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Konko: “Peccato, meritavamo la vittoria”

Konko a Lazio Style Radio vede il bicchiere mezzo pieno nonostante la mancata vittoria: “Peccato non aver preso i tre punti. Non abbiamo trovato la via del gol. Meritavamo la vittoria. Poi è successo di tutto con i cartellini. Credo eccessiva quella di Matri perchè era solo una protesta. Purtroppo contro il Napoli saremo in emergenza. Anche per Djordjevic speriamo non sia nulla di grave. Ho giocato bene, mi rammarico per quel colpo di testa dove ho sfiorato il palo. mi sono trovato li dopo un bel cross di candreva, ma non sono riuscito a fare meglio. Forse dovevamo mettere più in difficoltà l’avversario e fare qualche tiro da fuori in più. Non siamo stati fortunati a buttarla dentro. Riguardo le mie prestazioni, cerco di fare sempre belle prestazioni e di dare il massimo. Questo deve essere lo spirito di ogni calciatore. Speriamo ora di fare altri risultati possibili e di sbloccarci in fase realizzativa“.

SERIE A – I risultati del 22° turno

Si è aperta ieri con tre anticipi la ventiduesima giornata di Serie A. Alle 15 il primo incontro della giornata è stato Carpi-Palermo, incontro terminato 1-1 con reti di Gilardino e pareggio di Mancuso su calcio di rigore. Alle 18 è stata la volta di Atalanta-Sassuolo, anch’essa terminata 1-1 (Denis-Berardi). In serata è la Roma a imporsi all’Olimpico sul Frosinone per 3-1, reti di Nainggolan, Ciofani, El Shaarawy e Pjanic.

In attesa del derby tra Milan e Inter di questa sera la giornata si è aperta con Chievo-Juventus, bianconeri nettamente vittoriosi per 4-0, con le reti firmate da Morata (doppietta) Alex Sandro e Pogba. Alle 15 il resto degli incontri. Il Napoli risponde alla Juve strapazzando in casa il malcapitato Empoli: è Paredes a portare in vantaggio i toscani e a scatenare la reazione dei partenopei che prima pareggiano con Higuain, raddoppiano con Insigne, per poi straripare grazie a un’autorete di Camporese e una doppietta di Callejon. Incontro ricco di reti e emozioni Bologna-Sampdoria, terminato 3-2 per i padroni di casa: Mounier, Donsah e Destro per i felsinei e Muriel e Joaquin Correa per gli ospiti. Genoa-Fiorentina, Torino-Verona e Udinese-Lazio sono terminati tutti 0-0.

Pioli deluso: “Dovevamo vincere per scalare la classifica, ma non siamo stati bravi”. Poi su Matri…

Pioli non soddisfatto per la mancata vittoria commenta così ai microfoni di Mediaset Premium il pari di Udine: “Non siamo riusciti a vincere. E’ un pareggio che non ci accontenta. L’Udinese si è chiusa molto bene e non abbiamo trovato spazi. Problema muscolare per Bisevac ma non ho ancora notizie chiare. Ovviamente ora siamo in emergenza. vediamo come operare nel mercato. Sul campo partita combattuta, un pò di tensione nel finale, ma direi che non sia successo nulla di particolare. Certo dispiace perdere un giocatore come Matri per questo episodio, ma non creiamo polemiche. Sicuramente ci è mancato qualcosa oggi, anche le assenze ci hanno penalizzato, però dovevamo fare di più per cercare la vittoria. Peccato non esser riusciti a segnare perchè era importante scalare la classifica. La prestazione però è stata importante e ripartiamo da qui. Metto sempre la migliore formazione possibile per cercare di trarre il meglio dalla partita“.

Pioli a Lazio Style Radio:

Bisognava finalizzare e concludere di più. Serviva più intensità in qualche occasione. Ci sono state alcune situazioni dove si poteva fare anche l’uno contro uno, puntare e saltare l’uomo, avevamo i giocatori adatti per farlo. Purtroppo i tre punti non sono arrivati, volevamo la vittoria, ma abbiamo preso un solo punto. Sono molto dispiaciuto per i cambi forzati che ho dovuto fare. Con tre cambi normali potevamo cambiare le cose, ma non è un momento fortunato. L’espulsione di Matri non doveva esserci, è un errore di grande ingenuità, potevamo tentare il tutto per tutto negli ultimi dieci minuti. Mi aspettavo che il mio collega avrebbe schierato una squadra fisica e determinata, con tanta forza in campo. Ero sicuro avrebbe giocato Piris che è il loro unico difensore veloce in grado di contrastare la nostra velocità. Serviva più creatività, così come serviva variare il gioco. Sul finale ci siamo trovati tutti sulle linee e pochi al centro. Loro erano molto stretti, eravamo quasi costretti ad andare sugli esterni a causa della loro chiusura. Dovremo giocare bene mercoledì, recuperando in questi due giorni le energie, organizzandoci al meglio. L’importante è vedere di recuperare i miei giocatori, il Napoli è in grandi condizioni ma noi vogliamo fare di tutto per non terminare qui la nostra striscia positiva”.

LE PAGELLE DI UDINESE LAZIO

Queste le pagelle Udinese Lazio match della 22^ giornata di serie A Tim terminato 0 a 0.

LAZIO (4-3-3)

BERISHA 6 – Bravo al 75′ a murare il tiro di Thereau. Da thriller la sua uscita coi piedi che mette in difficoltà la retroguardia capitolina verso il finale di partita.

BASTA 5,5 – Corre tanto ma non riesce a essere lucido in fase offensiva. Ha bisogno di minuti nelle gambe.

BISEVAC s.v. – La sua gara dura il tempo di un caffè. Esce per infortunio riportando alla mente dei laziali i fantasmi di Gentiletti.
(8′) MAURICIO 6 – L’Udinese non fa molto e lui si limita alla normale amministrazione contenendo abbastanza bene Thereau tranne che al 75′ quando il francese si trasforma per qualche secondo in Platini.

HOEDT 6,5 – Bravo al 75′ quando usa il corpo per sbilanciare Thereau impedendogli di dare forza al suo tiro. Un intervento molto importante che permette alla Lazio una doccia fredda. Nei minuti di recupero prova il colpo gobbo ma il suo tiro dalla distanza sorvola i cieli di Udine. Nel complesso buona partita.

KONKO 6 – Partita dai due volti: bene in fase difensiva, male in quella offensiva in cui sbaglia due gol clamorosi.

MILINKOVIC-SAVIC 5,5 – Corre tanto, si dimena e gioca molto di sponda per gli inserimenti dei centrocampisti e per la punta, peccato che nessuno sfrutti i suoi assist.

CATALDI 6 – Sta crescendo di personalità e pare che il ruolo di vice Biglia gli vada meno stretto.

PAROLO 5 – Una prestazione che è lo specchio della sua stagione. Brutta copia del Parolo ammirato nella scorsa stagione.
(75′) KLOSE s.v. – Ma è entrato in campo? Davvero?

CANDREVA 6,5 – Sulla destra è incontenibile e sfianca Edenilson e Adnan. Peccato che nessuno riesca a ribadire in rete i suoi innumerevoli cross. Predica nel deserto.

KEITA 5 – Il suo primo acuto pericoloso avviene al 79′ quando palla al piede si accentra e calcia a lato. La squadra gioca molti palloni su di lui che però il più delle volte crossa sul fondo. Un passo indietro rispetto alle scorse uscite.

DJORDJEVIC 5 – Al 42′ viene steso da Danilo e lascia il campo dolorante. Sfortunato, ma nel primo tempo appare troppo statico.
(42′) MATRI 4 – All’andata era stato decisivo con una doppietta, ma oggi gara da dimenticare.

All. PIOLI 5 – Questa volta la magia non riesce. Inserire le due punte non sortisce alcun effetto e la squadra appare non avere molte idee oltre che smistare palloni sulle fasce. Continua il trand altalenante dei biancocelesti. Per le 6 vittorie consecutive caldeggiate in conferenza la Lazio dovrà aspettare ancora.

UDINESE (3-5-2)

KARNEZIS 6 – Non ci ricordiamo una parata del gigante greco…

WAGUE  6,5 – Si rende pericoloso alla mezzora con un colpo di testa di poco a lato. Ineccepibile in fase difensiva.

DANILO 4 – Prima scalcia Djordjevic per terra guadagnandosi il primo giallo, poi lo atterra sulla trequarti conquistando il tanto ricercato cartellino rosso. Nervoso.

PIRIS 5 – Va spesso in difficoltà ma il suo avversario si chiama Candreva. Così come Adnan, soffre tantissimo le sgroppate dell’ala biancoceleste.

EDENILSON 5 – Non riesce mai a contenere Keita, ma per sua fortuna lo spagnolo è in giornata no e sbaglia tutti i cross.

BADU 6,5 – Grande partita di cuore che gli vale la nomina di migliore in campo per i bianconeri.

GUILHERME 5- Ha un piede fatato, ma oggi avrebbe potuto e dovuto fare di più. Dopo un’ora di gioco Colantuono lo toglie dal campo.
(59′) LODI 5 – Non dà un grosso contributo alla causa. Ectoplasmatico.

KUZMANOVIC 6 – Alla mezzora gli viene annullata la rete per fuorigioco. Tuttavia, disputa una buona gara, soprattutto quando l’Udinese rimane in 10. Generoso.
(69′) FERNANDES 5 – Tenta qualche sgroppata sulla sinistra ma senza buon esito. In ombra.

ADNAN 5,5 – Più che l’ala fa il terzino, ma in inferiorità numerica ci può stare.

ZAPATA 5 – Partita impalpabile. Ci si accorge della sua presenza in campo soltanto quando lo speaker dello stadio annuncia il suo nome per la sostituzione.
(54′) HEURTAUX 6,5 – Ottima partita. Non fa toccare palla a Matri, eccetto quando l’italiano lo scaraventa per terra.

THEREAU 5 – Al 75′ si accende la lampadina e semina il panico nella difesa biancoceleste, ma il suo tiro viene murato da Berisha. Troppo poco per guadagnarsi la pagnotta.

All. COLANTUONO 6 – Disegna bene la squadra dopo l’espulsione di Danilo. Intelligente la mossa di schierare il neo arrivato Kuzmanovic dal primo minuto.

Fabrizio Piepoli

Le parole di Candreva a fine partita

Intervistato a fine partita Antonio Candreva esprime tutta la sua delusione per il risultato finale: E’ un brutto pareggio. Meritavamo la vittoria, abbiamo fatto un secondo tempo importante. Non siamo stati fortunati, eravamo molto nervosi nel finale e non siamo più riusciti a giocare. C’è stato un confronto, da fuori è facile parlare, in campo ci sono dinamiche che è difficile da analizzare. Il rammarico è quello di un risultato finale che ci sta stretto, è mancata la solita cattiveria sotto porta. Abbiamo fatto un gran secondo tempo”.

Da Napoli arrivano buone notizie per la Lazio

Buone notizie per la Lazio in vista del turno infrasettimanale di mercoledì sera contro il Napoli di Sarri. Il tecnico napoletano infatti dovrà fare a meno di due pedine fondamentali come Hysaj e Allan. I due infatti erano diffidati, ed essendo stati ammoniti nella sfida di oggi contro l’Empoli, saranno costretti a saltare la sfida contro i biancocelesti all’Olimpico.

LA CRONACA – Ad Udine regna il grande sonno. Uno 0-0 che sa di sconfitta e Bisevac fa crack

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Vorrei 6 vittorie consecutive invece che 6 risultati positivi”, così ha esordito in conferenza stampa mister Pioli sabato pomeriggio in quel di Formello. Una frase forte, grintosa per affrontare la difficile trasferta di Udine. E invece la Lazio ha dormito rimediando un inutile 0-0.

Pioli ancora una volta ha deciso di mandare in campo dal primo minuto il suo pupillo Djordjevic, nonostante le ultime pessime prestazioni. In difesa l’inedita coppia centrale Bisevac – Hoedt e Konko sull’out di sinistra. Di contro Colantuono con il suo 5-3-2 con il tandem pesante in avanti composto da Zapata – Thereau

Primo tempo: E’ l’Udinese a prendere il pallino del gioco. I friulani sono più propositivi e mantengono senza grosse difficoltà il possesso del pallone. Nonostante ciò non creano particolari apprensioni a Berisha che vede i tiri dei bianconeri che si spengono in curva. L’Udinese ci prova con Badu e Kuzmanovic (a cui annullano un gol per un nettissimo fuorigioco). La Lazio non pervenuta fino al 35esimo se non per l’infortunio di Bisevac dopo soli 6 minuti. Dentro Mauricio.

Espulsione Danilo: L’evento chiave dei primi 45 minuti è l’espulsione del difensore Danilo per doppia ammonizione. Primo giallo per uno scambio di scorrettezze con Djordjevic, secondo giallo e doccia anticipata per entrataccia sulla caviglia di Djordjevic, che al 38esimo aveva clamorosamente fallito il tap in vincente a pochi centimetri dalla porta, svirgolando malamente. Djordjevic infortunato e dentro Matri. Sul finale del primo tempo Konko sfiora il vantaggio con un bel destro ma che va alto sulla traversa.

Secondo tempo: La Lazio spinge dall’inizio e si rende subito pericolosa con Parolo e Matri che sembra essere più propositivo di Djordjevic. I biancocelesti però non trovano mai il guizzo vincente. Fraseggio troppo lento e prevedibile che permette all’Udinese di controllare senza affanni. I più pericolosi sono Cataldi e Konko, quest’ultimo si divora il vantaggio all’82esimo con un colpo di testa.

Espulsione Matri: l’attaccante biancoceleste perde le staffe all’85esimo e manda letteralmente a quel paese l’arbitro che lo sanziona con il rosso. Non succede più nulla se non che Berisha chiude puntualmente su Thereau.

Ennesimo salto di qualità fallito da questa squadra che non riesce mai ad avere delle trame offensive pericolose. E mercoledì arriverà il Napoli di Higuain…

Marco Corsini

CRONACA – Violenta rapina in casa di un noto ristoratore romano

Violenta rapina perpetrata a Sacrofano ai danni di un noto ristoratore romano e la sua famiglia, rimasti ostaggio di cinque banditi. I malviventi, probabilmente dell’Europa dell’Est, hanno agito con i volti coperti e armati di pistola. Un colpo feroce e senza scrupoli come altri sempre messi a segno dalla banda in altre occasioni. Sono almeno una decina i colpi effettuati. Il crimine è stato perpetrato tre notti fa ma la notizia è stata diffusa alla stampa solo oggi.

I FATTI – Circa alle due di notte il titolare del noto ristorante “I Butteri”, rientrando nella sua villa di Sacrofano in compagnia della moglie, ha trovato i banditi già all’interno dell’abitazione. La banda aveva fatto irruzione poco prima legando e imbavagliando i domestici. Il padrone di casa è stato preso a calci e pugni e poi legato insieme alla moglie in salotto. I cinque rapinatori hanno minacciato di torturare l’uomo se non avesse indicato la cassaforte e dato la combinazione. Dopo minuti d’incredibile violenza duranti i quali gli ostaggi sono stati minacciati e picchiati i banditi hanno iniziato a girare per le stanze mettendo tutti gli ambienti sotto sopra. Trovata la cassaforte, sono riusciti ad aprirla prelevando gli oggetti preziosi che erano all’interno, impossessandosi anche dell’incasso del ristorante. In seguito il proprietario di casa è riuscito a liberarsi e durante la fuga dei banditi ha preso la sua pistola e sparato quattro colpi in aria. Colpi però che non sono serviti a nulla perché i rapinatori erano già lontani.

Parolo all’intervallo: “Dobbiamo sfruttare la superiorità numerica”

Parolo intervistato alla fine del primo tempo da Mediaset Premium si augura di vincere nella ripresa: “Abbiamo avuto alcune occasioni ma non abbiamo concretizzato. Nella ripresa dobbiamo continuare con questa intensità ma stare anche attenti ai contropiedi dell’Udinese. Certamente dobbiamo essere bravi a sfruttare la superiorità numerica

SERIE A – Una Juventus impressionante domina e vola in testa

Nell’anticipo delle 12,30 la Juventus si è imposta 4-0 sul Chievo grazie ai gol realizzati da Morata, autore di una doppietta nel primo tempo, Alex Sandro e Pogba. Per i bianconeri è il dodicesimo successo di fila in campionato. Allegri con questo successo eguaglia la serie di Antonio Conte ottenuta nel campionato 2013-2014. Con la vittoria di oggi la Juventus – in attesa del risultato del Napoli impegnato con l’Empoli in casa – si porta in testa alla classifica di Serie A.

Bastano 6 minuti di gioco agli uomini di Allegri per portarsi in vantaggio: Lichtsteiner dalla destra mette in area sul secondo palo per Morata che da pochi passi realizza. Dopo svariate occasioni sprecate al 40′ pt arriva il raddoppio: Dybala mette al centro per Khedira che rifinisce ancora per Morata che fa 2-0. Dopo il riposo l’andamento dell’incontro non cambia: è sempre la Juve a menare le danze e al 61′ triplica le marcature con Alex Sandro. Passano pochi minuti e al 67′ è Pogba a firmare il gol del 4-0 definitivo al termine di una pregevole azione personale.

Tare: “Vincere per dare continuità”. Poi sul mercato…

Intercettato dai microfoni di mediaset premium, il d.s. Tare ha detto: Vogliamo vincere per dare continuità. Vogliamo 6 vittorie consecutive per migliorare la nostra striscia. Oggi sarà una gara dura contro un’Udinese ferita che vuole punti salvezza, ma anche noi vogliamo vincere ad ogni costo. Sul mercato stiamo bene così, forse ci sarà qualche cessione, probabile che Morrison e Braafheid andranno via mentre Onazi resta”.

Kuzmanovic prima del match: “La Lazio ha grandi giocatori ma vogliamo vincere”

Appena tornato in Italia, Kuzmanovic fa il suo debutto stagionale contro i biancocelesti. Su Lazio Style Radio il serbo ha analizzato la gara: “Conosco questo calcio e sono contento di tornare in Italia e di venire all’Udinese. Sappiamo che la Lazio è in una buoan forma e ha grandi giocatori ma noi siamo motivati. Giochiamo in casa e vogliamo fare il massimo per vincere”.

Basta prima del match: “Questa partita può cambiare la stagione”

Prima del match contro l’Udinese, ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato il grande ex della gara Dusan Basta. Ecco le sue parole: “Per noi è una partita molto importante che può cambiare la nostra stagione. Sarebbe stato meglio trovare l’Udinese più tranquilla, oggi sono in emergenza dopo 3 sconfitte consecutive. Noi dobbiamo concentrarci sul nostro gioco e cercare di fare un buon risultato. Ho superato l’infortunio e ora sto bene. Sono contento di tornare a Udine perché ho passato bellissimi anni e sono contento di vedere il nuovo stadio”.

FORMAZIONI UFFICIALI – Inedita coppia di centrali per la Lazio

Queste le formazioni di Udinese-Lazio, valida per la 22° giornata di Serie A.

UDINESE (3-5-2): Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Edenilson, Badu, Guilherme, Kuzmanovic  Adnan; Zapata, Thereau. A disp.  Meret, Romo, Armero, Heurtaux, Widmer, Fernandes, Kone, PericaDi Natale. All. Stefano Colantuono
Squalificati:
Indisponibili: Merkel, Pasquale, Domizzi
Diffidati
:  Adnan, Wague

LAZIO (4-3-3): Berisha; Basta, Bisevac, Hoedt, Konko; Milinkovic-Savic, Cataldi, Parolo; Candreva, Djordjevic, Keita. A disp. Marchetti, Guerrieri, Mauricio, Gentiletti, Patric, Onazi, Matri, Mauri, Felipe Anderson, Klose. All. Stefano Pioli
Squalificati: Radu, Lulic
Indisponibili: De Vrij, Kishna, Biglia, Radu
Diffidati: Milinkovic-Savic, Cataldi

Arbitro: Domenico Celi della sezione di Bari
Assistenti: Manganelli e Tegoni
IV uomo: Padovan
Addizionali: Russo e Di Paolo

Bizzarri al veleno: “Sono stato fatto fuori dalla Lazio per motivi politici…”

Albano Bizzarri nel corso degli anni ha dimostrato di essere un ottimo portiere a Catania e a Verona. Alla Lazio non ha avuto modo di dimostrare il suo valore eclissato da Marchetti. Dopo quasi 3 anni dal suo addio alla Capitale, l’argentino sulle colonne della Gazzetta dello Sport ha spiegato: “Venivo da un periodo terribile: alla Lazio, Reja mi degradò a terzo perché da secondo davo fastidio al titolare, sono stato fatto fuori per motivi politici e questo mi ha fatto male”.

Cronaca – Roma: arrestato il mostro della Stazione Termini

La polizia ha arrestato con l’accusa di pedofilia un ingegnere statunitense di 52 anni colto in flagranza di reato durante un rapporto sessuale nella sua casa. L’uomo è stato arrestato mentre abusava di un 14enne all’interno di un appartamento in via Principe Amedeo, abitazione che era diventata la sua alcova. Secondo gli investigatori del commissariato Viminale quella perpetrata dall’ingegnere americano è solo l’ultima delle violenze commesse.

La polizia ha iniziato a tenere sotto controllo l’individuo grazie alla segnalazione di un portiere che aveva notato uno strano movimento di ragazzini che entravano e uscivano dal portone dello stabile di via Principe Amedeo. Ragazzini tutti stranieri e giovanissimi. E da qui è partita l’indagine. Gli investigatori hanno filmato che prima di varcare il portone i ragazzini incontravano un adulto nei pressi di via Giolitti, pochi cenni e l’appuntamento era fissato, dopodichè i minorenni entravano assieme al 52enne nella casa del “mostro”.

L’uomo tramite tre incontri al giorno avrebbe abusato ripetutamente dei minori. Particolare questo che aveva fatto pensare in un primo momento che dietro gli appuntamenti ci fosse un’organizzazione in piena regola. Invece l’uomo era l’unico cliente ad abusare di quei ragazzini. L’arresto è scattato all’alba. Appena in tempo dato che l’uomo stava per trasferirsi in un’altra abitazione a causa di alcuni vicini che accortisi dello strano movimento avevano iniziato a guardarlo con sospetto.

Eroe-cecchino semina il panico nell’Isis

Non ha un nome, non ha un volto ma sta diffondendo speranza tra gli abitanti della flagellata città di Sirte, in Libia, in mano agli uomini del Califfato dalla scorsa estate. L’uomo dall’identità misteriosa, e sul quale sui social media si è scatenato un gran dibattito farcito di speculazioni e ipotesi, è un cecchino che pare stia seminando il panico tra i vertici dell’Isis: in soli 10 giorni, nella città natale di Muammar Gheddafi, sono stati uccisi tre uomini con ruoli di spicco all’interno dello Stato Islamico. Tutti uccisi dall’alto, tutti ammazzati con un solo proiettile mortale. Il primo leader a perdere la vita è stato, come riporta Libya Prospect, Hamad Abdel Hady, conosciuto con il nome di Abu Anas Al-Muhajer, un cittadino sudanese ucciso il 13 gennaio appena fuori da un ospedale: era un funzionario del tribunale dello Stato Islamico che, attraverso l’imposizione della Sharia, aveva seminato terrore e morte.
Il secondo a essere ucciso è stato, il 19 gennaio, Abu Mohammed Dernawi, ammazzato anche lui dal cecchino vicino alla sua casa. L’ultima morte attribuita all’uomo misterioso risale al 23 gennaio: a cadere è stato Abdullah Hamad al Ansari, comandante nella città meridionale di Obari, ucciso mentre usciva da una moschea nel centro della città di Sirte. Gli omicidi hanno seminato il panico tra le forze dell’Isis in città, che hanno effettuato una serie di arresti ed esecuzioni nel tentativo di rintracciare il colpevole. Un testimone oculare ha detto al sito al-Wasat: «La preoccupazione si è insinuata tra i terroristi dopo l’uccisione di Hady. Dopo la sua morte hanno iniziato a sparare in aria per spaventare gli abitanti durante la ricerca del cecchino».
L’operato di quello che è stato ribattezzato “Daesh hunter” non può essere considerato, però, l’inizio di una campagna contro i combattenti Isis in città che, dalla scorsa estate, impongono il regime del terrore con regole rigide, esecuzioni e decapitazioni in pubblico.
Tuttavia, come riferisce Libya Herald, il cecchino sta infiammando i social che iniziano a vedere l’uomo misterioso come «un eroe per coloro che vivono sotto il controllo del gruppo terroristico».
E così, mentre i leader del Califfato iniziano a temere questa presenza, il web si infervora per dargli – sempre che si tratti di una sola persona – un’identità: c’è chi dice si tratti di un cecchino che abbia affinato le sue abilità durante la rivolta contro il colonnello Gheddafi, mentre c’è chi crede si tratti di un miliziano anti-Isis della vicina città di Misurata. C’è chi poi sogna l’intrigo internazionale, pensando al misterioso uomo come un soldato americano delle forze speciali che si trova nella regione per raccogliere informazioni. In mancanza di notizie certe, ciò che rimane è la speranza degli abitanti infelici di una città martoriata dai jihadisti.

Fonte: messaggero.it

SERIE A – La Roma torna a vincere

L’esordio perfetto: gol di tacco, otto mesi dopo l’ultima gioia in Serie A. Ci voleva la cresta di Stephan El Shaarawy per regalare a Luciano Spalletti la prima vittoria sulla panchina della Roma, primo successo giallorosso del 2016. Finisce 3-1 contro il Frosinone, colpevole – forse – di non averci creduto abbastanza nel secondo tempo, quando la Roma aveva pericolosamente abbassato troppo il baricentro. Ed è un successo targato Faraone, che con la rete al 3′ della ripresa mette in discesa un match che nel primo tempo si era chiuso in parità, non solo numerica, ma anche dal punto di vista del gioco.
BOTTA E RISPOSTA Spalletti butta dentro subito dall’inizio i due nuovi acquisti, El Shaarawy e Zukanovic. Non può farne a meno, perché le assenze hanno ridotto all’osso l’organico della Roma. E così l’allenatore si inventa una squadra senza punti di riferimento: 3-4-2-1 in fase offensiva con Rudiger improvvisato laterale di centrocampo ed El Shaarawy dalla parte opposta, costante linea a quattro in fase difensiva con Rudiger che scala alla destra di Manolas e Zukanovic che scivola in fascia sinistra. Risultato: squadra che cambia, che disorienta e che si disorienta. Che in fase offensiva mostra a tratti buone trame, ma che quando il pallone ce l’ha il Frosinone non riesce a gestire la sofferenza. In avvio la Roma reclama per un abbraccio di Blanchard in area su Dzeko. Ma la prima vera occasione è targata Frosinone: al 17′ Zukanovic salva sulla linea un pallone che lo stesso Blanchard stava per appoggiare in rete. Giusto il tempo di ribaltare l’azione che la Roma passa in vantaggio: è il 18′, Pjanic dà un pallone in profondità, rimpallo, da terra Nainggolan calcia e beffa Leali, sorpreso nell’occasione, forse disturbato da una posizione sospetta di Salah. La squadra di Stellone non ci sta. E al 24′ trova il pareggio: Chibsah trova un varco centrale con una ripartenza, Roma lenta a ripiegare, pallone in profondità per Ciofani che vince il duello con Zukanovic, controlla e con un destro al volo batte Szczesny. A quel punto la Roma prova nuovamente ad accelerare. Al 29′ ci prova Nainggolan: gran destro dai 25 metri, Leali va in angolo. Al 35′ ottima giocata di Dzeko: il bosniaco, servito a centro area da El Shaarawy, controlla di petto e si gira con il destro, ma è bravo ancora Leali a deviare in corner.
RITORNO AL 4-3-3 Nella ripresa la Roma ritrova subito il vantaggio al 3′, con la rete di El Shaarawy. E al 4′ sfiora il tris con Dzeko, che con il destro spedisce alto una buona assistenza di Salah. Poi la Roma si abbassa, passando stabilmente al caro vecchio 4-3-3, a maggior ragione dopo l’ingresso in campo di Totti, osannato dall’Olimpico, al posto di uno Dzeko ancora deludente. Il Frosinone ci prova al 14′ con Frara: conclusione debole per Szczesny. E ancora al 18′: Pavlovic con il sinistro non manda il pallone troppo lontano dall’incrocio dei pali. La squadra di Spalletti pare non averne più, il tecnico si sgola, il Frosinone colleziona angoli. Ma finisce per scoprirsi. E Totti, al 39′, manda in porta Pjanic: controllo a destro chirurgico dal limite del bosniaco, per il 3-1 finale. C’è ancora spazio per qualche giocata sopraffina di Totti, un colpo di testa di Ajeti al 47′ di poco alto e un altro ottimo intervento di Leali su tiro di Nainggolan. Spalletti può finalmente esultare, Stellone vede allungarsi le distanze anche dal Carpi terzultimo.
Fonte: Gazzetta.it

Inzaghi si gode la sua Lazio: “Sono orgoglioso dei miei ragazzi. Questa Lazio può giocarsela con tutti”

La Lazio primavera si scatena demolendo letteralmente i pari età del Bari per 7-2. Ora i ragazzi di Inzaghi tornano a sperare nei playoff anche se il percorso è ancora lungo e tortuoso. Oggi dopo l’immeritata sconfitta in Coppa Italia contro l’Inter, il mister biancoceleste si attendeva una gara di carattere da parte dei suoi giocatori e alla luce della prestazione di oggi può dirsi pienamente soddisfatto. Poco dopo il termine del match infatti, il tecnico della Primavera biancoceleste ha parlato microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM per commentare questa prima bellissima vittoria del 2016. Queste le sue parole riportate dal sito ufficiale biancoceleste: “Abbiamo disputato una buona gara così come lo avevamo fatto contro l’Inter, purtroppo abbiamo visto tutti come è andata mercoledì, penso che contro i nerazzurri abbiamo disputato la miglior gara dell’anno, gli abbiamo tenuto testa e per lunghi tratti abbiamo dominato. L’Inter è una delle migliori squadre che ci sono in Italia ma la fortuna non ci hanno dato una mano. Ci sono partite, come quella di mercoledì scorso, che meritavi di vincere e partite come quella di oggi dove il divario non è così grande come dice il risultato. Oggi abbiamo tirato in porta otto volte e abbiamo fatto sette gol e preso una traversa, contro l’Inter abbiamo tirato dieci volte e non abbiamo mai segnato e abbiamo perso su un gol in netto fuorigioco. Questo dimostra che le partite sono fatte da episodi, abbiamo perso una partita con l’Inter immeritatamente ed oggi abbiamo vinto 7-2 con otto tiri in porta. Il calcio è questo. Abbiamo un ritardo in classifica ma siamo orgogliosi perché abbiamo preso un gruppo nuovo che sta crescendo, nella Primavera TIM Cup è tra le prime quattro in Italia, ha tenuto testa ad una corazzata come l’Inter e se la può giocare con tutti. I nuovi innesti si stanno integrando nei migliore dei modi e stanno cercando di darci una mano, speriamo che riescano a crescere ancora di più. Il Crotone potrebbe essere il crocevia per i play-off, i rossoblù stanno facendo bene, il girone C è strano ma vogliamo giocarci tutte le partite nei migliore dei modi”.

 

FANTACALCIO – Ecco chi schierare in Udinese Lazio

Ecco l’appuntamento settimanale con i consigli targati FantaclubParliamo, ovviamente, di Udinese-Lazio. Sicuramente, guardando in casa friulana, si può puntare sull’energia di Badu e sulla fame di gol di Zapata. Sconsigliato invece l’utilizzo di Lodi, che va troppo a corrente alternata.

Passando alla Lazio, si devono assolutamente schierare i due giovani Keita e Milinkovic, in grande forma e in grado di fare la differenza. Si consiglia di non puntare su Djordjevic, che appare fuori condizione.