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TEMPI BELLI – E non abbiam bisogno di Parolo

E non abbiam bisogno di Parolo,per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore.

Siamo incazzati. Ma tanto, eh. Una roba che non si può dire. L’ira è uno dei sette peccati capitali e quando è fine a sé stessa, senza che si trasformi in energia costruttiva, è una brutta cosa. Ma stamattina ci siamo svegliati così, tanto che William Holden-Max Schumacher in “Quinto Potere” al confronto è il più grande collezionista di Hello Kitty del mondo.

Sono incazzato nero, e tutto questo non lo accetterò più.” Un grido che forse rende bene uno stato d’animo solo parzialmente giustificabile, agli occhi degli esterni. E’ solo una partita di pallone, pensa alle cose serie. Poi pensi, davvero: Supercoppa persa, preliminare di Champions perso, derby d’andata perso, novembre in campionato praticamente perso con ipoteca sull’ottavo posto. E poi fuori dalla Coppa Italia e fuori dall’Europa League. In tutte le altre stagioni recenti, anche quelle considerate fallimentari, c’era sempre stata una pietra miliare, un momento condiviso di gioia. 2010, squadra risucchiata nella lotta per non retrocedere, ma capace di strappare all’Inter di Mourinho l’unico trofeo nell’anno del triplete, la Supercoppa Italiana. 2009, Coppa Italia alzata al cielo nonostante il decimo posto in campionato e ben diciotto sconfitte. 2008, dodicesimo posto finale, una mediocrità scossa dal gol di Behrami al 93′ nel derby, decisivo nell’intralciare il cammino scudetto-giallorosso.

In tutte le stagioni, almeno un vero momento di Lazio. Quest’anno no, c’è solo la rabbia a covare: anche e soprattutto per quanto visto a Milano. Ok, solito gol incassato nel primo quarto d’ora, ok qualche errore, le assenze, l’ingenuità di Lulic, ma la Lazio di domenica sera nell’atteggiamento e nella concentrazione non era neanche lontana parente di quella vista contro lo Sparta Praga. E questo fa rabbia, perché quello era l’appuntamento che doveva e poteva cambiare la stagione, non questa passerella da settimana della moda milanese. E ha fatto rabbia vedere un Patric ordinato e preciso fare una figura migliore di tanti “senatoriboriosi, incapaci di prendersi anche i fischi a fine partita.

E poi c’è lui, Tagliavento. Che dopo Calciopoli deve aver avuto qualche strana indicazione: con lui dal 2006 il bilancio dice 3 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte. Troppo per non dire: “Sono incazzato nero, e tutto questo non lo accetterò più.” E’ stato lui il “Quinto Potere” a San Siro: gli altri quattro, società, tecnico, giocatori e avversari, hanno fermato a turno la Lazio nei momenti chiave, facendo aumentare sempre più la rabbia. Per cui no, “non abbiam bisogno di Parolo“, né di ieri sera, per capire che stagione è stata. E’ un lunedì da passare alla finestra, a gridare un po’ di rabbia: ci sarà Pasqua per tornare a rilassarsi, e poi ancora il derby: ormai l’unica, l’ultima occasione possibile in cui si possa immaginare di tornare a sorridere. E al momento ce ne vuole di fantasia…

Fabio Belli

MERCATO – Dal Napoli il primo rinforzo della nuova era Mihajlovic?

Il prossimo mercato estivo potrebbe essere molto importante per i giocatori che non hanno trovato molto spazio in questa stagione e che nel corso della sessione potrebbero approdare su altri lidi in cerca di rilancio. È il caso ad esempio di Manolo Gabbiadini, il cui futuro, stando a quanto rivela calciomercatoweb.it, potrebbe essere lontano dal NapoliSulle sue tracce, riferisce il portale, ci sarebbe la Lazio, che, come noto, il prossimo anno opererà una grossa rivoluzione a partire dalla panchina, dove potrebbe sedersi l’attuale tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic. Il serbo ha già allenato il numero 23 partenopeo ai tempi della Sampdoria e sarebbe felicissimo di riaverlo tra le proprie fila nella Capitale. A Formello si starebbero dunque già muovendo per prelevare il giocatore con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma il trasferimento potrebbe avvenire anche a titolo definitivo, qualora il Napoli decidesse di ritornare alla carica per il suo vecchio pupillo Antonio Candreva.

Viareggio Cup, ecco il quadro degli ottavi di finale (in campo mercoledì)

E’ stato sorteggiato il quadro degli ottavi di finale della sessantottesima Viareggio Cup. Dopo la fase a gironi terminata domenica, le squadre torneranno in campo mercoledì prossimo nel primo turno ad eliminazione diretta della competizione.

OTTAVI DI FINALE

MERCOLEDÌ  23  MARZO

GRUPPO A
SPEZIA-LIVORNO
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 14.30) (Sintetico) * 

TORINO-EMPOLI
Monterotondo (GR) / Stadio “Pian di Giunta” (ore 15)

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JUVENTUS-MILAN
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

SASSUOLO-BOLOGNA
Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

GRUPPO B

GENOA-PALERMO
Levanto (SP) / Stadio “Scaramuccia-Raso” (ore 15) (Sintetico)

VIRTUS ENTELLA-DEPORTIVO CAMIONEROS
Chiavari (GE) / Stadio “Gastaldi” (ore 15) (Sintetico)

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ATALANTA-FIORENTINA
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 17) (Sintetico)

UJANA-INTER
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

Mihajlovic strizza l’occhio alla Lazio: “E’ stata una delle tappe più belle. Continueremo..”

Silvio Berlusconi ha sempre abituato gli allenatori del Milan (qualora non fossero scelti in prima persona da lui stesso), ad un limbo di critiche mediatiche senza fine.

Ne sa qualcosa Sinisa Mihajlovic che informato, al termine della sfida contro la Lazio, delle nuove esternazioni del patron milanista, non ha nascosto tutta la sua amarezza: “Volete un commento? Fate “copia e incolla” con quello che ho detto la scorsa settimana e quella ancora prima. Sono sempre le stesse cose. Berlusconi non è molto diverso dagli altri presidenti: parla, giudica e poi decide”.


LAZIO
– Alla domanda dell’interessamento dei biancocelesti, il serbo ha risposto così: “Se mi fanno piacere le voci sulla Lazio? La Lazio è stata una delle tappe più belle della mia carriera. Aspettiamo la fine del campionato, poi faremo i conti. Continueremo insieme se lo vorremo entrambi. Se anche una non lo vorrà ci separeremo. Se il Milan troverà un altro allenatore, anche Mihajlovic troverà un’altra squadra…”.

Fonte: Corriere dello Sport

Milinkovic, recupero “lampo” per la Roma?

Ha saltato le sfide contro l’Atalanta, il ritorno con lo Sparta Praga e il Milan ieri sera. Milinkovic Savic ha deciso di proseguire le cure riabilitative in vista del derby, non partendo con l’Under 21 della Serbia, e ricevendo il permesso della nazionale.

La speranza è quella di poterlo vedere tra gli undici titolari nelle super sfida  contro la Roma domenica 3 Aprile. Ricordiamo che il giocatore aveva lamentato un problema muscolare, durante la gara d’andata di Europa League contro la squadra ceca. Fortunatamente gli esami effettuati hanno allontanato l’eventualità di una lesione.

Questi giorni saranno determinanti ai fini di una previsione di impiego, sta di fatto che la sua assenza ha pesato nell’economia delle ultime gare, soprattutto in Europa League, e in vista del derby il suo peso specifico potrebbe fare la differenza.

Zamparini vuole vincere contro la Lazio: “Dobbiamo tornare a conquistare i tre punti”

Ieri sera la Lazio ha giocato una discreta partita contro il Milan e avuto in più di un’occasione la possibilità di passare in vantaggio, se non fosse stato per qualche imprecisione in attacco. Occhi tutti rivolti verso il derby che si giocherà domenica. Una partita cruciale, sotto tutti i punti di vista, e per tante motivazioni (ovvie e scontate). Se c’è invece chi pensa di poter fare bottino pieno contro la Lazio è Maurizio Zamparini, vulcanico presidente del Palermo, che giocherà al Barbera contro i biancocelesti, tra due partite.

Ecco le sue parole ai microfoni di Mediagol.it: “Chiaro che dobbiamo tornare a conquistare i tre punti. Ma non credo sia una corsa a tre fra noi, Carpi e Frosinone. Samp e Udinese non stanno messe meglio. Ho fiducia nel Palermo. Se il Carpi ha ottenuto sei punti con Frosinone e Verona anche noi possiamo farne altrettanti con Chievo e Lazio”.

Chiaro dunque il messaggio alla squadra di Stefano Pioli, che intanto a testa bassa si concentrerà a fare una buona partita questa domenica contro la Roma.

 

Trapattoni: “A volte i presidenti credono sia meglio esonerare. Pioli? Molto dipende..”

Giovanni Trapattoni al termine della gara tra Milan e Lazio ha espresso la sua delusione nei confronti delle due squadre che ambivano a posizioni differenti in questa parte di campionato, e che hanno entrambe allenatori che stanno vivendo un momento non felicissimo.

Presso “La Domenica Sportiva” ha detto: “A volte i presidenti trovano la soluzione esonero per dare la cosiddetta scossa, ma non sempre ci si riesce. Molto dipende anche dalla fiducia dei giocatori nel loro allenatore”.

Poi riporta un’esperienza personale: “Sono capitati anche a me momenti in cui la squadra, chissà per quali motivi, reagisce. Ma se i due club sono arrivati in queste situazioni non è colpa degli allenatori. I presidenti devono cercare di ovviare a questo cercando di osare il più possibile“.

RASSEGNA STAMPA – Pioli ritrova il sorriso: “Serviva una prestazione così”

Stefano Pioli vede il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio per 1-1 in casa del Milan. “Avevamo bisogno di una prestazione del genere dopo una delusione grossa, dopo una partita in cui abbiamo sbagliato l’approccio e potevamo passare il turno – spiega il tecnico riferendosi alla sfida di Europa League -. Quest’anno è una stagione complicata, ma piangersi addosso non serve a niente, questa squadra ha dimostrato di avere carattere e volontà, ha sofferto, ma ha stretto i denti fino alla fine e ha trovato un risultato che ci dà fiducia per il prosieguo.  L’arbitraggio? Le situazioni a metà sono andate nell’altra direzione. Questo dell’arbitraggio non va bene – ha aggiunto – se sono a metà, si fischia un po’ da una parte e un po’ dall’altra non è così”.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – Lazio, contro il Milan un punto amaro

La Lazio si illude con l’incornata di Parolo, poi come al solito subisce gol nei primi quindici minuti e stavolta la firma ce la mette Bacca. A San Siro finisce 1-1 ma a sorridere sono più i rossoneri che consolidano il sesto posto, a sette punti dai biancocelesti e quattro dal Sassuolo. Imperdonabile Lulic, doppia ammonizione e un’espulsione all’80’ che gli costerà il derby contro la Roma il 3 aprile. L’eliminazione dall’Europa League, giovedì contro lo Sparta Praga, ha cancellato anche l’ultimo obiettivo della Lazio. La contestazione dei tifosi, la delusione del presidente Lotito e la panchina di Pioli che torna in bilico. Per tutto questo la sfida con il Milan a San Siro diventa un ultimo banco di prova per rinsaldare la posizione del tecnico e per avvicinarsi al sesto posto, che diventerebbe utile per la qualificazione europea se proprio i rossoneri non dovessero vincere la finale di Tim Cup contro la Juventus. L’emergenza fa ancora sentire il suo peso sulla Lazio, le scelte in difesa sono praticamente obbligate (out Basta, Konko e Radu) con Patric e Braafheid sulle corsie esterne. Pesante l’assenza a centrocampo di Milinkovic-Savic, Pioli si affida a Lulic mezzala per sostituirlo con Cataldi e Onazi in panchina. L’ex Matri guida l’attacco, Candreva e Felipe Anderson nel tridente.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Solo a fine stagione deciderò se continuare qui o no»

La soddisfazione di Pioli, dopo il pari di San Siro, nel corso del programma “Serie A Live” in onda su Premium Sport: «Avevamo bisogno di una prestazione del genere, dopo una grossa delusione. Il turno in Europa League potevamo passarlo, ma è una stagione complicata e piangerci addosso non serve a niente. Stasera abbiamo stretto i denti, riuscendo a portare a casa un risultato positivo. Quest’anno abbiamo sprecato troppe occasioni, è evidente, ma era importante reagire e non abbatterci. E pensare già alla prossima».
IN BILICO
Pioli, però, resta sotto esame. E non è sicuro di restare alla Lazio anche nella prossima stagione: «Il mio futuro? Non è una questione di contratto: voglio finire al meglio possibile questa stagione, poi ci incontreremo per capire se ci sarà la possibilità di andare avanti o no. Io ora penso a tenermi stretta questa panchina, non ci sono altre situazioni in ballo. Ma ora sono concentrato sul lavoro, non posso permettermi il lusso di perdere energie a pensare al mio futuro. Il derby? Dobbiamo prepararlo al meglio perché sappiamo quanto può essere importante per noi e per tutto l’ambiente biancoceleste. I motivi di questa annata difficile? In qualche occasione non abbiamo giocato da squadra, in altre non siamo riusciti a portare a casa i risultati che magari avremmo meritato: il calcio è anche fatto di fiducia. Le aspettative erano alte e magari questo ci ha complicato il percorso».

Fonte : Il Messaggero

CAOS MILAN – Brutto gesto di Menez nei confronti di Mihajlovic

Non è un buon momento per Sinisa Mihajlovic, voci di spogliatoio dicono che l’allenatore serbo ha perso il controllo della squadra e vedendo quanto accaduto stasera con Menez non viene difficile da credere. Siamo al 75′ di Milan Lazio, il vice Sakic dice a Menez di riscaldarsi ma il francese si rifiuta di alzarsi dalla panchina. Sakic insiste indicando l’orologio e facendo notare che manca ancora un quarto d’ora alla fine del match, Menez cambia idea e seppur controvoglia all’84’ entra al posto di Honda. Un gesto platealmente irrispettoso nei confronti del suo allenatore che in conferenza stampa ha poi  ammesso di non essersi accorto di nulla. Berlusconi non ha mai accettato la scelta di affidare a Mihajlovic la panchina del Milan, Galliani prima del match ha gettato ombre sul futuro dell’allenatore e stasera Menez ha in parte confermato le voci che lo vorrebbero in rotta con lo spogliatoio. Di questo passo, risulta difficile ipotizzare Mihajlovic al Milan anche nella prossima stagione. La Lazio nel suo futuro?

CONFERENZA – Mihajlovic: “Altra occasione persa, purtroppo non concretizziamo”

E’ un Mihajlovic affranto quello che si è presentato inconferenza stampa. Il suo Milan ha deluso ancora una volta, perdendo altri punti per la rincorsa all’Europa. Mihajlovic si è detto contrariato per il pari e punta il dito di nuovo al reparto offensivo: “Come ho già detto nelle settimane precedenti continuiamo a segnare poco. Purtroppo paghiamo anche l’assenza di Niang. Balotelli e Menez non si applicano come gli altri attaccanti. Sotto questo aspetto devono crescere“. Proprio Menez si è reso protagonista di un brutto comportamento (leggi qui): “Non ho notato nulla, ma se è vero gli faccio venire io la voglia di entrare in campo”. Anche l’assenza di cambi influisce sulla prestazione del suo Milan: “Non abbiamo cambi e devo sperare che Honda e Bonaventura reggano fino a fine stagione. Questa è l’ennesima occasione persa, perchè potevamo recuperare due punti a Fiorentina e Inter“. Glissa invece sulle voci riguardanti il suo futuro e al suo accostamento alla Lazio.

CONFERENZA – Pioli: “Tagliavento? Inutile parlarne. Contento a metà perchè volevo vincere”. Poi sul derby…

Un pari che fa morale ma che non smuove la classifica. La Lazio di Pioli mostra di avere ancora un pò di orgoglio e si prende un punto a San Siro. Queste le parole di mister Pioli in conferenza stampa:

Partita buona oggi, disastrosa contro lo Sparta, perchè?

“Contro lo Sparta Praga non abbiamo approcciato bene la partita e gli errori ci hanno penalizzato. La squadra invece oggi ha reagito. Ha giocato un buon primo tempo. Nella ripresa abbiamo sofferto un pò il Milan ma abbiamo dimostrato che vogliamo ancora lottare”.

Lei non vuole commentare gli arbitri ma con Tagliavento accade sempre qualcosa di strano…

“Ho chiesto al quarto uomo in occasione del mani di Zapata ma mi ha detto che il contatto non c’è stato e il rigore non è stato concesso per questo motivo. Inutile parlarne ora…”

Cosa pensa delle critiche ricevute?

“Penso che le critiche si siano amplificate dopo l’eliminazione dall’Europa League. Io sono l’allenatore e mi assumo le responsabilità. Di certo i risultati non sono stati buoni e non abbiamo avuto la giusta serenità per lavorare. Abbiamo fallito delle occasioni ma resto concentrato sul mio lavoro. Non è un problema ricevere le critiche”.

Soddisfatto della partita?

“Non del tutto perchè la volevo vincere. Sicuramente dal punto di vista caratteriale ottima prestazione, ma dovevamo colpirli in contropiede ma non lo abbiamo fatto. Però abbiamo dimostrato professionalità”.

Cosa aspettarsi dalla stagione?

“Viviamo alla giornata andiamo avanti e vediamo dove arriveremo a fine stagione”.

Tra due settimane il Derby…

“Spero di recuperare qualche giocatore e speriamo che la sosta ci aiuti. E’ la partita non una partita quindi vogliamo fare bene al derby. Cercheremo di dare una gioia ai nostri tifosi. Abbiamo due settimane per prepararla bene”.

Zapata e Luiz Adriano in coro: “Volevamo vincere, siamo stati sfortunati”

Al termine della partita tra Milan e Lazio è intervenuto il difensore rossonero Zapata ai microfoni di Mediaset Premium: “Oggi il punto serve poco, non siamo soddisfatti. Dovevamo fare meglio e cercare di vincere. Ognuno di noi sa cosa ha fatto o poteva fare di più. Ora dobbiamo pensare alla prossima e tornare a fare i 3 punti. Dovevamo trovarci più in alto in classifica, ma abbiamo a disposizione la finale di coppa Italia in cui dovremmo fare di tutto per vincere. Cosa manca al Milan? Credo manchi la continuità, l’errore è fare troppe volte una partita si, una no. Ora dovremmo dare tutto per raggiungere l’Europa League”.

Poi anche Luiz Adriano è intervenuto ai microfoni di Milan Channel: “Abbiamo dato il massimo in questa partita, ma avevamo di fronte una grande squadra. Abbiamo fatto il possibile, ma siamo stati sfortunati. Forse ci è mancato qualcosa, ma a livello di mentalità abbiamo provato a dare il massimo e a vincere. Mi sento bene fisicamente, anche se era da tanto che non giocavo dall’inizio. Ho cercato di aiutare i miei compagni di squadra al massimo delle mie forze. Con Bacca mi trovo bene in attacco e sono contento se lui può fare gol e se posso aiutarlo ad andare in rete”.

Felipe Anderson: “Partita di sacrificio, potevamo anche vincere. Il Derby? Sfida importante”

Ai microfoni di LazioStyleChannel, al termine di Milan-Lazio, terminata con il risultato di 1-1, è intervenuto il numero 10 biancoceleste, Felipe Anderson. Una buona partita, di compattezza e sacrificio: “Dovevamo sacrificarci tanto. Mi sono preoccupato di aiutare i miei compagni in difesa e ripartire velocemente con il pallone per far male agli avversari. Abbiamo dimostrato che quando giochiamo bene, compatti e da squadra possiamo far mal a chiunque“. La squadra ha risposto bene sul campo questa sera: “Potevamo anche vincere, anche io ho avuto una buona opportunità. Volevamo dimostrare di essere forti. In questa stagione abbiamo fallito i nostri obbiettivi e adesso dobbiamo cercare di finire bene il campionato, dimostrando di essere una buona squadra“. Dopo la sosta ci sarà il Derby, partita importante: “Ogni partita è importante, ma soprattutto il Derby. Dobbiamo concentrarci, recuperare e farci trovare pronti. Dobbiamo entrare in campo per vincere la prossima partita, come abbiamo fatto oggi e anche con Inter e Fiorentina“. La squadra ha iniziato forte, poi nel secondo tempo ha giocato di rimessa: “Potevamo cercare il secondo gol per metterli in ulteriore difficoltà, ma loro hanno segnato subito e abbiamo dovuto giocare di ripartenza. Nel secondo tempo abbiamo giocato più in difesa, ma questo perchè loro sono una buona squadra con ottimi giocatori“.

Pioli: “Prova di carattere, ne avevamo bisogno”. Poi sul suo futuro…

Stefano Pioli è intervenutoai microfoni di Mediaset Premium al termine del posticipo della 30esima giornata di Serie A tra Milan e Lazio, terminata con il risultato di 1-1. In settimana il tecnico biancoceleste ha parlato molto di motivazioni: “Credo avessimo bisogno di una prestazione del genere. In settimana abbiamo subito una grossa delusione, ma adesso credo sia inutile piangersi addosso. Abbiamo offerto una prestazione di carattere, soffrendo, e siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo. Quest’anno abbiamo lasciato per strada tanti punti e perso molte occasioni. L’importante era non abbattersi dopo la brutta eliminazione. Adesso dobbiamo prepararci per i prossimi impegni“. Sul futuro: “A me interessa solo finire al meglio questa stagione. A fine stagione ci incontreremo, valuteremo le varie situazioni e decideremo se andare avanti o meno. Al momento sono concentrato solo sul presente e a chiudere bene il campionato“. Nel Derby mancherà Lulic per squalifica: “E’ un peccato, questa assenza ci penalizza, oltre ai vari infortuni. Speriamo di recuperare qualche giocatore durante la sosta, il Derby è una partita importante per noi e per i tifosi“. L’allenatore ha un’importanza fondamentale nel rendimento dei calciatori: “L’allenatore deve incidere. Il nostro obbiettivo è ottenere il 100% ed oltre da ogni giocatore. Quest’anno non ci siamo riusciti e bisogna essere onesti ed ammetterlo. Si poteva fare di più, abbiamo passato una stagione a pensare a cosa si sarebbe o non sarebbe potuto fare. Adesso pensiamo a chiudere bene il campionato, queta prestazione ci dà la possibilità di preparare al meglio la prossima, importante partita“. Comunque la differenza con lo scorso anno è notevole: “Credo che in qualche occasione non abbiamo giocato da squadra, troppe volte non siamo riusciti a portare a casa il risultato nonostante buone prestazioni. Il calcio è fatto di fiducia e consapevolezza e le sconfitte ci hanno portato via entusiasmo e coraggio“. L’attacco: “Credo il centravanti sia uno dei ruoli che dipende maggiormente dal lavoro della squadra. Anche le statistiche ci dicono che in termini di possesso e supremazia abbiamo fatto meglio dello scorso anno, ma abbiamo raccolto molto meno di quanto prodotto“. In chiusura ancora una domanda sul suo futuro: “Voglio tenermi stretta questa panchina, al futuro ci penseremo a tempo debito, sono concentrato solo sul presente e sulla chiusura della stagione“.

Il mister Stefano Pioli è intervenuto anche ai microfoni di Sky: “Abbiamo dato un segnale di professionalità, è una squadra che vuole finire nel migliore dei modi”. Poi sul derby: “Quella è la partita. Dobbiamo dare una soddisfazione al nostro ambiente che non ne ha avute molte in questa stagione”. Su Anderson: “Ha dato tutto per la squadra, si è sacrificato. Tutti hanno lavorato in un certo modo, abbiamo fatto una buona gara anche se avevamo speso qualcosa giovedì e c’era in noi tanta delusione ancora. Quest’anno abbiamo prodotto tanto ma abbiamo segnato poco per quanto creato, mentre nella nostra area abbiamo subito troppo anche se abbiamo fatto qualche errore. I risultati iniziali di quest’anno non ci hanno aiutato ad andare avanti”. Poi sul suo futuro: Si deciderà il mio futuro più avanti, adesso non credo sia la cosa più importante da discutere. Poi sull’episodio da rigore non fischiato da Tagliavento: “Si può fischiare o meno ma diciamo che anche su questo non siamo stati sfortunati”.

Stefano Pioli è intervenuto anche su Rai 2. Ecco le sue parole: “Nel primo tempo si è vista una buona Lazio, ma nella ripresa la squadra è andata in difficoltà condizionata dalla brutta sconfitta di giovedì. Comunque ho visto una buona prestazione che ci dà fiducia in vista del derby e per il prosieguo della stagione. Esonero? non sono io l’interlocutore. Io alleno, motivo e scelgo la squadra ma è la società che prende le decisioni. Cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione? L’anno scorso abbiamo ottenuto il 100% e anche di più di quello che potevamo mentre quest’anno abbiamo reso di meno tutti a partire da me. Non abbiamo trovato quella giusta serenità che ci desse continuità. La stagione è partita male perdendo Supercoppa e preliminare di Champions. Queste partite non ci hanno permesso di far scattare l’entusiasmo che ci avrebbe permesso un altro tipo di stagione. Modulo a un attaccante? Anche se abbiamo solo una punta accompagniamo sempre la fase offensiva con 4-5 giocatori che attaccano l’area. Purtroppo quest’anno siamo stati penalizzati: abbiamo prodotto tanto ma segnato poco e subito più di quello che abbiamo concesso. I conti non tornano. Quest’anno potevamo fare di più sia in campionato che in Europa. Avevamo studiato bene lo Sparta Praga, sapevamo quanto era pericoloso. Erano alla nostra portata ma siamo stati penalizzati da un inizio partita con tanti errori. però è presto per fare dei bilanci. La stagione non è finita ed anche se è difficile puntiamo all’Europa. Mancano 8 gare, c’è il derby, vogliamo finire alla grande il campionato. Fascia di capitano? Ho fatto la scelta migliore per la squadra e la rifarei. Candreva è un ottimo giocatore e l’ho schierato spesso all’inizio, poi quando è calato ho fatto altre scelte. Tutti i giocatori hanno un calo e quindi è giusto che giochi qualcun altro al loro posto. Rimpianti? Aspettiamo a fine stagione. Non mettiamo davanti le cose prima che succedano. Vediamo come finirà la stagione”.

Il tour televisivo di mister Pioli si chiude ai microfoni di LazioStyleChannel: “Abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti bene, giocando da squadra. Poi nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’ e ci siamo dovuti difendere. Purtroppo solo un pareggio che non può soddisfarci appieno, ci serviva una vittoria. L’arbitro? Ho visto situazioni strane, difficili. Le decisioni erano spesso a favore dei nostri avversari. Noi purtroppo possiamo incidere solo sulle nostre prestazioni. Il Derby? Sarà LA partita. Quest’anno non abbiamo avuto nè dato soddisfazioni. La partita andrà preparata bene nel migliore dei modi, anche se sappiamo di non avere un ottimo rapporto con le soste di campionato…“. Chiusura su Patric e Braafheid: “Sono giocatori che hanno trovato poco spazio ma che si sono sempre allenati bene, con continuità e applicazione. Hanno fatto una buona prestazione, ma dobbiamo migliorare in molte situazioni di gioco, dobbiamo lavorarci soprattutto in vista della prossima gara“.

LE PAGELLE DI MILAN LAZIO

MILAN

Donnarumma 6,5 – Non può nulla sullo stacco di testa di Parolo, ma al 66′ dimostra perché a 16 anni è già titolare di una delle squadre più importanti della serie A salvando con la punta delle dita il tiro ravvicinato di Felipe Anderson. Un intervento prodigioso che gli vale mezzo voto in più. Per il resto non viene molto utilizzato data la sterilità dell’attacco biancoceleste.

Abate 5 – Tanta grinta, ma quando Felipe Anderson lo punta va spesso in affanno (leggi sopra il salvataggio di Donnarumma al 66′). Alla fine si becca il giallo dopo che Felipe l’aveva superato per l’ennesima volta.

Zapata 6 – A lui il compito di marcare Matri. Cosa che gli riesce alquanto bene.

Romagnoli 6 – Non si lascia prendere dall’emozione di affrontare la sua squadra del cuore. Come al solito attento e preciso.

Antonelli 5 – Si lascia sfuggire Parolo in occasione della prima rete. Soffre terribilmente Candreva sulla sinistra che gli impedisce di spingersi in avanti.

Honda 6 – Spinge tantissimo sulla destra approfittando dei limiti di Braafheid. Intorno a metà del primo tempo reclama un rigore su intervento irruento di Hoedt. Al 55′ spara in curva un tiro invitante dal limite. Pregevole il cross al 67′ che Bonaventura non riesce a trasformare in rete. Sbaglia tutti i calci di punizione calciando sempre sulla barriera.
Dall’84’ Menez s.v.

Bertolacci 5 – Nella gara che per lui rappresentava un derby visto il suo retaggio giallorosso, non combina nulla di buono. Partita incolore come tutta la sua stagione. Sabatini ancora si sfrega le mani per i 20 mln che i rossoneri in estate hanno sborsato per portarlo a Milano.

Montolivo 6 – Galliani prima del match ha sottolineato l’importanza del centrocampista italiano per i rossoneri. Infatti con lui in campo il Milan appare più quadrato e organizzato.

Bonaventura 7 – Al 36′ la sua punizione è una ciliegina ma la traversa gli nega la gioia del gol. Al 50′ ci prova dalla distanza con un mancino velenoso che Marchetti respinge in corner. Sempre pungente con i suoi inserimenti, si vede respingere da Marchetti anche un tiro in sforbiciata. E pensare che qualche mercato fa era vicinissimo alla Lazio…

Luiz Adriano 5,5 – Abile a proteggere palla e a servire Bacca per la rete dell’1 a 1. Per il resto scompare dal gioco.
Dal 75′ Balotelli s.v.

Bacca 7 – Torna al gol dopo più di un mese con la cosiddetta trivela che ha reso celebre Quaresma. Un gol di ottima fattura ma deve ringraziare Luiz Adriano per l’assist. A inizio ripresa ha l’occasione per la doppietta quando Braafheid gli regala palla dopo averla svirgolata, ma il suo tiro viene respinto da Marchetti. Gioca sempre sul filo del fuorigioco ponendosi come il più pericoloso dei suoi.

All. Mihajlovic 6 – Menez che si rifiuta di entrare al 75′ è indice che il tecnico serbo ha perso il controllo sui suoi giocatori (o una parte di loro). Il Milan è una nave che sta affondando lentamente. La frenata dei cugini nerazzurri a Roma permette ai rossoneri di rimanere aggrappati al treno per l’Europa.

LAZIO

Marchetti 7 – Non può nulla in occasione del gol di Bacca. E’ attento a inizio ripresa sul tiro di Bacca dalla destra e 5′ dopo sulla bordata dalla distanza di Bonaventura. Decisivo il suo intervento al 67′ su una sforbiciata del solito Bonaventura. E’ sicuramente il migliore dei suoi.

Patric 6 – Un buon primo tempo. Al 67′ si dimentica di marcare Bonaventura che per poco non segna il 2 a 1. Si riscatta una decina di minuti dopo murando il tiro sempre di Bonaventura dalla sinistra. Alla fine porta a casa la pagnotta.

Bisevac 5,5 – Mai sicuro, al 68′ si perde la marcatura di Bacca al centro dell’area, per fortuna il colombiano non riesce a controllare la palla che sarebbe stata una chiara occasione da gol. Sicuramente meglio rispetto alla partita da incubo di giovedì, ma non abbastanza per meritare la sufficienza.

Hoedt 4,5 – Ha sul groppone il primo gol del Milan in quanto si lascia sfuggire Bacca che poi conclude a rete. Troppo veemente, commette spesso falli ingenui: intorno al 20′ sgambetta (involontariamente) Honda rischiando di regalare un penalty ai rossoneri. Al 36′ provoca la punizione dal limite che porta alla traversa di Bonaventura. Al 51′ è bravo a chiudere su Abate involato sulla destra. Molto male stasera. Peggio di lui soltanto Lulic.

Braafheid 5 – Soffre terribilmente Honda sulla sua fascia. A inizio ripresa spaventa i laziali presenti al San Siro con un liscio che favorisce Bacca, ma fortunatamente il tiro del colombiano viene respinto da Marchetti. Facile comprendere il perché Pioli non l’abbia quasi mai impiegato in questa stagione. Difficile, invece, capire perché la società un anno fa gli abbia rinnovato il contratto.

Lulic 4 – In tutta la sua partita da constatare due episodi: il fallo che gli costa il primo giallo e il fallo che gli costa il secondo giallo, entrambi su Honda. Punto e basta. Nient’altro di rilevante in 84′. Se ne va dal campo dimenandosi come un forsennato, una grinta mai dimostrata durante la partita.

Biglia 6 – E’ il faro di questa Lazio. Stasera mette ordine a centrocampo e dà una grossa mano in difesa. Partita intelligente.

Parolo 7 – Al 9′ stacca più in alto di tutti e di testa realizza la rete del momentaneo vantaggio biancoceleste. Al 61′ rischia il rigore con un intervento scomposto su Montolivo al limite dell’area. Per fortuna Tagliavento assegna la punizione, anche se dai replay il fallo pareva sulla linea d’area. All’85’ prova un tiro velleitario da centrocampo. Tra i più positivi del match, sicuramente il migliore dei suoi insieme a Marchetti.

Felipe Anderson 5 – Non pervenuto per 66′ poi si accende inopinatamente la lampadina: scatto bruciante in velocità che lascia a casa Abate e tiro di punta indirizzato sul secondo palo, ma un grande intervento di Donnarumma gli nega la gioia del gol. Da lui ci si aspetta molto di più.

Candreva 6 – Sulla destra è sempre insidioso con le sue involate, mette spesso in difficoltà Antonelli. Aiuta Patric in fase difensiva. Peccato che spesso sbagli i cross ed è impreciso quando tira in porta. Manca di lucidità, ma grande partita di sacrificio.
Dall’88’ Mauricio s.v.

Matri 5 – Nel primo tempo combatte su ogni pallone: sa che questa partita potrebbe rappresentare la sua ultima chance di permanenza nella Capitale. Tuttavia, non riesce mai a essere decisivo e nella ripresa scompare del tutto.
Dal 79′ Djordjevic s.v.

All. Pioli 6 – Aveva chiesto una reazione alla squadra e reazione c’è stata. La Lazio tiene testa al Milan per tutta la gara. Stranamente è la sua squadra a segnare per prima, ma la dura legge del primo quarto d’ora colpisce anche stavolta. Chissà se basterà per convincere Lotito a rinnovargli la fiducia anche per la prossima stagione.

TABELLINO
MILAN LAZIO 1-1

Milan (4-4-2): Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Antonelli; Honda (dall’84 Menez), Bertolacci, Montolivo, Bonaventura; Luiz Adriano (dal 74′ Balotelli), Bacca. A disp: Abbiati, Diego Lopez, Simic, Alex, Mexes, Calabria, De Sciglio, J. Mauri, Poli, Boateng.   All. Sinisa Mihajlovic

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid; Lulic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Candreva (dall’88 Mauricio), Matri (dal 79′ Djordjevic). A disp: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Cataldi, Onazi, Mauri, Keita, Klose. All. Stefano Pioli

Arbitro: Paolo Tagliavento (sez. Terni)

Marcatori: 9′ Parolo (L), 15′ Bacca (M)

Ammoniti: 61′ Lulic (L), 71′ Biglia (L), 75′ Abate (M)

Espulsi: 84′ Lulic (L)

Montolivo: “Dovevamo vincere, siamo molto delusi”

Riccardo Montolivo è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium al termine del posticipo della 30esima giornata di Serie A, un Milan-Lazio terminato con il risultato di 1-1. Il Milan è uscito tra i fischi del proprio pubblico: “I fischi ci stanno, questa era una partita che dovevamo vincere. Ci è mancato il guizzo negli ultimi 20-25 metri, Marchetti è stato bravo. Siamo molto delusi. Luiz Adriano? ha fatto una bella partita dopo molto tempo che era assente. Ci dispiace perchè dovevamo vincere, abbiamo calciato anche molti angoli che non abbiamo sfruttato. Credo che questa squadra abbia peccato molto durante la stagione, soprattutto sotto il profilo mentale. Mancano ancora tante partite, tra cui la finale di Coppa Italia, dobbiamo fare meglio“.

LA CRONACA – Botta e risposta tra Parolo e Bacca. Un pari inutile per il Milan e la Lazio

Ultima chiamata per l’Europa sia per Milan che per la Lazio. A San Siro si sono affrontate due squadre deluse che tentano di salvare la stagione con la qualificazione all’Europa League. Milan che rispolvera Luiz Adriano e continua con il 4-4-2, Pioli che deve fare i conti con la solita emergenza infortuni. In più uno spogliatoio spaccato dopo l’umiliazione ricevuta dallo Sparta Praga. Lazio con il 4-3-3 con Matri prima punta.

BOTTA E RISPOSTA – L’inizio del match è subito vibrante. La Lazio con un pressing alto mette in difficoltà il gioco del Milan che non riesce a verticalizzare e a sfruttare le corsie esterne. Al 4’ Candreva fa riscaldare Donnarumma con un tiro da fuori, bloccato dal giovane portiere rossonero. Ma al 9’ la Lazio passa in vantaggio. Parolo si procura un corner grazie alla deviazione su un suo tiro. Dalla bandierina capitan Biglia pennella perfettamente al centro dell’area di rigore dove Parolo, con ottimo inserimento, colpisce di testa trafiggendo Donnarumma. 0-1 Lazio. Ma la gioia biancoceleste dura pochi minuti. Già al 15esimo minuto il Milan sigla il gol dell’1-1. Luiz Adriano è bravissimo a difendere il pallone spalle alla porta, complice anche la poca pressione di Bisevac. Il brasiliano appoggia per l’accorrente Bacca, sfuggito colpevolmente ad Hoedt, e di punta trafigge l’incolpevole Marchetti.

BRIVIDO BONAVENTURA – Dopo il gol del pari rossonero, il Milan si fa più coraggioso ed intraprendente. Si punta molto la corsia di destra con Honda che crea grattacapi a Braafheid. Ma il vero pericolo arriva dai piedi di Bonaventura. Il fantasista milanista sfiora il gol del vantaggio con una (quasi) perfetta parabola da calcio di punizione dal limite dell’area al 39esimo minuto. Il suo tiro a giro si va a stampare sulla traversa con Marchetti proteso invano in volo. Niente recupero e Tagliavento manda tutti a riposo per l’intervallo.

ASSALTO MILAN – La ripresa è targata Milan. I rossoneri spingono al massimo fin dalle prime battute. Subito un brivido per Marchetti. Braafheid svirgola e regala la palla a Bacca che spara sul portiere biancoceleste, bravo a respingere. Poi inizia il personale duello tra Bonaventura e Marchetti: il rossonero chiama al grande intervento il portiere con un bolide dalla distanza, deviato in angolo. Poi la sfida si ripete al 68esimo quando Marchetti, compie un autentico miracolo sul tap in di Bonaventura, aiutandosi anche con il palo. Mentre al 73esimo è Patric a deviare in angolo il tocco del rossonero. La Lazio si è resa pericolosissima al 67esimo con una grande percussione di Anderson. Il brasiliano in velocità supera Abate ma il suo tocco viene miracolosamente deviato da Donnarumma.

LULIC ESPULSO MA LA LAZIO RESISTE – All’84esimo arriva l’espulsione di Senad Lulic, Il bosniaco dopo aver preso il giallo al 6oesimo, ne riceve un secondo a 6 minuti dalla fine del match. L’espulsione gli costerà anche il derby. Il Milan le tenta tutte facendo entrare sia Balotelli che Menez. Pioli corre invece ai ripari inserendo Mauricio per Candreva. Al 93esimo episodio dubbio nell’area di rigore del Milan, con presunto mani di Zapata, non sanzionato da Tagliavento. Termina 1-1, una partita deludente ed un pari che non serve a nessuna delle due squadre.

Marco Corsini

Parolo: “Peccato non aver raddoppiato, ma ora…”

Al termine dei primi 45 minuti di gioco è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium l’autore del gol del vantaggio Marco Parolo:Peccato non aver fatto il secondo gol. Il Milan ha trovato il pareggio con il primo tiro, ma dobbiamo avere mentalità e provarci ancora. Lasciamo l’uno contro uno perché vogliamo essere aggressivi ma dobbiamo essere più precisi nell’ultimo passaggio”.