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Serena: “Conosco sia Pioli che Donadoni, sono due grandissime persone”

In collegamento ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Aldo Serena. L’ex attaccante ha parlato del mercato, del momento della Lazio, e dei due tecnici, Stefano Pioli e Roberto Donadoni, che domenica prossima si sfideranno al Dall’Ara: “Quello invernale è un mercato difficile, sono poche le occasioni favoreli per il rapporto qualità-prezzo. Le squadre arrivano a questa finestra di mercato con esigenze specifiche ma le soluzioni sono sempre veloci e dispendiose. Anche per i un calciatori è un periodo particolare, non è facile lasciare una squadra a metà stagione e inserirsi subito in altri ambienti. Non credo serva a molto se non ci sono esigenze specifiche. Ciò che ha complicato il cammino della Lazio in questa prima parte di stagione è stata l’eliminazione nei preliminari di Champions, è dura da mandare giù dopo aver giocato la stagione precedente alla grande. L’obiettivo della qualificazione era un passaggio fondamentale della stagione e andava centrato, soprattutto con una preparazione mirata per ottenere il massimo risultato. Inoltre ci sono stati anche gli infortuni di alcuni giocatori che ne hanno ritardato la crescita della condizione e che non hanno permesso di ripetere il cammino della stagione precedente. Keita, ad esempio, è un giovane che deve dare continuità alle sua prestazioni. Così come Felipe Anderson. Quella biancoceleste è una buona rosa anche se in attacco si poteva fare di più. Djordjevic è un giocatore di peso, può tenere su la palla e muoversi per creare gli spazi per i suoi compagni, sotto rete riesce ad essere anche abbastanza lucido. Alla difesa si possono muovere pochi appunti, sono stati sfortunati con tutti gli infortuni che hanno subito. I giovani sono in fase di crescita e stanno lavorando bene in tutti i reparti. Comunque tutta la squadra mi sembra in crescita, ora è un gruppo unito e sta lavorando bene. Conosco sia Pioli che Donadoni per averci giocato assieme, li ricordo come due grandi persone. Domenica sulle panchine si troveranno di fronte due grandi professionisti. Sono due tecnici che si somigliano, conoscono bene il calcio per averlo vissuto in tutte le sue sfaccettature. Stefano ha girato tanto come calciatore ma sin da ragazzo mi resi conto delle sue caratteristiche, idonee per svolgere qualsiasi lavoro in questo mondo, dal tecnico al dirigente, un uomo che ama il pallone. Anche Roberto avevo capito che sarebbe diventato allenatore”.

Bologna – Il nuovo acquisto Zuniga già in gruppo

Una noiosa pioggerellina leggera ha accompagnato la seduta di oggi degli uomini di Donadoni. Agli ordini del tecnico lombardo i rossoblu hanno sostenuto un allenamento a porte chiuse, per loro esercitazioni atletiche in palestra e partitella finale. In gruppo presente anche Camilo Zuniga, che dopo essere stato ufficializzato nella giornata di ieri, ha svolto il suo primo allenamento con i nuovi compagni.

Totò Lopez: “La Lazio a Firenze ha dimostrato di essere una squadra unita”

Ai microfoni di LazioStyleRadio per parlare del momento che stanno attraversando i biancocelesti è intervenuto l’ex Totò Lopez: “Nell’ultimo turno con i viola la squadra biancoceleste ha disputato una gran bella partita. Gli uomini di Pioli hanno dimostrato di essere un gruppo unito dove ogni uomo sa bene cosa fare; si sono dimostrati caparbi e determinati nel cogliere il successo. Tutti hanno lottato e sofferto per il compagno in difficoltà. Domenica nella prossima sfida contro il Bologna di Donadoni deve riuscire a dare continuità ai risultati. Nel girone di ritorno la Lazio deve dare il massimo, sulla carta i biancocelesti sono più forti della squadra felsinea, quindi il prossimo potrebbe essere un turno favorevole e importante per accrescere gli stimoli dei giocatori di Pioli. Milinkovic? Il serbo è un ottimo acquisto, contro i viola ha firmato un gol fantastico per forza e potenza del gesto. Felipe Anderson invece è sotto tono ma credo fermamente nel suo riscatto perché quando è in forma fa la differenza”.

FIFA- Clamorosa sanzione per Real Madrid e Atletico!

Clamorosa punizione per Real Madrid ed Atletico. Come si può leggere dal sito ufficiale della Fifa i due club spagnoli sono stati sanzionati per irregolarità nell’acquisto di giovani non ancora 18enni. Ecco il comunicato diramato dal sito ufficiale Fifa“I due club hanno violato diverse norme che riguardano il trasferimento internazionale e il primo tesseramento di giocatori minorenni e anche la registrazione e la partecipazione di alcuno giocatori all’interno delle competizioni.
Entrambi i club dovranno osservare un blocco del mercato che gli vieterà di tesserare giocatori sia nazionali che internazionali per due complete e consecutive sessioni per la violazione degli articolo 5, 9, 19, e 19bis così come anche gli allegati 2 e 3 del Regolamento sullo status di trasferimento dei giocatori. Il ban di mercato che non avrà effetto sulla corrente sessione di mercato, che è stato aperto prima della corrente decisione, affligge il club nella sua totalità e non eslcude le cessioni.
In aggiunta Atletico e Real Madrid sono state multate per 900mila e 360mila franchi svizzeri rispettivamente. La cifra dovrà essere versata subito e i club avranno 90 giorni per mettere in regola tutti i casi ritenuti scorretti”.

Bologna-Lazio, ecco l’arbitro: precedenti e statistiche…

Dopo l’importante vittoria in casa della Fiorentina, la Lazio è chiamata a confermarsi nella trasferta di Bologna. Al Dall’Ara la squadra di Pioli dovrà ripetere le prestazioni mostrate con Inter e Fiorentina per cominciare al meglio il girone di ritorno. Da pochi minuti sono stati designati gli arbitri per il prossimo turno di campionato. Bologna-Lazio è stata affidata a Marco Di Bello che sarà coadiuvato dagli assistenti Vivenzi e Valeriani, il IV uomo Di Vuolo e gli addizionali Mazzoleni e Pairetto. Il bilancio col fischietto della sezione di Brindisi è positivo per i biancocelesti: in 6 gare la Lazio ha ottenuto 5 vittorie ed una sola sconfitta. L’ultimo precedente è datato 4 ottobre 2015 nella partita casalinga contro il Frosinone dove la Lazio si impose per 2-0 grazie alle reti di Keita e Djordjevic.

Di seguito l’elenco degli arbitri designati per il prossimo turno di campionato:

ATALANTA – INTER Sabato 16/01 h. 15.00
RIZZOLI
DE PINTO – LONGO
IV: PRETI
ADD1: RUSSO
ADD2: GAVILLUCCI

BOLOGNA – LAZIO
DI BELLO
VIVENZI – VALERIANI
IV: DI VUOLO
ADD1: MAZZOLENI
ADD2: PAIRETTO 

CARPI – SAMPDORIA
MARIANI
MUSOLINO – CHIOCCHI
IV: PERETTI
ADD1: VALERI
ADD2: PASQUA

CHIEVO – EMPOLI
ABISSO
PEGORIN – LO CICERO
IV: BARBIRATI
ADD1: ORSATO
ADD2: ABBATTISTA

GENOA – PALERMO h. 12.30
CELI
MELI – LA ROCCA
IV: DI FIORE
ADD1: TAGLIAVENTO
ADD2: AURELIANO

MILAN – FIORENTINA h. 20.45
DOVERI
GIALLATINI – MARRAZZO
IV: TASSO
ADD1: BANTI
ADD2: CERVELLERA

NAPOLI – SASSUOLO Sabato 16/01 h. 20.45
GIACOMELLI
DOBOSZ – TEGONI
IV: COSTANZO
ADD1: DAMATO
ADD2: LA PENNA

ROMA – H. VERONA
MASSA
POSADO – GALLONI
IV: STALLONE
ADD1: CALVARESE
ADD2: SAIA

TORINO – FROSINONE Sabato 16/01 h. 18.00
IRRATI
DI LIBERATORE – CARBONE
IV: ALASSIO
ADD1: FABBRI
ADD2 CANDUSSIO

UDINESE – JUVENTUS
ROCCHI
CRISPO – FIORITO
IV: MARZALONI
ADD1: GUIDA
ADD2: GERVASONI

Difensore, un franco-mauriziano se fallisce Doria?

Arriva ancora dalla Francia l’ultimo nome per il ruolo di secondo difensore centrale della Lazio: si tratta di Lindsay Rose, classe ’92 francese (ma di origine mauriziana) di proprietà di quell’Olympique Lione da cui i biancocelesti hanno appena prelevato Bisevac. Come rivela alfredopedulla.com, infatti, nonostante le smentite del patron dei transalpini Aulas, potrebbe essere lontano dalla Francia il futuro del giocatore, che non riesce a trovare spazio nell’OL e che spinge per sbarcare nel nostro campionato. Dove è seguito con molta attenzione anche dal Verona, che nella giornata di venerdì dovrebbe incontrare il suo entourage. La Lazio però non molla e, nel caso dovesse fallire l’assalto all’obiettivo principale, che resta il brasiliano del Granada (ma di proprietà del Marsiglia Doria), farebbe partire l’affondo per portare subito nella Capitale il giocatore. Il quale non è un nome nuovo dalle parti di Formello: la sua candidatura era già stata avanzata a dicembre, dopo che in estate si era fatta avanti la Fiorentina, alla quale era giunta in risposta una richiesta di 4 milioni di euro. In quell’occasione ai biancocelesti Rose fu proposto in prestito con diritto di riscatto. Chissà che ora non sia proprio questa la formula con cui il giocatore potrebbe vestire il biancoceleste…

Janich: “Tare? Grande talent scout, ma deve staccarsi dalla poltrona accanto al presidente…”

Novantatré presenze (e la prima storica Coppa Italia conquistata nel 1958) con la maglia della Lazio, ben duecentonovantaquattro (e uno scudetto) con quella del Bologna durante la sua carriera da calciatore. Chi meglio di Franco Janich può commentare l’avvicinamento all’appuntamento del ‘Dall’Ara‘ di domenica prossima? L’ex dirigente sportivo, classe ’37, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per commentare anche il momento biancoceleste dopo la brillante vittoria di Firenze.

Da doppio ex mi aspetto una partita brillante. La Lazio l’ho vista estremamente migliorata rispetto ad alcune fa, ma anche il Bologna mi sembra estremamente rinforzato, molto più sicuro rispetto all’inizio del campionato. Non mi chiedete però pronostici perché dopo i miei trascorsi la notte non so se andare a dormire col pigiama biancoceleste o con quello rossoblu.

Aprendo l’album dei ricordi, quali sono gli episodi più cari a Janich? “Sicuramente il ricordo dei presidenti Siliato ed Ercoli. Ricordo che una volta Siliato ci disse: qui sopra c’è il mio appartamento, ci sono gli armadi, prendete quello che volete. Io riuscii solo a prendere una cravatta! Erano comunque altri tempi. Nella mia esperienza da dirigente ricordo la semifinale di Coppa Italia come maggior successo.

E della Lazio di adesso cosa piace a Janich, e cosa pensa del mister Stefano Pioli? “Pioli ha dato una grande serenità all’ambiente, una persona che oltre a un gran senso del calcio ha anche un grande senso di umanità. Io ricordo in una partita Sampdoria-Milan che l’allenatore dei blucerchiati Bernardini perse la partita perché Delfino non prese in consegna Rivera. Quando Lino Cascioli, il grande giornalista, chiese perché non avesse marcato adeguatamente Rivera, Bernardini rispose: “Ah Lino, Rivera lo vedo due volte l’anno, vuoi farmelo godere!” In Pioli rivedo questo spirito.

Da calciatore Janich è un ottimo difensore: qual è il suo pensiero sulla retroguardia biancoceleste? “La mancanza di De Vrij è la causa fondamentale dei problemi della difesa laziale. Nel campionato italiano i difensori di qualità scarseggiano, questo perché non si allenano più i difensori come una volta. Si allenano i difensori come se fossero attaccanti.

E invece da ex direttore sportivo qual è il pensiero di Janich su Tare? “Ha scovato giocatori di grande talento e di questo bisogna dare atto. Non condivido che Tare stia sempre lì a vedere le partite col presidente: un vero DS deve girare il mondo, scoprire giocatori ancora non noti al grande pubblico che possano fare la differenza. Così a Bari scoprimmo Gerson, andai personalmente a vederlo quando era completamente sconosciuto.

Ma la Lazio dove può arrivare? “Bisogna crederci sempre, con lo spirito che è proprio dei tifosi laziali. Io penso che il periodo più buio in questa stagione sia già passato, l’ottimismo è fondamentale.

Fabio Belli

PRIMAVERA – Tim Cup, date e orari della doppia semifinale con l’Inter

Dopo la vittoria di misura ottenuta sabato pomeriggio contro il Palermo nei quarti, la Lazio Primavera di Simone Inzaghi si prepara ad affrontare la semifinale di Coppa Italia. Avversario di turno sarà l’Inter allenata da Stefano Vecchi, che ha fatto fuori ‘a domicilio’ la Roma di Alberto De Rossi. Il match si disputerà in doppia sfida di andata e ritorno e, secondo il sorteggio avvenuto ieri, il primo atto avrà luogo mercoledì 27 gennaio alle ore 14.30 a Formello, mentre il secondo si giocherà, allo stadio ‘Breda‘ di Sesto San Giovanni, martedì 9 febbraio, con fischio d’inizio previsto anche stavolta per le 14.30. Ricordiamo che, in caso di esito positivo, le due squadre affronteranno la vincente dell’altra semifinale tra Fiorentina Juventus.

Adani: “Lazio, alti e bassi? Normali…”

La Lazio quest’anno altalena gare molto buone ed altre meno. La classifica, infatti, punisce i biancocelesti, noni in graduatoria, che vedono il terzo posto lontano ben 12 lunghezze. Per molti addetti ai lavori, visto gli tanti innesti di giocatori giovani in estate, è normale questo sali e scendi. Ne è convinto l’ex giocatore Daniele Adani, ora commentatore per Sky: “La Lazio continuerà ad alternare prestazioni buone ed altre meno buone – le sue parole ai taccuini di tuttomercatoweb.com – l’anno passato è andata sopra media grazie al lavoro di Pioli ma è una squadra giovane e non mi stupiscono grandi prestazioni e qualche calo di tensione“.

La Germania nel futuro di Onazi?

Onazi, chiuso alla Lazio da gente come Biglia, Parolo e Cataldi, chiede spazio. Sul nigeriano dunque gli occhi delle squadre europee ed in particolare quelle del Werder Brema – come scrive quest’oggi il Tempo – i quali hanno presentato già un offerta ufficiale. La Lazio chiede circa 10 milioni di euro ed i tedeschi hanno offerto solo la metà, una cifra non sufficiente, secondo Lotito, per lasciarlo partire. In Premier League invece è vivo l’interesse per Onazi da parte di squadre come il Cristal Palace, lo Stoke City, il Leicester City e lo Swansea.

Ag. Candreva annuncia il futuro del laterale all’Inter?

Si accende il mercato e si riaccende l’interesse delle altre squadre per i gioielli della Lazio. Antonio Candreva è un nome caldo: “Ogni anno riceve 2-3 offerte importanti – ha rivelato il suo agente Federico Pastorello – che Lotito rispedisce al mittente con l’ok del giocatore che vuole restare. Quello che può succedere tra 6 mesi, però, non lo so. Se arriveranno nuove proposte ne parleremo col presidente perché i giocatori vivono momenti che non possono essere per sempre. Anche Del Piero è andato via dalla Juventus e non so se in estate sarà giusto trattenere ancora Candreva alla Lazio”.  Fra le squadre italiane interessate a Candreva più volte è uscito il nome dell’Inter: “Se piace a Mancini bisogna chiederlo a lui, ma vedendo giocare l’Inter credo che Candreva sia perfetto per il suo gioco”.

OLTRECONFINE – Premier League: continua la favola Leicester

Continua la favola del Leicester di Claudio Ranieri, che vince sul campo del Tottenham (prossima avversaria della Fiorentina in Europa League) e raggiunge l’Arsenal in testa alla classifica della Premier League con 43 punti. La squadra di Wenger viene bloccata da un pari pirotecnico per 3-3 in casa del Liverpool. La rete decisiva per la squadra di Ranieri è stata realizzata da Huth all’83’. Pari sotto la neve a Liverpool tra la squadra di Klopp e l’Arsenal, con il 3-3 dei padroni di casa raggiunto in extremis da Allen.

BLOCCATE LE BIG – Pareggio casalingo a reti inviolate per il Manchester City, che non va oltre un pari contro l’Everton e perde una buona occasione per mantenere il passo delle prime. Pari in casa anche per il Chelsea di Hiddink, che non va oltre il 2-2 contro il West Bromwich. Gardner risponde alla rete di Azpilicueta e nel finale McClean a quello del momentaneo 2-1 arrivato per via di un’autorete.

GLI ALTRI MATCH – Importante vittoria del Southampton di Graziano Pellè (in campo negli ultimi 10′) che ha battuto 2-0 il Watford orfano di Diamanti passato all’Atalanta. Lo Stoke City batte in casa 3-1 il Norwich City raggiungendo il settimo posto in classifica. In coda, incoraggiante vittoria esterna del Sunderland di Borini (uscito nel finale) che vince 4-2 in casa dello Swansea, in dieci per oltre un tempo. Protagonista Defoe, autore di una tripletta che ridà coraggio alla squadra di casa nella lotta per la salvezza.

Fonte: Sky Sport

GLI ANTICIPI – Esordio amaro per Iturbe. L’attaccante in prestito dalla Roma entra al 50′ della sfida con ilWest Ham, con il Bournemouth in vantaggio 1-0, ma la sua squadra crolla e perde 3-1. Al gol di Arter nel primo tempo risponde Payet al 67′. Gli Hammers ribaltano il risultato e chiudono il conto grazie alla doppietta di Valencia (74′ e 84′). Negli anticipi della 21ª giornata del campionato inglese fa rumore il rocambolesco pareggio del Manchester United in casa del Newcastle: lo United passa due volte in vantaggio (la prima addirittura con due gol di scarto), ma si fa recuperare. Rooney Lingard fanno sperare Van Gaal, poi Wijnaldum Mitrovic (su rigore al 67′) pareggiano il conto. Il nuovo vantaggio di Rooney, al 67′, sembra spianare ancora la strada ai Red Devils, ma al 90′ Dummett segna la rete del definitivo 3-3.Completa il quadro la vittoria dell’Aston Villa in casa contro il Crystal Palace (1-0, gol di Lescott), tre punti che consentono al fanalino di coda della Premier di tornare a sperare nella salvezza.

Fonte: Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Keita ai tifosi: «Abbiamo bisogno di voi»

“Abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi: l’Olimpico deve essere una bolgia, tutti uniti. In questo modo sarà difficile per tutti batterci”. Ai microfoni di Lazio Style Radio, Keita lancia un appello ai tifosi della Lazio e commenta la sua esperienza in biancoceleste: “Spero di arrivare oltre le 100 presenze con questa maglia addosso.  Mi sento bene e vedo bene anche la squadra. Gol a Firenze? E’ stato bello, Djordjevic è stato fantastico nel premiare il mio movimento”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Keita vuole restare: “Obiettivo 100 presenze. Ma l’Olimpico torni una bolgia”

Tra la Lazio e Keita è risbocciato l’amore. Almeno fino al termine della stagione. Quello tra il club biancoceleste e il giovane senegalese, in eterna attesa del passaporto spagnolo, è sempre stato un rapporto pieno di alti e bassi. Non c’è sessione di mercato in cui non si prospetti la possibilità di divorzio, così come non sono mai mancate voci diffuse (talvolta ad arte, come succede spesso nel calciomercato) riguardo squadre interessate, dopo qualche panchina di troppo nella Lazio.

KEITA VUOLE RESTARE: “VOGLIO ARRIVARE A 100 PRESENZE” – I “problemi” sono iniziati un anno e mezzo fa, con l’arrivo di Pioli. Keita si è visto trasformato da “salvatore della patria”, quale era diventato nel Reja-bis, in alternativa di lusso. Da qui i vari malumori, conditi da frecciate polemiche: “Pioli dice che non mi alleno bene? Allora mi facesse giocare di più”, disse l’anno scorso dopo l’ennesima panchina. Non le manda certo a dire, Keita. Perché a dispetto della sua carta d’identità così leggera (8 marzo 1995), ha già una personalità forte e ingombrante. Se ne sono accorti pure al Barcellona, dove è cresciuto. Lì lo mandarono in punizione al Cornellà (per l’ormai celebre scherzo del ghiaccio sotto il cuscino del compagno) e lui rispose segnando gol a raffica e rifiutando il rientro alla base. È proprio in quell’occasione che nacque per la Lazio l’opportunità di assicurarsi le prestazioni di quel talento e il ds Tare riuscì nell’intento. Keita ha fatto sfracelli in Primavera, si è guadagnato di entrare in pianta stabile in prima squadra con Reja e, dopo qualche incomprensione tattica con Pioli, è riuscito a conquistarsi un posto pure con lui. Ecco perché è risbocciato l’amore, confermato dal diretto interessato qualche settimana fa e ribadito anche oggi ai microfoni di LazioStyleRadio: “Spero di arrivare oltre le 100 presenze con la maglia della Lazio”. Considerando che è a quota 83, significa che la Lazio potrà stare tranquilla almeno fino al termine della stagione e che i tentativi di Monaco, Watford e Swansea possono essere rispediti al mittente.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Bologna vietata, la rabbia dei laziali

S’è scatenata la rabbia dei tifosi laziali, ha colpito un popolo intero, al 99% la trasferta di Bologna sarà vietata. C’è grande attesa per il verdetto dell’Osservatorio, è slittato a questa mattina (era previsto per ieri sera), la sentenza in ogni caso sembra scontata. Il blocco dei tagliandi per il settore ospiti del Dall’Ara è arrivato dalla Questura, decisione presa dopo i Daspo comminati a 28 sostenitori biancocelesti al Franchi di Firenze, rei di aver lanciato petardi e fumogeni, portati in commissariato e poi identificati. Le forze dell’ordine emiliane temono il bis domenica prossima, hanno chiuso le porte in anticipo e attendono con ansia l’ok del Viminale. Non bastavano le barriere in curva, i tifosi adesso dovranno rinunciare anche alla prossima gara lontano dall’Olimpico (in questa stagione era già accaduto a Verona contro il Chievo, Napoli e Saint-Etienne), la protesta si è alimentata attraverso i social: «È una vera ingiustizia – hanno provato a spiegare i laziali attraverso Facebook – la Tessera del Tifoso allora per quale motivo l’abbiamo sottoscritta?». Domanda interessante. Nessun provvedimento invece nei confronti dei tifosi viola, colpevoli di aver aggredito con caschi e bottiglie – al termine della partita tra Fiorentina e Lazio – tre biancocelesti di sedici anni (la trasferta a San Siro contro il Milan per loro sarà regolarmente aperta).

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio in ansia per Biglia: assente, ha dolore a una spalla

Dovrebbe farcela per domenica a Bologna. Era squalifato col Carpi, ha già sopportato il dolore in campo al Franchi. Ma ora cresce l’ansia per Biglia, si trascina una forte contusione alla spalla destra da San Siro. Tutta colpa dell’entrata killer di Melo, poi punita con l’espulsione. Ieri mattina Lucas era in campo per i test atletici a Formello, assente invece nel pomeriggio dopo un consulto ortopedico. Così l’allarme rimane: nelle prossime ore nuovi accertamenti per capire qualcosa di più. Adesso Pioli e tutta la Lazio incrociano le dita.

Fonte : Il Messaggero

L’amarcord di Raffaele Sergio: “Che emozione quel Lazio-Foggia con lo stadio pieno…”

Dopo il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni,  è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile, trasmessa su Radio Roma Futura anche l’ex difensore biancocelese (ora allenatore) Raffaele Sergio. La sua era la Lazio di Pin, Doll, Ruben Sosa, Sclosa, Stroppa, Riedle, Gregucci, Bergodi (fine anni’80 inizio anni ’90): “Era una Lazio che stava ripartendo e dettando le basi per diventare qualcosa di importante. Era una squadra con delle basi effettive e sopratutto era una Lazio con tanti italiani in campo, cosa che ormai si vede poco nei campi di calcio. La mia Lazio aveva tanti italiani in campo e qualche straniero veramente forte, adesso invece ci sono tanti stranieri e pochissimi italianiA proposito di quella Lazio, all’ex terzino biancoceleste gli viene chiesto di parlare di un giocatore che ha fatto innamorare tantissimi tifosi biancocelesti, Thomas Doll: “Thomas Doll è stato uno dei talenti più grandi che abbia mai giocato, aveva qualità enormi e se non avesse avuto infortuni sarebbe diventato uno dei giocatori più forti d’europa se non del mondo. Era una mezza punta importante, piedi straordinari, aveva forza fisica…quindi io credo che senza infortuni la sua carriera poteva essere ben diversa. Secondo me è stato uno degli stranieri più forti con cui abbia mai giocato”. A Raffaele Sergio viene poi chiesto cosa ha significato per lui arrivare in quel lontano 1989 alla Lazio: “Devo ringraziare Zoff, Carlo Regalia e sopratutto Peppe Materazzi che, per me che venivo dalla Serie C,  è stato una guida importantissima. Devo ringraziare queste persone che mi hanno aiutato a fare questo grandissimo salto di qualità, perché senza di loro credo che avrei avuto una carriera completamente diversa”.
Indimenticabile il primo e unico gol con la maglia biancoceleste in quel Lazio-Foggia (5-2) con un bellissimo tiro dai 30 metri: “Era il primo Foggia di Zeman. Fu una partita bellissima e Sì fare gol è sempre importante…poi la mia specialità era andare sul fondo e crossare, poi io non sono sinistro, ero destro di piede quindi sono venuto dentro, ho stretto il campo e ho fatto un bel gol. Quindi Sì è stata una gioia straordinaria ma la gioia più grande è quello che all’epoca tu eri a un Lazio-Foggia e allo stadio c’eran 45/50.000 persone, lo stadio era pieno. Il rammarico più grande di oggi è che la gente si è allontanata dagli stadi. Troppe leggi sbagliate, poi la tessera del tifoso, i prezzi alti, troppe partite i televisione, gli stadi non sono sicuri…non si è avuta la capacità in questi 25 anni di rifare gli stadi più comodi e che rendano più partecipi i tifosi. Io ho avuto la fortuna di giocare il primo anno al Flaminio….ed ERA uno STADIO DA CALCIO, dove il tifoso veniva con gioia. L’Olimpico invece ti mette una distanza straordinaria dal campo. Non ci siamo adeguati allo stile inglese, tedesco e spagnolo, se andiamo a vedere queste tre dimensioni loro si sono adeguati e noi invece ci siamo arrangiati. Dopo più di 20 anni c’è bisogno andare sul privato, la Lazio deve avere il suo stadio di proprietà, come ha fatto la Juventus con lo Juventus Stadium o l’Udinese che ora ha uno stadio completamente nuovo. Facendo strutture completamente nuove sicuramente si può dare un futuro migliore alle società.

Cagni fiducioso: “A Bologna prevedo una bella Lazio”

Intervistato da Radiosei, Gigi Cagni ha parlato della Lazio: “Il calcio è questione di nervosismo, basta che un giocatore non sia al top e la squadra non gira. Ad esempio i portieri se non sono sereni possono compiere degli errori”. Sul discorso calciomercato Cagni non è molto fiducioso: “Se si vuole rispettare il fair play finanziario è giusto puntare sui giovani. Dal mercato non mi aspetto molto. Inoltre pochi colpi possono davvero spostare gli equilibri. Bisevac? Vorrei giudicarlo nel campionato italiano che è molto difficile”. Sul campionato altalenante della Lazio Cagni ha detto: “Tutto parte dall’eliminazione dal preliminare di Champions. Andando a vedere le statistiche degli scorsi anni si nota che tutte le squadre che hanno giocato i preliminari hanno poi avuto difficoltà nella stagione e tanti infortuni. A Firenze però ho visto una buona Lazio. D’altronde la Lazio è la terza squadra per possesso palla, bisognerebbe abbinare anche velocità”. 

Sulla gara di domenica: “Il Bologna è uscito dalla crisi di inizio stagione. Donadoni fa giocare bene le sue squadre. La Lazio sembra essersi ripresa e prevedo che farà una bella partita in Emilia. Sul discorso giovani: “E’ difficile far capire ai giovani che devono pure difendere. Su questo punto Keita deve migliorare. Anche Felipe Anderson deve entrare nella mentalità del sacrificio. Nei settori giovanili dovrebbe essere insegnare per prima cosa la professionalità”. In chiusura Cagni parla del prosieguo del campionato dei biancocelesti: “Se la squadra sta bene può arrivare tra le prime 5. Per lo scudetto scommetto sulla Juve che se la giocherà con Inter e Napoli. La Roma ormai è fuori dai giochi”.

MERCATO – Doria, l’agente apre alla Lazio

Dopo l’acquisto di Bisevac, il ds Tare ha assicurato l’arrivo di un altro difensore. Tanti i nomi accostati ogni giorno alla Lazio, ma nelle ultime ore sta girando insistentemente il nome di Matheus Doria Macedo meglio conosciuto come Doria, difensore 21enne del Granada ma di proprietà del Marsiglia che nell’estate del 2014 lo strapparono proprio alla Lazio convincendo il Botafogo con un’offerta di 9 mln. Dopo l’esperienza negativa in Francia e quella altalenante in Spagna, Doria potrebbe approdare in biancoceleste. D’altronde il suo agente contattato da lalaziosiamonoi.it ha definito la Lazio una soluzione gradita.

Pollace: “Lazio punta sul gruppo”

Pur giocando nella Salernitana, Pollace porta sempre la Lazio nel cuore. Ecco le sue parole ai microfoni di Lazio Style Radio: “La Lazio Primavera è una buonissima squadra. Ci sono molti ’98 e questo fa capire che la società crede nei giovani. Tutti danno sempre il massimo, anche se, ovviamente, non tutti gli anni si possono raggiungere determinati obiettivi. Occorre puntare sul gruppo. Quando c’è quest’ultimo i risultati arrivano sempre”.

Importante, secondo il giovane terzino, l’aspetto caratteriale: “Dove non si arriva con la tecnica, si arriva con la testa e con il cuore. Ho spiegato ai più grandi che la differenza la fanno loro. Devono aiutare i giovani ad inserirsi ed integrarsi. Quello della Primavera è un calcio totalmente diverso rispetto agli Allievi. La cosa più difficile è capire i meccanismi e ambientarsi. Poi però pian piano ci si ambienta. E alla fine nascono anche delle belle amicizie”. Indimenticabili per Pollace lo Scudetto e la Coppa Italia: “Porto nel cuore lo Scudetto per il gruppo che c’era, per come me l’hanno fatto sentire. E poi la Coppa Italia vinta contro la Roma. Di più non si può proprio chiedere.