E’ cominciata ieri la Coppa America 2016, ad aprire la competizione è stata la gara tra i padroni di casa degli Usa e la Colombia disputata alle 3.30 di notte (ora italiana). Il sudamerica dimostra di essere superiore al nord mettendo subito le cose in chiaro con uno 0 a 2 già a fine primo tempo. Apre le marcature il milanista Cristian Zapata con uno splendido tiro al volo su cross da calcio d’angolo. Il secondo è un calcio di rigore assegnato per fallo di mano di Yedlin in area di rigore. Il fantasista della Colombia e del Real Madrid James Rodriguez non perdona dal dischetto siglando il 2 a 0. Zapata vince il premio di man of the match.
Alle 23 di ieri sera si è invece giocata l’altra gara del gruppo A tra Costa Rica e Paraguay, una gara povera di campioni e di emozioni. Lontani i tempi di Wanchope e Chilavert. I momenti salienti della gara avvengono tutti in extra time, prima il Costa Rica recrimina un rigore per fallo di mano in area, poi il centrale costaricano Waston falcia la rapida ripartenza di Valdez beccandosi il rosso diretto.
Nel gruppo B la prima gara si è disputata stanotte tra Haiti e Perù. Gli isolani hanno cominciato col piede giusto andando vicini al gol con Jerome alla mezzora con una punizione insidiosa. Sul finire del primo tempo si è svegliato il Perù che ha sfiorato la rete prima con Tapia con una rasoiata da fuori area, poi con Guerrero che all’altezza del dischetto di rigore ha sfiorato l’incrocio dei pali con una bella volèe. Prima del duplice fischio il peruviano Flores ha pure colpito il palo. Ci ha messo esattamente un’ora di gioco il Perù a trovare il meritato vantaggio, quando Guerrero in tuffo ha ribadito in rete il cross teso di Flores.
Era la partita più attesa quella tra Brasile ed Ecuador, se non altro perché tutti si aspettano grandi cose dai verdeoro. In realtà è l’Ecuador a far tremare i brasiliani con un destro di Bolanos che lambisce di pochi centimetri il palo. La risposta dei brasiliani non si fa attendere e Coutinho da pochi passi si vede negare la rete da un grandissimo intervento del numero 1 ecuadoregno. E’ sempre Coutinho il più pericoloso dei suoi con un destro dalla distanza potente ma poco preciso. Al 65′ arriva la doccia gelata per i brasiliani quando una papera del portiere Alisson regala il gol all’Ecuador, ma per sua fortuna l’assistente segnala che al momento del cross di Bolanos la palla era uscita. Il Brasile accusa il colpo e subentra il panico. Emblematica la testata tra Coutinho e Filipe Luis che per poco non costa il naso del terzino dell’Atletico Madrid. Nel finale Lucas si inserisce bene in area e anticipa il portiere dell’Ecuador ma il suo colpo di testa colpisce il fondo della rete. Tutto sommato lo 0 a 0 è il risultato più giusto.
Fabrizio Piepoli

Ken Follett nasce a Cardiff, nel Galles, il 5 giugno 1949. Studia a Londra e si laurea in Filosofia. Entra nel mondo del lavoro diventando reporter prima per il “the South Wales Echo”, il giornale della sua città, e poi per il “London Evening News”. Nel frattempo scrive un primo romanzo, che pubblica ma che non raccoglie un grande successo. Poi diventa direttore editoriale per una piccola casa editrice londinese, la Everest Books. Nel 1978 esordisce nel mondo dei romanzi con “La cruna dell’ago”, il libro ha vinto l’Edgar award ed è divenuto un film per il grande schermo. Dopo “La cruna dell’ago”, anche altri libri di Follett hanno ispirato film e miniserie televisive: “Il Codice Rebecca”, “Sulle ali delle aquile”.
Per Follett non solo genere “mistery”. Il suo titolo più celebre, in questo senso, è “I pilastri della terra”, uno dei titoli più amati dai suoi fan: diciotto settimane di permanenza in testa alle classifiche dei libri più venduti. “I pilastri della terra” è stato per più di sei anni uno dei titoli più venduti in Germania ed è stato in prima posizione nelle classifiche di Canada, Gran Bretagna e Italia. Timothy Dalton, Omar Sharif e Marg Helgenberger sono stati i protagonisti della miniserie televisiva “Lie Down with Lions” (Un letto di leoni), ispirata al suo omonimo lavoro.
Nel 2010 ha pubblicato “La caduta dei giganti”, primo romanzo di una trilogia – The Century Trilogy – composta anche dall’uscita nel 2012 de “L’inverno del mondo” e de “I giorni dell’eternità” nel 2014.
Grazie a queste esperienze si forma l’impegno sociale del poeta, ad esempio con la creazione di gruppi teatrali autonomi la cui attivitá è finalizzata allo sviluppo culturale della Spagna.
