L’ex tecnico della Lazio, Eugenio Fascetti, è intervenuto a Radio Olympia per analizzare il momento della squadra in vista del derby. Fascetti è apparso molto preoccupato per il futuro del club e spiega il perchè: “Senza tifosi nessuna squadra può esistere. Sono molto preoccupato per il futuro della Lazio. Ci sta disaffezione e la società non fa nulla per cambiare questa situazione. Ai miei tempi anche quando le cose andavano male si poteva sempre contare sul calore dei tifosi durante la partita. Ora no“. Poi sul derby: “E’ vero che la Roma ci arriva meglio ma deve stare attenta. In un derby tutto può accadere. Magari si sblocca Felipe Anderson e regala la vittoria ai biancocelesti. Fossi la Roma non sottovaluterei la Lazio“. Infine su Emozione Lazio: “Ho dato la mia disponibilità perchè bisogna cambiare qualcosa, ma soprattutto fare qualcosa per questa squadra”.
Anche Matteo Salvini contro le barriere all’Olimpico
Con l’avvicinarsi del derby romano, la questione barriere è tornata ad essere al centro dell’attenzione mediatica. Numerosi gli inteventi delle autorità e di giornalisti di spicco. Ora è la volta di Matteo Salvini, leader della Lega Nord. Questo il suo commento sulle barriere all’Olimpico: “No alle barriere, si al gioco pulito. L’odio non è dentro gli stadi e per colpa di alcuni stupidi violenti non devono rimetterci tutti i tifosi. Bisogna intraprendere un nuovo percorso per permettere ai tifosi di Lazio e Roma di tornare allo stadio. Tutto questo lo abbiamo per l’incapacità di Alfano e Gabrielli che hanno fallito ancora una volta“.
Perotti e Iago Falque in coro: “Derby partita calda, dobbiamo vincere”
Il Derby di Roma è ormai alle porte, mancano meno di 48 ore alla partita più sentita dell’anno nella Capitale. I giorni che precedono la partita sono i giorni delle dichiarazioni e delle interviste dei possibili protagonisti. Almeno per quanto riguarda i giocatori giallorossi, che non lesinano interviste riguardanti Lazio-Roma di domenica pomeriggio. Dopo Rudiger, hanno preso la parola anche Iago Falque e Diego Perotti. Il primo ha parlato in eclusiva ai microfoni di Romanews: “Il derby di Roma è diverso perché Roma è una grandissima città con una tifoseria calda che sente tanto questa partita. Sì certo che mi piacerebbe giocarlo, ho avuto la fortuna di esserci all’andata e speriamo di avere la fortuna di giocarlo anche al ritorno“.
L’attaccante argentino ex Genoa è invece intervenuto in eclusiva a forzaroma.info: “Sarà una partita molto calda per noi e i tifosi, per quello che rappresenta alla città. Sarebbero tre punti fondamentali, dopo il pareggio contro l’Inter dobbiamo ricominciare a vincere. Speriamo ma soprattutto, mi piacerebbe tantissimo vincere. Poi, se riuscissi a fare un gol alla Lazio sarebbe ancora più bello“.
Quote 31° giornata Serie A. Chi sarà la favorita per il derby?
Che la Roma sia favorita in questo derby, si sa. La Lazio nelle ultime dieci partite ha totalizzato 14 punti, solo tre vittorie, cinque pareggi e due sconfitte, senza dimenticare l’eliminazione dall’Europa. L’eterna rivale invece, eliminata dalla Champions dopo gli incontri con il Real Madrid, vive un periodo nettamente migliore, venticinque punti in dieci partite: otto vittorie, un pareggio e una sconfitta. Non a caso i bookmakers danno la Roma favorita: 3,40 è la quota Snai per chi scommette sulla vittoria biancoceleste; 3,35 per chi volesse optare per il pareggio; mentre si abbassa a 2,15 per chi è convinto che il derby sarà vinto dai giallorossi.
Lazio – Roma sarà il match più avvincente di questa 31° giornata di Serie A, seguiranno:
02/04 Ore 18.00: Carpi (3,00) – Sassuolo (2,55), pareggio (3,00);
Ore 20.30: Juventus (1,27) – Empoli (12,00), pareggio (5,50)
03/04 Ore 12.30: Udinese (7,00) – Napoli (1,48), pareggio (4,25)
Alle ore 15.00:
Atalanta (3,30) – Milan (2,30), pareggio (3,20)
Chievo (2,15)- Palermo (3,60), pareggio (3,20)
Fiorentina (1,60) – Sampdoria (6,00), pareggio (3,85);
Inter (1,77) – Torino (5,00), pareggio (3,50);
04/04
Ore 20.45: Bologna (1,87) – Verona (4,25), pareggio (3,50)
Cavalli allo stadio. Meno tifosi, più controlli. Bah…
ROMA. ANCHE I CAVALLI NELLE MANIFESTAZIONI DEL WEEK END. CONCLUSO IL TAVOLO TECNICO IN QUESTURA.
Si è appena concluso il tavolo tecnico, presieduto dal Questore D’Angelo, per mettere a punto le modalità della sicurezza in previsione del week end particolarmente impegnativo che vivrà la città di Roma.
Le Forze dell’Ordine saranno chiamate a garantire la tranquillità dei cittadini già dalla mattinata di sabato per una manifestazione con corteo da piazza dell’Esquilino a piazza SS Apostoli; nel pomeriggio dello stesso giorno avrà inizio uno degli eventi clou dell’anno giubilare: il Giubileo della Spiritualità della Divina Misericordia che vedrà diverse decine di migliaia di pellegrini nell’area di San Pietro con due incontri con il Santo Padre, sabato pomeriggio e domenica mattina. L’evento si concluderà per l’ora di pranzo con le migliaia di pellegrini che gireranno da turisti la città eterna.
Alle ore 15 lo stadio Olimpico ospiterà il derby della capitale.
Presenti tutti gli organizzatori delle varie manifestazioni, al cui senso di responsabilità, il Questore di Roma ha fatto appello sottolineando come la partita della sicurezza, in occasioni così complessi, si gioca sul campo della collaborazione e sul senso civico di coloro che prendono parte agli eventi.
Dal canto loro, le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza di tutti, adottando strategie di incondizionato rigore nei confronti di disturbatori ed autori di azioni illegali.
In campo un articolato piano di sicurezza che prevede l’impiego di personale specializzato nella gestione della folla, di reparti addetti alla bonifiche antiterrorismo e controlli con i metal detector sistematici e/o a campione.
Tutte le operazioni, coordinate dal “centro per la gestione della sicurezza dei grandi eventi” della Questura, saranno videoriprese sul campo da personale specializzato che trasmetterà le immagini al centro di coordinamento dove saranno prese le decisioni strategiche.
Esordio allo stadio Olimpico delle unità dei reparti a cavallo della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri addestrate per la gestione dell’ordine pubblico. Si tratta di un nuovo modello organizzativo attuato per la prima volta a Roma sulla base delle direttive recentemente varate dal Dipartimento della P.S.
Presenti al tavolo tecnico i responsabili del Comune e della Polizia Locale di Roma Capitale, con i quali sono stati condivisi i meccanismi di chiusura dell’area dello stadio Olimpico che saranno attuati solo in caso di stretta necessità e solo per il tempo necessario a rendere sicura l’eventuale presenza massiccia di persone. L’obbiettivo è quello di eliminare al massimo i disagi per i cittadini.
Roma, 1 aprile 2016
Scaloni: “Biglia può essere l’uomo derby. E Klose…”
Sulle frequenze di LazioStyleRadio è intervenuto l’ex difensore biancoceleste e della Nazionale argentina Lionel Scaloni, per parlare di quella che sarà la partita più importante della mediocre stagione della Lazio, il Derby di domenica contro la Roma. L’argentino ha tanti ricordi della stracittadina: “Il mio primo derby giocato l’ho vinto e sono rimasto felice. Ero abituato a giocare queste partite a La Coruna, ma questa di Roma è speciale. La città cambia totalmente, i tifosi ti fanno capire che per loro è importante. Non è semplice da giocare, più lontano stai da questa atmosfera meglio riesci a giocare“. Domenica probabilmente ci saranno due esordienti assoluti nei derby, i due terzini Patric e Braafheid: “Patric e Braafheid, al loro primo derby, non devono pensare tanto a quello che si vive in settimana, i tifosi caricano in maniera positiva ma se non riesci a stare tranquillo la partita può essere pesante e non riesci ad esprimerti. È una partita importante, ma se non si gioca a calcio non si vince. Devi dare il massimo ma non caricarti troppo. In queste partite quello che non deve mancare è la cattiveria agonistica e la concentrazione. Sbagliare un passaggio o un lancio è permesso, il resto no. Altrimenti significa che non hai capito cosa si gioca in una partita del genere“. La Lazio è in cerca di riscatto dopo una stagione pessima, culminata con la cocente eliminazione in Europa League: “L’eliminazione dall’Europa League è stata difficile da digerire, ora è rimasto solo il campionato e deve cercare di arrivare più in alto possibile. Devono onorare questa grande maglia e dare il massimo, la partita di domenica può essere importantissima per le due squadre. Uomo derby? Biglia è un giocatore fondamentale, se sta bene gira la squadra e poi se gioca Klose può regalare una grande soddisfazione ai tifosi“.
Perrone: “Il derby è una partita a sè. Se dovesse giocare Cataldi…”
E’ questione di ore ormai, la stracittadina di Roma tanto attesa sta per arrivare dopo la sosta pasquale in cui abbiamo assistito alle amichevoli nazionali. Ma per le due romane la testa è concentrata a domenica. La Lazio di Stefano Pioli non può sbagliare, la vittoria rinvigorirebbe l’animo di tutta la squadra. Dello stesso parere Carlo Perrone, ex difensore laziale e romanista degli anni 80, è intervenuto oggi su lazio style radio 89.3 FM affermando:“Il derby è una partita a sé e una vittoria darebbe una svolta positiva alla stagione biancoceleste. E’ importante avere un giusto approccio alla gara e avere una grande convinzione di sé stessi, sono gli episodi che fanno il risultato e sarà fondamentale partire con il piede giusto e non subire gol.
Per la Lazio questo derby è particolarmente sentito e un’eventuale vittoria sarebbe molto importante per il morale e per dare gioia a tutto l’ambiente. Bisogna puntare sui giocatori che danno più garanzie a prescindere dall’esperienza o no dei singoli, Pioli deve scegliere una formazione ad hoc per fronteggiare la squadra di Spalletti. La Roma sta vivendo un momento positivo ed ha un buon centrocampo, probabilmente l’assetto migliore per fronteggiarla è il modulo 4 3 3.
Se dovesse giocare Cataldi l’impatto emotivo sarebbe elevato, perché è un atleta cresciuto nell’ambiente laziale”.
Fiore: “Segnare al derby una gioia infinita. Punterei su Patric e Braafheid piuttosto che schierare…”
Ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della stracittadina è intervenuto l’ex biancoceleste Stefano Fiore: “Ho giocato diversi derby con la maglia della Lazio, segnando anche un paio di gol contro la Roma, uno all’esordio nella stracittadina. La gioia è stata immensa, l’emozione della corsa sotto la Curva Nord me la porterò dentro per sempre. Ricordo che aldilà dei nomi, dei numeri e dei moduli, contava il cuore, contava la grinta, contava la passione. I ragazzi di Pioli dovranno mettersi alle spalle tutti i problemi vissuti in questa stagione, unirsi, compattarsi, guardarsi negli occhi e scendere in campo senza paura. L’emergenza per la formazione? Preoccupa, ma può diventare un ulteriore stimolo, può rappresentare un’ulteriore carica. In difesa, ad esempio, sulle fasce, seppur nella difficoltà, schiererei Patric e Braafheid piuttosto che Mauricio e Gentiletti. Lo spagnolo e l’olandese perlomeno sono giocatori di ruolo, oltre a contenere, possono assicurare quella spinta proprio sulle corsie esterne laddove la Roma attacca con grande qualità e difende con meno facilità. In avanti? Prima Matri poi Klose. Con Alessandro avrei maggiore movimento sia in fase di pressing sia in fase di possesso palla, cercando di disorientare soprattutto i due centrali giallorossi. Una volta sfiancati, a gara in corso, mi giocherei la carta della freschezza, della classe, dell’esperienza di Klose. Può essere la cosiddetta arma letale, il dodicesimo uomo che cambia la partita con un suo guizzo. Come il tedesco, anche Keita vedo bene come asso nella manica da buttare nella mischia nei secondi 45 minuti. Spero che il numero 14 laziale non venga sacrificato dalla società nel futuro mercato, al contrario dovrebbe esser considerato una delle certezze dalle quali ripartire, anche più di Felipe Anderson, che dopo averci strabiliato per 4 mesi nello scorso campionato, purtroppo si è perso e non si è mai più confermato. Pioli? Credo sia giunta al terrmine la sua parentesi a Roma, dall’esterno questa è la mia sensazione. Tuttavia, conoscendo bene Stefano, si concentrerà fino alla fine solo ed esclusivamente sul suo lavoro, poi si tireranno le somme e si vedrà…”.
Le disposizioni della Questura per Lazio-Roma
Messe a punto questa mattina nel corso di un tavolo tecnico in Questura le misure di sicurezza previste per Lazio-Roma, derby in cartello domenica prossima all’Olimpico. Tra le disposizioni comprese anche quelle anti terrorismo decise dopo gli ultimi attentati a Bruxelles. Per l’occasione nelle prossimità dell’impianto sportivo verrà utilizzato anche un reparto a cavallo di polizia e carabinieri addestrato per l’ordine pubblico. A quanto appreso si tratta di un nuovo modello organizzativo che viene attuato per la prima volta a Roma.
Paglia, Mazza, Governi e Maestrelli spiegano Emozione Lazio e lanciano un appello ai laziali
Emozione Lazio – Consulta dei 100 è un’idea nata da pochi giorni con l’intento di affrontare diverse problematiche che stanno allontanando i tifosi dalla squadra. Emozione Lazio nasce sicuramente con nobili intenti, ma la scelta di dar voce soltanto a una parte di laziali ha già sollevato veleni e polemiche tra chi pensa che sia solo un’operazione simpatia coordinata da Lotito e chi invece pensa che sia inutile in quanto la società non ha mai ascoltato le richieste dei tifosi. Per cercare di fare chiarezza, il quotidiano Il Tempo ha posto tre domande a quattro personaggi noti del mondo Lazio facenti parte della consulta, ovvero Guido Paglia, Mauro Mazza, Giancarlo Governi e Massimo Maestrelli. Queste le 3 domande con altrettante risposte:
1)Con quali finalità nasce Emozione Lazio?
Guido Paglia: “Sono uno di quelli che ha promosso fortemente questa iniziativa. Vogliamo coinvolgere il maggior numero di tifosi e, dai primi riscontri dopo il lancio dell’iniziativa, da parte dei ragazzi della Curva Nord c’è interesse e attenzione alla nostra idea”.
Mauro Mazza: “Ci siamo ritrovati uniti dalla passione per la Lazio, ma soprattutto dalla paura per il momento che sta vivendo il club biancoceleste. Serve ricompattare l’ambiente biancoceleste, altrimenti sarà una continua agonia”.
Giancarlo Governi: “L’idea è stata dello storico dirigente Angelo Tonello, che ha deciso di radunare gli amici di sempre: Ci siamo chiesti: ma perché dobbiamo abbandonare la nostra passione biancoceleste nonostante il momento difficile”.
Massimo Maestrelli: “I motivi sono tanti, nasce da un malessere generale dei tifosi laziali: dallo stadio vuoto, alla contestazione alla società alle delusioni sportive. Si vuole far tornare passione ed entusiasmo”.
2)Che cosa risponde alle polemiche nate intorno all’iniziativa?
Guido Paglia: “Chi ha letto bene il comunicato dell’iniziativa, sa che per noi viene prima di tutto il bene della Lazio. Gli altri invece vogliono solo alimentare il loro ego ipertrofico”.
Mauro Mazza: “Chi ha a cuore la Lazio ci dia una mano, nessuno si deve sentire escluso. Serve l’aiuto disinteressato di tutti i laziali per riuscire a fare qualcosa”.
Giancarlo Governi: “Qualcuno ha visto «Emozione Lazio» come un’iniziativa a favore del presidente Lotito. È una polemica nata da chi si è fermato a leggere soltanto il titolo”.
Massimo Maestrelli: “In questi anni ho vissuto lontano dalla Lazio, non sono iscritto ai social network e non sapevo nulla delle polemiche per Emozione Lazio. In questa iniziativa non c’è alcun secondo fine o strumentalizzazione. Ma soltanto il bene essenziale, la passione laziale”.
3)Quale appello intende rivolgere a tutto il mondo biancoceleste?
Guido Paglia: “Riunifichiamo il mondo Lazio intorno alla nostra lazialità, un sentimento unico di chi ha sofferto per la passione biancoceleste in tutta la sua storia e che deve diventare la molla per riuscire in questo. In poco tempo siamo stati sommersi dalle adesioni al nostro progetto”.
Mauro Mazza: “Noi non siamo contro nessuno, ma siamo per il bene della Lazio. Vogliamo fare qualcosa di concreto per ricompattare l’ambiente e rilanciare la lazialità. Per questo il nostro intento è mettere insieme tutti quelli che hanno a cuore il club biancoceleste e la sua storia. Mi auguro che tutti riescano a cogliere il messaggio”.
Giancarlo Governi: “Il nostro scopo è soltanto quello di essere difensori della lazialità contro tutto e tutti. Per questo, se necessario, la difenderemo anche da Lotito. Tra i nostri obiettivi c’è quello di promuovere il confronto con la società, ma sarà un passo successivo. E lo incontreremo soltanto in tv, in modo che tutti possano ascoltare”.
Massimo Maestrelli: “Sbaglia chi non fa niente, siamo propositivi perché questo è il momento di ricompattarsi a prescindere dalla contestazione a Lotito e dalle delusioni sportive. Restiamo uniti e combattiamo tutti quelli che non amano la Lazio”.
Rambaudi: “Derby? Motivazioni ed attenzione faranno la differenza”
Domenica alle ore 15 allo Stadio Olimpico di Roma andrà in scena il derby della capitale, le due sfidanti arrivano alla stracittadina con stati d’animo completamente opposti. Da una parte una Lazio fiaccata dagli infortuni che dovrà fare di necessità virtù con il tecnico Pioli che dovrà rashiare il barile per mettere su un valido undici da contrapporre ai rivali, dall’altra parte i giallorossi galvanizzati dalla striscia di risultati utili conseguiti dopo l’avvicendamento del tecnico. Per presentare la sfida ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex biancoceleste Romberto Rambaudi: “Purtroppo la Lazio arriva al derby con grandi problemi di formazione, in questa situazione credo sia preferibile schierare un giocatore come Mauricio su El Sharaawy, piuttosto che Patric. Il brasiliano è un marcatore puro, potrebbe fargli sentire maggiormente la pressione; dall’altra parte ammetto che sono preoccupato dallo scontro tra Braafheid e Salah. Infortuni a parte e premesso che la Roma ora ha più qualità, sono convinto che a fare la differenza in questo derby saranno le motivazioni e l’attenzione. La Lazio rispetto alla Roma non ha nulla da perdere, deve giocare in modo intelligente. Il messaggio che deve passare è che la pressione devono essere loro a gestirla, mentre la squadra di Pioli deve impostare la gara in modo che loro non prendano eccessiva consapevolezza di essere in uno stato migliore. Non devono fomentarsi”.
Sergio: “Partita aperta a qualsiasi risultato, niente è precluso”
Per parlare del derby di domenica prossima ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Raffaele Sergio: “Il derby è una gara molto importante. La Lazio dovrà saper attendere il momento giusto senza buttarsi scriteriatamente all’attacco. In genere questo tipo di incontri non generano belle partite, sono sfide molto sentite. Se i biancocelesti sapranno pazientare hanno le qualità per poter avere la meglio sui rivali. Ricordo bene le emozioni che si provano anche nei giorni che precedono la gara. Già dal ritiro precampionato si sente parlare della stracittadina, ho avuto la possibilità di giocarla anche a Torino ma quello di Roma è tutta un’altra cosa. In queste gare non ci sono favoriti, i punti in classifica e tutto ciò che si è fatto prima non contano. Chi scende in campo le motivazioni le trova da solo. Qualsiasi calciatore vorrebbe giocarlo. Biglia avrà già smaltito il viaggio intercontinentale. In queste gare le energie le trovi, sono partite che ti lasciano sempre dei ricordi meravigliosi. Braafheid è un buon giocatore, spesso sottovalutato ma è molto bravo. Patric è giovane, deve ancora crescere ma in prospettiva ha notevoli margini di miglioramento. Non credo che Mauricio abbia le qualità adatte per fare il terzino, probabilmente se Pioli sta pensando a questa eventualità è perché non vuole che superi la metà campo. Non credo sia la partita adatta per fare esperimenti. A centrocampo metterei in campo uomini di quantità più che di qualità. Guardando gli elementi che si ritroveranno davanti serve forza. E’ proprio a centrocampo che sono nate le maggiori difficoltà della Lazio, quando è mancato Biglia nessuno è riuscito a sostituirlo degnamente dando equilibrio alla squadra. Davanti punterei su Keita come prima punta, è l’attaccante più in forma. I giallorossi nel reparto arretrato hanno giocatori alti ma piuttosto lenti e il senegalese potrebbe essere l’uomo giusto per impegnargli a fondo e avere la meglio. In questo momento si deve puntare sui giocatori che stanno meglio fisicamente e che hanno più motivazioni. Spalletti puntando su Perotti come falso nove è riuscito a dare equilibrio alla sua squadra. Quella giallorossa non è una squadra velocissima e se vengono attaccati senza dargli punti di riferimento possono andare in difficoltà”.
POLISPORTIVA – Pomposelli, Lazio Calcio a 5: “A Milano sarà difficile ma ormai bisogna tentare il tutto per tutto”
Colonna portante della formazione biancoceleste e della nazionale di Menichelli, Arianna Pomposelli, una delle giocatrici più forti del campionato italiano, domenica guiderà la sua Lazio contro una delle squadre più forti del Gold round, il Kick Off: “Metteremo in campo tutto”.
Domenica prossima il Kick Off poi l’Isolotto, due delle tre squadre più forti del campionato: “Come abbiamo sempre fatto prepareremo la partita nel miglior modo possibile. E’ chiaro che essendo le ultime giornate del Gold o la va o la spacca. In questo finale di stagione metteremo in campo tutto ciò che abbiamo”.
La compagine milanese nel Gold non ha mai perso, in che modo avere la meglio? “Sono una squadra forte, non hanno mai perso e inoltre giocano in casa. Sarà una gara difficile, sulla carta sono fortissime e lo hanno dimostrato. Cercheremo di trovare i loro punti deboli stando attenti a nostra volta a non commetterne. Come sempre cercheremo di difenderci nel modo migliore e fare goal”.
Quali sono i loro punti di forza? “Sono un grandissimo gruppo, la loro forza non dipende da un singolo elemento. Hanno molte giocatrici fortissime. Cercheremo di limitarle, soprattutto Belli e le straniere”.
Ti aspettavi un torneo così complicato? “Certo che si, ovvio che sia così se metti in un girone le otto squadre più forti del campionato. Ogni incontro è complicato e di livello. Peccato per la formula, un precampionato difficilissimo per rientrare nelle prime otto posizioni e poi si rischia di uscire dal torneo a discapito di squadre che potrebbero non essere all’altezza per sostenere scontri di questo livello”.
Passando alla nazionale italiana, quali sono i tuoi obiettivi? “Prima di tutto confermarmi ogni volta, per me riuscirci è come una vittoria. Mi piacerebbe togliermi soddisfazioni importanti, vere, prendere parte a tornei importanti, magari ad un mondiale. Ma credo sia un pensiero comune di ogni giocatrice dell’Italia e di qualsiasi altra nazionale”.
Ballotta: “Derby amaro. Pioli? Probabile che sia il suo ultimo derby”
“Purtroppo allo stadio ci saranno pochi tifosi perché le due curve diserteranno la partita, quindi sarà un derby dal sapore particolare, amaro”. Definisce così il derby Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste, al portale tuttomercatoweb. Ballotta ha poi continuato: “E’ sempre la partita dell’anno per la città di Roma ma quest’anno sarà un po’ diverso. In teoria non ci dovrebbe essere partita, perché nella Lazio c’è qualcosa che non quadra. I giocatori sono gli stessi dell’anno scorso ma non hanno rispettato le attese. Non sono più quelli di prima, forse ci vorrà qualche cambiamento, sia in panchina che nello spogliatoio. Ormai quest’anno è andato così, deve servire da lezione per ripartire più forti di prima. Ultimo derby per Pioli? Penso di sì. Purtroppo la vita degli allenatori è questa, se le cose non vanno è normale che un rapporto finisca e probabilmente il suo momento è arrivato“.
Rudiger carica la Roma: “De Rossi mi ha spiegato l’importanza del derby”
Il derby si avvicina e su Sky Sport il difensore giallorosso Antonio Rudiger ha parlato della sfida di domenica: “De Rossi mi ha parlato molto del derby facendomi capire l’importanza”. Sfida nella sfida contro il suo connazionale Miroslav Klose, che in passato ha già segnato alla Roma: “E’ un giocatore che ha segnato tantissimo ma dovremo stare attenti anche a Felipe Anderson e Candreva”.
Berlusconi si schiera con i laziali contro Lotito: “Oggi la mentalità è cambiata…”
“Il presidente non è il padrone della squadra. La squadra è di tutti i tifosi”. Parola di Silvio Berlusconi ai microfoni di Teleradiopiù. Il proprietario del Milan ha così commentato quanto sta accadendo tra i tifosi laziali e il presidente Lotito, un rapporto che in questi ultimi mesi è giunto ai minimi storici. Berlusconi ha poi proseguito: “Penso sia doveroso e naturale che ci sia un dialogo, il calcio non è uno sport qualsiasi, è la metafora della vita. Auguro a Lotito e ai tifosi della Lazio di superare questo momento di distanza per costruire una squadra degna della città e della Regione”.
FORMELLO – Un sospiro di sollievo per Pioli. Importante candidatura a centrocampo…
Seduta mattutina per i biancocelesti a poco più di 48 ore dal derby. Pioli non abbandona le speranze e cercherà fino all’ultimo di recuperare Basta e Milinkovic-Savic per la delicata sfida con la Roma, ma il pessimismo continua a dilagare. Infatti, i due serbi nemmeno questa mattina si vedono in gruppo e la loro assenza per domenica sta diventando sempre più una certezza, salvo miracoli inaspettati. L’unica buona notizia della giornata è il recupero di Patric per il ruolo di terzino destro (fermo ieri pomeriggio) è tornano ad allenarsi dopo due giorni di assenza. Lo spagnolo e Braafheid saranno i titolari della sfida di domenica, come successo contro Atalanta e Milan.
Pioli punterà ancora sul solito 4-3-3: le indicazioni di questa mattina (complice anche la situazione infortunati) sono abbastanza chiare. A centrocampo, insieme a Biglia e Parolo, dovrebbe toccare a Cataldi. Per lui sarebbe il primo derby giocato da titolare (l’anno scorso, nel derby di ritorno, entrò a 12′ dalla fine al posto di Biglia). Possibile forfait anche di Onazi: il nigeriano, rientrato dal ritiro con la sua nazionale senza aver giocato neanche un minuto, figura nella lista degli assenti per il secondo giorno consecutivo (mancano anche Konko, Radu e Kishna). Difficilmente il nigeriano, con la sola rifinitura a disposizione, riuscirà a sfilare la maglia al giovane centrocampista romano. In attacco: sulle corsie laterali ci saranno Candreva e Felipe Anderson: il brasiliano è apparso molto carico in questi giorni e dovrà aiutare il compagno di reparto a mettere in difficoltà la Roma e, al tempo stesso, aiutare Patric e Braafheid nel contenere Salah ed El Shaarawy. Per il ruolo di centravanti si registra l’ennesimo ballottaggio stagionale: le indicazioni della mattinata, però, riportano Klose in vantaggio su Matri nella corsa alla maglia da titolare. Il tedesco vuole lasciare il segno in quello che molto probabilmente sarà il suo ultimo derby, ma l’ex Milan si giocherà le sue chance fino all’ultimo minuto.
MERCATO – Tutte le ultime novità, reparto per reparto
Novità importanti di mercato in casa Lazio a poche ore dal derby.
Partiamo dall’attacco, dove il sogno è Huntelaar: l’olandese dello Schalke è infatti in rotta con il tecnico Breitenreiter e vuole lasciare il club. La Lazio sta dunque provando a portarlo a Roma, in un’operazione stile Miro Klose e per questo ha già avviato i contatti con il suo entourage. Nel suo contratto, infatti, è presente una clausola, che gli permetterebbe di liberarsi a parametro zero al termine di questa stagione, in anticipo sulla naturale scadenza di giugno 2017. Tale clausola però è valida solo per un ritorno all’Ajax, il club che ha lanciato nel calcio che conta il giocatore, il quale però, grazie a una ‘minaccia escamotage’, potrebbe farsi cedere comunque ad un altro club per pochi milioni. La Lazio coltiva dunque il sogno, anche se gli ostacoli non mancano: in primis l’ingaggio, che attualmente si aggira sui 3,5 milioni e che il giocatore difficilmente accetterebbe di ridursi al limite massimo fissato da Lotito di 2,5. Inoltre Huntelaar vorrebbe giocare ancora le coppe il prossimo anno e la Lazio al massimo potrebbe garantirgli il campionato. Ecco dunque che, se il 32enne optasse alla fine per un ritorno all’Ajax, libererebbe uno dei pupilli di Tare, ovvero Milik. Insomma, nell’attacco della Lazio 2016-2017 ci sarà spazio per una nuova punta. Anzi, per due: la seconda sarà infatti scelta tra Immobile (che il Torino non riscatterà a 11 milioni) e Gabbiadini (che potrebbe essere coinvolto in uno scambio con Candreva). A giugno il reparto avanzato biancoceleste avrà dunque una faccia completamente rinnovata: con Klose via, Matri che torna al Milan e Keita ancora in bilico tra permanenza e addio, a lasciare potrebbe essere anche Djordjevic, che ha offerte dalla Germania e che potrebbe essere liberato per una cifra non monstre (e in quel caso Tare farebbe un tentativo per l’altro suo pupillo Ibisevic).
A centrocampo, invece, secondo quanto rivela ‘Tuttosport’, in caso di cessione di Biglia, la Lazio si tufferebbe su Baselli, 24enne regista del Torino. Protagonista di un gran inizio di stagione, salvo poi perdersi nel calo generale della squadra, l’ex Cittadella è legato ai granata fino al 2019: per la Lazio non sarebbe dunque semplicissimo assicurarselo, ma un tesoretto ricavato dalla cessione di un big quale appunto il Principito potrebbe fare la differenza.
Infine, capitolo difesa: nelle ultime ore è circolato il nome di Jorge Merè, 19enne talentuoso stopper dello Sporting Gijon (cui è legato da un contratto fino al 2019). Può essere acquistato per una cifra intorno ai 7 milioni (nonostante una clausola rescissoria di 25, che però gli asturiani sono disposti a trattare). A quanto pare, però, la Lazio non ha ancora mosso passi ufficiali per lui, almeno a sentire le parole dell’agente ai media locali: “A quanto ne so, non c’è stata ancora nessuna offerta da parte della Lazio“. Intanto, si lavora anche per la fascia destra: il rinnovo di Konko è infatti ancora in bilico e, in caso di addio, la Lazio starebbe pensando a Zappacosta, 23enne in forza al Torino. Legato ai granata fino al 2019, non si è inserito pienamente nello scacchiere di Ventura, dove rimane spesso fuori a vantaggio di Bruno Peres. Su di lui si sono mosse le big di serie A, allettate dalla valutazione non altissima (Cairo l’ha prelevato lo scorso anno dall’Atalanta per 5 milioni): tra esse, appunto, la Lazio, che però anche in questo caso non ha ancora avuto contatti con l’entourage.
Siviglia: “Assenze un problema, ma il Derby lo vince il gruppo”
E’ stato una delle colonne difensive della Lazio di Delio Rossi, da due mesi è Direttore sportivo della Ternana, a soli due giorni dal Derby della capitale Lazio-Roma, sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione di riferimento per tutti i laziali, “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto Sebastiano Siviglia, per parlare della delicata sfida che attende i biancocelesti.
Questo è un periodo delicato per la Lazio e per la città di Roma, sarà una partita anomala, con pochissimi tifosi: “Il Derby si merita sicuramente di meglio, è una partita che coinvolge i sentimenti di una città intera. E’ un dispiacere, sarà un Derby giocato, ma non vissuto come in passato. La stracittadina è una gara speciale, particolare, ma purtroppo questa situazione porterà ad una partita triste. Mi auguro comunque che i giocatori biancocelesti non risentano di questa situazione e diano il massimo per portare a casa una vittoria importantissima“.
La Lazio in questa stagione ha avuto grandi problemi di infortuni e assenze, soprattutto in difesa, ma forse in queste partite la tecnica lascia spazio alle motivazioni: “Ho vissuto Derby in cui eravamo in grande emergenza, ricordo un 3-1 con Talamonti-Giannichedda come coppia difensiva e i fratelli Filippini come terzini…Questo ci fa capire che è una partita particolare e nelle difficoltà si alza il livello di attenzione da parte di tutti. Si tira fuori qualcosa in più che magari può compensare le lacune. Se la squadra macina può mettere una pezza alle tante assenze. La Lazio ha dovuto ovviare alla mancanza di De Vrij, difensore di spessore; lo stesso Gentiletti dopo l’infortunio al ginocchio non ha confermato quanto fatto vedere lo scorso anno; Hoedt mi pare un buon difensore, ma ancora giovane; Bisevac è un uomo di esperienza e qualità e anche Mauricio nonostante tutto non è un pessimo difensore“.
Queste partite si vincono anche con il carattere e la personalità, alcuni giocatori dovrebbero trainare la squadra: “Credo Klose sia uno di quei giocatori che ha dalla sua una storia e una qualità importante, dipende da come arriverà al match. Il tedesco è uno di quegli attaccanti che in queste partite timbra sempre presente. Lo stesso Parolo è un giocatore di grande personalità. Ma in definitiva credo che serve una comunità d’intenti, è il gruppo che vince partite di questo tipo“.
E’ difficile spiegare la differenza di rendimento di alcuni giocatori tra squadra di club e Nazionale: “La condizione fisica e psicologica dell’atleta dovrebbe essere la stessa in tutte le occasioni. Sicuramente sono due contesti diversi, in Nazionale si respira aria nuova che potrebbe essere stimolante. Non saprei spiegare comunque questa differenza di prestazioni, forse è una questione di stimoli. Chi mi ha deluso quest’anno? Mi viene da pensare a Keita e Felipe Anderson, da loro mi sarei aspettato delle conferme dopo la stagione precedente, ma così non è stato. Non mi spiego questa situazione, ma spero possano fare un buon finale di stagione“.
Sui punti deboli della Roma: “Potrebbe essere indicativa la loro partita contro l’Inter. I nerazzurri sono stati bravi ad attaccare sugli esterni. Nella squadra di Spalletti gli esterni bassi tendono ad alzarsi molto ed è in quel punto che bisogna attaccarli nelle ripartenze. I giallorossi sono ua squadra offensiva, bisognerà lavorare molto bene nelle ripartenze, attaccandoli nella zona tra il terzino ed il centrale difensivo“.
L’attuale gestione della Lazio non sembra voler costruire un futuro importante: “Facendo un’analisi ad ampio raggio, sotto l’aspetto dei risultati in quest’ultimo periodo c’è stata una flessione. Sotto l’aspetto gestionale direi che rispetto a 12 anni fa c’è stato un salto in avanti, la società è molto più solida. E’ normale che pensando al 2000 è tutta un’altra storia…Bisogna riconoscere una crescita, soprattutto nello spessore della squadra, ma allo stesso tempo è comprensibile che ci si aspetti un salto di qualità, che però non può essere immediato. La crescita non è stata continua, ci sono state delle flessioni, ma credo siano fisiologiche“.
Sul campionato: “Dire che mi ha impressionato Sarri penso sia quasi banale, Ha cambiato il volto di alcuni giocatori, come Higuain, quest’anno straordinario; lo stesso Koulibaly è passato da buon difensore a vera e propria colonna. La Fiorentina mi ha colpito molto, con Paulo Sousa e il suo 4-2-3-1 innovativo. Una buona squadra in cui Kalinic si è dimostrato un ottimo calciatore. Infine il Sassuolo, che con Di Francesco continua a fare un grande lavoro. Una squadra formata non da campioni, ma che riesce sempre ad esprimere un ottimo calcio. Credo Di Francesco meriti palcoscenici importanti“.
Giulio Piras