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EUROPA LEAGUE – Attenta Lazio, a Praga sarà una bolgia

Sparta PragaContro lo Sparta Praha la Lazio dovrà sfornare una prestazione d’altri tempi, non soltanto per la partita difficile in sé, ma per l’atmosfera che i cechi stanno organizzando allo Stadio Letnà.

Come riporta il “Corriere dello Sport”, saranno circa 20.000 i tifosi presenti per sostenere la squadra di casa.


TAGLIANDI
– Il costi dei tagliandi va da 750 corone (27 euro) a 1600 corone (59), un decimo del salario medio percepito dai lavoratori in Rep.Ceca.

Diego Fuser: “Molto bene in Europa League. Il derby è una..”

La prestazione col Galatasaray con il conseguente passaggio del turno aveva ridato un minimo di entusiasmo alla tifoseria, che poi puntualmente è ridisceso dopo la sconfitta contro il Sassuolo. Adesso sarà il turno del Torino, reduce dalla sconfitta contro il Milan e che in casa sperano di poter fare punti.

La redazione de “Lalaziosiamonoi” ha intervistato Diego Fuser, ex allenatore e centrocampista biancoceleste. In prima battuta è stato chiesto a Fuser se la Lazio, così altalenante possa comunque puntare al quinto posto. “Dipende da tanti fattori, credo la Lazio debba trovare le giuste motivazioni per poter centrare l’obiettivo. Se non dovessero centrare quest’obiettivo e non andare avanti in Europa League sarebbe una stagione un po’ anonima”. La “double face” dei biancocelesti li ha portati ad andare avanti in Europa. L’ex centrocampista in merito alla possibilità di arrivare in finale ha detto“Arrivare in finale è sempre un punto interrogativo, ma i biancocelesti hanno fatto molto bene, non vedo perché non dovrebbero puntarci. Dipende tutto la loro, devono avere le giuste motivazioni. Visto l’esito dei sorteggi credo che ci sia la possibilità di arrivare fino in fondo”. 

Un cruccio attanaglia la mente di Stefano Pioli, ovvero la poca prolificità dei suoi attaccanti: “Per gli attaccanti fare gol è il pane quotidiano, ci sono dei momenti dove non riesci a buttarla dentro, altri invece dove appena tocchi la palla segni. Dipende dalla personalità dei giocatori, comunque questi elementi hanno la qualità per tornare a fare bene”. Lo sguardo è rivolto al Torino adesso, compagine che è sempre ostica da affrontare, specialmente in casa: “Chiunque vinca troverebbe un po’ di serenità, visto come stanno andando in campionato. Il Torino però non può più permettersi di sbagliare sennò rischia veramente grosso. Non sarà una partita facile, i granata sono una formazione organizzata. Sono andati a S.Siro e hanno perso, ma hanno dimostrato di essere in salute. Sarà dura per la Lazio”. Il capro espiatorio quando i risultati non arrivano è sempre, per antonomasia, l’allenatore“Si possono dire tante cose, la responsabilità più grossa ce l’hanno i giocatori, in campo ci vanno loro. L’allenatore da delle indicazioni, può dare dei suggerimenti, ma se i calciatori non mettono grinta, volontà, spirito di squadra e voglia di vincere diventa difficile”.

Argomento spinoso e delicato, il derby, a circa 30 giorni dalla stracittadina, queste le considerazioni di Fuser: Non lo so, manca un mese. Il derby è una partita a parte, che tu vada bene o male in campionato a volte non conta. E’ una partita secca, che entrambe le squadre vogliono vincere”.

RASSEGNA STAMPA – Konko salta la partitella

Ripresa degli allenamenti a Formello per la Lazio di Pioli, che prepara la trasferta di Torino contando gli infortunati in infermeria. Ancora out Gentiletti, in campo non si vedono nemmeno Basta, Radu e Onazi, alle prese ancora con noie muscolari.

RASSEGNA STAMPA – Può essere il momento di Morrison

Pioli lo ha ripetuto spesso nel corso di questo anno e mezzo sulla panchina della Lazio: “Dietro ogni problema, c’è sempre un opportunità”. È un po’ la sua filosofia, applicabile sia in contesti generali che nel calcio in particolare. In questo ambito la sua Lazio ne sta vivendo uno bello di grosso di problema. È stato lo stesso tecnico ad ammetterlo, alzando un’insolita ma sacrosanta bandiera bianca dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo: “Inutile illudersi, il quinto posto non è più raggiungibile”. Servirebbe un cataclisma, in effetti, per permettere alla squadra biancoceleste di conquistarsi un posto in Europa passando per il piazzamento finale in questo campionato. Un bel problema per chi era partito da terzo della classe, con l’ambizione di disputare almeno la fase a gironi della Champions League.

PUÒ ESSERE IL MOMENTO DI MORRISON – Alla luce di questa condizione non sarà semplice nemmeno per lo stesso Pioli scovare l’opportunità celata dietro questa grana. Una di queste, forse, può essere la possibilità di dare spazio a chi non l’ha avuto per niente (o quasi) in questa stagione. Perché pur essendo la Lazio la seconda squadra in Italia ad aver fatto giocare più uomini (20) per almeno 800 minuti – solo l’Inter a 21 ha fatto meglio – ce ne sono 4 che non hanno nemmeno superato quota 180 (quindi 2 partite complessive): si tratta di Ravel Morrison (152), Gabarron “Patric” (88), Edson Braafheid (14) e Guido Guerrieri (0)

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Pioli prepara la Lazio per Torino, festa per Candreva

Archiviata la sconfitta contro il Sassuolo, la banda Pioli s’è ritrovata a Formello oggi pomeriggio. La ripresa degli allenamenti è scattata alle ore 15, poche novità dall’infermeria e nessuna indicazione in vista del Toro. Sono rimasti ai box Gentiletti (a breve potrebbe tornare in gruppo), Basta (pubalgia), Radu (fastidio ai flessori), Onazi (possibile problema fisico) e gli influenzati Marchetti e Matri. Contro gli uomini di Ventura mancherà lo squalificato Mauricio, il tecnico emiliano rilancerà dal primo minuto Hoedt al fianco di Bisevac. Possibile turnover poi in vista dell’impegno d’Europa League contro lo Sparta Praga.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – La Lazio nega accesso all’Olimpico a giornalista del Messaggero, OdG: «Decisione inaccettabile»

In merito alla spiacevole questione legata all’accredito che la Lazio ha negato senza motivazione e arbitrariamente al giornalista del Messaggero, Emiliano Bernardini, è intervenuto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

«Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti deplora il comportamento della Società Sportiva Lazio che ha negato l’accesso all’Olimpico al giornalista del Messaggero Emiliano Bernardini. Motivo: un articolo uscito sul quotidiano romano non gradito alla società. Una decisione inaccettabile, che viola la libertà di stampa, sancita da leggi e tutelata dall’articolo 21 della Costituzione. La Lazio avrebbe potuto chiedere la rettifica alle notizie riportate nell’articolo, non vietare a Bernardini la possibilità di fare il proprio lavoro. Sono altresì da stigmatizzare le parole del direttore sportivo della società che ha rilasciato dichiarazioni lesive della professionalità di Bernardini. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, non è nuovo a decisioni del genere. Più di altri dovrebbe conoscere quali sono i diritti e i doveri del giornalista. Avere la tessera dell’Ordine comporta il rispetto delle regole. Questo Lotito dovrebbe saperlo».

Fonte : Il Messaggero

Dure accuse a Walt Disney: “Ipocrita, mistifica la realtà”

Dove si sono mai visti dei minatori entrare in miniera fischiettando e cantando allegramente? Ognuno di noi, ha visto almeno una volta, una scena del genere, più di una volta se abbiamo figli piccoli, guardando il cartone animato “Biancaneve e i sette nani”. Ma, “perfino Brontolo appare troppo felice di lavorare in miniera”, osserva la Duke University, come riporta il Daily Mail di Londra, tralasciando di notare che il film – uno dei più amati dai bambini – tratta con leggerezza anche la questione del lavoro minorile, mandando anche Cucciolo, il più giovane dei sette nani, a scavare sotto terra con il piccone.

L’università tramite la ricerca fatta denuncia come “non realistica” la rappresentazione della classe lavoratrice sia in questo che in altri film della Walt Disney. Lo studio della Duke University afferma che il cinema, perlomeno quello rivolto all’infanzia, fornisce una visione zuccherosa, artificiale e ipocrita dei mestieri più umili, e in generale rende un’immagine distorta della povertà e delle differenze di classe. Critiche del genere sono rivolte anche ad altre pellicole della Disney, in “Mary Poppins”, lo spazzacamino, interpretato dall’attore Dick Van Dyke, sembra “troppo spensierato rispetto alla durezza della vita della working class nella Londra dell’era edoardiana”; “Aladino” viene accusato per una scena in cui il protagonista e la principessa Jasmine paragonano i propri diversi vissuti sociali per poi concludere che entrambi hanno avuto un’esistenza non facile.

I ricercatori americani hanno analizzato trentadue film, di cui molti prodotti dalla Disney, che ai botteghini hanno incassato più di 100 milioni di dollari e che hanno avuto come principale pubblico l’infanzia. L’analisi che ne viene fuori dimostra che nella maggior parte dei casi gli eroi sono o finiscono per diventare ricchi, e che la maggioranza dei personaggi appartengono a classi privilegiate o medio-alte. Le trame danno a intendere che l’ineguaglianza sociale è un bene e che le classi meno abbienti non hanno nulla di cui lamentarsi. Anzi, molto spesso i poveri vengono descritti come più felici dei ricchi, con questi ultimi che farebbero volentieri cambio per vivere al posto dei primi.

I fans della Disney replicano che sono soltanto film per bambini. Ma, tuttavia, “ehi oh, ehi oh, andiamo a lavorar”, il canto dei sette nani durante il tragitto verso la miniera non risuona certamente nelle miniere della realtà, conclude il rapporto.

Lazio, è finalmente l’ora degli emarginati?

Il campionato ormai è andato e qualsiasi ambizione europea per la Lazio, dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo (ma molto probabilmente il verdetto si è avuto già a Frosinone), è ormai definitivamente tramontata. Anche se la matematica ancora non condanna i biancocelesti, la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League è ormai un miraggio. Servirebbe una crisi totale di tutte le squadre che precedono la Lazio per poter tornare a “sperarenella qualificazione, ma la banda di Pioli ha ormai dimostrato in modo inequivocabile che non ci crede più e lo stesso allenatore non se la sente di fare promesse che ad oggi sono utopia. Proprio lui, che per mesi ha dichiarato di credere nella rimonta, ha deciso di alzare bandiera bianca dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo: «La classifica? E’ inutile farsi illusioni. Adesso non possiamo pensare al quinto posto». Un segnale grave per chi era partito da terzo della classe, con l’ambizione di disputare almeno la fase a gironi della Champions League. Per salvare la stagione ora resta a disposizione solo la vittoria dell’Europa League: l’ultima volta che un’italiana è riuscita nell’impresa era il 12 maggio 1999, quando il Parma vinse l’allora Coppa Uefa. Non proprio una passeggiata, insomma. La Lazio ha il dovere di provarci, ma parallelamente dovranno essere fatte riflessioni e bilanci, per cercare di salvare il salvabile e gettare adesso le basi per il futuro. Una cosa è certa, così non si può andare avanti e come ha ribadito ancora il mister biancoceleste in conferenza stampa è il momento “di salvare la faccia” il più possibile in campioanto, e visto che chi scende in campo proprio non riesce a farlo (o meglio preferisce farlo esclusivamente in Europa League) non è meglio usare questa situazione per cominciare a ricostruire iniziando da chi il campo lo ha visto poco o niente? Vedi i vari Morrison, Patric, Braafheid e Guerrieri:

L’OLANDESE – Per quanto riguarda la situazione del 32enne terzino olandese c’è ben poco da dire: a fine stagione gli scadrà il contratto ed è praticamente impossibile che gli venga rinnovato, sebbene gli fosse stato proposto solo un mese fa a patto che avesse accettato di andare in prestito alla Salernitana.

PUÒ ESSERE IL MOMENTO DI MORRISON? – Il centrocampista inglese ha vissuto una stagione assai difficile in cui la nostalgia di casa si è fatta sentire in modo considerevole, impedendogli così di ambientarsi in Italia. Il ds Igli MorrisonTare ha sempre creduto in lui a differenza di Pioli: il mister ha provato a dargli più di un’occasione, ma la scarsa propensione alla professionalità e all’impegno del giovane inglese lo ha fatto sempre di più allontanare dai suoi schemi tattici. La società non demorde ed è sicura che il ragazzo metterà la testa a posto e si rivelerà una scommessa vinta nonostante i problemi caratteriali confermati anche nel corso degli ultimi mesi. Sperano che presto possa dimostrare al mondo di essere un giocatore VERO, quello stesso giocatore che anni fa fu capace di far impazzire Sir Alex Ferguson quando era ancora allenatore del Manchester United e che regalava goal pazzeschi in grado di far sognare chiunque. La speranza è che il 23enne ex West Ham si sblocchi e che, soprattutto, Pioli gli dia ancora la possibilità facendogli giocare gran parte di queste 11 partite che restano alla fine.

PATRIC E GUERRIERI – Patric (23 anni ad Aprile) al contrario del centrocampista inglese non ha mai creato problemi e si è sempre comportato in modo esemplare seguendo come modello colui che della professionalità è simbolo indiscusso, Miro Klose. Pur restando sempre fuori per scelta tecnica, lui non ha mai creato alcun problema e anzi, come testimonia la sua presenza costante sui social network, non ha mai perso il sorriso. Solo contro il Genoa è riuscito a mettersi in mostra in modo positivo: Pioli però vuole ancora farlo crescere e con davanti a un Konko così (pronto a regalare la 18esima prestazine di assoluto livello) è veramente dura emergere. Per quanto riguarda il giovane portiere biancoceleste Guido Guerrieri (talento puro promosso la scorsa estate dalla Primavera di Simone Inzaghi) il discorso è completamente diverso: pur essendo riconosciuto da tutti il suo immenso talento, il giovane aquilotto non è riuscito ancora a togliersi la soddisfazione di esordire in prima squadra. Ha trascorso tutta la stagione da terzo portiere cercando, durante gli allenamenti, di rubare con gli occhi i segreti del mestiere. I tifosi credono molto in lui, in cuor loro sanno che diventerà il futuro portiere della Lazio e non vedono l’ora guerrieri-01di poterlo ammirare. Qualcuno (viste le prove altalenanti di Marchetti prima e Berisha poi) avrebbe voluto vederlo subito titolare, un po’ come  la favola che sta vivendo “Gigio” Donarumma del Milan. Probabile invece che il ragazzo la prossima stagione andrà a farsi le ossa in prestito da qualche parte (stesso procedimento utilizzato per Strakosha, girato provvisoriamente a Salerno), ma visto che è quasi certa la partenza di Berisha (sarà sostituito da Vargic a partire da giugno) e con Marchetti che non ha ancora recuperato dall’influenza che gli ha fatto saltare la partita con il Sassuolo, allora la sfida di domenica prossima a Torino potrebbe essere una bella occasione per testarlo in palcoscenici diversi dal campionato Primavera.

Questo anonimo finale di campionato può rappresentare l’occasione di conquistare finalmente la fiducia di Pioli. Sta a lui ora scegliere cosa fare…

Fonte: repubblica.it

COPPA ITALIA – Finale da thriller

Chi pensava che la seconda finalista di Coppa Italia si fosse già decisa allo Juventus Stadium si è dovuto ricredere. L’Inter ha giocato una grande gara ribaltando ogni pronostico e riuscendo a mettere alle corde una Juventus troppo superficiale. Il gol di Brozovic al 17′ ha dato speranza ai nerazzurri che di minuto in minuto hanno acquisito coraggio. Dall’altra parte la Juventus è entrata nel panico ed ha subito la furia dei padroni di casa. Ljajic al 25′ ha sfiorato il raddoppio colpendo la traversa. Tuttavia il 2 a 0 è arrivato a inizio ripresa grazie a Perisic che ha ribadito in rete un cross teso dalla sinistra di Eder. La Juve ha stretto i denti fino al 42′ quando Rugani ha atterrato in area l’ottimo Perisic (tra i migliori del match). Dal dischetto ha realizzato Brozovic. 3 a 0 e tutto da rifare per i bianconeri. La Juve nei tempi supplementari ha sfiorato due volte il gol qualificazione con Zaza e Morata ma alla fine la partita si è decisa ai calci di rigore: decisivo l’errore dal dischetto di Palacio che ha colpito la traversa. Inter che esce dalla competizione a testa alta, per i bianconeri, invece, arriva la seconda finale consecutiva di Coppa Italia. Tuttavia, la Juve dovrà riflettere su una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni come ha ammesso lo stesso Bonucci nel post gara.

Fiorentina: niente Roma per Zarate, ricorso respinto…

Niente Roma per Mauro Zarate. La Corte d’appello federale ha infatti respinto il ricorso presentato dalla Fiorentina contro la squalifica per 3 giornate (due già scontate) inflitte all’attaccante argentino, espulso per aver preso per il collo Murillo nel finale della gara contro l’Inter dello scorso 14 febbraio (terminata 2-1 per i viola).

L’attaccante, quindi, non potrà scendere in campo venerdì sera all’Olimpico.

Fonte: ansa

Barcellona-Nike, che numeri….

Nike prepara un’offerta irrinunciabile al Barcellona per rinnovare la sponsorizzazione tecnica con il club blaugrana nei prossimi anni. Lo scrive “As“, secondo cui il colosso americano dell’abbigliamento sportivo sarebbe pronto a mettere sul piatto 85 milioni di euro a stagione, che potrebbero salire fino a 100, per convincere il club di Leo Messi a prolungare il matrimonio. Il megacontratto partirebbe da luglio 2018, ma si sta ancora discutendo della sua durata.
Le trattative tra la multinazionale e la società catalana, scrive il quotidiano iberico, “sono in fase avanzata, ma c’è ancora molta strada da fare“. Oggi, il Barcellona incassa 30 milioni l’anno dalla sponsorizzazione e altri 19 milioni in canoni mensili per le vendite generate dal merchandising. Il rapporto ha avuto inizio nel ’98 e al momento è in essere un decennale da 120 milioni di euro, salito a 150 per gli ultimi 5 anni, fino al 2018.
Pochi mesi fa Adidas e Manchester United hanno siglato un contratto da 94 milioni di euro a stagione.

Fonte: ansa

Ci siamo! Arriva la legge sull’Omicidio stradale. La soddisfazione di Renzi…

Arriva la legge sull’omicidio stradale. Il testo, ormai arrivato alla quinta lettura, è stato approvato dall’Aula di Palazzo Madama ed è quindi legge. L’Aula ha detto “sì” al voto di fiducia chiesto dal governo sul ddl per l’omicidio stradale. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti.

Renzi: è stata dura, ma finalmente è legge – “Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale è legge #finalmente“. Così il premier Matteo Renzi su twitter dopo il via libera alla legge. “E’ stata dura – dice il premier – ma questa legge è realtà“.

Con le nuove misure dunque l’omicidio stradale diventa un reato a se’, graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena gia’ prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioe’ la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischiera’ da 8 a 12 anni di carcere. Sara’ invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosita’ (eccesso di velocita’, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena puo’ pero’ aumentare della meta’ se a morire e’ piu’ di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere . Ecco le altre novita’ del testo approvato.

LESIONI STRADALI. Aumentano le pene se chi guida e’ ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l’incidente e’ causato da manovre pericolose la reclusione sara’ da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.

CONDUCENTI MEZZI PESANTI. L’ipotesi piu’ grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.

FUGA DEL CONDUCENTE. Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potra’ comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi e’ la morte o lesioni di piu’ persone oppure se si e’ alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena e’ invece diminuita fino alla meta’ quando l’incidente e’ avvenuto anche per colpa della vittima.

REVOCA DELLA PATENTE. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sara’ conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine e’ pero’ aumentato nelle ipotesi piu’ gravi: se ad esempio il conducente e’ fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.

RADDOPPIO DELLA PRESCRIZIONE. Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso piu’ grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto e’ facoltativo. Il pm, inoltre, potra’ chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.

PERIZIE COATTIVE. Il giudice puo’ ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo puo’ pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo puo’ essere disposto anche dal pm.

Fonte: ansa

FORMELLO – Alla ricerca del gruppo perduto: festa per Candreva

Il 28 febbraio il numero 87 della Lazio Antonio Candreva ha compiuto 29 anni. Dati gli impegni ravvicinati dei biancocelesti, l’esterno romano non aveva avuto modo di festeggiare con i compagni ed ecco che oggi, al termine della seduta di allenamento pomeridiana, è spuntata una torta con tanto di candeline spente da Candreva insieme a tutti i compagni. Non solo un modo di festeggiare un compleanno, ma anche il tentativo di riuscire a cementare un gruppo dalle cui fondamenta ultimamente si era sentito più di uno scricchiolio.

Tramezzani: “Inzaghi sta facendo un lavoro eccezionale”

Sulle frequenze di LazioStyleRadio è intervenuto Paolo Tramezzani, ex difensore e attualmente vice-allenatore della Nazionale albanese e commentatore tv. Tramezzani ha parlato della Primavera della Lazio e dell’ottimo lavoro fin qui svolto da Simone Inzaghi. Sabato i biancocelesti hanno vinto nonostante fossero rimasti presto in 10 per l’espulsione di Calì: “La Lazio sabato ha dimostrato di avere carattere e personalità anche con un uomo in meno e questo è segno che i ragazzi non mollano mai. La squadra ha giocato con grande attenzione e si è aiutata a vicenda“. Riguardo Mister Inzaghi: “La Lazio può ritagliarsi un ruolo importante anche a fine stagione, Mister Inzaghi sta dimostrando tutta la sua bravura, sta facendo un lavoro eccezionale sia sui singoli ragazzi sia sul gruppo. La sua squadra riesce a uscire nel migliore dei modi in tutte le situazioni ed ha un futuro da protagonista“. Poi una chiusura sui singoli, in particolare sul difensore Dovidio: “Dovidio ha fatto una grande prestazione sabato nel ruolo di esterno basso, è un giovane di prospettiva, è sempre lucido e si spende con molta intelligenza per la squadra. In Italia ci sono pochi terzini che difendono in modo così attento e concreto“.

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Lazio-Atalanta

La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Serie A Tim Lazio-Atalanta in programma domenica 13 Marzo allo Stadio Olimpico alle ore 20:45. Di seguito tutte le info biglietteria:

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

 I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I nostri punti vendita Lazio Style 1900

– Le rivendite Listicket-Ticketone

 – Tramite il Call Center al numero a pagamento 892.101 , il sito internet listicket.com con la sola modalità di acquisto HOME TICKETING (è necessario disporre di una stampante laser). Molto comoda è l’opzione della scelta del posto nel settore selezionato.

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le nuove disposizioni dell’ Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è, il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita,  dalle ore 10:00 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 21:45, saranno disponibili solo per la stampa dei tagliandi di Lazio-Atalanta.

Settori e prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 18 €. == ==
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 18 €. == ==
DISTINTI NORD EST – NORD OVEST – SUD EST
18 €. == ==
SETTORE OSPITI – DISTINTI SUD OVEST 18 €. == ==
CURVA NORD 18 €.

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

(**) I tagliandi ridotti Invalidi Civili al 100 %, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900 e solo il giorno della gara, presso la nuova biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù.

I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2011 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.

Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la nuova biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 16:45 di lunedi 29 febbraio e abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE con questi prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 18 €. = =
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 18 €. = =

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE:

– divieto di vendita per i residenti della regione Lombardia, escluso i possessori delle Fidelity Card-Tessere del Tifoso;

SETTORE OSPITI: Sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di sabato 12 marzo, presso le ricevitorie di tutta Italia della Listicket, presentando un documento di riconoscimento e la Fidelity Card.

Torna l’appuntamento con “Dalla scuola allo stadio”. La Lazio sempre presente

Domani nuovo appuntamento con l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio“. L’incontro con i giocatori biancocelesti avrà luogo presso la Scuola Primaria G. Alessi in Via Flaminia 225, Roma.

Questa la presentazione dell’iniziativa, pubblicata sul sito ufficiale biancoceleste:

“Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra, di Olympia, simbolo della società biancoceleste.

Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.

FORMELLO – Le ultime dall’allenamento pomeridiano

Allenamento di ripresa per la Lazio che si è ritrovata alle 15:00 sul campo centrale presso il Centro sportivo di Formello. La seduta pomeridiana è iniziata con una fase di riscaldamento con corsa, slanci, scatti e allunghi con cambio di direzione. Poi tanto lavoro sul possesso palla a due squadre. Quindi sessione di passaggi e tiri in porta con cross provenienti dai due versanti. Al termine consueta partitella in famiglia a metà campo.
Infermeria ancora piena, con Gentiletti fermo ai box, così come Basta, Onazi e Radu, che non scendono in campo con i compagni. Ancora a riposo anche Marchetti e Matri, alle prese con gli strascichi dell’attacco influenzale che ne ha impedito la presenza nella partita contro il Sassuolo. Non partecipa alla partitella con i compagni Abdoulay Konko: il francese, dopo aver svolto la prima parte dell’allenamento in gruppo, svolge un lavoro di stretching lungo la fascia. Pioli vuole preservarlo in vista della sfida contro il Torino, in cui il terzino sarà chiamato a disputare la diciottesima partita da titolare consecutiva.
Domani allenamento previsto nel pomeriggio.

Gravi rischi per Euro 2016

Un’ipotesi clamorosa si sta facendo largo nelle teste dei grandi capi della UEFA. Ad Euro 2016, la competizione sportiva che vedrà gli albori in Francia il 10 giugno, potrebbe mancare un elemento fondamentale in qualsiasi manifestazione sportiva: il PUBBLICO. Il ricordo della strage perpetrata a Parigi è ancora fresco e ieri, una fonte interna all’organismo continentale, ha dichiarato all’Associated Press l’eventualità di tale clamorosa decisione: “Non siamo a conoscenza di minacce specifiche, ma vogliamo comunque essere preparati”. Come confermato anche dal direttore organizzativo del torneo, Martin Kallen, alla BBC: “Per questioni di sicurezza, quella di giocare alcune partite senza tifosi è una possibilità”. Inoltre ha aperto anche alla possibilità di variare sedi e orari: “Sì, è possibile che alcune partite si giochino da un’altra parte oppure in un altro orario”. Anche Kallen ha voluto precisare: “In questo momento non ci sono arrivati segnali di allarme”.

Il piano è chiaro, in caso di necessità, cambiare date e luoghi degli incontri e disputare i match a porte chiuse: questa la misura preventiva che l’UEFA potrebbe prendere per garantire la sicurezza. E proprio a tal riguardo il presidente di Euro 2016, Jacques Lambert, in conferenza stampa ha dichiarato: “La sicurezza è curata in sinergia tra gli organizzatori e lo Stato, non sta a me parlare per conto del Ministro degli Interni. Quando vorrà, il Governo farà comunicazioni”. Le misure verranno rafforzate: “Ci sarà un doppio perimetro di sicurezza intorno agli stadi, valuteremo costantemente il livello di rischio. Verranno aumentati i controlli di alberghi e campi d’allenamento, garantiti dalle forze speciali francesi”. Infine, a cento giorni dagli Europei, Lambert chiarisce un aspetto cruciale: “Dopo gli attentati non abbiamo constatato panico e preoccupazione, l’UEFA non ha ricevuto richieste di cancellazione”.

 

 

 

VIDEO – Pazzesco cosa combina il re del drift

Ken Block, un nome che ai più non dirà nulla, ma che per gli amanti dei motori è una vera e propria star. Il 48enne di Long Beach vanta una carriera da pilota nel rally, ma è celebre soprattutto per i suoi drift. Guardate cosa combina nel suo ultimo video girato a Dubai.

Il direttore amministrativo e De Martino spiegano il debito accumulato dalla Lazio

Dopo il caso scoppiato nella giornata di ieri, relativo ai conti in rosso della società biancoceleste riportati nella pubblicazione della seconda semestrale del 2015, per fare chiarezza è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio il Direttore Amministrativo della Lazio Marco Cavaliere. Per la speciale occasione in veste di intervistatore si è prestato il Responsabile della Comunicazione Stefano De Martino. Prima di passare alla sfilza di domande però il Responsabile ha voluto precisare: “Mi dà fastidio leggere diverse interpretazioni. Ad esempio giornali come il Corriere dello Sport o il Tempo parlando della semestrale riportano di un passivo di 5 milioni, mentre per il Corriere della Sera il passivo è di 15 milioni di euro. Se un giornale così importante parla di semi-fallimento o di una situazione da profondo rosso per chi legge diventa  difficile capire realmente come stanno le cose. Spero che arrivi una smentita dalla testata, sono stanco di vedere che si cerchi di far passare la Lazio in un determinato modo”. Dopo la precisazione di De Martino si passa all’intervista vera e propria, spaziando dall’avvento del presidente Lotito sino alla semestrale riportata ieri.

Sulla gestione Lotito – Claudio Lotito nel 2004 è intervenuto nell’aumento di capitale. Il presidente ha ereditato 550 milioni di debiti e una società in fallimento. Una situazione disastrosa che non permetteva di andare avanti, sia dal punto di vista civilistico che sportivo. Per procedere al salvataggio si sono approntate due fasi: nella prima, attraverso una rateizzazione tributaria, che ha permesso di rimborsare il debito, spalmandolo in un numero maggiore di anni con una rata di circa 6 milioni l’anno. Vorrei far presente che siamo stati gli unici nel corso dell’operazione a tutelare i contribuenti proprio grazie a questa rateizzazione. Parlando della squadra invece, i giocatori a disposizione erano soltanto otto e quindi la rosa, nonostante i tempi limitati, doveva essere completamente rifondata. Ora, grazie al lavoro di ricerca svolto rivolto a giocatori in grado di valorizzarsi, la rosa ha un valore altissimo. Tutti i nostri elementi sono di nostra proprietà e nessuno è in prestito con diritto di riscatto”.

Questi i primi passi poi il secondo intervento per la risanazione: “Dopo la prima fase ve ne è stata una seconda rivolta allo sviluppo del centro sportivo e del Settore Giovanile. Si è lavorato anche rivolti al mercato creando la Lazio Marketing, grazie alla quale abbiamo aperto negozi di nostra proprietà. Ora, attraverso l’acquisto di un immobile del valore di 22 milioni – investimento finanziato attraverso un mutuo – stiamo progettando la realizzazione di un albergo in centro. Inoltre abbiamo dato il via a uno studio televisivo, uno radiofonico e una rivista ufficiale. Tutte cose realizzate rispettando sia le normative nazionali che quelle dell’Uefa – anche secondo i nuovi indici del fair play finanziario – e che hanno portato risultati a livello economico con un utile di circa 64 milioni di euro. A livello sportivo abbiamo conquistato tre trofei, tra cui il trionfo storico della Coppa Italia contro la Roma. Senza considerare i successi conseguiti con il Settore Giovanile“.

Sulla semestrale – “La verità corrisponde a una perdita negativa di circa 5 milioni di euro, l’anno scorso l’indebitamento era di 7 milioni, quindi il dato è migliorato. I 15 milioni si  riferiscono a un indebitamento finanziario netto autoliquidante. È un dato che va studiato bene: rappresenta la somma di disponibilità liquide sui conti correnti (circa 9,5 milioni di euro) e un indebitamento di 24 milioni. Sulla cifra totale pesano anche 7 milioni che corrispondono a un residuo del mutuo per l’immobile del centro per cui sono state pagate in anticipo delle rate. La differenza di 17 milioni consiste in delle anticipazioni su ricavi relativi al semestre successivo. Non è nera come la si vuole dipingere, la situazione finanziaria diminuirà con il tempo ed è assolutamente sostenibile. Il cash flow è positivo, è stata prodotta cassa. 6 milioni sono stati  chiusi a gennaio e in base agli incassi derivanti dalla Coppa se ne chiuderanno altri. E’ stato fatto troppo allarmismo fuori luogo senza tener conto della storia recente”.

Sul Centro Sportivo “Prima di tutto vorrei ricordare che da quando Lotito è al comando della società il consiglio di gestione e sorveglianza non percepisce compensi, come dichiarato anche nel bilancio. Per quanto riguarda l’attività delle parti correlate, sono stati intrapresi investimenti che hanno permesso di rifondare il centro sportivo. Le scelte delle società sono risultate competitive sia dal punto di vista economico, sia per l’implementazione straordinaria sia per la manutenzione. Alcuni vecchi contratti stati sostituiti a condizioni migliori sia da un punto di vista finanziario che di efficienza. Formello è un fiore all’occhiello per l’Europa. In confronto al passato i risultati sono indubbiamente migliorati”.

L’Academy – “È una patrimonializzazione della società e un’ottimizzazione della situazione, è molto importante far crescere i ragazzi seguendoli in modo più approfondito e da vicino. E’ un investimento teso allo sviluppo del Settore Giovanile, l’obiettivo è quello di produrre valori, cioè giocatori che possano fornire risultati sotto il profilo sportivo o economico”.

Si è parlato di un debito destinato a raddoppiare: “Non so in base a cosa vengano fatte queste previsioni. Non può esserci un peggioramento se il cash flow è positivo di 6 milioni. Ogni numero va letto insieme agli altri, mi resta difficile pensare che possa raddoppiare. Non bisogna mischiare l’aspetto economico con quello finanziario. Bisogna stare attenti ad arrivare a delle conclusioni, la Lazio è una società quotata in borsa. La rata del Fisco? Nel 2004 sono stati pagati 12 milioni soltanto per accedere alla rateizzazione. Ci siamo fatti carico di un buco creato dalle precedenti gestioni, con le cifre di cui abbiamo parlato le altre società compravano i giocatori. Per tre anni abbiamo pagato due squadre, comprese le ritenute non versate”.