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POLITICA – Putin bacchetta duramente l’Italia

Dopo gli attentati in Francia l’attenzione dell’Europa è rivolta verso Stati Uniti e Russia. Il Premier Russo Vladimir Putin, da sempre favorevole alla lotta al terrorismo islamico, è forse l’unico che fin dal primo momento ha preso una posizione netta e irrevocabile sulla questione. Qualche tempo fa in un suo discorso dichiarò la precisa volontà di voler reprimere senza nessuna pietà l’ISIS e qualsiasi organizzazione ad essa affiliata, come ampiamente dimostrato dai raid aerei e le operazioni militari dell’esercito russo senza aspettare l’autorizzazione delle Nazioni Unite.

Nel corso di un’intervista il Premier Russo, interpellato a proposito della politica europea, ha fatto capire che l’Europa è tutt’altro che unita e che al suo interno troppi paesi non valgono nulla. A qualcuno saranno certamente fischiate le orecchie. E all’ulteriore richiesta di spiegazioni da parte del giornalista per sapere a quali paesi si riferisca Putin ha rivolto un’accusa diretta proprio all’Italia e ai suoi governanti: “Vede ad esempio l’Italia, è un grande Paese con un grande popolo e con una storia molto importante alle spalle, ma oggi non vale nulla. Vale meno di 2 metri quadrati di deserto, è un paese governato da incapaci per altro non eletti da nessuno, capaci solo a farsi calpestare dai vertici Europei. L’Italia è diventata un rifugio di clandestini e terroristi, dove è facile entrare e restarci ancora di più. Ci sono paesi che pur di schiacciare l’Italia stanno portando avanti una politica distruttiva pur di portare il popolo alla disperazione. Non posso escludere che sia una tecnica studiata a tavolino per rendere inerme uno dei paesi più belli del mondo“.

TECNOLOGIA – Iphone 6 e 6S Plus, attenzione all’Errore 53…

Non sono giorni facili per la Apple che è stata presa di mira in questi giorni a causa dell‘Errore 53 che blocca gli Iphone 6 o 6S Plus se vengono sostituiti schermo e Touch ID con componenti non originali.

A rivelarlo è stato un giornalista del The Guardian che ha raccontato come – mentre sviluppava un report sulla crisi rifugiati in Macedonia – il suo Iphone si è rotto ed essendo molto distante il centro Apple si è dovuto rivolgere a un negozio non autorizzato. La riparazione è andata a buon fine, almeno fino a quando il giornalista non ha aggiornato il sistema operativo e lo smartphone si è bloccato. L’errore 53 è irreversibile e di conseguenza in tal caso l’Iphone diventa un fermacarte e non si può far altro che buttarlo, perdendo tutti i dati. Un portavoce di Apple ha spiegato che l’Errore 53 è “il risultato di un controllo di sicurezza introdotto per proteggere i clienti”.

Gli avvocati dello studio legale Pcva di Seattle hanno presentato richiesta per una ‘class action’ presso un tribunale californiano e puntano ad ottenere un risarcimento di 5 milioni di dollari insieme alla riparazione o alla sostituzione degli smartphone degli utenti colpiti, che sono invitati ad aderire all’azione collettiva compilando una richiesta sul sito web dello studio legale. Inoltre, hanno chiesto alla Apple di sviluppare un aggiornamento per eliminare definitivamenet l’errore 53.

Fabrizio Piepoli

CRONACA – Minacce gravi rivolte a uno degli inviati di Striscia la Notizia

Durante un servizio realizzato ieri sera da “Striscia la notizia” uno degli inviati del telegiornale satirico è stato minacciato di morte. L’inviato del tg Valerio Staffelli ha smascherato alcuni truffatori che camuffati da operatori per alcune onlus per i poveri raccoglievano offerte dai passanti ma in seguito però tenevano per sé i soldi raccolti. Un gruppo di truffatori che da anni raggiravano le persone con la scusa di raccogliere offerte da destinare all’acquisto di pasti caldi per i poveri riuscivano a racimolare cifre elevate, anche oltre 50 euro in un’ora. “Ti sparo, ti faccio uccidere” e “Vai via che ti do una coltellata, vai via che ti sparo”, sono le frasi rivolte a Staffelli da uno dei truffatori. Dopo aver smascherato i falsi volontari sul posto è arrivata la polizia che ne ha tratto in arresto uno. Ma quando l’uomo si è visto braccato ha insultato e minacciato Staffelli: “Ti faccio fare la fine che non ti ha fatto fare quello là”.

Anche Conte vuole godersi il “nuovo” Cataldi: possibile convocazione in azzurro…

Ormai, da quel bellissimo gol contro il Chievo Verona allo Stadio Olimpico, Danilo Cataldi sta vivendo un’importantissima evoluzione calcistica personale. Quel gol lo ha sbloccato mentalmente dopo mesi difficili in cui la testa non riusciva a seguire ciò che con foga dettava il cuore. Se n’è accorto Pioli e con esso tutto l’ambiente Lazio, ma le prestazioni del giovane aquilotto stanno entusiasmando anche il ct della Nazionale Antonio Conte. Secondo quanto riportato questa mattina da “Il Corriere dello Sport“, infatti, il ct azzurro starebbe pensando di convocare Danilo nelle prossime amichevoli della Nazionale per studiarlo da vicino e se da qui a maggio riuscirà ad avere una certa continuità, non è utopia l’eventualità di vederlo tra i 23 che Conte porterà in Francia per Euro 2016. Per ora è solo un’ipotesi e qualora ciò non dovesse accadere Danilo non dovrà assolutamente demoralizzarsi, la Nazionale per lui sarà solo una questione di tempo.

Stellone: “Contro la Lazio cercheremo di rubare qualche punto”. Leali: “Serve carattere”

Dopo la prima storica vittoria in trasferta del Frosinone in serie A, un galvanizzato Nicola Leali, peraltro tra i protagonisti del match a Empoli, ha parlato della prossima partita contro i biancocelesti: “Come affrontiamo la Lazio? E’ il mister che lo decide. Sarà importante mettere il carattere che abbiamo messo in queste ultime due partite. Noi alla salvezza ci crediamo e ci crederemo fino alla fine”. Dello stesso avviso il tecnico Roberto Stellone in conferenza stampa: “Questa vittoria ci dà morale. Cercheremo anche contro la Lazio di rubare qualche punto”.

CRONACA – Morte avvocato di Buffon. Il legale della sorella: “Accuse infondate”

AGGIORNAMENTO 14/02 ORE 8:00 – “Una persona prostrata da tensione emotiva e affettiva, abbattuta da accuse laceranti, certamente respinte“. Così l’avvocato Alessandro Rappelli, difensore di Marzia Corini, accusata della morte del fratello, l’avvocato Marco Valerio Corini, amico e legale di Gianluigi Buffon, morto il 25 settembre. Il difensore della donna è convinto di poter dimostrare che l’accusa è infondata. “E’ stata lei ad accudire fino all’ultimo il fratello, lo amava, non avrebbe mai potuto ucciderlo“, Marzia Corini è un medico anestesista in servizio all’ospedale di Pisa e il fratello era gravemente malato di tumore. “Ci sono consistenti margini difensivi“, per smontare l’accusa. Ne è convinto l’avvocato Enrico Marzaduri che assieme al collega Alessandro Rappelli, difende la donna. “La signora è fortemente provata perché nei suoi confronti è stata fatta un’accusa, la peggiore, che si può muovere a una sorella per la morte di un fratello, per di più per un vantaggio economico“.

Fonte: Ansa

Prima gli ha fatto cambiare testamento, poi l’ha ucciso iniettandogli antidolorifici in dosi massicce. Marco Valerio Corini, avvocato spezzino, legale di Gianluigi Buffon, è morto così nel settembre 2015, secondo le indagini dei carabinieri della squadra di pg e del Nucleo operativo del Comando provinciale della Spezia, ucciso da sua sorella anestesista che avrebbe riempito il fratello, malato di cancro, di antidolorifici al punto di accelerarne la dipartita. Per questo Marzia Corini, 52 anni, è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario. Tutto questo, secondo l’accusa, a causa di un testamento che la penalizzava a favore della fidanzata ventenne dell’avvocato.
I carabinieri sono risaliti indietro nel tempo, per ricostruire quanto accaduto, coordinati dai pm Giovanni Maddaleni e Luca Monteverdi che hanno poi firmato l’ordinanza cautelare. Secondo quanto ricostruito, Marzia Corini sapeva che dopo aver accertato la malattia, Marco Corini aveva fatto testamento e sapeva anche che questo testamento non la favoriva per nulla anzi: il legale aveva lasciato alla fidanzata ventenne tutti i suoi averi, salvo la quota di legge per i familiari. Marco Valerio Corini si è improvvisamente aggravato durante l’estate e la sorella ha cominciato a assisterlo assieme a un altro avvocato, Giuliana Feliciani, che spesso aveva affiancato Marco Corini in tribunale. Una collega, un’amica con la quale Corini aveva anche condiviso lo studio per un certo periodo di tempo. Secondo quanto accertato i carabinieri è stata lei, l’avvocato, a convincere Corini a stracciare il primo testamento e a sottoscriverne un altro. Un testamento molto più favorevole alla sorella, tanto che adesso è indagata per circonvenzione di incapace e testamento falso. Corini, secondo quanto accertato dagli inquirenti, non era più lucido negli ultimi tempi: un po’ per l’aggravarsi della malattia, un po’ per la morfina che gli veniva somministrata per lenire il dolore. Quindi, dev’essere stato poco impegnativo fargli stracciare il documento e fargliene firmare un altro.

Il 25 settembre 2015 Marco Valerio Corini è morto nel cordoglio generale perchè era molto conosciuto e molto benvoluto. Era famoso, Marco Valerio Corini: da anni era il legale di fiducia del portiere della Nazionale e della Juventus Gianluigi Buffon che lo aveva inserito nei Cda delle aziende di cui era diventato azionista. Appassionato di calcio, era stato presidente dello Spezia a metà degli anni ’80. Era stato anche presidente della Associazione oncologica milanese, presidente del Cda della Mascioni e membro del Cda della Zucchi.
L’indagine, secondo quanto appreso, ha avuto il suo input dalla denuncia della fidanzata di Corini, che alla lettura del testamento si è ritrovata a stringere un pugno di mosche in mano. E le indagini hanno portato a ipotizzare che Marco Corini fosse morto stroncato da una dose massiccia di oppiacei, forse morfina, somministrati secondo l’accusa dalla sorella Marzia. Purtroppo il corpo non potrà fornire prove. Marco Valerio Corini aveva deciso che voleva essere cremato e le sue ceneri sparse in mare. E così è stato.

Fonte: Messaggero.it

FESTIVAL DI SANREMO 2016 – And the winner is…

Sanremo 2016 ha incoronato vincitori gli Stadio con il brano ‘Un giorno mi dirai’. Al secondo posto si è piazzata Francesca Michielin con ‘Nessun grado di separazione e sul terzo gradino del podio la coppia Caccamo-Iurato con il brano ‘Via di qui. Così ha deciso lo spareggio finale al televoto. A decretare i tre superfinalisti il voto congiunto di giurie demoscopiche, giuria di esperti e televoto sui 16 in gara (Irene Fornaciari è stata ripescata all’inizio della serata). “Non avremmo mai pensato di vincere il Festival di Sanremo”, ha commentato ancora sul palco Gaetano Curreri. Mentre Francesca Michielin ha citato Jovanotti: “Sono una ragazza fortunata”. “Evviva!”, ha gridato Giovanni Caccamo entrando con Deborah Iurato in sala stampa per la conferenza stampa notturna dei vincitori. Gli Stadio si sono aggiudicati altri tre premi: il Premio Bigazzi per la miglior musica, il Premio della Sala Stampa Radio e il premio per la miglior cover del giovedì sera. Il Premio della Critica Mia Martini è andato invece a Patty Pravo, che l’ha dedicato proprio al leader degli Stadio Gaetano Curreri, il quale aveva firmato insieme a Vasco ‘E dimmi che non vuoi morire’, pezzo di gran successo partito proprio da Sanremo. Ironia della sorte il pezzo con cui gli Stadio hanno vinto era stato scartato lo scorso anno dal festival. “Ma era molto diverso da questa versione -ha spiegato Curreri- era un provino. E poi l’anno scorso non eravamo così convinti perché non avevamo l’album pronto. Adesso il disco c’è ed è belllissimo, quindi è stato molto meglio venire al festival quest’anno”.

Fonte: Adnkronos

Serie A: Juventus Napoli 1-0, i bianconeri tornano in testa. L’eroe Zaza: “Adesso siamo noi i più forti…”

Zaza all’88’ decide big match Juve-Napoli. Grazie a vittoria 1-0, bianconeri sorpassano azzurri in testa classifica.

Mi sono reso conto dell’importanza del gol appena l’ho fatto. Il campionato non è ancora finito, il Napoli è molto forte però adesso siamo davanti, dipende solo da noi e siamo molto contenti“. Simone Zaza match winner di Juve-Napoli è al settimo cielo per il gol che permette ai bianconeri il sorpasso in vetta alla classifica: “I record danno delle soddisfazioni – le sue parole a Mediaset Premiumma l’obiettivo è vincere il campionato. Abbiamo battuto la prima in classifica ma adesso siamo noi i più forti. Grandi festeggiamenti con Morata? A me viene da ridere perché non mi sento in competizione con gli altri attaccanti, ho un bellissimo rapporto con tutti i miei compagni di reparto, specialmente con Alvaro, stiamo tutto il giorno insieme ed è il primo che esulta quando segno. Un gol per avere più spazio? Io spero sempre di mettere in difficoltà il mister e di farmi trovare pronto ogni volta che vengo chiamato in causa“.

Fonte: Ansa

ESTERI – Sul Mondo l’ombra di una nuova Guerra Fredda

Le relazioni tra Nato e Russia sono scivolate in direzione di una nuova Guerra Fredda. A dichiararlo è stato il premier russo Dmitry Medvedev durante i lavori della Conferenza per la Sicurezza di Monaco. La politica della Nato, ha dichiarato Medvedev citato da ‘Russia Today’, è “non amichevole e non trasparente“.

Quasi ogni giorno ci si riferisce a noi come alla più terribile minaccia per la Nato nel suo insieme o per l’Europa, l’America e altri Paesi nello specifico. E questo malgrado il fatto che le vere minacce che esistono nel nostro piccolo mondo, e mi auguro che lo capiate, sono assolutamente altre“.

FONTE: www.adnkronos.com

Timothy Weah, il predestinato

Il grande George Weah ha incantato l’Italia grazie alle sue prodezze con la maglia rossonera del Milan, Il liberiano, ex Pallone d’oro, si è ritirato da un pezzo, dedicandosi alla politica per risollevare la sua nazione, la Liberia. Weah, ha un figlio di nome Timothy, 16 anni tra qualche giorno che milita nelle giovanili del Psg… sognando Ibra. Timothy è salito alla ribalta della cronaca sportiva per i suoi 3 gol siglati durante il match con l’Under 17 del Psg. C’è chi lo paragona già al papà ma lui predica calma, avendo già le idee sicure: “Vorrei essere ricordato per le mie gesta, non solo per essere il figlio di George Weah“. Di padre in figlio, piccoli campioni, e speranze, crescono.

Terribile incidente in auto per un calciatore del Carpi

Il calciatore del Carpi Eddy Gnahoré, è stato vittima di un terribile incidente in auto. la sua vettura è andata a scontrarsi con un camion nei pressi di Tortona. L’impatto è stato tremendo, tanto da ridurre la sua auto in frantumi. Fortunatamente, come riporta la Gazzetta di Modena, il calciatore non è in pericolo di vita, ma la sua stagione calcistica è terminata. Gnahoré ha riportato la frattura dell’anca. Di proprietà del Napoli, era in prestito al Carpi.

SERIE A – Ecco il risultato di Chievo – Sassuolo

Chievo-Sassuolo 1-1 nel secondo match odierno della 25/a giornata di Serie A. Reti tutte nel primo tempo e racchiuse in due minuti: padroni di casa in vantaggio al 28′ con Birsa, su un rigore concesso per un fallo di Peluso su Rigoni; pareggio degli ospiti al 30′ con un bel tiro dalla distanza di Sansone. In classifica, il Sassuolo sale a 35 punti, staccando l’Empoli, mentre il Chievo va a quota 31.

FONTE: www.ansa.it

Man Utd & Van Gaal: un fallimento da 139 milioni di euro

E’ il 13 febbraio, la 26esima giornata di Premier League: il Sunderland sconfigge il Manchester United per 2-1, mandando per l’ennesima volta all’inferno i Red Devils. Una stagione da dimenticare.: con questa sconfitta (la settima della stagione) la vetta è lontano 13 punti (al momento della pubblicazione dell’articolo il Leicester ancora deve scendere in campo). Il colpevole? Il mister olandese Lui Van Gaal. L’orange, che aveva disputato un magnifico Mondiale con l’Olanda e che ha sempre espresso un calcio bello da vedere e votato all’attacco, ha riscontrato troppe e, forse, inaspettate difficoltà nel gestire uno spogliatoio di prime donne. Ma soprattutto una squadra che, dopo l’addio di Sir Alex Ferguson, si è smarrita e persa senza mai ritrovarsi.

Un calciomercato faraonico, ma privo di senso logico – Eppure in estate lo United è stata tra le regine d’Inghilterra. Ben 139 milioni di euro spesi per acquistare giovani di talento come Martial, Deapay, Schneiderlin, Darmian, ma anche il veterano Schweinsteiger. Nuove leve unite all’esperienza del tedesco e dei veterani Rooney, Carrick e Mata. Ma come spesso accade troppe prime donne non fanno bene al club. L’unione di squadra non è mai stata palpabile in casa Red Devils, con i nuovi che spesso hanno giocato per se stessi con l’obiettivo di mettersi in mostra. Se a ciò si unisce una difesa alquanto fragile e schemi di Van Gaal troppo articolati e mai recepiti dai calciatori, l’attuale risultato potrebbe non apparire così sorprendente.

Cessioni anomale – Tanti acquisti ma due cessioni incredibili. Di Maria e il Chicarito Hernandez lasciati andare via senza rimpianti. Rimpianti che invece sono tornati a galla durante la stagione. Un bomber vero come il messicano ed un uomo assist come l’argentino sarebbero stati perfetti e invece stanno facendo le fortune di Psg e Leverkusen.

Dimenticare il passato e pensare al futuro – Vedere lo United in queste condizioni fa veramente male a chi ama il calcio. La nostalgia dell’era Ferguson è sempre viva in tutti noi appassionati di Premier League, ma è pur vero che bisogna guardare avanti. I trionfi ci sono stati ma non torneranno se non si progetta un futuro vero, sensato, fatto di programmazione e di duro lavoro. Mourinho dovrebbe essere il prossimo allenatore a sedersi sulla calda panchina dell’Old Trafford. Lui, lo Special One, potrebbe essere l’uomo giusto al posto nel momento giusto. Anche il portoghese, come il Manchester United, è voglioso di rivincita, di far vedere a tutti che il migliore allenatore è ancora lui. Lo stesso deve fare lo United e tornare a competere per i vertici in Inghilterra e in Europa.

Marco Corsini

Simone Inzaghi: “Lazio, contro il Latina è stata la vittoria della volontà”

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio Primavera, ha commentato così ai microfoni di Lazio Style Radio il successo fondamentale dei biancocelesti in campionato contro il Latina:

E’ stata la vittoria della volontà, la partita sembrava ormai compromessa e invece i ragazzi hanno creduto sempre alla possibilità di ottenere i tre punti, anche quando si sono ritrovati sotto. Soprattutto mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra dopo la delusione di martedì scorso: essere stati a un passo da quella finale di Coppa Italia che volevamo a tutti i costi ed averla vista sfumare di un soffio è stato un duro colpo, ma abbiamo saputo reagire. Contro un Latina che ha giocato alla pari con noi abbiamo saputo dare tutto, senza cali di concentrazione.

Ora il campionato resta l’unico obiettivo per la Lazio Primavera: “Siamo già concentrati sulla prossima sfida contro il Frosinone. A Viareggio non ci saremo, è una scelta concordata con la società per dare uno sviluppo lineare alla nostra stagione, anche l’anno passato abbiamo deciso così.

Sui singoli: “Rossi ormai è una garanzia, ma oltre al suo impegno mi sento di elogiare quello di tutta la squadra, oggi è stato il collettivo a prendersi i tre punti di forza. Molto bene anche chi è subentrato dalla panchina, a partire da Sarac che ha segnato, ma anche Beqiri merita un plauso per quello che ha saputo mettere nel quarto d’ora finale. Ora speriamo di recuperare Palombi e Dovidio per il Frosinone.

Fabio Belli

Serie A, il Frosinone passa ad Empoli

Colpaccio del Frosinone, che espugna il Castellani di Empoli. 2-1 il risultato finale. Decisiva una doppietta di Ciofani.

Si tratta della prima vittoria in trasferta dei ciociari in Serie A. Un successo meritato, frutto di una prestazione coriacea, determinata e di personalità. Il vantaggio dopo 17′ minuti è firmato Daniel Ciofani, che batte Skorupski con un colpo di testa preciso. I padroni di casa provano a reagire, soprattutto con le iniziative di Pucciarelli e Saponara. E’ proprio quest’ultimo, al 15′ della ripresa, a servire a Maccarone la palla del pareggio. Ma il Frosinone non subisce il colpo e Dionisi viene atterrato in aerea da Mario Rui. Ciofani dal dischetto non sbaglia. E’ il gol che decide la sfida, nonostante l’arrembaggio finale dei toscani. Gli uomini di Stellone ora si trovano a soli due punti dalla salvezza e da quel quartultimo posto occupato dalla Sampdoria.

PRIMAVERA – Lazio-Latina 2-1, rimonta che vale oro firmata Sarac & Rossi

La Lazio continua a credere nei play off. Dopo la delusione per l’eliminazione nella Coppa Italia Primavera, i biancocelesti hanno dato continuità al buon momento in campionato vincendo in rimonta una partita che sembrava ormai compromessa al “Fersini” di Formello.

PRIMO TEMPO SENZA GOL – I ritmi nel primo tempo sono alti con molti capovolgimenti di fronte, ma le occasioni da rete si contano sulle dita di una mano. La prima vera palla gol è del Latina, con Sbordone che sfrutta gli spazi che la difesa biancoceleste non manca mai di lasciare agli avversari. L’esterno nerazzurro arriva alla conclusione da buona posizione, ma trova solo l’esterno dalla rete pur dando l’illusione del gol. Nella Lazio si muove molto bene Folorunsho nella zona mediana del campo, con i suoi cambi di passo preziosi e i suoi break che lo rendono molto pericoloso alla mezz’ora. Ci prova anche Rossi, ma a 6′ dall’intervallo l’occasione migliore capita sui piedi di Manoni, che su un cross di Murgia di testa va vicinissimo al bersaglio, mancando la porta d’un soffio.

RIMONTA NEL FINALE – I veri fuochi d’artificio arrivano però nel secondo tempo. La prima fiammata del Latina vale il gol al 3′. Su cross da calcio d’angolo Matosevic sbaglia il tempo dell’uscita alta facendo spiovere il pallone in area: la deviazione fatale è di Germoni, che sigla un rocambolesco autogol. E’ una mazzata per la Lazio che ci mette un po’ per riorganizzarsi. Ma la concretezza sotto porta dei ragazzi di Inzaghi cresce esponenzialmente: al 9′ Manoni spreca un perfetto assist di Rossi e al 14′ Murgia su punizione va molto vicino al pari. Sarac ed Ennali prendono il posto di Rokavec e Verkaj, ed al 32′ è proprio Sarac a trovare la prodezza che vale il pari. Una pregevolissima conclusione che permette alla Lazio di chiudere a testa bassa la sfida: a 8′ dalla fine la svolta, con un movimento da bomber consumato di Rossi che scarica in rete tutta la rabbia biancoceleste. Con questa vittoria la Lazio si isola al quinto posto e vede l’Empoli battuto a Napoli e il Frosinone battuto a Palermo lontani rispettivamente una e cinque lunghezze: i play off sono sempre più a portata di mano.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – LATINA 2-1

Marcatori: 48′ aut. Germoni (L), 77′ Sarac (L), 82′ Rossi (L)

LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Manoni, Mattia, Quaglia, Germoni; Folorunsho (76′ Beqiri), Rokavec (52′ Sarac), Murgia; Verkaj (52′ Ennali); Calì, Rossi. A disp. Borrelli, Cotani, Dovidio, Petro, Antonucci, Bernardi, Bezziccheri, Cardoselli, Impallomeni. All. Simone Inzaghi

LATINA (3-5-2): Loliva; Matino, Befani, Costanzo; Sbordone (76′ Oberrauch), Criscuolo, Gennari (63′ Kasai), Shahinas, Atiagli; Wolski (70′ Ricci), Di Nardo. A disp. Paparo, Sottoriva, Menichelli, Dal Monte, Guardabasso, Caruso, Varriale, Beccaceci, Vinciarelli. All. Marco Ghirotto

ARBITRO: Dionisi (sez. Aquila)

ASSISTENTI: Alessandro-Annunziata

NOTE. Ammoniti: 17′ Rokavec (L), 38′ Verkaj (L), 56′ Matino (Lat), 58′ Manoni (L), 80′ Criscuolo (Lat), 91′ Quaglia (L). Recupero: 3′ st.

Pulici: “Il Flaminio significa storia e tradizione, deve essere onorato”

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La bandiera biancoceleste Felice Pulici è intervenuto sui 105.8 di Radio Olympia per esprimere la sua opinione in merito alla situazione legata allo Stadio Flaminio (per la bonifica del quale i tifosi della Lazio hanno aperto una petizione): “Lo stadio Flaminio è della S.S. Lazio, deve essere onorato, riportandolo al prestigio che merita, secondo la storia, la tradizione e il monumento nel tempio del calcio che rappresenta. Nessuno osi rovinarlo pensando ai propri e unici interessi. Finalmente lo stadio Flaminio, anche in previsione delle future olimpiadi per Roma 2024, tornerà a risplendere, regalandoci nuovamente le emozioni di un tempo“. Questo l’auspicio di Pulici e di tutti i tifosi della Lazio.

Zuckerberg presidente della Lazio, la simpatica iniziativa di una pagina fb

Una simpatica iniziativa ha preso vita su Facebook. Alcuni tifosi biancocelesti hanno ideato un gruppo, nato il 5 febbraio e arrivato quasi a 1000 “mi piace”, e lo hanno chiamato “Vogliamo Mark Zuckerberg presidente della Lazio“. L’idea dei sostenitori biancocelesti sarebbe quella di riconsegnare la società nelle mani di un magnate. La descrizione del gruppo riporta testualmente: «Vogliamo il fondatore di Facebook presidente della SS Lazio! Con lui si tornerebbe grandi riscrivendo la storia!!!». Tra tanti magnati proprio Mark Zuckerberg, colui che ha conquistato il mondo con il suo Facebook. Idea simpatica ma che certamente non farà piacere all’attuale presidente Claudio Lotito.

Savino: “Difficile recuperare in classifica ma la vittoria con il Verona è stata una bella iniezione di fiducia”

Per parlare della squadra di Pioli ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Gabriele Savino, ex centrocampista biancoceleste: “Giovedì scorso la Lazio mi è sembrata una squadra concreta. Quella con il Verona non è stata una vittoria semplice, i veneti stanno risalendo in classifica e venivano da un pareggio con l’Inter. Il successo sicuramente è stato un bel segnale. Ora bisogna continuare sulla strada intrapresa, bisogna recuperare punti, servirebbe un bel filotto di risultati positivi consecutivi. Ora non si può più sbagliare, tutti i punti sono importanti. Non è facile quando si deve recuperare sulle squadre davanti ma i tre punti sono stati una grande iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. La vittoria con l’Hellas deve essere solo il primo passo per un grande recupero. I biancocelesti sono una buona squadra, hanno un potenziale offensivo forte anche se in questa stagione le cose non hanno girato per il verso giusto. Matri ha iniziato molto bene, ma non è solo ci sono anche delle buone alternative. I problemi non sono dipesi solo dagli avanti biancocelesti, è la squadra che deve fare bene per permettergli di segnare. Inoltre possono contare su due giocatori di qualità come Biglia e Cataldi, abili nella regia, e hanno anche altre alternative  importanti. Forse è mancata la continuità di risultati, la classifica non rispecchia quello che ci si aspettava ma tempo per poter risalire ce n’è ancora, basterebbe una serie di vittorie. Gli obiettivi si possono ancora centrare, due-tre vittorie di seguito e la classifica parlerebbe in maniera diversa. Non bisogna fare calcoli e pensare a una gara alla volta. Nei prossimi incontri la squadra di Pioli si troverà di fronte Frosinone, Sassuolo, Torino e Atalanta: sembrebbero gare facili e alla portata ma in realtà sono tutte insidiose, nessuno ti regala niente. Giovedì c’è una partita importante, Pioli sceglierà per il reparto offensivo il giocatore che riterrà più idoneo e pronto, i giocatori moderni sono quelli che sanno essere determinanti anche subentrando nel corso della partita. Ora il tecnico ha l’imbarazzo della scelta, in questo momento tra titolari e riserve non c’è differenza, tutti i giocatori devono essere pronti e concentrati per affrontare al meglio il finale di stagione. Passare il turno in Europa League sarebbe importante per aumentare la stima in se stessi. Siamo ai sedicesimi di finale, non esistono partite facili. Le squadre che sono giunte a questo punto sono tutte di valore ma i giocatori con più esperienza internazionale della Lazio possono fare la differenza anche nella competizione europea. In Turchia sarà una gara dura ma i biancocelesti devono giocare come sanno fare, tra i romani ci sono giocatori che possono risolvere la gara con una giocata”.

 

 


CRONACA – Ladro per amore

Venerdì sera B.A., un giovane pregiudicato di Pavona, in provincia di Roma, armato di pistola e con il volto coperto da un casco, ha rapinato la cassa della farmacia «Quattro strade» ad Albano, minacciando il titolare e facendosi consegnare l’incasso della serata, un centinaio di euro circa. Per la farmacia in questione, situata sulla via Nettunense, è stata la seconda rapina in un mese e mezzo. Il giovane pregiudicato è stato fermato dai militari dell’Arma dopo un inseguimento per le strade alla periferia di Roma. Fuggito in scooter verso casa, a Pavona, è stato intercettato dai carabinieri della compagnia di Castelgandolfo che lo hanno bloccato poco dopo. Il giovane, abbandonato il motorino, era scappato a piedi nella sua abitazione dove è stato rintracciato. Ai carabinieri che lo hanno arrestato l’uomo ha spiegato di averlo fatto per poter comprare alla fidanzata un regalo per San Valentino. Il giovane è ora rinchiuso in carcere a Velletri e i carabinieri stanno cercando di scoprire se ci fosse stato un suo coinvolgimento anche nel primo colpo subito dallo stesso esercizio il 29 dicembre scorso.