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SERIE A – Ecco il risultato di Chievo – Sassuolo

Chievo-Sassuolo 1-1 nel secondo match odierno della 25/a giornata di Serie A. Reti tutte nel primo tempo e racchiuse in due minuti: padroni di casa in vantaggio al 28′ con Birsa, su un rigore concesso per un fallo di Peluso su Rigoni; pareggio degli ospiti al 30′ con un bel tiro dalla distanza di Sansone. In classifica, il Sassuolo sale a 35 punti, staccando l’Empoli, mentre il Chievo va a quota 31.

FONTE: www.ansa.it

Man Utd & Van Gaal: un fallimento da 139 milioni di euro

E’ il 13 febbraio, la 26esima giornata di Premier League: il Sunderland sconfigge il Manchester United per 2-1, mandando per l’ennesima volta all’inferno i Red Devils. Una stagione da dimenticare.: con questa sconfitta (la settima della stagione) la vetta è lontano 13 punti (al momento della pubblicazione dell’articolo il Leicester ancora deve scendere in campo). Il colpevole? Il mister olandese Lui Van Gaal. L’orange, che aveva disputato un magnifico Mondiale con l’Olanda e che ha sempre espresso un calcio bello da vedere e votato all’attacco, ha riscontrato troppe e, forse, inaspettate difficoltà nel gestire uno spogliatoio di prime donne. Ma soprattutto una squadra che, dopo l’addio di Sir Alex Ferguson, si è smarrita e persa senza mai ritrovarsi.

Un calciomercato faraonico, ma privo di senso logico – Eppure in estate lo United è stata tra le regine d’Inghilterra. Ben 139 milioni di euro spesi per acquistare giovani di talento come Martial, Deapay, Schneiderlin, Darmian, ma anche il veterano Schweinsteiger. Nuove leve unite all’esperienza del tedesco e dei veterani Rooney, Carrick e Mata. Ma come spesso accade troppe prime donne non fanno bene al club. L’unione di squadra non è mai stata palpabile in casa Red Devils, con i nuovi che spesso hanno giocato per se stessi con l’obiettivo di mettersi in mostra. Se a ciò si unisce una difesa alquanto fragile e schemi di Van Gaal troppo articolati e mai recepiti dai calciatori, l’attuale risultato potrebbe non apparire così sorprendente.

Cessioni anomale – Tanti acquisti ma due cessioni incredibili. Di Maria e il Chicarito Hernandez lasciati andare via senza rimpianti. Rimpianti che invece sono tornati a galla durante la stagione. Un bomber vero come il messicano ed un uomo assist come l’argentino sarebbero stati perfetti e invece stanno facendo le fortune di Psg e Leverkusen.

Dimenticare il passato e pensare al futuro – Vedere lo United in queste condizioni fa veramente male a chi ama il calcio. La nostalgia dell’era Ferguson è sempre viva in tutti noi appassionati di Premier League, ma è pur vero che bisogna guardare avanti. I trionfi ci sono stati ma non torneranno se non si progetta un futuro vero, sensato, fatto di programmazione e di duro lavoro. Mourinho dovrebbe essere il prossimo allenatore a sedersi sulla calda panchina dell’Old Trafford. Lui, lo Special One, potrebbe essere l’uomo giusto al posto nel momento giusto. Anche il portoghese, come il Manchester United, è voglioso di rivincita, di far vedere a tutti che il migliore allenatore è ancora lui. Lo stesso deve fare lo United e tornare a competere per i vertici in Inghilterra e in Europa.

Marco Corsini

Simone Inzaghi: “Lazio, contro il Latina è stata la vittoria della volontà”

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio Primavera, ha commentato così ai microfoni di Lazio Style Radio il successo fondamentale dei biancocelesti in campionato contro il Latina:

E’ stata la vittoria della volontà, la partita sembrava ormai compromessa e invece i ragazzi hanno creduto sempre alla possibilità di ottenere i tre punti, anche quando si sono ritrovati sotto. Soprattutto mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra dopo la delusione di martedì scorso: essere stati a un passo da quella finale di Coppa Italia che volevamo a tutti i costi ed averla vista sfumare di un soffio è stato un duro colpo, ma abbiamo saputo reagire. Contro un Latina che ha giocato alla pari con noi abbiamo saputo dare tutto, senza cali di concentrazione.

Ora il campionato resta l’unico obiettivo per la Lazio Primavera: “Siamo già concentrati sulla prossima sfida contro il Frosinone. A Viareggio non ci saremo, è una scelta concordata con la società per dare uno sviluppo lineare alla nostra stagione, anche l’anno passato abbiamo deciso così.

Sui singoli: “Rossi ormai è una garanzia, ma oltre al suo impegno mi sento di elogiare quello di tutta la squadra, oggi è stato il collettivo a prendersi i tre punti di forza. Molto bene anche chi è subentrato dalla panchina, a partire da Sarac che ha segnato, ma anche Beqiri merita un plauso per quello che ha saputo mettere nel quarto d’ora finale. Ora speriamo di recuperare Palombi e Dovidio per il Frosinone.

Fabio Belli

Serie A, il Frosinone passa ad Empoli

Colpaccio del Frosinone, che espugna il Castellani di Empoli. 2-1 il risultato finale. Decisiva una doppietta di Ciofani.

Si tratta della prima vittoria in trasferta dei ciociari in Serie A. Un successo meritato, frutto di una prestazione coriacea, determinata e di personalità. Il vantaggio dopo 17′ minuti è firmato Daniel Ciofani, che batte Skorupski con un colpo di testa preciso. I padroni di casa provano a reagire, soprattutto con le iniziative di Pucciarelli e Saponara. E’ proprio quest’ultimo, al 15′ della ripresa, a servire a Maccarone la palla del pareggio. Ma il Frosinone non subisce il colpo e Dionisi viene atterrato in aerea da Mario Rui. Ciofani dal dischetto non sbaglia. E’ il gol che decide la sfida, nonostante l’arrembaggio finale dei toscani. Gli uomini di Stellone ora si trovano a soli due punti dalla salvezza e da quel quartultimo posto occupato dalla Sampdoria.

PRIMAVERA – Lazio-Latina 2-1, rimonta che vale oro firmata Sarac & Rossi

La Lazio continua a credere nei play off. Dopo la delusione per l’eliminazione nella Coppa Italia Primavera, i biancocelesti hanno dato continuità al buon momento in campionato vincendo in rimonta una partita che sembrava ormai compromessa al “Fersini” di Formello.

PRIMO TEMPO SENZA GOL – I ritmi nel primo tempo sono alti con molti capovolgimenti di fronte, ma le occasioni da rete si contano sulle dita di una mano. La prima vera palla gol è del Latina, con Sbordone che sfrutta gli spazi che la difesa biancoceleste non manca mai di lasciare agli avversari. L’esterno nerazzurro arriva alla conclusione da buona posizione, ma trova solo l’esterno dalla rete pur dando l’illusione del gol. Nella Lazio si muove molto bene Folorunsho nella zona mediana del campo, con i suoi cambi di passo preziosi e i suoi break che lo rendono molto pericoloso alla mezz’ora. Ci prova anche Rossi, ma a 6′ dall’intervallo l’occasione migliore capita sui piedi di Manoni, che su un cross di Murgia di testa va vicinissimo al bersaglio, mancando la porta d’un soffio.

RIMONTA NEL FINALE – I veri fuochi d’artificio arrivano però nel secondo tempo. La prima fiammata del Latina vale il gol al 3′. Su cross da calcio d’angolo Matosevic sbaglia il tempo dell’uscita alta facendo spiovere il pallone in area: la deviazione fatale è di Germoni, che sigla un rocambolesco autogol. E’ una mazzata per la Lazio che ci mette un po’ per riorganizzarsi. Ma la concretezza sotto porta dei ragazzi di Inzaghi cresce esponenzialmente: al 9′ Manoni spreca un perfetto assist di Rossi e al 14′ Murgia su punizione va molto vicino al pari. Sarac ed Ennali prendono il posto di Rokavec e Verkaj, ed al 32′ è proprio Sarac a trovare la prodezza che vale il pari. Una pregevolissima conclusione che permette alla Lazio di chiudere a testa bassa la sfida: a 8′ dalla fine la svolta, con un movimento da bomber consumato di Rossi che scarica in rete tutta la rabbia biancoceleste. Con questa vittoria la Lazio si isola al quinto posto e vede l’Empoli battuto a Napoli e il Frosinone battuto a Palermo lontani rispettivamente una e cinque lunghezze: i play off sono sempre più a portata di mano.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – LATINA 2-1

Marcatori: 48′ aut. Germoni (L), 77′ Sarac (L), 82′ Rossi (L)

LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Manoni, Mattia, Quaglia, Germoni; Folorunsho (76′ Beqiri), Rokavec (52′ Sarac), Murgia; Verkaj (52′ Ennali); Calì, Rossi. A disp. Borrelli, Cotani, Dovidio, Petro, Antonucci, Bernardi, Bezziccheri, Cardoselli, Impallomeni. All. Simone Inzaghi

LATINA (3-5-2): Loliva; Matino, Befani, Costanzo; Sbordone (76′ Oberrauch), Criscuolo, Gennari (63′ Kasai), Shahinas, Atiagli; Wolski (70′ Ricci), Di Nardo. A disp. Paparo, Sottoriva, Menichelli, Dal Monte, Guardabasso, Caruso, Varriale, Beccaceci, Vinciarelli. All. Marco Ghirotto

ARBITRO: Dionisi (sez. Aquila)

ASSISTENTI: Alessandro-Annunziata

NOTE. Ammoniti: 17′ Rokavec (L), 38′ Verkaj (L), 56′ Matino (Lat), 58′ Manoni (L), 80′ Criscuolo (Lat), 91′ Quaglia (L). Recupero: 3′ st.

Pulici: “Il Flaminio significa storia e tradizione, deve essere onorato”

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La bandiera biancoceleste Felice Pulici è intervenuto sui 105.8 di Radio Olympia per esprimere la sua opinione in merito alla situazione legata allo Stadio Flaminio (per la bonifica del quale i tifosi della Lazio hanno aperto una petizione): “Lo stadio Flaminio è della S.S. Lazio, deve essere onorato, riportandolo al prestigio che merita, secondo la storia, la tradizione e il monumento nel tempio del calcio che rappresenta. Nessuno osi rovinarlo pensando ai propri e unici interessi. Finalmente lo stadio Flaminio, anche in previsione delle future olimpiadi per Roma 2024, tornerà a risplendere, regalandoci nuovamente le emozioni di un tempo“. Questo l’auspicio di Pulici e di tutti i tifosi della Lazio.

Zuckerberg presidente della Lazio, la simpatica iniziativa di una pagina fb

Una simpatica iniziativa ha preso vita su Facebook. Alcuni tifosi biancocelesti hanno ideato un gruppo, nato il 5 febbraio e arrivato quasi a 1000 “mi piace”, e lo hanno chiamato “Vogliamo Mark Zuckerberg presidente della Lazio“. L’idea dei sostenitori biancocelesti sarebbe quella di riconsegnare la società nelle mani di un magnate. La descrizione del gruppo riporta testualmente: «Vogliamo il fondatore di Facebook presidente della SS Lazio! Con lui si tornerebbe grandi riscrivendo la storia!!!». Tra tanti magnati proprio Mark Zuckerberg, colui che ha conquistato il mondo con il suo Facebook. Idea simpatica ma che certamente non farà piacere all’attuale presidente Claudio Lotito.

Savino: “Difficile recuperare in classifica ma la vittoria con il Verona è stata una bella iniezione di fiducia”

Per parlare della squadra di Pioli ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Gabriele Savino, ex centrocampista biancoceleste: “Giovedì scorso la Lazio mi è sembrata una squadra concreta. Quella con il Verona non è stata una vittoria semplice, i veneti stanno risalendo in classifica e venivano da un pareggio con l’Inter. Il successo sicuramente è stato un bel segnale. Ora bisogna continuare sulla strada intrapresa, bisogna recuperare punti, servirebbe un bel filotto di risultati positivi consecutivi. Ora non si può più sbagliare, tutti i punti sono importanti. Non è facile quando si deve recuperare sulle squadre davanti ma i tre punti sono stati una grande iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. La vittoria con l’Hellas deve essere solo il primo passo per un grande recupero. I biancocelesti sono una buona squadra, hanno un potenziale offensivo forte anche se in questa stagione le cose non hanno girato per il verso giusto. Matri ha iniziato molto bene, ma non è solo ci sono anche delle buone alternative. I problemi non sono dipesi solo dagli avanti biancocelesti, è la squadra che deve fare bene per permettergli di segnare. Inoltre possono contare su due giocatori di qualità come Biglia e Cataldi, abili nella regia, e hanno anche altre alternative  importanti. Forse è mancata la continuità di risultati, la classifica non rispecchia quello che ci si aspettava ma tempo per poter risalire ce n’è ancora, basterebbe una serie di vittorie. Gli obiettivi si possono ancora centrare, due-tre vittorie di seguito e la classifica parlerebbe in maniera diversa. Non bisogna fare calcoli e pensare a una gara alla volta. Nei prossimi incontri la squadra di Pioli si troverà di fronte Frosinone, Sassuolo, Torino e Atalanta: sembrebbero gare facili e alla portata ma in realtà sono tutte insidiose, nessuno ti regala niente. Giovedì c’è una partita importante, Pioli sceglierà per il reparto offensivo il giocatore che riterrà più idoneo e pronto, i giocatori moderni sono quelli che sanno essere determinanti anche subentrando nel corso della partita. Ora il tecnico ha l’imbarazzo della scelta, in questo momento tra titolari e riserve non c’è differenza, tutti i giocatori devono essere pronti e concentrati per affrontare al meglio il finale di stagione. Passare il turno in Europa League sarebbe importante per aumentare la stima in se stessi. Siamo ai sedicesimi di finale, non esistono partite facili. Le squadre che sono giunte a questo punto sono tutte di valore ma i giocatori con più esperienza internazionale della Lazio possono fare la differenza anche nella competizione europea. In Turchia sarà una gara dura ma i biancocelesti devono giocare come sanno fare, tra i romani ci sono giocatori che possono risolvere la gara con una giocata”.

 

 


CRONACA – Ladro per amore

Venerdì sera B.A., un giovane pregiudicato di Pavona, in provincia di Roma, armato di pistola e con il volto coperto da un casco, ha rapinato la cassa della farmacia «Quattro strade» ad Albano, minacciando il titolare e facendosi consegnare l’incasso della serata, un centinaio di euro circa. Per la farmacia in questione, situata sulla via Nettunense, è stata la seconda rapina in un mese e mezzo. Il giovane pregiudicato è stato fermato dai militari dell’Arma dopo un inseguimento per le strade alla periferia di Roma. Fuggito in scooter verso casa, a Pavona, è stato intercettato dai carabinieri della compagnia di Castelgandolfo che lo hanno bloccato poco dopo. Il giovane, abbandonato il motorino, era scappato a piedi nella sua abitazione dove è stato rintracciato. Ai carabinieri che lo hanno arrestato l’uomo ha spiegato di averlo fatto per poter comprare alla fidanzata un regalo per San Valentino. Il giovane è ora rinchiuso in carcere a Velletri e i carabinieri stanno cercando di scoprire se ci fosse stato un suo coinvolgimento anche nel primo colpo subito dallo stesso esercizio il 29 dicembre scorso.

Sergio: “La vittoria con il Verona ha rassenerato l’ambiente, ora testa al Galatasaray. Cataldi? Ancora può…”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex Raffaele Sergio: “La prova della Lazio con il Verona è stata buona, la squadra ha dimostrato voglia di lottare e di vincere. I tre punti conquistati hanno portato serenità nell’ambiente biancoceleste, inoltre permettono al tecnico di lavorare con tranquillità  in vista della trasferta di Europa League in casa del Galatasaray. I biancocelesti in campionato sono stati penalizzati dai tanti infortuni. La causa della discontinuità è da ricercare in questo motivo, infatti a Gennaio, con i rientri di determinati elementi si è riusciti a dare continuità ai risultati. Gli infortuni sono stati determinanti. Per l’ennesima volta Biglia ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per questa squadra. Anche Cataldi è un giocatore di qualità, secondo me è ideale nel ruolo di mezz’ala sinistra, inoltre non ha ancora espresso tutto il suo reale valore. E’ molto giovane, può ancora migliorare molto. Può essere una valida alternativa a Biglia, ma può ancora migliorare molto, è un giocatore perfetto in un centrocampo a tre, ha tempi di gioco, visione ed è anche uomo assist. Milinkovic è in fase di crescita, ha forza e una buona tecnica, anche lui è un elemento che può solo migliorare. Lulic è l’ideale nel ruolo di terzino, ha tecnica, forza e capacità di inserimento; Senad si è sempre adattato a ricoprire più ruoli. Mauri, se è in  forma, può fare tutto; agli inizi della carriera ha giocato come terzino sinistro, ha molto carisma e una grande personalità, anche lui è molto importante per la squadra. In casa del Galatasaray la Lazio troverà un ambiente caldo e ostile, se fossi in Pioli, schiererei giocatori con grande personalità”. 

 

 

 

Il premier francese Valls : “Ci saranno gravi attentati, siamo in guerra!”

E’ stato appena lanciato un allarme dal premier francese Manuel Valls. Direttamente da Monaco, dove è in corso una conferenza stampa sulla sicurezza, ecco le parole riportate da Skytg24.it dove ha spiegato anche che bisognerebbe trovare strategie contro la radicalizzazione: “Siamo in una guerra perché il terrorismo ci combatte. E ci saranno altri grandi attentati. Ci saranno altri attacchi e grandi attentati, questo è certo. La minaccia non diventerà minore, anche se noi lo vorremmo. La minaccia è mondiale. La battaglia al terrore durerà a lungo, forse un’intera generazione. Esiste questa fascinazione ideologica, ci sono migliaia di estremisti in Francia, anche tante donne”.

Castrogiovanni: “Il rugby è una festa, nel calcio gli stadi sono vuoti perché…”

Domani, dopo mesi di desolazione all’olimpico, si potrà ammirare uno stadio tutto esaurito. L’occasione non è una partita di Lazio o Roma, ma di rugby. il Sei Nazioni è un evento imperdibile e si può capire anche dalle parole di Martin Castrogiovanni, che ha parlato così del match tra Italia e Inghilterra a Repubblica.it: “Domani ci sarà uno stadio pieno perché il rugby è una festa, ma i calciatori non sono diversi da noi che pratichiamo questo sport. La differenza è che nel calcio esiste troppa pressione: le tv, il business. Ci si dimentica che è un gioco e che stiamo, in qualche modo educando, la gente che viene a vederci giocare. Avendo la serenità giusta come abbiamo noi, si può dare l’esempio giusto”.

Contro i campioni d’europa…

Oggi al Foro Italico (ore 16) biancocelesti in vasca contro i campioni d’Italia e d’Europa. Match quasi proibitivo ma serve una reazione in vista degli scontri diretti. Auguri a Cannella e Lapenna, l’ex: “Difficile festeggiarlo domani, partita importante in chiave futura”. Gara in differita su Lazio Style

ROMA- Impresa sulla carta impossibile per la SS Lazio Nuoto

Oggi per la seconda giornata di ritorno di A1, gli uomini di Formiconi affronteranno i campioni d’Italia e d’Europa in carica della Pro Recco. Fischio d’inizio alle 16 al Foro Italico. La Lazio è al terzultimo posto, reduce dalla sconfitta di Napoli contro l’Acquachiara, mentre la formazione ligure, capolista a pari merito con il Brescia, ha vinto nettamente in campionato contro il Sori, ma ha perso in settimana in Europa contro lo Szolnoki, dopo una striscia di 35 successi consecutivi. In casa biancoceste Mele e Charuto hanno appena recuperato dall’influenza, mentre Colosimo e Di Rocco sono ancora febbricitanti. Verranno comunque convocati entrambi.

COMPLEANNI- Oggi tanti auguri a Giacomo Cannella e Federico Lapenna che festeggiano rispettivamente 19 e 28 anni. Proprio Federico Lapenna, ex della partita, ha parlato alla vigilia dell’incontro: “Vorrei festeggiare il compleanno con una vittoria ma sarà praticamente impossibile, ancora di più dopo la loro sconfitta di coppa, verranno arrabbiati, per noi sarà importante in chiave futura, giocare con gente molto più forte aiuta a preparare le sfide che sono più alla nostra portata. All’andata mi hanno accolto alla grande, ho molti amici a Recco, con loro ho vissuto momenti unici, amicizie che vanno al di là del lato sportivo. Il nostro problema è la difficoltà a fare gol con l’uomo in più, basta guardare le statistiche, un fattore determinante nella pallanuoto, prendiamo più superiorità degli avversari ma non solo non facciamo gol ma siamo riusciti addirittura a prenderli. In più quando non arrivano i risultati diventa tutto più complicato, dobbiamo tirar fuori la cattiveria agonistica. L’obbiettivo a questo punto è la salvezza, magari uscendo dalla griglia play out ma dobbiamo essere realisti perché in questa posizione ciò che conta è vincere a Sori. Come calendario siamo stati anche sfortunati, per ora abbiamo avuto solo scontri diretti fuori casa e un inizio di gironi con le più forti“.

ECO I CONVOCATI

Convocati: Radic (P), Ferrante, Colosimo (C), De Vena, Charuto, Di Rocco, Giorgi, Cannella, Leporale, Lapenna, Maddaluno, Mele, Vespa (P)

DOVE VEDERLA

MEDIA E TV – Grazie alla collaborazione con la Lazio Calcio, la partita tra S.S. Lazio Nuoto e Pro Recco verrà trasmessa in differita su Lazio Style Channel, canale 233 del bouquet di Sky, mercoledi 17 febbraio alle 14 e venerdi 19 febbraio alle 21. La gara verrà trasmessa in diretta streaming, basterà collegarsi 10 minuti prima dell’inizio sul sito:www.sslazionuoto.it. Per info e notizie seguici su: www.sslazionuoto.it o sulla nostre pagine Facebook e Twitter, Lazio Nuoto

 

Campionato Serie A1 maschile

Girone di RITORNO

2^ Giornata

Roma, Piscina Foro Italico, ore 16:00

S.S. LAZIO NUOTO – PRO RECCO N e PN

Arbitri: Gomez e Zedda

Delegato: Taormina

EL, Lazio-Galatasaray: buone notizie per i tifosi biancocelesti

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Niente allenamenti oggi per la Lazio dopo il rotondo successo sul Verona: il gruppo agli ordini di Pioli tornerà infatti al lavoro domani, per iniziare a preparare l’andata dei sedicesimi di Europa League contro il Galatasaray, in programma giovedì sera a Istanbul. E proprio a proposito della sfida alla formazione turca, MTV ha deciso di allietare la giornata di svago con una notizia che farà sicuramente piacere ai tifosi biancocelesti: come anticipato dalla nostra redazione la partita di andata sarà visibile solo su Sky ma, in compenso, l’emittente di proprietà del patron Rupert Murdoch manderà in onda in chiaro il match di ritorno contro Snejider e soci, in programma il 25 febbraio alle 19 allo Stadio Olimpico.

Da Poste Italiane un francobollo per il ‘Maestro’

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Bellissima iniziativa da parte di Poste Italiane per ricordare il ‘Maestro’ per eccellenza del nostro calcio, uno dei più grandi tecnici mai passati sulle panchine di tutti i tempi. In occasione dei 40 anni dalla scomparsa, il comparto filatelico dell’Ente ha infatti deciso di omaggiare Tommaso Maestrelli con un francobollo commemorativo. Si tratta, come si legge sul programma di emissione delle carte valori postali pubblicato sul sito ufficiale di Poste, di un’affrancatura ordinaria, appartenente alla serie tematica “Lo Sport”, dedicata appunto all’allenatore del primo scudetto biancoceleste nel quarantesimo anniversario della morte. L’emissione avrà luogo il prossimo 2 dicembre, giorno in cui Maestrelli lasciò questo mondo a soli 54 anni.

MERCATO – Occhio al futuro: nel mirino due baby croati

Usando una metafora sanremese, in casa Lazio, se nel mercato dei Big tutto tace, quello delle Nuove proposte è più che mai attivo. Dal fantasista rumeno Draghiceanu al gigante Al Hassan passando per l’esterno Ennali, sono molti i nomi circolati in queste settimane per rinforzare il settore giovanile biancoceleste e, secondo quanto rivela ‘lalaziosiamonoi’, tra essi nelle ultime ore sarebbe spuntato anche quello di Hrvoje Ilic, classe ’99 della Dinamo Zagabria. Si tratta di uno dei maggiori talenti del calcio croato, un regista bravo con i piedi e dall’ottima visione di gioco, che gli consente di giocare anche più avanzato. Ha inoltre una tecnica di prim’ordine e una notevole abilità sui calci piazzati. Visto il suo contratto in scadenza a giugno, diverse società, tra cui appunto la Lazio, hanno già provveduto a chiedere informazioni presso la Marmis Footbal Agency, scuderia che controlla il ragazzo (e che è la stessa del neo portiere biancoceleste Ivan Vargic), e soprattutto presso il padre, al quale, vista la giovanissima età di Ilic, spetterà l’ultima parola su un eventuale trasferimento. La Lazio, che segue il giocatore già da un paio d’anni, sta muovendo dunque i passi per assicurarsene le prestazioni, facilitata dal fatto che, in quanto croato, potrebbe essere tesserato come comunitario. Di lui si dice un gran bene, da quando nel 2013, a soli 13 anni, la Dinamo lo prelevó dall’Osijek, strappandolo alla concorrenza di molti importanti club, tra cui l’Inter. “Era la soluzione giusta per me. – spiegò allora – L’ho scelta per restare in Croazia e poter crescere“. Una scelta vincente, che l’ha portato a diventare una stella non solo nel club ma anche in Nazionale (famosa la sua doppietta con l’U16 a Zagabria contro la Serbia). La Dinamo, che non è riuscita a rinnovargli il contratto, rischia quindi di perdere a zero euro uno dei suoi elementi più promettenti. La palla passa ora dunque ai corteggiatori: chi riuscirà a portare Ilic tra le proprie fila?

Restando in Croazia ma passando dal centrocampo alla difesa, nel radar della Lazio sarebbe finito anche un altro classe ’99, tale Bruno Ivic, talentuoso difensore di proprietà dell’NK Osijek, club della cittadina dove è nato e cresciuto. Già nel giro dell’U21 croata, sulle sue tracce ci sono club del calibro della Juventus, che aveva fatto un sondaggio in autunno. Definito in patria il ‘nuovo Simic’, anche lui ha il contratto in scadenza a giugno e, sempre secondo ‘lalaziosiamonoi’, nelle ultime settimane anche la Lazio ci avrebbe fatto un pensierino. È ancora giovane, ma può crescere ancora tantissimo: nel caso la Lazio riuscisse ad assicurarselo, lo aggregherebbe alla Primavera di Simone Inzaghi.

Nostalgia Crespo: “Che bello essere stato il capocannoniere della Lazio. Veron? Il migliore…”

L’ex bomber biancoceleste e attuale allenatore del Modena, Hernan Jorge Crespo, ha regalato tantissime gioie ai tifosi biancocelesti che ricordano felici i suoi gol. Era la punta di diamante di una squadra fantastica, ricca di campioni straordinari che ha raccolto molto meno di quanto avrebbe potuto. Tra le gioie personali vissute con l’aquila sul petto c’è anche la soddisfazione personale di aver conquistato il titolo di capocannoniere nella stagione 2000/2001 merito anche di compagni straordinari come Juan Sebastian Veron (storico compagno di squadra fin dai tempi del Parma) che gli fornivano assist a dir poco sublimi. Proprio di questo (oltre che di tanti altri ricordi legati al nostro campionato) ha parlato l’ex attaccante argentino in una breve intervista al portale francese sofoot.com. Ecco le sue parole sulla sua bellissima avventura romana e non solo: “Ho tantissimi di bei ricordi per tutti i club in cui ho giocato. Ma non dimenticherò mai di essere stato capocannoniere della Serie A con la Lazio durante la stagione 2000-01″. Per quanto riguarda il suo caro amico Veron: Io dico sempre che Juan Sebastian è stato il miglior giocatore di sempre nel fare ‘l’ultimo passaggio’. Si metteva sempre nelle migliori condizioni per realizzare un assist, riuscendo a tirare fuori il meglio dai suoi compagni di squadra. Infatti, quando ho giocato con lui, ho avuto le mie migliori stagioni come attaccante. I gol di tacco? Erano anche merito suo, come quella volta contro la Juve. Il difensore più forte che ho affrontato? Sono tanti: Samuel, Terry, Maldini, NestaMa il mio motivo d’orgoglio più grande è aver segnato a Franco Baresi”.

 

 

Se prima eravamo in tanti a cantare Lazio alè…

E’ ormai acclarato, che le componenti negative che spingono il popolo laziale a non frequentare lo stadio sono ormai troppe. Dati evidenti e così inequivocabili, non possono esser più nascosti con spiegazioni errate o troppo generiche da parte degli addetti ai lavori. Con l’ultima partita giocata all’Olimpico contro il Verona infatti si è potuto registrare un vertiginoso calo del tifo laziale.

Gli spettatori presenti per la 25esima di campionato erano 9 mila e questa ennesima assenza quasi totale deve far riflettere e non poco chi, fino ad ora, ha finto di non sapere cosa stiano passando i tifosi della Lazio. Vero è che per la gara contro i gialloblu era stata comminata una squalifica ai danni dei settori: curva nord, distinti nord (est ed ovest). Ma questo non va ad inficiare su quanto appena detto sul calo spettatori perché, questo abbassamento dei paganti avviene ormai da inizio stagione ed i motivi sono molteplici: calciomercato estivo fallimentare, eliminazione nei preliminari di Champions League, le barriere divisorie in curva, una squadra che non ha mai convinto per voglia e determinazione, collezionando alcune figuracce purtroppo incancellabili dalla mente dei tifosi. L’ultima squalifica, con ricorso respinto, inflitta dal giudice sportivo per i cori discriminatori ha evidenziato ancor di più quanto si stia (come detto anche dal mister Pioli) facendo di tutto per allontanare il tifo dagli spalti dell’Olimpico. I numeri non mentono mai, e paragonando questi dati che accentuano il declino del popolo laziale, alle presenze della stagione scorsa, tutto appare più chiaro.

Senza barriere, con buone scelte di mercato e una squadra che buttava il cuore oltre l’ostacolo i tifosi hanno sempre presenziato lo stadio facendo registrare una media di 33.511 spettatori, mentre in questa stagione la media è ferma a 20.042 tifosi. Anche il dato degli abbonati nelle due stagioni a confronto rende ben visibile la differenza e se nel primo anno di Pioli le tessere sottoscritte erano pari a 17.400, in questo campionato la Lazio (salvo contestazione) avrebbe potuto contare sui “soli” 13800 abbonati. Non sono tantomeno paragonabili gli ultimi due Lazio-Verona giocati tra le mura amiche, visto che nelle ali dell’entusiasmo dello scorso anno e con l’assenza di ogni problema sopraccitato, i tifosi il 22 marzo 2015 si presentarono in 40.134, mentre dopo solo 11 mesi si è dovuto assistere a un desolante spettacolo di uno stadio con 9.000 spettatori. Tutto questo deriva quasi totalmente dal “genocidio” attuato dal presidente Lotito nei confronti del popolo laziale, che da sempre è la forza motrice di questa società. Se questa società, avesse come obbiettivo primario un roseo avvenire, tornerebbe immediatamente sui suoi passi, capendo che tutto o quasi dipende dall’entusiasmo che i tifosi emanano ogni domenica e che il loro sostegno può essere l’ago della bilancia (vedi la scorsa stagione). Ma tutto ciò con questa società siamo stati abituati, negli anni, a sperarlo più che a viverlo, ma nonostante tutti questi anni avversi il laziale non ha mai allentato la presa, essendo sempre vigile su qualsiasi accadimento non andasse per il verso giusto e per storia e tradizione ci sentiamo di poter assicurare che così sarà anche in futuro, nonostante ora il cielo biancoceleste sia oscurato da tante nubi, “dietro ogni nuvola, per quanto sia nera, c’è sempre un raggio di sole”.

Alessio Allegrucci

Valentino Rossi: “A breve deciderò il mio futuro. Se continuo sarà per…”

Cinque-sei gare per decidere se proseguire la sua straordinaria avventura di pilota. E’ il traguardo che Valentino Rossi si è posto mentre si avvicina il via del Mondiale 2016. “E se continuerò, sarà per due stagioni“, ha detto il 9 volte iridato in un’intervista a Sky Sport MotoGp HD. Che il 16 febbraio – in occasione del suo 37/o compleanno – avrà un palinsesto dedicato con alcune gare tra le più entusiasmanti della sua carriera, oltre a due speciali.
A fine 2016 scadrà il mio contratto. Quindi dovrò decidere se continuare altre due stagioni o meno. Se continuo, continuo per due stagioni – spiega Rossi nell’anticipazione – funziona così adesso, tutti fanno i contratti per due anni. Quindi, se la Yamaha dice che siamo d’accordo per continuare, si continua per due“. Dipende dal risultato in pista? “Sarà come il 2014, quando avevo detto: guardo le prime gare. Il mercato inizia prima, quindi bisogna guardare le prime 5-6 gare e poi cominciare a ragionare“.

Fonte: Ansa

Smentito l’interesse per il difensore

A seguito della notizia circolata nelle ultime ore riguardo l’interessamento del San Paolo nei confronti del difensore argentino biancoceleste Santiago Gentiletti è stato proprio il tecnico della squadra brasiliana a prendere la parola e a smentire tali voci. L’allenatore della compagine paulista, Edgardo Bauza, ieri aveva dichiarato che entro le prossime 48 ore sarebbe stato probabilmente annunciato un difensore argentino che però non gioca in Argentina. Subito l’attenzione era stata puntata sull’argentino biancoceleste, conosciuto molto bene dal tecnico per averlo già allenato ai tempi della Copa Libertadores vinta con il San Lorenzo, ma oggi in conferenza stampa è stato proprio l’allenatore a smontare tale ipotesi e a rivolgere l’attenzione su altri obiettivi. “Non ho mai allenato il nostro probabile rinforzo”, queste le parole del tecnico che sembrano mettere definitivamente una pietra sopra a una tale eventualità.