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Continua il successo di “Quo Vado?”. Superata quota 59 milioni di incassi…

Continua a macinare record “Quo Vado?” di Checco Zalone che alla terza settimana di programmazione incassa altri 5 milioni 682 mila euro e tocca i 59 milioni totali. A seguire tre debutti: si parte da Revenant – Redivivo con Leonardo DiCaprio al secondo posto con un incasso di 2 milioni 962 mila di euro e una media di 6.543 euro su 450 sale. CreedNato per combattere con Sylvester Stallone esordisce terzo posto con 2 milioni 580 mila. In questo caso la media sala è ancora migliore: 7.129 euro per 362 sale contro i 5.609 su 1.013 sale di Quo Vado. La corrispondenza di Giuseppe Tornatore debutta quarto con 1 milione 270 mila euro.

Fonte: Ansa

Ufficiale – Guidolin è il nuovo tecnico dello Swansea. L’omaggio della Serie A

Francesco Guidolin è il nuovo allenatore dello Swansea, squadra gallese che gioca nella Premier League. Lo ufficializza il club britannico con le parole di benvenuto del presidente Huw Jenkins. “Siamo molto soddisfatti della nomina – le sue parole riportate sul sito – La sua esperienza e la sua conoscenza saranno una grande risorsa per il nostro club. Noi crediamo di aver trovato in Francesco la persona giusta“. Swansea e Guidolin, si legge ancora, “hanno convenuto di rivedere la posizione contrattuale al termine della stagione con la possibilità di allungare ulteriormente il contratto“. L’ex allenatore di PalermoParma e Udinese avrà Alan Curtis, finora tecnico ad interim, come principale collaboratore. In precedenza lo Swansea era stato guidato da Garry Monk, esonerato il 9 dicembre. Attualmente i ‘cigni‘ sono terzultimi in classifica con 19 punti in 22 partite.

Fonte: Ansa

La serie A attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook ha deciso di omaggiare  Guidolin augurandogli buona fortuna per questa sua nuova e importante avventura:

Francesco Guidolin è il nuovo allenatore dello Swansea. Dopo 555 panchine in Serie A TIM l’ex allenatore dell’Udinese Calcio 1896 allenerà per la 1^volta in Premier League. Buona fortuna mister!

Posted by Serie A TIM on Lunedì 18 gennaio 2016

Lampi di Klose e Parolo al vento. Il Top & il flop di Bologna-Lazio

La Lazio al Dall’Ara ha mostrato le due facce della stessa medaglia, ottenendo solo un punticino che serve poco alla classifica ma può portare benefici a livello morale visto il modo in cui è stato raggiunto (in rimonta). Un pari che quindi assume il sapore di vittoria per la Lazio anche se Pioli si attende risultati ben diversi a partire da mercoledì contro il colosso Juventus. Due sono stati i giocatori che simboleggiano al meglio il lato positivo e negativo della partita di ieri: Miroslav Klose (autore insieme a Senad Lulic della rimonta) e Marco Parolo. Analizziamo il momento dei due giocatori:

KLOSE – Insieme a Lulic è una delle note poche note belle della partita al Dall’Ara. Ancora una volta la maledizione del gol continua a tormentare Miro Klose ma finalmente, come non accadeva da diverso tempo, questo vecchio leone è tornato a ruggire e rendendosi appunto co-protagonista della rimonta biancoceleste a Bologna: prima si è procurato con intelligenza il rigore poi segnato da Candreva con un delizioso cucchiaio, ed è ancora lui a fornire a Lulic l’assist del 2-2 dopo aver agguantato il pallone come un abile predatore sa fare. Ieri con il Bologna è sembrato un altro giocatore o meglio ha dato lampi del campione ammirato fino alla stagione scorsa: brillante fisicamente, voglioso e ‘cattivo’ come non maiLa maledizione del gol continua, ma Klose non se ne preoccupa. Come tutti i giocatori intelligenti ha capito che far segnare è altrettanto importante. Ieri ha ancora una volta dimostrato che non si è campioni per caso e che ha ancora tanta voglia di fare bene. Sa che il fisico non è più quello di una volta e che è arrivato il momento di far necessità virtù. Vuole aiutare la Lazio a tornare dove merita come ultimo dolce regalo prima di chiudere la sua avventura con i biancocelesti. La prestazione di ieri lo candida di diritto come guida dell’attacco biancoceleste contro la Juventus nei quarti di finale di Coppa Italia. Questo Klose può regalare ancora tante gioie ai tifosi. Speriamo già da mercoledì.

PAROLO: Discorso totalmente diverso è quello che avvolge il centrocampista della nazionale italiana. Alla luce della partita di ieri la domanda sorge spontanea: che cosa è successo a Parolo? La scorsa stagione era l’arma letale del centrocampo biancoceleste ora invece il centrocampista biancoceleste vive un momento nerissimo da cui non riesce a uscire. A Bologna Parolo ha fornito l’ennesima prova incolore, un primo tempo da incubo, incapace di garantire sostanza e pericolosità alla linea mediana biancoceleste. Ha sbagliato tanti appoggi, anche elementari, ha faticato a trovare la posizione e non si è presentato in area di rigore neanche una volta. Ciò ha portato inevitabilmente il mister Pioli a sostituirlo al termine della prima frazione di gioco. Questa può essere davvero considerata una notizia visto che MAI Pioli lo aveva sostituito dopo appena 45 minuti, anzi…fino ad ora le pochissime sostituzioni subite dall’ex Parma sono state sempre nei minuti finali (a testimonianza del fatto che Pioli non  può fare a meno di lui alla sua corsa, alla sua intelligenza tattica e alla sua versatilità). Non sta bene Parolo, la condizione fisica non è ottimale e il fatto di giocare ogni tre giorni sicuramente non lo aiuta, non gli permettono di allenarsi con regolarità, di ritrovare una forma accettabile. È sempre stato un diesel, e alla fine è sempre uscito alla distanza, ma quest’anno qualcosa gli impedisce di svoltare. A Pioli l’arduo compito di ritrovarlo, per ridare alla Lazio quel giocatore determinante di cui ha bisogno. Mercoledì c’è la Juventus…ora più che mai la Lazio ha bisogno del miglior Parolo se vuole avere delle chance di vincere Sarà pronto per tale sfida?

Marco Lanari

Tennis – Bbc: “In Italia la rete che truccava i match. Anche Wimbledon…”

Nuovo scandalo in vista sullo sport. Questa volta a finire nella rete degli scommettitori dopo il calcio e l’atletica leggera è il tennis. A quanto riportato dalla Bbc e da Buzzfeed, entrambi in possesso di documenti segreti, tra i primi 50 giocatori del mondo sono ben 16 quelli sospettati di aver truccato diversi incontri. Dal 2003 in tornei come il Grande Slam, il Roland Garros e, probabilmente, Wimbledon, almeno tre partite sarebbero state combinate. Sempre a detta della Bbc inoltre, agli Australian Open, attualmente in corso, ci sarebbero almeno 8 giocatori sospetti.

La rete delle scommesse sembra essersi sviluppata tra la Russia, il Nord Italia e la Sicilia. I documenti fanno parte di alcune inchieste aperte nel 2007 dalla stessa Atp, l’Association of Tennis Professionals e ora all’esame della ‘Tennis Integrity Unit‘, fondata nel 2008 proprio per individuare gare truccate. Negli ultimi dieci anni 16 giocatori classificati tra i top 50 sono stati più volte segnalati alla ‘tennis integrity unit’ perchè sospettati di aver truccato delle partite ma, i giocatori coinvolti, fra cui anche vincitori del grande Slam, hanno continuato a gareggiare. I vertici del tennis sono accusati di non aver tenuto conto delle varie segnalazioni. “I documenti che abbiamo ottenuto – afferma la Bbc online – mostrano come le indagini abbiano trovato cartelli di scommettitori in Russia, Italia settentrionale e Sicilia che hanno guadagnato centinaia di migliaia di sterline con scommesse su partite truccate, tre delle quali giocate a Wimbledon”. La Tiu (tennis integrity unit) ribatte di aver sempre tenuto un approccio di tolleranza zero verso la corruzione legata alle scommesse. L’indagine, iniziò nel 2007 in seguito a delle scommesse sospette per un incontro tra Nikolay Davydenko e Martin Vassallo Arguello, ma i due furono assolti e nonostante il sempre più alto numero di scommesse sospette nel’orbita di un numero significativo dei  migliori giocatori del ranking mondiale l’indagine l’anno dopo venne messa da parte.

Il pluricampione Novak Djokovic, numero uno del mondo, ha dichiarato che, nel 2007 a San Pietroburgo, è stato avvicinato per ‘sistemare’ una partita: “Non è stato un approccio diretto ma attraverso persone che lavoravano con me a quel tempo. Ovviamente l’abbiamo ignorato: il ragazzo che voleva parlare con me, non si è neanche avvicinato”. L’offerta per lui sarebbe stata di 200mila dollari. Condannandolo come qualcosa di “antisportivo, un crimine nello sport”, il giocatore  ha sottolineato che “negli ultimi 6 o 7 anni non ho sentito nulla di simile. Personalmente non sono mai stato avvicinato direttamente, quindi non ho altro da dire sull’argomento”.

A quanto riportato dal sito della Federtennis italiana, ulteriori rivelazioni sul caso ci saranno nel corso del programma radiofonico “File On 4” in onda martedì, ma per ora non è stato fatto alcun nome dei presunti colpevoli. L’ATP, attraverso il presidente esecutivo Chris Kermode, e la Tennis Intergrity Unit, attraverso il suo direttore Nigel Willerton, hanno respinto ogni illazione nel corso di una conferenza stampa dichiarando che ATP e TIU non hanno mai ignorato e nascosto le prove di partite truccate e che nelle indagini sono necessarie le prove e non semplici informazioni o sospetti. Inoltre hanno spiegato che BBC e BuzzFeed si riferiscono a incontri risalenti a circa 10 anni fa. Nel 2009 la Tennis Integrity Unit ha introdotto un nuovo codice contro la corruzione nel 2009 ma il nuovo regolamento rendeva impossibile perseguire reati compiuti prima di quella data. Per cui nessuna nuova indagine è stata aperta sui fatti antecedenti a quell’anno. “Tutti noi nel tennis siamo impegnati a stroncare ogni forma di condotta corrotta o sleale – ha dichiarato Kermodesiamo molto vigili e la tolleranza è zero, prova ne sia che tutti i giocatori professionisti e il personale di supporto sono soggetti al programma anticorruzione e che le indagini della Tennis Integrity Unit hanno portato sinora a 18 condanne, di cui 6 con divieto a vita di tornare in campo”.

Fonte: Repubblica

MERCATO – Se dovesse andar via Onazi, si punterebbe ad un ex. Ma l’agente…

Eddy Onazi potrebbe lasciare la Lazio. Le voci sul conto del nigeriano, che vanta ammiratori in Germania, Inghilterra e Turchia, continuano a rincorrersi. La società inizia a pensare alle possibile alternative in caso di addio. Ed ecco che, secondo quanto detto da Lalaziosiamonoi.it, la dirigenza capitolina avrebbe sondato la posizione di Giampiero Pinzi, centrocampista del Chievo e grande tifoso laziale, come confermano le sue numerose presenze in Curva Nord. I veronesi l’hanno acquistato quest’estate dall’Udinese, in cui il 35enne romano ha trascorso numerosi stagioni. I clivensi sarebbero disponibili a cedere il giocatore a titolo definitivo per una cifra abbastanza contenuta. Pinzi, ovviamente, verrebbe di corsa alla Lazio.

Ma, a smentire, il tutto, almeno per il momento, ecco le parole dell’agente Danilo Caravello ai microfoni di Cittaceleste.it: “Io e la Lazio non abbiamo mai avuto un contatto e penso che sia stato così anche per il mio assistito. Se ci dovesse essere qualcosa prenderemmo in considerazione l’ipotesi di un ritorno. Giampiero a Verona sta benissimo. La sua famiglia si trova ad Udine da tanto tempo e penso che difficilmente si possano spostare da lì. Ripeto, il giocatore si trova bene dove sta, ma se in futuro dovessero esserci contatti prenderemmo in considerazione la questione”

De Martino: “La mancanza dei tifosi un danno per il calcio! Con la Juve servirà l’impresa”

Ai microfoni di LazioStyleRadio è intervenuto il responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano de Martino, che ha commentato la trasferta di Bologna, il prossimo impegno dei biancocelesti, mercoledì contro la Juventus per i quarti di finale di Coppa Italia e ha analizzato la questione tifosi. Nella sue dichiarazioni è partito spendendo belle parole per il compleanno dei biancocelesti del 9 gennaio scorso: “Voglio tornare indietro di qualche giorno, la Lazio ha festeggiato questo compleanno così importante. A pensare al numero degli anni di questa società vengono i brividi: è uno dei club che ha più storia in Europa e questo ci inorgoglisce. Deve trasportare con la mente ai ricordi che si hanno, dai più giovani che hanno vissuto solo i tempi più recenti. A chi invece ha 40 anni e ha vissuto il periodo degli anni ’80 con le cadute all’inferno e ritorno. Fino ad arrivare ai giorni nostri. È un compleanno che mi piaceva condividere con tutti voi, nella mia mente lo sto ancora vivendo. Faccio ancora tanti auguri alla Lazio e al mondo Lazio“. Oggi ricorre l’anniversario della tragica scomparsa dell’indimenticato Luciano Re Cecconi: “Oggi è l’occasione per ricordare anche Luciano Re Cecconi. Non solo come calciatore, anche come uomo. Sono d’accordo con il figlio che dice che era un giocatore moderno rispetto agli anni in cui viveva, poi come persona non posso aggiungere altro. Lo abbiamo letto nei libri, di quella Lazio in quel periodo fantastico. Oltre al calciatore, c’era anche l’uomo che viene ricordato sempre con grande affetto e quindi un pensiero va anche alla famiglia, così come tutte quelle persone che per seguire la Lazio hanno perso la vita. Ci tornano alla mente sia le persone che sono scomparse tanti anni fa, come Paparelli, sia i recenti accadimenti come la scomparsa di Gabriele Sandri. Allora a queste famiglie va la mia vicinanza e il mio abbraccio e quello di tutta la società. Questo credo sia l’aspetto più importante tramandato negli anni, prima di parlare di calcio”. De Martino ha poi analizzato il match del Dall’Ara di ieri pomeriggio: “A Bologna la Lazio è andata a corrente alternata, spina staccata e sotto di due gol senza neanche accorgersene. Con Donadoni i rossoblù sono sicuramente migliorati. Nel secondo tempo abbiamo riattaccato la spina e potevamo anche fare il 3-2, ma il primo tempo ci ha fatto arrabbiare, anche se stavolta ho visto una grande reazione. Vorremmo vedere la Lazio del secondo tempo per tutti e 90 i minuti di gioco. E’ sicuro che abbiamo regalato un tempo e possiamo fare di più: quando decidiamo di giocare mettiamo alle corde qualsiasi avversario, come contro Inter e Fiorentina. E’ stato sbagliato l’approccio, abbiamo regalato un tempo. Voglio ringraziare chi ha tifato e ci ha sostenuto ieri in una trasferta difficile”. Mercoledì l’importante sfida di Coppa Italia contro la Juventus: “La Juventus è la squadra più forte del campionato e tengono molto a passare il turno in Coppa Italia. come dimostra il fatto che Pogba è rimasto in panchina nella partita di ieri. La Lazio deve fare di tutto, spero ci sia un pubblico che possa seguire questa gara perché sarebbe importantissimo il passaggio del turno ai danni della Juve”. Chiusura sulla problematica stadio e trasferte: “Partiamo da ieri, la decisione è stata presa dall’Osservatorio, le società non sono chiamate in causa. Non possiamo aggiungere nulla, purtroppo non tutti lo capiscono, noi non siamo coinvolti in queste decisioni. Non abbiamo alcuna possibilità di intervento. Spero sia chiaro per il futuro, anche se vorrei non ci fossero più limitazioni per i nostri tifosi in trasferta. A Firenze ci sono stati dei Daspo per degli incidenti alla stazione, probabilmente ha influenzato la decisione dell’Osservatorio. Quando ci sono queste decisioni noi non possiamo fare altro che riportarlo. Per quanto riguarda le partite in casa nascono delle polemiche che non voglio sentire, ho sempre detto quanto la mancanza dei tifosi allo Stadio Olimpico sia un danno per il calcio giocato. Perché uno stadio che incita la squadra o che la fischia se non rende è sicuramente un aspetto fondamentale per il calcio. Questa situazione è penalizzante per quanto concerne i punti della Lazio in campionato e non solo. Poi c’è il discorso del motivo, di quello che accade dentro lo Stadio Olimpico. Sappiamo del provvedimento del Prefetto di dividere le curve, la scelta è stata quella di non venire più allo stadio. Noi abbiamo sempre detto che questa decisione ci rammarica, ci fa soffrire, quando viene a mancare il polmone nel corpo umano Lazio è chiaro che ti manca il fiato. La mancanza della Nord è un danno incalcolabile dal punto di vista del calcio giocato e anche per il romanticismo. Sappiamo che significa non vedere quella parte di stadio piena di colori e bandiere e tutto quello che hanno sempre dato in questi anni. Non possiamo commentare la scelta del Prefetto, possiamo solo dire quanto questo sia un danno. Mi auguro che, alla fine di questo campionato, si possa ritornare su questi aspetti, si possa decidere diversamente. I tifosi della Lazio si sono connotati sempre per la correttezza. Quando ci fu il provvedimento in Europa League non mi nascosi e dissi che pagavamo per dei comportanti di poche persone, poi venne chiuso il settore. Io non volevo che tutti pagassero per pochi, soprattutto in una competzione in cui ci si sono scagliati tutti addosso dandoci etichette poche carine. Spero che alla fine della stagione ci si possa sedere al tavolo e si possa tornare a vivere lo stadio, non so ancora in quale modo”.

Braafheid verso Salerno

Il terzino biancoceleste Edson Braafheid sembra sempre più vicino a vestire la maglia della Salernitana. In merito a tali voci il presidente Claudio Lotito ha dichiarato a Granatissimi.com: “Un grande giocatore potrebbe accettare il trasferimento a Salerno e sposare il nostro progetto. Se ci riesco porterò un elemento di assoluto spessore. Non posso dirvi se è un giocatore della Lazio ma vi posso assicurare che arriveranno altri due calciatori forti e che la nostra priorità è rinforzare il reparto difensivo”.

Juventus subito al lavoro per preparare la sfida di mercoledì

La Juventus dopo la splendida vittoria di Udine di ieri è tornata subito al lavoro. Questa mattina a Vinovo gli uomini di Allegri si sono ritrovati per iniziare a preparare la sfida di Coppa Italia di mercoledì prossimo con la Lazio. I bianconeri sono scesi in campo per la seduta giornaliera: palestra e recupero per i protagonisti del match di ieri, seduta atletica e tattica in campo per tutti gli altri. Per domani è prevista alle 12 la conferenza stampa di Allegri e, dopo, allenamento pomeridiano e partenza per Roma, per cercare di difendere il titolo vinto la stagione scorsa.

Zauri: “Lazio con la Juve puoi farcela”

Mercoledì sera allo stadio Olimpico di Roma si troveranno di fronte per i quarti di finale di Coppa Italia Lazio e Juventus. Per parlare della prossima sfida, da dentro o fuori, è intervenuto a Radio Olympia l’ex biancoceleste Luciano Zauri: In Coppa Italia contro i bianconeri la Lazio può provare a passare il turno. Pioli dovrà studiare per bene come impostare la gara. I biancocelesti dovranno stare bene attenti a non sbagliare l’approccio alla partita come successo ieri a Bologna, ma sono certo che avranno gli stimoli giusti per riuscire a farcela. La Juve tenterà di fare la partita, Allegri ricorrerà a un piccolo turn over e la Lazio dovrà essere brava a approfittare del momento giusto per colpirla in contropiede. Candreva, Keita, Felipe Anderson sono gli uomini giusti per questo tipo di gioco. Proprio per questo penso che Biglia sarà più libero di impostare il gioco per i compagni”.

Domenica prossima invece la Lazio ospiterà il Chievo:I veronesi scenderanno in campo all’Olimpico per cercare di conquistare almeno un punto. Sarà più diffcile per i biancocelesti sviluppare il gioco, bisognerà essere bravi a tentarle tutte per arrivare in porta e rendersi pericolosi. Le prossime due partite saranno diverse tra loro, come lo potrebbero essere le vittorie che in questo particolare e delicato momento della stagione rappresenterebbero la svolta”.

Intimidazioni per una giornalista, esplode l’auto dell’inviata di…

Pesanti intimidazioni all’inviata siciliana Stefania Petyx. Come si legge da Il Messaggero.it La giornalista di Striscia la notizia è stata protagonista, suo malgrado, di un fatto davvero incredibile. Nella tarda serata di ieri ignoti hanno fatto esplodere un petardo sotto la sua auto, una Volvo, posteggiata nei pressi della sua abitazione. L’esplosione ha distrutto i vetri dell’auto, posteggiata in piazza dell’Origlione e sradicato il cofano. Sul posto Vigili del fuoco e Polizia che ha fatto i rilievi del caso. Gli investigatori hanno raccolto le registrazioni delle telecamere nella piazza per accertare gli autori del gesto. «Le minacce non fermeranno Stefania Petyx. Solidarietà e vicinanza da tutto il Parlamento siciliano». Lo scrive su
Twitter il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.

Lazio, sfuma un obbiettivo di mercato…

Se ne è parlato tanto in chiave mercato per la Lazio che è ancora in cerca di un difensore. Uno tra i nomi che Lotito e Tare seguivano da tempo era quello di Thomas Hertaux dell’Udinese. Nonostante le smentite di rito, la Lazio era ed è ancora alla ricerca del centrale di difesa che possa accompagnare l’acquisto di Bisevac mentre la società friulana era in attesa che arrivasse un’offerta vantaggiosa per cedere il difensore. Ma stando alle ultimissime notizie, la Lazio dovrà virare su altri profili, visto che come riportato da Calciomercato.com, il giocatore in questione diventerà in serata un nuovo calciatore della Sampdoria, firmando un triennale fino al 30 giugno 2019. 

La Lazio e la serie A in coro: “Auguri Senad Lulic”. Poi arrivano auguri speciali da un compagno di squadra…

Senad Lulic, l’eroe dei tifosi biancocelesti, oggi compie 30 anni. Per festeggiare l’importante data, il numero 19, non soddisfatto di rientrare dall’infortunio si è regalato il gol che è valso la rimonta biancoceleste. Oggi i tifosi, tramite i social oltre a fargli gli auguri di rito, lo ringraziano per l’ennesima prova di cuore e qualità vista ieri nel secondo tempo, non solo per Bologna ovviamente, i laziali come ormai consuetudine esprimono massima riconoscenza per lo storico gol realizzato dal bosniaco il 26 maggio 2013. Gli auguri sono arrivati anche dalla Società biancoceleste attraverso il sito ufficiale“Senad Lulic, centrocampista biancoceleste, oggi spegne 30 candeline. Dal Presidente, dalla Società, dallo staff e da tutti i tifosi, i più sentiti auguri di buon compleanno!”. Ad augurare buon compleanno all’esterno laziale anche il compagno di squadra Federico Marchetti, che su Twitter ha pubblicato una foto con tanto di scritta: “Tanti auguri Senad, tanti auguri amico mio”. E anche la serie A non ha dimenticato di festeggiare il ragazzo con la dedica: “Buon compleanno Senad”.

INFERMERIA- Dott. Salvatori: “Tre giocatori verso il completo recupero”

La Lazio torna ad allenarsi dopo la rimonta di Bologna e nel mirino biancoceleste c’è la Juventus. Tra poco più di 48 ore arriva all’Olimpico la squadra di Allegri per il quarto di finale di coppa Italia.  Il dott. Stefano Salvatori è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, facendo il punto della situazione: “Gli atleti Basta, Gentiletti e Marchetti stanno bene, cerchiamo di rimetterli in gruppo giovedì. Saremo già sulla buona strada se due di loro si riaggregassero al gruppo in quella giornata. Per essere a disposizione domenica servono due allenamenti e vedendoli in gruppo giovedì significherà capire se aumentare i carichi o farli lavorare a parte”. Poi su Kishna e De Vrij: “L’attaccante Da mercoledì inizierà a correre intensamente per ritrovare la condizione, poi valuteremo dal punto di vista clinico. Da quel momento rimarranno quindici giorni per il recupero completo. Il difensore olandese sarà a Roma dopodomani, le notizie sono confortanti. Le fasi di recupero sono lunghe, ma ha già fatto una fase statica, successivamente si passerà ad una fase di scarico per poi aumentare con corsa e cambi di direzione e infine ritornerà ad allenarsi con la palla. La strada è lunga perché vanno rispettati i tessuti interessati dell’intervento”.

Lazio-Juve (C. Italia): ecco chi sarà l’arbitro designato

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Sarà D’Amato, della sezione di Barletta, ad arbitrare il match tra Lazio Juventus, valido per i quarti di finale di Coppa Italia e in programma mercoledì alle 20.45 allo stadio Olimpico. Il fischietto pugliese sarà coadiuvato dai guardalinee Tonolini e De Luca e dal quarto uomo Giacomelli. Bilancio positivo con i biancocelesti, che, sotto la sua direzione, hanno collezionato complessivamente 10 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte. L’ultimo incrocio risale allo scorso 17 dicembre, quando gli uomini di Pioli batterono 2-1 l’Udinese nella gara degli ottavi sempre di Coppa Italia, qualificandosi al turno successivo.

L’ex arbitro internazionale Chiesa: “C’è un gol da annullare in Bologna-Lazio…”

La Lazio torna da Bologna con un punto guadagnato nell’economia della gara, ma soprattutto 2 punti persi per quel che riguarda la possibilità di rosicchiare punti alle avversarie che la precedono. Che non fosse stata una passeggiata di salute lo si era capito dopo 60 secondi, quando Giaccherini decise di insaccare il pallone sotto l’incrocio alla sinistra di un incolpevole Berisha. Al 18esimo minuto poi, quando Destro sigla il raddoppio, oltre a capire che non sarebbe stata una passeggiata, la partita assume gli aspetti di una salita ripida. Poi alle 16:00 inizia la domenica calcistica della Lazio che, con peccaminoso ritardo, torna ad essere quella vista con la Fiorentina e pareggia rischiando addirittura la completa rimonta.

L’ex arbitro internazionale Massimo Chiesa, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com, analizzando gli eventuali errori commessi o le note positive degli arbitraggi nell’ultimo turno di campionato. Ha rilasciato una dichiarazione importante sulla sfida giocata al Dall’Ara e su un episodio chiave: “Destro segna in posizione regolare ma andava bloccata ancor prima l’azione visto che, l’ex Roma,era in posizione di fuorigioco quando colpisce di testa sulla punizione di Giaccherini. L’errore è dell’assistente”. Poi da un voto all’arbitro di gara: “A Di Bello do un 6 come voto, per la prima volta tutti gli arbitri di questa domenica si meritano la sufficienza”.

FORMELLO – Le novità dall’allenamento mattutino. Radu sorpassa Piola

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Dopo il pareggio ‘a due facce’, di Bologna, la Lazio torna subito ad allenarsi  a Formello per preparare la sfida di mercoledì sera in Coppa Italia contro la Juventus. Due le sedute in programma per i biancocelesti: nella prima, con inizio alle 10.30, si vedono solo i giocatori che non sono scesi in campo al Dall’Ara, impegnati in esercitazioni di possesso palla, cross e tiri in porta. Corsa differenziata, con il preparatore atletico Fonte, per Lulic Klose, decisivi ieri pomeriggio e che potrebbero giocare dal 1′ contro i bianconeri. Lavoro in palestra invece per il resto del gruppo, che rivedrà il campo solo domani, quando avranno luogo le rifiniture e le prove tattiche. Tra gli infortunati, recuperato il solo Morrison, che, dopo il problema alla schiena che lo ha costretto al forfait contro i rossoblu, oggi ha svolto l’intera seduta con i compagni. Restano invece ai box gli altri degenti Marchetti, Basta, Kishna e Gentiletti: quest’ultimo, tuttavia, dopo una fase di riscaldamento in palestra, alle 11.30 scende sul campo per una corsa intorno al perimetro del terreno e un lavoro specifico con il prof. Perondi. Segno che manca poco al suo completo recupero e che, salvo intoppi, potrebbe essere a disposizione già domenica prossima contro il Chievo.

Infine, una bellissima notizia: secondo quanto riporta ‘Lazio Page’, con la presenza di ieri a Bologna, Radu si è attestato al 24^ posto dei giocatori biancocelesti scesi più volte in campo. Ben 238 per il terzino romeno, che scavalca così Silvio Piola, fermo a quota 237. Un riconoscimento importante per un giocatore che, a 8 anni dal suo arrivo alla Lazio, è diventato una delle colonne della squadra biancoceleste, oltre che uno dei più amati dalla tifoseria.

TEMPI BELLI – I paladini della ricrescita vs. i Tempi Bulli

Proteggimi perché io sono uno di quelli, che se a calcio sbaglia il primo pallone, butta via tutta la stagione e non si riprende più.Tommaso Paradiso, cantautore e leader di una delle band emergenti del momento, i Thegiornalisti, non poteva che essere laziale. Quante volte abbiamo visto la Lazio buttare via un pallone e mandare a ramengo una partita, sbagliare l’appuntamento di inizio anno (Leverkusen, i suppose…) e portarsi la croce per tutta la stagione.

Ieri quelli bravi con le statistiche avevano detto, inforcando gli occhiali e sputazzando briciole di merendina da nerd: “Attenzione perché nel primo quarto d’ora il Bologna è la squadra che ha segnato più gol in Serie A e la Lazio è quella che ne ha subiti di più.” Figuriamoci se uno si fa influenzare da questi secchioni del football con la zeppola: piuttosto, dateci i soldi del pranzo!

Ma visto che questa rubrica si chiama Tempi Belli e non Tempi Bulli, diciotto minuti e Giaccherini e Destro avevano già dimostrato come seguire l’account Twitter di OptaPaolo fosse un buon investimento. E niente, Pioli c’è cascato ancora: buttato via il primo pallone, buttata via la partita? Veniva da pensare di sì, anche alla luce della modesta esibizione contro il Carpi capitata proprio nel mezzo delle esaltanti vittorie di Milano e Firenze.

Stefanone Pioli nostro, però, da bravo secchione, sa che i numeri sono variabili impazzite: possono essere portati a proprio vantaggio, se solo si ha la forza di reagire. Ma nel girone d’andata quando mai la Lazio aveva saputo rialzare la testa una volta finita sott’acqua? A Verona, giusto, ma è stata una partita che aveva quasi il sapore dell’eccezione che conferma la regola. E invece ieri il mister ha visto la sua squadra buttare via sì il primo pallone, ma riprendersi come non aveva fatto mai.

Non c’è ricrescita“, avevano sentenziato invece i Bulli dall’altra parte, con quell’umorismo che spesso li contraddistingue. Morti, mutilazioni, incidenti aerei, tutto fa brodo se ci si può tirare su una canzoncina o uno striscione. Ma certi paladini la ricrescita ce l’hanno nel sangue, i gol pesanti anche. E Lulic, che quando la lancetta dell’orologio arriva intorno al settanta diventa un licantropo, chiude una rimonta propiziata da un crucco magico che, quando meno te l’aspetti, torna ad essere quello che era sempre stato.

Noi che siamo cinici e bari, ve lo diciamo senza mezzi termini. Le dita non ricrescono, al massimo si riattaccano. Come certe partite che però sembrano scritte da un destino più cinico e baro di noi. E così la ricrescita diventa uno stato mentale. Da quella di Lulic, con le mani a posto e i piedi, si è visto, ancora di più, a quella di Radu, ad esempio. Non quella dei capelli, sia chiaro, di cui il romeno potrebbe pure essere validissimo testimonial. Ma quella atletica, fisica, della concentrazione. La stessa di Miro Klose, per intenderci. Lulic, Radu, Klose, tutti elementi che della Lazio hanno fatto i Tempi Belli. Per loro c’è ricrescita, invece per gli altri, i Bulli, niente rivincita. Mai.

Fabio Belli

LAZIALI FUORI PORTA – Tra tante novità, sorridono solo in due

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Tra nuovi arrivi, partenze e cambi di maglia, sono molte le novità portate dal mercato di gennaio ai laziali in prestito. Ma andiamo nel dettaglio. Non una novità ma ormai una certezza è Filippini, che prosegue il suo momento magico alla Pro Vercelli: l’ex Bari ripaga la fiducia del mister piemontese, che lo schiera continuamente da titolare, con prestazioni sempre convincenti. Ultima quella nella gara persa con il Lanciano, dove, con le sue sgroppate, risulta essere una vera e propria spina nel fianco della formazione abruzzese, salvo poi essere costretto a indietreggiare per l’inferiorità numerica dei suoi. Alla gara non partecipa Rozzi, che, in attesa di trovare una nuova sistemazione, è costretto a vedere il suo Lanciano dalla tribuna. Esordio da dimenticare con il Modena invece per Crecco, che entra a un quarto d’ora dal termine nel match perso con il Vicenza e prima, dopo tre minuti, si fa ammonire per fallo su Ebagua e poi, poco prima del fischio finale, dopo che i veneti avevano trovato il gol della vittoria, rimedia il secondo giallo che lo spedisce in anticipo negli spogliatoi. Non va meglio a Tounkara, neanche convocato per il big match di stasera tra Cagliari e Crotone: si conclude quindi nel peggiore dei modi l’esperienza in maglia pitagorica dello spagnolo, che ora proverà a ripartire da Ascoli, dove si trasferirà ufficialmente nelle prossime ore. Ad Avellino si gioca invece il derby tra gli irpini e la Salernitana e, dei tanti laziali che vestono la maglia granata, in campo si vede solo il neo-acquisto Ronaldo, che si fa subito notare con buone qualità e un’ottima visione di gioco. Restano invece in panchina gli altri due volti nuovi Prce Oikonomidis, mentre vengono esclusi i partenti Strakosha Pollace, con quest’ultimo neanche convocato. Così come Minala, fuori dalla lista di mister Camplone per la gara con lo Spezia e costretto dunque a rimandare il suo ‘nuovo’ debutto con la maglia del Bari: per il camerunense, ai box da quasi 2 mesi e mezzo, c’è ancora da lavorare per tornare al top. In Lega Pro, Lombardi entra al 73′ del match tra Teramo e Ancona, al posto dell’infortunato Di Dio: ormai per mister Cornacchini sembra essere questo l’ex Trapani, un jolly da giocare a gara in corso. Lui però non molla e lotta per riprendersi la maglia da titolare e il gol perduto. Fuori dalla Ligue 1, causa infortunio, è invece Perea, alle prese con una distorsione alla caviglia che lo tiene ai box da qualche settimana: un problema di cui il colombiano soffrì anche alla Lazio, nel maggio 2014. Brutta sconfitta casalinga per 0-3 per Alvaro Gonzales e il suo Atlas contro il Club America, nella seconda giornata del torneo di Clausura messicano: “El Tata” si rende protagonista in negativo della partita con un autogol che apre le marcature avversarie. Aspettano infine di ripartire con il campionato Elez e l’Aahrus, il cui cammino nell’Alka Superligaen danese riprenderà il prossimo 28 febbraio in trasferta contro l’Odense, e Vinicius e lo Zurigo, che torneranno in campo il 6 febbraio per la gara con il Lion valida per la 19^ giornata di Super League.

SERIE A – Il punto sulla prima giornata di ritorno

Serie A 20^ giornata, prima del girone di ritorno. In vetta Napoli e Juventus staccano le inseguitrici Fiorentina, sconfitta al Meazza dal Milan, ed Inter che impatta 1-1 in casa dell’Atalanta. L’ex capolista è ora a 4 punti dal super Napoli ora saldamente in vetta anche in virtù della vittoria, nel posticipo del sabato sera, sul Sassuolo in rimonta. La squadra di Sarri con merito guida il campionato italiano anche grazie ad un Higuain in più, vero trascinatore della squadra partenopea come lo fu Maradona ai tempi del secondo scudetto. Al San Paolo il Napoli prima va sotto subendo il penalty di Falcinelli e poi travolge il Sassuolo prima con la rete di Callejon al 19′ e poi con le reti del bomber argentino al 42′ ed al 93′. Dietro il Napoli la Juventus che, nel nuovo stadio dell’Udinese, sigla la decima vittoria consecutiva travolgendo per 4-0 i friulani padroni di casa (le reti tutte nel primo tempo: Dybala al 15′, Khedira al 18′, Dybala al 26′ su rigore e Alex Sandro al 42′). L’ex capolista Inter, nel primo anticipo del sabato, non va oltre il pari per 1-1 a Bergamo in casa dell’Atalanta (match, incredibilmente, deciso da due autoreti: Murillo al 17′ e Toloi al 25′). Rallenta anche la Fiorentina che dopo la sconfitta del Franchi contro la Lazio perde anche al Meazza al cospetto del Milan (Bacca al 4′ e Boteng al 88′).

PARI DELLE ROMANE – La Lazio a Bologna, dai due volti, prima va in barca e poi nella ripresa riesce ad agguantare un insperato pareggio per 2-2. All’Olimpico invece va in scena lo Spaletti bis carico d’aspettative. La Roma però, nonostante l’entusiasmo ritrovato per il nuovo tecnico, non va oltre l’1-1 contro il Verona ultimo in classifica (Nainggolan al 41′ e il castigatore giallorosso Pazzini al 61′, su calcio di rigore).

LE ALTRE GARE – Risale in classifica anche il Torino che nel match delle 18:00 del sabato travolge per 4-2- il malcapitato Frosinone, sempre più in caduta libera. Per i granata il ritorno di Ciro Immobile che bagna il suo nuovo esordio con la rete del vantaggio sui ciociari, su calcio di rigore, le altre del match invece portano le firme di Sammarco al 33′, di Bellotti al 37′ ed al 41′, di Avelar al 77′, ma nella porta sbagliata, e di Benassi al 82′. Un altra sconfitta pesante di questa giornata è il 4-0 che subisce il Palermo in casa del Genoa: Suso al 3′, reti di Pavoletti al 71′ ed al 88′ e Rincón al 75′. Per quanto riguarda la prima giornata del girone di ritorno da sottolineare il pari per 1-1 fra Chievo ed Empoli (Paloschi al 7′ e Tonelli al 47′) e la vittoria a Modena del Carpi sulla Sampdoria (Lollo al 27′, Correa al 33′ e Mbakogu al 55′ su rigore).

RISULTATI Serie A 20^ giornata

Sabato 16 Gennaio 2016

Atalanta-Inter: 1 – 1
Torino-Frosinone: 4 – 2
Napoli-Sassuolo: 3 – 1

Domenica 17 Gennaio 2016

Genoa-Palermo: 4 – 0
Chievo-Empoli: 1 – 1
Roma-Verona: 1 – 1
Udinese-Juventus: 0 – 4
Bologna-Lazio: 2 – 2
Carpi-Sampdoria: 2 – 1
Milan-Fiorentina: 2 – 0

Stefano Re Cecconi: “Mio padre Luciano ha sempre sentito l’amore della gente laziale”

Come ogni 18 gennaio, il popolo laziale ricorda Luciano Re Cecconi. L’angelo biondo dello scudetto, morto tragicamente 39 anni fa, ucciso da un colpo di pistola al culmine di un assurdo scherzo mai del tutto chiarito. Sugli 88.100 di Elle Radio il figlio Stefano è intervenuto nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per ricordare il suo amato papà, nonché uno dei giocatori più amati della storia della Lazio.

Una prima impressione sulla Lazio attuale da parte di Stefano. “E’ una squadra giovane e, come tutte le squadre giovani, è soggetta a degli alti e bassi. Sono stati acquistati ragazzi di grande prospettiva che hanno bisogno ora di tempo per esplodere. Nel contempo alcuni dei big non sono riusciti a raggiungere il rendimento dell’anno passato: sarà compito della società capire dove si può andare a parare, e anche fornire segnali ai giocatori per capire quali sarebbero i reali orizzonti decidendo di legarsi a lungo termine alla Lazio.

Luciano Re Cecconi, al di là dell’anniversario della sua scomparsa, viene ricordato costantemente dalla gente laziale: “Mio padre era un uomo che amava il suo lavoro e amava la sua gente. Sicuramente era un calcio diverso in cui si guadagnavano cifre diverse da quelle di oggi, ma al tempo stesso c’era più senso di appartenenza. Ci si legava alla maglia rinunciando a piazze più importanti, che avrebbero magari garantito anche un posto in Nazionale, perché ci si sentiva parte integrante del club e si sentiva sulla pelle l’amore della gente che ti circondava. E questo grande amore l’ho sentito anche nel sostenere la mancanza di mio padre: un dolore che ho potuto condividere con il popolo laziale in ogni momento, compresi tutti quelli che passano ancora oggi a portare un saluto o un pensiero al cimitero di Nerviano.

Un pensiero,” continua Stefano Re Cecconi, “lo vorrei dedicare anche alla famiglia Sandri, che ho avuto modo di conoscere dopo la tragedia che ha coinvolto Gabriele. Non li conoscevo prima ma ho avuto modo di scoprire una bellissima famiglia, si è venuto a creare un rapporto umano che considero preziosissimo.

Fabio Belli