Home Blog Pagina 2719

Andrea Lenzini spara a zero su Lotito ma poi…

AGGIORNAMENTO ore 15,40 – Nel pomeriggio il nipote del presidente Lenzini, Andrea, sempre tramite lo stesso social sul quale aveva postato il duro attacco al presidente biancoceleste ha condiviso un nuovo post, nel quale, sono riportate le scuse dell’attuale numero uno: “Mi ha chiamato adesso DE MARTINO da parte del presidente LOTITO. Si scusa con me. Pensava fosse uno scherzo. Siccome come mio nonno sono una persona si molto decisa e che non guarda in faccia nessuno ma aperta al dialogo e alle seconde possibilità, voglio credere alla sua buona fede. Con questo dico FORZA LAZIO SEMPRE. Mi raccomando presidente così come ci sono rimasto male io tanti tifosi rimangono male alla sua poca umanità. Le persone sono come lei e pretendono calore. Io non ho mai messo in dubbio la sua gestione societaria ma provengo da una famiglia che aveva ed ha sani principi…dia di più a livello umano a questa società ed ai suoi tifosi. Di questo sarà sempre ripagato. Mio nonno andò anche in B ma è stato sempre amato. Grazie ed accetto le scuse”.

A 29 anni dalla morte di Umberto Lenzini il nipote Andrea, per commemorare la memoria del compianto presidente biancoceleste del primo scudetto, ha tentato inutilmente di contattare l’attuale presidente Claudio Lotito. A svelare il retroscena, tramite facebook, è stato proprio il nipote di Lenzini che, in seguito alla chiamata fatta a Lotito, non ha risparmiato un duro attacco all’attuale numero uno biancoceleste: “Mi sarebbe piaciuto ricordarlo con un lutto al braccio ma molto probabilmente ieri, quando ho avuto questa idea, era troppo tardi. Fatto sta che ho telefonato al presidente Lotito. Chi mi conosce sa che ho sempre cercato di difendere il presidente da alcuni attacchi perché sono pro Lazio e pro società, indipendentemente da chi la gestisce. Il problema è sorto quando mi ha risposto: “Pronto, chi è”?”.”Sono Andrea Lenzini, nipote di Umberto, il presidente del primo scudetto”… tu tu tu tu… Ho riprovato e il telefono era spento. Ecco, Claudio Lotito, chi non rispetta Umberto Lenzini e la famiglia Lenzini non merita il mio rispetto”.

L’ERBA DEL VICINO- Un altro calciatore attacca Spalletti – VIDEO

Sembrano non finire mai i problemi per Spalletti. Dopo le forti dichiarazioni di Totti che hanno portato all’esclusione del capitano giallorosso nella sfida contro il Palermo, arrivano immagini di un altro calciatore della Roma che, durante la gara contro i siciliani, si rivolge in maniera rabbiosa verso il proprio allenatore. Infatti dal video qui di seguito, si può notare come Maicon avvicinandosi a Luciano Spalletti gridi verso il tecnico, mandandolo letteralmente a quel paese.

 

Torna l’iniziativa biancoceleste nelle scuole

Per la gioia dei più piccoli e di tutti i sostenitori biancocelesti torna l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport“. L’iniziativa della società biancoceleste volta alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” nelle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia, iniziativa che vedrà impegnati alcuni rappresentanti della squadra e Olympia, il simbolo della società biancoceleste. Questa volta l’appuntamento è fissato per domani, martedì 23 febbraio 2016, nella scuola Antonio De Curtis in Viale San Giovanni Bosco 125. Per chi volesse avere la Lazio nella propria scuola indirizzare una mail a lazionellescuole@sslazio.it.

 

FORMELLO – Test con la Primavera e prime indicazioni anti Galatasaray

0

Ripresi stamane a Formello gli allenamenti in vista del Galatasaray. Agli ordini di Pioli lavorano solo in dodici, che partecipano ad un’amichevole con la Primavera, conclusa sul risultato di 11-1, con triplette di Matri e Klose, doppiette di Felipe Anderson e Kishna e reti di Basta e Bezziccheri per i baby. Un test che, in vista dell’inizio delle prove tattiche anti formazione turca (previsto per domani), è servito a mister Pioli per valutare la condizione di chi non è sceso in campo ieri a Frosinone. Lavoro in palestra invece per gli altri, ad eccezione di Bisevac, Hoedt, Cataldi e Djordjevic, che svolgono una leggera corsa di scarico sul perimetro del Fersini.

Nel test, Pioli adotta un insolito 4-4-2, ma solo per le caratteristiche dei giocatori presenti. Assente tra gli altri Radu, che soffre per un affaticamento ed è in forte dubbio per la gara di giovedì. Nella ripresa, invece, Keita sostituisce Matri, che inizia a lavorare in modo differenziato, e il modulo si trasforma in un 4-2-3-1. L’attaccante lombardo, come all’andata, dovrebbe essere schierato dal 1′, affiancato ai lati da Felipe Anderson Mauri.

THE BEST OF THE BEST: Lulic 71

La partita di domenica alle 18:00 giocata dalla Lazio contro il Frosinone è l’ennesima gara di questa stagione, che verrà ricordata per i 2 punti persi più che per il punto guadagnato. Una squadra, a detta della società, “difficilmente migliorabile” si presume che viaggi spedita verso i primi posti della classifica o almeno che non si ritrovi un punto sotto al Sassuolo. Ma soprattutto una squadra come la Lazio, deve andare a Frosinone e vincere. Niente di tutto questo ma, se ci si prova, si può riuscire anche a trovare qualcosa di buono nel pareggio della 26esima giornata arrivato contro i ciociari, come la prova di alcuni singoli. Secondo la nostra redazione, il migliore della sfida contro i gialloblu è stato: Senad Lulic. L’eroe del 26 maggio, ha dato l’ennesima riprova di quanto Pioli non possa fare a meno del suo esterno sinistro. Quello che fa risaltare agli occhi di tutti, l’importanza del bosniaco è la sua enorme duttilità, infatti Senad è il jolly di questa Lazio ed ogni settimana il mister ha sempre pronto il suo tuttofare: Si assenta Radu? c’è Lulic. Centrocampo con qualche assenza? ecco pronto Lulic. Esterno d’attacco che sa dare una mano nella fase di non possesso? sempre Lulic. Offre grandi prove, qualsiasi sia il ruolo che gli viene assegnato e lo fa disponendo di: intelligenza tattica, grande generosità e quell’aggressività che manca ad alcuni dei suoi compagni di squadra. In quest’ultima gara ha sostituito Radu, spegnendo le incursioni provate dall’esterno destro gialloblu Soddimo, giocando molti palloni. E’ stato l’unico, insieme all’altro esterno difensivo Konko, a ripartire palla al piede provando a dare una scossa ad una squadra senza mordente. Il ragazzo nativo di Mostar ha meritato sul campo il rinnovo con la Lazio, senza fare alcuna polemica al di fuori del rettangolo verde. Quello che sta dimostrando Lulic è semplicemente il non avvalersi dell’eternità che gli garantiscono i suoi tifosi dopo quella finale di coppa italia, mostra di non adagiarsi nonostante abbia realizzato un gol incancellabile dalla mente dei tifosi. Con ogni prestazione offerta sembra annunciare: “Io sono leggenda, ma voglio continuare ad esserlo”, semplicemente SENAD LULIC.

Per ulteriori approfondimenti di seguito potrete leggere le pagelle di Frosinone-Lazio.

Regalia: “Quando mancano i soldi, bisogna far lavorare il cervello. Pioli fuoriclasse di questo club.”

Carlo Regalia, ex direttore sportivo della Lazio ai tempi della presidenza Calleri, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per fare il punto sulla situazione della formazione biancoceleste dopo il deludente pareggio contro il Frosinone.

Spesso in queste settimane viene comparato il passaggio di proprietà avvenuto ai tempi di Calleri con la Lazio passata nelle mani di Cragnotti, a quello che potrebbe avvenire tra Lotito e una futura proprietà che possa permettere al club di crescere rispetto ai livelli attuali. “E’ difficile entrare nella testa delle persone, soprattutto essendo fuori dal mondo Lazio. Noi in quel periodo, sempre con l’aiuto dei tifosi, abbiamo costruito qualcosa perché i Calleri erano gli unici che potevano prendere davvero la società. Quando sono arrivati i nove punti di penalizzazione la squadra ha tenuto per la passione di Calleri e per la grandissima personalità di Fascetti che quando, prima ancora, arrivò la sentenza della retrocessione in Serie C confermò che sarebbe rimasto. Se qualcuno di voi non è d’accordo se ne deve andare subito, disse. Quella è stata la base per ripartire. Quando si è avvicinato Cragnotti si è capito che aveva i mezzi per poter far esplodere il potenziale di quella squadra, che partiva con una base con elementi come Riedle, Ruben Sosa, Thomas Doll ma anche Gabriele Pin, che l’anno prima era diventato campione del mondo con la Juventus. Questa consapevolezza nasce dall’entusiasmo che ci ha regalato il pubblico e che ora la società dovrebbe recuperare.

Questa base non poteva essere stata ricreata l’anno scorso? “Sì, io avrei scommesso su un miglioramento partendo dall’allenatore che era il vero fuoriclasse di questo gruppo. Sicuramente, anche se si è fatto ironia su questo, il gruppo era difficilmente migliorabile, ma qualcosa si è sbagliato e forse qualcosa si è rotto anche a livello del gruppo. E’ calato il rendimento di alcuni elementi che erano punti fermi, senza contare i nuovi che probabilmente stanno dando davvero poco.

Il pareggio di Frosinone può essere figlio di quali sbagli? “Io mi auguro che non sia un decadimento progressivo: giocare contro una squadra in lotta per non retrocedere è difficilissimo e soprattutto non procura vantaggi: se vinci hai fatto solo il tuo dovere, se non ci riesci emergono un sacco di dubbi. La squadra non è riuscita a ripetersi ai livelli dell’anno scorso e non è un problema che nasce a Frosinone. Anche perché la permanenza di tutti i big doveva preludere ad un altro tipo di rendimento, al di là di altri errori che possono essere stati fatti.

Sul lavoro del direttore sportivo: “Quando ci sono pochi soldi bisogna far lavorare un po’ il cervello. E’ inutile stare sempre seduti accanto al presidente, bisogna girare i campi, battere le strade indicate dall’allenatore in base alle esigenze della squadra e cercare magari di individuare quei giocatori che in futuro potranno valere tanto, ma prima che le loro valutazioni si impennino. Un modus operandi che a suo tempo mi fece scoprire, quando giocava nella Pro Patria, un giocatore sul quale all’epoca non voleva scommettere nessuno: Luciano Re Cecconi.

Fabio Belli

Brocchi: “Lazio, per segnare non puoi affidarti solo a Candreva e Anderson”

0

Ennesima occasione sprecata per la Lazio, che torna da Frosinone con un punto che non muove la classifica e soprattutto di nuovo senza gol all’attivo. Un vero peccato, come conferma anche Cristian Brocchi ai microfoni di Lazio Style Radio: “Non ho visto tutta la partita, ma il modo di giocare del Frosinone era chiaro, visto che stava lottando per salvarsi, mentre la Lazio doveva assolutamente vincere. È stato un vero peccato rimanere a secco di gol. Avere uno zoccolo duro di titolari è molto importante, dà sicurezza e migliora il gioco. Riesci a trovare soluzioni diverse, per questo gli infortuni incidono così tanto. Perché, a causa delle caratteristiche dei giocatori, si è costretti ad affidare tutto il gioco agli attaccanti esterni e così si diventa prevedibili. Non ci si può affidare sempre e solo a Candreva e Anderson sperando che siano loro a inventare qualcosa. Matri? Siamo amici da tantissimi anni, siamo molto legati. Abbiamo vissuto tanti momenti insieme e ci vogliamo bene. L’umiltà è la qualità più grande che ha e che lo ha portato dov’è. La Lazio? Ha il giusto mix di giovani e vecchi, che è importante in ogni squadra. Purtroppo questa stagione sta avendo troppi alti e bassi, per cui il pareggio vale relativamente. La speranza è che l’appuntamento in Europa possa costituire uno sprone per arrivare in fondo, perché è comunque un obiettivo prestigioso. La differenza di rendimento in Italia e in Europa? A volte in Europa è più facile giocare perché, a differenza che in campionato, non trovi squadre che si chiudono e ti aspettano“.

Coppa America 2016, i gironi: subito il remake di una partitissima in programma

Sarà la Coppa America cosiddetta del centenario quella che andrà in scena dal 3 al 26 giugno negli Stati Uniti. Nella notte a New York è stato effettuato il sorteggio: nel Girone A gli Usa, Nazionale ospitante, affronteranno Colombia, Costa Rica e Paraguay; nel Girone B sono inserite Brasile, Ecuador, Haiti e Perù; nel Girone C Messico, Giamaica, Uruguay e Venezuela, mentre nel Girone D ci saranno Argentina, Cile, Panama e Bolivia.

Ci sarà dunque già nella fase a gironi il remake della finalissima dell’edizione di un anno fa, disputata in Cile e che vide i padroni di casa trionfare ai calci di rigore contro la pur favorita Argentina. Il primo match di questa attesissima Coppa America del centenario si disputerà al Levi’s Stadium di Santa Clara, cornice dell’ultimo SuperBowl vinto dai Denver Broncos. La finalissima è in programma il 26 giugno al MetLife Stadium di East Rutherford, dove giocano le franchigie del football americano di New York.

TEMPI BELLI – Leggo il giornale c’è Papa Francesco e un kebab in Serie A

Secondo me per risolvere i problemi in casa dobbiamo comprare un kebab.

Un kebab… un panino?

No, proprio un kebab… una torre di carne che la mettiamo in un angolo, che gira 24 ore su 24 e tu ti tagli quello che vuoi…

Ci abbiamo messo sei mesi ma alla fine ci dobbiamo arrendere all’evidenza. Alla Lazio non basta qualcosa per migliorare, bisogna entrare e comprare tutto il kebab, il macchinario con la carne dentro. La squadra, alla fine avevano ragione, è difficilmente migliorabile. Difficile migliorare una roba del genere, da che parte vuoi cominciare? Dai palloni persi a centrocampo che mandano direttamente in porta Ciofani, che per fortuna una volta ci grazia e le altre due Konko si trasforma in Jackie Chan, una roba che un anno fa in Paideia avrebbero dovuto tutti cancellare le ferie per un anno e invece eccolo lì, il francese che piace a pochi perché ricorda a tutti che chi sfotte con malignità i giocatori della Lazio fa sempre la fine del fesso.

Ti chiedo scusa se la Lazio non è più la stessa, di tanti anni fa: leggo il giornale, c’è Papa Francesco e il Frosinone in Serie A. E forse ci resta pure, perché per voglia e determinazione la Lazio avrebbe anche avuto qualcosa da imparare, ieri. Per gioco no, quello è difficilmente migliorabile: per Pioli e perché tanto, l’abbiamo appena detto, più in là questi non ci vanno. A Istanbul c’è Parolo solo solo per il comodissimo gol del vantaggio, Matri non gliela passa e taglia in mezzo. A Frosinone c’è Djordjevic solo solo per il comodissimo gol del vantaggio, Candreva non gliela passa e tira (è Candreva, che ti puoi aspettare? Lui tira, sempre). Adesso, nello spogliatoio, cosa dovrebbe fare Stefanone nostro? Manco si può dire di fargli il disegnino, che alla lavagna tattica glieli fanno, letteralmente.

Ma il futuro a volte regala sorprese inaspettate. La squadra è diventata facilmente migliorabile, finalmente non ci si dovrà angustiare per capire cosa fare. Un difensore centrale, un regista, un centravanti. E’ sin troppo facile capire cosa manca: secondo Brian Clough questi erano gli elementi che facevano la spina dorsale di una squadra, come lo stecco dello Shish Kebab, come lo chiamano in Inghilterra, diceva testualmente. Noi, non ci vergogniamo a dirlo, dopo ieri sera abbiamo cercato la consolazione dello street food, come lo chiamano oggi (le zozzerie, come le chiamava mamma). E quando il kebabbaro ci ha chiesto:

Panino?

Abbiamo risposto: “Per ora sì: semmai giovedì ripasso per la torre…

Fabio Belli

TRASPORTI ROMA – Rivoluzione per tutti i viaggiatori, previsti rimborsi?

ROMA – Rimborsi in caso di ritardo, multe salate per i furbetti e videosorveglianza. La bozza del decreto legge sui servizi pubblici locali (testo unico attuativo della riforma Madia) che si occupa anche di trasporti, impone una stretta su corse cancellate o ritardi, a tutela dei pendolari e di chi si muove con i mezzi pubblici. Il diritto al rimborso del biglietti scatta dopo mezz’ora se si tratta di mezzi pubblici cittadini o dopo un’ora se si allarga il raggio a livello locale. A meno che i problemi derivino da scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili. Tutto questo, fermo restando la normativa esistente in materia.

Sul fronte “furbetti ed evasori”, chi non paga il biglietto andrà incontro a multe salate. Chi non “striscia” il titolo di viaggio va incontro a una sanzione pecuniaria da definire con legge regionale e dove la legge manca, si legge nella bozza, la multa “è pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro”.

Inoltre le aziende del Tpl potranno potranno anche affidarsi a soggetti esterni “qualificabili come agenti accertatori”, che, nei limiti del loro servizio, acquistano la “qualità di pubblico ufficiale”.  Stando alla bozza, è previsto inoltre che il ministero dell’Interno possa mettere a disposizione “agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori” per periodi non superiori ai 3 anni e con copertura dei costi a carico dell’ente che fa la richiesta. Sempre al “fine di assicurare il più efficace contrasto al fenomeno dell’evasione tariffaria” possono essere utilizzate anche “le rilevazioni dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata”. E le registrazioni possono rappresentare “mezzo di prova, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine”.

 

Fonte: La Repubblica

SERIE A – FOCUS SULLA GIORNATA N° 26

Aspettando il Big Match di questa sera tra Napoli e Milan finora sono state ben 26 le reti segnate. In otto punti troviamo ben quattro squadre, la Juventus (58) che mantiene due punti di vantaggio sul Napoli (56), che avrà una grande occasione contro i rossoneri di andare un punto sopra. Seguono Fiorentina (52) e Roma (50). Poi via via Inter (48), Milan (43 con una partita in meno), Sassuolo (38) e Lazio (37). Nella parte bassa della classifica è “bagarre”, con il Verona (18) in rimonta, Carpi, Frosinone e Palermo in un fazzoletto di 6 punti.

ROMA – PALERMO 5-0 – La squadra di Spalletti ha strapazzato uno sterile Palermo per 5-0. Doppietta di Dzeko e Salah e rete di Keita. Applausi per Totti in tribuna e fischi per l’allenatore di Certaldo.

ATALANTA – FIORENTINA 2-3 – Importante successo esterno per la Fiorentina che supera per 3-2 l’Atalanta e mantiene saldo il terzo posto in classifica. Succede tutto nella ripresa: sblocca Mati Fernandez al 67’ e raddoppia Tello all’81’. Poi Conti all’84’ sigla la rete che riapre la partita, ma Kalinic a 3 minuti dal 90esimo trova il terzo gol, prima dell’inutile rete di Pinilla nel finale che fissa il risultato sul definitivo 2-3. Nel recupero espulso Conti per doppio giallo.

TORINO – CARPI 0-0 – Finisce in parità la partita tra Torino e Carpi, che chiudono senza reti una sfida non troppo bella e povera d’emozioni. All’Olimpico, la squadra di Ventura prova a fare la partita ma non riesce a sfondare la resistenza degli emiliani, che ci provano esclusivamente in ripartenza. I granata hanno una grande chance al 77′, ma il calcio di rigore di Maxi Lopez viene parato da Belec.

FROSINONE – LAZIO 0-0 – Piace più al Frosinone che alla Lazio il pareggio del Matusa. È successo poco o nulla nel derby laziale ma alla fine sono i gialloblù di Stellone a gradire maggiormente il punticino, che accorcia le distanze dalla Sampdoria a una settimana dal delicatissimo scontro diretto di Marassi. Per Pioli altra serata carica di rimpianti.

GENOA – UDINESE 2-1 – Ospiti avanti grazie ad Ali Adnan (primo gol iracheno in Serie A), nella ripresa il rigore di Cerci e il gol di Laxalt consentono al Grifone di tornare al successo dopo un mese. Nel finale Perin è decisivo dagli 11 metri sul capitano bianconero, ora Colantuono rischia la panchina.

SASSUOLO – EMPOLI 3-2 – Due cartellini rossi, cinque gol e tanto spettacolo. Il Sassuolo trova il primo successo nel girone di ritorno e lo fa ai danni dell’Empoli dopo una partita ricchissima di emozioni: dopo l’espulsione di Missiroli al 31esimo, sono i toscani a passare per primi con Zielinski ma il rosso a Tonelli e la rete di Berardichiudono la prima frazione in perfetta parità. Nella ripresa doppietta di Defrel prima del rigore siglato da Maccarone.

INTER – SAMPDORIA 3-1 – Nel terzo anticipo della 26.ma giornata, l’Inter supera la Sampdoria e torna a vincere sotto gli occhi di Mourinho, presente in tribuna. A San Siro finisce 3-1 per i nerazzurri, che sbloccano il match conD’Ambrosio (23′) prima di trovare il bis grazie al colpo di testa di Miranda (57′). A chiudere i conti ci pensa Icardi, bravo a infilare Viviano di sinistro (73′). Nel finale arriva l’inutile rete di Quagliarella (92′).

VERONA – CHIEVO 3-1 – Derby tirato al Bentegodi. Nel primo tempo Bizzarri para un rigore a Toni ma l’attaccante sulla respinta segna. Nella ripresa raddoppia Pazzini. Poi l’arbitro concede un penalty più che dubbio agli ospiti espellendo Moras, e Pellissier non sbaglia. Rosso anche a Spolli verso il finale. In pieno recupero gran gol di Ionita.

BOLOGNA – JUVENTUS 0-0 -Si è interrotta con lo 0-0 di Bologna la serie di 15 vittorie della Juventus, ma Allegri non vuole certo farne un dramma: “La squadra era partita molto bene, abbiamo avuto 2-3 occasioni molto favorevoli, ci sono sicuramente meriti del Bologna che ci ha chiuso bene gli spazi. Altre volte abbiamo sbagliato tecnicamente noi qualcosa: dispiace non avere vinto, ci fermiamo a 15 vittorie, ma nel calcio non si può sempre vincere”.

 

FOTO – Valentina Vignali: una Sex Bomb al servizio della Lazio Pallacanestro 1932

La giocatrice riminese dopo aver giocato la prima parte della stagione nella Nico Bk Massa e Cozzile, società toscana partecipante al campionato di serie B, approda in maglia biancoceleste. Coach Mauro Penna può aggiungere vicino a canestro qualità e quantità nobilitando il pacchetto lunghe di un elemento capace di immettere qualità balistiche e fisiche.

Un ritorno nella città del suo fidanzato Stefano Laudoni, anche lui passato dalBottegone (Serie B ) a Legnano (A2) in questa stagione, lo si può considerare visto che nella stagione 2012-2013 la giocatrice ha militato nelle file del Città Futura Roma dopo averla iniziata nella Fortitudo Pomezia.

Valentina, oltre al basket, ha anche altre passioni. Nel 2005 incomincia la carriera di modella e partecipa ai primi concorsi di bellezza nazionali, arrivando finalista a Miss Muretto. Nel 2010 arriva finalista a Miss Italia. Poi c’è anche la tv.

Nel 2012-2013 conduce Sotto canestro, il programma dedicato alla Serie A di basket con

Ugo Francica Nava e Gianmarco Pozzecco in onda il venerdì notte su La7. Fa la valletta ad alcuni programmi Rai Uno e in qualità di corteggiatrice a Uomini e donne di Maria de Filippi. E nel 2014 conduce SI Basket, il programma dedicato al basket su Sportitalia.

Nell’ottobre del 2013 posa senza veli per l’edizione italiana della rivista Playboy che le dedica la copertina.

Fonte: Roma Today

RASSEGNA STAMPA – Stellone: «Alla fine ci stavo credendo»

E’ un buon punto. Abbiamo fatto bene sia nel primo che nel secondo tempo. La Lazio ha tenuto il pallino di gioco ma questo lo sapevamo già prima di scendere in campo. La partita è stata aperta. Nei minuti finali ci abbiamo provato, ci stavamo credendo nei tre punti che sarebbero stati fondamentali per la classifica”. Parola di Stellone, tecnico del Frosinone. L’allenatore commenta il derby regionale giocato al Matusa contro la Lazio: “Nella ripresa ci siamo abbassati un po’ di più, merito della qualità della Lazio. Forse dovevamo essere più precisi nelle ripartenze. Peccato per l’occasione di Ciofani, purtroppo quella palla era sul suo sinistro”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Se non si vince mai è impossibile risalire”

Stefano Pioli ha la delusione scritta in faccia dopo lo 0-0 a Frosinone. E non la nasconde: “Se non si vince non si possono recuperare posizioni in classifica. E per vincere servono i gol. Invece pareggiamo”

Come dicono gli americani: pareggiare è come baciare la sorella… 
“Per quello che abbiamo in mente e che vogliamo fare diventa difficile con soli pareggi. Abbiamo regalato il primo tempo, giocando con poco ritmo e molti errori tecnici. Sbagliano passaggi semplici. Meglio la Lazio del secondo tempo, abbiamo creato qualcosa di più senza riuscire a concretizzare, però”.
Forse che la squadra pensava al ritorno col Galatasaray?
“Io credi di no. Tutti sapevamo che questa era una partita importante e che i tre punti ci avrebbero fatto molto comodo. Ma non accuso la squadra di mancato impegno. Il problema è stato di lucidità, cioè di ritmo e di precisione”

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – È una Lazio fallimentare

Game over. Corsa europea finita, seppellita da un’altra prova indecorosa di una Lazio senza idee e gioco. Come a Udine e a Genova, basta fare copia-incolla ed ecco fotografata la sfida contro il Frosinone, ancora uno squallido 0-0. La squadra di Stellone, lotta, sale -2 dalla salvezza che meritrebbe per quanto mostrato in questo strano derby regionale. Ci si aspettava il furore di Candreva & Co. a una delle ultime chiamate per rimontare in classifica e puntare alla zona coppe e invece è stata una nuova dimostrazione del fallimento di un gruppo a cui resta solo giovedì il Galatasaray. Ma anche in caso di passaggio del turno in Europa League, la vergogna di Frosinone resterà nella storia del club più antico della Capitale. Novanta minuti di calcio ruminato a ritmi messicani creando pochissimo (un colpo di testa di Milinkovic Savic e uno di Klose nel finale), senza mai provare a fare qualcosa in più.

TUTTI CONTRO LOTITO

Prima della sfida cori e insulti tra le due tifoserie fino alla parola chiave: «Lotito», peraltro assente (ha scelto la partita della Salernitana ancora una volta e per certi versi è stato meglio così). A quel punto è partito il gemellaggio ideale con la curva ciociara che ha urlato qualsiasi tipo di insulto al presidente biancoceleste tra gli applausi dei dirimpettai. Tutto il Matusa è scattato in piedi, è esplosa la rabbia verso il vicepresidente federale che l’anno passato, in una telefonata estorta, aveva augurato al Frosinone e al Carpi di non salire in serie A per questione economiche. Poi il fischio d’inizio di Russo di Nola, modesto come la partita, con i padroni di casa chiamati a rispondere alla vittoria del Genoa e al pareggio del Carpi mentre la banda Pioli è costretta a vincere per non vedere scappar via ancora di più i posti utili per l’Europa.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Al Matusa vince la noia: torna Klose ma non basta

La Lazio esce dal Matusa con un punto piccolissimo. Un pareggio per 0 a 0 che non sposta una virgola in classifica, anzi certifica che questa è una stagione anonima. La rincorsa all’Europa appare sempre più impresa impossibile. Davanti gli uomini di Pioli hanno inciso pochissimo e hanno fatto una fatica enorme contro un Frosinone motivato e che, a ragione, può sperare in una storica salvezza.

Fonte : Il Messaggero

 

LA CRONACA – Tanto possesso, ma nessun tiro. Reti bianche a Frosinone e sesto posto che si allontana

0

Dopo il buon pari in Turchia contro il Galatasaray, la Lazio è andata in scena a Frosinone, per affrontare la squadra di Stellone. Pioli ha rivoluzionato l’attacco: dentro Candreva e Mauri a supporto del cobra Djordjevic. In difesa recuperato Bisevac e gettato subito al fianco di Hoedt. Di contro il Frosinone è sceso in campo con un 4-3-3 per giocarsi le ultime possibilità di salvezza.

STERILE SUPREMAZIA – La Lazio entra in campo determina a dominare l’avversario. I biancocelesti hanno un superiore possesso palla (63%) ma non riescono a trovare i varchi giusti per concretizzare. Ci si affida spesso alla fascia destra dove però Candreva non sembra essere in forma. Molti suoi cross sono completamente sballati e si spengono sul fondo.

QUALCHE LAMPO E NIENTE PIU’ – Nella fase centrale del primo tempo la Lazio prova a impensierire Leali. Ci prova due volte Candreva. Un bel contropiede però è sprecato con un tiro in diagonale che termina sul fondo, poi con un debole sinistro rasoterra bloccato facilmente dall’estremo difensore ciociaro. Poi è Hoedt che spara alle stelle un tap in in cui si poteva fare meglio, dopo un’uscita a farfalle di Leali. Del Frosinone nessuna traccia. Nessun minuto di recupero e 0-0 all’intervallo.

DENTRO KEITA E KLOSE – Pioli dopo dieci minuti decide di inserire prima Keita e poi Klose rispettivamente per Mauri e Djordjevic. Lazio che schiaccia il Frosinone nella sua metà campo, ma senza riuscire ad entrare nell’area di rigore. Keita dà vivacità alla manovra, ma solo con tiri da fuori si rendono pericolosi i biancocelesti. Ci provano i soliti noti, Cataldi, Candreva e Biglia, ma tutti con tiri terminati alle stelle.

OCCASIONISSIMA FROSINONE – In contropiede però sono i ciociari a creare la palla gol migliore del match. Al 65esimo Ciofani si trova a tu per tu con Marchetti ma anticipa troppo il tiro e il portiere biancoceleste blocca, evitando il vantaggio del Frosinone. Lazio graziata.

TESTA DI MILINKOVIC, MIRACOLO LEALI – Al 78esimo la vera e prima palla gol per la Lazio. Milinkovic – Savic, appena subentrato a Parolo, gira in torsione di testa, ma Leali si allunga e smanaccia miracolosamente in corner.

UN PARI CHE FA FELICE SOLO IL FROSINONE – Prima del fischio finale ci hanno provato Candreva per la Lazio all’86 con un sinistro che si è spento di poco vicino al palo e Ciofani per il Frosinone che di testa, da buona posizione, mette alto. Un pari che potrebbe comprometter la corsa l sesto posto.

Marco Corsini

CONFERENZA – Stellone: “Pari giusto, anche se alla fine potevamo vincerla”

Roberto Stellone è soddisfatto per il pari casalingo rimediato cntro la Lazio. Una gara dove il Frosinone ha saputo difendersi alla grande, creando nel finale anche dei pericoli alla porta difesa da Marchetti. Stellone parla di “pari giusto anche se alla fine abbiamo rischiato di vincerla“. Incredulo sulla sforbiciata di Konko che ha salvato un contropiedo ciociaro: “Non so come abbia fatto, Konko ha avuto tanta fortuna“. Infine un elogio ai suoi: “Abbiamo limitato alla grande gli attacchi della Lazio e per il futuo sono fiducioso. Ora ci aspettano una serie di gare dove possiamo fare punti e avvicinarci alla zona salvezza“.

CONFERENZA – Pioli: “Ora la classifica si fa dura. Keita in panchina? Mi serviva profondità…”

La conferenza stampa di Pioli al termine di Frosinone – Lazio:

Si aspettava di più da questa trasferta?

Mi aspettavo di più dal punto di vista del risultato. Per noi contava solamente vincere per risalire la classifica. Errori tecnici ci sono stati e dobbiamo smetterla di commetterli“.

Si è inceppato qualcosa in trasferta?

Dobbiamo giocare con più movimento dal punto di vista tattico. Chiaro che se arrivi vicino l’area avversaria e sbagli il cross o l’ultimo passaggio tutto diventa più difficile. E se non metti la qualità si fa dura. Il Frosinone si è difesa bene e ha fatto una bella prova difensiva sfruttando anche qualche spazio in contropiede. Dal punto di vista fisico non credo che stiamo male“.

Come risolvere questa classifica che non fa sognare? E perchè Keita non dal primo minuto?

Keita non aveva giocato nemmeno contro il Verona e il galatasaray ma avevamo fatto ugualmente bene. Mi serviva profondità. Per il campionato si fa difficile ma tentiamo di vincere sempre“.

Manca la qualità ma quando potremo vederla?

Credo che dobbiamo trovare continuità, anche se tutto sommato ultimamente abbiamo perso solo contro il Napoli. Ovviamente dobbiamo migliorare“.

Non crede che la Lazio dovrebbe verticalizzare di più?

Per verticalizzare dobbiamo avere il giocatore che fa la giocata e chi attacca la profondità. A volte giochiamo troppo sugli esterni e dobbiamo lavorare molto per migliorare“.

Pioli: “Squadra imprecisa e troppo statica, ma da stasera pensiamo al Galatasaray”

0

Al termine della partita tra Frosinone e Lazio, terminata con uno scialbo e noioso 0-0, il tecnico Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di LazioStyleRadio. Un Pioli per niente soddisfatto del risultato: “Ci è mancata la precisione. Abbiamo giocato una partita con poca qualità a livello tecnico, troppa imprecisione. Sicuramente come ritmo e intensità il secondo tempo è stato migliore del primo, ma abbiamo vanificato parecchie occasioni per errori tecnici“. Riguardo lo schieramento iniziale: “L’idea era di trovare una buona profondità e una buona presenza nell’area avversaria. Nel primo tempo siamo stati troppo statici“. Giovedì il ritorno di Europa League contro il Galatasaray, reduce da una vittoria sofferta in campionato: “Non guardo i loro risultati, giovedì sarà un’altra partita. Partiamo da un buon risultato, ma il passaggio del turno è tutto da conquistare. servirà una grande prestazione“. La Lazio, nonostante tutto, sembra stare bene dal punto di vista atletico: “Quest’anno abbiamo avuto tante difficoltà ma non abbiamo mai avuto problemi dal punto di vista atletico, pur giocando spesso ogni 3 giorni. La squadra dal punto di vista fisico e mentale sta bene. Ovviamente non siamo soddisfatti di questo risultato, ma da stasera pensiamo a giovedì, dobbiamo assolutamente passare il turno“.