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TEMPI BELLI – La tu’ mamma e il su’ babbo (di Milinkovic)

Se sono laziale, lo devo al mi’ babbo. Non è la retorica del “Di padre in figlio“, che poi tanto retorica non è visto che è diventata una colonna dell’iconografia laziale. In fondo è stato il babbo a portare allo stadio molti di noi, a riempire di fascino quella squadra che, per chi laziale c’è diventato nel pieno degli anni ottanta, di fascino ne aveva pochino, a parte quello delle imprese pazze e impossibili che ai bambini in fondo piacciono.

L’unica cosa da sottolineare è che il mi’ babbo non lo chiamavo mica babbo. Non lo si chiamava babbo, quando si andava a vedere la Lazio c’erano tanti papà, come si dice a Roma. Il mi’ babbo, la tu’ mamma, queste strane locuzioni a otto anni cominciavi a sentirli quando la squadra viola veniva a giocare all’Olimpico. Quelli viola, così simili e così diversi dai romani. Sanguigni e impulsivi, ma anche un po’ più livorosi, amari. La battuta grassa e pacioccona di papà nostro contro quella tagliente e più velenosa di babbo loro. Meglio noi, è normale pensarlo in fondo: a otto anni come trentacinque.

… della tu’ mamma!!!” quelli viola lo ripetono spesso. Ricordo una volta in particolare, loro segnarono (Orlando, mi pare), noi con Zoff in panchina rimontammo con Riedle e Ruben Sosa. O Ruben Sosa e Riedle, vado a braccio senza Wikipedia perché oggi è bello sforzare la memoria. Quella volta i babbi si incazzarono parecchio, era il 1991, e i papà intorno a noi ridevano. Le mamme erano invece citate ma poco presenti, oggi come 25 anni dopo. Solo che stavolta si giocava in casa loro e, al terzo gol, ne sono uscite fuori di tutti i colori.

Noi però che quelli viola abbiamo imparato a conoscerli benissimo, proprio perché tanto simili a noi e al tempo stesso così diversi, sappiamo bene che non è stato né Felipe a farli incazzare, né il buon vecchio Berisha (mortacci, altro che maremma…) a dargli false speranze. Chi li ha mandati fuori di testa è stato Milinkovic-Savic. Sergej al “Franchi“, nonostante fosse al primo gol in Serie A, c’era già stato. E forse aveva parlato col su’ babbo, che a furia di sentire babbo di qua, babbo di là, gli avrà detto in serbo stretto: “Ma quale babbo, non ti azzardare, io sono papà!”.

La differenza è tutta qua, un babbo che ha preferito essere papà, e una linguaccia di fuori. Alla tu’ mamma, ovviamente.

Fabio Belli

Vieri e la sua reazione ‘divertita’ a quel rimprovero di Eriksson…

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Anche a Miami, dove le distrazioni (vedi donne) certo non mancano, Christian Vieri e il calcio continuano a essere una e una cosa sola. A dimostrarlo lo stesso ex centravanti, che, ai microfoni di Radio Deejay, ha raccontato un divertente aneddoto risalente alla sua esperienza con la maglia della Lazio: “La sfuriata di un mio allenatore che ricordo di più? Beh quella di Eriksson, che, l’anno in cui sono stato a Roma, una volta, nell’intervallo di una partita, ci ha guardato arrabbiato e ha esclamato ‘Cavoli ragazzi, dobbiamo essere più veloci’. Io, per tutta risposta, sono corso in bagno a ridere“.

Salernitana, due laziali si oppongono al trasferimento

L’acquisto di Ronaldo dall’Empoli sarà con tutta probabilità l’unico intreccio di mercato tra Lazio Salernitana in questa sessione di gennaio. Dalla Capitale non si muoveranno infatti verso la Campania né Oikonomidis né Braafheid, accostati in queste ore all’altra società del patron biancoceleste Lotito. L’esterno ex Primavera, al momento impegnato con l’Under 23 australiana, ha infatti spento sul nascere ogni trattativa con un netto rifiuto. Stesso discorso per l’olandese, reduce dalla ‘prima’ stagionale contro la Fiorentina, che si è mostrato alquanto scettico sulla possibilità di scendere di categoria. Per rinforzare la squadra allenata da mister Torrente, dunque, il presidente Lotito dovrà guardare altrove…

Nuovo arrivo in casa Lazio (ma per poco tempo)

La Lazio acquista Ronaldo dall’Empoli e lo gira in prestito alla Salernitana. Dopo l’ufficialità di Bisevac questa è la seconda manovra di mercato dei biancocelesti, come riportato dall’esperto di mercato Gianluca di Marzio sul proprio portale. Il giocatore, dal cognome importante, ha sottoscritto con la Lazio un contratto di tre anni e mezzo ma appunto vestirà la maglia biancoceleste a partire dalla prossima stagione. Ad andare in prestito alla Salernitana, secondo al Società, erano destinati anche Oikonomidis e Braafheeid ma entrambi – come scrive il Corriere dello Sport – hanno rifiutato il trasferimento.

Un romano sul tetto del mondo: Giovanni de Carolis è campione WBA

Il cielo è azzuro sopra Offenburg“, cittadina tedesca vicina al confine francese, un tempo forte militare romano fatto costruire dall’imperatore Vespasiano. Giovanni de Carolis ha compiuto l’impresa: il 31enne romano ha sconfitto il tedesco Vincent Feigenbutz in un incontro valido per la corona mondiale dei pesi supermedi, versione WBA, e lo ha fatto senza diritto di appello con un KO tecnico all’undicesima ripresa. Una vittoria meritata per il pugile dell’EUR, in grado di imporre il proprio stile di lotta aggressivo sin dalle prime battute del match. Per de Carolis si tratta di una rivincita: il 17 ottobre dello scorso anno era stato sconfitto dal tedesco con un verdetto più che discutibile sul ring di Karlsruhe, dopo una prova molto convincente. Non c’è stata storia questa volta, de Carolis ha spento ogni velleità del campione uscente, più giovane di lui di ben 11 anni, con un’impeccabile prova di forza e maturità, non concedendo respiro all’avversario in un match tatticamente perfetto. Il diretto sinistro del romano è stato preciso e puntuale e ha impedito a Feigenbutz di scatenare i suoi colpi migliori. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di tecnica e sacrificio, di dedizione e serietà. A 31 anni Giovanni de Carolis corona il suo sogno e riporta in Italia una corona mondiale che mancava da quasi 8 anni, quando sul tetto del mondo c’era il milanese Giacobbe Fragomeni. “Raccolgo il lavoro di una vita“, le prima parole del pugile appartenente alla BBT di Davide Buccioni, promotion ai vertici della boxe italiana e romana in particolare, che per la prima volta dopo 14 anni di eventi vede un suo pugile arrivare ad un traguardo del genere. Per adesso appare prematuro fare previsioni per il futuro: Giovanni de Carolis si gode il suo meritato momento di gloria, in un’impresa poco pubblicizzata a livello mediatico ma che, si spera, possa risvegliare anche in Italia la passione per la nobile arte del pugilato. A Giovanni de Carolis e a tutto il suo staff vanno i più sinceri complimenti da tutta la redazione di Laziochannel.it, con la speranza che un giorno non troppo lontano egli possa difendere il suo titolo del mondo in casa, nella splendida cornice che solo una città come Roma può offrire.

 

Giulio Piras

SERIE A – Il punto sulla 19^ giornata

Serie A la 19^ giornata, ultima del girone d’andata, è stata abbastanza positiva soprattutto per i colori biancocelesti, visto l’ottima gara dei ragazzi di Pioli al Franchi di Firenze. In vetta invece il Napoli, dopo la vittoria roboante al Matusa di Frosinone per 5-1 (Albiol al 20′, Higuaín al 30′ su rigore e al 60′, Hamsik al 59′, Gabbiadini al 71′ e Sammarco al 80′ per la rete della bandiera ciociara), ha conquistato il titolo di Campione d’inverno, anche grazie al contemporaneo stop dell’Inter in casa contro il Sassuolo (oltre l’extra time Berardi firma il successo emiliano su calcio di rigore). La frenata della squadra di Mancini ha mischiato le carte in vetta in un campionato che si dimostra sempre più entusiasmante per la corsa al titolo. La Juventus, balbettante di inizio stagione, è tornata la squadra schiacciasassi della passata stagione infilando contro la Sampdoria la nona vittoria consecutiva e conquistando così il secondo posto a due punti dal Napoli campione d’inverno (in goal Pogba al 17′, Kedira al 46′ e Cassano al 64′).

CRISI ROMA – Dietro al gruppo di testa leggermente più staccata la Fiorentina, sconfitta in casa dalla Lazio nell’anticipo del sabato delle 18:00, e poi la Roma ancora più indietro a 7 punti dal primo posto. I giallorossi contro il Milan non vanno oltre il pari per 1-1 (Rüdiger al 4′ e Kucka al 50′)  e Garcia è vicino all’addio. Il pari dell’Olimpico, contemporaneamente, da ossigeno a Sinisa Mihajlovic, anche lui nell’occhio del ciclone. In classifica fra Roma e Milan troviamo le sorprese Sassuolo ed Empoli, quest’ultimo corsaro a Torino (Maccarone al 56′).

LE ALTRE –  La primissima gara della 19^ giornata è stata l’importante vittoria interna, in chiave salvezza, del Carpi per 2-1 contro l’Udinese (Pasciuti al 26′, Lollo al 70′ e Duván Zapata al 72′). In coda inoltre l’importante successo esterno per 2-0 del Genoa in casa dell’Atalanta (Dzemaili al 79′ e Pavoletti al 81′), la vittoria del Chievo a Bologna (Pepe al 79′) e la vittoria di misura, sempre in trasferta, del Palermo al Bentegodi di Verona (Vázquez al 27′). Nonostante la vittoria Ballardini e sempre più vicino all’esonero, soprattutto alla luce della spaccatura che si è venuta a creare all’interno dello spogliatoio rosanero fra allenatore e giocatori.

RISULTATI Serie A 19^ giornata

Sabato 09 Gennaio 2016

Carpi-Udinese: 2 – 1
Fiorentina-Lazio: 1 – 3
Roma-Milan: 1 – 1

Domenica 10 Gennaio 2016

Inter-Sassuolo: 0 – 1
Atalanta-Genoa: 0 – 2
Bologna-Chievo: 0 – 1
Frosinone-Napoli: 1 – 5
Verona-Palermo: 0 – 1
Torino-Empoli: 0 – 1
Sampdoria-Juve: 1 – 2

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli si gode la ‘bella gioventù’

Difficile capirci qualcosa con questa Lazio. Capace di imprese come con la Fiorentina oppure come quella di San Siro contro l’Inter prima di Natale, ma allo stesso tempo in grado di pareggiare in casa con il Carpi chiudendo senza nemmeno un tiro in porta. Ovviamente a Pioli piace molto di più la prima versione, quella che a Firenze è riuscita ad annullare la squadra più bella del campionato con un’ordinata prova in fase difensiva, colpendo poi con intelligenza e cinismo davanti.

LA BELLA GIOVENTÙ, VIVA E FOLLE  –  Difficile trovare qualche biancoceleste che non sia andato oltre la piena sufficienza: Biglia ha dimostrato ancora una volta di essere imprescindibile per questa squadra, Candreva ha sfornato come sempre assist a profusione, la coppia centrale Mauricio-Hoedt ha saputo reggere bene l’urto di Kalinic&co. e così via. E il sapore di questi tre punti diventa ancora più gustoso se si guardano le carte d’identità dei tre giocatori andati a segno: “l’acqua santa” 22enne Felipe Anderson e i due “diavoli” di 20 anni Keita e Milinkovic. Decisamente una “bella gioventù“, tanto per citare una celebre canzone di Renato Zero. Il cantante la definiva “viva da confonderci le idee, folle ancor più delle maree“.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Tare a caccia di un altro difensore. Rispunta Boly

Occhio a Geuvanio da Ilha das Flores, è il numero 11 del Santos, è finito nel mirino della Lazio. Un colpo «alla Felipe Anderson», un altro predestinato a Formello, un fantasista esterno classe 1992. Il direttore sportivo Tare lo ha individuato da qualche mese, si tratta di una pista segreta, in Brasile però se ne parla da giorni: operazione da 5 milioni di euro, contratto in scadenza 2017 e nessuna intenzione di rinnovare. Geuvanio ha voglia di grande calcio (nel 2015 ha collezionato 28 presenze, 6 gol e 4 assist), una settimana fa ha rifiutato un’offerta irrinunciabile dalla Cina, sogna l’Europa e soprattutto l’Italia. È un affare legato al futuro di FA10, difficilmente andrà in porto a gennaio, si lavora con discreto anticipo per la prossima stagione.

In difesa, dopo l’acquisto di Bisevac, potrebbe sbarcare a Roma anche un altro centrale. Interessano Cabral del Celta Vigo (mancino con passaporto comunitario) e Boly dello Sporting Braga: è un calciatore francese, si è messo in mostra durante il campionato portoghese, è seguito dai grandi club europei. Si tratterebbe quindi di un colpo interessante, l’indiscrezione era stata lanciata prima di Natale dal quotidiano Abola, ha trovato qualche conferma con il passare dei giorni. Tutto però dipende dal futuro di Gentiletti: l’argentino vorrebbe restare, la società invece preferirebbe mandarlo in prestito per sei mesi, nelle ultime ore è spuntato il Verona di Del Neri.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Cabral resta in prima fila

Pioli ha chiesto un altro difensore a Lotito per completare il mercato invernale della Lazio. La posizione di Santiago Gentiletti resta in bilico: ha ricevuto offerte da Estudiantes e Boca Juniors, sta meglio rispetto a Natale, quando aveva manifestato dei dubbi ai suoi dirigenti. L’argentino ora si sente meglio e si prepara al rientro. Un centrale potrebbe arrivare lo stesso anche se bisognerà trovare uno spazio nei 25 e andrà tenuto sotto osservazione la situazione di Ravel Morrison, che spinge per tornare in Inghilterra. Il ds Tare cerca un difensore centrale mancino o ambidestro, abituato a muoversi sul fronte sinistro. Nei giorni scorsi è stato accostato alla Lazio l’argentino Gustavo Cabral, in scadenza con il Celta Vigo. È un ottimo difensore, ha 30 anni, era stato lanciato da Simeone ai tempi in cui allenava il River Plate. Può lasciare la Liga a gennaio, a meno che non rinnovi, ma la trattativa vive una fase di stallo. Cabral può agire all’occorrenza come terzino sinistro.

Piace Ervin Zukanovic, 28 anni, bosniaco, ex Chievo e ora alla Samp. Chissà che Lotito non ne abbia parlato con Ferrero nel recente incontro milanese. È un jolly difensivo, non a caso Tare lo aveva trattato quando pensava di dover sostituire Radu. Prima Zenga e ora Montella lo utilizzano da difensore centrale. È un titolare, difficile da strappare ora alla Samp, ma è un nome da tenere in considerazione. Nel Milan ha appena ritrovato spazio Cristian Zapata, un altro dei milanisti in scadenza, ma il colombiano predilige muoversi sul centro-destra. Era titolare all’Olimpico sabato sera, lo assiste Federico Pastorello, un agente Fifa assai vicino alla Lazio.

Fonte: Il Corriere dello Sport

Un giorno in più di riposo per i biancocelesti

Dopo il successo di Firenze il tecnico Stefano Pioli ha concesso un giorno in più di riposo ai suoi giocatori. I biancocelesti quindi torneranno al lavoro martedì. Domani al centro sportivo di Formello si raduneranno solo i giocatori infortunati, tra cui Federico Marchetti (fresco di rinnovo fino al 2018) e Santiago Gentiletti. I due prima di tornare ad allenarsi sono attesi in clinica Paideia per gli ultimi accertamenti e se tutto andrà bene, come ci si aspetta, potrebbero tornare a disposizione già dalla prossima sfida di Bologna. Da valutare anche le condizioni di Stefan Radu, colpito ieri da un attacco di febbre.

Mencucci (ad Fiorentina): “La Lazio ha obiettivi diversi dai nostri, perdere ci può stare”

Nel day after della sconfitta casalinga contro la Lazio, in casa Fiorentina c’è poca voglia di parlare. A prendere la parola è stato l’amministratore delegato dei viola, Sandro Mencucci, che in un’intervista rilasciata al portale fiorentinanews.com, ha voluto dire la sua in merito alle critiche ricevute da una parte della tifoseria dopo la brutta battuta d’arresto di ieri. Queste le sue parole: “La maggior parte dei tifosi è cosciente del buono che sta facendo la squadra. Perdere contro la Lazio ci può stare, la critica è arrivata solo da una persona quindi non bisogna generalizzare”. L’amministratore delegato non ha apprezzato la protesta del post-partita, anche se isolata: “Siamo i primi a volere di più, ma non c’è niente da rimproverare alla proprietà. Una protesta isolata non può essere la piazza. La piazza è quella che va a vedere la Fiorentina a porte aperte il 2 di gennaio. Forse il calendario non ci ha agevolato visto abbiamo giocato mercoledì e poi sabato alle 18. Noi abbiamo altri obiettivi rispetto a quelli della Lazio, ma non drammatizziamo: abbiamo perso una partita

SERIE A – Il Napoli è campione d’inverno

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Con la cinquina rifilata al Frosinone questo pomeriggio allo Stadio Matusa, il Napoli si è laureato campione d’inverno. 1-5 il risultato finale per i partenopei, con le reti siglate da Higuain (doppietta), Raul Albiol, Hamsik e Gabbiadini. Di Sammarco l’inutile gol della bandiera dei ciociari. Negli altri campi domina il segno 2: solo vittorie esterne in questa atipica giornata di Serie A, con le vittorie del Palermo a Verona (0-1), del Genoa sul campo dell’Atalanta (0-2), del Chievo a Bologna (0-1) e dell’Empoli a Torino (0-1). Vittoria esterna anche per il Sassuolo che nel lunch match delle 12:30 espugna San Siro battendo l’Inter per 0-1 con un rigore di Berardi allo scadere. In attesa del posticipo di questa sera che vedrà impegnati i campioni d’Italia della Juventus a Genova contro la Sampdoria quindi, il Napoli è già matematicamente campione d’inverno. Un titolo prettamente simbolico, ma che comunque fa sorridere i partenopei: nelle ultime 12 stagioni infatti, la squadra che ha chiuso in testa il girone di andata  di Serie A si è laureata poi campione d’Italia. Storicamente su un totale di 81 occasioni la squadra campione d’inverno si è poi laureata campione per ben 56 volte, quasi il 70% dei casi. I tifosi napoletani, celebri per la loro scaramanzia, staranno sicuramente cominciando a fare gli scongiuri del caso…

Ravanelli svela il suo sogno nel cassetto…

L’ex centravanti biancoceleste Fabrizio Ravanelli ha dichiarato al portale stopandgol.net il suo sogno nel cassetto: “Nel tempo libero cerco di guardare più partite possibili, aspetto l’occasione giusta per allenare. La panchina della Lazio? Beh, sarebbe un sogno per me poter allenare un giorno i biancocelesti. È un grande club, mi piacerebbe tanto: sarebbe fantastico, senz’altro”.

Ag. Milinkovic-Savic: “Ora che si è sbloccato segnerà più spesso”

È un gol importante per lui e per la Lazio che nelle ultime tre partite ha conquistato 7 punti. Sergej ha giocato bene -ha dichiarato Kezman, agente di Milinkovic-Savic su Lalaziosiamonoi.it, come tutta la squadra, sono sicuro che questa rete possa essere decisiva per trovare ulteriore fiducia. Lui lavora sempre duro e questo è un premio. Sono contento per lui. Credo che da qui in poi possa anche essere più presente sotto rete, anche in Belgio dopo aver segnato il primo gol si è sbloccato e non si è fermato più”. Nessuna voglia di rivalsa nei confronti della Fiorentina che, in estate, era convinto di riuscire a strapparlo alla Lazio: “Non abbiamo nulla contro i viola. Quella di andare alla Lazio è stata una scelta pensata e della quale siamo convinti e felici. Ma abbiamo rispetto per la Fiorentina”.

RASSEGNA STAMPA – Fiorentina-Lazio 1-3: Milinkovic super, segna anche Felipe Anderson

Nella giornata in cui spegne 116 candeline, la ciliegina sulla torta della Lazio è una vittoria meritata in casa della Fiorentina, un successo che pesa e al tempo stesso rilancia le ambizioni della squadra biancoceleste. Pioli chiedeva una reazione ai suoi calciatori e la ottiene. Keita va in gol nel recupero del primo tempo, poi nei minuti conclusivi succede di tutto: Milinkovic-Savic segna il suo primo gol in Serie A proprio al Franchi, quello che poteva essere il suo stadio (ed esulta in polemica con i tifosi viola, che lo avevano fischiato per tutta la partita), poi Roncaglia riaccende le speranze viola; ma al 96′ è Felipe Anderson, partito dalla panchina, a fissare il risultato sul definitivo 1-3. Non sarà campione d’inverno la Fiorentina, che aveva l’occasione per scavalcare l’Inter e che ora invece può subire il sorpasso della Juventus.

SORPRESA ILICIC – La sorpresa dei minuti che precedono il fischio d’inizio è l’assenza di Ilicic nella Fiorentina: il giocatore non è al meglio, Paulo Sousa preferisce non rischiare e schiera Mati Fernandez con Borja Valero a supporto di Kalinic. Lazio confermata: Bisevac in panchina, la coppia centrale è composta da Hoedt e Mauricio. Fuori anche Felipe Anderson, Pioli preferisce Keita e Candreva sulle fasce. Djordjevic punta centrale.

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

Lotito: “E’ la giusta celebrazione dei 116 anni. Vogliamo conseguire grandi traguardi”

L’importantissima vittoria di ieri al Franchi dei biancocelesti contro la Fiorentina è stata così commentata dal presidente Lotito, tramite un comunicato: “Quest’oggi (ieri) abbiamo celebrato al meglio i 116 anni della S.S.Lazio, conquistando una vittoria che dà morale per il futuro e che costituisce un’importantissima iniezione di fiducia per il gruppo, al quale faccio i miei più sentiti complimenti per la prestazione di livello offerta contro un avversario di tutto rispetto. Crediamo nelle nostre potenzialità e dobbiamo continuare a farlo con convinzione. Siamo ancora in corsa su tre fronti e faremo il possibile per migliorare i risultati raggiunti e conseguire traguardi ancor più ambiziosi rispetto allo scorso anno”

RASSEGNA STAMPA – 1-3: i biancocelesti sorprendono i viola

Dopo la capolista Inter a San Siro prima della pausa natalizia, la Lazio sconfigge anche la seconda della classe al Franchi, ovvero la Fiorentina che non cadeva in casa dal 25 ottobre scorso (1-2 contro la Roma). 3-1 per i biancocelesti questa sera, in una gara che ha dato il meglio nei 6’ di recupero finali. Nel primo tempo segna al 46’ Keita. Poi il recupero nel secondo tempo durante il quale Milinkovic-Savic sembra chiuderla con lo 0-2, ma una papera di Berisha su tiro di Roncaglia un minuto dopo tiene accese le speranze toscane. L’1-3 decisivo lo realizza proprio all’ultimo secondo Felipe Anderson.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Lazio bella da impazzire

La Lazio prende in prestito l’inno dell’Inter: «Pazza Lazio, amala». Dopo il blitz di San Siro contro la capolista Inter, la banda di Pioli espugna il Franchi, rifila tre gol alla seconda forza del campionato, la rivelazione Fiorentina, e risale in classifica. La decidono tre talenti cristallini, due ventenni e un ventiduenne, in mezzo una sfortunata «papera» di Berisha che aveva rischiato di riaprire una sfida che i biancocelesti hanno strameritato di vincere. Keita spacca la partita dopo un primo tempo da cineteca in cui manda al manicomio l’intera difesa viola, raddoppia Milinkovic-Savic, l’uomo più atteso, che tra i fischi zittisce il Franchi, poi la chiude Felipe Anderson da poco entrato.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Ottimo risultato ma non basta. Il nostro obiettivo è arrivare nelle prime cinque»

L’allenatore della Lazio Stefano Pioli ha dichiarato: «Abbiamo ottenuto un ottimo risultato ma non basta, non abbiamo fatto ancora niente, siamo ancora indietro rispetto a quelli che sono i nostri obiettivi. Io devo pretendere queste prestazioni dalla mia squadra perché ne abbiamo le possibilità e le capacità. Il nostro obiettivo è quello di arrivare nelle prime cinque del campionato, è molto difficile ma dobbiamo provarci».

Fonte : Il Messaggero

RASSEGNA STAMPA – Keita, una rete per vincere e restare in biancoceleste

Una rete per vincere e restare.  Strano il destino del giovane Keita: a settembre, quando sembrava sul punto di essere ceduto, realizzò il gol contro il Leverkusen che convinse tecnico e società a toglierlo dal mercato. Lo spagnolo, visto che non godeva di grande considerazione da parte di Pioli, aveva manifestato la volontà di andare in una squadra che gli garantisse maggiori spazi. Da allora, alla Lazio, la realtà nei suoi confronti non è cambiata di molto.La situazione si è praticamente ripresentata adesso, proprio alla viglia del mercato di gennaio.

Fonte : Il Messaggero