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Jimmy Ghione: “La Lazio mi diverte, ma il Toro deve vincere”. E propone uno scambio…

La Lazio attraversa un momento molto delicato, la banda Pioli di domenica sembra non esistere più mentre nel giovedì di coppa risorge e regala speranza per quel che riguarda l’Europa League. E’ molto rischioso, però, staccare la spina pensando che il campionato sia finito ormai già nel mese di febbraio. Per questo motivo i biancazzurri domenica alle ore 12:30, dovranno dar prova di credere ancora nella scalata alle zone più nobili della classifica. Per parlare della sfida contro il Torino è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olimpya il noto tifoso granata, Jimmy Ghione:“In questo momento Lazio e Torino si trovano in un momento di difficoltà. Il Toro è partito bene ma poi è iniziata la crisi, la società ha comprato giocatori giovani e mancando d’esperienza questo è il rischio a cui si può andare incontro. I 3 punti con la Lazio sarebbero importantissimi. Baselli è partito alla grande poi non ha più segnato, Maxi Lopez ha deluso le aspettative. Il Torino e il Sassuolo sono le società che più di tutte lavorano e danno fiducia ai giocatori italiani, si può vedere infatti con l’impiego di: Baselli, Benassi, Zappacosta, Belotti e Immobile. Speriamo che Conte li prenda in considerazione per il futuro”.

Poi su Glik, Maksimovic e Bruno Peres: “Probabilmente verranno messi sul mercato, certi giocatori è difficile trattenerli. Maksimovic ha una valutazione di 20 milioni di euro, anche Bruno Peres frutterà tanti soldi alla società e come successo con Darmian ed altri, si evince come il lavoro di Cairo sia basato sul valorizzare giocatori per poi fare cassa. A chi consegnerei il tapiro tra Lotito e Cairo? a tutti e due. E’ chiaro che noi tifosi vorremmo sempre il presidente vicino alla squadra, ma loro vivono un’altra realtà dove bisogna far quadrare i conti”. Poi su Ventura: “Con Ventura siamo amici, è un grande intenditore di calcio. Ha rifiutato grosse squadre perché vuole fare lui la formazione e non che gliela imponga qualcun’altro“. Sulla querelle tifosi-Ventura: “I tifosi non sono contenti dei risultati. Ma bisogna vedere quanto la società investe e cosa mette a disposizione. Il Torino ha investito su giovani di ottime speranze che hanno bisogno di imparare e ci vuole tempo per far girare la squadra. Se si rompe l’ingranaggio succede in certe situazioni che non si è contenti dei risultati, ma subito a contestare un ragazzo di 20 anni mi sembra esagerato”. Sulla Lazio dichiara: “La Lazio è una squadra innovativa, a me la Lazio ha sempre divertito. E’ chiaro che anche nella Lazio se qualche giocatore cala si rompe qualcosa. Ad esempio Mauricio doveva essere un grandissimo difensore ma ultimamente ha molto deluso. La Lazio ha però tanti giocatori molto interessanti, ma ci sono cose all’interno che magari noi non conosciamo. A volte è delicato andare a contestare l’allenatore visto che solo lui sa cosa accade veramente all’interno dello spogliatoio”. Infine propone un simpatico scambio: “A me starebbe anche bene la vittoria del Torino domenica, con conseguente vittoria della Lazio in Europa League(ride)”.

F1 TEST – La Ferrari vola con Raikkonen

Terza giornata di test della Formula 1 a Montmelò nel segno della Ferrari. La Rossa guidata da Kimi Raikkonen ha segnato il miglior tempo con gomme ultra soft in 1’22”785 precedendo la Williams di Felipe Massa (1’23”193 con gomme soft) e Nico Hulkenberg su Force India (1’23”251 con le Pirelli ultra soft). Quarto tempo per la Toro Rosso di Verstappen (1’23”382 con le ultra soft) davanti alla Mercedes di Nico Rosberg (1’24”126 con le medie) ed alla Sauber di NasrSauber (1’24”768 con le soft). Settima la McLaren di Alonso (1’24”870 con le super-soft) e solo undecimo il campione del mondo Lewis Hamilton che ha montato sulla sua Mercedes esclusivamente le gomme medie (1’26”488).

Più sicurezza per i piloti. Sulle Ferrari in pista per i test sul circuito catalano del Montmelò, d’accordo con la Fia è stato montato per la prima volta ‘halo’ il nuovo sistema di protezione dell’abitacolo delle monoposto, un vero e proprio strumento salva piloti. La Ferrari di Raikkonen ha fatto un giro di prova con questo strumento, per verificare la sua funzionalità, ed eventuali problemi o disturbi alla guida del pilota. E sembrerebbe che la prima prova sia andata bene dal punto di vista della visibilità, anche se si è trattato di un test molto rapido e breve. Quello di oggi è l’inizio di una sperimentazione per un una soluzione tecnica che dovrebbe entrare in vigore nella stagione prossima su tutte le monoposto della F1. Il nuovo strumento è una sorta di barra ricurva di carbonio, a semicerchio, che sovrasta l’abitacolo all’altezza della testa del pilota. Quanto ai test di oggi, dopo due ore il più veloce è stato Rosberg sulla Mercedes che nei suoi 42 giri di prova a segnato il tempo di 1’24″309; poi Alonso sulla McLaren che ha fatto 36 giri, ed ha segnato 1’25″154, quindi Hulkenberg sulla Force India 1’25″296 nei suoi 24 giri. Raikkonen è stato in pista solo per 8 giri, per un problema forse elettrico, e nonostante ciò ha fatto l’ottavo tempo della mattinata in 1’27″607.

FONTE: www.ansa.it

Donadel: “Vi spiego perché la Lazio non vincerà mai lo scudetto”

Intervistato dal sito italianfootballdaily.com, Marco Donadel, ex centrocampista della Fiorentina e attualmente in forza al Montreal Impact, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato delle differenze tra Premier League e Serie A. Tra le tante, Donadel ha detto la sua sulla sperequazione del potere economico che c’è tra i club nostrani: “In Inghilterra i diritti televisivi vengono redistribuiti in maniera più equa, in Italia squadre come la Lazio non potranno mai vincere lo scudetto. Guardate la Fiorentina: bastano un po’ di infortuni e un paio di risultati negativi ed ecco che si ritrovano terzi da primi com’erano”. 

Gregucci: “Ripudio l’idea che la Lazio sia ottava ma questa è la sua reale dimensione”. Poi promette…

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Angelo Gregucci ha commentato il momento di forma della sua squadra della Lazio: “L’Europa League è la nostra proiezione interessante. Il campionato non ci ha offerto grandi spunti, perché la squadra ha fatto un passo indietro. I giovani non si sono ripetuti, non c’è grandissima qualità nel nostro pallone. Mi aspettavo di più da Felipe e da altri. Siamo stati orfani di de Vrij che ci ha fatto capire quanto è importante. E non abbiamo cavalcato l’onda che era iniziata dopo la trasferta di Napoli. Cosa è mancato? Dovevamo portare un giocatore di grido durante il mercato estivo, non dovevamo perdere contro la peggior Juve degli ultimi anni e il preliminare che potevamo giocarcelo meglio. Da lì si è subito azzerata quell’onda. Ci siamo appiattiti, le prestazioni non sono state all’altezza. Abbiamo rincorso utopie, anche il sorteggio con lo Sparta Praga è stato benevolo. Valuto il ranking e devo dire che di solito è veritiero. Finale? L’appetito vien mangiando, passiamo e poi ne parliamo. Magari quando si rimane in otto si ritrova l’entusiasmo giusto, si arriva in semifinale, torna la gente allo stadio. Ci sta che possiamo andare avanti e sarebbe l’unica consolazione oggettiva. Vedo tante situazioni che si stanno rimodellando: dal Milan alla Fiorentina, per non parlare di Napoli e Roma. La porta per le coppe è l’Europa League”.

Quando si parla di campionato, il tono della voce di Gregucci cambia: “Ripudio l’idea che la Lazio sia ottava, vorrei tanto credere di no. Però oggettivamente questo passo indietro ci ha ricollocato dove siamo. I nostri numeri ballano tra il sesto e l’ottavo posto in classifica. Siamo nella media a livello economico, di spettatori ecc. Io mi sono sempre ribellato alla mediocrità. Ho sempre sperato che il settore giovanile della Lazio facesse di più, e invece facciamo più o meno come gli altri. Non è più il pallone dei grandi fuoriclasse, la regola ormai è solo una: chi ha più soldi vince. Dateci un giocatore che veramente rappresenti la Lazio, che abbia un senso di appartenenza vero. Che combatta per la maglia. E non sono i procuratori il problema, ma bisognerebbe avere un sistema calcio in cui il giovane si fida del club che lo cresce. Noi stiamo facendo dei disastri a livelli di giovani. Non coltiviamo più i giovani, compriamo e basta. Dal settore giovanile della Lazio venivano fuori dei personaggi affamati di talento (Di Biagio e Di Canio, ad esempio), non c’è più quella generazione”. Sui giovani della prima squadra: “Non c’è da bocciare nessuno dei ragazzi di Pioli. Il giovane di oggi fa un passo in avanti e due indietro. Oggi essere ventenne è veramente difficile, sono sotto un bombardamento mediatico continuo. Il mio futuro? Non so sotto quale mansione, ma tornerò. Finirò la mia strada dando al calcio quello che il calcio ha dato a me. Magari allenando il settore giovanile della Lazio. Voglio prendere un ragazzino da Ponte Milvio, crescerlo e vederlo giocare dopo qualche anno all’Olimpico. Questo è il sogno che voglio realizzare per terminare la mia carriera.”

FOTO – Inter vs Juve ancora polemiche. Marchisio attacca i telecronisti della RAI

E’ stata una partita dalle mille emozioni quella di ieri sera tra Inter e Juventus. Un 3-0 che però ha premiato i bianconeri, che hanno avuto la meglio ai calci di rigore in virtù dell’errore di Palacio. Come spesso accade, il derby d’Italia è accompagnato da polemiche infinite, che iniziano prima della partita e si susseguono fino al day after. E anche questa volta è stato così. Addirittura Marchisio, assente ieri sera, ha scatenato un putiferio con un suo tweet. Il centrocampista della Juventus ha definito “non vedenti” i telecronisti della RAI che hanno commentato, secondo il numero 8 juventino, malamente un fallo di Zaza. Per lui nessuna squalifica, ma anzi arrivano le scuse solo… ai non vedenti: “Mi dispiace per il mio scivolone riguardante i non vedenti…” Niente scuse invece a Mamma RAI.

TERRORISMO -Libia, uccisi due italiani

Fausto Piano e Salvatore Failla sono rimasti uccisi durante un blitz delle milizie libiche, legate al governo di Tripoli per liberarli dai loro rapitori dello Stato Islamico. A indicare il luogo dove si trovavano i due italiani è stato l’autista che era con loro quando vennero sequestrati lo scorso luglio insieme agli altri due colleghi , Filippo Calcagno e Gino Pollicardo. “Non c’è alcun motivo di pensare che gli altri due italiani rapiti in Libia non siano vivi” ha detto Giacomo Stucchi, presidente del Copasir al termine dell’audizione del sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti.

Nonostante l’accelerazione delle ultime ore impressa alla vicenda, è dallo scorso settembre che in ambienti libici sarebbe stato noto il fatto che Piano e Failla, dopo il rapimento erano stati divisi dagli altri due loro colleghi della Bonatti, Pollicardo e Calcagno, che secondo il sito del Libya Herald, “sarebbero stati tenuti altrove da Abdullah Dabbashi, comandante dell’Is nella città di Sabrata”. Secondo il sito l’uccisione dei due connazionali sarebbe avvenuta “mentre venivano usati come scudi umani da miliziani dell’Is”. “Una militante tunisina dell’Is ha confermato la nazionalità italiana di due delle persone morte” ha riferito una fonte del consiglio militare citata dal sito Libya al-Khabar. Secondo la fonte, il gruppo di militanti era formato da otto uomini, quattro donne e alcuni bambini, tutti tunisini.

Al Palazzo di Giustizia esisteva già un fascicolo d’indagine aperto dalla procura di Roma nel luglio 2015, quando ci fu il sequestro dei 4 italiani, dove si ipotizza il sequestro di persona con finalità di terrorismo.

Failla, 47enne, originario di Carlentini, in provincia di Siracusa, era un saldatore specializzato. Padre di due figlie di 22 e 12 anni, prima di spostarsi in Libia aveva lavorato in Tunisia.

Piano, invece, era un meccanico di 60 anni di Capoterra (Cagliari). Sposato, con tre figli, Giovanni, Stefano e Maura, prima di lavorare per la Bonatti di Parma, gestiva un’officina meccanica. In Libia era arrivato solo una settimana prima del rapimento.

Gli altri due ostaggi italiani sono Calcagno, 65enne di Piazza Armerina (Enna), già tecnico Eni, sposato e con due figlie, e Pollicardo, originario di Monterosso, nelle Cinque Terre, in provincia di La Spezia.

FONTE: www.adnkronos.com

Deferimento Lotito: avvocato Sandoletti: “Grossi rischi per la Lazio”

AGGIORNAMENTO ORE 20.25I rischi della Lazio sono la responsabilità del presidente Lotito e la responsabilità diretta della società. Il codice di Giustizia sportiva parla di violazione minime di ammenda, in certi casi si può arrivare a delle inibizioni e credo che questa sia un’ipotesi probabile. La sanzione minima è l’ammenda per il presidente, fino ad arrivare a un’inibizione. Per la Lazio si va dall’ammenda fino ai punti di penalizzazione. La giurisprudenza però non ha mai visto questo tipo di situazione, quindi questo rischio lo escluderei. Penso arriverà un’ammenda in capo al presidente e alla società”. Così si è espresso l’avvocato Sandoletti sulle frequenze di RadioSei.

AGGIORNAMENTO ORE 16A quanto pare il patron biancoceleste, Claudio Lotito, al momento non ha ricevuto alcun tipo di deferimento dalla Procura Federale. Per fare luce sulla questione ai microfoni di Laziofamily.it è intervenuto l’avvocato Gian Michele Gentile: “Non ci è stato comunicato nessun deferimento ma, circa venti giorni fa, ci è stato notificato un avviso di conclusione indagini (una sorta di avviso sulla volontà di deferire l’indagato). La presunta violazione sulla complessa indagine sul Parma Calcio, riguarderebbe il preliminare che la Lazio stilò con la società gialloblù per l’acquisto di Parolo. La società biancoceleste ha sottoscritto con la società emiliana un preliminare di contratto condizionato al verificarsi, entro il 15 luglio 2014, di due eventi: il primo riguardava il superamento delle visite mediche da parte del giocatore, il secondo l’accordo economico con lo stesso. Secondo la Procura Federale quel preliminare aveva la stessa valenza di un vero contratto e che, come tale, andasse depositato in lega entro il 30 giugno e non il 2 luglio come invece fatto dalla Lazio al momento della firma del giocatore”. La questione sembrerebbe essere di natura formale: il procuratore Palazzi deciderà se continuare nella volontà di deferire Lotito o, cosa meno probabile, cambiare idea in base alla nuova documentazione chiedendo l’archivazione del caso.

Si è concluso in questi giorni il filone di indagini, condotto dal Procuratore Federale Stefano Palazzi, in merito al biennio concluso con il fallimento del Parma. A finire tra gli imputati, accusati di reati quali la violazione sistematica dell’articolo 1 bis del Codice di giustizia sportiva, oltre a 23 soggetti, anche la Lazio, coinvolta, insieme al Genoa, per il trasferimento di Parolo e di Rosi, per quanto concerne il club rossoblu.  Trasferimenti che sarebbero avvenuti in violazione delle norme federali e che avrebbero indotto la Procura a emanare un provvedimento di deferimento nei confronti del patron biancoceleste Lotito e dell’amministratore dei Grifoni Zarbano. Per entrambi si profila tuttavia una sanzione di poco conto, con tutta probabilità una semplice ammenda.

Cesar: “Alla Lazio non c’è programmazione e non esiste un leader”. Poi su Anderson…

L’ex brasiliano della Lazio, Cesar, è intervenuto a RadioSei per dire la sua sul momento negativo della Lazio e sul suo connazionale Felipe Anderson. Cesar si è detto contrariato per quanto riguarda la programmazione estiva della Lazio: “In estate sono state fatte scelte che si sono dimostrare errate. Non si può puntare sempre sui giovani e per questo sono stati falliti tutti gli obiettivi“. Ma il vero problema è anche un altro: “Se manca la programmazione manca tutto. Inoltre in campo non c’è un leader che sproni la squadra a fare meglio“. Poi su Felipe Anderson: “Purtroppo ha risentito molto delle voci di mercato. E’ troppo altalenante e non gli riesce nulla di quello fatto lo scorso anno. E’ un mio amico, ma quest’anno purtroppo è stato carente sotto il profilo della voglia e della determinazione“.

 

Facco al veleno: “Troppi infortuni? Fuori i responsabili dallo staff medico!”

E’ un Mario Facco molto polemico quello che è intervenuto a RadioSei quest’oggi. L’ex difensore della Lazio di Maestrelli ha parlato della sfida contro lo Sparta Praga che si giocherà tra una settimana. Ma soprattutto si è soffermato sul problema infortunati in casa Lazio: “Non è ammissibile che una squadra di calcio abbia tutti questi infortuni. Non vorrei puntare il dito contro i preparatori e lo staff medico, ma è impossibile che i calciatori abbiano questi lunghi stop. I responsabili devono essere indivivuati e capire dove hanno sbagliato. Ormai la preparazione è diventata una scienza e non si può sbagliare così tanto“. Poi sulle sfide contro Torino e Sparta Praga: “Torino? Per me sarà un allenamento. Ormai conta solo l’Europa League e mi auguro che la Lazio possa recuperare Radu e Basta“.

 

FANTACALCIO- ecco chi schierare in Torino-Lazio

Torna l’appuntamento con i consigli targati Fantaclub. I suggerimenti che diamo su chi puntare questa settimana riguardano ovviamente alcuni dei giocatori che scenderanno in campo per la partita Torino-Lazio. In casa granata, nonostante il momento non stupendo, c’è sempre una garanzia per gli amanti del fantacalcio e risponde al nome di: Ciro Immobile. L’ex Borussia Dortmund fa sempre il suo e ha tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà la difesa biancazzurra. Anche Moretti è da tener d’occhio, è uno dei giocatori più in crescita nell’ultimo periodo tra i torinesi. Si sconsiglia l’utilizzo di Baselli, troppo a corrente alternata da qualche gara, rischioso.

In casa Lazio vi suggeriamo di schierare il capitano biancoceleste Lucas Biglia. Dal suo rientro ha ripreso le redini della Lazio, la solita garanzia della mediana capitolina. Un altro calciatore biancoceleste che sta vivendo un momento magico è Abdoulay Konko, il terzino ha appena toccato il suo record di presenze consecutive con la Lazio e da quando ha sostituito il titolare Basta è stato sempre tra i migliori se non il più positivo tra i laziali. Da evitare Dusan Basta che è rientrato dal lungo infortunio e proprio per questo non offre le garanzie opportune.

FORMELLO – L’allenamento odierno: tra ritorni e nuovi forfait

Comincia a svuotarsi l’infermeria di Formello. Sono infatti di nuovo a disposizione i 3 giocatori assenti nella partita di campionato contro il Sassuolo: Matri, Marchetti e Onazi. I primi due sono rimasti bloccati da un attacco influenzale, mentre il nigeriano era rimasto a riposo per un fastidio al ginocchio. Tutti e 3 saranno a disposizione per la partita di domenica. Purtroppo però i problemi per Pioli non sono ancora finiti (il suo sogno di vedere l’infermeria vuota dovrà attendere): nell’allenamento di oggi pomeriggio, infatti, erano nuovamente assenti Radu e Basta. Il romeno rischia di saltare la partita di Torino a causa di un problema al flessore, mentre il serbo è addirittura in dubbio anche per la sfida di Europa League con lo Sparta Praga per un risentimento al polpaccio. Per fortuna Konko, pronto a disputare la sua DICIOTTESIMA partita consecutiva: il francese ieri aveva saltato la partitella finale in famiglia per semplice precauzione, ma la sua presenza è (paradossalmente) una delle poche certezze in questo momento. Gentiletti è ancora alle prese con un fastidio al ginocchio che gli comporta problematiche di natura muscolare e con certezza non ci sarà nella sfida contro i granata. Un bel problema per mister Pioli visto che non potrà contare nemmeno su Mauricio (causa squalifica) e quindi sarà costretto a portare a Torino soltanto 2 difensori centrali, ossia Bisevac e Hoedt. Aggregato con la prima squadra il baby Manoni per l’allenamento odierno. La ripresa è fissata per domani. Sarà l’antivigilia e finalmente ci saranno le prove tattiche antiToro. Contro la formazione di Ventura, Pioli potrebbe decidere di rispolverare qualche elemento poco utilizzato nel corso delle ultime uscite: occhio anche a Mauri e Keita e Cataldi.

FOTO – Zarate retwetta offese pesanti contro la Lega

Incredibile reazione, quella di Maurito Zarate per le 3 giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo all’attaccante di Haedo. L’ex biancoceleste, dopo aver appreso del respingimento del ricorso presentato, si è sfogato tramite Twitter scrivendo: “Preferisco non parlare i fatti parlano da soli”, riferendosi al fatto che per lo stesso fallo di reazione che ha portato alla sua squalifica, Perisic ha ricevuto soltanto un ammonizione nella gara contro la Juventus: “Se c’era qualche dubbio, ora non c’è più. Troppo evidente!”, altra dichiarazione postata sul social. Infine questa mattina un nuovo Tweet in cui paragona i due episodi piuttosto simili, ma tra i vari tweet dei suoi fan, il talento argentino ne ha retwittato un incredibile tweet contenente offese alla Lega Serie A con la scritta “Sono dei maiali“.

Europa League – Informazioni sulla gara Sparta Praga – SS Lazio

Gara di UEFA Europa League Sparta Praga – SS Lazio, Round of 16

Praga, 10 marzo 2016 – calcio d’inizio ore 21.05

Al fine di garantire una sicura e piacevole trasferta in occasione della gara sopra indicata la SS Lazio fornisce le seguenti informazioni utili relativamente al soggiorno in terra ceca, all’ingresso allo stadio nonché al regolamento d’uso dello stadio Letná di Praga:

Settore ospiti:

Il settore ospiti si compone di circa 1200 posti a sedere. La SS Lazio ha ottenuto un aumento dei posti disponibili e pertanto sono stati messi in vendita 1703 biglietti per tale settore. I segmenti centrali del settore sono denominati D91-D94 e H85-H86. L’intero settore ospite sarà segregato e protetto da stewards e polizia locale. Le regole di utilizzo dello stadio sono pubblicate all’indirizzo http://www.sparta.cz/novinky/zpravodajstvi/ostatni/vstupenky-na-lazio-17119.html. Qui di seguito si riepilogano i punti principali ai cui i sostenitori locali e ospiti dovranno attenersi scrupolosamente.

1 – Condizioni di partecipazione:

Con l’acquisto del biglietto il tifoso si obbliga a rispettare tutte le disposizioni incluse nel regolamento d’uso dello stadio (denominato anche GENERALI ARENA) al fine di garantire una atmosfera piacevole e all’insegna dei valori dello sport. Più specificatamente l’acquisto del biglietto comporta l’accettazione dell’articolo 6 (Divieti) e il conseguente obbligo di pagamento di una sanzione amministrativa in caso di violazioni al regolamento d’uso.

2 – Ingresso allo stadio (a partire dalle ore 19 circa, orario di apertura dei cancelli):

Solo il tifoso munito di biglietto avrà accesso allo stadio. Il giorno della gara, per disposizione delle autorità locali, è assolutamente VIETATA la vendita di biglietti di ogni settore (inclusi gli ospiti). I tifosi sono obbligati ad occupare il posto loro assegnato al momento dell’acquisto e ad attenersi alle disposizioni delle pubbliche autorità nonché degli stewards presenti in loco. La SS Lazio al fine di favorire l’accesso allo stadio garantirà la presenza di proprio personale ai varchi di ingresso del settore ospiti. Gli stewards della SS Lazio saranno riconoscibili da appositi indumenti e garantiranno inoltre il controllo degli striscioni e delle bandiere. Qualsiasi striscione, bandiera o cartello con significato o natura politica, religiosa, razziale o di offesa in genere verrà sequestrato e posto sotto custodia delle autorità locali. Si ricorda ai tifosi biancocelesti che l’UEFA è molto severa in tali casi e le relative sanzioni colpiscono duramente la società, la squadra e i tifosi stessi. La Polizia e il club locali si riservano il diritto di modificare il posto o il settore dei sostenitori qualora le condizioni di sicurezza lo rendessero necessario. Eventuali tifosi che dovessero giungere allo stadio in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti verranno allontanati dallo stadio e denunciati alle autorità competenti. Si sottolinea che in occasione delle competizioni internazionali è severamente vietata la vendita e l’uso di bevande alcoliche. Il gate di ingresso per i tifosi laziali è il NUMERO 5.

3 – Controlli:

All’accesso allo stadio il tifoso dovrà esibire, unitamente al biglietto di ingresso, un documento di identità valido. Chiunque non sia in grado di provare la propria identità, seppur in possesso di un valido biglietto di ingresso, verrà espulso dallo stadio. La polizia privata, gli stewards e la polizia locale effettueranno i controlli di sicurezza.

4 – Comportamento all’interno dello stadio:

Tutti i tifosi sono tenuti a un comportamento civile che non metta a rischio l’incolumità degli altri spettatori presenti. Coloro i quali si macchieranno di comportamenti o manifestazioni di carattere razziale, religioso o politico o di generica intolleranza saranno prontamente espulsi dallo stadio e denunciati alle pubbliche Autorità locali. Ogni varco di ingresso/uscita del settore nonché le vie di emergenza dovranno essere rese libere (segnalate in giallo). Ogni settore dello stadio (incluso e particolarmente quello ospite) è monitorato da un sistema di telecamere di sorveglianza che registreranno lo svolgersi degli eventi e le persone all’interno dello stadio.

5 – Proibizioni:

è vietato/a

– L’esibizione o la propaganda di materiale offensivo, razzista, volgare o offensivo in genere;

– L’ingresso di qualsiasi oggetto atto ad offendere quali coltelli, lame o punteruoli;

– L’ingresso di materiali quali spray, bombolette o simili di natura infiammabile che possano recare danno alla salute degli spettatori;

– L’utilizzo di bottiglie, bicchieri e qualsiasi altro materiale che possa essere frantumato e successivamente utilizzato;

– L’ingresso di sedie, casse, box e quant’altro possa costituire pericolo;

– L’utilizzo e il possesso di materiale pirotecnico, fumogeni, bomboni, petardi e aste di bandiere;

– L’utilizzo e il possesso di bevande alcoliche o di droghe;

– L’ingresso di animali;

– L’ingresso di laser o puntatori di luce;

– L’ingresso con videocamere e altre attrezzature professionali a meno che non siano preventivamente autorizzate dall’organizzatore (Sparta Praga);

Ai tifosi ospiti è INOLTRE VIETATO:

  • Pronunciare o pubblicizzare espressioni razziste, volgari o offensive sia attraverso slogan e cori che attraverso l’esibizione di immagini (striscioni o poster);
  • Scavalcare o occupare indebite postazioni (muri, cancelli, vie di fuga, etc.) così come introdursi in aree diverse dal settore ospiti;
  • Lanciare qualsiasi tipo di oggetto o liquidi verso il campo da giuoco;
  • Accendere e utilizzare materiale pirotecnico;
  • Danneggiare le strutture e le attrezzature dello stadio GENERALI ARENA;
  • Vendere biglietti senza licenza;
  • Imbrattare i muri sia all’esterno che all’interno dello stadio;
  • Fumare nei seguenti settori: D29, D30, D31, H71, H21 e H22
  • Indossare sciarpe o passamontagna con lo scopo di coprire il proprio volto.

QUALSIASI TIFOSO CHE COMMETTA VIOLAZIONI DEL REGOLAMENTO D’USO COSI COME SOPRA INDICATO E’ SOGGETTO AL PAGAMENTO DI UNA SANZIONE ECONOMICA DI 25000 CZK (circa 1.000 euro) OLTRE ALL’EVENTUALE RIMBORSO DEI DANNI PROVOCATI.

6. Al termine della gara i sostenitori laziali dovranno rimanere all’interno del settore per circa 30 minuti. Tutti i servizi igienici nonché i bar saranno operativi sino a totale esodo. I pagamenti presso i bar dello stadio saranno consentiti anche attraverso cash.

Meeting point:

1Il luogo di ritrovo della tifoseria laziale è OLD TOWN SQUARE (nel centro della città). Tale luogo simbolo della cultura ceca è patrimonio della città. Le misure di sicurezza raggiungeranno livelli considerevoli e pertanto si invitano i tifosi a vivere con gioia e in una atmosfera di festa le ore che precedono la gara. Eventuali comportamenti di inciviltà o tali da indurre le forze dell’ordine ad intervenire saranno duramente repressi. È assolutamente vietata l’accensione e/o l’utilizzo di qualsiasi materiale pirotecnico all’interno della città. Eventuali trasgressori saranno denunciati e trattenuti dalle pubbliche autorità locali. La distanza tra il meeting point e lo stadio è di circa 2 km. Tale distanza sarà coperta a piedi, in corteo, con scorta della polizia. All’interno del settore ospiti è consentito l’uso di megafono e tamburo.

Eventuali problematiche:

La SS Lazio sarà presente al settore ospiti con n. 6 stewards, lo SLO e il responsabile della sicurezza.

Dati utili:

Valuta: Corona Ceca. Un euro, al cambio attuale, è pari a circa 27 corone ceche.

Numeri utili:

112 – numero di emergenza generale

158 – Polizia

156 – Polizia municipale

155 – Ambulanza

150 – Vigili del fuoco

12444 – informazioni turistiche (dal lun al ven dalle 08.00 alle 19.00)

Fonte: SS Lazio

 

Candreva racconta i suoi inizi e lancia un appello ai tifosi

Continua il tour nelle scuole della S.S.Lazio, a questo giro alla scuola primaria Alessi hanno partecipato Onazi, Patric, Braafheid e Candreva. Queste le parole del numero 87 biancoceleste riprese da lalaziosiamonoi.it: Fa sempre piacere essere considerati esempi positivi, ci fate tornare giovani. Abbiamo una grande responsabilità, quella di cercare di essere un esempio di valori, soprattutto fuori dal campo. Per avere successo poi ci vuole fortuna, entusiasmo e voglia di divertirsi. Le incomprensioni con i compagni e con l’allenatore capitano durante gli allenamenti e le partite, ma quello che importa è che non si vada oltre, chiarire rispettosamente con una stretta di mano e finirla lì. Può capitare che tra compagni ci si arrabbi perché qualcuno non rispetta il gioco di squadra, ci si può mandare a quel paese per un’azione di gioco o un fallo commesso, ma l’importante poi è sempre chiarirsi. L’esordio in serie A non lo dimenticherò mai, è stata una grande gioia giocare al fianco di giocatori che fino a poco prima avevo visto solo in tv. Il sacrificio più grande è essere professionali fuori del campo, alimentarsi e riposare nella giusta maniera. Per arrivare a certi livelli sacrifici bisogna farne tanti, ma non si deve perdere mai l’entusiasmo, neppure quando si cresce. Essere riconosciuti per strada fa piacere, ma bisogna restare sé stessi, umili, senza montarsi troppo la testa, perché in carriera può capitare di avere più bassi che alti”. In chiusura Candreva si rivolge ai tifosi: “È importante che torni l’entusiasmo tra i tifosi, perché noi giochiamo per farli esultare e tornare a casa con il sorriso. La situazione degli stadi? Credo sia migliorata. Io a scuola andavo con voglia, non sono mai stato bocciato e mi divertivo molto soprattutto nell’ora di educazione fisica. Penso che la scuola e lo studio siano importanti per la formazione dei ragazzi“.

Materazzi: “Pioli persona seria. Lazio sfortunata perde le partite per colpa…”

Per commentare il differente cammino stagionale della squadra di Pioli, in campionato e in coppa, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Giuseppe Materazzi. Queste le dichiarazioni dell’ex tecnico biancoceleste: “I percorsi fatti dalla squadra nei due tornei sono differenti. In campionato i biancocelesti sono stati sfortunati. Il discorso è questo, se hai giocatori bravi in contropiede è meglio tentare di creare spazi”.

Sull’ultima sconfitta subita per mano del Sassuolo: “E’ stata una gara strana e difficile. Il terreno pesante dell’Olimpico ha favorito la squadra emiliana, con quelle condizioni climatiche non è facile giocare per gente come Anderson, Candreva, Keita. Sono elementi che partono palla al piede, ma il campo non li ha di certo favoriti. La Lazio è stata penalizzata sia nel reparto avanzato che in difesa”.

Su Mauricio: “Con un terreno in quelle condizioni bisogna fare molta attenzione, non si possono fare falli del genere. Il difensore brasiliano fa della forza fisica uno dei suoi punti di forza ma non sempre va bene. Nell’occasione del rigore è entrato in maniera scomposta e troppo frettolosamente. La Lazio sta pagando a caro prezzo errori simili. Regalare un rigore a un giocatore che si sta defilando verso l’esterno dell’area è un grande errore, avrebbe dovuto accompagnarlo verso la bandierina”.

Sui nuovi: Milinkovic è un ottimo elemento, possiede grande personalità e molta qualità. Anche Bisevac sta facendo bene, ha i tempi giusti come deve avere un difensore. Con il Sassuolo ha sbagliato anche lui ma mi piace molto”.

Sul cammino europeo: “Qualificarsi in Europa League è alquanto difficile, la situazione è ormai compromessa. Ora bisogna cambiare registro, sia per aumentare la fiducia nella squadra che nei singoli giocatori. Bisogna pensare ad affrontare una gara per volta convinti di essere una grande squadra. Ciò che sarà stato ottenuto si vedrà alla fine. Pioli è una persona seria, deve continuare a credere nel proprio lavoro, lui come la squadra. Troppo turn over nel reparto avanzato? Il tempo passa inesorabile, ovvio che se Klose fosse stato quello di due anni fa il tecnico biancoceleste sarebbe stato più felice. Al Napoli non credo abbiano dubbi su chi sia il centravanti. I giocatori devono dare risultati, se non lo fanno l’allenatore per forza di cose deve ricorrere al turn over”.

Sulla corsa per la qualificazione in Europa League tramite il campionato e sul prossimo avversario nella competizione europea: “Come ho detto prima i giocatori biancocelesti devono giocare soprattutto per se stessi, hanno una propria credibilità e una professionalità da rispettare. Ora c’è il Torino, bisogna ritrovare le motivazioni, senza di quelle non si va da nessuna parte. I tifosi hanno a cuore la squadra, ci tengono molto. A Roma è una continua altalena, le cose funzionano così. Per tutta la stagione è un derby continuo. Se una delle due squadre va bene l’altra va male e viceversa. Sparta Praga? Squadra operaia, non saprei dire se per fortuna o meno. E’ una da prendere con le molle, composta da giocatori che possono fare bene. La Lazio deve fare più attenzione, perde troppe partite per errori individuali“.

 

 

EURO 2016: secondo la Uefa un laziale potrà essere protagonista…

Mancano circa tre mesi all’inizio di Euro 2016 in Francia, e la Uefa ha già individuato quali potranno essere i calciatori protagonisti di questa competizione. La Uefa infatti, ha da poco stilato una lista dei 100 calciatori da tener d’occhio nel torneo che avrà inizio il 10 giugno, tra questi c’è il portiere laziale Etrit Berisha che cercherà di farsi valere con la nazionale albanese di cui Lorik Cana (ex Lazio) ne è capitano indiscusso. Buffon e Bonucci, anche loro fanno parte dell’elenco, mentre non ci sono Candreva e Parolo che però saranno sicuramente convocati da Antonio Conte.

Svaligiata la casa di Salas, che bottino per i ladri!

Il ricordo del grande attaccante Marcelo Salas ancora è vivo nelle menti di tutti i laziali. E’ stato lui l’attaccante di riferimento negli anni d’oro in cui la Lazio era in cima alle classifiche del calcio nazionale ed internazionale, fu proprio il numero nove a regalare ai biancocelesti l’indimenticabile supercoppa Europea contro gli “invincibili” diavoli rossi del Manchester United. Giungono però brutte notizie, dalla polizia cilena, riguardanti l’ex centravanti laziale. Infatti nella notte alcuni ladri si sarebbero introdotti nell’abitazione di Marcelo Salas svaligiandola: “Quando sono arrivato a casa c’era tutto aperto. Io sono rimasto tranquillo perché sapevo che non c’era nessuno e che la mia famiglia non era in casa”, ha dichiarato Salas ai media cileni. Secondo le prime ricostruzioni, i ladri si sarebbero allontanati dalla casa del cileno con un bottino di circa 100mila dollari tra orologi, contanti e alcuni documenti contenuti nella cassaforte.

Torino-Lazio: ecco l’arbitro, precedenti positivi ma l’ultima volta….

Anche se la scalata alle zone alte della classifica sembra ormai utopia, la Lazio ha diverse ragioni per non mollare il campionato. La matematica ancora non condanna gli uomini di Pioli e staccare la spina per poi rimettersi in corsa solo nel giovedì di coppa, può diventare alquanto rischioso. Il prossimo match da affrontare sarà quello contro il Torino di Ventura. Da pochi minuti è stato designato l’arbitro che dirigerà la gara contro i granata:  Massa della sezione di Imperia. Cosi domenica 6 marzo alle 12.30 Il fischietto sarà coadiuvato dagli assistenti Posado e De meo, il quarto uomo sarà Vivenzi. Gli addizionali di porta saranno Gavillucci e Abisso. Il bilancio di Massa con la Lazio risulta positivo e nelle 7 occasioni si sono potute registrare: 4 vittorie, 2 sconfitte ed un pareggio. Per i laziali non è certo un bel ricordo l’ultimo match arbitrato da Massa lo scorso maggio, infatti fu duramente contesto il direttore di gara, reo in quel Lazio-Inter (1-2 per i nerazzurri), di aver espulso Mauricio e Marchetti lasciando così la Lazio in 9 uomini. 

Di seguito tutte le designazioni del prossimo turno di campionato.

ROMa – FIORENTINA Venerdì 04/03 h. 20.45
IRRATI
DI LIBERATORE – TONOLINI
IV: PADOVAN
ADD1: GUIDA
ADD2: CELI

H. VERONA – SAMPDORIA Sabato 05/03 h. 18.00
CERVELLERA
PASSERI – VALERIANI
IV: LO CICERO
ADD1: ROCCHI
ADD2: ILLUZZI

NAPOLI – CHIEVO Sabato 05/03 h. 20.45
DI BELLO
MARZALONI – TEGONI
IV: COSTANZO
ADD1: DAMATO
ADD2: CANDUSSIO

TORINO – LAZIO h. 12.30
MASSA
POSADO – DE MEO 
IV: VIVENZI
ADD1: GAVILLUCCI 
ADD2: ABISSO

ATALANTA – JUVENTUS
VALERI
BARBIRATI – MUSOLINO
IV: SCHENONE
ADD1: ORSATO
ADD2: GHERSINI

BOLOGNA – CARPI
MAZZOLENI
FIORITO – CARBONE
IV: GAVA
ADD1: TAGLIAVENTO
ADD2: MARTINELLI

FROSINONE – UDINESE
RIZZOLI
CARIOLATO – LONGO
IV: DE PINTO
ADD1: FABBRI
ADD2: MINELLI

GENOA – EMPOLI
MARIANI
TASSO – PEGORIN
IV: DI FIORE
ADD1: DOVERI
ADD2: PEZZUTO

SASSUOLO – MILAN
GIACOMELLI
VUOTO – PAGANESSI
IV: MANGANELLI
ADD1: GERVASONI
ADD2 PINZANI

INTER – PALERMO h. 20.45
RUSSO
DE LUCA – MARRAZZO
IV: CRISPO
ADD1: CALVARESE
ADD2: DI PAOLO

VIDEO – Recupero de Vrij parte II, e Felipe Anderson lo incoraggia…

Non conoscono soste le operazioni di recupero di Stefan de Vrij, il difensore olandese ai box dal 30 agosto e che sta lavorando a pieno ritmo per rientrare in campo dopo l’operazione alla gamba. Ogni giorno l’ex Feyenoord, sotto la guida e l’occhio vigile di esperti del settore, si sottopone ad un iter specializzato molto particolare: qualche giorno fa ha provato gli step sulla spiaggia, mentre oggi si è cimentato con il ‘quick decisions and footwork‘, letteralmente ‘decisioni veloci e gioco di gambe’. Come mostra lo stesso De Vrij in un video postato sul sui profili Facebook e Instagram, si tratta di una serie di lampadine messe in semicerchio, che si illuminano ad intermittenza di un colore tra il blu e il rosa, in base al quale l’olandese deve usare, nel minor tempo possibile, o una o l’altra gamba.

 

Quick decisions and footwork. #MoveToCureUrban #quickness #coordination #lazioroma #footwork

Pubblicato da Stefan de Vrij su Giovedì 3 marzo 2016

Tour nelle scuole: Onazi, Candreva, Braafheid e Patric all’Istituto ‘Alessi’

Continua in casa Lazio il tour nelle scuole per l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport“. Questa mattina, a fare tappa alla Scuola Primaria ‘Alessi‘ di Roma, sono stati Onazi, Candreva (per leggere le sue parole clicca qui), Braafheid Patric, di seguito le loro dichiarazioni riportate da lalaziosiamonoi.it in risposta alle domande degli studenti:

Onazi: La violenza e l’intolleranza negli stadi? Per me siamo tutti uguali, non c’è diversità. Personalmente prego sempre, prima e dopo la partita. I cori contro Koulibaly non li trovo razzisti, perché anch’io sono di colore ma mi ritengo come gli altri. E poi succede allo stadio di essere fischiati e criticati, è capitato anche a me e ai miei compagni. Prima del calcio non avevo neanche le scarpe per giocare, ho fatto enormi sacrifici per comprarle e ora ringrazio Dio per quello che ho e che sono riuscito a fare. Se potessi, tornerei volentieri a scuola, perché mi ci divertivo molto“.

Braafheid: È sempre importante riuscire a controllarsi, a gestire le emozioni, i sentimenti e gli istinti, anche quando si perde. Razzismo? Quando gioco sono concentrato su quello e non bado molto a ciò che dice il pubblico. Provo però profonda pietà per chi fa certe manifestazioni di razzismo. La scuola all’inizio era più importante per i miei genitori, perché io pensavo solo a giocare. Poi ho capito che è la base di tutto e del futuro, quella su cui si costruisce la propria vita“.

Patric: Sono un terzino, ma mi piace molto spingere in avanti, anche se sto imparando anche a difendere. Quando sono arrivato qui ero un calciatore diverso, adesso sto migliorando piano piano per farmi trovare pronto. Sono felice quidopo essere stato tre anni al Barcellona, mi hanno proposto la Lazio e ho accettato perché è un grande club. A scuola volevo sempre andarci per trovare i miei amici, mi divertivo tanto. Con la crescita però tutto diventa più diverso“.