Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena) Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).
SERIE B
Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: la sfida salvezza dello Stadio Arechi tra Salernitana e Virtus Lanciano termina con una sconfitta interna, l’ennesima di questa stagione, per i granata di Menichini. 1-3 il risultato finale in favore degli abbruzzesi. Titolare per la prima volta Mamadou Tounkara, il quale tuttavia offre una prova molto sotto la soglia della sufficienza: egocentrico, solista e impegnato a tentare inutili “giochetti”, quando a Salerno in questo momento c’è bisogno di concretezza e cattiveria. Esce al minuto 60 tra i fischi dei tifosi. Solita panchina per Strakosha e Pollace, ancora fuori per infortunio Oikonomidis e i lungodegenti Prce e Ronaldo.
Filippini: la Pro Vercelli incappa in una sonora lezione sul campo del Bari: il tabellino recita 6-2 per i galletti al termine dei 90 minuti di gioco. Ancora panchina, l’ennesima, per Filippini, al quale mister Foscarini preferisce, come ormai da quasi due mesi, Mammarella.
Crecco: ancora titolare Luca Crecco, ma questa volta il Modena rimedia una brutta sconfitta (2-0), sul campo di uno Spezia in un grande momento di forma. 83 minuti per il mancino classe ’95, impreciso nei passaggi e poco attento in fase difensiva, letteralmente “dominato” dal centrocampo dei padroni di casa. Ha dimostrato di poter fare molto di più, ma del resto è stato una giornata storta per tutta la squadra di mister Crespo.
Minala: nella roboante vittoria del Bari (6-2) contro la Pro Vercelli, Joseph Minala guarda nuovamente dalla panchina i propri compagni. Mister Camplone evidentemente non vede nel giovane camerunense l’impegno giusto durante gli allenamenti settimanali.
LEGA PRO
Lombardi: pareggio a reti bianche per l’Ancona nella gara casalinga contro l’Arezzo, un punto che non serve a nulla ai marchigiani che vedono la zona playoff lontana ormai 5 punti. Ancora out Lombardi, alle prese con la rottura della quarta falange del piede destro. L’attaccante ne avrà almeno per un altro paio di settimane.
Rozzi: torna alla vittoria il Siena, che batte il Pontedera 2-0 e cerca di raggiungere l’ultimo treno playoff. Guarda dalla panchina Antonio Rozzi, giunto in Toscana con la voglia di riscattare una prima parte di stagione deludente a Lanciano in Serie B. Per ora non c’è aria di riscatto.
LIGUE 1
Perea: nemmeno la soddisfazione di entrare negli almanacchi del calcio per El Coco Perea, che non risulta nella lista dei convocati di Bradja nella sconfitta casalinga a dir poco umiliante subita dal Troyes contro un indomabile Paris Saint Germain: 0-9 il risultato finale, con 4 gol del solito Ibrahimovic. PSG che con questa vittoria si laurea campione di Francia.
PRIMERA DIVISION Messico
Alvaro Gonzalez: ennesima sconfitta, la terza consecutiva, per l’Atlas di Guadalajara, sempre più proiettato nei bassifondi della classifica della Primera Divisiòn messicana. 3-2 il risultato finale in casa del Veracruz. Solo panchina per El Tata Gonzalez dopo la opaca prova della settimana scorsa.
ALKA SUPERLIGAEN Danimarca
Elez: torna titolare dopo il turno di squalifica Josip Elez, ma l’Aarhus incappa in una sconfitta sul campo dell’Esbjerg: 2-1 recita il tabellino a fine partita. Discreta la prova del croato, incolpevole sui due gol degli avversari.
SUPER LEAGUE Svizzera
Vinicius: sconfitta per 4-2 sul campo del Grasshoppers per lo Zurigo di Vinicius, il quale però questa volta è costretto ad accomodarsi in panchina per tutti i 90 minuti dell’incontro. Sulla corsia sinistra, mister Sami Hyypia gli preferisce dopo molto tempo Koch.
Giulio Piras

Si è giocato ieri a Benevento il derby tra la squadra locale e la Casertana. Una gara molto attesa per via della posizione di alta classifica di entrambe le squadre. Il derby metteva di fronte la seconda e la terza forza del Girone C del campionato di Lega Pro ma, alla faccia dell’accesa rivalità esistente tra le due tifoserie, si è subito dimostrato un incontro senza storia. I tifosi ospiti presenti alla trasferta sono usciti dallo stadio completamente sbalorditi per l’esito del presunto big-match che invece si è rivelato una partita degna del più classico scapoli contro ammogliati in cui l’antisportivo “biscotto” ai danni del Lecce e delle altre contendenti al salto di categoria è stato confezionato a discapito di ogni sacrosanta regola di fair play.
Al termine dell’incontro la compagine di casa si è imposta nettamente con il risultato di 6-0 e, di contro, a Caserta a causa della inaspettata debacle è esplosa la rabbia e la contestazione dei tifosi. A quanto riportato da Il Mattino a farne le spese è stata la macchina, una Bmw, del calciatore rossoblu Gianluca De Angelis. L’automobile del giocatore, tra l’altro uno dei migliori elementi della Casertana per rendimento, era parcheggiata all’interno dello stadio Pinto. Dopo l’incendio sono subito accorsi sul posto i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno riportato la calma sedando le fiamme e indagando sull’accaduto. Il presidio delle forze dell’ordine è rimasto poi sul posto fino a poco dopo le nove ma non si sono verificati altri incidenti.
Lutto tra i tifosi biancocelesti. Si è spento in un ospedale milanese l’attore Riccardo Garrone. Nato a Roma l’1 novembre 1926 è deceduto all’età di 89 anni nella cittadina lombarda. Durante la sua carriera cinematografica e teatrale ha lavorato al fianco dei più grandi personaggi del mondo del cinema: da Mario Mattoli a Damiani, Fellini, Monicelli, Risi, Scola, Zampa. Popolarissimo anche in tv dove, a parte una famosa pubblicità di una nota marca di caffè, ha preso parte a molti spettacoli televisivi che ne hanno saputo esaltare la bravura, la simpatia e la preparazione. Per via della sua bella presenza e la recitazione misurata in genere ha interpretato ruoli di giovane elegante, simpatico e a volte un po’ disonesto. Nonostante sia stato un bravissimo protagonista di ruoli drammatici la sua ironia gli ha permesso di interpretare una notevole quantità di personaggi comici. Il simpaticissimo attore romano, amante del calcio, si è sempre dichiarato grande tifoso biancoceleste.

La voce del popolo laziale si è sempre fatta sentire, fiera e orgogliosa, ancor più forte in momenti che – usando un eufemismo – potremmo definire poco felici. Una voce che non è stata mai zittita, neanche dinanzi alle numerose angherie subite nel corso degli anni. Il nostro popolo ha fatto tesoro di tutte le difficoltà, uscendone sempre più forte. Giusto per ricordare i laziali hanno superato diversi momenti difficili: il calcio-scommesse, pesanti penalizzazioni, retrocessioni in B, una serie C sfiorata, società sull’orlo del fallimento e potremmo dilungarci oltre. Tali avversità avrebbe demolito qualsiasi tifoseria, ma non il popolo laziale che ne è sempre uscito rinforzato e ancora più unito. Il popolo laziale ha sempre mostrato al mondo intero quella “agguerrita” passione che tramandata di padre in figlio tiene in vita la Lazio. Sì, ha capito bene presidente, ciò che tiene in vita la Lazio è da sempre l’amore dei laziali per questi colori. Non è il bilancio in attivo, non è una coppa italia o l’acquisto di un pullman o di un palazzo. La Lazio vive grazie ai suoi tifosi e i tifosi vivono per la Lazio. Lei questo non lo capisce o non vuole capirlo: lo dicono i suoi atteggiamenti, i suoi 12 anni alla guida di questo club così prestigioso in passato, almeno fino al momento in cui lei non decise di rovinarlo. Lei sta togliendo tutto e non sta dando nulla. Giusto per citare qualcuna delle sue colpe: aver eliminato dalla dirigenza tutte le figure storiche del club, l’indolenza nel calciomercato (specie nelle sessioni invernali), il menefreghismo nei confronti dei tifosi (vedi alla voce trasferta a Varsavia). Ma soprattutto, la cosa più grave: lei ci ha tolto la libertà di sognare.
seggiolini vuoti e quel silenzio tombale è un vero e proprio strazio. Quindi non si meravigli quando 50mila persone esprimono il loro pensiero gridando “LIBERA LA LAZIO”. Ma il laziale, stia sicuro, vincerà anche stavolta perché giocatori, avversità, presidenti, allenatori sono sempre passati. L’unico che è sempre rimasto al proprio posto a combattere per difendere i valori della nostra nobiltà capitolina è stato il laziale. Il tifoso vorrebbe soltanto tornare a sognare e con lei questo non accadrà mai. Non a caso tempo fa in Tevere apparve uno striscione piuttosto esplicativo: “Lotito ladro di sogni!”. Si ricordi, Vox populi, vox Dei...

TRISTEMENTE E VINCENTE SIGNAL IDUNA PARK – Il Borussia Dortmund ieri ha giocato contro il Mainz, nella partita che avrebbe assegnato dei punti per la Bundesliga tedesca. Le due squadre non si sono mai viste di buon occhio e la battaglia è stata serrata, da uomini veri, accompagnata da un tifo, un latrato rabbioso di chi voleva assolutamente i tre punti. Tra quei tifosi ce n’era uno, un signore di ottant’anni, che durante l’incontro, e mentre guardava e seguiva con la pelle al vento come fosse un’armatura la partita è stato colto da un malore. Purtroppo nonostante i tentativi di rianimazione, non ce l’ha fatta. E’ passato a miglior vita nell’incredulità più totale della tifoseria, che man mano che apprendeva la notizia reagiva, si emozionava e culminava la celebrazione della perdita del “collega” tifoso inneggiando e dedicandogli “You’ll never walk alone” ostentando le proprie sciarpe.