Lazio–Adriano: un matrimonio destinato a realizzarsi. Il terzino brasiliano è pronto a sbarcare a Roma e a legarsi alla Lazio. L’ormai ex blaugrana dovrebbe sbarcare nella Capitale tra oggi e domani per sottoporsi alle visite mediche di rito e poi dare ufficialmente inizio alla nuova avventura biancoceleste. Come riporta “Il Corriere dello sport“, ballano ancora un paio di milioni di commissioni, ma si farà. In casa biancoceleste c’è la volontà di chiudere i primi colpi: sarà Adriano il primo acquisto del mercato estivo biancoceleste.
Un acquisto di qualità e un giocatore duttile con l’unica incognita delle condizioni fisiche che lo hanno limitato nelle ultime stagioni. Una pedina che, noie muscolari permettendo, è di assoluto valore e può assicurare velocità, dinamismo e duttilità. Dopo essere stato vicino a Roma e Milan, alla fine a spuntarla è stata la Lazio che ha lavorato sotto traccia per chiudere l’operazione. Nelle prossime ore il talento verdeoro arriverà a Fiumicino e firmerà il quadriennale che lo legherà alla squadra con l’aquila sul petto. Certo, conoscendo il mercato della Lazio degli ultimi 12 anni, finchè la firma non verrà messa nero su bianco i tifosi biancocelesti non staranno tranquilli. Impossibile dargli torto…

Bjorn Rune Borg nasce a Stoccolma, in Svezia, il 6 giugno 1956. Grande campione di tennis, nella sua carriera ha vinto cinque volte il trofeo di Wimbledon (dal 1976 al 1980), sei volte il Roland Garros (1974-75, 1978-81) e i Masters gp nel biennio 1979-80.
Nella sua carriera uno dei peggiori momenti è stato quando nel 1981 perse contro John McEnroe la finale degli US Open, torneo mai vinto nonostante avesse disputato quattro finali. Nel 1983 si ritirò a soli ventisei anni perchè nauseato dai massacranti allenamenti quotidani. Nel 1989 sposò Loredana Bertè ma il matrimonio non durò a lungo. Nel 1991, dopo molti anni di inattività, tentò il rientro nel circuito tennistico mondiale al torneo di Montecarlo. Scese in campo contro Jordi Arrese ma alla fine si rivelò un match deludente… si trattò solo di un romantico lampo strappato al passato.
Mann nasce il 6 giugno 1875 a Lubecca, frequenta il ginnasio ma i risultati non sono brillanti. Nel 1894 si trasferisce a Monaco dove si iscrive all’Università. Nel 1905 sposa Katia Pringsheim, figlia di uno degli uomini più ricchi della capitale del regno della Baviera. Dalla loro unione nascono Erika, Klaus, Golo, Monika, Elisabeth e per ultimo Michael.
Nel 1912 viene pubblicato “La morte a Venezia”, un romanzo destinato a suscitare scalpore a causa dell’adombrata pedofilia del protagonista. Nel 1914 è la volta del saggio “Pensieri di guerra”, dove Mann sostiene la causa tedesca. Al termine della guerra escono le “Considerazioni di un apolitico”. Nel ’19 esce la novella “Cane e padrone” e nel ’24 esce il capolavoro “La montagna incantata”. Nel 1926 inizia la tetralogia biblica “Giuseppe e i suoi fratelli” a cui lavorerà per 15 anni, la storia biblica diventa una suggestiva narrazione che unisce mito e psicologia, ricerca ed epica. Nel 1929 riceve il Premio Nobel per il romanzo “I Buddenbrook”.
Gli anni successivi vengono sconvolti da diverse disgrazie: nel 1949 si suicida il figlio Klaus; l’anno dopo muore il fratello minore Viktor; nel 1950 muore anche l’altro fratello Heinrich. Nel 1951 pubblica il romanzo “L’eletto” e si stabilisce a Kilchberg, sul lago di Zurigo, dove continua a lavorare fino alla morte. Nel 1953 esce il racconto “L’inganno” e, infine, nel 1954 “Le confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull”, l’ultimo suo grande successo. Il 12 agosto 1955 Thomas Mann muore per collasso.
Il 6 giugno 1906 nasceva a Roma il grande attore cinematografico e teatrale Paolo Stoppa. Nel 1927 fa il suo esordio in teatro come attore comprimario nella compagnia Capodaglio-Racca-Olivieri. In pochi anni passa dal ruolo di generico a quello di attore brillante recitando accanto a Dina Galli, Antonio Gandusio, Lamberto Picasso e
Paolo Stoppa si rivela come 