Un occhio al derby e uno al futuro. La società biancoceleste è chiamata a fare mea culpa, sul piano del mercato e dell’allestimento della rosa di questo campionato. Un mercato che ha avuto un andamento incerto dall’inizio alla fine, per poi rispecchiarsi per intero sul campo.
Si spera che a fine campionato ci possano essere degli innesti di valore, cercando di dare qualità a quei reparti in evidente difficoltà questa stagione. Uno dei nomi che ultimamente riecheggia nelle orecchie laziali è quello di Lorenzo Tonelli, a lungo corteggiato e oggetto di interesse, guarda casa anche dei giallorossi. Un secondo derby potrebbe essere giocato fuori dal rettangolo di gioco, anche perché le due squadre romane hanno necessità di rinfoltire la difesa (forse la Lazio di più), e potrebbero darsi battaglia a fine stagione per portare il ragazzo, di sicuro talento, nella propria scuderia.
Il centrale toscano potrebbe essere uno dei due rinforzi in difesa che si uniranno al rientrante de Vrij. La sua partenza dall’Empoli è certa, il presidente Corsi ha scatenato la corsa all’acquisto parlando ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “È tra i migliori italiani del campionato nel suo ruolo, potrebbe fare decisamente bene anche in una squadra come a Juve dove competerebbe con i migliori del suo ruolo. A gennaio lo volevano il Napoli, la Roma e proprio la Juventus, che è sempre stata la più interessata”.
Oltre a Tonelli (e Saponara), l’Empoli sta crescendo un altro talento: Piotr Zielinski. Il centrocampista però è di proprietà dell’Udinese: “Al momento sono chiacchiere, anche se è vero che c’è stato un interessamento del Napoli a gennaio. L’Udinese non aveva però voluto cedere il calciatore, mentre i partenopei mi sembravano volenterosi di chiudere. Il calciatore piace anche alla Roma”.


Gli attentati terroristici che si stanno susseguendo in questi giorni sono negli occhi di tutti, tanto più negli occhi dei bambini che assistono a scene drammatiche e chiedono spiegazioni su quanto si stia verificando. Ma come spiegare loro tutta la violenza che ci circonda senza mettere loro ulteriormente paura? La prima e fondamentale “regola” è quella di dire sempre e comunque la verità, senza nasconderla o travisarla, magari però confezionandola su misura per loro. Questa almeno è la posizione condivisa da Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, e da Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione europea disturbi da attacchi di panico (Eurodap).