinta e corsa al servizio dei colori biancocelesti. In effetti di mano ne bastava solamente una…
LE INCOGNITE – Tante, troppe. Viene subito da pensare a Morrison: esiste realmente? Dalle parti di Formello gira voce che ripetendo 3 volte il suo nome davanti ad uno specchio possa sbucare all’improvviso Alex Ferguson che ripete quanto Ravel ai tempi delle giovanili dello United fosse più forte di Pogba. Gira anche un’altra voce: sarà confermato… Basta–Konko–Radu: a turno o tutti insieme appassionatamente ospiti della clinica Paideia. Si dice cha la clinica spinga per una conferma… Hoedt: probabilmente tra 10 anni si sentirà ancora dire che ha bisogno di tempo per ambientarsi (sperando che i fatti smentiscano ciò)…Parolo: da fenomeno a brocco il passo è molto breve e lui è riuscito pienamente nell’obbiettivo. Kishna: una decina di buone partite e tanti guai fisici, promosso ad incognita a pieni voti. Djordjevic: no comment.
IL MANICO – Pioli non sarà più l’allenatore della Lazio nella prossima stagione, questo sembra ormai appurato e definitivamente certo. Ha perso le redini dello spogliatoio, ha perso l’appeal verso squadra e tifoseria, ha perso la fiducia della società. Serve una sterzata, serve un uomo di carisma e che proponga un buon calcio. Mihajlovic è uomo di carisma, ma in quanto a buon calcio lascia molto a desiderare. Ventura, Juric e Oddo propongono un calcio sublime, ma non hanno esperienza con grandi squadre. Di Francesco sarebbe il giusto mix, ma sembra sia già con valigie pronte ed un biglietto di sola andata per la Milano rossonera.
In definitiva tanti dubbi, tanti punti interrogativi. Serviranno acquisti mirati. La squadra è piena zeppa di giovani di prospettiva, ci sarà bisogno di giocatori pronti, di certezze da aggiungere a quelle sopracitate, quelle che si contano sulle dita di una mano. Stando alle probabili cessioni, il budget per formare una squadra degna di tale nome dovrebbe esserci, bisogna però sfruttarlo nel modo più opportuno, reinvestire il guadagno solo ed esclusivamente per la squadra stessa.
A giugno sarà tempo di rivoluzione, ma la Lazio è veramente pronta a questo?
Giulio Piras
BONUS GENITORI – Ecco a quanto ammonta e come richiederlo
Attraverso la sezione Comunicazioni Online del sito dell’INPS, l’istituto, informa che è ancora disponibile una fonte di credito per il Bonus Giovani Genitori. Il bonus, pari a 5.000 euro, è indirizzato all’assunzione di genitori precari o disoccupati che non abbiano ancora compiuto i 36 anni di età. Hanno diritto all’agevolazione le imprese che assumono a tempo indeterminato questi soggetti, o che trasformino un contratto a termine. Il lavoratore ha diritto al bonus se ancora non ha compiuto 36 anni, se ha almeno un figlio minore di 18 e se iscritto nella Banca Dati Giovani Genitori.
Per potersi iscrivere bisogna rientrare in uno dei seguenti rapporti:
– contratto di lavoro subordinato a termine;
– contratto di somministrazione (interinale);
– contratto intermittente;
– collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) o contratto a progetto (co.co.pro);
– lavoro occasionale accessorio.
Nel caso il contratto di lavoro fosse giunto a termine, il lavoratore deve registrare la disoccupazione presso una Agenzia per il lavoro, un Centro per l’impiego o un Centro Servizi per il lavoro.
Il beneficio si perde per:
– compimento della maggiore età del figlio;
– compimento del 36° anno di età;
– assunzione a tempo indeterminato.
Nel caso di nuova assunzione a tempo indeterminato, e successivo licenziamento, se ci sono ancora le condizioni il lavoratore può iscriversi di nuovo alla Banca Dati.
Per iscriversi alla banca dati bisogna entrare nel sito dell’INPS con il proprio PIN; l’iscrizione si effettua nella sezione servizi al cittadino con il seguente percorso: “Servizi al cittadino” – “Autenticazione con Pin” – “Fascicolo previdenziale del cittadino” – “Comunicazioni telematiche” – “Invio comunicazioni” – “Iscrizione banca dati giovani genitori”.
Ci si può anche iscrivere tramite il sito del Dipartimento della Gioventù, sempre utilizzando il Pin dell’INPS.
Quali aziende hanno diritto al bonus?
Hanno diritto all’incentivo le aziende private (comprese le imprese sociali) e le società cooperative, mentre ne sono esclusi gli enti pubblici (economici e non), i gruppi parlamentari, le associazioni e, in generale, i datori di lavoro non qualificabili come imprenditori.
Il contratto di lavoro deve essere a tempo indeterminato o di apprendistato, e l’assunzione non deve essere obbligatoria.
Inoltre, per poter ricevere il bonus, le imprese devono essere in possesso del Durc (ovvero essere in regola con gli adempimenti previdenziali) e non devono aver effettuato:
– licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale, nei 6 mesi precedenti;
– sospensioni dal lavoro o riduzioni dell’orario del lavoro per crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione industriale;
– precedenti assunzioni di almeno 5 dipendenti utilizzando la stessa agevolazione.
Inoltre il lavoratore per il quale si chiede l’incentivo non deve essere stato licenziato dalla stessa azienda, o da impresa controllata o collegata, nei 6 mesi precedenti all’assunzione.
Come sapere se il lavoratore ha diritto al bonus?
Le aziende possono sapere se il lavoratore ha diritto al bonus verificando l’iscrizione alla banca dati: basta collegarsi alla banca sul portale dell’INPS o del Ministero della Gioventù, e digitare il codice fiscale dell’interessato.
In che modo richiedere l’incentivo?
Prima di tutto l’azienda deve assumere il lavoratore con Comunicazione Obbligatoria (CO), utilizzando il modello Unilav, e inserendo il codice agevolazione Giovani Genitori. Poi dovrà collegarsi al sito dell’INPS, sezione “Servizi per le aziende e i consulenti”, “Cassetto Previdenziale”, “Comunicazioni Online”, entrare nella comunicazione con codice “GIOV-GE” e compilare la domanda. L’istituto comunicherà l’attribuzione dell’incentivo tramite cassetto previdenziale.
Quando si riceve il bonus?
L’INPS non eroga materialmente i soldi ma assegna uno sgravo contributivo: questo significa che l’azienda può compensare i contributi dovuti mensilmente con l’incentivo spettante; indicherà poi il conguaglio effettuato nella dichiarazione UniEmens. Il bonus non è riconosciuto tutto insieme, ma in quote mensili non superiori alla retribuzione del mese del dipendente. L’agevolazione è comunque cumulabile con gli altri incentivi esistenti, come quello per l’assunzione disoccupati da oltre 6 mesi.
Lo straordinario concerto dei Rolling Stones a Cuba
I Rolling Stones a L’Avana, Cuba, in concerto. Fino a poco tempo fa qualcosa di impensabile anche per i tanti, sfegatati fan dello storico gruppo rock capitanato da Mick Jagger dell’isola caraibica. “Ciao Avana, e buonasera alla mia gente cubana“: sono state queste le parole con le quali il frontman delle “pietre rotolanti” ha aperto il concerto gratuito che i Rolling Stones hanno offerto nella Ciudad Deportiva della capitale di Cuba. Dopo la storica visita diplomatica del presidente Barack Obama, la prima ad oltre 80 anni di distanza da quella del repubblicano Calvin Coolidge, datata 1928, un’altra visita, sicuramente anche più gradita, a simboleggiare il “disgelo” nei confronti dell’isola caraibica per anni sotto embargo statunitense. Al mega evento hanno assistito decine di migliaia di fan in delirio, ed è difficile, secondo
quanto riportato da Ansa.it, valutare realmente quanto fosse grande il pubblico. In mancanza di stime ufficiali si può comunque dire che c’era tantissima gente entusiasta e pronta a saltare non appena ha riconosciuto il classico ed unico riff di ‘Jumpin Jack flash‘, il pezzo con il quale la band britannica ha aperto il concerto. Per l’occasione, gli Stones hanno portato a L’Avana lo show già collaudato nel trionfale tour sudamericano chiusosi pochi giorni fa in Messico. Per un’intera generazione di fan cubani del rock un sogno proibito per decenni. Per i più giovani, comunque più numerosi nel pubblico, la sorpresa di una scoperta. Quando anche la musica riesce a trasmettere il vero senso di libertà…
Che fine hanno fatto le scommesse di Tare? – Parte 1
Da quando ha sostituito Sabatini nel ruolo di Ds della Lazio, Tare è riuscito a vestire di biancocelesti giocatori poco noti o in cerca di rilancio che poi si sono rivelati fondamentali: vedi i vari Dias, Hernanes, Klose, Lulic, (fino a pochi mesi fa vi rientrava di diritto anche) Felipe Anderson, de Vrij e Milinkovic–Savic. A testimonianza che quando la società gli da la possibilità di alzare l’asticella il direttore sportivo sa portare giocatori di livello a vestire la casacca biancoceleste. E’ anche vero che è sicuramente più facile riuscire a scovare potenziali grandi giocatori quando hai la possibilità di spendere cifre di un certo livello, ma il grande direttore sportivo è colui che riesce a scovare grandi giocatori in ogni circostanza, anche quando il portafoglio societario si dimostra ristretto. Purtroppo in tal senso gli errori del Ds Igli Tare sono stati notevoli: certo, alcune scommesse non sono state vinte per sfortuna (vedi Eliseu) ma in tante (troppe) occasioni sono stati compiuti dei veri e propri ORRORI in fase di campagna acquisti che hanno fatto infuriare (e non poco) il popolo Laziale. Vediamo nel dettaglio (in attesa che “purtroppo” questo elenco venga aggiornato) che fine hanno fatto tutte le meteore che sono passate in orbita Lazio:
ALBANO BIZZARRI – Arrivato alla Lazio dal Catania nell’estate del 2009, esordisce in gare ufficiali nel match di Europa League Lazio-Salisburgo (1-2). A Roma, nonostante indossi la maglia n. 1 non ha mai avuto la possibilità di fare il titolare: prima ha svolto il ruolo di secondo del giovane Fernando Muslera nella stagione 2009-2010 e, complice anche un grave infortunio alla spalla che lo ha tenuto, viene relegato nell’annata successiva nel ruolo di terzo portiere a beneficio del compagno di reparto Tommaso Berni. Nella stagione 2011-2012, con la partenza di Berni, l’estremo difensore argentino ha l’occasione di essere nuovamente promosso nel ruolo di secondo portiere, tenterà in più occasioni di togliere il posto al nuovo titolare Federico Marchetti ma con scarsi risultati. Il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia 2012-2013 battendo in finale la Roma per 1-0. Dopo quattro stagioni in maglia biancazzurra decide di andare via per giocarsi le sue chance come primo portiere e il 2 settembre 2013 firma per il Genoa. A Genova però si ritrova nuovamente a fare il secondo dietro al giovane Mattia Perin. Fa il suo esordio con la maglia rossoblù il 26 marzo 2014 in occasione della vittoria a Marassi per 2-0 proprio contro la sua ex squadra, la Lazio. Rimane questa la sua unica presenza stagionale. La gloria per Albano arriva (finalmente) il 28 agosto 2014, quando passa a titolo definitivo al Chievo Verona. Firmando un contratto biennale fino al 30 giugno 2016, sceglie la maglia numero 1. In breve tempo diventa il titolare fisso della squadra, scavalcando così nelle gerarchie Bardi. Il 29 novembre contro la Lazio, sua ex squadra, gioca una bella partita con parate di alto livello. Il 21 dicembre gioca anche il suo primo Derby di Verona tenendo la propria porta imbattuta. Dopo 406 minuti (418 con i recuperi) e 13 partite di imbattibilità, subisce l’unico gol della partita da Berardi, attaccante del Sassuolo, su calcio di rigore. Con 0,86 goal subiti a partita è al primo posto tra tutti i 14 portieri che hanno giocato nel Chievo in Serie A vantando anche la migliore percentuale tra i tiri ricevuti e le reti subite: 77%. Un dato che lo colloca davanti a De Sanctis (76%), Buffon (75%), Perin (74%) e Emiliano Viviano (73%). In tutto colleziona 28 presenze con 24 gol subiti e l’11 giugno dello stesso anno prolunga il contratto con i clivensi fino al 2017.
HITZLSPERGER – Il nazionale tedesco ( 52 partite per la nazionale tedesca ed era nella rosa dei Mondiali 2006 e degli Europei 2008) arriva alla Lazio il 31 gennaio 2010, a sei mesi dalla scadenza del contratto con lo Stoccarda e firma un accordo triennale con i biancocelesti. Su di lui si coltivarono molte speranze: la sua esperienza, la sua grande grinta in mezzo al campo e il suo potentissimo tiro (che gli permise di acquisire in Inghilterra il soprannome di The Hammer (Il Martello)), erano viste come risorse preziosissime da utilizzare in una Lazio che viaggiava in cattive acque in campionato. Purtroppo invece non giocò quasi mai, il mister Reja preferì utilizzare giocatori che conoscessero perfettamente la lingua e il campionato italiano per aumentare le chance di salvezza (poi fortunatamente raggiunta). Hitzlsperger segna la sua prima ed unica rete con la squadra biancoceleste nell’ultima partita giocata con la maglia della Lazio, segnando nel 3-1 contro l’Udinese. Il 5 giugno 2010, dopo la breve e sfortunata parentesi in maglia biancoceleste che gli costa l’esclusione dai Mondiali in Sudafrica 2010, si trasferisce al West Ham. La sua avventura a ovest di Londra però termina dopo soltanto un anno e nel 2001 decide di tornare in patria, nel Wolfsburg, ma anche qui si ritrova svincolato dopo appena un anno.Il 19 ottobre 2012, dopo aver trascorso più di tre mesi da svincolato, viene ingaggiato dall’Everton firmando un contratto di quattro mesi. Il 3 settembre 2013 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato a causa dei continui problemi fisici dai quali è stato afflitto durante gli ultimi anni della sua carriera.
ELISEU – La “Freccia Nera” è forse il più grande rimpianto del Ds Tare. L’ala portoghese arriva alla Lazio dal Malaga. In Spagna il centrocampista portoghese aveva mostrato tutte le sue grandi qualità e Tare si innamorò di lui, bruciando la concorrenza di numerosi club europei, il 7 luglio 2009 riesce a portarlo all’ombra del Colosseo. L’avventura italiana di Eliseu, però, è tutt’altro che positiva. Esordisce con la nuova maglia in Europa League contro l‘Elfsborg, partita terminata 3-0 per i biancocelesti, offrendo anche una buona prestazione. Nella squadra capitolina gioca però solo altre due partite. A Roma purtroppo non riesce a esprimersi come vorrebbe, trasformandosi presto da fuoriclasse annunciato ad oggetto misterioso. Complice anche il fatto che, sotto la guida del tecnico Ballardini, la Lazio si ritrova a vivere una delle stagioni più brutte degli ultimi anni, ritrovandosì così a lottare per la salvezza (poi raggiunta grazie all’arrivo del tecnico Edy Reja). Ecco perché, dopo pochi mesi (il 7 gennaio 2010), decide di tornare in Spagna al Saragozza. Ma la sua rinascita ci sarà con il suo passaggio al Malaga: il portoghese con la sua ex squadra ritorna grande e mostra finalmente tutte quelle doti che fecero innamorare di lui il direttore sportivo Tare e che purtroppo un’annata “maledetta” gli ha impedito di mostrare anche a Roma. In Spagna giocherà 4 anni, regalando prestazioni di assoluto livello tra campionato e Champions, per poi passare in una delle squadre più importanti a livello europeo: il Benfica, club in cui milita ancora oggi. Chissà come sarebbe andata se la sfortuna non avesse condizionato il suo rapporto con la Lazio…rimarrà per sempre un mistero. Purtroppo sono anche queste storie di calcio.
ALVARO GONZALEZ – “El Tata” non ha mai brillato per doti tecniche ma ha sempre messo tanto cuore nei suoi anni di Lazio, acquistando presto l’affetto dei tifosi. Chi si sacrifica per la maglia della Lazio è sempre ben accetto. Arriva a Formello nell’estate del 2010. Con i biancocelesti fa il suo esordio ufficiale il 18 settembre 2010 subentrando a Stefano Mauri nei minuti finali di Fiorentina–Lazio 1-2. Il 27 ottobre realizza il suo primo gol in maglia biancazzurra nella partita di Coppa Italia contro il Portogruaro vinta per 3-0. Dopo una serie di buone prestazioni ottiene sempre più spazio dal tecnico laziale Edoardo Reja e il 13 febbraio 2011 realizza anche il suo primo gol in Serie A in Brescia–Lazio 0-2. Alla sua terza stagione in biancoceleste, il 29 gennaio 2013, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, contribuisce alla vittoria della Lazio sulla Juventus (con conseguente passaggio in finale delle Aquile) per 2-1, segnando di testa il gol dell’1-0. Il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Il 1º febbraio 2015 lascia il club romano, dopo 146 presenze e 7 reti, per passare in prestito al Torino. Esordisce il 7 febbraio successivo, in occasione della vittoria esterna, per 1-3, contro l’Hellas Verona. A fine stagione, dopo aver totalizzato appena 4 presenze con la maglia del Torino, fa ritorno al club biancoceleste. Ma il suo ritorno ha vita breve, perchè il 31 agosto 2015 viene ufficializzato il suo trasferimento, a titolo temporaneo con diritto di opzione, al club messicano dell’Atlas. E’ forse una delle poche (se non l’unica) delle scommesse del Ds Tare ad aver avuto un rendimento costante e positivo dall’inizio alla fine. Non spostava gli equilibri certo, ma la sua duttilità era comunque una risorsa preziosa in questa Lazio.
LORIK CANA – È soprannominato Il Guerriero per la sua indole battagliera che lo accompagna nelle partite che disputa.Il 3 luglio 2011, Lorik Cana viene acquistato dalla Lazio nell’affare che vede Muslera accasarsi al Galatasaray. È Igli Tare a volere più di tutti l’arrivo del centrocampista classe ‘83. Meno Edy Reja, che già dalle prime uscite lo utilizza con il contagocce. Problemi di collocazioni tattica non facilitano il suo ambientamento in Italia. Eppure l’ex Marsiglia aspetta il suo momento, senza isterismi. È abituato ad essere un leader, a sentirsi importante. Lo era al Marsiglia, al Galatasaray, voleva esserlo anche a Roma. Il 10 dicembre 2011, contro il Lecce, segna il suo primo gol in maglia biancoceleste, su assist di Miroslav Klose, nella vittoria per 3-2 della formazione romana. Il capitano della Nazionale albanese riparte anche nella stagione successiva come gregario. In casa Lazio intanto, c’è un cambio in panchina: fuori Reja, dentro Petkovic. Il tecnico bosniaco ci mette un po’ ad accorgersi del numero 27. L’ascesa è lenta ma inarrestabile. Cana arretra di qualche metro, viene schierato centrale di difesa. È il ruolo che ricopre in Nazionale, nessuna improvvisazione. I minuti giocati aumentano inesorabili, il leader difensivo è lui. Il Guerriero abbandona il ruolo di gregario. Il 26 maggio 2013, giocando da titolare, vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Partita stoica, impeccabile la sua. Memorabile l’intervento in acrobazia per anticipare Mattia Destro. La Coppa Italia in mano, simbolo di una vittoria dai mille significati. E’ il trofeo della fiducia, quella che si è guadagnato sul campo a suon di prestazioni. È una medaglia al valore, alla grinta che ha messo sempre in campo senza mai risparmiarsi. Il 7 dicembre 2014, in occasione delle sfida esterna vinta per 1-2 contro il Parma, raggiunge quota 100 presenze con la maglia della società capitolina biancoceleste. Il 20 maggio 2015 perde la finale di Coppa Italia dove la Lazio viene sopraffatta dalla Juventus per 2-1. Il 31 agosto 2015, dopo aver rescisso il contratto che lo legava alla Lazio, firma un contratto biennale con il club francese del Nantes tornando così in Francia dopo 6 anni dall’ultima stagione con l’Olympique Marsiglia.
STANKEVICIUS – L’11 luglio 2011 viene acquistato a titolo definitivo dalla Lazio, la quale lo preleva dalla Sampdoria per 800.000 euro, dopo una stagione vissuta in prestito al Valencia. Il giocatore lituano sottoscrive un contratto triennale a 800.000 euro l’anno. Il giocatore viene presentato com un ottimo gregario e l’ottimo trascorso a Valencia lascia ben sperare. Purtroppo invece le sue prestazioni lasciano molto a desiderare e ben presto si arriva alla conclusione che non è quel gregario su cui la rosa biancoceleste poteva contare e che sarebbe stato meglio separarsi il prima possibile. L’unica sua grande gioia è quella di aver fatto parte di quella rosa che il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Dopo due stagioni conclude l’esperienza con la Lazio con solo 16 partite ufficiali disputate. Il 6 settembre 2013, viene ceduto al club turco del Gaziantepspor. Oggi a 34 anni cerca rilanciarsi nel Cordoba, squadra della seconda divisione spagnola.
ALFARO – Il 12 gennaio 2012 passa alla società italiana della Lazio per un cifra superiore ai 3 milioni di euro, scegliendo come numero di maglia il 30. Esordisce il 19 febbraio successivo nella sconfitta esterna, per 5-1, contro il Palermo. Conclude la stagione scendendo in campo per 8 volte in totale senza segnare nessuna rete. Il 12 settembre 2012 viene ceduto con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni alla squadra dell’Al-Wasl, compagine degli Emirati Arabi Uniti. Esordisce il 18 settembre successivo, nella Coppa del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, segnando una doppietta ai danni dell’Ittihad Kalba. Il 23 settembre 2012 invece esordisce in campionato, in occasione della vittoria, per 4-1, contro l’Al-Wahda dove segna anche una tripletta. Dopo 33 presenze e 24 gol in totale, fa ritorno alla Lazio e, dopo aver passato l’intera stagione 2013-2014 da fuori rosa, il 28 agosto 2014 viene ceduto ancora, sempre in prestito, al Liverpool di Montevideo, squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico. Il 13 settembre successivo gioca la sua prima partita stagionale contro il Torque nella quale mette a segno anche un gol, la partita finisce 3-0 per il Liverpool. Il 2 maggio 2015, grazie alla vittoria, per 2-1, contro il Cerro Largo, ottiene, con 3 giornate di anticipo, la promozione nella Primera División Profesional de Uruguay. Il 23 maggio successivo, con la chiusura del campionato, si laurea capocannoniere del campionato con un totale di 21 reti siglate in 27 partite disputate. Al termine del periodo in prestito Alfaro torna alla Lazio, ma poco dopo si trasferisce nel campionato Thailandese, precisamente nel Buriram United Football Club.
Fine prima parte. Seguiteci anche domani per la seconda ed ultima parte delle scommesse portate a Roma dal Ds Tare.
Canone Rai: si pagherà due volte e più di 100 euro…
Forse in Italia, maggiormente al govero, il problema è che nel momento in cui si cerca di risolvere un problema si corre il rischio di crearne altri. Renzi ha voluto da sempre combattere l’evasione all’abbonamento TV, con la volontà iniziale di porre dei vantaggi al popolo italiano, ma il Governo Renzi appunto, sembra che si sia letteralmente incartato su tutto ciò andando incontro a degli errori, e le conseguenze di questi sbagli saranno a carico dei cittadini italiani. E’ stato deciso il modo per la riscossione del “Canone Rai”: bolletta della luce legata all’abitazione principale. Ora però, ci sarebbe da risolvere un ulteriore problema creato da questa idea di riscossione, questa “trovata” richiederà l’impiego di risorse e di personale per coordinare le informazioni provenienti dal fisco, e chi risarcirà le società elettriche dell’attività che dovranno sostenere per il recupero delle somme e per il successivo versamento allo Stato? Le compagnie elettriche non hanno la minima idea di ridurre i guadagni per un’iniziativa mai richiesta. Lo stato, neanche a dirlo, non vuole assolutamente sborsare un euro magari pescando dal “gruzzoletto” incassato dallo stesso Canone Rai. Indovinate chi pagherà? semplice, i contribuenti italiani. Infatti la bozza del decreto di attuazione alle norme della legge di Stabilità dedicate, appunto, al canone Rai prevede che alle imprese elettriche verrà corrisposto un contributo forfettario per coprire i costi della riscossione del canone Rai, pari a 14 milioni per il 2016 e altrettanti per il 2017. Risorse economiche, che verranno coperte dall’Agenzia delle entrate, quindi dai contribuenti italiani.
Insomma, in poche parole i contribuenti pagheranno due volte il canone Rai: la prima, con l’imposta vera e propria “abbinata” al contratto della luce, la seconda, invece, sottoforma di contributo alle società elettriche per i costi che sosterranno nel riscuotere gli importi e poi versarli allo Stato, costi che ricadranno quindi sulla collettività intera. Viste le difficoltà che trova lo stato nel rimborsare le società delle varie compagnie della luce e le stesse compagnie elettriche che non hanno intenzione di sborsare soldi, ora speriamo che, ai poveri cittadini che al contrario sembrano rattoppare alcune falle nonostante le mille problematiche, non venga sbandierato più lo spot riguardante l’abbonamento TV “pagare il canone è ora facile come accendere la luce”…
FOTO – Keita entusiasta per il suo esordio col Senegal. Il c.t. Cissè: “Talento da preservare”
Ieri Keita Balde Diao ha giocato la sua prima partita con la nazionale del Senegal. Un debutto fortunato visto che i suoi hanno battuto il Niger per 2 a 0. Solo una manciata di minuti per il numero 14 biancoceleste che comunque ha condiviso la sua gioia su Instagram: “Sono molto felice per la vittoria e per il mio esordio con la Nazionale. Vi ringrazio veramente tanto per il supporto”.
Il ct Aliou Cissé ha spiegato il motivo per cui il talento spagnolo, ma di origini senegalesi è stato fatto entrare all’85’: “Keita è un giovane che ha grande qualità e un potenziale enorme, ma ci sarà più utile se riusciremo a preservarlo. So che il pubblico senegalese è contento di avere in Nazionale calciatori internazionali. Lo volevo proteggere, sarebbe stato rischioso gettarlo nella mischia dall’inizio”
Pasquetta: ecco gli eventi in programma a Roma…
Le sagre, i pranzi all’aperto e i locali che offrono il verde primaverile per una splendida giornata accompagnata magari da un rilassante pic nic, sono alcuni degli eventi in programma che danno la possibilità a tutti i cittadini di trascorrere un piacevole lunedì dell’Angelo nella capitale. Di seguito sono elencati i maggiori eventi che la città di Roma offre a tutti coloro che decideranno di passare la pasquetta in famiglia all’aria aperta e non solo.
Pasquetta a Trastevere: tutta la magia di Roma
Lunedì 28 Marzo 2016 alle ore 11 in Piazza di Santa Maria in Trastevere, all’ingresso della Basilica, grazie ad una visita guidata si avrà modo di celebrare il lunedì dell’Angelo visitando la magia di Trastevere, nella zona meno famosa dove avrete la possibilità di ritrovarvi in una passeggiata appassionante e coinvolgente che vi condurrà nell’irregolarità delle vie di Trastevere , nei suoi vicoli e viottoli che caratterizzano il quartiere Medievale. La notte Trastevere si riempie di ragazzi che riempiono i tanti locali e pub presenti. È uno dei quartieri più vivi, caratteristici e autosufficienti della città. uno dei punti di ritrovo più famosi di Roma per il classico “Aperitivo”, piazza Santa Maria in Trastevere (dove chiaramente c’è l’omonima chiesa romana) Offre osterie, ristoranti tipici romani le meraviglie nascoste nelle sue piazze. La visita guidata prevede un contributo di partecipazione di euro 7 a persona, gratis under 18. La prenotazione è obbligatoria.
Pasquetta: sagra del cinghiale Sagra del cinghiale a Torrita Tiberina
Per gustare appieno la pasquetta con uno squisito pranzo sotto il Castello Baronale di Torrita Tiberina, nel lunedì dell’Angelo, grazie all’Amministrazione Comunale e la Pro Loco si avrà la possibilità di partecipare alla Sagra del Cinghiale, precisamente a Torrita Tiberina il 28 marzo 2016. I piatti più gustosi per chi sceglierà di trascorrere la pasquetta nell’accogliente location laziale.
Dal pranzo al tramonto, Pasquetta da OLTRE Lounge Restaurant Cafè
Tutto avrà inizio alle ore 14:00 in via Fornaci di Tor di Quinto, 10. Il pranzo aprirà le danze, nel vero senso della parola visto che, soltanto due ore più tardi il Dj presente offrirà per tutti un’accompagnante musica e ci sarà l’OMAGGIO PER TUTTI. Ecco di seguito il programma che offrirà la giornata.
PRANZO ore 14.00 a scelta tra :
– Cesto di vimini modalità picnic nel parco 18 euro
– Pranzo menu fisso presso il ristorante 30 euro
– Pranzo menu a scelta presso il ristorante alla carta
Dj set ore 16
Ingresso in pista dalle ore 16:00 OMAGGIO PER TUTTI in Lista #PEGASUS
Per prenotare tavoli per pranzo o Discoteca : 3465415971
L’unico problema è l’abbondanza, un’ampia scelta per tutti e per questo consigliamo di partecipare a questi eventi, perché festeggiare la pasquetta nella magia della capitale d’Italia, con la sua affascinante antichità e la vita mondana da cui è caratterizzata, regalerà sicuramente una giornata indimenticabile per tutti, grazie anche a questi eventi organizzati proprio per esaltare una città così calorosa e piena di storia.
Gascoigne, sempre e solo a caccia di fantasmi da dribblare
Il film dedicato a George Best, uscito nel 2000, aveva alcuni momenti efficaci ed altri meno. Sarà che ad interpretarlo c’era John Lynch, maschera grottesca di “Sliding Doors” che non sembrava proprio adatto per gli scoppi di volontà di Georgie. Nella scena finale però, quando la polizia viene ad arrestarlo per aver guidato ubriaco, prelevandolo nel suo appartamento, Best scappa via per qualche metro, sfuggendo per pochi secondi ai poliziotti che non riescono a placcarlo. Immagine perfetta per un talento che solo per pochi attimi riesce a sfuggire ai fantasmi della sua vita, la dissennatezza, la sregolatezza, ma sopra di tutto l’alcol.
Una raffigurazione che cadrebbe a pennello su quanto sta accadendo a Paul “Gazza” Gascoigne. Il “nostro” Gazza, perché alla Lazio ce lo immaginiamo sempre come in quel Pescara-Lazio, capace di dribblare mezza squadra avversaria e andare in porta da solo. Esattamente come il Best del film, solo col pallone ai piedi Gazza è stato invincibile, spesso anche più forte di quella sfortuna che continuava a spezzargli le gambe (non metaforicamente parlando) e ad impedirgli di superare in dribbling i suoi demoni sul campo da gioco.
Basta aspettare qualche mese, poi la notizia che rimbalza, molto spesso partendo da internet, è sempre la stessa. Gazza ci è ricascato, Gascoigne è messo male, le foto di Gascoigne a pezzi. E fa male vedere in questo stato quello che è stato forse l’ultimo giocatore a incarnare il vero, folle spirito dei laziali, quasi al limite dell’autodistruzione. Un limite che Gazza ha oltrepassato però troppe volte, e la paura che quella notizia dica un giorno qualcosa di più, qualcosa che nessuno vuole sentire, è sempre più grande.
Chissà se qualcuno ha mai pensato davvero se la Lazio, non intesa come società ma come entità, possa riuscire ad aiutare Gazza. L’ultima volta, prima di un Lazio-Tottenham di Europa League, abbiamo visto Gascoigne sfilare sotto la Nord. Felice come un bambino, con quella spontaneità che a Roma avevamo imparato a conoscere e che aveva generato aneddoti che a distanza di vent’anni vengono ancora narrati a getto continuo. Roma è stata forse la città dove è stato più amato, la città dove è riuscito a rendere possibile l’impossibile, con quell’incredibile colpo di testa in un derby ormai perso, che permise a Zoff di mantenere un’imbattibilità leggendaria nelle stracittadine. Se Gazza vuole, i laziali sono qua: per dribblare i demoni, ci vuole tutto l’amore possibile.
Fabio Belli
TEMPI BELLI – Dall’uovo alla guerra atomica
Buona Pasqua a tutti! Anche oggi molti di noi saranno circondati da nanerottoli con le manine appiccicose di sostanze marroni, che corrono qua e là nel crepitio di carta stagnola che viene continuamente riavvolta, rigirata, strappata, scartata.
Ora, lo scenario appena descritto può essere relativo a due situazioni: una fumeria di crack piena di messicani in California, oppure un tipico pranzo pasquale italiano pieno di ragazzini e uova di cioccolata.
Per quelli non reduci da San Quintino propendiamo per la seconda: in fondo la Pasqua è un momento per staccare dal logorio della vita moderna e per noi, malati di Lazio e di football, una giornata per non pensare alle rispettive ossessioni.
Quest’anno il calendario ci avrebbe anche offerto un assist, con una pausa per l’attività delle Nazionali che permette di non vivere lo stress consueto con la Serie A compressa nel sabato di Pasqua e conseguenti prese per il culo tra partenti e amici nel pranzo della domenica successiva. Ci avrebbe, però, perché la sorte dà, la sorte toglie: ok la pausa, ma alla ripresa cosa ci va a piazzare il calendario? Il derby, con relativo prolungamento dello stillicidio. Perché sapete cosa c’è di peggio della settimana di attesa del derby? DUE settimane di attesa del derby.
Quest’anno, forse è vero, vale meno, forse solo per un onore che sarà comunque difficile recuperare del tutto dopo un’annata piena solo di contraddizioni e delusioni. Però, c’è sempre un però, perché il derby è sempre il derby. Scomodare il 26 maggio è sbagliato: prima di tutto perché quella è stata LA partita, intoccabile in una teca che fa sempre bene al cuore e allo spirito andare a riguardare. Ma proprio perché si è trattato dell’unica finale Nazionale tra le regine del calcio romano, fa bene alla mente ricordare che non era campionato. E che l’ultima vittoria biancoceleste risale dunque al novembre del 2012: in panchina dall’altra parte c’era Zeman, una garanzia. Tre anni e mezzo dopo, qualcosa è cambiato. Le basi tecniche non inducono a uno straordinario ottimismo. Quelle del cuore, sempre, perché contro quelli là vorresti sempre scavalcare e metterti a giocare tu. Che poi meno male che non succede, per carità…
E così ci sembra di vedervi, nella calma apparente di oggi: auguri, ampi sorrisi e abbracci, tavole imbandite. Ma tra una sorpresa e l’altra, un cioccolato fondente e un al latte, il pensiero sempre lì va a finire. Come ammoniva Mandrake in “Febbre da Cavallo”: “A Gabriè, dall’uovo se fa presto a passa’ alla guerra atomica.” Alle uova pensiamoci oggi, per la guerra atomica c’è tempo una settimana. Ancora una settimana…
Fabio Belli
Privacy delle Mail, da oggi sarà più difficile intercettarle. Ecco perché
La sicurezza delle mail e di tutta la posta elettronica in generale è un fattore importante per tutti coloro che abitualmente usano questo strumento per comunicare. Gli addetti ai lavori dei più grandi fornitori di tale servizio, come Google, Microsoft e Yahoo, stanno provando a migliorare la sicurezza delle comunicazioni elettroniche. Risultato finale è l’SMTP Strict Transport Security, un sistema di crittografia regolato che gestirà per intero tutte le mail.
DI COSA SI TRATTA – Trattasi di un protocollo per il trasferimento delle mail risalente al 1982. Nel 2002 ad esso era stata aggiunta un’estensione per crittografare i messaggi di posta, chiamata Starttls, divenuta ampiamente usata solo dopo il Datagate del 2013. La proposta di Google e degli altri big punta a sostituire lo Starttls, vulnerabile ad attacchi informatici che compromettono la crittografia delle mail. Stando ai dati forniti da Google, sono criptate l’83% delle email in transito inviate da Gmail ad altri fornitori di posta, ma solo il 69% dei messaggi inviati da altri fornitori a Gmail.
ROMA – Gli argini del Tevere diventano un’immensa opera d’arte…
Un’opera d’arte lunga più di mezzo chilometro (550 metri per la precisione), composta da 80 figure altre fino a dieci metri. Dal prossimo 21 aprile 2016 sarà inaugurata l’immensa opera d’arte renderà più belli gli argini sul Tevere e con essi la città di Roma (già spettacolare di suo). L’opera, intitolata “Triumphs and Laments” è realizzata dall’artista sudafricano William Kentridge ed è realizzata attraverso una pulizia selettiva della patina biologica accumulata sui muraglioni di travertino nel tratto del Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, il fregio sarà visibile per 4-5 anni, prima di essere riassorbito dal muro stesso. Le figure “incise” sulla pietra raccontano la grande storia della città di Roma, tra trionfi e sconfitte, dall’età antica fino a oggi, da Romolo che fonda Roma e uccide Remo, alla morte di Pasolini. L’opera sarà inaugurata in occasione del Natale di Roma (appunto il 21 aprile 2016) e l’evento sarà accompagnato dalla composizione musicale di Philip Miller. Intanto i lavori di realizzazione vanno avanti e gran parte dei disegni sono già stati realizzati. L’artista prova a spiegare e a sintetizzare lo spirito del suo lavoro: “Non so quale sarà la sua espressione finale, ma credo che riguarderà questo intrecciarsi di trionfi e disastri, partendo dall’ovvio presupposto che il trionfo di qualcuno sia anche il disastro di qualcun altro. Dal mio punto di vista, lo sforzo è quello di trovare un linguaggio visivo che esprima questa combinazione di trionfi e lamenti, il senso di una città che rappresenta essa stessa il trionfo, e come la sua architettura ne conservi le tracce. Inoltre sono interessato alle ombre, a cosa si nasconde sotto la superficie, a mettere insieme tutti questi livelli e trasformarli in un nuovo lavoro di arte contemporanea. Generalme
nte guardo ai materiali storici, agli archivi, alle sculture, ai dipinti, che mi restituiscono la storia millenaria della città”. Alla realizzazione dell’opera collaborano: Roma Capitale (Assessorato Cultura e Sport, Assessorato all’Ambiente), Sovraintendenza Capitolina, Polo Museale Contemporaneo di Roma Capitale, Regione Lazio, Direzione Infrastrutture ambiente e Politiche abitative della Regione Lazio, Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Roma, MIBAC Ministero dei Beni Artistici e Culturali, Municipio I.
L’ora legale fa bene al portafoglio ma alla salute?
Quest’anno, a causa della concidenza con la Santa Pasqua, avremo a disposizione un giorno in più per riadattarci al nuovo orario. Essendoci la festività pasquali molte persone avranno anche lunedì per poter recuperare. Fatto, questo, positivo in quanto diversi studi affermano che spostare le lancette di un’ora avanti, pratica da noi in uso sin dagli anni ’60, può provocare un aumento di infarti e ictus, oltre che di disturbi del sonno.
Ad esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma dichiarano: “L’inizio dell’ora legale è come un esperimento naturale. Dai risultati dei nostri studi abbiamo riscontrato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione”.
Un altro studio, effettuato dalla American Academy of Neurology, ha dimostrato che gli effetti del cambio dell’ora influiscono notevolmente sulla salute. Il rischio di ictus nei malati di cancro aumenta del 25% e del 20% nelle persone con più di 65 anni. Effetti negativi sono stati riscontrati anche sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si sta lavorando. Però ci sono anche degli aspetti positivi per la salute. Altri studi hanno svelato che avere più ore di luce nel pomeriggio aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha scoperto che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.
Pirati della strada alle strette. Adesso leggi più dure per gli incivili al volante
E’ una svolta per tutti coloro che hanno sempre reputato di dover garantire pene più severe nei confronti dei ‘pirati della strada’. La gazzetta ufficiale in merito ha pubblicato una legge ad hoc che condannerà a pene più severe le persone che trovandosi al volante non garantiranno la sicurezza altrui.
Le sanzioni che scatteranno non riguardano solo i cosiddetti sono gli incivili alla guida, ma anche quelle infrazioni considerate, solitamente, meno pericolose come passare con il semaforo rosso, andare contromano o sorpassare con la striscia continua.
LE PENE – L’omicidio stradale prevederà infatti una reclusione che andrà dai cinque a dieci anni per il conducente di un veicolo a motore che, passando con il semaforo rosso oppure circolando contromano, cagionerà lesioni gravi o gravissime ad altri. Da sottolineare che il carcere scatterebbe anche in assenza della morte della persona lesa, nonostante la legge parli di ‘omicidio stradale’. Il danneggiato, inoltre, non deve essere necessariamente un altro conducente, ma può essere anche un pedone. La nuova legge prevede inoltre la reclusione da cinque a dieci anni nei confronti di chi cagiona, per colpa, la morte di una persona in seguito a una manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi o a seguito di sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua di mezzeria.
OLTRECONFINE – Ranieri fa lo scaramantico: “Non vincerò nulla”
Potrebbe eseere l’impresa più bella della storia del calcio inglese. Ranieri potrebbe diventare un vero e proprio mito a Leicester. Infatti la sua squadra ha ottime probabilità di vincere la Premier League. Una sorpresa per tutti, nessuno avrebbe scommesso un penny sui Foxes, eppur ora guardano tuti dall’alto. Ma Ranieri non si fida e fa lo scaramantico e ha dichiarato in questi giorni che “non vincerò niente“. ma ormai è inutile nascondersi. Sarebbe davvero più difficile perdere questo titolo che vincerlo. A Leicester sono tutti pazzi per lui, tanto che un macellaio locale gli ha dedicato anche una salsiccia e che anche le persone che no seguivano il calcio si sono innamorate di questa squadra. Tra due mesi sapremo se avrà avuto ragione Ranieri a fare lo scaramantico oppure no. Nel frattempo il sogno del Leicester continua…
Rio 2016 – Il Setterosa conquista il pass olimpico
Arrivano ottime notizie dalla pallanuoto. Il Setterosa, che sta disputando il torneo preolimpico, ha conquistato la semifinale. Ciò significa l’automatica qualificazione ai prossimi giochi olimpici che si disputeranno questa estate a Rio de Janeiro. Le ragazze hanno sconfitto 8-7 il Canada. Una gara intensa ma che è stata sempre nelle amni delle azzurre. Il Setterosa ha conquistato per la seconda volta la qualificazione prima del Settebello. Di seguito il tweet della Federnuoto che elogia le ragazze:
L’unione fa la forza! Il #7Rosa stacca il pass e vola a #Rio2016 #RoadtoRio #ItaliaTeam 🇮🇹🇮🇹 pic.twitter.com/tjZ2dsXeS1
— Federnuoto (@FINOfficial_) 26 marzo 2016
CALCIOMERCATO – La Lazio vuol fare spesa a casa del Sassuolo
Come spesso accade, quando il campionato è in paussa nazionali, si rincorrono le numerose voci di calciomercato. Da Candreva dato per conteso da Inter e Chelsea, a Biglia in orbita Real. ma le voci riguardano anche il mercato in entrata. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la Lazio, proprio per sostituire Antonio Candreva, avrebbe messo gli occhi su Sansone, attualmente in forza al Sassuolo. L’esterno neroverde è pronto ormai a compiere il salto verso una big. Ma a quanto pare ci sarebbe la concorrenza del Milan. Ma i biancocelesti guardano in casa Sassuolo anche per un altro calciatore: il centrocampista Missiroli. Quest’ultimo è stato accostato a più riprese al club di Lotito, anche se il suo agente ha smentito eventuali corteggiamenti dei biancocelesti.
EURO 2016 – I risultati delle amichevoli
Nel pomeriggio si sono disputate alcune amichevoli di preparazione agli Europei di Francia 2016. In attesa del big match tra Germania ed Inghilterra (che ricordiamo sarà visibile su Rai Tre dalle ore 20.30) ecco i risultati degli altri match:
Russia vs Lituania 3-0: grande prova per i padroni di casa che hanno superato agevolmente i lituani. Partita senza storia e reti di Smolov, Golovin e Glushakov.
Austria vs Albania 2-1: cadono gli albanesi di De Biasi e Berisha. Gli asutriaci hanno avuto la meglio grazie ad una migliore condizione atletica. Già dalle battute iniziali l’Austria si è dimostrata superiore tanto da essere con il doppio vantaggio dopo un quarto d’ora. Inutile il gol di Lenjani per l’Albania.
Polonia vs Finlandia 5-0: manita per i polacchi contro la malcapitata Finlandia. La Polonia, con Lewandoski in panchina, regalano 5 gol ai tifosi e spettacolo in campo.
Ungheria vs Croazia 1-1: non basta Mandzukic ai croati. I magiari sono bravi a rimontare lo svantaggio con Dzsudzsak. Pari giusto, ma la Croazia ha molto da migliorare in vista degli Europei.