Intervista a Felice De Nicola, Direttore Generale della Società Sportiva Lazio, sezione ciclismo che ci dice la sua impressione sulla vittoria di Vincenzo Nibali al giro d’Italia.
Onore a te Vincenzo Nibali, Italiano vero“!
Intervista a Felice De Nicola, Direttore Generale della Società Sportiva Lazio, sezione ciclismo che ci dice la sua impressione sulla vittoria di Vincenzo Nibali al giro d’Italia.
Il 15 maggio scorso Igli Tare (direttore Sportivo della Lazio) disse ai microfoni di Mediaset Premium che entro “2 settimane prenderemo la decisione finale sulla scelta dell’allenatore”. Era la vigilia di Lazio-Fiorentina e Miroslav Klose si apprestava a disputare l’ultima partita con la maglia dei pionieri capitoli, a cui poi seguirono le noiose polemiche – che purtroppo questa dirigenza ci ha abituato – sul perché il campione tedesco non firmò il contratto di rinnovo.
Ora da quell’intervista sono passati 19 giorni, 4 in più rispetto le dichiarazioni che il Direttore Sportivo annunciò in diretta TV. Per carità, nulla di particolarmente grave se da qui a pochissimi giorni dovesse arrivare la tanto attesa fumata bianca, ma da giornalisti onesti e al servizio del lettore, non possiamo far finta di nulla. Ancora una volta la società S.S. Lazio denota poca organizzazione e incapacità manageriale, mentre tutte le altre big hanno già risolto il problema del mister e pianificato alcuni colpi di mercato.
Lazio Sveglia!!!
CALCIOMERCATO LAZIO – Da quanto appreso nelle ultime ore la Lazio non pensa soltanto a Lapadula, Pavoletti e Milik. Infatti nelle ultime ore i biancocelesti avrebbero fatto un sondaggio per Giampaolo Pazzini, punta dell’Hellas Verona che potrebbe arrivare con l’opzione del prestito gratuito, purché la società di Lotito sia disposta a pagare l’ingaggio del giocatore che percepisce 1,2 milioni di euro a stagione. Per la Lazio potrebbe essere un buon colpo, sopratutto se l’attaccante di Pescia, paesino in provincia di Pistoia, non diventi la prima punta dell’attacco laziale ma una buona riserva col fiuto del gol, nonostante l’ultima stagione a Verona non sia stata molto positiva. Infatti i diversi infortuni e i soli 6 gol realizzati, non hanno entusiasmato la dirigenza gialloblu che oggi deve fare i conti con un contratto troppo esoso per una squadra militante nella serie cadetta. Avere in rosa un bomber come Giampaolo Pazzini non sarebbe male anche considerata la moria di attaccanti in cui versa la Lazio.
Non solo dovrà accontentarsi di guardare gli europei in tv, dato che la nazionale serba non si è qualificata alla competizione, ma Milinkovis-Savic non ha avuto neanche la soddisfazione di scendere in campo nelle amichevoli contro il Cipro e l’Israele
Il ct Slavoljub Muslin a Novosti.sr ha spiegato i motivi delle sue scelte:“Milinkovic-Savic ha un futuro assicurato nel nostro calcio, ha fatto molto bene durante la preparazione, ma al momento preferisco dare la priorità ad altri giocatori. Abbiamo deciso di farlo tornare nella squadra di club (la Lazio, ndr.) e, naturalmente, continueremo a seguirlo perché ha un gran talento”.
“Sarà una gara di grandissimo interesse e dal duplice risvolto, sia dal punto di vista tecnico perché avremo di fronte una grande avversaria come la Francia, sia dal punto di vista umano perché con questa partita vogliamo stare vicini alla famiglia di Valeria Solesin e dare loro un simbolico abbraccio”: con queste parole il tecnico dell’Under 21 Luigi Di Biagio ha presentato l’amichevole di lusso di stasera con la Francia, in programma allo Stadio ‘Pier Luigi Penzo’ di Venezia (ore 21), nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri pomeriggio nella Sala Consiliare di Cá Farsetti del Comune di Venezia. “I ragazzi si sono preparati bene – ha proseguito il tecnico azzurro – abbiamo dato qualche giocatore alla Nazionale e di questo siamo felici; per gli altri ci sarà l’opportunità di mettersi in evidenza, perché avrò modo di vedere all’opera nuovi giocatori e sperare che magari qualcuno di loro raggiunga presto la Nazionale. Il nostro capitano sarà Berardi”.
A fare gli onori di casa il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: “La scelta della nostra città – ha sottolineato – ci onora, per questo ringraziamo la FIGC e ci auguriamo che molti veneziani siano presenti sugli spalti a tifare per i giovani calciatori più forti del nostro campionato”.
Presenti alla conferenza stampa anche il capo delegazione Giancarlo Antognoni, il responsabile organizzativo delle Nazionali Giovanili Giorgio Bottaro e il presidente e il direttore sportivo del Venezia, Joe Tacopina e Giorgio Perinetti.
“Porto i saluti del presidente Tavecchio – ha dichiarato Bottaro – e siamo orgogliosi che questa gara ci offra l’occasione per ricordare Valeria Solesin, che ci ha lasciato prematuramente e in circostanze assurde. Domani sarà una giornata di sport e di umanità”.
“Il terrorismo non può vincere – ha aggiunto il presidente del Venezia Tacopina – onoreremo Valeria intitolando un settore dello stadio a suo nome, orgogliosi di avere così tanti giovani calciatori che rappresentano il futuro del calcio europeo. Ringrazio il sindaco di averci concesso questa opportunità”.
Contro la Francia, l’Under 21 chiuderà una stagione ricca di soddisfazioni che l’ha portata al comando del girone di qualificazione ai prossimi Europei. La squadra di Di Biagio tornerà in campo per aprire il nuovo anno il 10 agosto allo stadio “Riviera delle Palme” di San Benedetto del Tronto nella gara amichevole contro l’Albania.
Le probabili formazioni:
Italia (4-3-3): Gollini; Calabria, Ferrari, Caldara, Masina; Cataldi, Pellegrini, Grassi; Berardi, Monachello, Ricci.
Francia (4-3-3): Didillon; Conte, Gbamin, Kimpembe, Pavard; Rabiot, Bakayoko, Tolisso; Dembele, Haller, Lemar.
Nella notte del due giugno del 1981 moriva in un incidente stradale sulla via Nomentana, a Roma, a soli 31 anni Rino Gaetano. Dopo un inizio difficile Gaetano stava attraversando un periodo di riflessione: nel 1980 aveva inciso l’album ‘Io non ci sto’, poi aveva tentato strade nuove lavorando con Riccardo Cocciante e il New Perigeo.
Nato a Crotone il 29 ottobre del 1950 già a dieci anni si trasferì a Roma con i genitori. Le difficoltà incontrate all’inizio della sua carriera furono dovute alla sua forte personalità in totale contrasto con la musica italiana dell’epoca, che era refrattaria a dare spazio a personaggi difficili da etichettare. Gaetano però era diverso, si presentava come un cantautore ma il suo umorismo e il suo anticonformismo ne facevano un personaggio unico.
Il cantautore calabro era uno che raccontava l’Italia finendo per dire che il re era nudo. Più vicino all’Eduardo del “pernacchio” che al De Gregori di “Rimmel”. Per pubblicare il suo primo album dovette attendere due anni: “Ingresso libero” fu ignorato dal pubblico e dalla critica. Tutto ha cominciato a girare meglio nel ’75 con “Il cielo è sempre più blu”. Poi pubblica l’album “Mio fratello è figlio unico”, grazie al quale sotto la spinta del pezzo “Berta filava”, ha iniziato a farsi apprezzare dal pubblico.
Alla sua discografia si aggiungono “Aida” e “Nuntereggaepiù” il cui successo gli spalanca le porte del festival di Sanremo dove canta “Gianna”. Poi è la volta dell’album “Resta vile maschio dove vai”, realizzato insieme a Mogol e ricordato soprattutto per il brano “Ahi Maria”. Dopo anni in cui aveva dovuto fare da spalla ai concerti ad altri artisti finalmente Gaetano riesce a imporre il suo stile. Purtroppo solo dopo la sua morte si è cominciato a parlare di lui come di un anticipatore, come di un caposcuola, vista l’influenza avuta sulle nuove generazioni. Gaetano è stato un talento che si è conquistato il suo spazio senza mediazioni e concessioni, un artista che, con il sorriso sulle labbra e lo sberleffo nelle parole, non ha mai smesso di raccontare vizi e difetti degli italiani.
Stefano Pioli rischia di diventare un caso: tra i migliori allenatori della serie A un anno fa a separato in casa. La Lazio aspetta che vada via per poter ufficializzare Prandelli, con cui c’è l’accordo da almeno una settimana. Ma Pioli non riesce ancora a trovare una sistemazione. Pareva vicinissimo all’Anderlecht ma poi la trattativa si è di colpo frenata. Poi si è parlato del Chievo, ma anche questa strada non è più percorribile come testimoniato dal presidente Campedelli a cittaceleste.it: ““Maran non lascerà il Chievo Verona, resterà con noi al 100%“. Per Pioli restano calde le piste Atalanta e Palermo.
Saranno ventisette le partite dei prossimi Europei trasmesse in diretta su Rai 1 e Rai Hd e cinque le rubriche in onda tutti i giorni, per un totale di 200 ore live sulle reti della tv pubblica. Il palinsesto della Rai per gli Europei di calcio in programma in Francia dal 10 giugno al 10 luglio è stato presentato all’ambasciata francese alla presenza dell’ambasciatrice Catherine Colonna e del presidente della Figc Carlo Tavecchio.
Tra le trasmissioni in programmazione “Il Grande Match”, dalle 23.10 su Rai 1 condotto da Flavio Insinna con Marco Mazzocchi, “Il Caffè degli Europei” su Rai 2 alle 13.30 condotto da Simona Orlandi, “I giorni di Parigi” su Rai 3 alle 20.10 con storie di calcio amarcord e temi sociali, “Zona 12 pm” e “Zona 7 pm” su Rai Sport 1 e Rai Sport Hd. E per finire “Diretta Azzurra“, lo spazio dedicato alla nazionale italiana. In campo anche Rai 4 con le dirette delle gare commentate dalla Gialappa’s. Tra i commentatori Arrigo Sacchi, Federico Balzaretti e Marco Tardelli. Dai quarti di finale in poi si sperimenta anche la trasmissione in 4K per chi possiede un tv Ultra Hd.
27 le partite trasmesse in diretta dalla Rai.
PRIMA FASE
Venerdì 10 giugno, Parigi (ore 21.00): Francia-Romania
Sabato 11 giugno, Marsiglia (ore 21.00): Inghilterra-Russia
Domenica 12 giugno, Lille (ore 21.00): Germania-Ucraina
Lunedì 13 giugno, Parigi (ore 18.00): Irlanda-Svezia
Lunedì 13 giugno, Lione (ore 21.00): Belgio-Italia
Martedì 14 giugno, Saint Etienne (ore 21.00): Portogallo-Islanda
Mercoledì 15 giugno, Marsiglia (ore 21.00): Francia-Albania
Giovedì 16 giugno, Saint Denis (ore 21.00): Germania-Polonia
Venerdì 17 giugno, Tolosa (ore 15.00): Italia-Svezia
Venerdì 17 giugno, Nizza (ore 21.00): Spagna-Turchia
Sabato 18 giugno, Bordeaux (ore 15.00): Belgio-Irlanda
Sabato 18 giugno, Parigi (ore 21.00): Portogallo-Austria
Domenica 19 giugno, Lille (ore 21.00): Svizzera-Francia
Lunedì 20 giugno, Saint Etienne (ore 21.00): Slovacchia-Inghilterra
Martedì 21 giugno, Bordeaux (ore 21.00): Croazia-Spagna
Mercoledì 22 giugno, Lille (ore 21.00): Italia-Irlanda
OTTAVI DI FINALE
Sabato 25 giugno, Lens (ore 21.00)
Domenica 26 giugno, Tolosa (ore 21.00)*
Lunedì 27 giugno, Saint Denis (ore 18.00)
Lunedì 27 giugno, Nizza (ore 21.00)
* Se l’Italia dovesse arrivare terza nel gruppo E ed essere ripescata potrebbe giocare domenica 26 giugno alle 15.00 a Lione, diretta che sostituirebbe quella delle ore 21.00.
QUARTI DI FINALE
Giovedì 30 giugno, Marsiglia (ore 21.00)
Venerdì 1 luglio, Lille (ore 21.00)
Sabato 2 luglio, Bordeaux (ore 21.00)
Domenica 3 luglio, Saint Denis (ore 21.00)
SEMIFINALI
Mercoledì 6 luglio, Lione (ore 21.00)
Giovedì 7 luglio, Marsiglia (ore 21.00)
FINALE
Domenica 10 luglio, Saint Denis (ore 21.00).
A seguito dell’Allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale si comunica che il bollettino di Criticità Idrogeologica ed Idraulica emesso in data 1 giugno dal Centro Funzionale Regionale riporta una valutazione di Criticità di Codice Giallo (Ordinaria) per rischio idrogeologico per temporali a seguito di precipitazioni previste da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle seguenti Zone di Allerta del Lazio: A (bacini costieri Nord), B (Medio Tevere), D (Roma), E (Aniene) dalle ore 8,00 alle ore 20,00 del 2 giugno 2016. Si ricorda che per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni o di interventi è possibile contattare la Sala Operativa h24 dell’Ufficio Extradipartimentale Protezione Civile di Roma Capitale al numero verde 800854854 o al numero 0667109200.
Durante una campagna di scavi a Stagira è stata scoperta quella che potrebbe essere la tomba di Aristotele, il celebre filosofo greco padre del pensiero moderno. L’annuncio è stato dato nel corso di un convegno a Salonicco dall’archeologo greco Kostas Sismanides, l’autore della scoperta.
La tomba è ubicata negli scavi archeologici dell’antica città di Stagira, nella parte orientale della penisola Calcidica vicino a Olympia, ed è un edificio a forma di ferro di cavallo risalente secondo gli studiosi a 2400 anni fa. Si tratta di una costruzione con pavimenti in marmo e resti di un altare. Nel sito sono state ritrovate ceramiche e monete risalenti al periodo di Alessandro Magno.
Intervenendo alla tv di Stato Ert Sismanides ha confermato l’importante scoperta: “Non ho prove certe, ma ci sono forti indizi che indicano che abbiamo trovato la tomba del grande filosofo”. L’archeologo ritiene che il popolo di Stagira avrebbe riportato le ceneri di Aristotele, morto a Calcide nel 322 a.C., nella sua città natia, seppellendole poi all’interno dell’edificio ritrovato. Secondo quanto riferito dalla tv Sismanides dirige la campagna di scavi a Stagira fin dal 1996.
Caute per ora le autorità greche: “Gli scavi sono stati portati avanti da una equipe di archeologi indipendenti, non collegati ad alcuna univeristà. Aspettiamo maggiori dettagli sul loro lavoro per poterlo valutare”.
Dario Canovi, agente Fifa, è intervenuto all’interno della trasmissione su cittaceleste tv, canale 669 del digitale terrestre: ” Thiago Motta è uno dei leader riconosciuti della squadra e rimane sicuramente al Psg. E’ molto contento della convocazione, sicuramente è stata una grande sorpresa. Tutti gli allenatori che ha avuto lo rivorrebbero in squadra subito”.
Poi sugli obiettivi del mercato biancoceleste: “Due tra i giocatori che possono muoversi sicuramente in questo mercato. Pavoletti ha dimostrato qualcosa in più di Lapadula. Un conto è fare gol in serie A e un conto in serie B. Tra i due sceglierei Pavoletti per rinforzare il reparto offensivo. La Lazio dovrebbe puntare sulla punta del Genoa per rinforzarsi. Jardel non credo che stiamo parlando di un fenomeno, sicuramente 12 milioni è una cifra alta. Io avevo suggerito alla Lazio Zouma prima che andasse al Chemlsea. Umtiti del Lione è a qual livello ma i difensori centrali sono diventati merce rara anche di più degli attaccanti”. In chiusura Canovi rivela: “Proporremo dei giocatori alla Lazio, ma lo faremo privatamente, prima rischi di perdere delle occasioni. Le trattative migliori sono quelle che si fanno in silenzio“
Era stato accostato l’anno scorso alla Lazio e quest’anno il suo nome è tornato a circolare. Parliamo di Emanuele Giaccherini, che dopo l’esperienza in Inghilterra, quest’anno è tornato a brillare nel nostro campionato. 28 presenze e 7 reti con la maglia del Bologna che hanno convinto il ct Conte a portarlo in Francia per gli europei.
Tuttavia, il suo agente Valcareggi ai microfoni di Radio Bologna Uno ha smentito l’interesse del club biancoceleste: “Abbiamo ripetuto anche troppo che a noi piacerebbe restare a Bologna, adesso noi ci fermiamo e chi ci vuole ci cerca. Io non voglio dare ultimatum o mettere fretta a nessuno, dico solo che qualcosa si sta già muovendo ma non da parte del Bologna. Chi cerca Giaccherini? Torino e Fiorentina sono sicuramente sulle sue tracce. Chi è interessato al ragazzo sa che deve cercarci per poi intavolare una trattativa col Sunderland, noi siamo sereni perché grazie alle buone prestazioni di Emanuele abbiamo due o tre alternative valide: sicuramente non caschiamo male“.
Ci siamo, l’Europeo in Francia sta per cominciare. Ieri sono tutte e 24 partecipanti le nazionali hanno deciso la lista dei 23 che rappresenteranno i loro paesi ad Euro2016. Ora, a liste chiuse, si può stilare una lista di quei giocatori rimasti, per molti “ingiustamente”, fuori dai convocati. In realtà con i tanti nomi in circolazione si potrebbero fare due squadre distinte: la prima quella degli infortunati, la seconda quella degli epurati.
Nella prima troverebbero posto giocatori come Verratti, Marchisio (Italia), Carvajal (Spagna) Gundogan, Reus (Germania), Welbeck, Chamberlain (Inghilterra) Diarra, Tremoulinas, Varane (Francia), Kompany (Belgio), Danny, Fabio Coentrao (Portogallo) e Dzagoev (Russia). Nomi impressionanti che tolgono una buona dose di appeal al torneo.
La seconda, quella dei “tagliati” non è da meno, anche se molti di loro pagano i pessimi campionati disputati con le loro squadre di club. In porta potremmo inserire il “napoletano” Reina per la Spagna e Bonaventura del Milan, che fino all’ultimo ha sperato in una chiamata del ct Antonio Conte. In difesa il napoletano della Spagna Albiol e il bavarese, sempre della Spagna, Javi Martinez. In mezzo al campo niente Europei per il nostro Pirlo, che paga l’esilio negli States, l’interista della Francia Kondogbia, l’inglese del Leicester Drinkwater, escluso all’ultimo da Hodgson per scelta tecnica, (preferendogli Ross Barkley dell’Everton) e il fresco campione d’Europa Isco della Spagna, obiettivo di mercato della Juventus. In attacco potremmo inserire Callejon e Diego Costa, esclusi insieme a Fernando Torres dalla Spagna, Frank Ribery e Benzema, quest’ultimo escluso dalla nazionale francese per il caso Valbuena.
A farla da padrona, nelle scelte, dei ct sono state le motivazioni di carattere fisico (oltre a Reus, anche Montolivo, ad esempio) più decisive come sempre al termine di una stagione massacrante. Molte nazionali sono ancora in fase di rinnovamento e così si spiegano certe scelte, come quella di privilegiare forza e corsa rispetto all’esperienza.
Anche se nel caso della Germania, Loew ha deciso di continuare a dare fiducia alla vecchia guardia: si spiegano così le scelte ufficializzate oggi, di Schweinsteiger (32 anni e reduce da una non felicissima stagione allo United) e Mario Gomez (31), rinato nel Besiktas così come Podolski nel Galatasaray. Confermati gli ‘italiani’ Rüdiger e Khedira, mentre tra i fantasisti Loew scommette sul classe ’96 Leroy Sané dello Schalke, obiettivo di mercato del Barcellona.
Continua la guerra tra Belen Rodriguez e Nina Moric. La bella soubrette argentina ha deciso di querelare la showgirl croata. A darne notizia tramite Facebook la stessa Moric, ex moglie di Fabrizio Corona. Motivo della querela un post in cui la stessa Moric aveva detto che Belen assomigliava a un “trans brutto”.
Informata della causa la showgirl croata ha ribattuto con un post: “Maria Belen Rodriguez mi ha querelato perché le ho detto che assomiglia a una trans. Beh, io la denuncia me l’aspettavo dalle trans”. Le due donne sono state entrambe compagne di Corona e tra loro non c’è mai stata tanta simpatia. L’inizio dello scontro, a colpi di social, tra le due risale allo scorso settembre.
La Moric aveva pubblicato un messaggio in cui paragonava Belen a un trans e a un viados, alludendo al fatto di essersi rifatta da capo a piedi. Ben presto sul profilo personale della Rodriguez è arrivata la risposta della soubrette argentina: “Colpa del suo drastico squilibrio mentale. Spero con tutto il cuore che qualcuno possa davvero aiutarla”. A Belen evidentemente però la storia non è andata giù e a mesi di distanza arriva la querela alla croata. La Moric continua a tenere tutti aggiornati tramite il social gli sviluppi della querelle che, nata dalle pagine di Facebook, arriverà presto davanti a un giudice.
Continuano ad emergere dettagli importanti sulla morte della giovane 22enne Sara Di Pietrantonio nella notte tra sabato e domenica in via della Magliana, a Roma. L’autopsia ha evidenziato che la ragazza sarebbe stata aggredita, tramortita e strangolata prima di essere data alle fiamme. Era quasi certamente morta Sara quando l’ex fidanzato Vincenzo Paduano le ha dato fuoco. Ulteriori accertamenti, in particolare gli esami del sangue e dei polmoni della studentessa, per verificare tale circostanza saranno eseguiti la settimana prossima.
Vincenzo Paduano, il 27enne reo confesso dell’omicidio, resta in carcere. Il giudice Paola Della Monica, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha contestato all’ex fidanzato della ragazza i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e stalking disponendo poi con ordinanza la detenzione in carcere per l’indagato. In ricordo di Sara – riporta Adnkronos – questa sera partirà la fiaccolata di amici e parenti che si ritroveranno sotto la sua abitazione. Una marcia silenziosa diretta alla parrocchia di via Nulvi alle 21.
Intanto Edoardo Paraninfi, il meccanico di 18 anni che ha incrociato gli ultimi attimi di vita della giovane, ha raccontato a ‘Il Tempo‘ quello che ricordano lui e la sua fidanzata: “Eravamo sconvolti, siamo passati troppo presto per capire cosa stesse succedendo e io sono tornato troppo tardi per evitare che quell’essere mettesse a segno il suo macabro piano. So però che due macchine hanno visto tutto, una di queste la stanno rintracciando dalla targa. Io provo rimorso, sapendo che forse avrei potuto salvare la vita di quella ragazza – aggiunge – Sara poteva essere mia sorella, ma ciò che ho visto non era che una discussione tra un ragazzo e una ragazza, come mille altre se ne vedono ogni giorno. Poi via della Magliana non è una strada dove fermarsi a chiacchierare se non si è della zona. È buia, deserta. Spero solo che le due persone che erano al volante delle automobili passate nel momento cruciale siano donne – sottolinea – a quel punto potrei giustificarle, perché potevano avere paura. Comunque si sarebbero potute fermare un po’ più avanti, chiuse all’interno, e chiamare le forze dell’ordine. Ma se sono due maschi no, non meritano attenuanti. Non sei un uomo se non intervieni in questi casi. Non si sono fermati perché sembrava una litigata tra fidanzati, una scenata di gelosia dopo una serata passata insieme. Sicuramente non ci è parsa una situazione pesante. A Testaccio ho assistito a scene decisamente peggiori, risse e inseguimenti con coltelli in pugno. Ma questa no. Né io né la mia ragazza l’abbiamo vista come una situazione di pericolo. Credevo la cosa fosse risolta lì – aggiunge – invece quando mi sono svegliato, l’indomani mattina, mia madre mi ha detto che aveva sentito al telegiornale di una ragazza ammazzata in via della Magliana, della macchina a fuoco. E ho ricollegato tutto. Alle 12:40 sono andato di corsa alla stazione di Ponte Galeria, dicendo che avevo assistito alla discussione in strada – conclude – da lì sono venuti i poliziotti a portarmi in Questura, sono stato ascoltato dal magistrato e dagli investigatori“.
Ha deciso di rimanere con i suoi compagni di nazionale anche se l’infortunio lo ha messo K.O., ma si sa Lucas Biglia non molla mai per questo è tanto amato dai suoi fan. Il centrocampista biancoceleste infatti, vuole realizzare un vero e proprio colpo di scena e farà di tutto per esserci almeno nella fase finale (dovrebbe essere pronto per le eventuali semifinali) della Coppa America.
L’infortunio però è tutt’altro che semplice da smaltire sopratutto in una competizione come questa dove non c’è un secondo per rifiatare. Intanto lo staff medico della Selecciòn, attraverso il profilo ufficiale Twitter, fa un breve aggiornamento sulle condizioni fisiche del regista argentino: “Lucas Biglia soffre di una mialgia (dolore muscolare che può interessare uno o più muscoli, ndr) sul retro della coscia sinistra. Il giocatore verrà monitorato periodicamente e svolgerà un lavoro a parte”.
[PARTE MÉDICO] Lucas Biglia padece una mialgia en la cara posterior del muslo izquierdo. Será evaluado periódicamente y trabajará aparte.
— Selección Argentina (@Argentina) 1 giugno 2016
Si torna a sperare per Michael Schumacher. La portavoce del campione tedesco Sabrine Kehm ha rilasciato parole di speranza per il futuro dell’ex campione di Formula 1.
La portavoce, dopo aver ritirato un premio per il pilota, ha dichiarato: “Saremmo stati tutti meglio se per ringraziarvi, qui al posto mio, ci fosse stato Michael. Ma purtroppo non è possibile. Dobbiamo accettare la situazione e imparare ad affrontare il problema. Nonostante tutto possiamo sperare perché forse la situazione potrebbe migliorare. Non possiamo valutare e neanche influenzare ma possiamo fare di tutto perché ciò possa accadere“.
Veramente ridicole le richieste del pubblico ministero Luigi Bocciolini per la morte dell’ex calciatore fiorentino Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2014 mentre veniva arrestato dopo aver dato in escandescenze nel centro cittadino del capoluogo toscano.
Richiesti nove mesi per omicidio colposo per i carabinieri Stefano Castellano, Davide Ascenzi e Agostino Della Porta, dieci per il collega Vincenzo Corni, reo anche di percosse, e nove mesi per Claudia Matta, una delle volontarie della Croce Rossa. Per l’altra volontaria imputata, Janeta Mitrea, il pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Un altro soccorritore, anche lui imputato, è deceduto in corso di procedimento.
Le percosse, contestate dal pm Bocciolini a solo uno dei carabinieri, si riferiscono a dei calci tirati a Magherini mentre gli altri militari lo tenevano bloccato in terra. La condanna per Claudia Matta è stata richiesta perché la volontaria non avrebbe praticato nessuna manovra di rianimazione al giovane a terra che forse si sarebbe potuto salvare. L’assoluzione per l’altra volontaria è stata chiesta perché distante dall’accaduto, impegnata nel frattempo a medicare un altro carabiniere. Il pubblico ministero ha concluso dichiarando che se le persone intervenute avessero consentito a Magherini di respirare mettendolo seduto l’ex calciatore non sarebbe deceduto. Dopo il pm hanno preso la parola le parti civili. Molte le persone che hanno seguito l’udienza. Come nelle precedenti presenti alla requisitoria i familiari di Magherini e decine di amici e conoscenti. Molti anche i volontari della Croce Rossa.
In occasione dell’amichevole contro il Qatar, vinta per 3-1, l’allenatore dell’Albania Gianni De Biasi – orfano di Cana – ha deciso di affidare la fascia di capitano ad Elseid Hysaj, giocatore del Napoli. La notizia dell’allenatore ha ovviamente suscitato qualche polemica nel gruppo della Nazionale impegnata a preparare il prossimo Europeo.
Come riportato dal portale albanese Panorama, Etrit Berisha, non avrebbe preso bene la decisione del tecnico di affidare la fascia di capitano al terzino azzurro. Dopo quattro anni in Nazionale il portiere biancoceleste si aspettava un riconoscimento diverso, una maggior considerazione e l’onore e l’onere di portare al braccio la fascia di capitano del proprio paese. Berisha non è rimasto soddisfatto della situazione e di certo non nasconde il suo malumore. In Albania la scelta di De Biasi è la notizia del giorno, nel paese non si parla d’altro. A pochi giorni della storica presenza della nazionale albanese agli Europei l’ennesimo problema per il tecnico italiano che dovrà essere bravo a ricompattare l’ambiente e lo spogliatoio della sua creatura.
La Lazio è sempre alla ricerca di un degno sostituto dell’attaccante tedesco Miroslav Klose e l’oggetto del desiderio della società romana continua ad essere la punta dell’Ajax Arkadiusz Milik.
Quella biancoceleste però non è l’unica società interessata all’attaccante polacco. Infatti, le sue buone prestazioni lo hanno anche fatto finire nelle mire di Roma e Leicester. Raggiunto dai microfoni del De Telegraaf il calciatore ha ribadito di non aver ancora preso nessuna decisione sul suo futuro, procrastinando la scelta a dopo i prossimi europei. Come già dichiarato nei giorni scorsi Milik ha ribadito ancora una volta: “Prima gli Europei, poi il futuro. E’ ancora presto per decidere se il prossimo anno resterò ancora qui ad Amsterdam. Sono un giocatore dell’Ajax ma il club sta ricevendo diverse offerte. Per ora non ho nessuna fretta, solo dopo il campionato europeo prenderò una decisione in perfetta armonia con la società. In ogni caso voglio prima parlare con il nuovo tecnico”.