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Nonostante tutto Firmani ci crede: “Vincere l’Europa League è difficile, ma la Lazio può farcela”

La Lazio: bella e convincente in Europa League, noiosa, soporifera e raramente esaltante in campionato. Proprio per analizzare questo atteggiamento alla “Dr. Jekyll and Mr. Hyde” è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia Fabio Firmani: “Ieri partita noiosa, dopo la prestazione in Europa League ci si aspettava una vittoria a Frosinone. Questa squadra conferma che quest’anno fatica a trovare continuità. Però c’è ancora tempo per recuperare qualcosa, l’Europa League va giocata fino in fondo con convinzione ma non bisogna abbandonare il campionato. Arrivare decimi o sesti per una squadra come la Lazio non è la stessa cosa. E’ chiaro si nota una differenza di motivazione tra le partite di coppa e quelle di campionato dove non si vede un obiettivo prestigioso alla portata. L’Europa league è una competizione difficile, vincerla è un impresa, non impossibile ma difficile. Però è una squadra costruita per poter fare molto bene in questa competizione. E’ una manifestazione dove spesso si vedono pronostici ribaltati, credo che la Lazio possa arrivare fino in fondo, poi vincerla o meno dipende molto anche dagli episodi. La stagione sicuramente è stata condizionata da assenze importanti”. Questione stadio: “Vedendola da fuori posso dire che è un peccato vedere lo stadio così vuoto, è una sconfitta per tutti. Questa atmosfera di contestazione nei confronti della società c’è da dieci anni. Però i tifosi hanno dimostrato che quando c’è da accompagnare la squadra verso un traguardo importante sono pronti a tornare a supportarla mettendo da parte altri discorsi. Pensando allo stadio dello scorso anno con quella cornice meravigliosa posso dire che è davvero un peccato vedere lo stadio così vuoto, pesa molto anche il rendimento della squadra“.

SERIE A – Napoli sorpasso rimandato. A Insigne risponde Bonaventura

Controsorpasso fallito. Il Napoli non va al di là del pareggio con il Milan (1-1) e non riesce a riprendersi il primo posto in classifica, sfruttando appieno il mezzo passo falso di venerdì scorso della Juventus sul campo del Bologna. Il Napoli va in vantaggio al 38′ del primo tempo con una conclusione di Insigne deviata da Abate. Una volta in svantaggio, gli uomini di Mihajlovic incominciano a giocare non solo per difendersi ma anche e soprattutto per offendere e dopo soli cinque minuti trovano la via della rete. Il pareggio è di Bonaventura che scaglia in porta un traversone di Honda da destra, deviato di testa da Koulibaly, il quale finisce per fare un assist involontario all’avversario. Nella ripresa il Napoli cerca invano il gol che però non arriva nonostante Sarri schiri contemporaneamente Higuain, Insigne, Gabbiadini e Mertens.
Finisce 1-1, con il Napoli a -1 dalla capolista Juventus.

Fonte: Ansa

Enrico Chiesa torna a giocare

L’ex biancoceleste Enrico Chiesa torna a giocare. Come riportato da Arezzonotizie.it l’ex attaccante di Sampdoria, Fiorentina, Lazio e Siena, ha deciso di tornare a calcare i campi di calcio. Il giocatore, ora quarantaseienne, tornerà sul terreno di gioco con la maglia del Castelluccio. L’idea è stata di Don Paolo De Grandi, grande amico di Chiesa e parroco di Campolucci, oltre che giocatore proprio del Castelluccio. Giovedì Enrico tornerà a indossare gli scarpini in occasione del primo allenamento, mentre sabato potrebbe debuttare nell’incontro con il Chiusi della Verna.

Nella stagione 2002/2003 Chiesa giocò nella Lazio, in 24 presenze realizzò 7 reti sotto la guida di Roberto Mancini. I biancocelesti quell’anno conquistarono la qualificazione in Champions League ma vennero eliminati dal Porto di José Mourinho in semifinale di Coppa Uefa.

Altra occasione sprecata. L’Europa League è l’ultima speranza per continuare a vivere…

Come già detto nell’analisi sull’avversario di turno, la Lazio ieri non poteva e non doveva permettersi di sbagliare, invece, come ormai accade costantemente da inizio campionato, i biancocelesti hanno sciupato ancora una volta l’ennesima occasione (forse l’ultima) per poter sperare in una rimonta che permetterebbe di qualificarsi alla prossima Europa League. La cosa che rattrista ancor di più è l’atteggiamento che, finché si resta nei confini nazionali, la rosa biancoceleste mostra in campo. Si contano infatti sulle dita di una mano le partite in cui i biancocelesti sono riusciti a fornire PRESTAZIONI degne di questo nome. Non è tanto una questione di risultati ma è appunto la mancanza di grinta, di voglia, di fame…è questo ciò che sta deludendo fortemente il tifoso biancoceleste in questo momento, al di là delle “particolari” scelte societarie. Alla 26/a giornata…la Lazio ha prodotto la miseria di due tiri nello specchio contro il Frosinone, una delle difese peggiori del campionato. La gara di domenica scorsa allo Stadio Matusa per certi versi, può essere l’immagine che raffigura perfettamente la stagione biancoceleste: una stagione anonima e noiosa. Tutto l’opposto di quello che accadeva di questi tempi l’anno scorso. E’ vero, il passato ora non conta, ed è il momento di guardare avanti. Come detto tempo fa dal mister Stefano Piolise la stagione finisse oggi sarebbe sicuramente fallimentare”, ma per fortuna (o purtroppo, dipende dai punti di vista) la stagione non è finita, NON PUO’ esserlo a Febbraio… e giovedì la Lazio ha subito l’occasione per riaccendere la miccia della speranza.

Fra 3 giorni infatti si torna a giocare in ambito europeo, unico habitat in cui i tifosi hanno potuto riassaporare la Lazio della scorsa stagione. In Europa League i ragazzi di Pioli (vuoi per l’atmosfera, vuoi perché in europa gli avversari non fanno catenaccio ma ti affrontano a viso aperto, ecc.) sono un’altra squadra: dinamica, aggressiva, affamata, ricca di carattereemozionante, e che da soddisfazioni (vedi appunto giovedì scorso con il Galatasaray)…insomma…in Europa la LAZIO E’ BELLA. Fuori dalle competizioni nazionali, non si sa per quale motivo, la Lazio sa essere una Squadra con la S maiuscola. E’ riuscita anche a tenere testa ad un ambiente caldo e stressante come quello turco. Purtroppo le avversità hanno impedito di tornare a casa con una vittoria, ma un pareggio con gol in trasferta è comunque un buonissimo risultato che da un discreto vantaggio per la gara di ritorno dove, sinceramente, questo Galatasaray non può e non deve fare paura. E allora…perché no? Perché non sperare e crederci? Se non ci fosse questo atteggiamento altalenante della truppa biancoceleste degno di “Dr. Jekyll and Mr. Hyde” non ci sarebbero dubbi sul risultato finale di giovedì. L’unica speranza quindi è che i biancocelesti confermino ancora una volta il buon feeling con la competizione europea: bisogna assolutamente sfruttare il fattore campo e il vantaggio dato dal gol di Milinkovic-Savic alla Türk Telekom ArenaLa Lazio può ancora andare avanti in Europa League e se qualcosa comincia ad andare per il verso giusto, e qualche big decide di svegliarsi pensando di più alla squadra, la strada verso Basilea può essere una realtà. Dipende solo dai biancocelesti, solo loro hanno la possibilità di cambiare il destino. Se non hanno intenzione di farlo…allora non dovranno fare altro realizzare l’ennesima prestazione anonima e soporifera, ma i tifosi questo non lo meritano. Di passi falsi, i ragazzi di Pioli, non possono più permetterseli.

Marco Lanari

Facebook sempre più fenomeno mondiale: numeri impressionanti

A fine 2015 nel mondo erano online 3,2 miliardi di persone, il 43% della popolazione mondiale, in aumento dai 3 miliardi dell’anno prima. Il dato emerge dallo State of Connectivity 2015, rapporto di Facebook pubblicato in occasione del Mobile World Congress, la fiera della telefonia mobile che si apre oggi ufficialmente a Barcellona.

Mark-Zuckerberg1Il numero uno del social network, Mark Zuckerberg, ha già fatto un cameo durante l’anteprima di Samsung ma oggi, avvio ufficiale della kermesse, terrà il suo keynote che sarà incentrato non a caso sull’impegno della compagnia di riuscire a connettere i restanti 4,1 miliardi di persone nel globo. A tal proposito in seno a Internet.org Facebook ha lanciato il Telecom Infra Project. L’iniziativa, anticipa Zuckerberg con un post, vuole unire operatori e compagnie per lo sviluppo «aperto» di nuove tecnologie per le infrastrutture di rete per le telecomunicazioni. Tra i partner del Telecom Infra Project ci sono anche Intel e Nokia.

L’obiettivo è accelerare la crescita delle reti di nuova generazione, 5G, che serviranno per la trasmissione di contenuti sempre più ricchi. In primis video e realtà virtuale, i trend emergenti. E nell’ambito del progetto Internet.org Facebook sta sfruttando sempre di più anche l’intelligenza artificiale. I dati provenienti dai satelliti vengono elaborati, anche sfruttando la tecnologia di riconoscimento delle immagini, per realizzare mappe dettagliate che indichino dove si trovano le persone che hanno bisogno di accedere a internet. La tecnologia, come riporta il sito Engadget, viene sperimentata dai Connectivity Labs, braccio di Internet.org.

Fonte: Messaggero.it

F1: primi test a Barcellona, Vettel davanti a tutti

Miglior tempo targato Ferrari nella prima sessione di test invernali della F1 cominciati oggi sul circuito di Montmelò, vicino a Barcellona. La nuova Rossa (la Sf16-H) guidata da Sebastian Vettel ha segnato la miglior prestazione in 1’24”939 totalizzando 69 giri e precedendo la Mercedes di Lewis Hamilton (1’25”409 e 156 giri). Terzo tempo per la Red Bull di Daniel Ricciardo (1’26”044 e 87 giri) davanti alla Williams di Valtteri Bottas (1’26”091) ed alla Force India di Alfonso Celis (1’26”298). Hanno girato 11 piloti.

Fonte: ansa

Zico: “Messi sta superando Pelè”

Arthur Antunes Coimbra, più facilmente noto come Zico, intervistato da Barca Tv, ha incoronato il fuoriclasse argentino Leo Messi, come uno tra i calciatori più grandi di sempre se non il migliore: Messi sta iniziando a superare i livelli toccati da i vari Pelè, Garrincha, Cruyff, Beckenbauer e Maradona”. Considerato da diversi anni il miglior giocatore del pianeta e, secondo molti, il più grande di tutti i tempi, il giocatore del Barcellona ha una carriera molto lunga davanti data l’età (appena ventinovenne) ma è già di diritto un protagonista importante del calcio mondiale. Messi, che ha sfondato il muro delle 300 reti nel campionato spagnolo, fa parte di un tridente fantastico formato da Neymar e Suarez: “Parliamo di un trio fantastico, sono tre campioni che giocano per la squadra e che si amalgamano perfettamente”, continua Zico. Comunque nonostante consideri il calciatore argentino il miglior giocatore al mondo, il campione brasiliano  prevede che il prossimo Pallone d’Oro sarà assegnato a Neymar: “Non sarei affatto sorpreso se il riconoscimento andasse a lui”.

 

Presunta cessione di Felipe Anderson: la società e l’entourage del giocatore fanno chiarezza…

AGGIORNAMENTO ORE 18.00 – L’entourage del giocatore biancoceleste, tramite GloboEsporte.com, ha comunicato di non sapere nulla riguardo il possibile trasferimento di Felipe Anderson al Manchester United.

AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – Dopo la smentita in diretta radio, la società ha voluto ribadire la falsità delle dichiarazioni diffuse dai media attraverso un comunicato riportato sul sito ufficiale biancoceleste: “In riferimento alle dichiarazioni attribuite al Presidente Claudio Lotito riguardo la presunta vendita del calciatore Felipe Anderson, la S.S. Lazio precisa che queste sono destituite di qualsiasi fondamento“.

AGGIORNAMENTO ORE 14:00 – Dopo le clamorose indiscrezioni uscite poche ore fa, su una presunta dichiarazione di Lotito che annunciava una già conclusa cessione di Felipe Anderson, è arrivata la smentita della società tramite Lazio Style Radio“Dichiarazioni che sono da smentire perché riferite ad offerte pervenute in passato”, è stato quanto comunicato in diretta.

La Lazio avrebbe già messo a segno una eccellente cessione. A confermarlo lo stesso patron biancoceleste Claudio Lotito, a margine del posticipo di serie B tra la Salernitana e il Crotone. Parlando con il ‘collega’ Vrenna e il ds dei pitagorici Ursino, il numero uno capitolino si sarebbe lasciato scappare la seguente frase: “Felipe Anderson l’ho preso a 8 milioni di euro e l’ho già rivenduto a 60. L’anno prossimo andrà al Manchester United“. Una vera e propria bomba di mercato, che, con i microfoni della stampa lontani, non è passata tuttavia inascoltata alle orecchie degli inviati di ‘La Città di Salerno’ e ‘Metropolis’, che l’hanno subito rilanciata sulle proprie testate, dalle quali poi è rimbalzata fino a ‘Il Messaggero’ in edicola stamane. Resta ora da confermarne la veridicità: sotto questo aspetto, se sulle parole di Lotito in Campania sembrano non avere dubbi, non altrettanto fanno sull’entità dell’offerta, addirittura più alta di quella pervenuta negli ultimi giorni dell’ultimo mercato estivo.

SPAZIO – In volo sulla Terra, trenta secondi da sogno (VIDEO)

In volo da ovest a est passando sopra il canale della Manica, la Gran Bretagna, avanzando verso la Russia. Un filmato in timelapse veramente affascinante. Immagini oniriche fantastiche nel video pubblicato dall’Esa (European Space Agency) e filmato dagli astronauti della missione spaziale ‘Principia‘, dal nome del trattato in tre volumi di Isaac Newton ‘Naturalis Principia Mathematica’ in cui sono contenute le leggi della dinamica e di gravità. Il nome della missione è stato scelto da Tim Peake, l’astronauta britannico che il 15 dicembre scorso è partito con la Soyuz da Baikonur, in Kazakistan, in compagnia del collega della Nasa Tim Kopra e il comandante-cosmonauta russo Yuri Malenchenko. I tre astronauti, giunti sulla stazione spaziale internazionale, stanno svolgendo una serie di esperimenti scientifici che saranno utili a centinaia di ricercatori sulla Terra.

Scontri al Matusa!

Al Comunale di Frosinone si sono verificati, per la prima volta nella storia della società ciociara in serie A, i primi scontri tra tifosi locali e le forze dell’ordine. La partita con la Lazio, finita bene dal punto di vista sportivo, almeno per gli aspetti legati ai tifosi era iniziata male. Tutto ha preso il via poco prima dell’inizio dell’incontro, quando i tifosi canarini stavano entrando in curva nord, culla del tifo giallazzurro. I tifosi ciociari non hanno rispettato i continui inviti della questura ad arrivare prima allo stadio per permettere i controlli previsti per poter accedere all’impianto e, di conseguenza, anche ieri il grosso del tifo si è assembrato ai tornelli poco prima dell’inizio della gara. Alcuni tifosi, resosi conto che non sarebbero entrati in tempo per l’inizio della partita, hanno cominciato a spingere e, tra loro, convinti che le forze dell’ordine e gli steward avrebbero allentato i controlli, si sono infiltrati anche un gruppo di una ventina di tifosi senza biglietto. Ma gli ordini della questura erano perentori: nessuno entra senza essere controllato. Le forze dell’ordine, quindi, si sono posti di fronte alla folla di tifosi che spingeva. Da qui allo scontro c’è voluto poco e i tifosi sono stati respinti. Pochi minuti di disordine che, per la prima volta quest’anno, si sono verificati in curva nord. L’ordine è stato presto ristabilito ma al termine degli scontri ci sono stati un ferito tra i tifosi e uno tra i carabinieri (guaribile in tre giorni). Nel trambusto generale, inoltre, qualcuno ha cercato di far passare un grosso e pericoloso petardo ma i controlli delle forze dell’ordine gli hanno impedito il passaggio. A. I., tifoso di 24 anni, è stato fermato e arrestato per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive (l’ordigno è stato sequestrato) e, inoltre, il giovane si trovava in possesso di un coltello a scatto con lama di 9 cm nascosto nella tasca posteriore dei jeans. Per lui è scattato il Daspo per cinque anni, gli arresti domiciliari e inoltre verrà processato con rito direttissimo. I poliziotti della Digos stanno ora visionando le immagini di videosorveglianza dello stadio per accertare eventuali ulteriori responsabilità anche al fine dell’emissione di altri provvedimenti di Daspo. La curva nord gialloblu ha espresso la propria contrarietà verso ciò che si è verificato con uno sciopero del tifo di venti minuti e con cori non propriamente eleganti e ripetuti verso le forze dell’ordine e, nel secondo tempo, con l’uscita anticipata dal settore tra il silenzio assoluto dei sostenitori ciociari.

 

Garlini: “Per la Lazio la partita di giovedì sarà fondamentale”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Oliviero Garlini: “Non è facile giocare contro squadre che stanno per retrocedere perché in campo danno tutto, e in quei casi la Lazio in campionato ha difficoltà a segnare. Gli uomini di Pioli devono dare continuità alle vittorie, dovranno prepararsi molto bene in vista della prossima sfida contro il Sassuolo perchè non sarà facile superare la squadra d Di Francesco. In Europa League invece la squadra si esprime meglio. Contro il Galatasaray hanno fatto un’ottima prestazione giocando a viso aperto senza timori e sono riusciti a mettere in difficoltà un avversario davvero ostico. Giovedì dovranno avere la stessa determinazione e cercare di non subire reti. Il 4-3-3 dei biancocelesti potrebbe essere il modulo ideale per avere la meglio sugli avversari, è molto importante che il centrocampo aiuti la difesa. I turchi cercheranno di segnare, la Lazio deve rimanere lucida e concentrata. Sarà molto importante anche l’aiuto dei tifosi“.

Mancini nella Hall of Fame FIGC

Questa mattina Roberto Mancini è entrato ufficialmente nella Hall of Fame della Figc. Il tecnico interista ha ritirato il premio che lo incorona come uno dei migliori allenatori italiani nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Queste le dichiarazioni del tecnico nerazzurro: “Avrei voluto entrarci come giocatore ma Gianluca Vialli mi ha anticipato. Sono felice di aver ricevuto questo premio come allenatore dell’Inter. Fare il calciatore è molto più semplice e divertente ma spero di fare l’allenatore ancora per molto tempo, quindici anni in panchina sono tanti e il calcio italiano è cambiato. Spero tanto che il calcio italiano possa tornare a essere quello degli anni ’80, quando c’erano grandissimi campioni che venivano da tutto il mondo”.

 

Andrea Lenzini spara a zero su Lotito ma poi…

AGGIORNAMENTO ore 15,40 – Nel pomeriggio il nipote del presidente Lenzini, Andrea, sempre tramite lo stesso social sul quale aveva postato il duro attacco al presidente biancoceleste ha condiviso un nuovo post, nel quale, sono riportate le scuse dell’attuale numero uno: “Mi ha chiamato adesso DE MARTINO da parte del presidente LOTITO. Si scusa con me. Pensava fosse uno scherzo. Siccome come mio nonno sono una persona si molto decisa e che non guarda in faccia nessuno ma aperta al dialogo e alle seconde possibilità, voglio credere alla sua buona fede. Con questo dico FORZA LAZIO SEMPRE. Mi raccomando presidente così come ci sono rimasto male io tanti tifosi rimangono male alla sua poca umanità. Le persone sono come lei e pretendono calore. Io non ho mai messo in dubbio la sua gestione societaria ma provengo da una famiglia che aveva ed ha sani principi…dia di più a livello umano a questa società ed ai suoi tifosi. Di questo sarà sempre ripagato. Mio nonno andò anche in B ma è stato sempre amato. Grazie ed accetto le scuse”.

A 29 anni dalla morte di Umberto Lenzini il nipote Andrea, per commemorare la memoria del compianto presidente biancoceleste del primo scudetto, ha tentato inutilmente di contattare l’attuale presidente Claudio Lotito. A svelare il retroscena, tramite facebook, è stato proprio il nipote di Lenzini che, in seguito alla chiamata fatta a Lotito, non ha risparmiato un duro attacco all’attuale numero uno biancoceleste: “Mi sarebbe piaciuto ricordarlo con un lutto al braccio ma molto probabilmente ieri, quando ho avuto questa idea, era troppo tardi. Fatto sta che ho telefonato al presidente Lotito. Chi mi conosce sa che ho sempre cercato di difendere il presidente da alcuni attacchi perché sono pro Lazio e pro società, indipendentemente da chi la gestisce. Il problema è sorto quando mi ha risposto: “Pronto, chi è”?”.”Sono Andrea Lenzini, nipote di Umberto, il presidente del primo scudetto”… tu tu tu tu… Ho riprovato e il telefono era spento. Ecco, Claudio Lotito, chi non rispetta Umberto Lenzini e la famiglia Lenzini non merita il mio rispetto”.

L’ERBA DEL VICINO- Un altro calciatore attacca Spalletti – VIDEO

Sembrano non finire mai i problemi per Spalletti. Dopo le forti dichiarazioni di Totti che hanno portato all’esclusione del capitano giallorosso nella sfida contro il Palermo, arrivano immagini di un altro calciatore della Roma che, durante la gara contro i siciliani, si rivolge in maniera rabbiosa verso il proprio allenatore. Infatti dal video qui di seguito, si può notare come Maicon avvicinandosi a Luciano Spalletti gridi verso il tecnico, mandandolo letteralmente a quel paese.

 

Torna l’iniziativa biancoceleste nelle scuole

Per la gioia dei più piccoli e di tutti i sostenitori biancocelesti torna l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport“. L’iniziativa della società biancoceleste volta alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” nelle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia, iniziativa che vedrà impegnati alcuni rappresentanti della squadra e Olympia, il simbolo della società biancoceleste. Questa volta l’appuntamento è fissato per domani, martedì 23 febbraio 2016, nella scuola Antonio De Curtis in Viale San Giovanni Bosco 125. Per chi volesse avere la Lazio nella propria scuola indirizzare una mail a lazionellescuole@sslazio.it.

 

FORMELLO – Test con la Primavera e prime indicazioni anti Galatasaray

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Ripresi stamane a Formello gli allenamenti in vista del Galatasaray. Agli ordini di Pioli lavorano solo in dodici, che partecipano ad un’amichevole con la Primavera, conclusa sul risultato di 11-1, con triplette di Matri e Klose, doppiette di Felipe Anderson e Kishna e reti di Basta e Bezziccheri per i baby. Un test che, in vista dell’inizio delle prove tattiche anti formazione turca (previsto per domani), è servito a mister Pioli per valutare la condizione di chi non è sceso in campo ieri a Frosinone. Lavoro in palestra invece per gli altri, ad eccezione di Bisevac, Hoedt, Cataldi e Djordjevic, che svolgono una leggera corsa di scarico sul perimetro del Fersini.

Nel test, Pioli adotta un insolito 4-4-2, ma solo per le caratteristiche dei giocatori presenti. Assente tra gli altri Radu, che soffre per un affaticamento ed è in forte dubbio per la gara di giovedì. Nella ripresa, invece, Keita sostituisce Matri, che inizia a lavorare in modo differenziato, e il modulo si trasforma in un 4-2-3-1. L’attaccante lombardo, come all’andata, dovrebbe essere schierato dal 1′, affiancato ai lati da Felipe Anderson Mauri.

THE BEST OF THE BEST: Lulic 71

La partita di domenica alle 18:00 giocata dalla Lazio contro il Frosinone è l’ennesima gara di questa stagione, che verrà ricordata per i 2 punti persi più che per il punto guadagnato. Una squadra, a detta della società, “difficilmente migliorabile” si presume che viaggi spedita verso i primi posti della classifica o almeno che non si ritrovi un punto sotto al Sassuolo. Ma soprattutto una squadra come la Lazio, deve andare a Frosinone e vincere. Niente di tutto questo ma, se ci si prova, si può riuscire anche a trovare qualcosa di buono nel pareggio della 26esima giornata arrivato contro i ciociari, come la prova di alcuni singoli. Secondo la nostra redazione, il migliore della sfida contro i gialloblu è stato: Senad Lulic. L’eroe del 26 maggio, ha dato l’ennesima riprova di quanto Pioli non possa fare a meno del suo esterno sinistro. Quello che fa risaltare agli occhi di tutti, l’importanza del bosniaco è la sua enorme duttilità, infatti Senad è il jolly di questa Lazio ed ogni settimana il mister ha sempre pronto il suo tuttofare: Si assenta Radu? c’è Lulic. Centrocampo con qualche assenza? ecco pronto Lulic. Esterno d’attacco che sa dare una mano nella fase di non possesso? sempre Lulic. Offre grandi prove, qualsiasi sia il ruolo che gli viene assegnato e lo fa disponendo di: intelligenza tattica, grande generosità e quell’aggressività che manca ad alcuni dei suoi compagni di squadra. In quest’ultima gara ha sostituito Radu, spegnendo le incursioni provate dall’esterno destro gialloblu Soddimo, giocando molti palloni. E’ stato l’unico, insieme all’altro esterno difensivo Konko, a ripartire palla al piede provando a dare una scossa ad una squadra senza mordente. Il ragazzo nativo di Mostar ha meritato sul campo il rinnovo con la Lazio, senza fare alcuna polemica al di fuori del rettangolo verde. Quello che sta dimostrando Lulic è semplicemente il non avvalersi dell’eternità che gli garantiscono i suoi tifosi dopo quella finale di coppa italia, mostra di non adagiarsi nonostante abbia realizzato un gol incancellabile dalla mente dei tifosi. Con ogni prestazione offerta sembra annunciare: “Io sono leggenda, ma voglio continuare ad esserlo”, semplicemente SENAD LULIC.

Per ulteriori approfondimenti di seguito potrete leggere le pagelle di Frosinone-Lazio.

Regalia: “Quando mancano i soldi, bisogna far lavorare il cervello. Pioli fuoriclasse di questo club.”

Carlo Regalia, ex direttore sportivo della Lazio ai tempi della presidenza Calleri, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per fare il punto sulla situazione della formazione biancoceleste dopo il deludente pareggio contro il Frosinone.

Spesso in queste settimane viene comparato il passaggio di proprietà avvenuto ai tempi di Calleri con la Lazio passata nelle mani di Cragnotti, a quello che potrebbe avvenire tra Lotito e una futura proprietà che possa permettere al club di crescere rispetto ai livelli attuali. “E’ difficile entrare nella testa delle persone, soprattutto essendo fuori dal mondo Lazio. Noi in quel periodo, sempre con l’aiuto dei tifosi, abbiamo costruito qualcosa perché i Calleri erano gli unici che potevano prendere davvero la società. Quando sono arrivati i nove punti di penalizzazione la squadra ha tenuto per la passione di Calleri e per la grandissima personalità di Fascetti che quando, prima ancora, arrivò la sentenza della retrocessione in Serie C confermò che sarebbe rimasto. Se qualcuno di voi non è d’accordo se ne deve andare subito, disse. Quella è stata la base per ripartire. Quando si è avvicinato Cragnotti si è capito che aveva i mezzi per poter far esplodere il potenziale di quella squadra, che partiva con una base con elementi come Riedle, Ruben Sosa, Thomas Doll ma anche Gabriele Pin, che l’anno prima era diventato campione del mondo con la Juventus. Questa consapevolezza nasce dall’entusiasmo che ci ha regalato il pubblico e che ora la società dovrebbe recuperare.

Questa base non poteva essere stata ricreata l’anno scorso? “Sì, io avrei scommesso su un miglioramento partendo dall’allenatore che era il vero fuoriclasse di questo gruppo. Sicuramente, anche se si è fatto ironia su questo, il gruppo era difficilmente migliorabile, ma qualcosa si è sbagliato e forse qualcosa si è rotto anche a livello del gruppo. E’ calato il rendimento di alcuni elementi che erano punti fermi, senza contare i nuovi che probabilmente stanno dando davvero poco.

Il pareggio di Frosinone può essere figlio di quali sbagli? “Io mi auguro che non sia un decadimento progressivo: giocare contro una squadra in lotta per non retrocedere è difficilissimo e soprattutto non procura vantaggi: se vinci hai fatto solo il tuo dovere, se non ci riesci emergono un sacco di dubbi. La squadra non è riuscita a ripetersi ai livelli dell’anno scorso e non è un problema che nasce a Frosinone. Anche perché la permanenza di tutti i big doveva preludere ad un altro tipo di rendimento, al di là di altri errori che possono essere stati fatti.

Sul lavoro del direttore sportivo: “Quando ci sono pochi soldi bisogna far lavorare un po’ il cervello. E’ inutile stare sempre seduti accanto al presidente, bisogna girare i campi, battere le strade indicate dall’allenatore in base alle esigenze della squadra e cercare magari di individuare quei giocatori che in futuro potranno valere tanto, ma prima che le loro valutazioni si impennino. Un modus operandi che a suo tempo mi fece scoprire, quando giocava nella Pro Patria, un giocatore sul quale all’epoca non voleva scommettere nessuno: Luciano Re Cecconi.

Fabio Belli

Brocchi: “Lazio, per segnare non puoi affidarti solo a Candreva e Anderson”

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Ennesima occasione sprecata per la Lazio, che torna da Frosinone con un punto che non muove la classifica e soprattutto di nuovo senza gol all’attivo. Un vero peccato, come conferma anche Cristian Brocchi ai microfoni di Lazio Style Radio: “Non ho visto tutta la partita, ma il modo di giocare del Frosinone era chiaro, visto che stava lottando per salvarsi, mentre la Lazio doveva assolutamente vincere. È stato un vero peccato rimanere a secco di gol. Avere uno zoccolo duro di titolari è molto importante, dà sicurezza e migliora il gioco. Riesci a trovare soluzioni diverse, per questo gli infortuni incidono così tanto. Perché, a causa delle caratteristiche dei giocatori, si è costretti ad affidare tutto il gioco agli attaccanti esterni e così si diventa prevedibili. Non ci si può affidare sempre e solo a Candreva e Anderson sperando che siano loro a inventare qualcosa. Matri? Siamo amici da tantissimi anni, siamo molto legati. Abbiamo vissuto tanti momenti insieme e ci vogliamo bene. L’umiltà è la qualità più grande che ha e che lo ha portato dov’è. La Lazio? Ha il giusto mix di giovani e vecchi, che è importante in ogni squadra. Purtroppo questa stagione sta avendo troppi alti e bassi, per cui il pareggio vale relativamente. La speranza è che l’appuntamento in Europa possa costituire uno sprone per arrivare in fondo, perché è comunque un obiettivo prestigioso. La differenza di rendimento in Italia e in Europa? A volte in Europa è più facile giocare perché, a differenza che in campionato, non trovi squadre che si chiudono e ti aspettano“.

Coppa America 2016, i gironi: subito il remake di una partitissima in programma

Sarà la Coppa America cosiddetta del centenario quella che andrà in scena dal 3 al 26 giugno negli Stati Uniti. Nella notte a New York è stato effettuato il sorteggio: nel Girone A gli Usa, Nazionale ospitante, affronteranno Colombia, Costa Rica e Paraguay; nel Girone B sono inserite Brasile, Ecuador, Haiti e Perù; nel Girone C Messico, Giamaica, Uruguay e Venezuela, mentre nel Girone D ci saranno Argentina, Cile, Panama e Bolivia.

Ci sarà dunque già nella fase a gironi il remake della finalissima dell’edizione di un anno fa, disputata in Cile e che vide i padroni di casa trionfare ai calci di rigore contro la pur favorita Argentina. Il primo match di questa attesissima Coppa America del centenario si disputerà al Levi’s Stadium di Santa Clara, cornice dell’ultimo SuperBowl vinto dai Denver Broncos. La finalissima è in programma il 26 giugno al MetLife Stadium di East Rutherford, dove giocano le franchigie del football americano di New York.