La Lazio, ormai lo sanno anche i muri, a giugno avvierà la sua rifondazione. Tra i reparti che cambieranno totalmente volto, oltre alla difesa, c’è anche l’attacco, dove tra le piste c’è quella relativa a Ciro Immobile. Il giocatore napoletano deve essere riscattato dal Torino dal Siviglia, club che ne detiene la proprietà del cartellino, per una cifra intorno agli 11 milioni, ma, qualora la trattativa dovesse fallire, la Lazio è pronta a lanciare l’assalto. Sotto questo aspetto, sarà maggio il mese cruciale per portarsi a casa il nazionale azzurro, balzato in cima ai pensieri di Lotito, che lo considera l’uomo giusto su cui basare la ricostruzione delle ambizioni biancocelesti. Si tratta del nome da seguire con maggiore attenzione, anche perché il suo procuratore è lo stesso di Tonelli (obiettivo biancoceleste per la difesa) e, visti gli ottimi rapporti tra le parti, si può dare vita a più operazioni. Prima però bisognerà vedere cosa farà il Toro, dopodiché si potrà andare a trattare con gli spagnoli sul prezzo del riscatto. Quegli 11 milioni, appunto, su cui la Lazio è intenzionata a chiudere e che rappresenterebbero un bel tesoretto per il Siviglia, che ha ceduto Immobile in prestito proprio per valorizzarlo.
Il nome dell’attaccante napoletano non è però l’unico sulla lista, che conta anche quello di Robin Van Persie. A tal proposito, ieri ha avuto luogo una cena per parlare del futuro dell’olandese, che il suo entourage vorrebbe portare alla Lazio. Certo, c’è il problema dell’ingaggio (Lotito arriverebbe massimo a 2,5 milioni all’anno), ma può essere superato: Van Persia infatti vuole lasciare la Turchia, complici i recenti problemi del paese legati al terrorismo e un rapporto non proprio idilliaco con il tecnico del Fenerbahce Vitor Pereira. Fenerbahce che la scorsa estate, per prelevarlo dal Manchester United, sborsò circa 8 milioni di euro e tanto probabilmente chiederà ai vertici biancocelesti per portarsi via l’attaccante, il cui contratto scade nel 2018 e che ad agosto compirà 33 anni.
Da non sottovalutare, infine, la pista Niang: il milanista infatti è uno dei pupilli del probabile nuovo allenatore biancoceleste nella prossima stagione Sinisa Mihajlovic. Quest’anno a Milano ha fatto vedere buone cose, ma i rossoneri lo hanno inserito tra i papabili per ‘fare cassa’. La sua valutazione è di circa 15 milioni: chissà dunque che Lotito, in caso di matrimonio con il tecnico serbo, non ci faccia un pensierino come regalo di benvenuto.

Ancora da capire la causa, se di matrice dolosa o naturale, anche se le fonti, non parlano di vittime o feriti. L’incendio pare essere iniziato intorno alla mezzanotte, distruggendo un magazzino limitrofo che conteneva materiali combustibili.
Il prossimo 17 aprile gli italiani saranno chiamati alle urne per votare il referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare. Con il termine “trivelle“ si intende un ampio e complesso insieme di attività che vanno dalla perforazione dei pozzi di ricerca a quella dei pozzi di produzione, dalla realizzazione di gasdotti e oleodotti all’installazione di piattaforme petrolifere. Gli impianti variano a seconda delle caratteristiche del giacimento, dei fondali e del tipo di combustibile che viene estratto. Il referendum è stato voluto da nove regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) che si affacciano sull’Adriatico e che temono gravi conseguenze sull’ambiente e, di conseguenza, sul turismo. Praticamente si chiede di scegliere se abrogare la norma – introdotta attraverso l’ultima legge di Stabilità – che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esarimento del giacimento. Anche se le società petrolifere non possono più ottenere nuove concessioni per estrarre in mare entro le 12 miglia, le ricerche e le attività petrolifere già in corso – per via di una norma approvata nello scorso mese di dicembre – non hanno una scadenza certa.
A favore del referendum è il comitato “Vota SI, per fermare le trivelle” a cui hanno aderito numerose
Dal 14 al 17 aprile appuntamento a Porte di Roma con l’Aeronautica Militare che sarà impegnata in una serie di iniziative per raccontare dal vivo le operazioni che svolgono gli uomini e le donne in servizio al corpo militare.
lattico per averle poi più fresche, poi c’è l’analisi del video con un programma per vedere i dettagli e le differenze sia di linee che di tecnica e ci mettiamo un’ora e mezza ad analizzare tutto, poi ci sono le riunioni e poi prepariamo le cose per il giorno dopo e si va a letto. D’estate è un po’ diverso, ci alleniamo la mattina, sei o sette volte la settimana, e tre o quattro volte il pomeriggio. Ogni discesa ha una sua caratteristica, ci sono quelle veloci o meno veloci, più difficili o meno. A me piacciono quelle difficili, la mia forza è la tecnica. Per esempio, la parte alta di Kitzbuhel, è difficile i primi trenta secondi e gli ultimi venti. Beaver Creek è più ripida e tecnica da cima a fondo, c’è sempre da sciare con tanto movimento e azione. Forse le persone che non ci seguono pensano che, scendendo, non fatichiamo ma alla fine di una discesa arriviamo anche a 188 pulsazioni. Dobbiamo tenere tanta forza. Da piccolo, guardando le gare, il mio idolo era Alberto Tomba, ha vinto tutto e ha fatto venire voglia a tutti di andare a sciare e iniziare a seguire questo sport. Poi i miei idoli sono diventati i norvegesi, quello che mi impressionava era che erano sempre pronti per gli appuntamenti speciali. Per gli hobby noi sciatori abbiamo poco tempo, da agosto ad aprile giriamo continuamente dall’Argentina ai ghiacciai, d’inverno giriamo Austria, Svizzera, Germania. D’estate facciamo la preparazione atletica ed è poco tempo, ci alleniamo sia con la resistenza che con la forza-resistenza che con la forza, e non facciamo in tempo a finire che subito dobbiamo rimetterci in forma, ad agosto dobbiamo essere pronti. Non abbiamo tempo per la vacanza, però va bene così, o hai la passione e fai tutto al 100% o no. Per seguire tutti gli altri sport che mi piacciono c’è tempo, lo farò quando smetterò di sciare.
Sinisa Mihajlovic (tipico per gli allenatori esonerati). L’ex allenatore del Milan ha commentato il suo esonero e ha risposto alle parole di Melissa Satta, show girl fidanzata del calciatore rossonero Boateng, che nel corso della trasmissione Tiki taka ha giustificato l’esonero del tecnico serbo deciso da Berlusconi con una presunta tensione che si respirava nello spogliatoio. Queste le sue parole: