Nella conferenza stampa odierna in casa Milan oltre al tecnico milanista sono intervenuti anche due giocatori rossoneri: Riccardo Montolivo e Ignazio Abate.
Il capitano rossonero ha dichiarato: “A causa della mia esperienza e della mia età sono un tipo equilibrato, posso perciò affermare che i commenti e i giudizi nei nostri confronti sono frutto del periodo che stiamo attraversando e spesso non sono frutto di un’analisi corretta. Io penso solo a continuare a lavorare. Nella stagione in cui arrivammo al terzo posto ricordo che nel girone di ritorno riuscimmo a restare sempre concentrati, questa volta invece abbiamo avuto un rilassamento negli ultimi due incontri. Cosa inaccettabile per una squadra di livello come la nostra. Se si gioca nel Milan 8-9 risultati utili consecutivi devono essere una cosa normale. Invece, abbiamo pagato proprio sotto questo aspetto. Ci dispiace essere così in ritardo in classifica, non possiamo lottare per il terzo posto e questa è la conseguenza degli errori fatti in queste ultime due sfide contro Sassuolo e Chievo. Il Milan che conquistò il terzo posto non era più forte di questo a livello tecnico ma sicuramente lo era a livello mentale. In questo momento non basta quello che abbiamo fatto finora, dobbiamo dare certamente di più”.
Queste le parole del terzino rossonero Abate: “Quello che ci ha limitato finora sono stati l’alternanza di prestazioni positive e negative, dovute a scarsa concentrazione ed appoggio. Dopo l’ultimo incontro c’era molta amarezza tra di noi. Non vogliamo buttare al vento quanto di buono fatto, per due mesi abbiamo giocato un buon calcio. Non possiamo accettare di ritrovarci in queste posizioni. I nostri obiettivi sono quello di conquistare l’Europa ma non in questa posizione, e poi vincere la Coppa Italia. Ogni giorno dobbiamo metterci più impegno e più cattiveria. Questa settimana ci siamo allenati molto bene per poter fare una grandissima prestazione contro i biancocelesti. Mi sono confrontato con alcuni compagni e tutti la pensiamo alla stessa maniera. Sono d’accordo con Riccardo (Montolivo, ndr), le qualità per poter far bene le abbiamo. L’alternanza delle nostre prestazioni dipendono dalla concentrazione che mettiamo nel lavoro. Dobbiamo trovare più continuità, nell’anno del terzo posto non perdemmo un colpo. Per giocare nel Milan 4-5 vittorie di fila sono la normalità e dobbiamo crescere dal punto di vista della mentalità. Con il tecnico lavoriamo benissimo, abbiamo molto affiatamento e a volte, quando non arrivano i risultati, dipende soprattutto dal punto di vista mentale. Secondo me stiamo mancando proprio in questo, nella continuità e nella testa. Come ci siamo rilassati un poco sono venuti meno i risultati, mentre quando siamo rimasti concentrati sono arrivati. Comunque ci sono anche molti aspetti positivi, l’allenatore ha portato cultura del lavoro e regole e inoltre in allenamento non ci sono mai stati problemi. Ripartire da zero non è facile per nessuno, tanto meno per noi come gruppo”.

Nuovo disco per Zucchero Fornaciari. Un album nuovo (etichetta Universal Music) pieno di inediti dal sapore rock-blues che richiama le atmosfere e la spontaneità di un suo vecchio lavoro “Oro, Incenso e Birra“, uno tra i dischi italiani più venduti nel mondo. Nella nuova opera, intitolata Black Cat, in uscita il prossimo 29 aprile, il cantante si avvale della collaborazione artistica dell’amico Bono Vox, che ha scritto il testo di “Streets Of Surrender (S.O.S.)“, una canzone contro l’odio, composta successivamente agli attacchi terroristici di Parigi dello scorso mese di novembre. Black cat sarà presentato dal vivo in anteprima mondiale all’Arena di Verona, dove Zucchero sosterrà i suoi unici 10 concerti in Italia per il 2016 (tra il 16 e il 28 settembre), nella prima tappa di un tour che vedrà l’artista italiano impegnato in tutto il mondo.
Oggi, sabato 19 marzo, torna l’Earth Hour, un’intera giornata per dire basta al cambiamento climatico. La “ola di buio” che prende il via dalle isole del Pacifico per terminare lungo le coste atlantiche. In svariati Paesi del mondo nei vari fusi locali, questa sera dalle 20,30 alle 21,30, nei luoghi pubblici e nelle case private verranno spente le luci per unirsi alla mobilitazione globale per salvare il Pianeta.
Per l’iniziativa, lanciata dal Wwf nel 2007, forte dell’accordo internazionale sul clima raggiunto a dicembre nel vertice Onu di Parigi, questa è la decima edizione. Dalla prima edizione, che vide coinvolta la sola città di Sidney, l’effetto domino dell’Ora della Terra l’anno scorso è arrivata a far spengere la luce in 7000 città e oltre 170 paesi e regioni del mondo, coinvolgendo più di 2 miliardi di persone e centinaia di imprese.
In questa edizione verranno spente le luci in 366 posti, tra monumenti e luoghi simbolo, di 178 Paesi: dalla Tour Eiffel all’Empire State Building di New York all’Opera House di Sydney. In Italia saranno 200 i Comuni e i palazzi storici che parteciperanno all’evento, patrocinato dai due rami del Parlamento e sostenuto dall’Anci e dalla Marina Militare. La manifestazione principale quest’anno si tiene a Roma. A Piero Angela spetterà il compito di spengere le luci a Fontana di Trevi che si tingerà dei colori della Terra grazie a proiezioni a led alimentate a energia solare su un sottofondo di musica jazz dal vivo.
Il buio coinvolgerà tutta la Penisola, dal Castello sforzesco di Milano al Teatro Massimo di Palermo, passando per l’Arena di Verona, la scalinata del Pincio a Bologna, Ponte Vecchio a Firenze e il Maschio Angioino a Napoli. La novità di quest’anno è “il clima nel piatto”, una partnership tra Wwf e Altromercato che darà vita a centinaia di cene sostenibili e solidali, a lume di candela, in tanti luoghi d’Italia. Torna ad essere tra i testimonial dell’Ora della Terra il cantante Marco Mengoni sostenuta anche da Fedez, Niccolò Fabi e Neri Marcorè. Anche il mondo dello sport sarà protagonista: i capitani di tutte le squadre della Lega B di calcio indosseranno le fasce verdi al braccio durante la gara, la Lega Basket vedrà i capitani riscaldarsi con una maglia verde indosso, il rugby assieme alla Federazione italiana e alla Nazionale Azzurra inviteranno a diventare ‘campioni del clima’. Un sondaggio di Gfk per il Wwf indica che la preoccupazione per il cambiamento climatico coinvolge il 94% della popolazione, con l’85% disposto a modificare il proprio stile di vita per ridurre l’impatto sull’ambiente.
In contemporanea, a Torino si gioca una partita ancor più importante: Juventus Parma. I bianconeri vincono 1 a 0 con gol di Del Piero, ma scoppia una violenta polemica: il Parma aveva trovato il pareggio inspiegabilmente annullato dall’arbitro De Santis. Moviole su moviole per analizzare l’azione, ma sull’incornata decisiva di Fabio Cannavaro non esiste alcun fallo, né altri comportamenti irregolari da annullare la rete. Le polemiche aumentano quando De Santis rilascia delle dichiarazioni in cui afferma di aver fischiato prima che Cannavaro colpisse la palla, ma i replay confutano la versione dell’arbitro romano. Alla fine la Lazio lo vinse lo stesso quello scudetto grazie alla clamorosa sconfitta dei bianconeri a Perugia. Sedici anni dopo, Massimo De Santis è tornato sull’accaduto e ai microfoni di Radio Crc ha spiegato: “Quell’errore in Juventus-Parma mi ha segnato per la vita. Feci un errore sull’errore: un arbitro di Roma non poteva arbitrare Juventus-Parma e lo dissi anche al designatore e col senno di poi mi sarei rifiutato. Al 90esimo ho sbagliato dando il calcio d’angolo, ma con l’esperienza acquisita e col senno di poi, nell’indecisione avrei dato rimessa. Con quell’episodio mi sono portato dietro la nomea di juventino…”.
Tutti i fan dei Nirvava e gli appassionati di musica si sono per lunghi anni interrogati sul misterioso suicidio di Kurt Cobain, leader celebre e frontman della band, giorno 5 Aprile del 1994.
