Fabio Liverani ha analizzato il calciomercato della Lazio. Secondo l’ex centrocampista la rosa è buona, ma non pronta per lottare a grandi livelli. A Radio Olympia fa il punto della situazione in casa biancoceleste:
“Per valutare il mercato della Lazio bisogna analizzare le scelte reparto per reparto considerando che ci sarà solo il campionato. Parto dalla difesa. Bastos è un giocatore molto interessante, ma in difesa il vero acquisto è il pieno ritorno di De Vrij. Lukaku è un acquisto relativamente giovane che può crescere, l’unico neo è il vice Basta. Il resto della difesa è un buon reparto. Il centrocampo è di livello, la conferma di Biglia, Parolo ha dimostrato anche in nazionale il suo valore, è un reparto completo e di spessore. In attacco il problema è la vicenda Keita, perché con lui avendo una sola competizione saresti stato molto ben attrezzato. Un tridente con lui Immobile Felipe Anderson, Kishna e Lombardi saresti stato benissimo. Però nel complesso la Lazio è ben attrezzata. Sempre che si sia consapevoli del proprio obiettivo. Certo se si pensa di puntare alla Champions allora la Lazio è fuori, è insufficiente. Ma per la lotta all’Europa League è una squadra ben costruita. Juventus, Napoli e Roma sono nettamente superiori. Ma dietro non credo che il Milan o la Fiorentina abbiano fatto meglio della Lazio. Immobile è stata un’operazione di grande livello, se pensassimo che la Lazio potesse fare quattro o cinque investimenti di quel livello allora saremmo fuori strada fuori budget. Poi dipende dall’entusiasmo che si crea e dai tasselli che si incastrano. Io nella mia Lazio ho centrato un sesto posto con Delio Rossi con una squadra che era inferiore a questa. Se duo tre scommesse riescono allora puoi fare davvero bene. Se Felipe Anderson torna quello di due anni fa può la differenza in serie A. Milinkovic è ancora tutto da scoprire, dipenderà da lui, va aiutato e supportato. Capisco la delusione dei tifosi dei tifosi ma le squadre si costruiscono anche con una logica, se hai solo il campionato e prendi Immobile, per acquistare un altro attaccante devi prima vendere Djordjevic, non puoi avere tre centrali in rosa. Altrimenti si creano problemi di spogliatoio prima ancora di partire. Roma è già una piazza difficile, aggiungere altri problemi è inutile. Poi credo che la Lazio non potesse trovare un uomo migliore di Angelo Peruzzi per quel ruolo. La gente conosce il campione, ma Peruzzi è un grande uomo. La Lazio ha fatto un grande acquisto, la società va applaudita per la scelta“.

“E’
un’adolescenza che non ha altri pensieri se non la gioia di vivere. Ero un chierichetto e la chiesa era il rifugio pomeridiano, l’angolo della riflessione prima del gioco. Poi andavamo a bagnarci nelle acque sotto la diga, quel ritaglio, nei nostri sogni, era la piscina, così la chiamavamo; ballavamo con le canzoni di Battisti, la sua musica accompagnava le nostre sere, alla discoteca lo Scoiattolo, poi in quella dentro l’hotel Roma. Non posso più cercarle, non potrei ritrovarle ma non le cancello. Ogni estate era una pagina da sfogliare di nuovo, il momento per ritrovare gli amici e i parenti, per ricordare giochi e passioni, il parco dei divertimenti che per tutti è l’infanzia, è l’adolescenza. Oggi una fetta di quegli amici, un’altra di quei parenti, non ci sono più, improvvisamente scomparsi. Li piango, non li dimentico così come Amatrice piange straziata i morti ma non può morire assieme, anzi deve ricominciare a vivere. Io provo questo dolore fortissimo, come una lesione sul mio corpo. Ma so che la mia città antica saprà rinascere nuova e uguale a se stessa. Il mio impegno sarà profondo e continuo ed è già avviato, io ci sono. Lo sport potrà aiutare a raggrumare idee e denari, a trovare lo spirito per iniziative certe, sicure, senza angoli bui, senza zone oscure, soprattutto in tempi brevi. Questo dovremo fare. Questo farò io“.




