Alla vigilia di Lazio-Bologna, come di consueto ha parlato in conferenza stampa mister Inzaghi. Queste le sue parole:
Le prossime 5 cosa possono dare?
“Sarà un ciclo importante perché ci saranno 5 partite prima della prossima sosta. Penso che dobbiamo affrontarle nel migliore dei modi e prepararle bene. Adesso c’è il Bologna, una squadra organizzata, allenata bene, ha disputato in trasferta due ottime gare con Napoli ed Inter. Ci siamo preparati bene e dobbiamo fare risultato. Sappiamo che dopo le soste non è mai semplice ma anche il Bologna aveva dei nazionali e aveva delle difficoltà. Sono soddisfatto degli ultimi giorni”.
Cosa pensi che manca per il salto di qualità e cosa avete in più?
“Il salto di qualità doveva esserci prima di Udine. Abbiamo vinto meritando però poi siamo sempre allo stesso punto se domani non riusciamo a vincere con il Bologna. Dobbiamo cercare di dare continuità. Siamo una delle più giovani della serie A e questo deve essere un motivo in più per migliorare. Abbiamo giocatori importanti fuori così come il Bologna, dobbiamo affrontare la partita nel migliore dei modi sapendo che abbiamo di fronte una squadra ben organizzata”.
Essere eventualmente secondi dopo queste gare fa piacere?
“Sicuramente, però sappiamo che dobbiamo lavorare e dobbiamo proseguire su quanto di buono è stato fatto fino ad ora. Dobbiamo tenere la posizione e affrontare nel migliore dei modi il Bologna e le altre partite che avremo. L’ultima volta che ne abbiamo avute 3 in una settimana abbiamo perso con il Milan. Dobbiamo dare continuità, lasciamo le prime 4 e pensiamo al Bologna.”
Parolo come vice Biglia?
“Abbiamo optato per questa scelta. L’ho visto bene contro la Germania agli Europei. Ha esperienza, è intelligente, quindi abbiamo optato per metterlo lì poi lui ha risposto bene sul campo. E’ un giocatore che nel DNA è mezzala però di volta in volta si può usare lì e ad Udine ha fatto una buona gara. Potrà confermarsi”.
Cataldi rimandato?
“No! Ha fatto molto bene, sono contento di lui. Anche lui può fare sia il play basso che la mezzala, ha qualità ed ha giocato tanto. Ad Udine è stato fuori, nelle prossime toccherà ancora a lui, sopratutto quando ne avremo 3 di partite in una settimana. E’ tornato giovedì dalla nazionale ed oggi si è allenato bene”.
Dove può migliorare la Lazio?
“C’è sempre da migliorare: ad Udine abbiamo fatto un’ottima gara ma sullo 0 a 0 abbiamo perso palloni che potevano essere pericolosi per noi; con l’Empoli abbiamo fatto un ottimo primo tempo poi ci siamo abbassati troppo. In ogni partita devi prendere le cose positive e negative, analizziamo sempre in video le lacune”.
Come stanno gli infortunati? Marchetti e Basta sono recuperati?
“Per domani recupero solo Marchetti, mentre Biglia, Bastos, Kishna e Lukaku non recuperano. Anche Basta sta meglio però solo oggi si è allenato completamente, quindi ho preferito insieme allo staff di portarlo direttamente a Torino”.
Radu ha detto che Peruzzi è un grande acquisto.
“Angelo è una figura importante, l’ho già detto. Abbiamo giocato insieme e condiviso tanti momenti. Ne fui subito entusiasta quando mi dissero del suo arrivo, perché è una persona che lavora e che si dedica alla Lazio e ha un buonissimo rapporto con tutti noi”
Se si dovesse vincere, domani sarebbe la terza vittoria di fila: sarebbe un segnale di crescita? Oggi vedrà Napoli-Roma o la Primavera?
“La terza di fila sarebbe importante per noi, faremo di tutto per centrarla. Per quanto riguarda oggi vedrò la Primavera perché mi fa sempre piacere vedere come crescono questi ragazzi e se posso portarne qualcuno con noi. Spero in una buona gara dopo la sosta”
I pericoli di domani dopo la sosta?
“Dopo la sosta non abbiamo una buona tradizione ma anche il Bologna ha dei nazionali, quindi hanno preparato la partita come noi. Sicuramente dobbiamo fare attenzione perché sarà una squadra organizzata, ci saranno momenti in cui saremo aggressivi e altri un po’ meno”.
Marco Lanari

staccare le dirette concorrenti. Calendario alla mano, da qui fino a Natale, si incontrano tante partite difficili. Si ricomincia domani in casa contro il Bologna di Donadoni orfana di Destro ed altri titolari. In attesa del derby e dello scontro diretto con il Napoli, il calendario di ottobre offre alla Lazio la possibilità di poter giocare tre match su quattro all’Olimpico (Bologna, Cagliari e Sassuolo), inframezzati da una difficile trasferta in terra nordica sul campo del Torino. Considerando che già dal prossimo turno le altre saranno impegnate in scontri diretti in cui qualcuno gioco forza sarà destinato a perdere punti (tra poco ci sarà Napoli–Roma, il posticipo di domenica sera sarà Chievo–Milan), non sembra una chimera poter sognare a fari spenti e pensare ad una Lazio che potrebbe ritrovarsi immediatamente alle spalle degli alieni juventini…con buona pace dei negativisti…Andrà studiato un vero piano, anche in ottica condizione fisica per evitare gli infortuni. Nei primi 40 giorni di campionato ne sono già capitati abbastanza. Ora testa al Bologna. I felsinei arrivano a Roma con un umore decisamente diverso rispetto agli avversari biancocelesti. Devono riscattarsi dopo il ko casalingo con il Genoa e hanno l’obbligo di iniziare a fare punti e mettere, come si suol dire, fieno in cascina. La sfida dell’Olimpico metterà di fronte due allenatori capaci e preparati come Simone Inzaghi e Roberto Donadoni.
Capitale. Il bolognese, a Roma, aveva fatto di certo più fatica. Dall’esordio, avvenuto il 6 gennaio 2010, ne è passato di tempo. E’ uno degli eroi di quella mitica coppa italia del 2013. Il suo gol più importante in biancoceleste fu al 93º minuto contro la Juventus, quello che vale la qualificazione per la finale di Coppa Italia contro i cugini giallorossi. Il 26 maggio 2013 gioirà per la conquista della celebre Coppa Italia. Sergio è stato amato, ed ha a sua volta amato profondamente i colori biancazzurri: “Se non vieni a Roma non lo puoi capire che significa giocare nella Lazio”, aveva detto in un’intervista qualche anno fa. Oggi, a 34 anni torna in quello stadio che ha solcato per anni. Entrambi sono professionisti molto seri, dediti alla famiglia e agli
affetti: due bravi ragazzi si affrontano e si confrontano, giocatori senza grilli per la testa con caratteristiche differenti ma con una maturità che potrebbe fare la differenza (e da cui qualcuno dovrebbe prendere di esempio). All’Olimpico si incontrano Ciro e Sergio. Il boia e di Vibo Valentia sfiderà l’uomo del momento, Ciro Immobile, pronto a confermare quanto fatto e quanto detto nella settimana della consacrazione in Nazionale.
