Ha conquistato tutti, due settimane per prendersi la Lazio dei grandi e far venire qualche dubbio a Lotito e Tare che stavano pensando al altri tecnici per il futuro. Intendiamoci, in società Simone Inzaghi è considerato un predestinato, uno che ha le caratteristiche giuste per diventare un grande allenatore, però non si è ancora presa la decisione definitiva sul futuro. Fondamentali saranno le prossime cinque partite contro avversari più forti rispetto a Palermo ed Empoli battute al suo esordio su una panchina di A oltretutto passando in vantaggio all’inizio delle gare entrambe le volte.
Il calendario è proibitivo a cominciare dalla doppia trasferta contro Juventus e Sampdoria, due campi molto caldi dove sarà misurata la capacità di gestione dei momenti difficili da parte di Inzaghi jr. Come saprà interpretare le gare quando starà in svantaggio? Come gestirà le sconfitte che quasi certamente arriveranno da qui alla fine (previste anche le sfide complicate contro Inter, Carpi e Fiorentina)? Domande legittime, Simone Inzaghi dovrà superare questo ulteriore esame e trasmettere quella tranquillità al gruppo che è stata necessaria per fare questi sei punti e rendere un po’ meno orribile la classifica.
Si comincerà domani sera allo Juventus Stadium quando l’allenatore emiliano cercherà di riaprire il campionato della Lazio (solo in caso di vittoria si può ancora sperare nel sesto posto) e quello del Napoli per lo scudetto se Sarri sarà riuscito a battere stasera il Bologna. Si vedrà, intanto il partito di Inzaghi aumenta i consensi anche se resiste la pista Mihajlovic, uno dei candidati eccellenti per la panchina biancoceleste. Mazzarri, Prandelli e Montella restano in lizza intanto il presidente Lotito accoglie con soddisfazione le notizie che arrivano da Udine: da giugno Stefano Pioli, a meno di clamorosi ribaltoni, firmerà un biennale con il club friulano e il presidente laziale risparmierà due milioni lordi di ingaggio da pagare al suo vecchi tecnico per la prossima stagione.
Fonte : Il Tempo

Lutto davvero triste ed inatteso nel mondo del cinema: a soli 55 anni, è morta Karina Huff, la bionda attrice inglese, icona delle commedie italiane deli anni ’80.
: nel 1982 la sua bellezza anglosassone, nel ruolo di Susan, conquistava svariati personaggi nella commedia cult “Sapore di Mare” (e nel relativo seguito di un anno dopo), mentre nella versione “invernale” “Vacanze di Natale” era l’americana Samantha fidanzata di Christian De Sica. Dal 1980 al 1985 conduce Popcorn, il primo programma musicale della Fininvest andato in onda su Canale 5. Nel dicembre 1981 fu sulla copertina di Playboy, dove veniva indicata come la rivale di Heather Parisi, mentre, al culmine della fama
apparve, nel marzo 1984, sempre senza veli, sulla rivista Playmen. Nel 1988 è lei a ballare la sigla finale del serial cabarettistico Zanzibar, in cui poi compare nella parte di Eva, un’avventrice in perpetua attesa del fidanzato Raul che non arriverà mai in nessuna delle 41 puntate del programma. Dopo qualche altra apparizione in pellicole di diverso genere ha abbandonato il mondo del cinema. Nel 1999 ha partecipato alla trasmissione tv Meteore. Nel 2008 ha scoperto di avere un tumore al seno dal quale si è curata. Al suo fianco il figlio Alex, all’epoca 15enne. Poi è torna in Inghilterra, dove ha iniziato a insegnare letteratura Inglese. Ha di nuovo combattuto e vinto un’altra lotta contro il tumore. Nel 2013 era comparsa nella trasmissione ‘Pomeriggio 5’ di Barbara D’Urso per raccontare la storia della sua malattia, convinta di avercela fatta grazie all’amore del figlio.La sua ultima apparizione sulla tv italiana.
di consueto per quegli anni, le due squadre si schierarono a specchio con un ultraoffensivo 2-3-5, in cui gli esterni facevano l’elastico sulla rispettiva fascia di competenza. Formazione Lazio: Serventi; Maranghi, Levi; Zucchi, Faccani, Grasselli; Cella, Saraceni, Consiglio, Fioranti, Raffo. Formazione Roman: Talamone; Cosimi, Grassi; De Lellis, Buratti, Bechis; Marchesi, De Giuli, Meille, Rovida, Donati. In perfetto stile linguistico d’epoca il commento, obbiettivo, dell’ignoto giornalista del suddetto quotidiano: 