Massimiliano Farris, vice di Simone Inzaghi, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare la brutta sconfitta casalinga di sabato scorso della Lazio Primavera e per parlare del proseguio della stagione dei giovani biancocelesti. Contro l’Ascoli è stata una debàcle: “Sabato purtroppo non siamo riusciti a fare la partita contro l’Ascoli, noi venivamo da una serie di prestazioni positive e avevamo preparato bene la squadra. I ragazzi durante la settimana si erano allenati con grande concentrazione ed erano preparati a possibili insidie, purtroppo non siamo riusciti a fare nostra la gara contro una squadra con un tasso tecnico diverso dal nostro. Pensavamo di poter sfondare sugli esterni per aggirare la difesa avversaria con i nostri attaccanti, ma purtroppo le cose non sono andate così e non siamo riusciti a cambiare la partita in corso d’opera. Dopo il primo gol la squadra ha avuto un crollo e non è riuscita a mantenere gli equilibri, oggi parleremo con i ragazzi e cercheremo di capire bene cosa è successo“. Adesso bisogna difendere con i denti il terzo posto: “Guardando la classifica, la sconfitta ci obbliga a pensare alla terza piazza“. Tra due partite il Derby: “Siamo abituati ad affrontare una gara alla volta, sappiamo che dopo la Ternana abbiamo il derby ma prima pensiamo alla prossima sfida. Dobbiamo affrontare le partite con la testa giusta“. Peccato anche per il brutto infortunio di Dovidio: “Dovidio è cresciuto molto grazie al suo atteggiamento, il suo ruolo naturale è quello di terzino ma anche centrale difesa gioca bene. È un ragazzo che si applica ed ascolta, è un piacere allenarlo. Dispiace averlo perso per infortunio ma speriamo torni il prima possibile“.

Resterà in proiezione fino a oggi, 16 marzo, in 280 cinema d’Italia l’anteprima del nuovo film concerto di Vasco Rossi “Tutto in una notte/Live Kom 015”. Il cantante, presente alla sala 2 dell’Odeon di Milano, ha salutato il suo pubblico mandando in visibilio un centinaio dei suoi fan presenti che lo hanno accolto tra cori e urla. Neanche a dirlo per lo show del Blasco è stato registrato il solito sold out. Il suo spettacolo include il concerto del 3 luglio scorso allo Stadio San Paolo di Napoli. “Il concerto è rimasto intatto, la musica è potentissima, è esattamente quello che è stato suonato quella sera, non abbiamo aggiustato nulla”, ha dichiarato il Kom presentando il lavoro.
Il rock del cantante emiliano domina in tutto il film concerto. La musica, interpretata dalla ballerina Valentina Moer con sullo sfondo scorci di una Napoli poco conosciuta ma senza dubbio affascinante, poco hanno aggiunto alla spettacolarità del concerto: “Ha dato corpo alla musica”, ha spiegato Vasco, ma la performance della pur brava artista è sembrata aver poco a che fare con il resto. Il rock suonato dal Kom e dalla sua fantastica band – presenti il chitarrista Stef Burns accompagnato dalla moglie Maddalena Corvaglia e la corista Clara Moroni – si è dimostrato troppo forte e ha dimostrato ancora una volta di non aver bisogno di nessun aiuto esterno. L’ennesima prova si è avuta nella sala dove è stato proiettato il filmato, una platea trasformata in un’arena, in cui cori e canzoni urlate dal pubblico presente si confondono con quelli del concerto riuscendo a tratti anche a sovrastarli.
L’amore dei fan che seguono il Vasco, pronto a tornare sul palco a giugno con quattro date allo Stadio Olimpico di Roma, fa si che anche questo film concerto sarà un sicuro successo. Regista del filmato Peppe Romano: “Gli ho dato carta bianca perché avevamo già lavorato insieme e ho sentito che in lui c’era del genio” ha dichiarato Vasco, visibilmente emozionato, ringraziando l’autore. Dopo “Fronte del palco” del 1990 e il record di incassi “LiveKom 011” con “Tutto in una notte/Live Kom 015” per la terza volta Vasco Rossi è impegnato al cinema con un suo lavoro. Nonostante il grande riscontro di pubblico per la sua ennesima fatica, di fare cinema Vasco non ne ha la minima intenzione: “Non ho mai voluto, me l’hanno anche proposto ma meglio fare una cosa e farla bene: io ho avuto la fortuna di fare musica”.
Un capitano coraggioso, che alle critiche e alle malelingue rispose con quell’eurogol di rovesciata in quel Lazio-Napoli, Stefano ha sempre saputo di poter lasciare un segno indelebile e contro tutti c’è riuscito, lui è l’unico capitano nella storia calcistica romana ad aver alzato una coppa in una finale-derby. Stefano Mauri ne ha passate tante e ne ha visti tanti di calciatori andar via in questi 10 anni ma lui è rimasto, ha mostrato carattere in molte situazioni, i suoi compagni lo chiamano ancora capitano, nonostante per le varie vicissitudini non ha più la fascia sul braccio.
misti ad avversità, non crediamo sia una coppa al derby (anche se indelebile) a descrivere l’uomo Stefano Mauri, ma un’immagine ancor più emblematica è quella che vede Stefano uscire dall’ingiusto carcere preventivo, con la borsa in mano e il sorriso stampato bene in viso come a dire “Ho sempre riso in faccia a chi mi voleva finito…”.


