Home Blog Pagina 2684

La squadra non rende come dovrebbe? Non sempre è colpa della preparazione

L’Institute for the Study of Labour di Bonn tramite uno studio approfondito ha avanzato l’ipotesi che, se una squadra perde, le colpe potrebbero derivare non dalla preparazione atletica sbagliata o dai troppi infortuni o da una formazione messa male in campo, e neanche dalle condizioni del terreno di gioco o dal pallone o dalla mancata osservanza di riti scaramantici. Forse il problema è dovuto al fatto che anche i calciatori risentono dell’inquinamento dell’aria. I ricercatori hanno preso in esame le prestazioni atletiche nella Bundesliga tra il 1999 e il 2011 e hanno scoperto un legame tra la forma fisica dei campioni – misurata contando il numero di passaggi di palla – e l’inquinamento atmosferico all’esterno dello stadio.

Gli studiosi hanno preso in considerazione quasi tremila partite giocate in 32 stadi diversi da 1.771 calciatori di ventinove squadre e sono arrivati alla conclusione che l’inquinamento pesa in modo  moderato sulle prestazioni dei giocatori tra i 20 e i 50 microgrammi di PM10 per metro cubico d’aria, e in modo consistente sopra i 50 microgrammi, livello che, se superato, può far scendere la performance fino al 16%. Nello studio, che verrà presentato al meeting annuale della Royal Economic Society in programma a Brighton il 21 marzo, si legge: “Abbiamo scoperto che un 1% di aumento del livello di polveri sottili riduce il numero di passaggi dello 0,02%”. Inoltre gli esperti hanno spiegato: “Anche se il numero di passaggi non sia una misura della performance fisica, lo abbiamo preso in esame come indicatore di produttività, dato che è collegato alla velocità del gioco e soprattutto è molto importante per il successo di una squadra a causa del possesso di palla e delle occasioni da reti create”.

In base alle analisi riportate i calciatori tendono a modificare leggermente lo stile di gioco e i passaggi lunghi diventano più frequenti all’aumentare della concentrazione di polveri sottili.

Ag. Mauri: “Il futuro di Stefano è ancora legato alla Lazio, in un modo o nell’altro…”

Simone Canovi, agente di Mauri, è intervenuto ai microfoni di CITTACELESTETV per parlare a 360° del suo assistito. Subito un commento sul suo ritorno in maglia biancoceleste  dopo che questa estate sembrava essere arrivato l’addio: “La Lazio aveva bisogno di un giocatore oltre che di un uomo spogliatoio e quindi ha optato per un suo ritorno. Mauri è molto utile dal punto di visto morale. Sperava sempre di tornare alla Lazio. Appena è arrivata la chiamata della Lazio si è allenato subito e dopo un paio di giorni ha firmato il contratto”. In campo però non è riuscito a dare quel contributo che l’anno scorso faceva la differenza: “Purtroppo è stato male per un periodo ed è tornato in un momento particolare per la squadra, ma sarà un giocatore importante da qui alla fine della stagione”. Il suo contratto scade a giugno 2016 ma il suo futuro nella Lazio potrebbe proseguire in più vesti: “Credo che tra Mauri e la Lazio non ci potrà mai essere un addio, potrebbe rimanere anche da dirigente. Anche se quest’estate dovesse andare via. Abbiamo deciso di rivedere anno per anno il contratto per vedere come sta fisicamamente. Secondo me potrebbe rimanere anche il prossimo anno. Nei prossimi due anni vuole giocare ancora, per il rapporto che esiste tra Lazio e Stefano Mauri ci sarà un futuro oltre al calcio tra lui e il club. Con la società non abbiamo ancora parlato di un contratto post carriera. Lui si trova benissimo a Roma, separarsi da questa città è impensabile per lui, ha un grande attaccamento per questi colori nonostante non sia nato qui”.  Sul calcio scommesse:  “Sul contratto c’è una clausola in caso di eventuale condanna. Ma era un accordo verbale, la trovo una cosa normale in queste situazioni”.

De Biasi e i suoi pupilli: “Berisha ha potenzialità straordinarie. Mentre Mauri…”

L’attuale ct dell’Albania Gianni De Biasi è intervenuto ai microfoni di Repubblica Tv rilasciando parole di elogio per due suoi “pupilli” che militano nella Lazio, cioè Stefano Mauri ed Etrit Berisha, anche se non stanno vivendo un momento esaltantecomplice anche la pessima stagione che stanno realizzando quasi tutti i ragazzi di Pioli. Ecco le sue parole: Mauri è un giocatore che ho preso dalla Serie D quando ero l’allenatore del Modena: all’inizio non giocava per qualche piccolo problema fisico che siamo riusciti poi a migliorare. L’anno dopo in Serie A ha giocato titolare dalla prima all’ultima partita. Stefano ha una qualità particolare: una grande capacità d’inserimento, quindi faceva gol con semplicità. Sia a Modena che a Brescia ha fatto stagioni importanti, non a caso è andato a finire alla Lazio dove è lì da anni. E’ un ragazzo bravissimo, serio, con me si è sempre comportato benissimo e mi lascia senza parole quello che si è detto su di lui. Io lo ritengo un ragazzo stimabile e apprezzabile da tutti i punti di vista”. Anche sul portiere titolare della nazionale Albanese, Etrit Berisha, le parole di elogio sono notevoli: “Berisha ha potenzialità straordinarie. Praticamente si è fatto da solo: non ha avuto una scuola di portieri e tutto quello che ha raggiunto, lo ha fatto grazie alle sue qualità naturali, il suo istinto innato e la sua voglia di crescere e diventare un portiere importante. Per la nazionale è fondamentale. Credo che non abbia ancora trovato il momento ideale per dare il meglio di sé. Mi dispiace che alla Lazio ogni tanto gioca e ogni tanto no, ma ogni volta che è stato chiamato in causa ha sempre fatto delle cose importanti. Sa parare i rigori con estrema facilità. E’ un portiere giovane che può fare bene in futuro”. Sul momento dei biancocelesti De Biasi ha infine ribadito: “La Lazio purtroppo sta vivendo un anno abbastanza difficile, ed è strano perché ha stranamente una buonissima rosa e un bravo allenatore. Probabilmente ha pagato i tanti infortuni e il fatto che difensivamente non hanno fatto quel salto di qualità che speravano”.

CONFERENZA – Pioli: “Dobbiamo colpire lo Sparta nei suoi punti deboli. Klose? Grande professionista”

Alla vigilia dell’importantissimo match di andata degli ottavi di finale di Europa League in casa dello Sparta Praga, Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Lo Sparta è una squadra molto fisica, si aspetta una battaglia?

Mi aspetto un avversario difficile da superare, imbattuto come noi in Europa League. Concedono poco e sono molto propositivi, ma come ogni avversario hanno dei punti deboli e sarà lì che dovremo cercare di colpirli“.

Una Lazio molto altalenante, qual è il vero problema?

In questo momento voglio vedere solo gli aspetti positivi. In Europa siamo stati molto continui nelle prestazioni e nei risultati. La non continuità in campionato ci ha permesso di fare bene in Europa League, competizione in cui siamo riusciti a scaricare i problemi del campionato. Ma non conta nulla quello che abbiamo fatto fino ad ora, conta solo quello che faremo domani sera“.

Domani potrebbe essere la partita di Milinkovic e Keita?

I giocatori sono pronti, ho la possibilità e la fortuna di scegliere tra tanti uomini. Avremo uomini in panchina in grado di entrare a partita in corso a seconda dell’andamento della gara. Le mie scelte le effettuerò domani“.

Il mister dello Sparta Praga chiede un calcio aggressivo, può essere questo un problema per la Lazio?

In Europa se non hai ritmo ed intensità non vai lontano. Questo è sempre stato il nostro modo di interpretare le gare e anche domani faremo una partita del genere. Anche il Galatasaray voleva fare questo tipo di partita, ma ha trovato una Lazio sul pezzo, una Lazio pronta e all’altezza della situazione“.

Cosa teme di più per domani sera?

Rispettiamo molto il nostro avversario, lo abbiamo studiato molto bene. Sarà una partita aperta ed equilibrata e noi cercheremo di fare la partita“.

Come mai Mauri e Djordjevic non sono stati convocati?

“Semplicemente non volevo portare qui giocatori che sarebbero finiti in tribuna, quindi ho preferito lasciarli a Roma ad allenarsi“.

L’andata è in trasferta, sarà importante segnare almeno un gol?

Si, chiaramente nell’economia del doppio confronto sarà molto importante, ma ancor pià importante sarà portare a casa un risultato positivo. Lo Sparta è una squadra che subisce pochi gol e ne fa molti in trasferta. Sono ancora imbattuti come noi quindi hanno dei valori importanti. Noi dovremo stare sul pezzo per 95 minuti e cercare di vincere la partita“.

Si aspetta uno Sparta Praga che lascerà fare la partita alla Lazio come ha fatto il Galatasaray?

Credo che l’atteggiamento delle due squadre, Sparta Praga e Galatasaray, sia differente. Lo Sparta è una squadra compatta e che lavora con tutti i giocatori in entrambe le fasi di gioco. Le partite vanno interpretate, dovremo essere intelligenti nel fare la partita, una partita di intensità“.

Quanto è importante l’Europa League per la Lazio?

L’Europa League è una competizione molto importante, è molto prestigiosa, e dati anche i risultati in campionato è ovvio che siamo molto concentrati su questo obbiettivo“.

Cosa può dirci di Miroslav Klose?

Klose è un grandissimo giocatore, come sempre si è messo a disposizione della squadra. E’un grande professionista ed è pronto a dare il suo contributo domani“.

Quanto crede in una vittoria del trofeo? E ricorda quando giocò in questo campo da giocatore con la maglia della Juventus?

Credo che sognare e credere faccia sempre bene ma non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba. Dobbiamo rimanere concentrati e fare di tutto per passare il turno.
Ricordo quella partita, anche se sono passati 30 anni… perdemmo ma superammo il turno, fu un passo importante in quanto vincemmo la Coppa, ma fu una vittoria senza gloria data la tragedia in finale…“.

Cosa può dare Lulic come esterno offensivo? E Keita come centravanti?

In base alle strategie che vorremo mettere in campo sceglieremo i giocatori adeguati. Keita centravanti? io ci ho sempre creduto, lui all’inizio un po’ meno. Metterò i giocatori pià adatti a questo tipo di partita“.

Giulio Piras

 

 

 

CONFERENZA – Keita: “Domani guai a pensare al ritorno. Se giochiamo come sappiamo…”

Nella conferenza stampa alla vigilia della gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra Sparta Praga e Lazio, insieme al mister Stefano Pioli, è intervenuto l’attaccante spagnolo Keita Balde Diao. Ecco le sue parole:

Ti sei convinto che puoi giocare ovunque davanti? Cosa ti aspetti domani?

Io mi metto a disposizione del mister, se vuole che gioco centravanti lo faccio, ovunque sia gioco. Domani sera? Mi aspetto una partita molto dura, una partita aggressiva e noi dobbiamo guardare a noi e non allo Sparta. Io sono convinto e fiducioso nei compagni, se giochiamo come nel secondo tempo di Torino o Bologna possiamo vincere“.

Quanto ti ha pesato star fuori per squalifica e cosa significa per te una competizione come l’Europa League? Contento per il prossimo debutto in nazionale?

Sono stato molto male, sono consapevole dell’errore fatto. Sono cose che succedono, sono giovane e ho tanto da imparare ancora. Sto sempre male quando non posso aiutare. Domani posso ritornare a giocare e aiutare la squadra con le mie caratteristiche. L’Europa League è un esperienza molto bella e siamo una squadra che può arrivare lontano a livello internazionale e di fatto siamo l’unica italiana che è ancora in corsa. Possiamo arrivare ancora più lontano, ce la metteremo tutto per vincere. La convocazione nel Senegal mi rende felice l’ho fatto per la mia famiglia. Ma ora non ci penso penso solo a domani“.

Come avete reagito quando è uscito il nome dello Sparta Praga?

Ora tutte le squadre sono forti non puoi dire con queste te la giochi con queste no. Dobbiamo guardare soli noi. Non abbiamo avuto una reazione diversa con lo Sparta, chi capitava capitava“.

C’è la consapevolezza che vi giocate tutto?

Siamo consapevoli in ogni partita di cosa può succedere, noi dobbiamo dobbiamo uscire tranquilli. Non è la fine del mondo se perdiamo ma dobbiamo uscire uniti e compatti per vincere la partita, non dobbiamo pensare al ritorno ma a domani e basta

Come mai questa altalenanza di risultati?

Il lavoro del mister non è facile sopratutto sulla fase offensiva perché ci sono tanti giocatori bravi con diverse caratteristiche. Io devo entrare concentrato e aiutare la squadra come con il Torino, ce la metto tutta per pareggiare e vincere. Parlo per me ma anche per tutti quanti“.

Marco Lanari

CONFERENZA – Krejčí: “La Lazio è una squadra forte, ma noi non siamo da meno”

Alla vigilia della gara d’andata degli ottavi di finale di Europa League contro i biancocelesti, in conferenza stampa (presso lo Stadion Letná), subito prima dell’allenatore ceco Ščasný, è intervenuto il centrocampista dello Sparta Praga Ladislav Krejčí. Queste le sue parole:

Domani sarà una partita meravigliosa giocata davanti ad uno stadio pieno e cercheremo di passare il turno. Il match di Europa è diverso rispetto al campionato, non è una gara unica ma dobbiamo gestire il doppio incontro. La Lazio? E’ una squadra molto forte, soprattutto in attacco e gioca da squadra, queste sono le sue armi principali. Noi siamo pienamente consapevoli della forza dei biancocelesti ma abbiamo anche noi le nostre possibilità. Sarebbe bello se riuscissimo a passare il turno. Quando Marek Kincl segnò il gol che ha eliminato la Lazio dalla Champions ero allo stadio, sono ricordi meravigliosi”.

Fonte: S.S. Lazio

CONFERENZA – Ščasný: “Ci siamo preparati al meglio, siamo motivati”. Poi su Klose…

A meno di 24 ore dalla gara di andata degli ottavi di finale di Europa League tra il suo Sparta Praga e la Lazio, l’allenatore dei cechi, Zdeněk Ščasný, è intervenuto nella conferenza stampa di rito. Queste le sue parole: “Domani il nostro stadio sarà pieno, sarà una vera e propria festa, e noi ci siamo preparati al meglio, i ragazzi stanno bene e sono molto motivati, carichi ma non troppo“. La Lazio viene dall’ottima doppia prestazione contro i turchi del Galatasaray: “Ho visto i biancocelesti contro il Galatasaray e mi hanno impressionato: sono forti sulla palla, se subiscono hanno la fiducia e una rosa importante per reagire“. Come la Lazio anche lo Sparta Praga è ancora imbattuto nella competizione: “È vero, ancora non abbiamo perso in Europa League, ma spero di poterlo dire domani, sarebbe bellissimo. Vorremmo ripetere la prestazione e il risultato della partita con il Krasnodar ma domani vedremo come si svolgerà il match“. Sulla formazione in campo domani: “Devo ancora provare totalmente la formazione per domani sera, dobbiamo verificare dopo le condizioni di Matejovsky“. Infine una chiusura su Miroslav Klose: “Klose non lo marcheremo in modo specifico, la preparazion della partita è la stessa per tutti i giocatori della Lazio“.

 

 

Poborsky: “Lazio in difficoltà, lo Sparta è favorito”. Poi su quel 5 maggio 2002…

Un grande doppio ex della sfida, quel Karel Poborsky indimenticabile soprattutto per i tifosi dell’Inter, che anche “grazie” a lui persero lo scudetto in quel fatale 5 maggio 2002, è intervenuto ai microfoni del portale ceco fotbal.idnes.cz, per presentare la sfida tra lo Sparta Praga e la Lazio, il cui match di andata andrà in scena in Repubbica Ceca tra poco più di 24 ore. Poborsky è partito da un aneddoto riguardante il suo non rinnovo con i biancocelesti: “Non ho prolungato il mio contratto con la Lazio perché stava per nascere il mio secondo figlio. Inoltre, in quel periodo la società di Cragnotti aveva grossi problemi economici. Abbiamo parlato di rinnovo, ma in quelle circostanze non aveva senso. Per questi motivi sono tornato in Repubblica Ceca”. Il doppio ex ricorda molto bene i tifosi biancocelesti, nel bene e nel male: “In Italia i tifosi della Lazio sono tra i più esigenti. Quando si vince sono i migliori tifosi del mondo. Ma quando non abbiamo vinto per cinque giornate consecutive ci hanno contestato al centro sportivo. Siamo dovuti andare via dall’uscita secondaria e siamo andati in ritiro nel nord, dove ci siamo allenati per la partita successiva. Fortunatamente poi con l’Atalanta abbiamo fatto tre punti e la situazione si è calmata. Dopo che avevamo perso il derby a Formello i tifosi hanno lanciato sassi e distrutto automobili. Questa è l’Italia”. Come dimenticare quel 5 maggio 2002, quel Lazio-Inter in cui di fatto la doppietta di Poborsky scippò lo scudetto ai nerazzurri: Paradossalmente forse è stata la mia miglior partita in Italia. L’Inter è venuta a Roma per vincere lo scudetto, ma ha dovuto dire addio al suo sogno. È stata un’esperienza molto particolare. Abbiamo preparato il match con grande professionalità e abbiamo giocato per vincere. A fine partita i sentimenti erano contrastanti: i compagni italiani erano contenti per la Juventus, mentre gli argentini erano dispiaciuti per i compagni di Nazionale dell’Inter. Mi ricordo che Simeone non esultò nemmeno dopo il gol”. In chiusura una presentazione di quella che sarà la sfida di domani sera: “Ho letto che la Lazio è in difficoltà, ma in campionato è nella prima metà della classifica. È una squadra che ha buone qualità, ma non ha nessuna stella. In più l’Olimpico sarà mezzo vuoto al ritorno, mentre qui ci sarà il tutto esaurito. I tifosi staranno vicini alla squadra e saranno un’arma in più. Non mi sbilancio quando dico che lo Sparta è favorito“.

Katia Fersini: “Mirko vive in tutti noi”

Per ricordare il giovane Mirko Fersini, che ieri avrebbe compiuto 21 anni, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuta la mamma Katia: “Ringrazio tutti per le dimostrazioni di affetto nei confronti di Mirko. Il ricordo di mio figlio e la sua immagine sono sempre presenti e lo resteranno per sempre. Mirko era un ragazzo amato da tutti, sempre allegro e pronto allo scherzo. Era un concentrato di allegria, generosità, impegno e umiltà. Era davvero un figlio speciale, sono molto orgogliosa di lui. Ieri era l’8 marzo, il giorno del suo compleanno, ricordo che tutti i suoi amici scherzavano perché era nato il giorno della festa della donna. Mirko manca tanto a tutti noi, mi fa piacere che tutti lo ricordino come un ragazzo caparbio e volenteroso”.

Terremoto in Premier League

Incredibile in Premier League. Il 27 febbraio scorso nel corso dell’incontro di calcio Leicester City-Norwich sono state registrate scosse telluriche pari a 0,3 gradi della scala Richter. Straordinari protagonisti dell’accaduto i tifosi del Leicester che al King Power Stadium, in concomitanza con la rete messa a segno all’89’ da Leonardo Ulloa, sono esplosi in un assordante boato subito dopo la rete del loro giocatore. A quanto riportato è stata proprio la loro esultanza a far registrare l’anomala scossa di terremoto.

 

L’AVVERSARIO DI TURNO – Contro lo Sparta Praga vogliamo undici “Mr. Hyde”…

europaleague1L’urna di Nyon è stata benevola. Almeno sulla carta: i ragazzi di Pioli domani dovranno superare l’ostacolo Sparta Praga per accedere ai quarti ma il sorteggio è stato, complessivamente, positivo. Poteva andare meglio? Forse sì, perché sulla carta il Braga è inferiore ai  cechi o comunque ha meno esperienza internazionale, ma poteva andare decisamente peggio con Borussia Dortmund, Tottenham, Manchester United e Siviglia pronte a essere sorteggiate e a diventare ostacoli quasi insuperabili per la squadra di Pioli. Invece ecco lo Sparta, mix di esperienza (come il bomber Lafata) e gioventù ( tnti giocatori sono nella nazionale ceca Under 21). Quindi Sì, la Lazio può essere più che soddisfatta del sorteggio, in attesa sempre della verifica sul campo (Ludogorets stgione 2013/2014): il guaio è che anche i nostri avversari definiscono “fortunato” il sorteggio di questi ottavi di finale di Europa League. Come dargli torto visto la triste stagione che i biancocelesti stanno conducendo fino ad ora mentre i cechi nel loro campionato sono secondi con 44 punti in 19 giornate, a -3 dalla capolista Viktoria Plzen. I cechi però dimenticano che la Lazio è affetta da una sindrome di Dr. Jekyll and Mr. Hyde” e in Europa sa essere meravigliosa. La Lazio è più forte, parte da favorita, ma guai a sottovalutare i cechi, compagine compatta, veloce a ribaltare il fronte e a sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari. La squadra di Ščasný però ha un buon gioco offensivo offensiva: veloce e ricco di verticalizzazioni. Merito del suo 4-2-3-1 che permette alla difesa di avere la protezione di due mediani e all’attacco di riversarsi velocemente nella metà campo avversaria quando c’è da ribaltare il fronte. Inoltre, al contrario dei biancocesti, vanta una buonissima fase difensiva. E’ squadra solida a cui è difficile farle gol. Una rosa formata da giocatori sconosciuti al grande calcio ma con una grande voglia di emergere e dimostrare il proprio valore. Nonostante tutto ciò i tifosi biancocelesti credono nella LazioEuropea“, perchè essa stessa ha dimostrato di meritare fiducia quando si tratta di Europa League quindi è giusto sostenerla il più possibile sperando che questo percorso non finisca proprio sul più bello e il fatto che tantissimi domani saranno a Praga è un segnale inequivocabile. C’è da sperare che il “Dr. Jekyll” non decida di farsi vivo proprio domani...”NOI VOGLIAMO 11 MR. HYDE”. E far rimpiangere ai cechi di aver esultato quando a Nyon hanno estratto il nome della LAZIO! Analizziamo nel dettaglio i prossimi euroavversari dei biancocelesti.

IL PERCORSO IN EUROPA LEAGUE –  In Europa League è imbattuto, non ha mai perso come Lazio e Liverpool, ha superato senza problemi il girone K, piazzandosi secondo alle spalle dello Schalke04 con 12 punti in sei gare ed eliminando Astreas Tripolis e Apoel Nicosia. Nei sedicesimi ha trionfato col Krasnodar (cosa non facile visto che i russi erano riusciti a vincere il loro girone e tenere alle loro spalle una big europea come Borussia Dortmund) vincendo entrambe le gare con prove di livello (vittoria in casa (1-0) all’andata, trionfo in Russia (0-3)). Ha subito solo cinque reti nelle otto partite di Europa League disputate fino ad ora, in casa non ha mai perso e ha subito solo un gol. Nelle 13 gare giocate alla “Generali Arena” tra campionato ed Europa League sono arrivate 12 vittorie e un pari, con quattro reti subite e 31 realizzate.  Lo Sparta aveva perso contro il CSKA Mosca nel terzo turno eliminatorio di Champions, la retrocessione ai playoff di Europa League e il passaggio contro il Thun hanno dato vita a una cavalcata arrivata fino agli ottavi di finale.

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITA’ – Fonte: Uefa.com

  • Gli Ex – Ci sono due vecchie conoscenze biancocelesti che hanno militato in questa squadra. Pavel Nedved ci giocò dal 1992 al 1996, prima di essere acquistato proprio dalla Lazio. Karel Poborski arrivò allo Sparta Praga dopo l’avventura a Roma, restando per tre stagioni.
  • I precedenti – Lazio e Sparta Praga si sono incontrate due volte a livello europeo ed entrambe i precedenti hanno sorriso ai biancocelesti. Nella prima fase a gironi della Champions League 2000/01: la Lazio dei fenomeni (Nesta, Veron, Nedved e Crespo) vinse 3-0 in casa e 1-0 in trasferta. Mentre nella fase a gironi 2003/04 la Lazio di Mancini pareggiò 2-2 a Roma, prima della vittoria per 1-0 dello Sparta in casa. A nulla servì il pressing della Lazio culminato con il clamoroso palo colpito da Demetrio Albertini ad inizio ripresa. Totale: 2 Vittorie 1 pareggio e 1 sconfitta per i biancocelesti: queste quattro gare sono gli unici precedenti della Lazio contro avversari cechi.
  • AC Sparta Praga e SS Lazio si affronteranno negli ottavi di finale da imbattute in questa stagione di UEFA Europa League.
  • Il bilancio dello Sparta in 22 partite europee contro squadre italiane è di: V3 P9 S10 (V3 P6 S2 a Praga – V0 P3 S8 in Italia). Attualmente i cechi non perdono da quattro partite interne contro squadre della Serie A (V2 P2).
  • Lo Sparta si era qualificato ai sedicesimi nel 2012/13, perdendo poi col Chelsea FC. Nel 1983/84 è arrivato sino ai quarti di finale di Coppa UEFA – il miglior piazzamento nella competizione.
  • La Lazio ha raggiunto l’ultima volta gli ottavi di finale nel 2012/13, battendo il VfB Stuttgart prima di venire eliminata ai quarti dal Fenerbahçe SK. Il miglior traguardo biancoceleste nella competizione è stata la finale persa per 3-0 contro l’FC Inter nella Coppa UEFA del 1998.
  • La distanza tra Roma e Praga è di circa 900km.

LA MINACCIA – E’ David Lafata, attaccante di 35 anni e bomber della squadra con 16 gol in 23 partite tra campionato ed Europa (11 gol in campionato e 5 in Europa League). E’ il miglior marcatore della storia del campionato ceco con 169 gol realizzati ed ha vinto quattro volte la classifica dei marcatori, l’ultima lo scorso anno con 20 reti. Ha saltato i sedicesimi di finale per infortunio, ma con la Lazio è pronto a guidare l’attacco ceco. Non è un colosso Lafata, ma sa essere comunque abile nel gioco aereo. Attaccante scaltro, rapido nei tagli e negli inserimenti. E’ allo Sparta dal 2013, ha segnato 54 gol in 87 partite di campionato con la maglia granata, è sicuramente l’uomo da tenere d’occhio giovedì sera.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Ščasný lo ha detto chiaramente qualche giorno fa:“Contro la Lazio nessun cambio di formazione rispetto al campionato”. Fiducia “ceca” nella squadra che ha vinto la sfida di campionato contro il Jablonec, unica novità rilevante è il ritorno del terzino Costa (giocatore molto importante per Ščasný). Confermato quindi il 4-2-3-1: davanti al portiere Bicik ci sarà un quartetto difensivo composto da Zahustel, Brabec, Holek e appunto il rientrante Costa. A centrocampo c’è l’incognita Matejovsky: l’allenatore ceco tenterà fino all’ultimo di recuperarlo, ma se il numero 8 dovesse dare forfait verrà riporoposta la diga ci centrocampisti che ha trionfato in campionato: Vacha (in gol domenica) e Marecek. Il trio di trequartisti dietro al bomber Lafata saranno Fatai, Dockal e Julis. 

PROBABILE FORMAZIONE4-2-3-1): Bicik; Zahustel, Brabec, Holek, Costa; Marecek, Matejovsky (Vacha); Fatai, Dockal, Julis; Lafata. A disp: Miller, Mazuch, Jiracek, Konaté, Vacha, Kovac, Krejci,  All. Zdeněk Ščasný

Marco Lanari

Sfida con una tedesca per un difensore

Uno dei principali problemi della squadra biancoceleste quest’anno è senza ombra di dubbio la difesa. Il lungo infortunio di De Vrij ha pesato notevolmente sull’andamento della retroguardia della squadra di Pioli. Il risultato è ormai ben chiaro: il reparto difensivo, orfano del suo condottiero olandese, ha dimostrato di non essere in grado di far fronte alla grave mancanza dovuta al lungo infortunio. Gli uomini che avrebbero dovuto sostituirlo non si sono dimostrati all’altezza e la squadra del tecnico emiliano ha perso quella sicurezza che aveva mostrato la scorsa stagione. Il direttore sportivo Igli Tare, finalmente resosi conto della reale situazione, si sta guardando intorno e sta seguendo varie piste. A quanto riportato da Calciomercato.it una di queste porterebbe ad Alexander Milosevic, ventiquattrenne difensore centrale, campione d’Europa Under 21 con la Svezia e nel giro della Nazionale maggiore. L’estate scorsa venne accostato alla Roma e il suo agente dichiarò che Milosevic avrebbe gradito la destinazione italiana ma, alla fine del mercato, restò al Besiktas fino a gennaio per poi andare in prestito in Germania all’Hannover. Non è solo la Lazio però ad essere interessata al giocatore, infatti, anche il Borussia Dortmund è sulle tracce del calciatore scandinavo.

Ma i biancocelesti non stanno pensando solo a rimodellare la difesa. A quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild si prospetta un derby tutto italiano per arrivare al ventiseienne centrocampista Kevin Kampl. Lo sloveno, in forza al Bayer Leverkusen oltre a quello della società biancoceleste ha destato l’interesse di Inter e Napoli. Non sarà facile però arrivare al giocatore dato che, nel mercato di gennaio, il club tedesco ha rifiutato un’offerta dell’Atletico Madrid da 13 milioni di euro.

Sparta Praga-Lazio: tra i convocati di Pioli 3 assenti…

Sono stati da poco diramati i convocati di Pioli per la gara di Europa League contro lo Sparta Praga, valevole per gli ottavi di finale. Oltre all’ormai emarginato Morrison, sono 3 gli assenti dalla lista in casa Lazio: Mauri, Kishna e Djordjevic. Di seguito l’elenco dei convocati in vista di Sparta Praga-Lazio in programma giovedì 10 marzo ore 21:05.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Bisevac, Hoedt, Konko, Mauricio, Radu;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Milinkovic, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Keita, Klose, Matri.

Zoff: “Lazio se ci credi puoi arrivare…”

Ci siamo, la Lazio è pronta per scendere in campo per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Domani alle ore 21:05 andrà in scena Sparta Praga-Lazio. Alla “Generali Arena”, si sfideranno due squadre che agli ottavi si presentano da imbattute. Sarà una gara da non sbagliare per i biancocelesti e questo è anche il pensiero di Dino Zoff, che intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com ha parlato della partita: La Lazio ha ottime possibilità di passare il turno perché lo Sparta Praga credo sia alla portata dei biancocelesti. Poi bisognerà valutare la fortuna e lo stato di forma. C’è la possibilità che si arrivi fino in fondo ma servirà la stessa determinazione dello scorso anno. La Lazio è una buona squadra ed ha un ottimo allenatore, ma è mancata continuità. Credo che se la squadra riuscirò a ritrovare la forma giusta potrà riprendere la corsa per un posto in Europa”.

Atalanta, la promessa di Pinilla ai tifosi: “Contro la Lazio…”

Domenica, contro una Lazio con la testa totalmente rivolta all’Europa, ultimo obiettivo stagionale da tenere in vita al cospetto dello Sparta Praga, l’Atalanta cercherà di ottenere una vittoria che, in casa nerazzurra, manca dallo scorso 6 dicembre. Un obiettivo confermato anche da Mauricio Pinilla: ospitea Parre (Bergamo), insieme al compagno di squadra Paletta, del club ‘Amici dell’Atalanta’, l’attaccante orobico, autore sin qui di 4 reti, ha fatto una promessa ai tifosi presenti. “Domenica a Roma contro la Lazio – le sue parole, riportate da ‘L’Eco di Bergamo – cercherò di segnare un paio di gol per regalare ai nostri supporters quella vittoria rincorsa ormai da lungo tempo. Centreremo la salvezza il più presto possibile e così pagheremo i tifosi, sempre puntuali nel sostenerci soprattutto nei momenti di maggiore necessità“.

9 marzo 1908: 108 anni fa al caffè “L’Orologio” nasceva l’FC Internazionale

Oggi, 9 marzo, uno dei più importanti club italiani festeggia gli anni: l’Inter celebra infatti il suo compleanno numero 108. Nel 1908 infatti, presso il Caffè “L’Orologio“, un gruppo di fuoriusciti del Milan fondò quello che diventerà uno dei più vincenti sodalizi del calcio mondiale.

Questo il comunicato sul sito ufficiale con il quale il club nerazzurro spiega come celebrerà l’evento:

9 marzo, una giornata speciale per tutti i cuori nerazzurri: F.C. Internazionale compie oggi 108 anni e sui nostri canali social celebreremo in maniera speciale il compleanno della “Beneamata”.

In una serie di video, online dalla mezzanotte, dirigenti, ex giocatori, VIP e tifosi, i “Fratelli del Mondo” nerazzurro, augurano un felice compleanno all’Inter da ogni parte del globo. Tieni d’occhio le pagine Facebook, Twitter e Instagram dei nerazzurri per non perderti i contenuti dedicati in 24 ore da vivere in ogni parte del mondo, da Jakarta a Washington passando per l’Africa, la Cina e le capitali della vecchia Europa. Ovunque ci si sia un interista varrà la pena di recapitare un nostro augurio speciale per #Inter108.

Sabato 12 marzo poi, nella serata di Inter-Bologna, i festeggiamenti proseguiranno a San Siro in occasione del match di campionato: siete tutti invitati a celebrare il passato, il presente ed il futuro dell’Inter prima del fischio d’inizio.

FORMELLO – Pioli testa l’undici anti Sparta. E ritrova un difensore…

Prove di Europa League per la Lazio sotto la pioggia di Formello. Ottime notizie da Radu, che si è allenato in gruppo per il terzo giorno consecutivo e dunque a Praga ritroverà il posto dal 1′, dopo gli stop in campionato con Torino e Sassuolo. Il suo impiego farà avanzare Lulic nella posizione di esterno alto nel 4-3-3, che il bosniaco ha già ricoperto nella doppia sfida con il Galatasaray e che gli consentirà di affiancare Candreva, schierato a destra, e la punta centrale Matri. Per quest’ultimo sarà la nona presenza in altrettanti match disputati nella competizione continentale: nelle precedenti 8, in 6 occasioni era partito titolare e in 2 era subentrato dalla panchina. Dalla quale stavolta partiranno Keita Felipe Anderson, pronti a subentrare (e ad essere decisivi) a gara in corso. Per il resto, Biglia sarà confermato in regia, con Milinkovic Parolo ai lati, mentre in difesa si piazzeranno nuovamente Bisevac Hoedt (favorito su Mauricio) al centro e Konko Radu, rispettivamente a destra e a sinistra, sulle corsie laterali. Da segnalare infine il possibile ritorno tra i convocati di Basta Gentiletti e l’assenza in campo, l’ennesima, di Morrison.

Nazionali: due laziali nella lista dei convocati

Il ct dell’Argentina Gerardo Martino ha deciso di inserire anche il nome di Lucas Biglia nella lista dei convocati per le gare che la Nazionale albiceleste dovrà disputare contro Cile Bolivia, valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2018 e in programma la prima il 24 marzo e la seconda il 29 marzo a Buenos Aires. Oltre al regista della Lazio, Martino ha deciso inoltre di convocare altri tre giocatori provenienti dal campionato italiano: ovvero Roncaglia della Fiorentina, Higuain del Napoli e Dybala della Juventus.

Nuovamente convocato nella Nazionale maggiore australiana invece Chris Oikonomidis: il nome dell’esterno, attualmente in prestito alla Salernitana ma ancora di proprietà della Lazio, è infatti presente tra quelli dei 23 convocati del ct Ange Postecoglou in vista delle due gare, valide anch’esse per le qualificazioni ai Mondiali 2018, che i ‘Socceroos, primi nel proprio girone con 15 punti in sei partite, disputeranno contro il Tajikistan, il 24 marzo ad Adelaide, e lo Jordan, il 29 a Sydney. Finora il talento classe ’95 ha collezionato 2 presenze con l’Australia: la terza è in arrivo?

Konko, proposto il rinnovo: tutti i dettagli

Abdoulay Konko è sicuramente tra le note più liete della stagione in casa Lazio: complice infatti l’infortunio di Basta, si è preso la maglia da titolare e, con le ottime prestazioni sfornate tra campionato e Europa League, ha dimostrato di essersela pienamente meritata. Affidabile, continuo e dalle indiscutibili doti tecniche, il terzino francese ha fatto molto bene sia come sostituto del serbo a destra che quando si è trattato di fungere da vice Radu a sinistra. Per questo la Lazio ha deciso per il rinnovo del suo contratto, in scadenza il prossimo giugno: a quanto si apprende, la società biancoceleste avrebbe proposto un prolungamento per un altro anno con opzione per un’ulteriore stagione, che scatterebbe in automatico al raggiungimento di almeno 20 presenze nel prossimo campionato. Una proposta che Konko starebbe valutando, continuando al contempo a darsi da fare, sia in allenamento che in campo, per difendere la maglia da titolare.

Chiesa: “L’Europa League può salvare la stagione della Lazio. I derby la mia più grande emozione.”

Enrico Chiesa, bomber laziale nella stagione della “banda Mancini” che vide arrampicarsi la squadra fino alle semifinali di Coppa UEFA, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” alla vigilia del fondamentale match di Europa League che vedrà opposta la Lazio allo Sparta Praga.

La Lazio sta vivendo profonde differenze tra il rendimento in campionato e quello in Coppa. “Sicuramente è strano considerare poco l’Europa League, come se fosse un ripiego rispetto al campionato. E’ l’opportunità per vincere, crescere e migliorare, non è un trofeo importante come la Champions ma ha un grande valore internazionale non solo per la Lazio, ma per l’Italia in generale. Le occasioni per alzare trofei in una stagione non sono molte, le italiane dopo aver dominato in passato questa competizione sono sparite da quindici anni dall’albo d’oro e questo ha portato alla perdita di un posto in Champions League.

Ma la Lazio può arrivare fino in fondo a questa competizione? “Sicuramente ci sono le potenzialità giuste. E’ logico che più si va avanti più le difficoltà tendono ad aumentare, ma penso che possa essere anche il modo per salvare completamente la stagione, se si riuscisse nell’impresa di alzare la coppa al cielo.

Gli attaccanti della Lazio stanno stentando parecchio: “Ci possono essere tanti motivi per queste problematiche, dalla condizione fisica alla difficoltà di esprimersi contro squadre brave a chiudersi. Sicuramente i gol che non sono arrivati dalle punte hanno influito pesantemente sul rendimento in classifica.

Su Pioli: “E’ normale criticare l’allenatore quando non arrivano i risultati. Raramente i tecnici vengono giudicati per il lavoro svolto durante la settimana, ma solo per quello che riescono a raccogliere sul campo. Secondo me Pioli l’anno scorso è stato il più bravo tecnico della Serie A, ma non è diventato improvvisamente il più scarso: ogni anno ha una sua storia, molto dipende dai giocatori e dal loro rendimento generale.

In Serie A si stanno intrecciando storie di allenatori, da quelli del Palermo, ormai nel caos, alla storia di riscatto di Allegri, tornato in vetta dopo le difficoltà iniziali: “La fortuna di un allenatore è avere una grande società alle spalle che ti difende nei momenti difficili e ti appoggia in tutte le situazioni. Ogni componente di una società deve fare il proprio lavoro e sfruttare al meglio le caratteristiche della squadra che ha a disposizione, nel caso dell’allenatore.

Un parere sulla Fiorentina, altra squadra rimasta nel cuore nella carriera da calciatore di Chiesa: “La Fiorentina ha compiuto un percorso di crescita incredibile, assieme al Napoli è la squadra che ha espresso il miglior calcio. Deve credere nel terzo posto. E’ un campionato un po’ pazzerello, ma secondo me dal secondo al quinto posto se la giocheranno tutti: vedo solo la Juventus ormai lanciata verso il quinto scudetto.

Una considerazione sulla lotta per non retrocedere: “Difficile pronosticare, anche a questo punto, chi scenderà in B. Ci sono squadre come l’Atalanta che sono crollate dopo un grande girone d’andata. Mancano dieci partite e trenta punti in questa zona della classifica sono tantissimi. Il Frosinone sta risalendo di prepotenza, al momento solo il Verona mi sembra troppo attardato, soprattutto alla luce dell’ultima durissima sconfitta interna contro la Sampdoria. Fra tre o quattro partite si capirà più chiaramente cosa accadrà.

Un ultimo ricordo sulla Lazio: “I derby sono i momenti che mi hanno emozionato di più: non ho mai ritrovato quell’atmosfera, si faticava a sentire il compagno di squadra parlare in campo per il calore e il tifo dagli spalti.

Fabio Belli