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Mauri, l’avv. Melandri spiega l’assenza al processo ‘Last Bet’

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Stefano Mauri non sarà in aula a Cremona il prossimo 18 febbraio per l’udienza preliminare dell’inchiesta ‘Last Bet’, che lo vede imputato per associazione a delinquere. A confermarlo, ai microfoni di ‘Lazio Family’, uno dei legali del numero 6 biancoceleste, Matteo Melandri: “Mauri ha piena facoltà di scegliere se essere presente a Cremona. Il 18 febbraio non sarà dunque in aula, ma non per una mancanza di rispetto verso il Gup Pierpaolo Beluzzi, ma perché deve pensare ad allenarsi e a dare il massimo per la Lazio. Sarà un processo articolato (visti i 103 indagati e le accuse, a vario titolo, dall’associazione a delinquere transnazionale alla frode sportiva ndr) e avremo delle difficoltà, anche perché il Gup da qui a giugno ha calendarizzato udienze ogni lunedì e martedì. Noi, per quanto ci sarà possibile, cercheremo di venire incontro alle esigenze di chi deve giudicare, ma ovviamente Mauri non è il nostro unico cliente e anche noi abbiamo delle esigenze che vanno considerate. In primis si costituiranno le parti, poi si potrebbero avanzare delle questioni preliminari, come la competenza territoriale per alcune fattispecie (ad esempio, chi è accusato soltanto di frode potrebbe chiedere di essere giudicato dal tribunale della città in cui è stato commesso il reato ndr). Credo che realisticamente una data per il termine dell’udienza preliminare potrebbe essere giugno 2016“.

Domani riparte la Champions League: tutto quello che c’è da sapere sugli ottavi di finale

Champions League di nuovo ai nastri di partenza: domani la giostra della più importante competizione europea ripartirà con le prime gare degli ottavi di finale, che come di consueto tra andata e ritorno saranno spalmate su quattro settimane.

Si comincerà martedì 16 febbraio alle ore 20.45 con Benfica-Zenit San Pietroburgo e Paris Saint Germain-Chelsea. Match aperto ad ogni possibile sviluppo il primo, con i portoghesi che dopo l’addio di Jorge Jesus, passato agli odiati rivali dello Sporting, stanno provando ad aprire un nuovo ciclo, ed i russi che sono a caccia di una legittimazione internazionale che finora non è mai arrivata in Champions, anche se in bacheca c’è già un’Europa League. Lo Zenit ha chiuso a punteggio pieno la fase a gironi, unica formazione fra le trentadue partecipanti ad essere riuscita nell’impresa. Il Benfica arriva inoltre dal ko difficile da digerire contro il Porto in campionato, che ha dato via libera proprio allo Sporting in testa alla classifica. PSG-Chelsea sarà invece una delle sfide più affascinanti degli ottavi. I francesi hanno già messo in cassaforte il titolo in patria ma vogliono essere protagonisti in una Champions che non li ha mai visti finora superare i quarti di finale dall’avvento della proprietà araba. Quella col Chelsea è una sfida che si ripete per la terza volta consecutiva nella fase ad eliminazione diretta: due anni fa la spuntarono gli inglesi, l’anno scorso i transalpini. Il Chelsea, come ha dimostrato anche l’ultima goleada contro il Newcastle, con l’arrivo di Hiddink in panchina ha scacciato gli incubi di bassa classifica che si erano fatti clamorosi visto il valore complessivo della rosa dei londinesi. Nonostante questo la Champions rimane la porta principale per ottenere grandi risultati in una stagione che, nonostante gli investimenti, resta al momento clamorosamente deludente per i campioni d’Inghilterra in carica, che rischiano di non essere ai nastri di partenza delle prossime coppe europee.

PROBABILI FORMAZIONI:

Benfica (4-4-2): Julio Cesar; Silvio, Jardel, Lopez, Eliseu; Talisca, Almeida, Samaris, Guedes; Jonas, Jimenez.
Zenit (4-4-2): Lodigin; Criscito, Lombaerts, Neto, Smolnikov; Danny, Witsel, Yusupov, Ryazantsev; Dzyuba, Hulk.
Psg (4-3-3): Trapp; van der Wiel, Thiago Silva, Marquinhos, Maxwell; Matuidi, Motta, Rabiot; Cavani, Ibrahimovic, Di Maria.
Chelsea (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Terry, Cahill, Azpilicueta; Matic, Fabregas; Oscar, Hazard, William; D. Costa.

Mercoledì 17 febbraio, sempre alle ore 20.45, toccherà a Roma-Real Madrid e a Gent-Wolfsburg. I giallorossi con l’arrivo di Spalletti in panchina in sostituzione di Rudi Garcia sembrano aver ritrovato la quadratura del cerchio. Quattro vittorie consecutive, anche con un pizzico di buona sorte, che hanno riportato la squadra in piena lotta per il terzo posto. In casa del Carpi è tornato anche al gol Edin Dzeko e soprattutto si è rivisto un Salah ai livelli di inizio stagione. Segnali importanti visto che all’Olimpico arriverà CR7 e tutta la corte dei miracoli di Zinedine Zidane. Destino comune, anche il Real ha vissuto un avvicendamento in panchina, con l’avventura di Rafa Benitez durata solo metà stagione nella capitale spagnola. L’arrivo di Zidane ha riportato il buonumore per il tre volte Pallone d’Oro, come si è visto con la doppietta realizzata contro l’Athletic Bilbao nell’ultimo impegno della Liga. Il Barcellona però sembra ancora irraggiungibile, e per non vivere un flop anche in Champions il Real dovrà fronteggiare alcune importanti assenze. Per la trasferta a Roma dovrebbe recuperare Marcelo, non ce la farà invece Gareth Bale, che si preparerà per la partita di ritorno dopo aver iniziato a sua volta benissimo, prima dell’infortunio, l’era Zidane con una tripletta. Lo scontro fra belgi e tedeschi sarà invece tutt’altro che scontato. Il Gent è diventato una realtà e dopo aver superato a sorpresa un girone che ha visto eliminate formazioni più esperte in campo internazionale come Valencia e Lione, sta primeggiando anche in campionato, dove l’anno scorso ha ottenuto il primo titolo della sua storia. Il Wolfsburg, pur avendo vinto l’ultima sfida di campionato contro l’Ingolstadt, sta soffrendo anche a causa dello scandalo-Volkswagen che ha indebolito l’assetto societario. L’ispirazione di Draxler è sempre fondamentale per una squadra che in Bundesliga sta soffrendo per rincorrere l’Europa nella prossima stagione, ma che si trova comunque per la prima volta impegnata nella fase ad eliminazione diretta di Champions League.

PROBABILI FORMAZIONI:

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Florenzi, Rudiger, Manolas, Digne; Pjanic, Nainggolan; El Shaarawy, Salah, Perotti; Dzeko.
Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Sergio Ramos, Pepe, Carvajal; Modric, Kroos, Isco; J. Rodriguez, Ronaldo, Benzema.
Gent (5-3-2): Sels; Seif, Asare, Nielsen, Mitrovic, Foket; Kums, Neto, Dejaegere; Coulibaly, Depoitre (Raman).
Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Dante, Naldo, Rodriguez; Guilavogui, Arnold; Schurrle, Kruse, Caligiuri; Dost.
Il quadro dell’andata degli ottavi di finale di Champions League si completerà martedì 23 febbraio, con le sfide tra Arsenal e Barcellona e fra Juventus e Bayern Monaco, e mercoledì 24 febbraio con i match tra Dinamo Kiev e Manchester City e fra PSV Eindhoven e Atletico Madrid. Lunedì prossimo vi proporremo i focus su questi quattro incontri. Stay tuned!
Fabio Belli

IL COMUNICATO DELLA CURVA NORD: Una grande iniziativa per Lazio-Atalanta!

Nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, sugli 88.100 di Elle Radio, è stato letto un importante comunicato della Curva Nord che ha svelato un’importante iniziativa in vista di Lazio-Atalanta.

In occasione della partita Lazio-Atalanta del giorno domenica 13 marzo 2016, la Curva Nord Lazio vuole tornare a vivere la partita casalinga come piace a noi e come è sempre stato: tutti uniti, compatti e senza barriere, vetrate divisorie o inutili e mortificanti limitazioni. L’appuntamento è fissato a via del Baiardo (campo dell’US Tor di Quinto), a partire dalle 0re 12 dove sarà allestito un maxischermo e uno spazio in grado di contenere tutto l’amore e l’entusiasmo che vorrete portare. Bandiere, voce e cuore, per dimostrare ancora una volta che la Lazio non è di nessuno se non dell’amor di chi la vive… Avanti Laziali, Avanti Curva Nord!

Yuri Alviti è intervenuto per parlare della decisione: “Ci stiamo applicando da giorni per questa iniziativa, per realizzare una vera trade union fra i tifosi. Speriamo che ci sia una grande passione e una grande goliardia, quella che ci ha sempre contraddistinto rispetto alle altre tifoserie. Ci ritroveremo a tifare davanti a un maxischermo come ai vecchi tempi, perché ricordiamo che la problematica delle barriere resta il motivo principale per il quale non saremo presenti allo stadio. Poi siamo attenti e sensibili alle altre problematiche che tutti conosciamo, ma bisogna mantenere alta l’attenzione su questo aspetto, che non deve assolutamente rischiare di passare in secondo piano.

Nuovo “terremoto” Palermo. Ecco il “nuovo” tecnico rosanero

Torna, o perlomeno, speriamo per il tifosi palermitani sia il “ritorno” definitivo, Giuseppe Iachini sulla panchina del Palermo.

Queste le dichiarazioni del presidente Maurizio Zamparini  sul sito ufficiale del club: “A seguito del comunicato ufficiale del suo reintegro, desidero ringraziare per la sua massima disponibilità Beppe Iachini, che ritorna sulla panchina in un difficile momento per la squadra. Sono certo che con la sua grinta e il suo lavoro farà uscire la Società da questa crisi di risultati, con lo stesso spirito che ci ha portato dalla serie B alla serie A. Mantenere la categoria sarà come un’altra promozione. Forza Beppe e in bocca al lupo!”.

MEA CULPA VERSO I TIFOSI“Sarà necessario il massimo sostegno della splendida tifoseria palermitana, che con la sua passione ed energia dovrà aiutare la squadra in questo difficile momento. Perciò, chiedo perdono per questo mese di caos, che eventi paradossali hanno provocato, con l’auto allontanamento di Ballardini e Schelotto: spero che non tutti i mali vengano per nuocere poiché il caos, dovuto anche a mie errate valutazioni ed incomprensioni con Iachini, ha permesso di ricomporre un matrimonio con lo stesso Beppe, che spero, con la massima collaborazione di entrambi, ci riporti ai successi che Palermo merita”.

TEMPI BELLI – La fata turchina non era turca

Pioli ha fatto un sogno, si trovava proprio in mezzo al mare. Lo ha fatto dopo Lazio-Verona, in un Olimpico che sembrava una distesa d’oceano, seggiolini azzurri a perdita d’occhio e nessuno che sembrava davvero interessato a una partita che di importanza invece ne aveva, eccome. Perché la Lazio è la Lazio e non può finire la stagione a febbraio, ma soprattutto perché non si può staccare la spina in campionato e pretendere di presentarsi reattivi all’unico appuntamento che può ancora nobilitare una stagione che è stata più Pinocchio che Libro Cuore.

Quest’ultimo era il copione dell’anno scorso: grande sentimenti, grandi speranze e cuori oltre gli ostacoli, fino all’epilogo di Napoli. Poi si è arrivati alle promesse mancate da parte di tutti, si è parlato di inizio di una nuova era, e poi ci si è ritrovati inchiodati alle poltroncine a guardare sempre lo stesso film. Repliche indigeste anche dentro lo spogliatoio, le promesse di Mangiafuoco per una fascia da capitano contesa forse anche troppo rispetto al suo reale peso stagionale. “Ma non avrete mica litigato?” “No!” E intanto il naso si allungava

Dentro la balena al momento ci sono finiti i tifosi e questo è un fatto. Il mio fratello laziale è figlio unico, dimagrito, declassato, sottomesso, disgregato. Io ti amo, Pinocc… ehm, Mario. Sono le bugie degli altri ad averti fatto male, forse tu ci hai messo del tuo perché sei uno strano animale, che se si sente tradito non riesce ad aspettare il cadavere del nemico in riva al fiume, ma si butta a testa bassa, con tutta l’energia che ha, per trovare una soluzione ora, subito, adesso.

Pioli però ha fatto un sogno, metà Geppetto e metà capitano Achab come siamo tutti, sospesi tra la bestia e il superuomo, come diceva Nietzsche. Per dire, siamo capaci di grandi eroismi e delle peggiori miserie, tutte racchiuse nello stesso individuo. E partire con l’idea di sentirsi eroi è bello e nobile, ma poi bisogna fare i conti con la realtà: citando lo stesso autore, fa sentire epici starsene a dondolare sul ciglio del burrone a guardare l’abisso, il problema è quando l’abisso guarda te. E se fossi proprio tu, mister, a liberare il mio fratello laziale dentro la balena? Istanbul è una terra straniera e la Fata Turchina non era turca: per cui, comunque vada, guardiamoci in faccia e niente bugie, o l’abisso ci risucchierà.

Fabio Belli

De Martino, mancati investimenti. Ecco la sua risposta

 

De Martino replica così a Stefano Fiore, circa le recenti dichiarazioni da parte dell’ex centrocampista della Lazio, in cui asserisce che la società non investe negli italiani, e che probabilmente dovrebbe farlo di più.

Queste la dichiarazioni del capoufficio biancoceleste: “Invito a Formello queste persone, come chiunque abbia avuto un ruolo in passato all’interno della Lazio, perché con i tifosi già lo facciamo e lo possiamo ripetere”.

Fonte: Corriere dello Sport

VIDEO – Messi come Cruyff, il rigore che non ti aspetti

Al minuto 81 del secondo tempo, il Barcellona sta battendo per 3-1 il Celta Vigo, in un match a senso unico. A quel punto Leo Messi che non sa più come stupire il mondo del pallone e non, s’inventa un rigore di seconda.

SOPRESA – Quando l’arbitro Alejandro Hernandez assegna il penalty ai padroni di casa sul dischetto si presenta Leo Messi, che ha segnato il momentaneo pareggio nel primo tempo, ma succede qualcosa di insolito. L’argentino decide di battere “appoggiando” la palla per Suarez, che si avventa e mette la palla nel sacco.

ERA IL 1982 – “Amarcord” per i più “grandi” che hanno rivisto quel Johan Cruyff, che nel 1982 fu il primo ad inventarsi un rigore assist con l’Ajax, segnando all’Helmond Sport e chiudendo lo scambio in area con Olsen.

Tare ammette: “Abbiamo sbagliato…”

Giovedì la Lazio sarà impegnata in Europa League, una partita molto importante per gli uomini di Pioli, che contro il Galatasaray devono dare seguito alla vittoria contro il Verona. La squadra turca attualmente non sta esprimendo un calcio eccellente, ma è sempre una compagine molto importante nell’Europa che conta. L’odierna edizione del “Corriere dello Sport” ha riportato delle dichiarazioni di Igli Tare che parla delle principali tematiche.

MERCATO –È stato un errore non cedere un big, abbiamo rifiutato offerte per 150 milioni con la speranza di dare forza al progetto”,  poi ha continuato,“Con l’innesto dei giovani abbiamo creato le basi di una squadra con un grande futuro davanti. Non credo che Biglia e Candreva abbiano l’idea di andare via. E per lasciare devono trovare di meglio”.

TIFOSI – “Li capisco, ma devono starci vicini”, ribadisce il direttore sportivo. In chiusura una battuta sulle ultime accuse che vedevano un Tare troppo isolato a Formello: “La Lazio non è di Tare, è di tutti quanti”.

RASSEGNA STAMPA – Lazio in Europa: il piano di Pioli

E’ l’Europa il chiodo fisso della Lazio in questo momento. Su due fronti. Uno da giocare, affrontando il Galatasaray e uno da conquistare attraverso il campionato. Il tecnico Pioli passa dai rilanci alle ricadute. Ora la Lazio è settima con 36 punti e i risultati degli anticipi sono stati favorevoli. L’Empoli ha perso, il Sassuolo ha pareggiato e in classifica sono alle spalle dei biancocelesti. Pioli adesso punta il Milan: il 20 marzo ci sarà l’incontro coi rossoneri che peraltro sono in corsa in Coppa Italia: se arriveranno quinti e vinceranno il trofeo si apriranno nuovi scenari. Ma prima del 20 marzo ci sono da superare altri ostacoli: Frosinone, Sassuolo, Torino, Atalanta. La stagione può essere salvata, l’aggancio al treno europeo può valere come consolazione. Non sarà facile salirci, bisognerà vivere quattro mesi a cento all’ora, tra campionato e Coppa, sperando nei passi falsi dei concorrenti diretti.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio, da esubero a pedina essenziale. La rinascita di Konko

Forse sarebbe meglio dirlo sottovoce, in una città scaramantica come Roma non si sa mai. Ma è un dato di fatto che tra i segreti dei miglioramenti della Lazio dell’ultimo periodo, ci sia il prezioso apporto di Abdoulay Konko. In pochi se lo sarebbero aspettati a inizio anno un simile sviluppo: già, perché il terzino destro francese era reduce dalla sua peggior stagione in assoluto, chiusa con appena 5 presenze all’attivo per un totale di 373 minuti.

KONKO, DA ESUBERO A ESSENZIALE – Era ai margini del progetto Pioli, che in lui non vedeva nemmeno in allenamento lo spirito giusto di chi ha voglia di mettere in difficoltà il proprio tecnico. Ha trascorso la stagione facendo la spola tra la panchina e l’infermeria, una triste abitudine per un giocatore che fisicamente ha sempre avuto qualche problema di troppo. Basta considerare i suoi quasi 5 anni da giocatore della Lazio: su 1689 giorni complessivi da biancoceleste, Konko ne ha passati 401 (addirittura il 23,74% del totale) alle prese con problemi fisici. Proprio in quella che probabilmente sarà la sua ultima stagione alla Lazio (il suo contratto è in scadenza a giugno e difficilmente sarà rinnovato), però, il francese ha trovato una continuità mai vista prima. Complici gli infortuni di Basta e Radu, associati alla scarsa considerazione delle alternative Patric e Braafheid, Konko – indifferentemente a destra o a sinistra a seconda delle esigenze – è arrivato alla 13esima partita consecutiva da titolare.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – La Lazio recupera Radu

Un giorno di relax e poi di nuovo in campo, la Lazio torna ad allenarsi a Formello dopo la vittoria con l’Hellas Verona e con l’Europa League nel mirino. Infatti giovedì sera a Istanbul, i biancocelesti affronteranno il Galatasaray nella gara di andata dei sedicesimi di finale, un appuntamento da non fallire. E dal campo arriva subito una buona notizia per il tecnico Pioli: Radu è tornato a lavorare con il resto del gruppo e ha ottime chance di recupero per il prossimo impegno europeo. Il romeno aveva riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale dopo la partita contro il Chievo Verona del 24 gennaio scorso, è fermo da quattro gare ma il suo rientro è dietro l’angolo.

Fonte : Il Tempo

SERIE A – I risultati del 25esimo turno

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Una 25esima giornata di campionato decisamente lunga: iniziata giovedì sera con la vittoria della Lazio contro l’Hellas Verona per 5-2 e proseguita con la vittoria esterna della Roma sul campo del Carpi di venerdì (1-3); continuata con le partite di sabato, Empoli-Frosinone (1-2), Chievo Verona-Sassuolo (1-1) e il big match di Torino vinto di misura (1-0) dalla Juventus contro la ormai ex capolista Napoli.

La domenica di Serie A si è aperta con il lunch match di San Siro tra il Milan di Mihajlovic e il Genoa di Gasperini: 2-1 per i rossoneri il risultato finale, con reti decisive di Bacca in apertura e di Honda nella ripresa con un gran tiro dalla distanza. Inutile la rete della bandiera nei minuti di recupero dell’ex Cerci, utile solo a regalare un pizzico di suspence al finale ed una sonora arrabbiatura all’allenatore serbo del Milan. Rossoneri che con questa vittoria si portano a 43 punti, in piena corsa per l’Europa. Genoa fermo a quota 25, lontano solo 3 punti dalla zona retrocessione.

Solamente 3 partite giocate alle ore 15: Palermo-Torino, Sampdoria-Atalanta e Udinese-Bologna.

Torino-Palermo 3-1Il Torino di mister Ventura espugna il Renzo Barbera grazie alla doppietta di Ciro Immobile e all’autorete di Gonzales, che ribaltano il momentaneo 1-0 per i rosanero firmato da Gilardino in apertura di partita. I granata si portano così a 31 punti, lontani dalla zona critica. Il Palermo, all’ennesimo cambio di panchina, rimane fermo a 26 punti, pericolosamente vicino al terzultimo posto. Ulteriore tegola per i rosanero la prematura uscita dal campo del portiere e capitano Sorrentino, infortunatosi nel corso del primo tempo.

Sampdoria-Atalanta 0-0Pareggio a reti bianche al Marassi di Genova tra blucerchiati e neroazzurri: un buon risultato per l’Atalanta di mister Reja, molto meno buono per la squadra di Montella, che appaia il Genoa a quota 25 punti, solamente a +3 dal terzultimo posto occupato dal Frosinone.

Udinese-Bologna 0-1Sesta vittoria esterna per i rossoblu (la quinta con Donadoni in panchina), che battono a domicilio l’Udinese per 0-1. Decisiva la rete di Destro, all’ottavo centro in campionato. Bologna che viaggia tranquillo a 33 punti, Udinese, senza vittorie ormai da ben 6 partite, che rimane ferma a quota 27 punti e con più di un piede nel marasma della lotta retrocessione.

Chiude il quadro di questa 4 giorni di campionato il posticipo dell’Artemio Franchi tra Fiorentina e Inter: la Fiorentina – come riporta il portale ansa.it – batte l’Inter 2-1 (0-1) al Franchi nel posticipo della 25/a giornata del campionato di Serie A. Avanti i nerazzurri con Brozovic (26′ pt), pari viola di Borja Valero (14′ st) e 2-1 finale firmato Babacar al 46′ st dopo una grande azione di Mauro Zarate.
La Fiorentina va al terzo posto scavalcando la Roma portandosi a quota 49 punti a +2 dai giallorossi e a +4 dall’Inter.

Formello – La seduta domenicale dei biancocelesti

I biancocelesti si sono ritrovati in campo ieri alle 15 presso il Centro Sportivo di Formello per iniziare la preparazione in vista della trasferta in terra turca di giovedì prossimo in Europa League contro il Galatasaray. Agli ordini di Pioli sono tornati  anche Bisevac e Radu. Il difensore serbo, reduce da una contrattura, ha lavorato a parte; il terzino invece è sembrato completamente recuperato e ha lavorato con il gruppo. Da valutare Gentiletti, assente da qualche giorno. Ancora fuori Basta. Giovedì in Turchia potrebbe partire titolare dal primo minuto ancora una volta Stefano Mauri, in un 4-3-3 con Candreva dal primo minuto e probabile panchina per Felipe Anderson. In attacco nonostante la buona prova di Matri con il Verona il favorito dovrebbe essere Djordjevic. In porta Marchetti probabilmente rileverà Berisha. Keita squalificato non sarà della gara. Per gli uomini di Stefano Pioli prima un leggero riscaldamento iniziale con corsa blanda e scatti e poi esercizi di recupero palla in inferiorità numerica. Seconda parte dell’allenamento incentrata su cross e conclusioni in porta. Al termine della seduta partitella a campo ridotto. Oggi le prime vere prove tattiche.

TENNIS – Decimo titolo per la campionessa pugliese

Decimo titolo per Roberta Vinci. La tennista pugliese si è imposta nel torneo Wta di San Pietroburgo regalandosi il decimo titolo in carriera. Regalo anticipato in vista del suo 33esimo compleanno del 18 febbraio. La tennista italiana ha vinto il “St. Petersburg Ladies Trophy“, battendo in finale per 6-4, 6-3, in un’ora e 19 minuti di partita, la 18enne stellina svizzera Belinda Bencic, numero 11 Wta e prima testa di serie del tabellone. Per la Bencic – alla sua sesta finale Wta in carriera – la consolazione di essere entrata per la prima volta tra le top-ten. Dopo questo ulteriore ottimo risultato conquistato la tarantina potrebbe decidere di non smettere a fine stagione: “Non giocherò sicuramente altri due o tre stagioni ma magari un’altra si”, le sue parole dopo la vittoria. “La Bencic è una grandissima giocatrice, è giovane e sbaglia pochissimo. Io ho servito alla grande e questa probabilmente è stata la chiave del match. Difendere il titolo il prossimo anno? Beh, perché no…”, ha aggiunto la Vinci.

Juventus Napoli, ecco gli sfottò più divertenti della rete

Ieri la sfida tra Juventus e Napoli ha avuto un sapore particolare perché dopo tanti anni i bianconeri si sono ritrovati a rincorrere la squadra di Sarri. Alla fine hanno vinto i bianconeri grazie alla prodezza da fuori area di Zaza e il popolo del web è impazzito. Tanti gli sfottò dei tifosi juventini nei confronti dei partenopei. Ecco i più divertenti:

 

Aurier shock: “Blanc è una checca e sta con…”

Il difensore del Psg, Serge Aurier, è stato sospeso a “tempo indeterminato” del club parigino dopo la diffusione di un video su ‘Periscope’ in cui fa qualche battutaccia molto pesante, rispondendo ad alcuni tifosi, nei confronti del suo allenatore Laurent Blanc e di alcuni compagni di squadra. Aurier parla nel video del suo allenatore come ‘fiotte’ – l’equivalente di ‘fighetta’ o ‘checca’ – e fa pesanti allusioni ad una relazione con Zlatan Ibrahimovic, criticando anche il portiere italiano Sirigu.

L’ex giocatore del Tolosa era già incappato in qualche problema con i social network la scorsa stagione quando l’Uefa lo aveva squalificato per critiche offensive a un arbitro. Aurier che in un primo momento aveva parlato di ”un falso”, secondo ‘L’Equipe’, dovrebbe pubblicare un comunicato in cui riconoscerà l’autenticità del video e chiederà scusa ai compagni e a Blanc.

Fonte: Adnkronos

Alla scoperta del Galatasaray

Giovedi sera andrà di scena l’andata dei sedicesimi di Europa League tra Galatasaray e Lazio. I biancocelesti andranno in Turchia dove sicuramente troveranno un’ atmosfera caldissima. Infatti i tifosi giallorossi sono tra i più attivi e caldi della Turchia.

La casa del Gala – Le mura amiche del club turco sono racchiuse nello stadio chiamato Turk Telekom Arena. Inaugurato nel 2011, ha una capienza di ben 52000 posti. In stile inglese, niente pista, e pubblico vicino al rettangolo verde, per incitare meglio i loro beniamini.

La squadra – Nella rosa del Galatasaray annoveriamo tre stelle, tre ex calciatori che hanno militato nel nostro campionato. Sneijder, Podolski, Muslera. I due ex interisti sono i principali pericoli per la la Lazio. La fantasia dell’orange e la velocità del tedesco potranno mettere in seria difficoltà la retroguardia laziale. Tra i pali, invece, l’ex di turno, Fernando Muslera. Di lui conosciamo tutto e sappiamo che può fare la partita della vita oppure… qualche “papera”. Il resto della rosa è composta  da vari giocatori turchi tra cui spicca il veterano centrocampista Altintop, con un passato importante in Bundesliga. A centrocampo anche il talento di proprietà del Real Madrid Josè Rodriguez, mentre in difesa il camerunense Chedjou garantisce fisicità al reparto arretrato.

Allenatore e modulo – Il club è guidato da Mustafa Denizli che ha portato il Galatasaray a vincere il titolo nel 2015. Di solito attua un 4-2-3-1 con Snejider libero di spaziare sulla trequarti a supporto con Podolski largo sulla fascia.

In campionato – Nell’ultima partita di campionato il Gala ha perso per 2-1 in trasferta contro il Mersin e in classifica si trova a quota 34 punti, terzo posto e lontano 15 punti dalla vetta di proprietà del Fenerbache. L’Europa League quindi diventa quasi una priorità per Snejider e compagni.

Marco Corsini

PREMIER LEAGUE – Che beffa per il Leicester!

Vittoria in rimonta e all’ultimo respiro (94′) per l’Arsenal nel big match della 26esima giornata di Premier League contro la capolista Leicester. La squadra di Ranieri, che fino ad oggi guidava la classifica con 5 punti di vantaggio sui Gunners e il Tottenham, era andata in vantaggio a fine primo tempo con un rigore trasformato da Vardy. Determinante per i Foxes il doppio cartellino giallo di Simpson al 9′ del secondo tempo. In superiorità numerica, l’Arsenal ha trovato il pareggio al 25′ con Walcott e poi assediato la porta del Leicester con Schmeichel grande protagonista con una serie di grandi parate. Il gol del sorpasso è arrivato a 30″ dalla fine con un gran colpo di testa di Welbeck, su punizione calciata da Ozil, che si è infilato nell’angolino alla destra del portiere. In classifica il Leicester resta a 53 punti, mentre l’Arsenal sale a 51. Nell’altro scontro al vertice vittoria esterna del Tottenham in casa del Manchester City. Con questa vittoria gli Spurs appaiano l’Arsenal a quota 51 punti, mentre i Citizens rimangono fermi a quota 47.

FONTE: ANSA

SEI NAZIONI – L’Italia dura solo un tempo contro l’Inghilterra

L’Inghilterra ha sconfitto l’Italia 40-9 (11-9) in un incontro della seconda giornata del Torneo 6 Nazioni di rugby, disputato all’Olimpico di Roma. Dimenticata la prova di Parigi, gli azzurri hanno subito un’altra lezione dagli inglesi, mai battuti da una nazionale italiana, in uno stadio stracolmo. Dopo una prima frazione coraggiosa e disciplinata, l’Italia di Jacques Brunel è crollata nella seconda frazione, subendo quattro mete in serie e non riuscendo più ad aumentaree il proprio punteggio. In classifica, gli inglesi sono in testa con due vittorie su due partite mentre l’Italia è scivolata all’ultimo posto per differenza reti con la Scozia.

FONTE: ANSA

Rio Ferdinand: “Il più grande talento mai visto”

Per la Lazio è ancora una scommessa tutta da vincere ma chi lo ha visto giocare ricorda molto bene quel talento inglese che prometteva fuoco e fiamme. Rio Ferdinand, ex difensore del Manchester United e della Nazionale inglese, intervenuto ai microfoni del Daily Mail è tornato a parlare degli inizi del calciatore biancoceleste Ravel Morrison: “Un giorno Sir Alex Ferguson mi disse ‘vieni a dare un’occhiata a questo ragazzo’. Io e Rooney andammo, era in corso una partita dell’Under 15 o 16. In campo c’era Ravel Morrison, sul campo faceva quello che desiderava, rallentava e accelerava come voleva. Con Ferguson pensammo che fosse il talento migliore mai visto, meglio di Giggs o chiunque altro. È un peccato che non abbia avuto le persone giuste intorno a lui. Se avesse ancora 16 anni mi piacerebbe prendermi cura di lui, ma nel caso mi chiedesse aiuto sono sempre a disposizione”.