sabato, Maggio 4, 2024

LAZIO NEWS

Classifica

Ultima Partita

Prossima Partita

LEGGI ANCHE

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli resiste ancora: Brocchi prima scelta

Una sfilata con pochi sorrisi, finestrini che oscurano a fatica volti ancora più bui. La Lazio si rinchiude di nuovo in ritiro, il terzo della stagione. Il centro sportivo di Formello apre i battenti ai giocatori e allo staff tecnico, accolti da pochi, pochissimi tifosi presenti. I primi a varcare i cancelli, Stefano Pioli e Lucas Biglia (l’argentino in compagnia della famiglia): allenatore e capitano di una squadra smarrita. La presenza del tecnico emiliano, di questi tempi, è già di per sé una notizia: il mister nato a Parma rimane a bordo del vascello biancoceleste, ma la presa sul timone rischia di scivolargli di mano da un momento all’altro. La fiducia ribaditagli da Claudio Lotito, in ogni caso, gli offre la possibilità di giocarsi le carte della permanenza nelle prossime partite.

PUBBLICITA

ZONA RETROCESSIONE A 5 PUNTI, SAMP PRIMO CROCEVIA – Giovedì la trasferta di Europa League a Saint-Étienne, quattro giorni dopo la sfida dell’Olimpico alla Sampdoria di Montella: due test potenzialmente decisivi (più il secondo che il primo, con il passaggio del turno da capolista già assicurato), prima dell’esordio in Coppa Italia e soprattutto dell’ultima uscita annuale contro l’Inter. Se con i blucerchiati arrivasse un’altra prova deludente, la fermata del capolinea per Pioli sarebbe più di un’eventualità all’orizzonte. Un misero punto nelle ultime sei giornate è un ruolino di marcia che la Lazio non può permettersi di peggiorare. E pensare che, dopo l’ultima vittoria contro il Torino (datata 25 ottobre), i biancocelesti erano primi nella classifica dell’anno solare: 60 punti raccolti, come la Juventus. Dopo un mese e mezzo si ritrovano sprofondati al sesto posto, a -14 dai bianconeri. Ancora più preoccupanti, i soli cinque punti che separano Klose e compagni dal terzultimo posto, occupato dal Frosinone. Uno stravolgimento totale del rendimento e, ancor più, delle prospettive di una squadra in piena crisi d’identità.

BROCCHI PRIMA SCELTA: “MA LE VOCI SULLA LAZIO NON MI INTERESSANO” – Quell’identità che, in caso di benservito a Pioli, la società sarebbe orientata a ritrovare in Cristian Brocchi. L’ex centrocampista laziale è al momento in stand-by, ma rimane il nome in cima alla lista di Lotito e Tare. Contratto di sei mesi, cifre contenute, voglia di misurarsi sul grande palcoscenico della Serie A: l’identikit dell’attuale allenatore della Primavera del Milan è considerato come il più spendibile dalla dirigenza. Con il valore aggiunto della confidenza e della presa sullo spogliatoio: per Brocchi (128 presenze in cinque stagioni con la maglia biancoceleste) si aprirebbero le porte di un vero e proprio ritorno a casa. A Formello ritroverebbe ben 8 giocatori con cui ha condiviso tante battaglie: da Marchetti a Klose, da Candreva a Lulic, passando per Radu, Konko, Onazi e il suo grande amico Mauri, senza dimenticare il legame praticamente fraterno con Matri. Una mossa per certi versi simile a quella che lo stesso Milan operò con Clarence Seedorf, prima, e Pippo Inzaghi, poi. Con i rischi, annessi e connessi, legati alla breve esperienza maturata sulla panchina. Quinto in classifica nel girone B, Brocchi assicura di pensare solamente alla Primavera rossonera: “Le voci sulla Lazio? Sono solo discorsi mediatici, non mi interessano e – le sue parole a margine della gara persa con il Bologna – non ne parlo per rispetto delle persone. In senso generale, questi accostamenti sono gratificanti ma – spiega il tecnico classe ’76 – mi sembra rispettoso per tutti parlare solo ed esclusivamente dei miei obiettivi con la Primavera”. Un sintetico “non so nulla” arriva invece dall’ad milanista Adriano Galliani. A Milanello, insomma, le bocche non rimangono cucite, ma neanche si sbilanciano. Brocchi, in ogni caso, guadagna lo scettro di prima opzione in caso di esonero di Pioli. In una graduatoria di profili che vede, tra gli altri, gli ex ct Lippi e Prandelli e le piste estere Murat Yakin e Lucien Favre.

Fonte : La Repubblica


LIVE NEWS