Consueta conferenza stampa per mister Inzaghi alla vigilia di Lazio Pescara, quarta giornata di serie A Tim, che si giocherà domani alle ore 18:00. Questa la conferenza completa:
Cosa ti porti di Verona?
“Come già detto, quando non vinci, meglio non perdere. Domenica scorsa faceva caldissimo, per noi come per il Chievo, ma potevamo fare di più. Altre volte il Bentegodi è stato stregato per la Lazio, quindi ci teniamo il punto. Come abbiamo visto anche l’Inter a Verona e il Torino a Bergamo hanno sofferto perché sono campi difficili, quindi sono contento dei risultati ottenuti dalla mia squadra”.
Cosa pensi delle critiche?
“Ognuno pensa ciò che vuole. Sono contento dei 4 punti in 3 partite. A Bergamo e con la Juve abbiamo fatto bene, a Verona potevamo fare meglio ma giocavamo in un clima difficile e avevamo i nazionali tornati da pochi giorni. Mi tengo stretto il punto ottenuto”.
Cosa ne pensi di Oddo? Che Pescara ti aspetti?
“Massimo sta facendo molto bene, affrontiamo una squadra pericolosa soprattutto sul piano del gioco. Massimo domani lo abbraccerò, è stato un amico di tante avventure, lo stimo e avevamo un bel rapporto già da calciatori. Da allenatore l’ho incontrato in Primavera e l’ho battuto, speriamo di riuscirci anche stavolta”.
Come si riporta la gente allo stadio?
“Con i risultati. A Verona c’era tanta gente, pareva di giocare in casa”.
Cambierai modulo?
“Stiamo valutando, dobbiamo vedere le condizioni dei nostri dato che Biglia ieri ha avuto un problema e ora lo stiamo valutando. Vediamo come andrà l’allenamento di oggi e di domattina. Schiererò la formazione migliore”.
Cataldi al posto di Biglia?
“Vediamo le condizioni di Lucas, mi dispiacerebbe tenerlo fuori dato che è il nostro capitano. Era in ritardo di condizione perché aveva cominciato la preparazione dopo gli altri. Finalmente stava ritrovando brillantezza e spero non si fermi. Se così fosse abbiamo tante soluzioni tra cui Cataldi che sta lavorando nel migliore dei modi”.
Come vedi Keita?
“Si è allenato bene, sta cercando di mettersi al pari degli altri a livello di condizione atletica. A Verona ha avuto un buon impatto con la partita. Domani sicuramente giocherà”.
Ti aspettavi Oddo allenatore?
“E’ un ragazzo che sta da tanti anni nel calcio. Si vedeva che poteva fare l’allenatore, poi ognuno ha i suoi tempi. Lui ha cominciato dopo a fare l’allenatore perché ha giocato fino a tardi”.
Simeone, Mihajlovic, tu… tanti di quella Lazio scudettata sono diventati allenatori
“Dimenticate Almeyda, Marcolin e Pancaro. Abbiamo vinto tanti trofei perché eravamo una bellissima Lazio. Anche il Milan che ha vinto tanto ha sfornato allenatori come mio fratello, Brocchi, Gattuso etc”.
Parolo può fare il vice Biglia?
“Sì, l’abbiamo visto all’Europeo e l’ha fatto benissimo. Se dovessimo rinunciare a Lucas lo sostituiremmo nel migliore dei modi”.
Avete rivisto gli errori fatti a Verona?
“Li stiamo analizzando. Avremmo potuto fare meglio ma come detto mi tengo stretto i punti fatti a Bergamo e Verona. La difesa lavora bene, i ragazzi si stanno conoscendo. Non hanno concesso nulla se non sui calci piazzati su cui stiamo lavorando. Birsa per fortuna lo incontriamo due volte l’anno”.
Adotterai il turn over nelle prossime gare?
“Sicuramente, affronteremo squadre diverse e quindi serviranno giocatori con caratteristiche differenti. Tre partite in 8 giorni sono tante. Ora ci concentriamo sul Pescara e poi da domenica ci concentreremo sul Milan”.
Luis Alberto?
“Rispetto alla scorsa settimana è cresciuto molto a livello fisico. Sta crescendo e domani farà parte dei convocati”.
In virtù dei punti fatti finora, dove pensi possa arrivare questa Lazio?
“Dobbiamo calcolare che abbiamo giocato contro la Juve e abbiamo avuto due trasferte difficili: tutti troveranno difficoltà a Bergamo e a Verona. Stiamo lavorando bene”.
Quanto è importante Peruzzi?
“Quando il presidente in ritiro mi parlò di questa idea mi esaltai subito perché conosco Angelo con cui ho pure giocato. E’ una persona solare, che aiuta tantissimo l’allenatore e la società. E’ una figura trasparente che sa farsi capire da tutti”.
Fabrizio Piepoli

pensiero nel secondo giorno più bello della sua vita? Alla Lazio: Vincere questa competizione è una cosa incredibile, però lasciatemi ricordare che è anche merito della Lazio“. Queste parole, rilasciate a caldo subito dopo la vittoria del trofeo, lasciano capire quanto l’uomo sia rimasto legato a questi colori e la gratitudine provata verso un intero tifo che gli è stato sempre vicino. Pensate sia finita qua? Assolutamente No! Dopo la sua breve esperienza al Bayern Monaco lo cercava la Roma, ma lui fu categorico: “No grazie! La maglia della Lazio è una seconda pelle non potrei mai“.
d dopo il rigore segnato a Doni). Vedere quel terzino giocare la stracittadina con tanta cattiveria agonistica, ma soprattutto con tanta eleganza ed educazione infiammava un intero popolo. Le immagini delle sue corse sotto la Nord, dopo un rigore segnato o una punizione ma sopratutto quei cross sublimi rimarranno indelebili nella testa di tutti i tifosi. Ora ha intrapreso la carriera da allenatore. La Lazio cercherà di dare un dispiacere al suo Pescara, ma al tempo stesso riabbraccerà il suo vecchio capitano, tanto amato e mai dimenticato e lui riabbraccerà la sua amata Curva Nord. Scenderà qualche lacrima? Sicuramente ma quel sorriso di chi è felice di tornare a casa. Del resto come diceva Long John Chinaglia: “Di Lazio ci si ammala inguaribilmente“.
da giudice, giuria e boia contro chi ti ha fatto diventare grande è dura. Ma è il calcio. Adesso, Ciro è un giocatore della Lazio e sabato guiderà l’attacco dei biancocelesti all’assalto di Bizzarri e soci. Sebastiani non ha
Nel 1957 debutta in televisione e da quel momento prende parte a numerose serie televisive, fra cui “The Naked City”, “Gli Intoccabili”, “Ai confini della realtà”. Il debutto nel mondo del cinema avviene con “Il paradiso dei barbari” del 1958, poi è la volta di “Sindacato Assassini” nel 1960, che gli vale una nomination all’Oscar come Migliore attore non protagonista. Ma è il personaggio del Tenente Colombo che lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo episodio va in onda sul canale NBC nel 1967 e da allora per più di trenta anni appassiona il pubblico del piccolo schermo.
La serie va in onda ininterrottamente dal 1971 al 1978 ma poi, dato l’enorme successo e la richiesta del pubblico, vengono girati anche film pensati specificatamente per la televisione, prodotti anche dallo stesso Falk. Al cinema compare in “Mariti” nel 1970, “Una moglie” nel 1974, “Invito a cena con delitto” nel 1976, “Il grande imbroglio” nel 1985, “Il cielo sopra Berlino” nel 1988. Il successo ottenuto prepara il terreno a una nuova serie regolare del Tenente Colombo, che nel 1989 ricomincia. Per un lungo periodo Peter Falk si dedica maggiormente alla televisione prendendo parte a dei lungometraggi. Nel 2001 è nuovamente un gangster in “Corky Romano”.
Si è sposato due volte: la prima con Alice Mayo dal 1960 al 1976, con la quale ha adottato due figlie, la seconda con l’attrice Shera Danese, che spesso è al suo fianco negli episodi de “Il Tenente Colombo”. Nel 2004 ha ricevuto la Targa d’oro dell’Ente David di Donatello. Malato dal 2008 di Alzheimer, si spenge il 23 giugno 2011 a 83 anni nella sua villa a Beverly Hills.
