Gianluigi Buffon nella Storia. Il portiere della Juventus ha scritto la più lunga striscia di imbattibilità della storia della Serie A per un numero uno. Allo Stadio Olimpico di Torino, nel corso del Derby della Mole, scoccato il 4′ di Juventus-Torino, dal settore ospite dove si trovano i tifosi granata si è alzato un coro e un lungo applauso per sottolineare il sorpasso da parte del numero uno bianconero su Sebastiano Rossi. All’inizio dell’incontro l’ex portiere rossonero – che aveva stabilito il primato nella stagione 1993-94 – era a quota 929, mentre Buffon era a 926, solamente a tre minuti dal record del suo “rivale”. Ora il numero uno bianconero ha superato il record d’imbattibilità. L’ultimo gol subito in Serie A risale al 10 gennaio, quando al 64′ di Sampdoria-Juventus, venne battuto da Antonio Cassano. Da quel momento in poi il portiere bianconero ha affrontato Udinese, Roma, Chievo, Genoa, Frosinone, Napoli, Bologna, Inter, Atalanta, Sassuolo e, per ora, Torino senza subire gol.
Ora ce l’ha fatta, ha tagliato il nastro della storia, raggiungendo e superando una linea d’arrivo che sembrava inimmaginabile per la durata di imbattibilità. Il portiere bianconero con caparbietà, dedizione, serietà e voglia – e con l’aiuto di una difesa superba – in una delle settimane più esaltanti e allo stesso tempo più difficili della squadra bianconera è riuscito nell’intento di fare suo anche questo record. Con quello conseguito oggi il grande Gigi aggiunge un nuovo record alla sua lunga lista di primati. Tra i più eclatanti spicca quello di essere uno dei tre giocatori (con Antonio Carbajal e Lothar Matthäus) ad aver disputato cinque campionati del Mondo. Inoltre Buffon è anche il calciatore con più presenze nella Nazionale di calcio dell’Italia (154) e quello con più minuti giocati nella storia della Juventus (51.254 al fischio d’inizio del derby). Ha vinto inoltre 8 scudetti, come Ferrara, Ferrari e Furino, ma spera di vincere il nono per svettare in testa da solo anche in questa speciale classifica.

SEBASTIANO SIVIGLIA – Il difensore fu uno dei primi acquisti di Lotito. Nella prima stagione indossò la numero 5, poi dalla stagione 2005/2006 ci fu la scelta di indossare la numero 13. Per lunghi 5 anni Sebastiano Siviglia giocò con la 13 sulle spalle. Difensore titolare in quegli anni, che con tanta grinta e tanto cuore che contribuì alla vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Per i tifosi laziali fu un colpo al cuore vedere al centro della difesa biancoceleste quel numero portato per anni da un calciatore che non fosse Nesta.
IL PUNTO PIU’ BASSO… BISEVAC – Ma la decadenza definitiva ancora non era del tutto arrivata. Ci ha fatto attendere ma alla fine nel gennaio 2016 ha deciso di arrivare. Ecco un difensore sul viale del tramonto di nome Bisevac che decide di scegliere il numero 13, forse anche ignaro delle conseguenze a cui andava incontro. Di certo la SOCIETA’ LAZIO, non ha aiutato il nuovo acquisto e non lo ha consigliato sulla scelta del numero. Ma dopotutto la mancanza di rispetto verso un numero che è stato STORIA, dalle parti di Formello, è andata avanti per lunghi 12 anni.
Qualche giorno fa vi avevamo parlato dell’
Valentino Rossi dal canto suo ha dichiarato: “Sono felicissimo di poter annunciare il mio rinnovo con la Yamaha. E’ sempre stato il mio obiettivo, sono molto soddisfatto. Dal 2013, anno in cui sono tornato alla Yamaha, mi sono sentito a casa e ne sono dimostrazione anche i risultati ottenuti. Mi piace lavorare con il mio team, il loro sostegno per me non ha limiti e voglio ringraziarli di cuore per questo. Sono enormemente motivato per ottenere i migliori risultati possibili con la M1 sia in questa stagione che sta per iniziare sia per le prossime due. Voglio anche ringraziare i miei tifosi, che mi sono sempre vicini in ogni momento, rendendo le gare speciali. Continuerò a dare il massimo in ogni Gran Premio in modo che tutti possano continuare a divertirsi guardando la MotoGP ancora per altri anni”.