Home Blog Pagina 2885

Pioli su Sky: “Vittoria meritata ed importante, siamo tornati ad essere squadra”

Dopo il successo al Bentegodi Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di Sky:

“Una vittoria importante che ci da molta fiducia per il futuro. Nel primo tempo ci siamo ritrovati sotto di un gol ma il risultato era bugiardo. Abbiamo avuto tante occasioni, un gol valido annullato, un rigore a nostro favore non assegnato. L’unico nostro errore è stato subire il gol su calcio da fermo, dovevamo essere più attenti in quella circostanza. Comunque la squadra ha saputo reagire, è riuscita a ribaltare il risultato. Questo è un successo importantissimo che ci fa ben sperare per il nostro futuro”.

Cosa significa questa vittoria:

“Abbiamo dimostrato di essere in crescita, soltanto un mese fa sullo stesso campo abbiamo perduto in malo modo ma da allora, con il lavoro svolto, abbiamo dimostrato la nostra crescita e di essere una squadra diversa da allora. Nella partita di oggi potevamo segnare in qualsiasi momento, siamo stati bravi a crederci fino alla fine. Abbiamo tenuto bene il campo, a differenza delle altre partite siamo rimasti uniti senza disunirci, mostrando di aver ritrovato quella compattezza di squadra che ci era mancata nei precedenti incontri”.

Un grande aiuto è arrivato dal rientro di Biglia:

“E’ un grande calciatore, ha personalità e detta i tempi alla squadra, per noi è un giocatore molto importante. Ci sono mancati troppi giocatori importanti, non è facile fare a meno di giocatori come Klose, Marchetti, Biglia, De Vrij e Djordjevic. La loro esperienza serve da esempio e da aiuto per tutti i giovani che abbiamo, con loro in campo è più facile anche il loro inserimento in squadra”.

Il cammino complicato avuto fino a questo momento è dovuto solo alle loro assenze o anche al paragone continuo con la stagione scorsa?

“E’ stato un inizio difficoltoso, abbiamo perso tutte le amichevoli giocate nel precampionato, avremmo dovuto lavorare meglio. I motivi sono tanti, i giocatori che hanno partecipato alla Coppa America sono arrivati in ritardo, poi ci sono stati gli infortuni che hanno complicato il nostro cammino. Nel preliminare di Champions eravamo riusciti a tenere testa al Leverkusen riuscendo anche a batterli nella partita di andata, invece nel ritorno, anche a causa delle tante assenze, abbiamo ceduto il passo. E’ stato un peccato, ci sarebbe piaciuto prendere parte alla Champions. L’essere usciti dalla competizione è stato un colpo troppo grosso da superare a livello psicologico. Ma ormai fa parte del passato, dobbiamo pensare al futuro. Adesso siamo tornati ad essere una squadra, nei prossimi incontri possiamo perdere o vincerle tutte ma siamo tornati ad essere noi.

CONFERENZA- Pioli: “Abbiamo meritato la vittoria! Biglia? Per noi è fondamentale”

Non può che essere un Pioli soddisfatto quello che entra in conferenza stampa per commentare il match della sua Lazio contro l’Hellas Verona. Tre punti che valgono oro per il morale e per la classifica (la Lazio ora è seconda, ndr). Queste le parole nel mister durante la conferenza:

Oggi abbiamo finalmente rivisto la vera Lazio?

Oggi mi prendo tutto perché la Lazio ha lottato su ogni pallone, abbiamo controllato la gara per 90′ e subito gol solo su palla inattiva. Sono molto contento dello spirito e della prestazione dei miei ragazzi oggi.

Cosa ha detto prima della partita nello spogliatoio?

Ho detto di fare ciò su cui avevamo duramente lavorato. Anche a fine primo tempo ho detto di crederci perchè meritavamo sicuramente di più e potevamo rimontare, per fortuna è stato così. Gli ho detto di lottare fino alla fine.

Da Verona a Verona, cosa è cambiato?

Contro il Chievo venivamo da una partita di coppa e ci siamo disuniti dopo aver preso il gol, oggi invece abbiamo fatto un ottimo lavoro! Abbiamo messo in campo quello che sappiamo fare e non sempre ci eravamo riusciti.

Un commento su Lucas Biglia?

Sono molto soddisfatto. Sia per la tenuta fisica perché ha giocato 90′ dimostrando di essere in forma discreta, poi l’importanza che ha nel nostro impianto tattico è enorme. Il suo spessore per noi è fondamentale. Ci mancano ancora dei giocatori importanti che secondo me avrebbero garantito un inserimento dei nuovi e dei giovani più veloce. Certi giocatori non sono solo fondamentali in campo, ma anche nello spogliatoio!

In questi giorni di ritiro cosa vi siete detti?

Abbiamo lavorato ogni giorno con intensità, ci siamo confrontati, ed evidentemente è  servito. Quando le cose vanno male noi soffriamo come i nostri tifosi, ci teniamo alla maglia. Ho festeggiato con loro perchè era giusto farlo. Adesso però testa al St.Etienne e poi al Frosinone. Da domenica sera potremo rifiatare un po’.

 

Djordjevic: “Finalmente una vittoria esterna! Il ritiro? E’ servito”

Non ha segnato oggi, ma come sempre ha lottato per la squadra facendo a sportellate con Moras e compagni. Il recupero di Djordjevic è sicuramente un recupero importante per Pioli. Intervenuto al termine della gara ai microfoni di Mediaset Premium ha rilasciato queste dichiarazioni. “Cercavamo la prima vittoria in tresferta, fortunatamente oggi è arrivata. Mi è mancato il gol, ma l’importante è trovare la vittoria. Il ritiro? Ci è servito. La concorrenza è uno stimolo ulteriore per fare meglio”

ECCO LE PAGELLE DI VERONA-LAZIO

0

ECCO LE PAGELLE DI VERONA-LAZIO

LAZIO

Marchetti 6 – Sul gol subito poteva forse provare l’uscita, ma tutto sommato, anche oggi, la prestazione del numero uno biancoceleste è stata al’altezza della situazione.
Basta 6,5 – Al 40′ sciupa una buonissima per pareggiare il conto delle reti. Ma ciò detto, come spesso accade, anche oggi Basta è stato autore di una prova impeccabile.
Mauricio 5,5 – Ammonito al minuto ventitré per un fallo su Gomez viene espulso a dieci minuti dal termine. E’ così. Prendere o lasciare. Giocatore che dà sempre il fritto ma che spesso finisce sul taccuino del direttore di gara.
Gentiletti 6 – Di nuovo confermato titolare al posto di Hoedt, gioca spesso d’anticipo. Sul gol dei padroni di casa, appare troppo remissivo. Si riscatta sul finale di tempo sulla conclusione a botta sicura di Sala.
Lulic 6 – Dopo la buona prova – con assist – contro il Genoa, l’uomo del 26 maggio agisce ancora una volta come terzino sinistro. Sulla rete del Verona viene sovrastato da Helander. Cresce nella ripresa lottando su ogni pallone.
Biglia 7,5 Il Migliore. Eccolo Lucas Biglia, il genio del centrocampo biancoceleste. La classe non è acqua e nonostante sia la prima gara ufficiale dopo diverso tempo, dai suoi piedi nascono solo giocate interessanti. E’ suo il rigore di potenza che porta in parità la Lazio. Lotta fino alla fine come un leone.
Parolo 6,5 – Già dai primi minuti di gioco si vede che non è nel suo momento di forma migliore. Per sua fortuna il ragazzo ha un grande cervello e anche quando non è al top riesce comunque a gestire al meglio le situazioni. Il gol su punizione è il giusto premio ad una prestazione comunque oltremodo generosa.
Felipe Anderson 6,5 – Dopo l’eurogol contro il Genoa, anche oggi il talento brasiliano dà del filo da torcere a tutti gli effettivi gialloblu. Viene sostituito nel finale, per far fronte all’espulsione di Mauricio. Dal 81′ Hoedt s.v.
Milinkovic-Savic 7 – Dopo le ottime prestazioni fornite, l’ultimo arrivato in casa Lazio gioca di nuovo una gara fantastica. Oltre al solito lavoro di raccordo, è utilissimo anche sulle palle alte, sbriglia due palloni veramente pericolossisimi salvando la porta di Marchetti.
Kishna 5 – Il peggiore. Ben marcato da Pisano sull’out di destra, non riesce mai a dare quella spinta necessaria per diversificare il canovaccio tattico di mister Pioli. Spreca anche qualche palla di troppo e allora viene sostituito. Dal 60′ Mauri 5,5 – Giochicchia fra i due reparti ma ancora non è il Mauri che tutti conoscono. Da menzionare soltanto una conclusione al 75′ che però finisce sopra la traversa
Djordjevic 6,5 – Grande lavoro senza palla, combatte e lotta su ogni pallone. Non riesce mai ad andare al tiro ma comunuqe disputa una prestazione di tutto rispetto. Dal 60′ Keita 7 – Il suo ingresso spezza il match. Dà velocità e profondità alla manovra laziale, poi si conquista il rigore che Biglia realizza con freddezza e, mette costantemente in difficoltà tutti i difensori avversari. Ottimo così.

All. Pioli 7 – Con Biglia di nuovo in campo, il gioco della sua squadra cresce in intensità e precisione nei passaggi. Durante la prima frazione il mister punta soprattutto sulla corsia di destra per impensierire la compagine allenata dal collega Mandorlini. Sull’unico tiro dei gialloblu subisce un gol immeritato. Nella ripresa con gli innesti di Mauri e soprattutto Keita, la sua squadra trova un meritato pareggio e poi nel finale, il colpo di grazia con il suo pupillo Parolo. Prima vittoria in trasferta per la sua formazione che vola a 12 punti.

VERONA
Rafael 6 – Nel primo tempo nessuna parata degna di annotazione. Nella ripresa il primo tiro subito è il rigore di Biglia su cui può ben poco.
Pisano 6 – Molto abile a coprire il versante destro durante la prima parte del match, soffre l’ingresso di Keita.
Moras 6,5 – Lavoro di coppia in marcatura sull’unica punta avversaria. Puntuale negli interventi aerei. Nella ripresa, con il corpo, salva un gol fatto.
Helander 7 – Preferito a Bianchetti per colmare l’assenza di Marquez, lo svedese è un osso duro. Realizza di forza il gol del vantaggio Hellas.
Souprayen 6 – In difficoltà quando lo puntano Milinkovic e Anderson, il francese dimostra però di avere sicurezza e buone capacità tecniche. Più propenso ad offendere, con il suo sinistro fa ciò che vuole. Cala leggermente nella ripresa.
Greco 5,5 – Giocatore certamente generoso, ma poco cercato dai compagni, fa il suo senza però dare abbastanza garanzie. Dal 60′ Bianchetti 5 – La scelta d’inserire il difensore per proteggere il vantaggio scaligero non si è rivelata azzeccata. Prestazione opaca nella difesa a cinque schierata dal mister Mandorlini.
Viviani 6 – Acquistato per 4 milioni di euro, il centrale ex Roma riesce a dare sostanza e supporto sulla linea mediana. Col passare dei minuti perde troppi palloni importanti.
Hallfredsson 6,5 – Un recupero importante per il centrocampo di Mandorlini. In fase di non possesso si occupa di Biglia, mentre quando c’è da metter ordine in mezzo al campo lui è il giocatore più indicato. Dal 76′ Matuzalem s.v.
Sala 5,5 – Uno dei punti di forza della compagine scaligera, oggi gioca più alto per ottemperare alle diverse assenze del reparto avanzato. Peccato per il fallo da rigore ai danni di Keita perchè il talento del Verona ha giocato una buona gara.
J. Gomez 6 – Schierato al centro del tridente offensivo propizia la rete di Helander. Suo infatti il colpo di testa che si stampa sulla traversa. Nella ripresa pur dandosi molto da fare, non riesce ad essere incisivo. Dal 55′ Wzsolek 5,5 – Qualche sgroppata lungo l’out di sinistra ma niente di veramente interessante.
Jankovic 6 – Spesso a supporto del centrocampo, lotta fino alla fine ma non è quello il suo ruolo.

All. Mandorlini 5,5 – Alle prese con gli infortuni di Marquez, Toni e Pazzini, il mister è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Recupera Hallfredsson a centrocampo spostando Sala in avanti per completare il tridente d’attacco completato da Gomez e Jankovic. Durante il primo tempo pur soffrendo la Lazio si ritrova in vantaggio sfruttando al meglio l’unica vera occasione avuta. Nel secondo tempo un atteggiamento troppo difensivo e aver optato per una difesa a cinque si è rivelato un errore.

 

Arbitro: Giacomelli 6 – Dopo otto minuti poteva concedere il fallo di rigore a Felipe Anderson trattenuto visibilmente da Helander. Nella seconda frazione forse giusto non concedere il rigore alla Lazio per il tocco di mano di Souprayen che aveva il braccio attaccato al corpo. Nulla da dire sul rigore concesso a Keita.

TABELLINO
VERONA-LAZIO 1-2

Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Helander, Souprayen; Greco (dal 60′ Bianchetti), Viviani, Hallfredsson (76′ Matuzalem); Sala, J. Gomez (dal 55′ Wszolek), Jankovic. A disp. Coppola, Gollini, Albertazzi, Winck, Zaccagni. All. Andrea Mandorlini

Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Biglia, Parolo; Felipe Anderson (dal 81′ Hoedt), Milinkovic-Savic, Kishna (dal 60′ Mauri); Djordjevic (dal 60′ Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Radu, Patric, Braafheid, Seck, Cataldi, Onazi, Morrison. All. Stefano Pioli

Arbitro: Piero Giacomelli della sezione di Trieste

Marcatori: 32′ Helander (V), 62′ Biglia (L), 85′ Parolo (L)

Ammoniti: 13′ Hallfredsson (V), 23′ Mauricio (L), 66′ Lulic (L), 91′ Parolo (L)

Espulsi: 80′ Mauricio (L)

Biglia: “Abbiamo meritato di vincere! Sono felice a Roma”

Torna lui, e torna la luce nel centrocampo laziale. Le doti tecniche e la personalità di Lucas Biglia sono mancate tremendamente in questo periodo! Intervistato a caldo da mediaset premium ha rilasciato queste dichiarazioni “Abbiamo meritato la vittoria, nonostante lo svantaggio iniziale. Abbiamo ricevuto delle critiche che non meritavamo, ma ci siamo impegnati sul campo per dimostrare il nostro valore! Abbiamo avuto infortuni e difficoltà ma ora ci stiamo riprendendo. Personalmente ho accusato un po il ritmo della gara, visto che ho fatto solo tre allenamenti con il gruppo ma volevo essere del match ed aiutare i miei compagni! Le voci che mi vogliono lontano da Roma sono false, sto bene alla Lazio!”

Biglia meraviglia, e la Lazio vola in classifica!

A calcio si gioca in 11, è uno sport di squadra dove il singolo conta, ma non è decisivo. Si, vero, verissimo. Ma ci sono casi in cui il singolo riesce a dare serenità, personalità ed equilibrio agli altri 10 compagni di squadra. Questo è ciò che ha fatto in campo Lucas Biglia. Con lui in campo gran parte dei problemi accusati fino ad ora non si sono visti oggi, ed ha preso per mano la squadra trascinandola ad una vittoria fondamentale. La Lazio, che sia per la presenza del suo capitano o meno, parte subito molto forte. Nei primi 10′ le viene negato un gol regolare e non le viene concesso un penalty almeno dubbio. Fa girare palla in maniera più rapida del solito e pressa gli avversari nel momento in cui entrano in possesso palla. Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva il vantaggio veronese. Punizione dalla trequarti ben battuta da Viviani, Sala prende la traversa e sulla ribattuta il più rapido è Helander che fa  1-0. Qui però si nota la grande differenza rispetto alle scorse settimane, la Lazio una volta subito il gol non si disunisce, ma continua a fare la partita come accaduto fin lì. Si va negli spogliatoi con la Lazio in svantaggio. Ad inizio ripresa la musica non cambia, biancocelesti in avanti in cerca del pareggio.Dopo 15′ doppio cambio per mister Pioli: dentro Keita e Mauri per Djordjevic e Mauri. Keita è subito decisivo, prima palla che tocca punta Sala in area di rigore, lo salta e viene steso: rigore! Dal dischetto va Biglia (a conferma della personaltà) e sigla il pareggio. Manca quasi mezz’ora al termine e i tre punti sono fattibili. Ma proprio nel suo miglior momento, la Lazio resta in 10 per l’espulsione di Mauricio. La voglia di vincere c’è ed il gioco pure, nonostante l’inferiorità numerica. L’occasione giusta si presenta al minuto 86, con una punizione dal limite. Sei uomini in barriera per il Verona, Biglia prende la ricorsa ma non calcia, la tocca a Parolo che infila barriera e portiere: vantaggio Lazio. Nei minuti finali la Lazio controlla agevolmente e porta a casa tre punti tanto meritati quanto importanti. La squadra di Pioli torna a vincere in trasferta e, aspettando il match di stasera, si trova seconda in classifica!

Moras: “Sarà dura, speriamo che il cuore e il sacrificio bastino”

0

Come nelle previsioni, è partita dura per la Lazio al Bentegodi: i biancocelesti dominano il gioco per praticamente tutti i 45′ ma non riescono a trovare la via della rete e vengono puniti da una rete di testa di Helander. Nonostante ciò, il difensore scaligero Vangelos Moras, ai microfoni di ‘Mediaset Premium’ al termine della prima frazione, ammette che per i suoi non è ancora giunto il momento di allentare la presa: “Siamo in difficoltà e si è visto anche contro l’Inter, ma dobbiamo continuare così con cuore e sacrificio. Speriamo che basti per portare a casa la vittoria, perché sarà molto dura“.

Mandorlini ci crede: “Proveremo a mettere in difficoltà una grande Lazio”

0

Quella di oggi contro la Lazio sarà una partita dura per il Verona, chiamato a rialzarsi dopo un periodo di difficoltà. Lo sa bene il tecnico Andrea Mandorlini, che ha analizzato così il match a pochi minuti dall’inizio: “Abbiamo tanti infortuni e siamo in emergenza, ma dobbiamo crederci, perché è importante uscire dal campo con un risultato positivo e l’atteggiamento giusto. Poi abbiamo recuperato Halfredsson, il che ci spinge a non mollare mai. Proveremo quindi a mettere in difficoltà la Lazio nonostante abbia grandi qualità e nove punti. Le assenze di Toni, Pazzini e Siligardi non ci fanno piacere, ma la squadra deve restare unita e dare tutto“.

Gentiletti: “Bravi con il Genoa, ma ora vinciamo in trasferta”

0

Contro il Genoa abbiamo fatto una buona partita, ora vogliamo vincere in trasferta. Abbiamo perso due partite in cui abbiamo preso tanti gol, ma penso che non sia una crisi visto che abbiamo nove punti. Ritiro? Queste sono cose particolari, per noi è importante lavorare insieme. La differenza, però, la si fa in ogni allenamento ed in campo“. Così il difensore della Lazio Santiago Gentiletti, intervistato ai microfoni di ‘Mediaset Premium’, a pochi minuti dalla sfida del Bentegodi tra i biancocelesti e l’Hellas Verona.

Il difensore argentino è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel, Sky canale 233. Queste le sue parole: “Vogliamo dare continuità ai nostri risultati quindi dobbiamo conquistare i tre punti. Vincere in trasferta sarebbe importantissimo, dobbiamo migliorare il nostro ruolino di marcia. Ora stiamo bene, abbiamo subito qualche sconfitta ma dobbiamo pensare solo a lavorare e a crescere. Credo che nel calcio così come nella vita arrivi il proprio momento per tutti. Quando scendiamo in campo dobbiamo dimostrare il nostro valore giocando nel miglior modo possibile”.

FORMAZIONI UFFICIALI – Verona, c’è Jankovic. Lazio con Biglia e Kishna

0

HELLAS VERONA (4-3-3) – Rafael; Pisano, Moras, Helander, Souprayen; Greco, Viviani, Hallfredsson; Sala, J. Gomez, Jankovic. All. Mandorlini. A disp. Coppola, Gollini, Albertazzi, Bianchetti, Winck, Matuzalem, Wszolek, Zaccagni.

Indisponibili: Fares, Toni, Marquez, Pazzini, Siligardi, Romulo, Ionita
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno

LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Kishna; Djordjevic. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Radu, Hoedt, Patric, Braafheid, Seck, Cataldi, Onazi, Morrison, Mauri, Keita.

Indisponibili: Klose, Konko, de Vrij, Candreva, Matri
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno

ARBITRO: Giacomelli (sez. Trieste)
ASSISTENTI: Crispo e Gava
IV UOMO: Vuoto
ADDIZIONALI: Calvarese e Ghirsini

Felipe Anderson si riprende la Lazio

Dopo un periodo sottotono, non all’altezza delle precedenti prestazioni, Felipe Anderson sembra essere tornato lui. Dopo svariate partite in cui l’esterno brasiliano sembrava aver perso la sua verve e quella semplicità con la quale sul terreno di gioco gli riusciva tutto facile, finalmente sembra essere tornato quel funambolo che nella stagione scorsa aveva illuminato e fatto scintillare gli occhi dei tifosi biancocelesti. Certo non basta una partita, anche se quasi perfetta, a confermare il suo ritorno a grandi livelli ma di certo la sua prestazione è una grande iniezione di fiducia per il futuro, suo e della squadra di Pioli. Ora FA10 deve continuare su questa strada senza fermarsi, deve riuscire ad alzare l’asticella dando conferma di quanto di buono ha dimostrato nell’incontro infrasettimanale con il Genoa. Il tecnico ha sempre avuto fiducia nel ragazzo, le partite precedenti in cui il brasiliano è rimasto fermo al palo, non erano una punizione ma uno stimolo per pungere l’orgoglio del calciatore, che forse a causa di cattivi consiglieri che gli girano intorno, si stava troppo adagiando sui risultati ottenuti in precedenza. Ma il calcio si sa come è fatto, basta poco per diventare una stella di prima grandezza ma basta altrettanto poco per perdersi e ritrovarsi nella polvere. Ora FA10 sembra aver capito la lezione, ha riabbassato la testa e si è rimesso a lavorare sodo, riprendendo la giusta via che lo aveva condotto ad essere quel campione che aveva stupito tutta Italia la stagione scorsa. Se son rose fioriranno ed anche se le spine da estirpare saranno ancora tante quella intrapresa dal ventiduenne brasiliano sembra la strada giusta per tornare a sorridere. Nell’incontro di oggi a Verona giocherà il suo secondo incontro da titolare in campionato. Contro il Genoa è tornato al gol dopo dodici turni di assenza dal cartellino dei marcatori. Ha dimostrato con le sue serpentine, con i suoi rientri in difesa in aiuto dei compagni e specialmente con le sue splendidi reti che la semplicità del suo gioco può essere un grande aiuto per la squadra e per tutto l’ambiente che aspettavano con ansia il suo ritorno. La stagione scorsa, proprio sul campo degli scaligeri, ha realizzato la sua prima rete di testa nella sua carriera. Oggi si vuole ripetere, per confermare la sua crescita e per dimostrare che finalmente il vero Felipe Anderson è tornato, e che con lui all’altezza della sua fama tutto è possibile ed i sostenitori biancocelesti possono riprendere a volare sulle ali della fantasia ed a sognare traguardi che senza il vero FA10 sembrano lontani anni luce.

 

Da Verona a Verona, per chiudere un momento no!

Era il 30 Agosto scorso quando la Lazio, ancora stordita e delusa per la sconfitta di Leverkusen, prese un’imbarcata incredibile in quel del Bentegodi. Neanche un mese fa il Chievo Verona fece impazzire la Lazio, e con essa tutti i suoi tifosi. Pare passata una vita vero? Quella vigilia era trascorsa tra cocktail e aperitivi in spiaggia, il mercato che impazzava e le giornate che sembravano non finire mai. Occhiali da sole fino a tardi e crema solare sempre a portata di mano. Oggi ci troviamo invece in una Roma trafficata e tornata stracolma, turisti con ombrelli per la pioggia e non per il Sole, ma soprattutto ci troviamo a vivere una Lazio che sta provando a rinascere. Quando si tocca il fondo poi ci si può solo rialzare, cita un famoso detto. Facile a dirsi, meno a farsi. Quel fondo non era il punto più basso evidentemente, ma lo è stato Napoli. Ritiro, musi lunghi, morale sotto le scarpe e testa bassa a lavorare. Lavorare, appunto. E’ questo che ha chiesto Pioli alla sua squadra in questa settimana di ritiro. “Il confronto ci è servito molto, sappiamo di non essere quelli di Napoli, ora sta a noi dimostrarlo” queste le parole del mister in conferenza. E, guarda un pò, scherzo del destino….si torna a Verona per dimostrare di non essere quelli…Il Bentegodi, che doveva essere il momento più buio del momento laziale, ora come per magia si trasforma in occasione per voltare definitavmente pagina. Dal tracollo alla rinasciita in meno di un mese, il tutto all’ombra di Giulietta e Romeo…E allora è un occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, forza Lazio, scacciamo i fantasmi del Chievo, e battiamo l’Hellas!

P. Insegno: “Lazio se hai fiducia in te tornerai grande! Felipe? E’ Fantastico”

C’è bisogno di continuità in casa Lazio dopo i segnali importanti dati contro il Genoa mercoledì sera e il Verona può essere l’avversario giusto, vincere domani permetterebbe di dare un altro segnale importante alla piazza anche perché c’è la possibilità di sfatare altri 2 tabù del recente passato: vincere in un campo sempre difficile per i biancocelesti (non passano sul campo dei veronesi da 24 anni) e invertire il trend negativo in trasferta.
“CONTINUITA'” è quindi la parola chiave che deve essere associata alla Lazio, e proprio di questa esigenza parla l’attore e doppiatore Pino Insegno, noto tifoso biancoceleste, ai microfoni di Calciomercato.com:

Cosa è cambiato è cambiato rispetto allo scorso anno? La Lazio sembra totalmente diversa…

“Non è possibile paragonate una stagione intera con sole 5-6 partite tra campionato e coppa. Sarebbe ingeneroso nei confronti di una squadra che lo scorso anno solo con il passare del tempo ha assimilato determinati automatismi. Però è chiaro che qualcosa di diverso rispetto allo scorso anno c’è. Sembra uno spogliatoio disunito quello biancoceleste, ma non a livello tecnico, ma più per una questione di concentrazione e di approccio. E’ pur vero che non è per niente facile gestire una situazione in cui ti manca la spina dorsale: de Vrij , Biglia e Klose sono giocatori fondamentali per Pioli che continuo a vedere molto concentrato. Le chiacchiere intorno allo spogliatoio sono tante, forse troppe, da quelle sulla fascia di capitano fino alle altre polemiche sui rinnovi. Sono tutte distrazioni che dovrebbero essere messe da parte”.

Il ritorno al gol di Felipe Anderson cosa può dare alla Lazio?

“Lo scorso anno Messi si era incarnato in Felipe ed ha cambiato la Lazio decidendo 10 partite consecutive ed è stato importante anche nelle altre. Quest’anno deve essere arrivato un esorcista che lo ha fatto tornare poco sorridente e felice ma lui è un giocatore fantastico, può cambiare la partita se è in palla ed è per questo che gli serve continuità. Spesso cerca la giocata personale ma dovrebbe giocare un po’ più per la squadra. Quello visto contro il Genoa mi è piaciuto soprattutto nel secondo tempo. Deve continuare su questa squadra e tornare a divertirsi giocando a calcio, se così fosse tornerebbe devastante”.

Contro l’Hellas Verona che gara ti aspetti?

“Mi aspetto la solita Lazio anche se la ’solita’ squadra oggi è difficile da decifrare. Voglio un segnale forte, nel Verona non ci saranno né ToniPazzini e questo mi tranquillizza abbastanza perché il primo è difficile da marcare ed il secondo fa gol con grande facilità. Non so davvero cosa aspettarmi, spero solo che la squadra riesca a dare continuità a quanto fatto contro il Genoa”.

Continuità è la parola magica? 

“Sì, solo la continuità di risultati ti dà la fiducia necessaria per intraprendere un commino vincente. La Lazio deve tornare ad avere consapevolezza nelle proprie qualità, perché ne ha tante, una volta raggiunta quella convinzione si potrà tornare. La continuità di risultati dunque è una componente decisiva per tornare ad essere grandi”.

LAZIO – I convocati di Pioli: Biglia c’è

0

Per la trasferta di Verona contro l’Hellas, il tecnico Stefano Pioli ha convocato 23 giocatori. Tra questi spicca la presenza di Lucas Biglia. Il centrocampista argentino addirittura potrebbe partire titolare contro gli scaligeri. Di seguito la lista completa

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Mauricio, Patric, Radu, Seck;

Centrocampisti:  Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna.

Mandorlini: “La Lazio davanti è impressionante. Noi siamo in emergenza ma non fasciamoci la testa”

Domani alle 15 al Bentegodi di Verona è di scena l’incontro di calcio tra Hellas Verona e Lazio, valevole per il sesto turno di campionato. La squadra di Mandorlini si trova in emergenza e dovrà fare a meno di giocatori importanti per la squadra scaligera, mentre i biancocelesti si presenteranno in campo rinfrancati dalla vittoria riportata con il Genoa nel turno infrasettimanale e dal recupero dell’argentino Lucas Biglia. Il tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, si è presentato ai microfoni per la consueta conferenza stampa pre-partita.

Queste le sue parole sull’incontro di domani:

“Abbiamo diverse assenze ma è inutile piangerci addosso. Siamo in emergenza ma dobbiamo scendere in campo per tentare di raccogliere punti”.

Mancheranno Toni e Pazzini:

“Assenze importantissime ma abbiamo anche altri elementi che possono giocare come prima punta. Juanito Gomez è un jolly e può giocare anche al centro dell’attacco, inoltre recuperiamo Jankovic che rientra dalla squalifica ed ha ricoperto quel ruolo quando militava nella Stella Rossa. Sala potrebbe essere sfruttato come esterno d’attacco, può giocare in tanti ruoli come ha già dimostrato in altre occasioni. Viviani? In questo momento non possiamo farne a meno, sta giocando bene e quindi sarà in campo”.

Domani contro i biancocelesti sarà un incontro difficile:

“Dobbiamo giocare come fatto a Milano contro l’Inter dove, nonostante la sconfitta, i nostri difensori hanno disputato un buon incontro. La squadra di Pioli ha un grande reparto offensivo quindi potrei anche ripresentare lo stesso modulo. Ma non conta l’assetto con il quale la squadra scenderà sul terreno di gioco ma la mentalità con la quale si affronta la partita. I biancocelesti sono forti ma hanno anche dei punti deboli e noi dovremmo essere bravi ad approfittarne. Hallfredsson ha recuperato, sta bene, vedremo domani se è il caso di farlo scendere in campo, e lo stesso discorso vale per Matuzalem. Abbiamo bisogno di ogni elemento e tutti dovranno farsi trovare pronti”.

Primavera, Inzaghi: “Noi ingenui”. Bezziccheri: “Dovevamo concretizzare”. Rossi: “Che peccato!”

Ai microfoni di Lazio Style Radio, Simone Inzaghi commenta il ko della Lazio Primavera contro il Bari, vera e propria bestia nera dei biancocelesti battuti puntualmente negli ultimi tre confronti.”

“E’ una sconfitta che ci servirà da lezione.” Spiega Inzaghi: “Volevamo la vittoria ma siamo caduti in un numero davvero eccessivo di ingenuità difensive. Soprattutto sul primo gol subito siamo stati presi di sorpresa, una leggerezza che una squadra come la nostra non può permettersi. Purtroppo l’eccessiva voglia di prendere i tre punti, che a un certo punto della partita sembravano davvero a portata di mano, ci è costata cara. E’ vero che siamo alle prese con tanti infortuni, ma la nostra squadra ha i valori giusti per emergere anche nelle situazioni più difficili. Abbiamo ritrovato Oikonomidis e sappiamo quello che Chris può dare a questa squadra, ma è stato comunque un peccato uscire sconfitti dopo aver prodotto una notevole mole di gioco. Lavoreremo subito per riscattarci.”

Daniel Bezziccheri, subentrato nel secondo tempo, esprime il suo rammarico: “Nel primo tempo abbiamo avuto tantissime occasioni da gol senza concretizzarle. Poi nel secondo tempo non siamo stati concentrati come avremmo dovuto. Dopo il pareggio di Rossi ci siamo spinti in avanti e abbiamo subito una ripartenza davvero ingenua. La voglia di vincere dimostra come il gruppo sia convinto dei propri mezzi. La prestazione c’è stata, ma dovevamo capitalizzare meglio e concedere meno, soprattutto nei momenti chiave. Siamo un gran gruppo ma ovviamente ci vuole tempo per i nuovi per inserirsi, e far crescere di conseguenza tutta la squadra. La Roma ora è lontana cinque punti: è una squadra che si è molto rinforzata, ma siamo convinti di essere anche noi una grande squadra, alla loro altezza. La convinzione di aver fatto la prestazione c’è, così come contro il Palermo avevamo messo gioco e sostanza in campo. Devono arrivare i punti, anche grazie a una maggiore attenzione da parte nostra. Col Crotone vogliamo subito trovare i tre punti, senza rischiare di prendere sotto gamba la sfida.”

Infine Alessandro Rossi, al primo gol stagionale, non nasconde la sua delusione nonostante la rete: “E’ stato un vero peccato, abbiamo avuto le opportunità per vincere e invece ci troviamo a commentare una sconfitta. Sono felice di aver trovato la rete ma non sono ancora al meglio della forma, così come il Palermo ho faticato un po’ a mettermi in moto. Ci vorrà un po’ di tempo, siamo costretti a fare i conti con diversi infortuni, sia io sia Alessandro Murgia non eravamo al massimo. Dobbiamo carburare e trovare la massima intesa con i nuovi, perché i valori ci sono e lo sappiamo.”

Fabio Belli

Oikonomidis convocato nell’Under 23 Australiana

Dopo aver svolto il ritiro con la prima squadra, Christopher Oikonomidis, nonostante la stima del tecnico Pioli, non è mai sceso in campo in campionato. Anche se non è arrivata la soddisfazione personale per un simile passo, il giocatore australiano è ormai una presenza fissa nella Nazionale del suo paese. Il ct Aurelio Vidmar, allenatore dell’Under 23, ha inserito il nome del giovane biancoceleste nella lista dei convocati per le partite del 9 e del 12 ottobre contro la Corea del Sud. Gli incontri serviranno come preparazione al Torneo Olimpico 2016, che si svolgerà in Brasile, a Rio de Janeiro.

Marcelo Salas aggredito in vacanza

“Matador, Matador che ce frega de Ronaldo noi c’avemo il Matador… Matador…”.
Chi non ricorda il ritornello che accompagnava le domeniche biancocelesti quando Marcelo Salas, attaccante cileno nato a Temuco nel 1974 e, uomo di punta della Lazio più vincente di tutti i tempi, infiammava l’Olimpico biancoceleste?

Tempi indimenticabili per i sostenitori laziali che si augurano, prima o poi, di poter rivivere quelle stupende sensazioni. Acquistato nel gennaio del 1998 dal River Plate l’attaccante arriva alla corte di Cragnotti, che sborsa 33 miliardi di lire per accaparrarsi le prestazioni del giocatore. Il trasferimento ai biancocelesti si concretizza però solo 6 mesi dopo, appena in tempo per alzare la sua prima coppa. Infatti la Lazio si aggiudica la Supercoppa Italiana battendo il 29 agosto 1998, a Torino, la Juventus con il risultato di 2-1, grazie alle reti di Nedved e Sergio Conceicao. Nella prima stagione romana il cileno realizza 19 gol in 36 presenze e, con la squadra, trionfa nella Coppa delle Coppe contro il Maiorca, ancora grazie ad un 2-1, conseguito grazie alle marcature di Vieri e Nedved. La stagione 1999-2000 inizia con la vittoria della Supercoppa Europea contro il Manchester United con il gol decisivo proprio di Salas e finisce con la vittoria dello Scudetto e della Coppa Italia. Nella stagione successiva, 2000-2001, la società biancoceleste naviga in cattive acque finanziarie ed il cileno è costretto a lasciare la capitale. Marcelo viene ceduto alla Juventus per 25 miliardi più il cartellino di Kovacevic fra i rimpianti dei tifosi biancocelesti che vedono uno dei loro eroi più amati del momento fare le valigie e lasciare Roma.

Ora ancora una volta, il suo nome torna alla ribalta, ma stavolta non per qualche suo successo sul terreno di gioco ma per una disavventura che il cileno ha vissuto mentre si trovava in vacanza con la ragazza. Infatti, mentre l’ex attaccante biancoceleste soggiornava in un residence nella Repubblica Dominicana, è stato aggredito e picchiato dagli agenti di sicurezza. La scena è stata ripresa e sta facendo il giro delle tv cilene. Nel video si vede Salas che stava litigando con un altro turista, quando poi è avvenuta l’aggressione da parte della sicurezza del residence. “El Matador” ha preferito non commentare l’accaduto: “Non è successo niente, stiamo bene e siamo tranquilli, non ho riportato conseguenze quindi non c’è niente da commentare”, queste le sue parole riportate dal Corriere dello Sport.

Primavera, Bari – Lazio 2-1: Rossi non basta, terza sconfitta di fila contro i pugliesi

BARI-LAZIO 2-1

Marcatori: 58′ Minicucci (B), 64′ Rossi (L), 83′ De Palma (L)

BARI (4-2-3-1): Gori; Scalera, Nitti, Silletti, Gernone; Clemente, Armenise, Cigliano; Minicucci, Castrovilli, De Palma. A disp. Raimondi, Turi, Panebianco, Pasquino, Di Giovanni, Bianchi, Portoghese, Ippedico, Moccia, Lopez, Roncone. All. Urbano.

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia (64′ Calì), Germoni; Murgia, Borecki, Rokavec (57′ Bezziccheri); Manoni, Rossi, Oikonomidis. A disp. Lazzari, Cinti, Fororunsho, Bernardi, Beqiri, Pedrazzini, Cardoselli, Nolano, Cotani. All. Inzaghi

ARBITRO: Boggi (sez. Salerno). ASSISTENTI: De Palma-Pizzi.

NOTE. Ammoniti: 19′ Clemente (B), 72′ Gernone (B) Recupero: 1’pt

Trasferta impegnativa per la Lazio Primavera, nella tana di un Bari che nella scorsa regular season è riuscito a battere sia all’andata che al ritorno la formazione di Simone Inzaghi. Voglia di vendetta con la formazione titolare che ricalca quella che ha affrontato il Palermo, con una sorpresa: c’è Chris Oikonomidis in campo, al posto di Simone Palombi nel tridente.

Dopo 5′ Rokavec fa subito gridare al gol la panchina biancoceleste, ma la sua conclusione esce di pochissimo a lato. Poi i biancocelesti su punizione: Alessio Murgia non manca molto il bersaglio della porta difesa da Gori. Risponde il Bari con un colpo di testa di Minicucci ma senza successo. Si arriva al 20′ con Murgia che ci prova ancora su calcio piazzata, ma senza successo: la partita è agonisticamente viva, ma le vere occasioni da gol scarseggiano.

Al 25′ grande occasione per la Lazio, con Oikonomidis che salta più in alto di tutto e trova una sponda perfetta per Murgia, che da ottima posizione non trova però il vantaggio. La manovra biancoceleste si fa più intensa, anche D’Ovidio tenta la conclusione, ma senza fortuna. Alla mezz’ora però, con la Lazio protesa in avanti, l’opportunità è del Bari, con Matosevic che deve rispondere con grande reattività sulla gran botta di De Palma.

La Lazio continua comunque a rendersi pericolosa con una certa continuità, ed al 41′ arriva di gran carriera Oikonomidis che conclude di potenza scaldando di nuovi i guantoni di Gori. La squadra di Inzaghi arriva di frequente alla conclusione, ma non riesce a trovare il guizzo per sfondare. Il primo tempo si chiude con un nuovo tentativo del vivacissimo Murgia, ma lo zero a zero è il risultato con il quale si va all’intervallo.

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. La Lazio prova a premere sull’acceleratore con Inzaghi che si gioca il primo cambio con Bezziccheri al posto di Rokavec, ma al 12′ il Bari riesce a sfondare per vie centrali e Minicucci batte Matosevic per quello che è di fatto il primo gol incassato dalla Lazio Primavera nella stagione 2015/16. La partita si fa tutta in salita per i biancocelesti, e Simone Inzaghi punta su un assetto a trazione anteriore, inserendo Calì al posto di Quaglia. E la mossa porta subito i suoi frutti, visto che su imbeccata dello stesso Calì si sblocca Alessandro Rossi, col mattatore della scorsa final eight che sigla il pareggio al 19′ del secondo tempo.

Il pareggio ha però l’effetto di scuotere dal torpore un Bari che si era un po’ adagiato sul vantaggio, e Armenise fa passare un grosso brivido sulle schiene dei biancocelesti, sfiorando il gol del 2-1. Ma il pericolo maggiore arriva poco dopo con un delizioso pallonetto di Castrovilli che si stampa sul palo. Nel momento di massima sofferenza del match Simone Inzaghi si gioca il terzo cambio, inserendo Cardoselli per l’esausto Manoni. Ma a 7′ dalla fine, gli spazi lasciati per l’ennesima volta agli attaccanti pugliesi sono fatali, De Palma prende di nuovo d’infilata la retroguardia biancoceleste e trova il nuovo vantaggio per i biancorossi.

E’ davvero una mazzata per la Lazio che, va detto, dopo essere stata estremamente brillante per due terzi di match, è calata decisamente negli ultimi 25′. La squadra di Simone Inzaghi non rinuncia ad accarezzare la speranza di una nuova rimonta, tanto più che l’arbitro Boggi di Salerno concede sei minuti di recupero. Ma ai biancocelesti mancano le energie per trovare quell’incisività in avanti che è mancata un po’ per tutta la partita, con tante occasioni ma poca concretezza sotto porta. Arriva così il triplice fischio finale, e Bari si conferma tabù: terza sconfitta consecutiva contro i biancorossi per la Lazio, e vetta della classifica del girone C ora lontana cinque lunghezze.

Fabio Belli

CONFERENZA – Pioli: “Dobbiamo dare continuità di risultati! Biglia? È pronto”

0

Trasferta ostica ma non impossibile quella che la Lazio affronterà domani pomeriggio. L’avversario di turno è il Verona di Mandorlini. Gli scaligeri saranno orfani di Toni e Pazzini. La Lazio arriva a questo appuntamento dopo la convincente vittoria ai danni del Genoa. Recuperato Biglia che potrebbe andare in panchina. Pioli cerca la prima vittoria esterna della stagione. Queste le sue (poche) parole in conferenza stampa:

Alla luce delle ultime uscite che Lazio vuole vedere?

“Voglio una Lazio che dà il massimo e che fa ciò che sa fare, abbiamo bisogno di dare continuità di risultati. L’atteggiamento deve essere quello di mercoledì, aldilà degli uomini conta l’atteggiamento!”

Cosa manca in trasferta?

“È mancata la solidità mentale e tattica, abbiamo lavorato tanto su questo aspetto e mi aspetto sicuramente dei miglioramenti in tal senso. In trasferta abbiamo avuto occasioni clamorose che non siamo stati in grado di sfruttare e poi la partita è cambiata! Dobbiamo lavorare da squadra con costanza per tutti i 90′. Si può andare in vantaggio o sotto, ma l’atteggiamento non deve cambiare”.

Biglia come sta?

“È recuperato e può giocare dal primo minuto, è fondamentale per noi, sia dal punto di vista tattico che mentale”.

Lazio “sporca, brutta e cattiva” dopo Genoa. La cattiveria sportiva sarà fondamentale ?

“In ogni gara la fame è fondamentale, non conta il momento ma la cattiveria, sportiva, conta in ogni gara”.

La Lazio è influenzata da questo clima di contestazione ?

“Noi possiamo lavorare solo sul nostro rendimento in campo, niente di più! Siamo però certi che con i risultati ed il nostro atteggiamento può far tornare entusiasmo e gente allo stadio”.