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CONFERENZA – Scasny: “E’ il successo più importante della mia carriera”

Zdenek Scasny, tecnico dello Sparta Praga, ha commentato il trionfo della sua squadra all’Olimpico e la qualificazione ai quarti di finale di Europa League.

Oltre alla qualificazione, è il risultato che fa impressione.Sicuramente è un risultato che resterà nella storia, le sensazioni che stiamo vivendo sono bellissime. Neanche nei mie sogni più sfrenati potevo pensare che la mia squadra avrebbe chiuso sul tre a zero un primo tempo in trasferta contro la Lazio.

Lo Sparta ha vinto tatticamente?Sicuramente, ma anche e soprattutto grazie allo spirito messo in campo dai giocatori. Questo ha garantito un successo anche a livello tattico.

Quando ha iniziato a credere davvero nella qualificazione?E’ difficile dire il momento esatto, ma più passavano i minuti più era evidente che ce l’avremmo fatta.

Questa è la vittoria più importante della sua carriera?Sicuramente sì. E’ una vittoria ancor più significativa perché per la Lazio l’Europa League era una priorità assoluta. Non credo che la Lazio ci abbia sottovalutato, visto che hanno schierato tutti i migliori giocatori disponibili sia all’andata sia al ritorno. Quest’anno avevamo interpretato bene anche la trasferta di Krasnodar, ma questo è stato un vero capolavoro.

Fabio Belli

Lulic: “Non ho parole. Ci eravamo illusi di essere già ai quarti…”

Senad Lulic a Lazio Style Radio ha commentato la brutta sconfitta di stasera: Non so cosa dire. Puntavamo molto sull’Europa League, ci tenevamo almeno a passare il turno dato il risultato dell’andata. Perdere 3 a 0 già a fine primo tempo è inspiegabile. Uscire così perdendo in casa contro lo Sparta Praga è una vergogna, non c’è altro da dire. Difensivamente stasera non è andato nulla, ma anche in avanti non siamo riusciti a segnare – anche se abbiamo creato parecchio – questo dice tanto… Non si può spiegare questa sconfitta. Adesso dobbiamo chiudere il campionato nel migliore dei modi. Dopo l’1 a 1 dell’andata forse ci siamo illusi di aver già passato il turno. Abbiamo pensato ai quarti mentre dovevamo pensare prima allo Sparta e poi al resto, forse è stato questo l’errore. Credevamo che sarebbe andata come contro il Galatasaray, invece abbiamo sbagliato tutto stasera. Modulo? Non cambia tanto. Noi scendiamo sempre in 11 in campo. Se non lottiamo, non corriamo, non giochiamo da squadra non vinci. Oggi non abbiamo fatto questo e giustamente abbiamo perso”.

Lulic a Sky: “Quando giochiamo in casa dobbiamo creare gioco e facciamo più fatica perché abbiamo giocatori veloci con caratteristiche più adatte a giocare fuori cosa. Lo Sparta Praga ha giocato in maniera perfetta speculando sui nostri errori. In Europa non possiamo permetterci di commettere certi sbagli. Perdere così è inaccettabile. Loro aspettavano dietro e poi colpivano in contropiede. Noi non siamo riusciti a difenderci e abbiamo subito il loro gioco. Abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni, però perdere così non si può. Non so se è un problema di personalità, forse eravamo troppo convinti di aver conquistato il passaggio del turno dopo la gara di andata. Ma gli avversari vanno rispettati, non si può scendere in campo con questa idea, è una cosa che non bisogna fare e purtroppo ci è costata l’Europa”.

CONFERENZA – Pioli: “E’ una brutta botta, ma dimettermi ora sarebbe troppo facile.”

Stefano Pioli ha commentato in conferenza stampa il tracollo casalingo contro lo Sparta Praga che è costato alla Lazio l’eliminazione dall’Europa League.

Quali motivazioni si possono dare a una prestazione così negativa?

Che ci sia delusione è evidente perché abbiamo sbagliato completamente l’approccio, nonostante la palla gol creata dopo pochissimi secondi. Conoscevamo le difficoltà di questa sfida ma abbiamo commesso tanti errori, soprattutto in difesa ma anche sotto porta considerando le tante palle gol sciupate nel primo tempo. E’ una botta forte che interrompe la nostra corsa in Europa, il fronte dove ci eravamo espressi meglio in questa stagione.

Dopo il fischio finale ha pensato, anche solo per un momento, di dimettersi?

Sarebbe troppo facile: io ci sto mettendo la faccia, sto facendo le scelte e non posso abbandonare la barca nel momento più difficile.

Questa è stata la tredicesima volta che la Lazio subisce gol nel primo quarto d’ora. Come si spiega?

E’ difficile, abbiamo lavorato molto su questo aspetto anche perché subire sempre gol nel primo quarto d’ora costringe a spendere tante energie per recuperare. In ogni caso la prestazione è stata insufficiente anche dopo i due gol incassati. Questa caratteristica è comunque molto penalizzante, sappiamo quanto è importante andare in vantaggio piuttosto che ritrovarsi sotto.

Più volte si è parlato di una Lazio con grandi valori, ma questo non aumenterebbe le responsabilità dell’allenatore riguardo i cattivi risultati?

Aver perso così nettamente negli ottavi di finale di Europa League è una situazione molto negativa. Continuo a pensare che i valori ci siano e che stiamo rendendo al di sotto delle nostre potenzialità. Questo comporta delle mie responsabilità, così come ci sono quelle dei calciatori.

Il pubblico stasera ha risposto come presenza sugli spalti: che cosa si sente di dire ai tifosi?

Questa è sicuramente una grande chance persa per riportare la gente allo stadio. Non credo che i tifosi si possano accontentare delle mie scuse per la prestazione di stasera, sarebbe riduttivo.

Dal punto di vista tattico c’è qualcosa da rimproverarsi?

La partita si è decisa in cinque minuti, in situazioni difensive in cui eravamo in parità numerica, se non addirittura mi pare in superiorità. La prestazione è stata insufficiente, una sola chiave di lettura non spiega tutti gli errori commessi. Credevo che la squadra avesse le caratteristiche giuste per essere compatta in difesa e rapida e incisiva in attacco, ma al terzo gol siamo spariti come era prevedibile.

Aver schierato Mauri può essere stato un errore, alla luce della sofferenza del centrocampo?

Ho scelto un centrocampo a tre per avere più equilibrio: non ritengo che abbiamo avuto scompensi a livello tattico. Errori individuali e di interpretazione delle singole situazioni ci hanno punito.

La Lazio ha perso lo spirito di gruppo dello scorso anno?

Questo può essere vero ed è il mio grosso cruccio per questa stagione. Credevo di aver dato una mentalità propositiva alla squadra, quest’anno invece spesso non è successo.

Fabio Belli

Sicurezza – Problemi dentro e fuori lo stadio

Serata da dimenticare per i biancocelesti di Stefano Pioli. La squadra laziale, nonostante il leggero vantaggio acquisito nella gara di andata, avanti ai suoi tifosi è andata incontro a una debacle inaspettata soccombendo per 0-3. Risultato acquisito già nel primo tempo della gara quando gli uomini di Ščasný con tre tiri in porta sono riusciti a far un solo boccone dei rivali. Sugli spalti dell’Olimpico a causa del punteggio inaspettato alla vigilia si sono accesi gli animi, e a quel punto si è scatenata la contestazione dei tifosi biancocelesti nei confronti del presidente Lotito, che è stato preso di mira con i soliti epiteti e l’ormai classico invito a lasciare la società biancoceleste, dai sostenitori presenti, arrabbiati e delusi per il clamoroso risultato finale. Qualche problema di ordine pubblico si era avuto anche prima della sfida, protagonisti una trentina di tifosi della squadra ospite, che all’altezza del Ponte della Musica sarebbero stati fermati per aver lanciato delle bottiglie contro le forze dell’ordine.

Biglia ci va giù pesante: “E’ una vergogna. Non abbiamo imparato niente!”

Non si nasconde Lucas Biglia dopo la brutta prestazione della Lazio contro lo Sparta Praga che è valsa l’eliminazione dei biancocelesti dall’Europa. Queste le parole del capitano a Sky: “E’ una vergogna quello che abbiamo fatto. Abbiamo dimostrato di non aver imparato niente, speriamo ci serva da lezione per il futuro. Oggi dovevamo fare qualcosa di più. Dovevamo fare una gara da squadra e non l’abbiamo fatto, per questo dico che dobbiamo solo vergognarci. Sapevamo che l’Europa era molto importante per noi ma il campionato non è finito, abbiamo una gara importantissima domenica”.

LA CRONACA – Lazio-Sparta Praga 0-3: bastano tre colpi alla ceka e la Lazio va ko, addio all’Europa

Non sono i tre gol incassati, non è il rammarico per l’ennesima opportunità sprecata, dopo quella del 2013 con il Fenerbahce, di lasciare un segno tangibile in Europa. E’ una consapevolezza che passa dall’eliminazione nel preliminare di Champions, dal derby d’andata perso, dall’ottavo posto in campionato e dalla sconfitta in Coppa Italia contro la Juve. Motivi concreti per sorridere zero, ma zero davvero, in un’annata che doveva far spiccare il volo dopo la straordinaria scorsa stagione. L’aquila è rimasta a terra, le ali legate da errori di ogni componente: società, tecnico e squadra, mai come stasera è parso evidente. Ora punto e a capo: c’è un campionato da finire, ma l’impressione è che la stagione 2016/17 inizi già domani.

FORMAZIONI – Pioli recupera in extremis Konko, ed è costretto ad arretrare Lulic, con Basta e Radu infortunati e Patric e Braafheid non inseriti nella lista UEFA. A centrocampo e in attacco conferme per Stefano Mauri e per Miro Klose dopo i buoni segnali lanciati contro l’Atalanta. Nello Sparta Praga sorpresa dell’ultim’ora: il bomber Lafata resta in panchina, in avanti c’è Lukas Julis supportato dall’autore del gol dei ceki nella partita d’andata, Frydek.

INCUBO PRIMO QUARTO D’ORA ALL’ENNESIMA POTENZA – La prima occasione da gol per la Lazio arriva dopo appena 15 secondi: Costa perde palla e Candreva ne approfitta, il suo diagonale, potente ma da posizione defilata sulla destra, viene respinto da Bicik. Un approccio aggressivo, quasi perfetto, ma la legge dei primi quindici minuti colpisce ancora. Ennesima dormita della difesa laziale, un pallone resta vagante in area e Dockal lo scaglia con potenza alle spalle di Marchetti che può solo toccare la sfera. Finita qui? Solito copione, ora spazio alla reazione? Macché: Hoedt si fa soffiare un pallone pressoché innocuo sulla fascia destra, Krejci viene servito e può piazzare con un colpo da biliardo il pallone dove Marchetti proprio non può arrivare.

LA CHIUDE JULIS – La Lazio prova a reagire anche se deve passare un momento di frastornamento evidente, con tutti gli sforzi che potrebbero essere stati vanificati nel giro di pochissimi minuti. Una bella iniziativa di Klose costringe Brabec in ripiego alla deviazione provvidenziale, ma al 26′ è Mauri ad avere una palla gol gigantesca. Su cross teso di Candreva può scaricare comodamente a rete, ma strozza la conclusione permettendo a Bicik di deviare miracolosamente in angolo. Ottimo il portiere ceko anche al 32′, quando riesce a deviare in angolo distendendosi su una saetta da fuori area di Candreva. Con la Lazio sbilanciata però lo Sparta Praga ha spazi per ripartire e trova il gol che di fatto chiude al 44′ la partita: solito balletto in area biancoceleste, Julis arriva alla girata a centro area in mezzo a tre difensori imbambolati e fa esplodere i 1500 tifosi dello Sparta Praga.

MESTA PASSERELLA – Nella ripresa c’è il rischio di andare nel pallone, nonostante i tre gol subiti, sul piano del gioco, siano stati una punizione esagerata. La Lazio riesce comunque a tenere, mancando al 6′ con Mauri l’ennesima grande occasione per accorciare almeno le distanze. Pioli aspetta il 14′ della ripresa per cambiare l’assetto: Matri e Felipe Anderson prendono il posto di Klose e Mauri.  Ma la situazione è anche molto difficile psicologicamente. Matri ci prova addirittura di tacco, gli affondi di Keita sono velleitari, in generale c’è l’impressione che il film di una stagione fallimentare scorra sotto gli occhi dei giocatori. Si chiude senza attenuanti, non per la partita in sé che sarebbe potuta finire diversamente nel punteggio, per carità: Ma la sostanza è quella di una Lazio inconsistente: quando fallisci tutti gli appuntamenti in maniera sistematica, è impossibile trovare alibi.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-SPARTA PRAGA 0-3

Marcatori: 10′ Dockal (S), 12′ Krejci (S), 44′ Julis (S)

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko (67′ Mauricio), Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (58′ Felipe Anderson), Keita; Klose (58′ Matri). A disp. Berisha, Gentiletti, Cataldi, Onazi. All. Stefano Pioli

SPARTA PRAGA (4-2-3-1): Bicik; Costa, Brabec, Holek, Zahustel; Maracek, Vacha (70′ Matejovsky); Dockal, Frydek, Krejci (82′ Fatai); Julis (58′ Konate). A disp. Jiracek, Miller, Mazuch, Lafata. All. Zdeněk Ščasný

ARBITRO: Buquet (FRA).

ASS.: Gringore-Debart. IV: Stien. ADD.: Chapron-Rainville.

NOTE. Ammoniti: 78′ Frydek (S). Recupero 3’st.

De Biasi su Lazio Sparta Praga: “Mi aspetto una Lazio concentrata. Occhio a Mauri”

Opinionista di tv8, il tecnico dell’Albania Gianni De Biasi ha analizzato Lazio Sparta Praga: “Si affrontano due squadre imbattute. Il risultato dell’andata è bugiardo perché la Lazio meritava la vittoria. Mi aspetto una Lazio attenta e preparata. Klose? Pioli avrà visto nel giocatore in allenamento la voglia di fare. Inoltre può godere della freschezza fisica dovuta dal fatto che ha giocato poco finora. Sono incuriosito da Mauri: l’ho allenato a Brescia ed all’epoca era terzino destro, poi io l’ho spostato trequartista. Credo che sia la posizione in cui rende meglio perché ha la capacità di leggere prima la situazione, arriva sempre col tempo giusto”. 

Tare criptico su Pioli: “Vediamo dove sarà la Lazio tra 9 partite…”

Incalzato da Sky prima di Lazio Sparta Praga, il d.s. Tare ha detto:Futuro di Pioli? Facciamo valutazioni quotidiane anche sul futuro. A fine stagione capiremo il da farsi ma ora mancano ancora 9 gare in campionato e vediamo dove riusciamo ad arrivare perché abbiamo ancora qualche piccola chance di arrivare in Europa. Se stasera passiamo il turno abbiamo buone possibilità di vincere la competizione anche se sarà difficile”.

Bazzani su Milan Lazio: “Biglia e Bacca saranno gli uomini chiave del match”

L’ex attaccante biancoceleste Fabio Bazzani su Milan Channel ha parlato della gara di domenica Milan Lazio: “Quella di Pioli è una squadra imprevedibile e che riversa molte chance sul passaggio del turno di stasera. Per loro credo sarà un dispendio di energie fisiche e mentali importanti. Questo non sarà chissà quale vantaggio per il Milan, che dovrà mantenere alta la concentrazione. I rossoneri dovranno preparare una partita completamente diversa da quella vista contro il Chievo e indirizzare subito la gara sui binari giusti. C’è necessità di trovare il gol il prima possibile. E’ fondamentale ritrovare certezze, in settimana pensi sempre di aver fatto tutto bene, ma l’esame è domenica. Due uomini chiave? Biglia da loro ha un ruolo importante e se gira lui gira tutta la Lazio. Per il Milan c’è bisogno che si risblocchi il prima possibile Bacca, grazie al lavoro della squadra. I centrocampisti faticano a segnare, è fondamentale che il cannoniere principe ritrovi il gol”.

Fascetti fiducioso: “La Lazio parte favorita dall’1 a 1 a Praga”. Poi su Pioli…

Intervistato da tuttomercatoweb, l’ex tecnico biancoceleste Eugenio Fascetti ha fatto il punto sulla gara delle 19: “La Lazio questa sera può staccare il pass per i quarti di Europa League, a Praga ha conquistato un 1-1 prezioso che permette di eliminare lo Sparta stasera. Finora la squadra biancoceleste in Europa non ha tradito le attese, come invece le ha tradite in campionato. Non so come spiegarmi questo rendimento, purtroppo ci sono stagioni esaltanti come quella passata e altre meno belle come quella in corso. I rumors su Pioli? Bisogna andare avanti fino a maggio, poi la società prenderà la miglior decisione per la squadra”.

Felipe Anderson carico: “Il nostro obiettivo è arrivare in fondo in Europa!”

Incalzato dalla radio ufficiale Lazio Style Radio, Felipe Anderson ha analizzato la gara di stasera contro lo Sparta Praga: Ci attende una gara difficile ma conosciamo i nostri mezzi e vogliamo passare il turno perché giochiamo in casa. Milan? Pensiamo solo a stasera, poi da domani penseremo a domenica. Il nostro obiettivo è arrivare in fondo alla competizione”.

Nuova avventura in Inghilterra per l’ex grande difensore olandese?

Chi tra i tifosi biancocelesti non ricorda quel giocatore olandese che in coppia con Alessandro Nesta ha formato la coppia di difensori centrali che, grazie al Presidente Sergio Cragnotti, hanno fatto strabuzzare gli occhi per tanta grazia ricevuta? Per la roccia olandese, attualmente allenatore delle giovanili dell’Ajax, si prospetta un futuro alla guida di qualche squadra d’Oltremanica. Infatti il tecnico olandese, come da lui stesso confermato ai microfoni del Daily Mail, ha comunicato alla sua attuale società di non avere nessuna intenzione di proseguire ad allenare i “Lancieri” ma che la sua prossima destinazione sarà molto probabilmente l’Inghilterra: “Ho preso il patentino, voglio allenare in Olanda e Inghilterra. Prima voglio andare in Premier e poi, se dovessi fare bene, mi piacerebbe tornare al Manchester United“. I giornali del suo paese hanno avvicinato il suo nome alla panchina dell’Ajax in sostituzione di Frank de Boer: “Il mister è sotto contratto e finchè sarà così non c’è niente di sicuro, voglio migliorarmi e andare in Inghilterra, quindi ho detto all’Ajax che andrò via”. Poi ha parlato di Louis van Gaal: “Ottimo allenatore, ha dimostrato all’Ajax, al Barcellona e al Bayern che se gli si concede tempo ottiene i risultati”. Infine una frecciatina a Sir Alex Ferguson: “Il mio rapporto con lui? Non c’è nessun rapporto!”  

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio Sparta Praga: sorpresa per i cechi

Queste le formazioni ufficiali di Lazio-Sparta Praga, gara di ritorno degli ottavi di Europa League. Fischio d’inizio alle ore 19.00:

Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri, Keita; Klose. A disp: Berisha, Mauricio, Gentiletti, Onazi, Cataldi, Felipe Anderson, Matri. All. Stefano Pioli

Indisponibili: de Vrij, Basta, Milinkovic-Savic, Djordjevic, Kishna, Radu
Squalificati: –
Diffidati: Parolo, Hoedt

Sparta Praga (4-2-3-1): Bicik; Zahustel, Brabec, Holek, Costa; Marecek, Vacha; Frydek, Dockal, Krejci; Julis. A disp: Jiracek, Lafata, Konaté, Kovac, Matejovsky, Mazuch, Fatai.  All. Zdeněk Ščasný

Indisponibili: –
Squalificati: –
Diffidati: Fatai, Maracek

Arbitro: Ruddy Buquet (France)
Assistenti: Gringore – Debart
Addizionali: Chapron – Rainville
IV ufficiale: Stien

Bacca sfida la Lazio: “Vogliamo i 3 punti!”

La Lazio e i laziali sono concentrati sulla gara di stasera che, come hanno giustamente sottolineato Pioli e Marchetti ieri in conferenza stampa, potrebbe rappresentare la gara della svolta. Tuttavia, domenica c’è un’altra partita importante, non per la classifica della Lazio, ma sicuramente per ciò che rappresenta. Milan Lazio 17 anni fa sarebbe stata sfida scudetto, oggi al massimo può essere considerata come una sfida Europa League ma il blasone dei due club impone comunque di mettere in risalto la partita. I rossoneri sentono molto questa gara e dopo le parole di Bertolacci e Antonelli, poco fa è arrivato anche il post facebook di Carlos Bacca: “Dopo due partite nelle quali abbiamo potuto solo conquistare un punto, questa domenica giochiamo contro la Lazio con tanta voglia di aggiungere altri tre punti e continuare ad avvicinarci all’obiettivo. Grazie a tutti per i vostri messaggi di sostegno! Sempre grato a Dio. Forza Milan!!!”.

IT: Dopo due partite nelle quali abbiamo potuto solo conquistare un punto, questa domenica giochiamo contro la Lazio con…

Pubblicato da Carlos Bacca su Giovedì 17 marzo 2016

17-03-2016 – Festa dell’Unità d’Italia

Oggi 17 marzo 2016 ricorre il 155° anniversario dell’Unità d’Italia, data che richiama la proclamazione del Regno d’Italia avvenuta il 17 marzo 1861.

L’anniversario dell’unità d’Italia ricorda l’emanazione della legge n. 4671 del Regno di Sardegna avvenuta in seguito alla seduta del 14 marzo dello stesso anno della Camera dei deputati nella quale venne approvato il progetto di legge del Senato del 26 febbraio 1861. Da qui, il 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori:

« Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861 »
(Testo della legge n. 4671 del 17 marzo 1861 del Regno di Sardegna)

L’istituzione della “Giornata nazionale dell’Unità, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” è stata approvata in maniera definitiva con la legge del 23 novembre 2012, n. 222, relativa alle “Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole”. Pur restando un giorno normale in cui si lavora, il 17 marzo viene considerato come “giornata promuovente i valori legati all’identità nazionale”.

« La Repubblica riconosce il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell’anno 1861, dell’Unità d’Italia, quale «Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera», allo scopo di ricordare e promuovere, nell’ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica. »
(Parlamento italiano, art. 1, comma 3, legge 23 novembre 2012, n. 222)

L’anniversario è stato solennemente festeggiato nel 1911, nel 1961 e nel 2011, in occasione dei rispettivi 50, 100 e 150 anni dell’Unità d’Italia.

Tifosi biancocelesti contro il razzismo

I tifosi della Lazio hanno dato vita a un flash mob al Colosseo per schierarsi contro il razzismo. I sostenitori laziali in occasione della gara di stasera con lo Sparta Praga si sono riuniti sotto il famosa monumento capitolino sotto lo slogan “We Love S.S. Lazio 1900 – We Fight Racism”. Tra i tanti fumogeni biancocelesti che hanno dato risalto all’iniziativa, i partecipanti all’improvvisato flash-mob, hanno distribuito volantini ai passanti in cui c’era scritto: “Siamo tifose e tifosi della Lazio, tifosi comuni, normali, non facciamo parte di nessun gruppo organizzato. Siamo qui spinti soltanto dall’amore per questi colori e per la storia di questa maglia, negli ultimi tempi troppo spesso macchiata da comportamenti razzisti di una minoranza, che sta danneggiando la Lazio stessa e tutti i suoi tifosi. Nel nome di questi principi, oggi, torniamo nel cuore della capitale, per ribadire il nostro amore per la Lazio, convinti che non ci sia nessuno spazio per la discriminazione e il razzismo”.
   

21 marzo, tutti uniti contro le mafie

Il 21 marzo a Messina, e in contemporanea in 1000 luoghi di tutta Italia, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai Segretariato Sociale e Rapporti con il pubblico, si svolgerà nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno. Giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie e che rinnova l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Nella cittadina siciliana si incontreranno circa 600 familiari delle vittime innocenti delle mafie. Il tema che accompagnerà la giornata è “Ponti di memoria, luoghi d’impegno”. Appuntamento preceduto da centinaia di iniziative promosse in tutta Italia, tra cineforum, convegni, dibattiti e incontri nelle scuole. La manifestazione partirà alle ore 9,00 da Piazza Filippo Juvara per concludersi in Piazza Duomo. Sul palco verranno letti gli oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie. Amministratori locali, appartenenti alle forze dell’ordine, cittadini, esponenti politici, giornalisti, imprenditori, magistrati, sacerdoti, sindacalisti, tutte persone decedute per mano delle mafie solo perché hanno fatto il loro dovere. Lunedì in contemporanea con Messina, verranno svoti cortei e lettura di nomi in tutto il paese, nelle carceri, nelle fabbriche, nelle piazze, nelle scuole, nelle università. Previste iniziative anche in altre città europee (Berlino, Bruxelles, Losanna, Zurigo). Alla stessa ora dello stesso giorno la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie unirà Messina con i 1000 luoghi in tutta Italia. Manifestazioni previste anche a Imperia, Milano, Napoli, Perugia, Reggio Emilia, Roma e Torino.

Milan-Lazio: ecco l’arbitro, precedenti da incubo…

Mancano pochissime ore al match che può valere una stagione, tra poco meno di 6 ore la Lazio affronterà all’Olimpico lo Sparta Praga nella gara di ritorno che vale la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. Dopo la gara contro i cechi, la squadra di Pioli dovrà impegnarsi in un altro match di alto livello, quello in campionato contro il Milan dell’ex Sinisa Mihajlovic. Da pochi minuti è stato comunicato l’arbitro che dirigerà la gara in programma domenica 20 marzo ore 20:45 a San Siro: Paolo Tagliavento coadiuvato dagli assistenti Barbirati e Di Fiore, dal IV uomo Marzaloni e dagli addizionali Calvarese e Fabbri. Il bilancio con i biancocelesti non fa stare certo tranquilli i tifosi laziali: 11 vittorie, 3 pareggi e ben 13 sconfitte, come se non bastasse l’ultimo dei precedenti del fischietto di Terni con la Lazio risale al derby perso 2-0 con il rigore concesso alla Roma (poi realizzato da Dzeko) per il contatto avvenuto fuori area tra Gentiletti e lo stesso attaccante giallorosso.

Lazio-Sparta Praga, al via il piano sicurezza. E Bisevac carica…l’Italia

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La città di Roma è pronta ad ospitare il match di ritorno degli ottavi di Europa League tra Lazio Sparta Praga. I 1300 tifosi cechi sono già arrivati nella Capitale e intorno alle 15 si raduneranno in Piazzale delle Canestre, a Villa Borghese, da dove poi raggiungeranno lo stadio Olimpico scortati dalle forze dell’ordine. Intanto, in attesa dell’apertura dei cancelli, prevista per le 16, sono stati avviati i controlli per la sicurezza, con la Polizia che sta provvedendo a scandagliare la zona nei dintorni del punto di ritrovo e ha già effettuato alcune perquisizioni nei confronti di sostenitori dello Sparta. Roma è dunque in allerta e, dopo i disordini provocati dai tifosi del Feyenoord e del Galatasaray, stavolta non vuole farsi cogliere impreparata.

E in allerta è anche la Lazio, per la quale vincere la sfida e approdare ai quarti significherebbe non solo dare un senso alla stagione, ma anche difendere l’onore in Europa dell’Italia, dal momento che, dopo l’eliminazione della Juventus, i biancocelesti sono rimasti l’unico baluardo del calcio nostrano nelle competizioni continentali. Lo sa bene Milan Bisevac, che su Twitter ha postato il seguente messaggio: “Stasera giochiamo per i colori della Lazio, ma difendiamo anche il merito europeo della Serie A“.

SCUDETTO LAZIO 1915 – Avv. Mignogna: “Ci sono delle evoluzioni incredibili…”

Intervistato da Danilo Galdino nella trasmissione I Laziali Sono Qua su Elleradio 88.100, l’avvocato Mignogna ha svelato gli ultimi aggiornamenti sulla richiesta dello scudetto alla Lazio nella stagione 1914-1915: Negli ultimi tempi ci sono state delle evoluzioni incredibili. Per 100 anni ci hanno tramandato una storiografia calcistica falsa e artefatta per quel che riguarda quel campionato. Abbiamo fatto un grosso lavoro per recuperare notizie e giornali dell’epoca, sembrava un’impresa impossibile ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo scoperto che la Lazio era l’unica finalista certa di quel campionato nazionale a differenza del Genoa perché abbiamo ritrovato il comunicato ufficiale che indicava come il Lucca si ritirò dal campionato finale facendo vincere a tavolino le squadre che la dovevano affrontare ovvero il Roman – antesignano della Roma – e la Lazio. Tant’è vero che il quotidiano romano dell’epoca, l’Italia Sportiva, titolò: Lazio campione dell’Italia centrale. Abbiamo inoltre scoperto che la semifinale del campionato del sud tra Naples e Internazionale di Napoli fu annullata per irregolarità nel tesseramento di due giocatori. Pertanto per effetto di questo annullamento, la Lazio fu sicuramente campione dell’Italia centro-meridionale e quindi si qualificò con certezza come unica finalista del campionato nazionale, mentre il Genoa doveva ancora giocare l’ultima partita contro il Torino che in classifica lo seguiva a 2 punti e quindi vincendo poteva raggiungerlo in testa. Infine, abbiamo trovato un comunicato del quotidiano l’Italia Sportiva, che può essere considerato l’antenato del Corriere dello Sport, in cui si ufficializzò che con lo scoppio della prima guerra mondiale cessò le pubblicazioni perché tutti i giornalisti furono impiegati sul fronte, il che non permise ai quotidiani romani di fare quella battaglia per l’assegnazione dello scudetto alla Lazio come invece fecero i giornali del nord. Ci tengo a precisare che noi non vogliamo la revoca dello scudetto al Genoa, ma vogliamo che sia assegnato in ex aequo alla Lazio per omaggiare quegli eroi che persero la vita in guerra. Vogliamo riscrivere la storia riportando alla luce una verità nascosta per 100 anni. Altresì abbiamo trovato anche degli articoli incredibili che attestano che la Lazio fondò i boy scout. Io voglio ringraziare tutti i siti laziali che si sono occupati della vicenda. L’invito che voglio fare è quello di firmare e far firmare la petizione, più siamo più aumenteranno le chance di successo. Io sono ottimista sulla vicenda”.