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Felice Pulici, il parere di un esperto riguardo alle barriere

Felice Pulici, ex portiere, leggenda della Lazio anni 70 e voce autorevole in tutto l’ambiente ha parlato ai microfoni di Radiosei della figura dello Slo (Supporters Liaison Officer), cioè colui che si occupa di mediare tra la società e la tifoseria. Queste le parole riportate sul portale lalaziosiamonoi“Come stabilito dalle organizzazioni internazionali, dovrebbe essere un soggetto individuale (nominato di comune accordo tra tifoseria e società) per rappresentare il trait d’union tra i bisogni della Curva e le condizioni imposte dalla società. Il tifoso in questo modo è rappresentato e, tramite un continuo contatto, si può trovare il percorso più adatto nello svolgimento delle manifestazioni. Non è soltanto il riempire la casella con un certo nome. D’altra parte non è esclusivamente la Federsupporter che, come struttura esterna, deve curare gli interessi del tifoso. La Roma ha trovato questa figura in Nela, nella Lazio invece non c’è volontà di parlare con i propri sostenitori. Manca una figura di dialogo condivisa perché la società non ha mai cercato un accordo e un contatto. Dovrebbe invece esserci un rapporto normale, fondamentale per avere un’immagine esemplare a livello europeo. Un nome? Potrebbe essere quello di Luigi Martini. Calveri ha esperienza e grandi competenze in ambito amministrativo, tuttavia questo ruolo potrebbe impegnarlo oltremisura e, pur conoscendo benissimo i regolamenti, potrebbe non riuscire ad arrivare un indirizzo convergente”

Poi si è soffermato sullo spinoso argomento delle barriere: “Il Prefetto Gabrielli doveva coinvolgere ancor di più i club e capire se c’erano le basi per intervenire. Chi gestisce l’ordine pubblico, al di là delle direttive, deve infatti conoscere le esigenze della società e della tifoseria. Rimuovere le barriere rappresenterebbe uno spreco di denaro pubblico, bisognava interpellare prima chi di interesse. La settorizzazione delle curve inoltre è un provvedimento del Ministero degli Interni che avrebbe dovuto individuare i responsabili più facilmente, chiudere un intero settore adesso è un controsenso”. Infine sugli stewards: “Aumentarli comporta certamente un esborso maggiore. Potrebbe essere utile, ma è necessario rivedere le loro funzioni. Devono avere un minimo di potere per evitare che non ci sia la polizia, altrimenti non avrebbero considerazione”.

De Canio a tutto tondo, Lazio e non solo

Intervenuto ai microfoni di Radiosei Luigi De Canio ha parlato dell’imminente sfida della Lazio contro il Verona. L’allenatore ha iniziato l’intervista parlando della lotta scudetto tra Juventus e Napoli che si affronteranno Sabato in un Big Match dalle mille curiosità. Queste le parole riportate dal portale lalaziosiamonoi: “Quella di sabato è sarà una gara Scudetto, ma solo se a vincere sarà il Napoli. Nel caso contrario, visti i tanti punti ancora a disposizione, il duello resterà invece aperto in un campionato bello ed equilibrato. Speriamo sia una bella partita, ma l’assenza dei tifosi napoletani deve far riflettere sul modo di fare calcio in Italia. Da uomo di sport devo dire che ognuno ha le sue responsabilità. Dalle istituzioni che non rinnovano gli stadi ai tifosi che potrebbero vivere il calcio in modo diverso. Il discorso va però esteso anche alle società che hanno il compito di fare le cose in modo ordinato e agli sportivi che devono dare il buon esempio. Una vittoria del titolo da parte del Napoli renderebbe comunque merito all’operato di una società che partecipa costantemente alle coppe europee, nonostante non abbia il fatturato di altre squadre. Sarebbe un momento di crescita che dovrebbe avere tuttavia uno sviluppo continuo”.

CAPITOLO LAZIO – “Ritengo che i biancocelesti stiano facendo il proprio campionato dopo un’annata vissuta in modo speciale. Fallendo la Champions, si sono spenti gli entusiasmi condizionando il percorso successivo. Infortuni e rendimenti altalenanti hanno poi inciso, ma credo che la squadra sia in linea con le proprie possibilità come espressione del gioco. Il potenziale tecnico è stato mantenuto in vista di uno sviluppo futuro. La differenza sta poi nella concorrenza maggiore rispetto alla passata stagione”. Poi a livello tattico: “Il centrocampo è fondamentale per la costruzione del gioco. Con i giocatori muscolari non si avrà mai una qualità di gioco costante, ma si giocherà soltanto di rimessa senza dimostrare di avere una propria identità. L’Inter ne è l’esempio lampante”. Infine sul percorso europeo: “In Europa League ci sono più stimoli, ho grande fiducia che la Lazio faccia un cammino importante”

Tare è sicuro: “Con il tempo raggiungeremo traguardi importanti”

Intercettato dai cronisti a margine dell’evento ‘Premio amici dei bambini’, il ds della Lazio Igli Tare ha commentato la stagione “difficile” che la Lazio sta affrontando. Ecco le sue parole: “L’Europa è un traguardo molto importante, sia per risultati che per prestigio. Siamo concentrati e determinati, sebbene tanta gente non lo veda così. Questa è una squadra può fare ancora bene. I risultati dicono che manca cattiveria, ci sono state gare dove non siamo stati determinati, però non vedo mai il bicchiere mezzo vuoto“. Il dirigente biancoceleste ha poi continuato: “Abbiamo cresciuto molti giovani, a Genova c’erano sette Under 23. Nei prossimi anni raggiungeremo risultati importanti. Vittorie consecutive? Noi lo speriamo, questa squadra ha dimostrato con i fatti, non dobbiamo vendere bambole. Abbiamo avuto alti e bassi, la squadra è quella dell’anno scorso, con l’inserimento di qualche giovane di prospettiva. Felipe Anderson è ancora giovane, è nella terza stagione alla Lazio, tutti lo conoscono. Ha delle qualità fuori dal comune, deve fare un saltino per crescere. 

Gli Stati Uniti sicuri: “L’Isis tenterà di colpirci quest’anno…”

L’Isis molto probabilmente proverà ad attaccare gli Stati Uniti quest’anno“: è l’allarme lanciato dal numero uno dell’intelligence Usa, James Clapper, che nel corso di un’audizione davanti al Congresso ha sottolineato come lo Stato Islamico stia infiltrando i rifugiati che scappano da Siria e Iraq.
L’Isis – ha specificato il numero uno degli 007 della difesa americana, Vincent Stewardnel 2016 tenterà di attaccare non solo di nuovo l’Europa, ma anche gli Stati Uniti direttamente sul suolo nazionale“. Clapper ha quindi spiegato che le stime parlano di estremisti violenti in almeno 40 Paesi: mai come prima esistono per i terroristi più porti sicuri che in qualsiasi altro momento della storia.

Fonte: Ansa.it

Barcellona, Messi operato

Il club più forte al mondo, dovrà fare a meno del giocatore più forte al mondo. Staimo parlando del Barcellona e di Messi. Il numero 10 blaugrana, è stato operato quest’oggi per la ripulitura dei reni, dovuta alla presenza dei calcoli renali. L’operazione è andata a buon fine, ma Leo Messi sarà costreetto a saltare sicuramente la prossima sfida. Infatti non ci sarà contro il Valencia, mentre resta in dubbio la sua presenza contro il Celta Vigo. Il Barcellona conta di recuperarlo per gli ottavi di finale di Champions League.

Che tegola! Juve – Napoli si giocherà senza un Big

Continua a piovere sul bagnato in casa Juventus. Mister Allegri, dopo gli infortuni di Mandzukic, Khedira e Caceres, dovrà fare a meno anche di Chiellini. Il roccioso difensore italiano dovrà stare ai box per almeno 20 giorni. Sfuma così il duello tra Chiellini e Higuain nella sfida che potrebbe essere decisiva per le sorti dello scudetto. Emergenza quindi per Allegri, mentre Sarri e il Napoli sorridono…

La clausola FARAONICA di Toni Kroos

Il centrocampista tedesco del Real Madrid, Toni Kroos, sicuramente dovrà andare d’amore e d’accordo con il suo club. Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Marca, il tedesco, qualora dcidesse di abbandonare il club senza la volontà di quest’ultimo, dovrà indennizzare Florentino Perez per ben 300 milioni! Una clausola “strana”, pazzesca e incredibilmente senza senso per quanto riguarda il valore economico. Sicuramente Kroos ci penserà 300 milioni di volte prima di chiedere una eventuale cessione.

BARRIERE – Federsupporter: “Senza i tifosi è stato un incontro inutile”

Il rappresentante di Federsupporter, Parisi, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per commentare l’incontro di oggi sul problema barriere. Parisi è rimasto molto perplesso e deluso in quanto non c’èra la presenza dei tifosi che potevano avanzare idee, iniziative e dialogare soprattutto con i club Lazio e Roma e con le istituzioni. A tal proposito Parisi ha auspicato che venga onserita la figura dello SLO (Supporter Liaison Officer9, ovvero una figura che faccia da ponte tra tifosi e club. Infine sul bilancio della Lazio si dice “non preocupato per la perdita di 5 milioni dichiarata“.

Per il comunicato della Federsupporter CLICCA QUI

SICUREZZA Stadio Olimpico – Il comunicato finale: “Più stewards e meno polizia, maggiore dialogo tra società – tifosi”

AGGIORNAMENTO ORE 20:01 – Arriva il comunicato finale riguardante l’incontro che aveva all’ordine del giorno le barriere nelle Curve dello Stadio Olimpico: “Nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenuto quest’oggi e presieduto dal Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, è stato siglato un accordo di programma tra la Questura di Roma, l’A.S. Roma, la S.S. Lazio il Coni. L’iniziativa è stata promossa dal Questore di Roma, Nicolo D’angelo, in esito ad una ricerca scientifica contenente un’indagine psico-sociale, condotta su un campione di oltre 2000 questionari, somministrati da esperti in occasione di 4 gare di Roma e Lazio. La ricerca ha fornito importanti indicazioni relativamente alla percezione della sicurezza dello stadio, ma anche sulla natura della contestazione al nuovo modello organizzativo adottato dall’inizio del campionato. I dati hanno, infatti, evidenziato un’elevata percezione della sicurezza nei frequentatori dello stadio a Roma: tra tutti gli intervistati solo il 7,5% non si sente sicuro. Ne deriva quindi che il ‘contesto stadio’ offre oggi un livello di sicurezza percepita maggiore rispetto a quella osservata in altri contesti sociali e smentisce l’immagine negativa che si tende genericamente ad associare allo stadio nel dibattito pubblico o nel sentire comune”. Queste le azioni che saranno intraprese in seguito all’accordo: “Meccanismi di dialogo con i tifosi saranno implementati da parte dei club con l’attivazione di sportelli funzionali alla comunicazione con i tifosi stessi, che per organizzare le iniziative di tifo non dovranno più rivolgersi alla Polizia ma avranno contatti solo con i rappresentanti delle società, che poi interloquiranno con le autorità di P.S. Più stewards e meno polizia. I controlli nelle vie di accesso allo stadio saranno effettuati in prima battuta dagli stewards mentre le Forze dell’Ordine si concentreranno nelle aree di pre-filtraggio anche per offrire agli spettatori servizi di sicurezza “antiterrorismo”. Le due società avvieranno campagne di sensibilizzazione ed educazione mediante il coinvolgimento di personaggi carismatici per i propri tesserati sul tema del fare tifo e del supporto agli atleti in campo. I club tramite il Supporters Liaison Officer studieranno misure per evitare la divisione di gruppi omogenei, eventualmente causata dalla settorializzazione. Il Coni, in quanto proprietario dell’impianto, proseguirà nelle strategie di miglioramento tecnologico dello stadio olimpico e di offerta di servizi strumentali ad una migliore accessibilità all’impianto sportivo ed una permanenza più confortevole per anziani, donne e bambini. La Questura di Roma svolgerà la funzione di garante del sistema, anche rispettando gli spazi delle tifoserie, con la precisa condizione che siano osservate le norme in materia di divieto di occupazione delle scale, divieto di introduzione di materiale esplodente e pirotecnico e divieto di esposizione di striscioni illegali. Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica monitorerà l’andamento della sicurezza allo stadio Olimpico anche al fine di rivalutare, in presenza di una reazione positiva delle tifoseria, il modello organizzativo con l’obiettivo di creare nel tempo migliori condizioni di aggregazione”.

AGGIORNAMENTO ORE 19:18 – Sempre in attesa del comunicato ufficiale, da registrare è anche il commento del Questore D’Angelo: “Abbiamo ribadito che allo stadio vanno rispettate le regole, per quest’anno non si toglie nessuna barriera. Lo stadio non sono solo le barriere, queste sono state messe perché le curve in quel modo non andavano beneLo stadio non sono solo le barriere, queste sono state messe perché le curve in quel modo non andavano bene.  Un domani potremo anche togliere le barriere. Ma per domani significa fine campionato o anno prossimo. Il discorso di uno stadio senza barriere va fatto nel tempo. Adesso tutto insieme dobbiamo migliorare l’affluibilità dello stadio Olimpico. Anche le società hanno avallato questo accordo”. E infine ha ribadito che: Lo stadio è del cittadino, vogliamo estirpare i violenti. Nessuno ha vietato niente. Ognuno deve sedersi al suo posto, sono vietati petardi, striscioni non autorizzati e fumogeni. Le barriere aiutano per evitare che ci sia un numero eccessivo di persone, causato dagli scavalcamenti”. “.

AGGIORNAMENTO ORE 18:10 – E’ da poco terminata la riunione e i protagonisti cominciano a lasciare la struttura. Queste le dichiarazioni rilasciate (in attesa del comunicato ufficiale che chiarirà tutto) dal dg della Roma, Mauro Baldissoni: “L’incontro è andato bene, a breve uscirà un comunicato stampa ufficiale che sta redigendo il comitato e nel quale leggerete il contenuto del lavoro che è stato svolto negli ultimi mesi al fine di migliorare la fruibilità dello stadio, per cercare di cambiare un po’ la situazione e la struttura organizzativa”. Anche Claudio Lotito ha abbandonato la Prefettura ma, a differenza del dirigente giallorosso non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Da registrare un secondo tentativo dell’inviato de “Le Iene” di strappare qualche dichiarazione al Presidente della Lazio ma anche questo tentativo è andato a vuoto.

AGGIORNAMENTO ORE 17:20 – Tra gli ultimi a presentarsi sul posto c’è il presidente della Lazio Claudio Lotito. Al suo arrivo Lotito è stato subito incalzato da un inviato de “Le Iene” che ha provato a rivolgergli delle domande inerenti  l’‘Operazione Fuorigioco’, l’inchiesta che sta portando avanti la Procura di Napoli. Il numero uno biancoceleste non ha voluto lasciare dichiarazioni continuando ad andare dritto per la sua strada.

AGGIORNAMENTO ORE 16:36 – Sono arrivati anche: il Questore di RomaNicolò Marcello D’Angelo, e il responsabile marketing del CONI, Diego Nepi. Per la Roma sono arrivati anche il direttore generale Mauro Baldissoni e il CEO Italo Zanzi. Mentre per la Lazio è arrivato anche il segretario generale Armando Calveri. Negli stessi istanti anche Diego Nepi Molineris, direttore dei servizi del CONI.

AGGIORNAMENTO ORE 16:15 – Cominciano ad arrivare i primi protagonisti. In rappresentanza della Lazio ci sono: il Responsabile della biglietteria Angelo Cragnotti e il responsabile alla sicurezza Sergio Pinata. Dovrebbe arrivare anche il segretario generale nonché responsabile del club per le relazioni con i tifosi (SLO) Armando Calveri. In rappresentanza della Roma invece è appena arrivato Sebino Nela, eletto come SLO per la squadra giallorossa, in compagnia di Carlo Feliziani responsabile biglietteria AS Roma e Guido Gombar, responsabile sicurezza della Roma.

A breve avrà inizio l’attesa riunione tra le istituzioni (precisamente: il Questore D’Angelo e il prefetto Gabrielli) e il responsabile marketing del CONI Diego Nepi, il presidente della Lazio Claudio Lotito e il dg della Roma Mauro Baldissoni. Il fine è quello di cercare una soluzione in merito alla questione delle barriere separatorie presenti nelle curve dell’Olimpico e permettere così un rapido ritorno dei tifosi allo stadio.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti…

CALCIOSCOMMESSE – Le sentenze della Procura di Catanzaro

Sono arrivate in settimana le sentenze relative al calcioscommesse, relative all’inchiesta del Dirty Soccer bis. Ad emetterle è stata la Procura di Catanzaro. Parecchie òe squadre sanzionate, tutte di Lega Pro e dilettanti, ma anche sanzioni a calciatori con un passato in Serie A. Di seguito le più importanti squadre sanzionate: SS Akragas Città dei Templi (3 punti), Aurora Pro Patria 1919 (7), ASD Comprensorio Montalto Uffugo (6) SSD Calcio Frattese (1), L’Aquila Calcio 1927 (13), FC Neapolis (22), SSD Puteolana 1902 (4), Santarcangelo Calcio (6), Savona Foot Ball Club (2), Sorrento Calcio (4), S.E.F. Torres 1903 (4), Vigor Lamezia Calcio (2). Prosciolti AS Livorno Calcio, S.F. Aversa Normanna, US Cremonese, ASD Due Torri, SS Fidelis Andria 1928, FC Grosseto SSD, SS Monopoli 1966, AC Pavia 1911, AC Prato 1908, ASD Scafatese Calcio, AC Tuttocuoio 1957, ASD Giallorossi San Miniato Basso Calcio. Tra i tesserati spunta i nomi di Arturo Di Napoli e Domenico Giampà.

Inzaghi: “Decisiva la gara d’andata”

Alla Lazio Primavera non basta la doppietta di Calì per qualificarsi alla finale di Coppa Italia. L’allenatore biancoceleste Simone Inzaghi ha commentato il match ai microfoni di Sportitalia: “Penso che, per come sono andate le due partite, la Lazio doveva andare in finale. Abbiamo incontrato una buona squadra, ma il calcio è anche questo. Mi spiace per i ragazzi perché lo meritavamo. Un 2-2 contro una grande squadra. Penso che questa finale l’abbiamo persa con il risultato dell’andata. Onore ai ragazzi, sono orgoglioso e fiero di loro. Abbiamo sfoderato due grandissime prestazioni. Abbiamo fatto bene, hanno entusiasmato sia me che lo staff. Loro hanno tanti giocatori classe ’96, questa volta ha deciso la gara Manaj. Ma non c’è rammarico per questo”.

 

Manoni: “Siamo stati sfortunati”

La Lazio Primavera non riesce nell’impresa. In finale di Coppa Italia ci va l’Inter. Ecco il rammarico di Francesco Manoni ai microfoni di Lazio Style Radio: “Era difficile per noi, siamo andati sotto e non era semplice. La stavamo risolvendo grazie agli uomini entrati dalla panchina. Poi abbiamo avuto tanta sfrotuna, saremmo potuti andare a giocare quella finale che tanto desideravamo. Abbiamo espresso il nostro gioco, disputando questa partita con cattiveria. Con un pizzico in più di buona sorte potevamo passare noi. L’arbitro non ci ha aiutato, diversi falli in ripartenza non sono stati sanzionati. Sono piccoli episodi che avrebbero potuto cambiare la gara. Ripartiamo da questa sconfitta”.

Ecco l’arbitro di Lazio-Verona: precedenti positivi per i biancocelesti…e per il Verona

La 25esima giornata di Serie A sarà aperta dalla sfida dello Stadio Olimpico tra Lazio ed Hellas Verona, in programma giovedì 11 febbraio alle 20.45. Pochi minuti fa è stato reso noto l’arbitro che dirigerà la gara dai baincocelesti: sarà Andea Gervasoni della sezione di Mantova ad arbitrare la gara, coadiuvato dagli assistenti De Pinto e Tasso e dal quarto Uomo Carbone. Gli assistenti d’area saranno invece Banti e Sala. . Per il ruolo di quarto uomo è stato scelto Carbone mentre gli addizionali saranno Banti e Saia. Sarà il 15° incrocio di Gervasoni con i biancocelesti. E il bilancio è piuttosto positivo: i precedenti parlano di 7 vittorie, 6 pareggi ed una sola sconfitta esattamente un anno fa: era il 9 febbraio del 2015 e i biancocelesti venivano fermati in casa dal Genoa. Anche gli scaligeri hanno perso una sola volta sotto la sua direzione, completano il loro quadro 2 vittorie e 2 pareggi. Questo il quadro completo:

LAZIO – HELLAS VERONA
Arbitro: GERVASONI
Assistenti: DE PINTO – TASSO
IV uomo: CARBONE
Add1: BANTI
Add2: SAIA

FORMELLO – Buone notizie per Biglia

Buone notizie da quel di Formello per quel che riguarda Lucas Biglia. Il centrocampista argentino ha partecipato alle prove tattiche odierne e dovrebbe tornare a disposizione per la sfida di giovedì contro il Verona. Lavoro differenziato invece per Radu e Bisevac, che potrebbero rientrare nella lista dei convocati per accomodarsi in panchina.

Candreva sembra essere perfettamente recuperato, anche se non è certo un suo impiego dal primo minuto. L’esterno romano è in lotta per un maglia con Felipe Anderson. Certo di un posto da titolare dovrebbe essere Keita, nettamente favorito su Mauri per quel che riguardo l’out mancino del tridente offensivo.

UFFICIALE – Ecco la decisione della Corte Federale d’appello sul ricorso presentato dalla Lazio

AGGIORNAMENTO DELLE 17:15 – Niente da fare, è stato respinto il ricorso presentato dalla Lazio per ottenere almeno la riapertura dei Distinti. La Corte Federale d’appello della Federcalcio ha infatti respinto la richiesta presentata dall’avvocato Gian Michele Gentile: pertanto contro il Verona, giovedì sera, e contro il Sassuolo, lunedì 29 febbraio alle ore 19, rimarranno chiusi DistintiCurva Nord.

Come ci si poteva immaginare dopo la decisione, comminata dal giudice sportivo, per la chiusura dei settori: curva nord e Distinti Nord (est e ovest) la Lazio oggi discuterà nel pomeriggio, presso la Figc, il ricorso presentato contro la stessa squalifica di un turno per gli ululati razzisti all’indirizzo di Kalidou Koulibaly, durante Lazio-Napoli del 3 febbraio. Nulla potrà, per quanto riguarda la chiusura di due turni della Curva Nord, il cui settore è risultato recidivo a seguito della precedente sanzione comminata dopo i ‘buuh’ razzisti in Lazio-Genoa del 9 febbraio del 2015.

Minaccia aerea su Rio 2016

La prossima estate a Rio de Janeiro si terranno i Giochi della XXXI Olimpiade. La manifestazione internazionale prenderà il via il 5 agosto per concludersi il 21. La città brasiliana si è aggiudicata la competizione battendo Madrid, Tokyo e Chicago. Inoltre è la prima città sudamericana a ospitare un’edizione dei Giochi olimpici estivi.

Ebbene, in un periodo terribile, scosso da guerre e attentati, la vera minaccia che incombe sui Giochi è la zanzara. Si proprio quel piccolo insetto che disturba in continuazione con il suo odioso ronzio le giornate di tutti noi. La zanzara in questione però è la temibile Aedes aegypti, fino a quarant’anni fa presente anche sul territorio italiano ma al momento non segnalata, che riesce a trasmettere il virus della Zika, virus nella maggior parte dei casi asintomatico o con febbre non alta e dolori muscolari. Anche la zanzara tigre (Aedes albopictus), è considerata responsabile di alcuni casi di trasmissione in Africa e in Asia; con l’arrivo della stagione calda potrebbe diventare un problema anche da noi visto che questa specie è sul nostro territorio sin dalla fine degli anni Novanta.

Proprio a causa dell’incubo Zika il Comitato olimpico degli Stati Uniti ha dato comunicazione alle federazioni sportive nazionali che atleti e personale dovrebbero valutare se rinunciare all’Olimpiade e di non «sentirsi obbligati a partecipare», qualora la diffusione del virus dovesse aumentare. Ciò che si teme in realtà è la possibilità di contagio e l’assenza di un vaccino in grado di sconfiggere la malattia trasmessa dalle zanzare che infetta donne incinte e che si sospetta possa provocare la microcefalia nei nascituri. Come riferito dall’agenzia Reuters l’annuncio è stato dato a fine gennaio nel corso di una conference alla quale presero parte i vertici dell’Usoc (United States Olympic Comittee) e i presidenti delle varie associazioni sportive. Ovvio che una rinuncia da parte di atleti americani sarebbe comunque un perdita gravissima per i Giochi di Rio. Per ora non è stata presa nessuna decisione, l’Usoc non commenta ma segue costantemente la situazione Zika condividendo con le varie federazioni le informazioni e le raccomandazioni dell’organizzazione mondiale della sanità. Comunque non è solo la Federazione americana ad essere in allerta a causa del virus. Il Comitato olimpico australiano (Aoc) mercoledì ha annunciato un contratto di sponsorizzazione con i produttori di «Heavy Duty», un gel repellente particolarmente efficace. E a fine gennaio lo stesso Comitato aveva avvisato gli atleti qualificati per Rio 2016 di tenere sempre braccia e gambe coperte «dove possibile», specialmente se vicini ad acqua stagnante o vegetazione fitta. E così è stato anche per Nuova Zelanda e Giappone, quest’ultimo sta anche valutando se limitare le escursioni «all’aria aperta» dei suoi atleti.

L’Italia non sembra preoccuparsi più di tanto, il Coni più di una volta ha assicurato che non c’è motivo di aver paura. Il presidente Giovanni Malagò ha dichiarato: «L’Istituto di Medicina per lo Sport ha fatto un buon lavoro, sono in contatto con dei luminari della materia di infettivologia, ci sarà anche un’attività di prevenzione». Il direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport Antonio Spataro ha parlato di «notizie allarmistiche. Credo non sia il caso di esagerare», e inoltre ha aggiunto «tenere le finestre chiuse, usare l’aria condizionata ed evitare le uscite di sera dopo le gare». Anche in Gran Bretagna, il presidente del Comitato britannico, Sebastian Coe, ha assicurato che «tutti gli atleti britannici sono orgogliosi e non vedono l’ora di andare» a Rio 2016.

CRONACA – Doppia operazione anticamorra

Due operazioni anticamorra questa mattina nella capitale.

La prima operazione – Operazione nata da un’inchiesta del 2012, riguarda le infitrazioni nel centro agroalimentare della capitale e vede coinvolte otto persone. La procura di Roma, a seguito dell’inchiesta della Squadra Mobile e del Gico della polizia tributaria – coordinate dall’aggiunto della Dda capitolina Michele Prestipino -, sta eseguendo gli arresti di otto persone tra affiliati e boss facenti parte del clan dei Moccia con varie accuse tra cui intestazione fittizia di beni, lesioni personali e minacce, reati ai quali si aggiunge l’aggravante di aver favorito l’organizzazione camorristica. La rete criminale aveva infiltrazioni nel Centro Agroalimentare romano e operava nel settore ortofrutticolo e delle mozzarelle. Posti sotto sequesto alberghi ed esercizi commerciali fra Afragola e Roma per un valore di circa un milione di euro. Nella capitale gli investigatori hanno rintracciato una gelateria in via Milano e un albergo nel centro storico. In corso in queste ore perquisizioni in diverse regioni italiane. La svolta delle indagini si è avuta quando alcune conversazioni fra Gennaro e Pasqua Moccia sono state intercettate. In una di queste ad esempio si sente dire: «Addirittura Gigino sta vedendo di comprarsi un albergo a piazza di Spagna». Fondamentali anche le dichiarazioni rilasciate ai primi di dicembre da un collaboratore di giustizia, Salvatore Scufuto. Dichiarazioni che hanno permesso di ricostruire come il clan operava sul territorio, alcune estorsioni e un rapimento commesso nell’interesse dei Moccia. A detta sempre del pentito per effettuare alcuni lavori nell’albergo in questione – quello della telefonata – il clan aveva speso 5 miliardi di vecchie lire.

La seconda operazione – Sempre questa mattina i carabinieri di Napoli hanno arrestato Alessandro Giannelli, 38 anni, ricercato come capo dell’omonimo gruppo emergente di camorra che opera nel quartiere Cavalleggeri, zona Ovest di Napoli dove nelle ultime settimane si sono susseguiti omicidi e sparatorie. L’uomo era latitante dalla fine del 2015, quando si era sottratto agli obblighi della sorveglianza speciale. Ai primi di gennaio Giannelli era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Dda, perché ritenuto responsabile di tentata estorsione, danneggiamento, violenza privata, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, tutto aggravato dal metodo mafioso. Il boss è stato arrestato mentre stava scappando a Roma: i carabinieri, che a distanza lo tenevano sotto sorveglianza, hanno assistito ad un rapido cambio di auto in autostrada. Mentre ripartiva verso la capitale i militari sono riusciti a circondarlo e Giannelli, vedendosi intrappolato, ha deciso di arrendendersi e di farsi trarre in arresto. Il boss è stato trovato in possesso di 5mila euro in contanti, documenti falsi, al polso un rolex e in tasca tre telefoni cellulari.

 

COPPA ITALIA PRIMAVERA – INTER-LAZIO 2-2, BIANCOCELESTI ELIMINATI

La Lazio saluta la Coppa Italia Primavera: i biancocelesti di Inzaghi ci hanno provato in tutti i modi a ribaltare lo 0-1 dell’andata, e a un certo punto ci erano quasi riusciti, ma al novantesimo si sono dovuti arrendere all’Inter di Vecchi che ora disputerà la finale con la vincente di Juventus-Fiorentina, in programma domani pomeriggio a Vinovo.

FORMAZIONI – Alcuni elementi sono stati tenuti a riposo nell’ultima trasferta di campionato di Crotone, proprio in vista di questo cruciale appuntamento di Sesto San Giovanni. Su tutti Palombi e Manoni, che hanno ripreso il loro posto nel tridente offensivo al fianco di Rossi. Per l’Inter diversi i giocatori schierati già nel giro della prima squadra, come Gnoukouri a centrocampo e l’attaccante Manaj.

LAZIO AGGRESSIVA – La Lazio deve vincere realizzando almeno due gol, e la squadra di Inzaghi inizia il match a testa bassa, con generosità. Ci prova subito Palombi a impensierire il portiere avversario Radu, ma poco dopo il quarto d’ora la prima grande occasione capita sui piedi di Rossi, che si libera bene in area ma scarica la conclusione addosso al portiere nerazzurro. Difensivamente la formazione biancoceleste soffre la velocità e l’esuberanza di Bakayoko, ma nel primo quarto di gara non si contano occasioni per la squadra di casa.

BRIVIDO MANAJ – Al 25′ la Lazio non sfrutta un errore in presa bassa di Radu: su un cross teso il portiere interista consegna il pallone sui piedi di Rossi, che non trova però la porta da buone posizioni. L’Inter si rende conto di stare soffrendo e prova ad alzare il baricentro, cercando di offrire un maggior numero di palloni giocabili a Manaj. Che a 2′ dall’intervallo ha la grande chance per permettere all’Inter di raddoppiare nel doppio confronto, ma a colpo praticamente sicuro trova la grande risposta d’istinto di Matosevic, che salva una Lazio che dopo aver condotto il gioco per tutto il primo tempo, sarebbe stata letteralmente beffata dal gol incassato.

SECONDO TEMPO FOLLE – La partita sembra non volersi sbloccare, anche se Palombi da una parte e Manaj dall’altra hanno due occasioni importanti: il primo svirgola a pochi passi dalla porta, il secondo esalta i riflessi di Matosevic. Inzaghi fa entrare Calì e Sarac per tentare il tutto per tutto, ma al 24′ l’ennesima percussione di Manaj regala il vantaggio ai nerazzurri. Finita? Appena iniziata: si scatena Aimone Calì, che dopo la grande prestazione di Crotone sigla una doppietta, al 29′ svettando di testa su cross da calcio d’angolo e appena un minuto dopo correggendo in rete su cross di Palombi, autore di una grande discesa sulla sinistra. Biancocelesti al settimo cielo, ma l’ennesimo errore difensivo stagionale costa caro alla Lazio: mischia in area e Manaj sfrutta la dormita della retroguardia laziale siglando il due a due. In campo gli animi si surriscaldano, dopo l’ennesimo contrasto Pinamonti e Germoni vengono alle mani, i giocatori in campo e in panchina provano a separarli ma la lite sfocia in una vera e propria rissa, alla fine l’arbitro mostra il rosso a entrambi lasciando Inter e Lazio in dieci. Inutile l’assedio finale della formazione di Inzaghi nel recupero, con i nerazzurri che sfiorano il 3 a 2 con Bonetto che trova Matosevic lontano dai pali e prova a sorprenderlo da lontanissimo, con la palla che esce di un soffio. Al triplice fischio di Balice inizia la festa dell’Inter che ottiene il pass per la finale, mentre la Lazio – rimasta anche in nove per l’espulsione di Calì, che ha rimediato il secondo giallo per il fallo su Gyamfi – lascia il campo con il rimpianto di essere andata a un passo dall’impresa, ai ragazzi di Simone Inzaghi va comunque riconosciuto l’onore delle armi.

Fabio Belli

INTER-LAZIO 2-2

Marcatori: 69′ e 79′ Manaj (Inter), 74′ e 75′ Calì (Lazio).

INTER (4-3-3): Radu; Gyamfi, Gravillon, Popa, Miangue; Zonta, Gnoukouri (76′ Pinamonti), Bonetto; Bakayoko (81′ Tchaoule), Manaj, Baldini (91′ Vanheusden). A disposizione: Pissardo, Mattioli, Sobacchi, Emmers, Delgado, Kouame, Appiah, Leoni, Rapaic. Allenatore: Stefano Vecchi.

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia (66′ Sarac), Germoni; Murgia, Rokavec (90′ Beqiri), Folorunsho (66’Calì); Manoni, Rossi, Palombi. A disposizione: Borrelli, Cotani, Petro, Keca, Ennali, Impallomeni, Bernardi, Cardoselli, Bezziccheri. Allenatore: Simone Inzaghi.

Arbitro: Antonello Balice (sez. di Termoli).

Assistenti: Macaddino-Evoli.

NOTE: Ammoniti: 32′ Gnoukouri (Inter), 76′ Calì (Lazio). Espulsi: 86′ Germoni (Lazio) e Pinamonti (Inter), 95′ Calì (Lazio).

Il Giudice Sportivo punisce un biancoceleste

Il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno il biancoceleste Marco Parolo. Il centrocampista sabato scorso nell’ultimo turno di campionato ha ricevuto la quinta ammonizione, per cui dovrà scontare la squalifica nella prossima sfida in programma giovedì sera all’Olimpico contro l’Hellas Verona. Stessa sanzione per Marrone della squadra scaligera.

Inquietanti rivelazioni sul decesso di Piermario Morosini

“Sul campo da gioco dello stadio di Pescara mentre Piermario Morosini, 26 anni, stava morendo per un arresto cardiaco, c’erano tre defibrillatori ma nessuno li utilizzò”. Questa l’inquietante testimonianza resa davanti al giudice monocratico del tribunale di Pescara lunedì scorso da Lelia Di Giulio, dirigente della Digos e vicequestore, che il 14 aprile del 2012, giorno del decesso del calciatore, era in servizio allo stadio Adriatico. Il dirigente ha fatto presente inoltre che Morosini si accasciò a terra dopo mezz’ora dall’inizio della partita tra Pescara e Livorno e che dopo 20 secondi entrò in campo il medico della squadra toscana, seguito da quello della formazione abruzzese e «subito dopo arrivò anche un operatore della Croce Rossa, con la barella, che però poco dopo tornò verso la sua postazione per prendere una valigetta gialla contenente il defibrillatore».  Quel dispositivo, che avrebbe potuto salvare la vita al giovane, però non venne usato così come gli altri due gestiti da Croce Rossa e Misericordia e un terzo che si trovava a bordo di un’ambulanza. Per la morte del calciatore sono state rinviate a giudizio tre persone: il medico del Pescara Ernesto Sabatini, quello del Livorno Manlio Porcellini e quello del 118 di Pescara Vito Molfese. Tutti e tre sono accusati di omicidio colposo.