Alla vigilia di Lazio Sparta Praga, ottavo di ritorno di Europa League, mister Pioli insieme a Federico Marchetti hanno preso parola in conferenza. Di seguito l’intervista completa del tecnico biancoceleste:
Domani scenderà in campo una Lazio con tante assenze…
“Gli infortuni ci sono ma non dobbiamo piangerci addosso. Abbiamo un organico completo e possiamo sopperire alle assenze mettendo in campo una formazione competitiva”.
Mauri e Klose sono stati entrambi decisivi contro l’Atalanta. Domani giocheranno?
“Sono due giocatori importanti per come sanno vivere ed interpretare le partite. Sanno dare tanto in campo e fuori, domani vedrò se metterli in campo”.
Konko sarà della partita?
“Sono sempre ottimista ma per lui dobbiamo aspettare la rifinitura. Mi auguro che possa farcela, anche per avere maggior facoltà di scelta”.
Cosa potrebbe salvare questa stagione?
“Andare più avanti possibile in Europa e tentare una rimonta impossibile in campionato. Una vittoria domani ci darebbe entusiasmo e uno slancio importante per il prosieguo della stagione”.
Che Lazio vedremo domani?
“Nonostante il buon risultato dell’andata dobbiamo entrare in campo cercando di essere propositivi e fare nostra la partita. E’ una partita da affrontare con attenzione e lucidità, serviranno ritmo e molta intensità”.
Klose dopo la doppietta di domenica partirà dall’inizio?
“Klose è un giocatore con grandissima esperienza internazionale e sa leggere benissimo la partita. Credo che giocare bene e segnare ti aiuti anche nel recuperare meglio. Vediamo domani”.
Djordjevic?
“Ha un problema alla schiena e non credo sarà disponibile”.
Più forte lo Sparta o il Galatasaray?
“Difficile da dire, sono due squadre diverse. Credo il Galatasaray abbia un gioco diverso rispetto allo Sparta, concede più spazi agli avversari. I cechi nelle due fasi sono una squadra più compatta, noi abbiamo lavorato sui punti deboli dello Sparta, punteremo su quello”.
Errori da non commettere?
“Dovremo giocare una partita precisa giocando un calcio lineare e non forzando le situazioni. Dovremo essere molto compatti, l’avversario è molto insidioso”.
Cambio di modulo?
“Credo molto dipenderà dalle condizioni di Konko e da chi giocherà terzino destro, ma penso non cambieremo assetto. Non ho mai pensato che le posizioni iniziali siano così importanti nel calcio”.
Cercherete di fare subito gol o sfrutterete le ripartenze?
“Dovremo giocare una partita da squadra, cercando di leggere bene la partita. In alcuni momenti dovremo attaccare in modo deciso ma ovviamente dovremo essere bravi anche a difenderci. Dovremo essere molto lucidi”.
Tifosi?
“Sui tifosi mi sono già espresso, più siamo e meglio è. Sono la nostra arma in più. I tifosi devono venire a sostenerci e a seguire lo spettacolo del calcio. Ai miei giocatori dirò di pensare a giocare, credo abbiano le qualità per passare il turno”.
Domani è la partita più importante della sua carriera da allenatore? Mauri potrebbe giocare?
“Di partita importante ne ho giocate tante in passato e ne giocherò altre in futuro. Sicuramente domani è la più importante della stagione. Mauri è una possibilità, vediamo domani”.
Giulio Piras

Resterà in proiezione fino a oggi, 16 marzo, in 280 cinema d’Italia l’anteprima del nuovo film concerto di Vasco Rossi “Tutto in una notte/Live Kom 015”. Il cantante, presente alla sala 2 dell’Odeon di Milano, ha salutato il suo pubblico mandando in visibilio un centinaio dei suoi fan presenti che lo hanno accolto tra cori e urla. Neanche a dirlo per lo show del Blasco è stato registrato il solito sold out. Il suo spettacolo include il concerto del 3 luglio scorso allo Stadio San Paolo di Napoli. “Il concerto è rimasto intatto, la musica è potentissima, è esattamente quello che è stato suonato quella sera, non abbiamo aggiustato nulla”, ha dichiarato il Kom presentando il lavoro.
Il rock del cantante emiliano domina in tutto il film concerto. La musica, interpretata dalla ballerina Valentina Moer con sullo sfondo scorci di una Napoli poco conosciuta ma senza dubbio affascinante, poco hanno aggiunto alla spettacolarità del concerto: “Ha dato corpo alla musica”, ha spiegato Vasco, ma la performance della pur brava artista è sembrata aver poco a che fare con il resto. Il rock suonato dal Kom e dalla sua fantastica band – presenti il chitarrista Stef Burns accompagnato dalla moglie Maddalena Corvaglia e la corista Clara Moroni – si è dimostrato troppo forte e ha dimostrato ancora una volta di non aver bisogno di nessun aiuto esterno. L’ennesima prova si è avuta nella sala dove è stato proiettato il filmato, una platea trasformata in un’arena, in cui cori e canzoni urlate dal pubblico presente si confondono con quelli del concerto riuscendo a tratti anche a sovrastarli.
L’amore dei fan che seguono il Vasco, pronto a tornare sul palco a giugno con quattro date allo Stadio Olimpico di Roma, fa si che anche questo film concerto sarà un sicuro successo. Regista del filmato Peppe Romano: “Gli ho dato carta bianca perché avevamo già lavorato insieme e ho sentito che in lui c’era del genio” ha dichiarato Vasco, visibilmente emozionato, ringraziando l’autore. Dopo “Fronte del palco” del 1990 e il record di incassi “LiveKom 011” con “Tutto in una notte/Live Kom 015” per la terza volta Vasco Rossi è impegnato al cinema con un suo lavoro. Nonostante il grande riscontro di pubblico per la sua ennesima fatica, di fare cinema Vasco non ne ha la minima intenzione: “Non ho mai voluto, me l’hanno anche proposto ma meglio fare una cosa e farla bene: io ho avuto la fortuna di fare musica”.
Un capitano coraggioso, che alle critiche e alle malelingue rispose con quell’eurogol di rovesciata in quel Lazio-Napoli, Stefano ha sempre saputo di poter lasciare un segno indelebile e contro tutti c’è riuscito, lui è l’unico capitano nella storia calcistica romana ad aver alzato una coppa in una finale-derby. Stefano Mauri ne ha passate tante e ne ha visti tanti di calciatori andar via in questi 10 anni ma lui è rimasto, ha mostrato carattere in molte situazioni, i suoi compagni lo chiamano ancora capitano, nonostante per le varie vicissitudini non ha più la fascia sul braccio.
misti ad avversità, non crediamo sia una coppa al derby (anche se indelebile) a descrivere l’uomo Stefano Mauri, ma un’immagine ancor più emblematica è quella che vede Stefano uscire dall’ingiusto carcere preventivo, con la borsa in mano e il sorriso stampato bene in viso come a dire “Ho sempre riso in faccia a chi mi voleva finito…”.


