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Ag. Gentiletti: “Ha offerte dall’Italia e dall’estero, ma…”

Santiago Gentiletti è tornato in campo nella vittoriosa trasferta di Palermo dopo quasi 4 mesi di calvario per via di uno scompenso muscolare. Nella partita d’esordio di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste, l’argentino è tornato al centro della difesa mostrando una discreta condizione, comunque lontana dal top. A gennaio si era parlato insistentemente di un suo trasferimento, voci che potrebbero tornare prepotentemente di moda al termine della stagione.

La redazione di LaLazioSiamoNoi, a tal proposito, ha contattato l’agente dell’ex San Lorenzo, Pascual Lezcano, per cercare di fare chiarezza su queste voci. L’agente ha confermato: “A gennaio sono arrivate alcune offerte da altre squadre. Non solo dall’Italia, ma anche da Germania e Spagna. Lui mi ha detto che voleva giocare nella Lazio. Sta bene lì, non so perché siano uscite queste voci, ha un contratto con la Lazio. Tuttavia non ho ancora parlato con la società, ma credo che il suo futuro sia lì. Non è comunque il momento di parlare di queste questioni“.

Un ex Primavera verso la Roma? Parla l’agente

Fino allo scorso anno di lui si parlava un gran bene come futuro padrone della fascia sinistra biancoceleste. Nella Primavera di Simone Inzaghi aveva dimostrato facilità di corsa, grandi doti tecniche e abilità offensive. Inoltre aveva la garanzia della sua provenienza: cantera del Barcellona. Stiamo parlando di Moustapha Seck, terzino sinistro classe ’96 di origine senegalese, che in questa stagione, dopo essere stato promosso in prima squadra, si è perso tra le mura di Formello. Di lui non si è avuta più traccia e le voci riguardanti il suo futuro si sono succedute. Una su tutte: il passaggio alla Roma al termine della stagione, quando il contratto che lega Seck alla Lazio arriverà a scadenza.

Per fare chiarezza sulla situazione, l’agente del giocatore, Nunzio Marchione, è intervenuto a romanews.eu: “Il calciatore non vuole rinnovare con la Lazio e c’è l’interesse dei giallorossi, ma non c’è ancora niente di definitivo. Seck non è stato trattato male dai biancocelesti, ma ha deciso così. Sicuramente chi deciderà il futuro è solo il giocatore, quando prenderà una decisione sarà lui a comunicarlo ufficialmente“.

Carli (Ds Empoli): “Tonelli? La Lazio non ci ha contattato. Andiamo a Roma per vincere…”

A pochi giorni dalla sfida di domenica pomeriggio (ore 18) tra Lazio ed Empoli allo Stadio Olimpico, è intervenuto ai microfoni di Radiosei a “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” il direttore sportivo dei toscani Marcello Carli per parlare dela sfida con i biancocelesti e delle insistenti voci di mercato che vedono come protagonista il difensore centrale Tonelli. Queste le sue parole: “Tonelli? Credo che la Lazio abbia parlato con il suo agente ma per quanto ci riguarda non c’é niente. Non abbiamo sentito nessuno di loro per parlare del giocatore, mentre a gennaio abbiamo ricevuto le offerte di Sabatini e di Pradè della Fiorentina. Non è ancora il momento per parlare di mercato anche se possiamo tranquillamente dire che il ciclo di Lorenzo da noi é terminato. Trattenerlo sarebbe dannoso per il ragazzo. Intanto pensiamo a fare bene a Roma, domenica vogliamo fare risultato perché abbiamo la grande occasione per chiudere il campionato in bellezza. É un’occasione che non capita facilmente

Mirko Fersini ricordato dalla Lazio sul sito ufficiale

A quattro anni di distanza dalla tragica scomparsa del giovane talento biancoceleste Mirko Fersini, il club lo ha ricordato con un post sul sito ufficiale sslazio.it.

Troppo presto un’aquila se ne è andata. Mirko Fersini ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore della sua famiglia, dei suoi compagni di squadra, dei suoi amici e di tutta la S.S. Lazio. Ha lasciato ricordi ed emozioni nella mente delle persone che gli hanno voluto bene, le stesse persone che, a quattro anni di distanza da quel tragico pomeriggio, giorno dopo giorno tengono vivo il suo ricordo.

Il tuo sorriso è la nostra vittoria. Ciao Mirko.”

E’ morto il cofondatore del MoVimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio

E’ morto il cofondatore del MoVimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio. La notizia, battuta in mattinata dall’Ansa, è stata confermata sul blog beppegrillo.it. “Ciao Gianroberto, hai lottato fino all’ultimo” il post dedicato a colui che assieme al comico Beppe Grillo aveva fondato quella che nel giro di pochi anni è diventata una tra le principali forze politiche italiane. Casaleggio era stato operato nel 2014 per un edema cerebrale ed aveva continuato ad avere problemi di salute negli ultimi due anni: attualmente era ricoverato in una struttura dell’istituto Scientifico Auxologico di Milano.

Rizzolo: “I presidenti non devono mentire sugli obiettivi. Inzaghi scelta giusta”

Antonio Rizzolo, bomber laziale negli anni ’80, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione I Laziali Sono Qua per fare il punto sulla situazione della Lazio, a partire dall’ultima vittoria ottenuta in Sicilia dai biancocelesti all’esordio di Simone Inzaghi in panchina.

La Lazio è stata sicuramente avvantaggiata dal clima surreale che ha trovato a Palermo. Si tratta di una partita in cui i siciliani hanno sofferto soprattutto dal punto di vista psicologico. E’ anche vero che si è vista una Lazio liberata in campo, l’arrivo di Simone Inzaghi potrebbe aver sbloccato la squadra e potrebbe essere auspicabile che questo possa essere il preludio ad un ottimo finale di stagione.

Alessandro Nesta recentemente ha detto che gli allenatori pagano sempre e i dirigenti mai. Una situazione relativa non solo alla Lazio, ma anche allo stesso Palermo con i tanti cambi di Zamparini ed ora anche al Milan con l’allontanamento di Sinisa Mihajlovic. Perché non c’è mai un’ammissione di colpa da parte di chi guida le società? “Entriamo in un campo difficile da valutare, penso che in un percorso di un’annata ci debbano essere tante componenti che funzionano nel modo giusto per arrivare agli obiettivi prefissati. Questo vuol dire programmazione, bisogna cambiare un po’ la mentalità anche nei confronti della gente, bisogna dire la verità sui piani societari e dimostrare lealtà. I presidenti dovrebbero dire le cose come stanno, spiegare perché eventualmente si può spendere poco e non mentire sugli obiettivi: questo aiuterebbe a vivere un’annata un po’ più tranquilla. Spesso si tende a promettere cose alle quali i tifosi credono e poi quando mancano i risultati pagano inevitabilmente gli allenatori: il che può rappresentare anche la normalità, finché non si arriva alle situazioni paradossali come quella di Palermo, in cui viene meno anche il rispetto a livello umano di quelli che sono comunque seri professionisti del settore come i tecnici.

Ma il lavoro societario della Lazio come può essere giudicato? “Il valore del lavoro può essere stabilito dai risultati: tutto sommato la Lazio negli ultimi anni ha sempre cercato di fare il massimo e qualche trofeo e qualche piazzamento è arrivato. Bisogna essere molto realisti: non si può pensare di poter arrivare a competere ai vertici massimi del campionato. Più che sui risultati sul campo mi sembra che ci siano state mancanze sul piano della lazialità, delle emozioni. Più che dal punto di vista imprenditoriale il presidente Lotito può essere criticabile dal punto di vista della gestione del patrimonio emozionale della Lazio, si sono raffreddati troppo i rapporti, non ho mai visto iniziative tese a unire la società alla tifoseria, c’è stato sempre scollamento da questo punto di vista. L’anno scorso i bagni di folla a Formello e la presentazione della maglia-bandiera sembravano primi passi che non hanno avuto però seguito.

Può verificarsi all’orizzonte un avvicendamento come quello che all’inizio degli anni novanta ci fu tra Calleri e Cragnotti? “L’errore più grande, a mio avviso, nel mondo del calcio di oggi, è quello di rapportarsi ai tempi passati, come quelli in cui io mi affacciavo come giocatore alla Lazio. Lo stesso vale per gli allenatori così come per la gestione delle società: non si può allenare un ragazzino di quindici anni così come mi allenavo io all’epoca. Il mondo è cambiato, la stessa cosa vale per le società: la Lazio di trent’anni fa si muoveva in un mondo completamente differente, fare calcio è diventato molto più difficile e lavorare in questo ambiente rasenta la pazzia, certe volte. La visione deve essere a trecentosessanta gradi: capisco lo scoramento dei tifosi ma poi senza un’alternativa credibile bisogna andare avanti con il meglio dei mezzi a disposizione.

Un’ultima valutazione sul campionato e sui valori espressi dalla Serie A quest’anno: “Sono rimasto sbalordito dalla rimonta della Juventus. Non credevo che si ripetesse visto il cambio generazionale che i bianconeri hanno vissuto, già ad inizio stagione ero scettico. La società bianconera ha dimostrato invece di saper azzerare, ripartire e programmare, dando l’ennesima lezione al calcio italiano. La delusione può essere rappresentata dalle milanesi, senza dubbio.

Fabio Belli

Berlusconi ‘silura’ Mihajlovic per telefono. Squadra affidata a Christian Brocchi

La corsa di Sinisa Mihajlovic finisce qui, a sole sei giornate dalla fine del campionato, e con in tasca un biglietto per la finale di Coppa Italia da giocare contro la Juventus. Questo è quello che il serbo è riuscito a conquistare, pur avendo un organico sufficiente per la Serie A (ovviamente rispetto alla caratura del club milanista) e nonostante sia riuscito, nel corso della stagione, a dare un peso specifico alla squadra, riorganizzandola con sapiente maestria.

Evidentemente in via Aldo Rossi non piacciono gli ‘uomini’ tutti d’un pezzo, ed hanno già pianificato, come scritto stamane dalla Gazzetta dello Sport, esonero ed immediato sostituto (Christian Brocchi). Un tam-tam che va avanti da Dicembre, e che quindi fa comprendere quanto le sfere societarie non abbiano mai gradito l’ex biancoceleste.

Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Brocchi, nuovo ‘papabile’ allenatore milanista, si sono ritrovati a Villa San Martino ad Arcore, dove sono state poste le basi per costruire il Milan del futuro. Nel pomeriggio di ieri, l’ad della parte sportiva del club avrebbe chiamato Mihajlovic, che si trovava a Roma, per comunicargli la decisione della società di esonerarlo immediatamente. In serata, poi, nuovo summit Berlusconi-Galliani-Brocchi presso la residenza del numero uno rossonero.

Il papà di Inzaghi dichiara l’amore del figlio per la Lazio: “Altre offerte? Vuole allenare..”

L’inizio non poteva essere dei migliori, portare a casa i tre punti, vincendo fuori casa e con un risultato pieno, meglio di così non si poteva fare. Simone Inzaghi lo sa bene e sa anche che le prossime partite saranno sicuramente più impegnative, rispetto al Palermo, che con tutto rispetto ha ‘ben altri’ problemi a cui pensare in questo momento.

Dietro le quinte il papà Giancarlo Inzaghi fa il tifo per il figlio, ovviamente, e stamattina il Corriere dello Sport ha rivelato un retroscena al miele nei confronti del club di Piazza della Libertà: “Ha sempre sognato di allenare la LazioE’ preparatissimo e convinto. Vuole allenare i biancocelesti anche nella prossima stagione. Ha ricevuto molte offerte, ma ama la città di Roma”.

RASSEGNA STAMPA – Konko verso il recupero. Basta a rilento, si ferma Lulic

Debutto migliore Simone Inzaghi non poteva immaginare, il neo allenatore biancoceleste anche per questo motivo ha voluto subito riprendere la preparazione:  nel mirino la sfida con l’Empoli, scarico per chi ovviamente ha giocato domenica.

A Formello assenti Berisha, Radu, Braafheid, Kishna e Mauri, si è rivisto soltanto Basta, che però non ha lavorato col pallone, sofferente ancora di un problema al polpaccio. Va verso il recupero, invece, Konko. Il francese ha svolto un intenso lavoro atletico in campo e potrebbe già essere disponibile per la sfida contro l’Empoli di domenica prossima. Affaticamento per Lulic, il bosniaco non ha svolto tutta la seduta.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Inzaghi ha già lasciato il segno

Dopo il 3-0 al Palermo Klose ha detto che non è cambiato niente a livello di modulo e che la differenza l’hanno fatta le motivazioni che Simone Inzaghi è riuscito a dare nel ritiro di Norcia. In realtà, però, qualcosa nel gioco è mutato rispetto a due settimane fa. Certo, l’avversario era un Palermo in estrema difficoltà e non certo il Barcellona, ma il nuovo allenatore è già riuscito a far intravedere qualcosa di suo, qualcosa di nuovo rispetto al passato.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – «Non sono un traghettatore»

Ha stregato lo spogliatoio, il segreto è tutto qui. Non s’è inventato nulla di particolare, non ha modificato l’assetto tattico, ha solo riportato ordine e fatto colpo sul gruppo. La cura s’è rivelata subito vincente, Simone Inzaghi ha rilanciato i senatori, li ha responsabilizzati e resi protagonisti, è entrato in punta di piedi in un momento complicato. La Lazio è rinata a Norcia, come d’incanto, s’è rialzata all’improvviso, ha battuto il Palermo e riacceso il sogno Europa League. Il Milan adesso non è più un miraggio, l’obiettivo stagionale è a quattro lunghezze, Inzaghino ci crede e non ha intenzione di mollare. Guai a definirlo un traghettatore, lui punta a restare, lo ha fatto capire in più occasioni: «Farò di tutto per essere l’allenatore del futuro, guidare la prima squadra è quello che ho sempre voluto». Il direttore sportivo Tare non ha chiuso la porta, anzi: «Speravamo di finire la stagione con Pioli, purtroppo non è andata così. Simone ha trasmesso sicurezza ai giocatori, era l’unica cosa che poteva fare in una settimana di lavoro. Per il futuro vedremo, pensiamo partita dopo partita, mi auguro possa rimanere. Ha sempre ottenuto grandi risultati nel settore giovanile, se sfrutterà questa chance prenderemo in considerazione la riconferma».

Fonte : Il Tempo

Marcello Lippi si offre alla Lazio. Lotito tentenna

Futuro a tinte biancocelesti quello di Marcello Lippi. Pare infatti, secondo quanto riportato dal Messaggero, che il tecnico Campione del Mondo 2006 sarebbe molto interessato a condurre l’area tecnica nel ruolo di direttore, e crede che la società laziale sia la più indicata. Da sottolineare che porterebbe con se un collaboratore ‘fidato, il figlio Davide che ha intrapreso da tempo la carriera di procuratore sportivo.

Lotito dal canto suo non disdegna l’idea, ecco spiegato del perché non ci sia stato un ‘secco’ rifiuto alla trattativa. Non è la prima volta che l’allenatore viene accostato ai colori biancocelesti.

Da monitorare anche la situazione di Sinisa Mihajlovic, che in queste ore è in rottura con il club rossonero, intenzionato ad esonerarlo subito per far terminare la stagione a Christian Brocchi, attuale allenatore della primavera del Milan.

D’Amico usa bastone e carota: “Facile vincere contro questo Palermo. Ma la Lazio mi è piaciuta”

La vittoria di Palermo non risolver sicuramente i tanti problemi della Lazio e non riabilita una stagione che continua a rimanere assolutamente insufficiente, ma almeno permette di avere un pizzico di gioia dopo tanta rabbia. Proprio della partita di Palermo ha parlato un grande ex biancoceleste come Vincenzo D’amico ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “Non mollare mai“. Ecco le sue parole: “Squadre del livello del Palermo non le abbiamo incontrate, quindi tutto più facile. Detto questo a me la Lazio è piaciuta, ha fatto bene il suo compitino. Inoltre in un momento in cui c’è il gioco dello scarico delle responsabilità, dare il massimo per far vedere che le colpe erano di Pioli è stata una motivazione importante. Non credo che la squadra giocava contro Pioli, ma l’occasione di Palermo era propizia per riabilitarsi agli occhi dei tifosi“.

Firenze – Assalto ai tifosi dell’Empoli sventato dalla polizia

Nella serata di venerdì scorso i poliziotti hanno individuato e bloccato un gruppo di ultras fiorentini della formazione “Firenze 1926” che, con tanto di bastoni e mazze, erano intenti a dirigersi verso degli ultras dell’Empoli. Nei confronti di tredici di loro sono stati emessi dei provvedimenti di daspo.

Prima del derby toscano la Digos di Firenze, verso le 22.30, ha notato un gruppo di tifosi della curva Fiesole nell’atto di caricare su alcune auto materiale idoneo ad effettuare una vera e propria aggressione di stampo ultras. A questo punto, gli uomini della Digos hanno deciso di seguire le auto dei tifosi. Il gruppo, composto da tredici ultras fiorentini tra i 17 e i 46 anni, diversi dei quali con numerosi precedenti specifici per fatti di violenza sportiva, grazie anche all’aiuto di tre volanti del commissariato di Empoli, è stato fermato in un parcheggio nella zona industriale di Cerreto Guidi, nei pressi di un ristorante dove, oltre ad altri clienti, si trovavano anche circa cinquanta ultras dell’Empoli appartenenti al gruppo “Desperados”. Nelle tre autovetture dei sostenitori viola sono stati trovati 4 bastoni di legno, 8 caschi da motociclista, 1 manganello telescopico, indumenti e guanti. Tutto il materiale è stato sequestrato. I tredici ultras sono stati tutti denunciati per possesso di oggetti atti ad offendere in concorso e sono state avviate le procedure per l’adozione dei daspo.

CRONACA – Asilo dell’orrore: le maestre inchiodate da un video (VIDEO)

La polizia di Grosseto ha eseguito, su richiesta della Procura, un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale, nei confronti di tre maestre di 50, 40 e 32 anni. Le tre insegnanti sono accusate di maltrattamenti e abbandono di minore, reati commessi all’interno dell’asilo nido privato “Albero Azzurro”.

Le indagini, avviate dalla polizia di Grosseto a novembre del 2015 e coordinate dalla Procura, sono state aperte in seguito alle rivelazioni di due ex dipendenti dell’asilo nido. Le forze dell’ordine si sono avvalse dell’aiuto di intercettazioni audio/video effettuate all’interno dell’asilo e sono state proprio le immagini registrate a confermare quanto riferito dalle due ex educatrici riguardo l’ipotesi di maltrattamento ai danni di bambini, di età tra i dodici e i ventiquattro mesi, che frequentavano la struttura. Come spiegato in una nota dal procuratore Raffaella Capasso in particolare ha trovato conferma la circostanza secondo la quale all’interno dell’asilo veniva seguito un metodo “consistente nell’utilizzare maniere molto brusche per costringere i bambini a mangiare e nel punire i bambini stessi, allorché questi erano particolarmente agitati, portandoli in una sala dormitorio dove venivano lasciati a terra, da soli, senza alcun controllo, anche per un tempo prolungato”.

Due educatrici e la titolare dell’asilo sono state colpite da ordinanza cautelare e sono state indagate perché, in concorso tra loro e abusando della prestazione d’opera professionale, hanno sottoposto “a maltrattamento materiale e psicologico i bambini di età infantile loro affidati, e hanno posto in essere condotte violente e vessatorie nei loro confronti”. Nelle riprese si vedono le tre educatrici afferrare i bimbi di peso, strattonarli, trascinarli da una parte all’altra facendoli ricadere bruscamente a terra dall’alto. Inoltre per far mangiare i bambini usavano spingere la testa dei piccoli all’indietro mentre con la forza infilavano loro il cibo in bocca, tappando poi la bocca dei bambini con l’altra mano per evitare che potessero dare di stomaco. Altre volte, sempre allo scopo di far mangiare forzatamente i bambini, le educatrici davano loro buffetti e schiaffetti sulle mani, sulla bocca e sulla testa e, in altri casi, “veri e propri schiaffi sul viso e sulla testa allo scopo di indurli a interrompere il pianto o, comunque, allo scopo di infliggere punizioni”. Altre volte isolavano i bambini dal gruppo e li chiudevano da soli al buio nel dormitorio, oppure li chiudevano fuori della porta della sezione, seduti o sdraiati sul pavimento, lasciandoli anche per lunghi lassi di tempo da soli, in balia di loro stessi e in preda al pianto, privi di qualsiasi protezione e di una pur minima vigilanza. Infine, urlavano e inveivano contro i bambini per farli stare in silenzio o imporre loro i vari comportamenti di volta in volta oggetto di coercizione.

Oltre gli arresti domiciliari per le tre maestre la polizia ha notificato anche le informazioni di garanzia ad altre due educatrici e a una seconda proprietaria dell’asilo privato, tutte persone indagate in stato di libertà in concorso con le tre persone sottoposte a provvedimento cautelare per i medesimi reati.

https://www.youtube.com/watch?v=xb67BzlLkyo

Scandalo patenti vendute: arresti e sequestri di beni

La Polizia di Frosinone, in collaborazione con personale delle questure di Caserta, L’Aquila, Napoli e Roma, ha arrestato venti persone, tra cui un ingegnere della Motorizzazione che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di Direttore dell’Ufficio di Frosinone. Il capo di accusa riguarda un traffico di patenti di guida rilasciate o rinnovate in cambio di denaro – quattromila euro – a cittadini stranieri.

Le accuse sono di accesso abusivo a sistema informatico pubblico, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, frode informatica ai danni dello Stato e sostituzione di persona.  Le persone che risultano indagate sono 135, tra cui anche clienti cinesi, egiziani, marocchini e pakistani, spesso non in grado di comprendere la lingua italiana, tantomeno di essere a conoscenza del codice stradale e della segnaletica, ma disposti comunque a pagare. L’indagine della polizia si è protratta per sei mesi ed alla fine si è scoperto un giro d’affari di 224 mila euro. Agli indagati sono stati posti sotto sequestro 5 autoveicoli, compresa una Ferrari modello California, pagata oltre 200.000 mila euro, e una Mercedes acquistata pochi giorni fa per una cifra di quasi 100.000 euro, i conti correnti bancari e postali, 5 immobili (tra ville, abitazioni e locali commerciali) e due motocicli.

Miro Klose è sempre più nella storia biancoceleste: nuovo sorpasso nella classifica dei bomber…

Lo stadio Renzo Barbera porta bene agli attaccanti biancocelesti. Già la scorsa stagione lo stadio del Palermo fu il teatro ideale per vedere la bellissima tripletta di Filip Djordjevic. Quest’anno invece musica e cantante lirico sono diversi ma il risultato è comunque altrettanto spettacolare. Il protagonista questa volta è proprio lui: Re Miro Klose. Il “ragazzino” tedesco di 37 anni ha realizzato una delle sue più belle partite di questa stagione, trascinando la squadra come non lo faceva da tempo. Deve averlo visto bello carico il tecnico Inzaghi, per questo ha deciso di affidare a lui il compito di accompagnare la sua squadra alla vittoria (la prima per il tecnico piacentino). Lui non ha esitato un secondo ad accettare questo arduo compito, voleva dimostrare che la testa dei giocatori è cambiata e (almeno per una sera) c’è riuscito. Dopo l’Atalanta finalmente Klose riesce a ripetersi e per di più dopo un momento assai difficile per tutto l’ambiente biancoceleste (l’uscita dall’Europa League, l’umiliazione del derby, il cambio di tecnico, il ritiro): è arriva finalmente un’altra doppietta ed è la 9° alla Lazio.

CURIOSITA’ & STATISTICHE – Quelli di Klose sono anche i primi gol in trasferta di una punta. Strano ma vero, in questaKlose Felipe Anderson abbraccio-01 stagione ancora NESSUNO dei tre centravanti era riuscito fino ad ora ad inserire il proprio nome sul tabellino dei marcatori in trasferta (in quei pochi gol che venivano fatti visto che anche in casa non è che facevano faville). Ma al di là dell’aspetto statistico e della gioia della vittoria ritrovata: la doppietta del Panzer è ancora più importante perché gli permette di entrare sempre di più nella bellissima e gloriosa storia biancoceleste. I due gol siglati in casa del Palermo, infatti, permettono al centravanti tedesco di scalare la classifica dei marcatori biancocelesti in Serie A. Sono 51 ora i gol dal numero 11: superato uno degli eroi dello scudetto del ’74 come Renzo Garlaschelli. L’attaccante di Vidigulfo aveva segnato 49 reti, nella massima serie. Ora si trova solitario al 7° settimo posto in classifica: sembra irraggiungibile ora Bruno Giordano, altro storico bomber di razza fermo a quota 68. Se Miro non avesse avuto il peso dell’età avrebbe avuto sicuramente ampie chance di raggiungerlo. Nella classifica generale, invece Klose è al 9° posto con 60 gol totali: quattro gol lo separano dalla piazza condivisa da nuovamente Garlaschelli e  dal recente ex Goran Pandev fermi entrambi appunto a 64. Sei giornate ancora a disposizione per provarci, almeno, a farsi spazio anche in questa graduatoria. Ma non sembra essere una sua preoccupazione: a Miro interessa che la squadra giochi bene, più degli obiettivi personali. Una cosa che gli riesce bene, d’altronde, è indicare la strada giusta ai suoi compagni come ha ribadito al termine del match con i rosanero: “La doppietta? Io guardo sempre la squadra. Perché normalmente Sì sono attaccante e devo fare gol, ma è più importante che la squadra giochi bene“. Insomma Trentasette anni e non sentirli…questo è Miro Klose. Semplicemente…UN CAMPIONE. 

In progetto a Dubai il grattacielo più alto del mondo

A quanto riferito dai media locali è stato presentato a Dubai dall’azienda degli Emirati Arabi, Emaar Properties, il progetto per la costruzione del nuovo grattacielo più alto del mondo. L’edificio dovrebbe superare il Burj Khalifa, l’attuale torre detentrice del primato mondiale dell’altezza (828 metri). L’azienda, realizzatrice anche del Burj Khalifa, avrebbe intenzione di completare la costruzione prima del Dubai World Expo, in programma nel 2020.

Il grattacielo verrà eretto in una zona residenziale con negozi ancora da costruire, sarà dotato di una piattaforma panoramica e di 20 piani riservati a ristoranti e alberghi anche se la ditta costruttrice non ha ancora dichiarato quanto sarà alto: “L’altezza sarà annunciata quando inaugureremo la torre, ma sarà un tantino più alta del Burj Khalifa”, le parole di Mohamed Alabbar, presidente di Emaar. Per il nuovo grattacielo, che si chiamerà The Tower“, è prevista una spesa di 1 miliardo di dollari. Il progetto è stato disegnato dall’architetto spagnolo naturalizzato svizzero, Santiago Calatrava Valls, realizzatore anche della fermata della stazione ferroviaria al World Trade Center. Il disegno de ‘The Tower’ è ispirato a un giglio e un minareto.

Addio “Selfie”, le neo mamme presentano i “Brelfie”…

Ormai il mondo ruota intorno ai “selfie“: ogni occasione, passo, pretesto è buono per farsi immortalare  con un autoscatto. Ma le mode si sa sono fatte per essere superate, purtroppo o per fortuna, da altre…e così la moda dei selfie ora deve vedersela con un nuovo avversario. Come riporta il Il Messaggero, infatti,  il nuovo trend, che già da tempo sta spopolando, sopratutto tra le vip, e che ora sta contagiando tutto il popolo delle “super mamme social” è il ‘brelfie’: ovvero il selfie mentre si allatta il bebè.
A sdoganarlo su Instagram, stelle dello showbiz come Gisele Bundchen, Eva Riccobono, Miranda Kerr e Bianca Balti. Ed ora a scatenarsi sul web sono le mamme della porta accanto. Chissà quale sarà la prossima moda del web, purtroppo non dovremo attendere molto per saperlo

MEDICINA – Per evitare figuracce con la partner il calcio è il miglior rimedio

Calcio e sesso binomio perfetto. Se giocato e non soltanto seguito in TV o allo stadio il calcio è un’attività “anti-flop” tra le più efficaci. Infatti, giocare a calcio regolarmente, due o tre volte a settimana, riduce il rischio di disturbi sessuali del 40%.

A dimostrare questa teoria è la Società Italiana di Andrologia (SIA), grazie a dei dati rilevati dal 1998 al 2010 su oltre 15mila ragazzi dai 18 ai 20 anni visitati in occasione di campagne di prevenzione andrologica e interrogati sulle loro attività sessuali e sportive. Secondo la ricerca effettuata oltre a ridurre del 40% il rischio di disturbi sessuali, il calcio, è più “benefico” anche in confronto agli altri sport soprattutto a quelli potenzialmente più “a rischio” per la fertilità o la sessualità come arti marziali, ciclismo o pugilato.

Altri studi hanno rilevato un effetto simile anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani, in cui la capacità cardiorespiratoria aumenta fino al 18%, dato che l’esercizio aerobico mantiene le arterie “pulite” ed evita il formarsi di occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene. Per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione attraverso un corretto stile di vita e regolari visite andrologiche di controllo, la SIA – con l’importante sostegno di Menarini – ha ideato la campagna di sensibilizzazione “L’amore in gioco”, durante la quale verranno disputate sette partite di calcio in tutta Italia, a margine delle quali saranno presenti medici che diffonderanno informazioni per la salute sessuale della coppia e in cui, inoltre, verranno raccolti fondi per enti benefici e di ricerca.

Il primo appuntamento si è svolto il 9 aprile allo stadio “Bozzi” di Firenze, dove sono scesi in campo gli artisti della Nazionale Cantanti e la Squadra di medici SIA affiancati da personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport guidati da Cesare Prandelli. Il ricavato è stato interamente devoluto a due ONLUS fiorentine, CuretoChildren e Associazione Trisomia 21. Come dichiarato dal responsabile della ricerca e coordinatore dell’evento “L’amore in gioco” Nicola Mondaini: “I settemila ragazzi del nostro campione che giocavano a calcio soffrivano di disturbi come eiaculazione precoce e disfunzione erettile nell’8,5% dei casi (rispettivamente 5 e 3,5%) mentre i tremila sedentari ne soffrivano nel 12,7% dei casi (con l’eiaculazione precoce al 7,4% e disfunzione erettile al 4,4%). In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità: il gioco del calcio, il più diffuso nel nostro campione, può invertire la tendenza riducendo del 40% il pericolo grazie all’effetto positivo sul sistema cardiocircolatorio”.