Sanremo 2016 ha incoronato vincitori gli Stadio con il brano ‘Un giorno mi dirai’. Al secondo posto si è piazzata Francesca Michielin con ‘Nessun grado di separazione‘ e sul terzo gradino del podio la coppia Caccamo-Iurato con il brano ‘Via di qui‘. Così ha deciso lo spareggio finale al televoto. A decretare i tre superfinalisti il voto congiunto di giurie demoscopiche, giuria di esperti e televoto sui 16 in gara (Irene Fornaciari è stata ripescata all’inizio della serata). “Non avremmo mai pensato di vincere il Festival di Sanremo”, ha commentato ancora sul palco Gaetano Curreri. Mentre Francesca Michielin ha citato Jovanotti: “Sono una ragazza fortunata”. “Evviva!”, ha gridato Giovanni Caccamo entrando con Deborah Iurato in sala stampa per la conferenza stampa notturna dei vincitori. Gli Stadio si sono aggiudicati altri tre premi: il Premio Bigazzi per la miglior musica, il Premio della Sala Stampa Radio e il premio per la miglior cover del giovedì sera. Il Premio della Critica Mia Martini è andato invece a Patty Pravo, che l’ha dedicato proprio al leader degli Stadio Gaetano Curreri, il quale aveva firmato insieme a Vasco ‘E dimmi che non vuoi morire’, pezzo di gran successo partito proprio da Sanremo. Ironia della sorte il pezzo con cui gli Stadio hanno vinto era stato scartato lo scorso anno dal festival. “Ma era molto diverso da questa versione -ha spiegato Curreri- era un provino. E poi l’anno scorso non eravamo così convinti perché non avevamo l’album pronto. Adesso il disco c’è ed è belllissimo, quindi è stato molto meglio venire al festival quest’anno”.
Fonte: Adnkronos

Un calciomercato faraonico, ma privo di senso logico – Eppure in estate lo United è stata tra le regine d’Inghilterra. Ben 139 milioni di euro spesi per acquistare giovani di talento come Martial, Deapay, Schneiderlin, Darmian, ma anche il veterano Schweinsteiger. Nuove leve unite all’esperienza del tedesco e dei veterani Rooney, Carrick e Mata. Ma come spesso accade troppe prime donne non fanno bene al club. L’unione di squadra non è mai stata palpabile in casa Red Devils, con i nuovi che spesso hanno giocato per se stessi con l’obiettivo di mettersi in mostra. Se a ciò si unisce una difesa alquanto fragile e schemi di Van Gaal troppo articolati e mai recepiti dai calciatori, l’attuale risultato potrebbe non apparire così sorprendente.
Dimenticare il passato e pensare al futuro – Vedere lo United in queste condizioni fa veramente male a chi ama il calcio. La nostalgia dell’era Ferguson è sempre viva in tutti noi appassionati di Premier League, ma è pur vero che bisogna guardare avanti. I trionfi ci sono stati ma non torneranno se non si progetta un futuro vero, sensato, fatto di programmazione e di duro lavoro. Mourinho dovrebbe essere il prossimo allenatore a sedersi sulla calda panchina dell’Old Trafford. Lui, lo Special One, potrebbe essere l’uomo giusto al posto nel momento giusto. Anche il portoghese, come il Manchester United, è voglioso di rivincita, di far vedere a tutti che il migliore allenatore è ancora lui. Lo stesso deve fare lo United e tornare a competere per i vertici in Inghilterra e in Europa.