Potrebbe esserci anche Stefan Radu nella spedizione della Romania a Euro 2016. Il terzino della Lazio, dopo aver rifiutato più volte di vestire nuovamente la maglia della propria Nazionale, starebbe infatti pensando ad un clamoroso ritorno. A confermarlo George Ogăraru, ex colonna della Romania, ai microfoni di ‘Dolce Sport’: “Ho parlato con Radu per capire com’è la situazione e, sulla possibilità di un suo ritorno in Nazionale, mi ha detto che ci sta pensando da parecchio tempo. Questa è una buona cosa, perché lui è un giocatore versatile, che può coprire 2 o 3 zone del campo, e la Nazionale ha davvero bisogno di lui. Spero che cambi opinione e metta da parte l’orgoglio che lo ha frenato in passato“. Parole che hanno già messo in fibrillazione i tifosi dei Tricolori, che non ammirano Radu da quasi 3 anni, dal match con l’Ungheria del 2013.
Papa Francesco ringrazia la Lazio
Il 4 dicembre 2015, in occasione di Lazio-Juventus i biancocelesti omaggiarono la Chiesa mostrando sulle proprie maglie il logo del Giubileo, una scelta che ha fatto felice Papa Francesco. Bergoglio, che ha anche ricevuto in dono la maglia con il lo speciale, infatti ha ringraziato la Lazio – come riporta il Corriere dello Sport nell’edizione odierna – attraverso una lettera fatta recapitare alla società capitolina.
Bisevac, per Stankovic la scelta giusta
L’ex giocatore della Lazio Dejan Stankovic, ora club manager dell’Inter, promuove la scelta dei biancocelesti di acquistare il connazionale Milan Bisevac (atteso oggi a Roma per le visite mediche). Una scelta che ha spiazzato i tifosi ma che il centrocampista dello scudetto promuove: “Lo conosco bene, abbiamo giocato due o tre volte in nazionale – le sue parole al Corriere dello Sport – appartiene alla stessa generazione di Dusan Basta. Bisevac è uno che si è fatto da solo, attraverso la fatica, è arrivato al Lione dove ha giocato da protagonista dopo essere stato nel Psg. Potrà dare una mano in tutti i modi, è una garanzia. Giocatori così dico io, sono degli ossi: ha fisico e piedi buoni. Sicuramente si rivelerà un buon acquisto per la Lazio: un professionista serio, uno che rispetta i tifosi, uno che si può inserire bene e in fretta, uno pronto per dare battaglia in campo, per fare la guerra. In campo è il dominante richiesto da Pioli per guidare Mauricio e Hoedt, potrebbe somigliare a Tomovic della Fiorentina”.
Biglia messaggio alla Lazio – FOTO
Tra pochi giorni il 116° compleanno della S.S. Lazio, un giorno che la Società si appresta a festeggiare.“Sono orgoglioso di indossare una maglia gloriosa con la quale hanno giocato tanti miei connazionali che hanno fatto la storia della Lazio”. Questo il messaggio del capitano Lucas Biglia pubblicato dalla Lazio sul proprio profilo Twitter.
https://twitter.com/OfficialSSLazio/status/684108148291035137
Si accende il mercato in Premier League – Il Manchester United sogna il colpo del secolo…
Manchester United scatenato, alla ricerca di un attaccante: in attesa di Neymar, che potrebbe arrivare in estate, i Red Devils corteggiano Sadio Mane. Secondo fonti spagnole, confermate dai media inglesi, il primo obiettivo dei dirigenti dello United è l’attaccante brasiliano del Barcellona per il quale gli inglesi sono pronti a pagare la clausola rescissoria di 170 milioni di euro. La trattativa però si annuncia lunga e complicata, così nel mentre il club inglese pensa a Mane, giovane attaccante del Southampton, valutato circa 40 milioni. Per l’attacco però Louis van Gaal ha chiesto anche Felipe Anderson della Lazio, che – secondo il Sun – potrebbe arrivare già nelle prossime settimane.
LE ALTRE DELLA PREMIER – Sempre secondo il Sun: un ex conoscenza del calcio italiano, il difensore brasiliano Marquinhos, potrebbe trasferirsi in Inghilterra. Lo vuole il Chelsea, che ha già presentato un’offerta di 45 milioni al Paris Saint Germain. Se la società francese per il momento tergiversa, è stato lo stesso ex Roma a chiedere chiarezza sul suo futuro. Il suo arrivo – secondo il Mirror – potrebbe favorire la partenza di Branislav Ivanovic, che piace a Inter e Milan. Manca solo l’annuncio, ma il centrocampista serbo Marko Grujic è ormai un giocatore del Liverpool: l’accordo con la Stella Rossa Belgrado è stato raggiunto sulla base di 10 milioni. Anche la capolista Arsenal è alla ricerca di un rinforzo per l’attacco: Arsene Wenger ha promesso un acquisto nei prossimi 10 giorni, ma di certo non sarà Javier Hernandez, dopo che il direttore sportivo del Bayer Leverkusen Rudi Voller lo ha dichiarato incedibile.
Fonte: Ansa
UFFICIALE: Esonerato Benitez. Arriva Zidane: “Sono emozionato. Ci metterò tutto il cuore”
AGGIORNAMENTO DELLE 22:30 – Il Real Madrid ha esonerato Rafa Benitez. Al suo posto arriva Zinedine Zidane. Dopo le indiscrezioni del pomeriggio, in serata è arrivata l’ufficialità del cambio di panchina per il club merengue. Lo ha comunicato il presidente Florentino Perez in conferenza stampa. «Ci metterò tutto il cuore per far andare tutto bene»: Zinedine Zidane è emozionato dopo essere stato scelto come nuovo tecnico del Real. Arrivato insieme al presidente Florentino Perez che ha dichiarato: «Zidane ha sempre fronteggiato grandi sfide e le ha tutte vinte. Questo è un grande giorno per il Real». Zidane ha poi aggiunto: “ringrazio il club per avermi dato questa possibilità. Abbiamo il miglior club del mondo, dobbiamo fare il meglio possibile e alla fine dell’anno vincere. Credo che tutto andrà bene. Ora c’è un pò d’emozione ma da domani sarà diverso»
Fonte: ANSA.
Dopo quella di Josè Mourinho, salta un’altra panchina eccellente nel continente europeo. Stavolta la notizia clamorosa arriva dalla Spagna. Secondo quanto riferito da Marca, Rafa Benitez non è più l’allenatore del Real Madrid. Al suo posto pronto Zinedine Zidane.
Quindi, dopo soli 5 mesi, è già terminata l’esperienza ai Blancos dell’ex tecnico di Liverpool, Valencia. Chelsea e Napoli. Lo spagnolo paga i rapporti tesi, la scarsa sintonia con il gruppo e i cattivi risultati. Decisivo il pari con il Valencia, che ha portato Ronaldo e compagni a 4 punti dalla vetta, occupata dai rivali cittadini dell’Atletico Madrid. Florentino Perez, alla fine, ha ascoltato Cristiano Ronaldo, che a novembre gli avrebbe detto “O lui o io”. Bene, la scelta è stata fatta. Ora è il momento di Zizou, allenatore del Castilla, la squadra B del Real. Un sostituto fatto in casa.
Rinnovo di Marchetti parla l’agente: “Ci siamo”
AGGIORNAMENTO ORE 21.40 – Il portiere della Lazio, resterà in biancoceleste. Lo ha anticipato il suo agente, l’avvocato Giuseppe Bozzo, intervenuto telefonicamente nella trasmissione di Sportitalia, “Aspettando Calciomercato”: “Siamo in dirittura d’arrivo con il rinnovo. Non abbiamo deciso ancora termini e scadenze, ma c’è fiducia. Non penso che ci siano problemi. Federico presto firmerà il rinnovo con la Lazio. Tra poco ci incontreremo e chiuderemo tutto“.
Marchetti e la Lazio hanno finalmente trovato l’intesa per il prolungamento del contratto la tanto agognata firma dovrebbe infatti arrivare a breve. L’intesa prevede un ultimo incontro tra la dirigenza biancoceleste e l’avvocato Bozzo, entro questa settimana – scrive il Corriere dello Sport – è stata una trattativa lunghissima, estenuante e che ancora oggi non è terminata, come testimoniano le indiscrezioni nate negli ultimi giorni intorno al nome di Marchetti, in scadenza il 30 giugno e ormai libero di prendere accordi con altri club. La scelta l’ha fatta e sta optando per la Lazio, fa sapere il suo procuratore, ancora al lavoro con Lotito per limare alcuni dettagli. L’ultimo ostacolo, relativo al numero di presenze da toccare per raggiungere un obiettivo previsto dal nuovo contratto, sembra sia stato superato: Marchetti e Bozzo attendono che la Lazio sia pronta per ratificare il prolungamento sino al 2018 con opzione per la stagione successiva. Lo scenario dunque in porta ora è completo: Marchetti confermato titolare e Kalinic, in arrivo dall’Hajduk Spalato per giugno, il suo secondo e Berisha, l’indiziato n.1 a lasciare la Lazio a fine stagione. Occhio anche a Guido Guerrieri, poco tempo fa in Primavera era considerato più forte di Donnarumma, ora titolare al Milan, e di Meret dell’Udinese.
Stadio Udinese: la Commissione Provinciale conferma l’agibilità
AGGIORNAMENTO DEL 04/01/2016 – La Commissione Provinciale di Vigilanza Pubblico Spettacolo di Udine ha confermato l’agibilità per il nuovo stadio Friuli, dando parere favorevole alla concessione dell’agibilità della nuova Curva Sud, per una capienza totale di 25.000 spettatori. Possono così dirsi di fatto completati i lavori di ristrutturazione dell’impianto calcistico. Per la gara del 6 gennaio contro l’Atalanta – annuncia l’Udinese – il Settore Ospiti sarà disponibile ad accogliere i tifosi della squadra avversaria. E per la gara del 17 gennaio contro la Juventus, la Curva Sud sarà interamente disponibile.
Fonte: Ansa
Lo Stadio Friuli di Udine si appresta a poter ospitare i tifosi su tutte le nuove tribune. Sono infatti completati i lavori di ristrutturazione dello stadio e l’impianto può quindi considerarsi pronto. Tifosi di casa ed ospiti potranno finalmente godere delle nuove tribune. «Il 4 gennaio è prevista la riunione della commissione pubblico spettacolo per la valutazione della struttura e l’omologazione del Settore Ospiti per la gara con l’Atalanta del 6 gennaio», spiega l’Udinese in una nota sul suo sito con le foto aeree dell’impianto. «Successivamente la stessa commissione valuterà l’apertura dell’intero impianto in tempo per la gara con la Juventus del 17 gennaio, che sarà la prima del girone di ritorno. Il cantiere è ormai in via di definitiva consegna e lo Stadio Friuli si presenta adesso completato in tutti i suoi lati, come mostrano le foto aeree scattate il primo giorno dell’anno da Elio Meroi».
Dopo la Juventus quindi, anche l’Udinese si prepara ad accogliere tutti i tifosi nel nuovo impianto. Chissà quando anche la Lazio riuscirà a realizzare il suo sogno di avere uno stadio di proprietà nuovo di zecca…
Fonte: AdnKronos
Ecco una panoramica dello stadio pubblicata dalla pagina Facebook di Serie A Tim:
Kezman assicura: “Bisevac è l’uomo giusto per la Lazio. E’ pronto per giocare, ma…”
Salvo clamorosi colpi di scena i nuovo centrale dominante della Lazio verrà dal campionato francese e sarà Milan Bisevac. Serbo, 32 anni, 185 cm di altezza, fisico potente e veloce (cosa che attualmente manca ai tifosi biancocelesti), attualmente tra le fila dell’Olympique Lione. classe ’83, in forza al Lione. Non è un giovane promettente ma è comunque un nazionale serbo (19 presenze) e vanta 230 presenze nel campionato francese e 40 nelle Coppe europee. Bisevac (molto stimato dal giocatore del Chelsea Branislav Ivanovic) stava per tornare alla Stella Rossa, lì dove era iniziata la sua carriera. Lotito e Tare l’hanno invece bloccato per portatlo a Roma. E’ un centrale difensivo esperto, bravo di testa e rapido (dote di cui i biancocelesti hanno assolutamente bisogno), ma quel che più conta è un leader dotato di tanta grinta (in Francia lo chiamano “il guerriero“). Sulla carta ha tutte le caratteristiche ideali per guidare il reparto difensivo biancoceleste e dare quella stabilità che manca da inizio stagione. All’occorrenza può fare anche il terzino destro. La trattativa tra Lazio e Lione sembra procedere in maniera spedita tanto che si parla di un arrivo del giocatore nei prossimi giorni (massimo l’8 gennaio) per le visite mediche e potrebbe già essere pronto per il big match del Franchi, sabato sera con la Fiorentina. La fumata bianca è attesa nelle prossime 48 ore, come conferma l’agente, Mateja Kezman, intervenuto ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it. Queste le sue parole: “La trattativa c’è…ma non è ancora fatta. Ci sono ancora delle situazioni di cui dobbiamo discutere e dobbiamo aspettare per vedere cosa succede”. All’ex stella del Chelsea viene comunque chiesto se è ottimista sul buon esito della trattativa per le prossime 24/48 ore: “È difficile dirlo, stiamo ancora parlando e nelle trattative tutto può accadere. Dobbiamo rimanere calmi e vedere cosa ci porternno i prossimi due giorni”. Difficile vedere quindi il centrale serbo in campo già contro il Carpi, ci sono da definire gli ultimi dettagli con il Lione e con il giocatore che quindi non potrà mettersi a disposizione di Pioli: “Si può chiudere nei prossimi giorni, la Lazio ha bisogno di un difensore e col passare delle ore la trattativa sta entrando nel vivo. Noi speriamo di chiudere il prima possibile, ma finché non c’è accordo totale tra le parti non possiamo sbilanciarci“.
A Formello c’è forte ottimismo, Tare è convinto che Bisevac sia il difensore giusto per Pioli e ha convinto Lotito a un piccolo sacrificio per un giocatore che vedrà il proprio contratto col Lione scadere tra sei mesi: “Non posso rivelare le cifre dell’operazione – aggiunge Kezman-, ma i club stanno lavorando per trovare una soluzione che accontenti tutti”. Kezman comunque crede che il suo assistito abbia tutte le caratteristiche giuste per far bene anche in Serie A: “Ha esperienza, ha giocato tanti anni in Francia, la Ligue 1 è un campionato importante, difficile e chi passa da questo torneo alla Serie A fa sempre bene. È un difensore che può tornare utile alla Lazio che è un grande club e una meta ambita per ogni giocatore”. Rimangono però perplessità sulle condizioni fisiche del giocatore che lo hanno tenuto lontano dai campi, poi i pessimi rapporti con l’allenatore del Lione non hanno di certo agevolato il tutto, ma Kezman assicura: “Fisicamente sta bene è pronto per giocare”. Non resta che attendere e vedere cosa dirà il campo quando ci sarà la fumata bianca.
E’ italiano il miglior arbitro del mondo
Per il secondo anno consecutivo Nicola Rizzoli è stato eletto miglior arbitro del mondo. Nativo di Mirandola e appartenente alla sezione di Bologna, 44 anni compiuti ad ottobre, il fischietto italiano domina il ranking mondiale dal 2014, votato da una giuria composta da giornalisti ed esperti selezionati di oltre 50 nazioni. Rizzoli ha ottenuto 80 voti, 8 in più del secondo classificato, l’inglese Martin Atkinson, e 9 rispetto al terzo, il turco Cuneyt Cakir. Il direttore di gara italiano ha debuttato in serie A nel 2002 in occasione della partita Venezia–Perugia e nel 2007 diventa arbitro internazionale. Dopo Gonella e Collina è stato il terzo arbitro italiano a dirigere una finale dei Mondiali di calcio, l’incontro tra Germania e Argentina del 13 luglio 2014 giocata al Maracanà. Ultimamente il comitato arbitrale Uefa ha inserito il nome di Rizzoli tra i 18 arbitri incaricati di dirigere i 51 incontri della Fase finale dell’Europeo di Francia 2016.
Fonte: AdnKronos
Il punto sull’infermeria della Lazio
Ormai il ritorno in campo è vicino. Mercoledì, alle ore 15, la Lazio scenderà in campo all’Olimpico di Roma per affrontare il Carpi. La notizia è che, oltre ai lungodegenti De Vrij, Lulic e Kishna, mancheranno ancora Basta, Marchetti e Gentiletti. Il medico sociale biancoceleste, Roberto Bianchini, ha fatto il punto sulla situazione dell’infermeria ai microfoni di Lazio Style Radio: “Marchetti e Gentiletti stanno lavorando per rientrare la prossima settimana, dove faremo dei controlli per valutare la situazione. Stanno lavorando in piscina e in palestra. Basta sta recuperando dal problema all’adduttore. Anche lui non sarà disponibile contro Carpi e Fiorentina”.
Ma ci sono anche delle notizie positive: “Candreva ha recuperato dall’influenza e sarà a disposizione. Idem Konko e Mauricio, che in questi giorni si sono allenati regolarmente. Kishna e Lulic stanno recuperando abbastanza bene. Entrambi la prossima settimana potrebbero tornare a lavorare”.
IFFHS – Anche un italiano tra i tre migliori allenatori al mondo
La IFFHS, Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, ha stilato la classifica dei migliori allenatori al mondo. Sul podio anche un italiano: Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero si è classificato al terzo posto alle spalle di Josep Guardiola e del primo classificato, il tecnico blaugrana Luis Enrique.
Questa la classifica completa:
1 – LUIS ENRIQUE (FC Barcelona/Spain) 165 points
2 – JOSEP GUARDIOLA (FC Bayern Munchen/Spain) 86 points
3 – MASSIMILIANO ALLEGRI (juventus FC/Italy) 43 points
4 – UNAI EMERY (FC Sevilla/Spain) 39 points
5 – MARCELLO GALLARDO (CA River Plate/Argentina) 33 points
6 – CARLO ANCELOTTI (Real Madrid CF/Italy) 19 points
7 – DIEGO SIMEONE (Atletico de Madrid/Argentina) 12 points
8 – DIETER HECKING (V FL Wolfsburg/Germany) 6 points
9 – LAURENT BLANC (Paris SG/France) 5 points
10- MIRON MASKEVIC (Dnipro Dnipropetrovsk/Ukraine) 4 points.
Beruatto: “Il sereno è tornato, ora serve continuità di risultati”. E su Cataldi…
Per parlare del momento che sta attraversando la squadra di Pioli ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Paolo Beruatto. Queste le sue parole: “Il Carpi è una squadra che può dare fastidio, non sarà una gara facile. Rispetto a qualche tempo fa la squadra di Castori è totalmente cambiata e ora hanno capito come funziona la Serie A. La Lazio viene da un risultato importante, il successo con i nerazzurri ha ridato fiducia ai biancocelesti, adesso si deve sfruttare la serenità riconquistata e farla fruttare. Stanno lavorando bene, la squadra deve scendere in campo con un gioco aggressivo e sfruttare le ripartenze. Cataldi è giovane, sta crescendo molto, sta attraversando un anno di assestamento ma può dare molto alla squadra. Sono sicuro che tornerà a giocare a grandi livelli. Gennaio è sempre un mese particolare, il mercato e la ripresa del campionato vanno gestite, deve essere brava la società nel muoversi nel miglior modo possibile. La Lazio dovrà testare le sue ambizioni, in campionato c’è grande equilibrio, i conti si faranno più avanti ma sono fiducioso sul futuro”.
Castori, all. Carpi: “La Lazio sta tornando se stessa ma noi dobbiamo salvarci”
Come riportato da La Repubblica il tecnico del Carpi, Fabrizio Castori, ha parlato dell’incontro di dopodomani sera: “Quella contro i biancocelesti, dopo la famosa telefonata tra Lotito e Iodice, per i nostri tifosi è una partita speciale ma per me resta un incontro come tutti gli altri. Ho sempre evitato di commentare le parole di Lotito, lasciando che fosse il campo a dimostrare che meritavamo la promozione nella serie maggiore. La Lazio in questo periodo si sta riprendendo, con l’Inter ha vinto con pieno merito, ha grandi giocatori che possono risolvere la gara con una giocata in qualsiasi momento. Noi dobbiamo fare di più. Anche contro avversarie nettamente più forti dobbiamo fare punti se vogliamo salvarci”. Poi sulla lotta salvezza: “Io ci credo, siamo in grado di riuscire a ottenerla. Ho parlato con i miei, non dobbiamo guardare la classifica ma solo pensare a lavorare. In caso di salvezza non ho fatto voti, a queste cose spirituali ci pensa mia moglie Paola, probabilmente è proprio lei che mi dà tutta questa fiducia”.
Calcioscommesse – Probabile spostamento della sede del processo
A quanto si apprende dalla Procura Generale di Brescia, che ha competenza anche su Cremona, il processo per lo scandalo sul calcioscommesse potrebbe essere spostato da Cremona, sede della Procura che ha indagato, a Brescia. Nell’udienza preliminare, fissata per il prossimo 18 febbraio, in aula dovranno comparire 104 indagati, ma un numero così alto di persone e gli spazi ristretti del tribunale di Cremona potrebbero consigliarne il trasferimento. Come dichiarato dal Procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso «o si decide di sistemare in tribunale a Cremona gli indagati in più aule collegate tra loro in videoconferenza, con costi a carico del Ministero, o si trasferisce l’intero processo a Brescia dove ci sono spazi adeguati. Brescia, sede della Corte d’Appello, sarebbe la sede naturale proprio perchè gli eventuali processi d’appello sarebbero celebrati qui e quindi credo che tutto il procedimento possa iniziare a Brescia». Che ha poi aggiunto: «La decisione finale sarà presa a giorni».
Fonte: Ansa
Doffo, l’ag: “La Lazio è un club importante, ma…”
Agustin Doffo, è stato questo il nome del centrocampista accostato nelle ultime ore alla Lazio. Per capire come sta evolvendosi realmente la situazione TuttoMercatoWeb.com ha contattato il rappresentate del classe ’95 (attualmente al Velez) per il nostro paese Paolo Paloni, che ha dichiarato: “Questa è un’indiscrezione che abbiamo appreso dalla stampa, ma che ci rende orgogliosi visto la notevole importanza del club di cui si parla. Devo affermare che non c’è mai stato un contatto, mentre rimangono concrete le possibilità di vederlo in Liga o in Bundesliga”. Infine sulla possibile valutazione del calciatore ammette: “La valutazione è accessibile, intorno ai 3 milioni di euro, è a buon mercato viste le sue qualità tenendo presente che ci sono pratiche avviate per far in modo che il ragazzo ottenga presto il passaporto Italiano”.
Zoff, la quiete dopo la tempesta: “Non è stato facile, ma ora sto bene”
Dino Zoff, la quiete dopo la tempesta. L’ex presidente e allenatore della Lazio, ricoverato nei mesi scorsi in una clinica romana per un problema neurovegetativo, sembra essersi definitivamente ripreso, come testimoniano le sue ultime dichiarazioni ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’: “Sto bene o quasi, sono sulla via giusta, speriamo. Non è stato facile, ora sto bene, anche se ancora non del tutto, ma mi accontento“. Parole che certamente non possono che far piacere al mondo della Lazio e del calcio in generale…tanti auguri Dino!!!!!
FORMELLO – Le ultime novità dalla seduta mattutina
Mancano circa 48 ore a Lazio-Carpi e l’undici biancoceleste che scenderà in campo è praticamente definito: non ci sarà infatti Basta, che non si è allenato nemmeno stamattina e che non dovrebbe farcela neanche se fosse presente alla rifinitura di domani. Al suo posto dovrebbe giocare Konko, presentatosi in forma in gruppo. Per il resto, con anche Marchetti e Gentiletti ai box, il reparto arretrato dovrebbe essere composto da Berisha tra i pali, Konko appunto e Radu terzini e la coppia Mauricio-Hoedt al centro.
La seduta dell’antivigilia inizia alle 10.30 in palestra, poi il campo non porta novità rispetto all’allenamento di ieri mattina e all’amichevole con il Real Carsoli: in mediana, sarà infatti Onazi il vice dello squalificato Biglia in cabina di regia, con il compito però più di supportare i centrali difensivi che di dare inizio alla manovra. Quest’ultima mansione toccherà a Cataldi e Parolo, che agiranno da mezzali nel 4-3-3.
Dubbi rimangono solo per la fascia sinistra dell’attacco, dove Felipe Anderson resta in vantaggio su Keita, nonostante negli ultimi giorni l’ex Barça sia apparso più in forma rispetto al brasiliano. Le altre due maglie saranno invece assegnate a Matri e a Candreva, che hanno convinto Pioli a San Siro con l’Inter e che saranno confermati dal 1′. Ancora fuori uso invece Lulic e Kishna.
Belleri: “Lo shock di Leverkusen alla base dei problemi della Lazio in questa stagione”
La sua esperienza alla Lazio ai tempi di Delio Rossi in panchina è stata caratterizzata da non moltissime presenze ma anche da una voglia costante di dare sempre tutto per la maglia. Manuel Belleri continua a seguire con grande affetto le vicende biancocelesti ed è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, per parlare dell’imminente ripresa dell’attività della squadra di Pioli dopo le festività natalizie, con la sfida contro il Carpi prevista per dopodomani, giorno dell’Epifania.
La prima considerazione dell’ex esterno difensivo riguarda proprio il reparto difensivo: “Alcune lacune per quanto riguarda la retroguardia sono effettivamente emerse. E’ chiaro le le difficoltà di un reparto tradiscono la sofferenza dell’equilibrio generale della squadra, e a volte i problemi della difesa partono dal centrocampo. E’ mancato equilibrio ad una Lazio che è partita dalla fortissima delusione della mancata qualificazione in Champions League. A gennaio probabilmente sul mercato bisognerà investire su un centrale ma in generale su elementi che possano aiutare la squadra a gestire la palla ed essere più matura nelle varie situazioni di gioco.“
Privarsi di alcune seconde linee come Cana, Ciani e Novaretti, senza dimenticare Ledesma a centrocampo, può essersi rivelata un’arma a doppio taglio? “A volte riuscire a capire bene quelli che sono i meccanismi messi in atto dalla società è difficile. In fase difensiva si è deciso di far iniziare un nuovo ciclo, ma per far rendere un giocatore al meglio bisogna considerare tante variabili. Ci sono giocatori nella Lazio che all’inizio hanno fatto molto fatica e poi sono esplosi. Il nodo di tutti i problemi della Lazio di quest’anno, lo ripeto, è stata l’eliminazione dal preliminare di Champions, ha sfalsato completamente l’orizzonte degli obiettivi stagionali ed ha rappresentato un duro colpo sul piano delle motivazioni.“
Si è parlato nelle ultime ore del possibile arrivo dalla Francia di Bisevac: “Io vivo a Tokyo dove sto vivendo un’esperienza da allenatore e non seguo tutti gli aspetti del calcio internazionale. La Lazio ultimamente si è mossa su profili più giovani, forse un acquisto come questo arriverebbe per tamponare qualche mancanza sul piano dell’esperienza. La società penso sappia quello che fa, non sempre i risultati gli hanno dato ragione ma la Lazio negli ultimi anni si è sempre mossa in maniera coerente sul mercato.“
Dopo il successo contro l’Inter, battere anche il Carpi potrebbe rappresentare una svolta? “Non bisogna mai abbassare la guardia, aprire il nuovo anno con una vittoria sarebbe fondamentale anche dal punto di vista delle motivazioni. Visto che la preparazione estiva è stata improntata sul preliminare di Champions, spero che Pioli abbia lavorato sui richiami fisici per mostrare da subito una Lazio più brillante sul piano atletico nel girone di ritorno.“
Si è parlato in questi giorni molto anche di mercato in uscita. Su tutti, il possibile passaggio di Felipe Anderson al Manchester United per un’offerta di quasi cinquanta milioni di euro: “Se realmente l’offerta si assesta su questa cifra è importante ed è difficile che un giocatore possa migliorarsi tanto da valere di più in futuro. E’ chiaro che una società ambiziosa deve puntare sui suoi giocatori più importanti, magari anche sapendo resistere a certe sirene che possono sembrare fortissime.“
Fabio Belli
Lazio, Scudetto 1915: l’avv. Mignogna risponde al Secolo XIX… ormai il dado è tratto!
Con grande soddisfazione il 22 Dicembre u.s. presso la splendida cornice dello “Stadio di Domiziano” di Piazza Navona, a margine del Consiglio Generale della S.S. Lazio, è stato annunciato che le Istituzioni Federali hanno aperto un procedimento d’ufficio concernente le istanze contenute nella Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!”. A seguito dell’invio degli atti e dei documenti in Figc il fascicolo è stato posto all’attenzione ed al vaglio dell’Ufficio di Presidenza, l’iter procedurale ora comporterà l’espletamento di una preventiva istruttoria e l’auspicio è che all’esito della stessa si giunga alla nomina della Commissione Straordinaria atta a riesaminare la questione dello Scudetto 1914/15, con conseguente riassegnazione dello stesso secondo i noti parametri dell’equità sportiva, della giustizia sostanziale e del merito territoriale.
Il 2015 è stato un anno importantissimo perché costituendo il Centenario dello scoppio della Grande Guerra e della sospensione unilaterale del massimo campionato di calcio dell’epoca, invero, ha permesso di riesumare a gran voce l’enorme ingiustizia sportiva che quella Lazio dovette subire, creare un impressionante movimento d’opinione sul tema e promuovere una petizione popolare che ha suscitato un incredibile clamore mediatico. In Francia, come in Spagna. In Germania, come in Olanda. In Danimarca, come in Svezia. In Russia, come nei Balcani. In Indonesia, come nelle Americhe. Abbiamo preso atto con estremo piacere come ormai anche i maggiori quotidiani a tiratura nazionale abbiano cominciato ad occuparsi della vicenda, così come abbiamo appreso con somma felicità che finanche “Il Guerin Sportivo” si sia dichiarato favorevole all’ex aequo tra Lazio e Genoa.
Attraverso le pagine del Secolo XIX, però, qualcuno ha già cominciato a lanciare una quanto mai censurabile campagna contro la rivendicazione laziale. Pietro Campodonico, autore dell’inno del Genoa, ha infatti avuto la temerarietà di dichiarare: “È un’assurdità quella di Lotito, in quel campionato la Lazio doveva ancora giocare contro la vincente del Girone Sud per affrontare il Genoa nella finalissima. Lotito è in conflitto d’interessi poiché la decisione finale spetta al Consiglio federale di cui è membro”. La controffensiva del Secolo XIX è di per sé scontata, faziosa e campanilistica, ma i documenti acquisiti in ambito biancazzurro parlano assai chiaro: l’assegnazione d’ufficio dello Scudetto 1914/15 al Genoa fu un grave atto di discriminazione territoriale! La rivendicazione laziale, inoltre, muove da una vera e propria sommossa popolare e non certo da un’investitura societaria, talché risulta quanto mai prematuro, pretestuoso e strumentale che in Liguria si cominci sin d’ora ad evocare un possibile conflitto di interessi del Presidente Lotito all’interno del Consiglio Federale. Esclusivamente per chi disponesse di pochi giga di memoria, altresì, in questa sede non ci si può esimere dal tracciare di nuovo il solco della sfera più propriamente giuridico/sportiva del Campionato 1914/15. Allorquando lo stesso venne interrotto per lo scoppio della Grande Guerra, infatti, è vero il Genoa era al comando del Girone Nord. Così come è vero che la Lazio aveva vinto il Girone Centro, ma doveva ancora battere la vincente tra le uniche due squadre del Girone Sud per accedere alla finale scudetto.
All’ombra della Lanterna, tuttavia, sembrano dimenticare che nell’ultimo incontro il Grifone doveva recarsi in casa del Torino che all’andata l’aveva già battuto per 6-1 e vincendo anche nel ritorno l’avrebbe raggiunto in testa. Non si può non tenere in debita considerazione, in più, come quel tricolore fu assegnato “a tavolino” proprio al Genoa che, circostanza assai più grave, si permise finanche di disattendere la decisione federale di anticipare l’ultimo turno di campionato dal 23 al 16 Maggio 1915, che era stata adottata dalla Figc giustappunto per prevenire l’insorgenza bellica. Inoltre è perfettamente inutile che qualcuno si prodighi a ricordare l’esito delle finali scudetto che la Lazio perse nei due campionati precedenti, perché nello sport l’unico giudice supremo è sempre e soltanto il campo, come, a titolo esemplificativo, ha dimostrato lo scorso anno il Parma che ultimo in classifica ed avviato verso il fallimento è riuscito a sconfiggere la Juventus capolista ed avviata a vincere il suo ennesimo tricolore. Laddove da parte genoana ci si sentisse forti del fatto che a livello amministrativo sarebbero stati l’unico club a formalizzare la richiesta di assegnazione del titolo 1914/15, infine, a parte il fatto che l’attuale Federcalcio ha confermato di non essere in possesso di alcun documento di quel campionato, tale assunto risulterebbe fin troppo censurabile, ove comprovato, perché mentre i rossoblu si sarebbero affannati in tutta fretta a protocollare la loro richiesta di assegnazione tricolore, per contro i laziali dell’epoca si affannarono per correre sul fronte austro-ungarico a sacrificare molte delle loro vite per la madrepatria.
A questo punto, ordunque, ben potendosi mettere in conto che da più parti si possano levare i soliti scudi antilaziali, possano sorgere insidie e frapposizioni più o meno lecite e si possano moltiplicare i tentativi di mistificazione della legittima richiesta di riesame biancazzurra, sarà fondamentale rispetto a tal fine che tutte le componenti laziali si battano sempre di più, tutte insieme e tenacemente per conseguire un riconoscimento che sarebbe di portata storica per la Lazio, i suoi tifosi di ogni tempo e soprattutto per quegli eroi che ad un passo da quella leggendaria finalissima furono chiamati ad immolarsi in guerra per la difesa degli interessi nazionali… Alea Iacta Est!
(La petizione, nel frattempo, continua: a questo link può firmare chi non l’ha ancora fatto!)
(Gian Luca Mignogna – Tratto dal Nuovo Corriere Laziale di lunedì 4 gennaio 2016)