Inzaghi pronto a diventare l’allenatore con più presenza nella Lazio, riuscirebbe a entrare anche in questa statistica della storia
Inzaghi pronto a diventare l’allenatore della Lazio con più presenze di sempre. Quando iniziò la sua avventura in biancoceleste, nessuno poteva mai immaginare che oggi la Lazio e soprattutto Simone Inzaghi potessero raggiungere questi storici traguardi. Ma quest’anno, la storia della Lazio sta cambiando grazie soprattutto a questo allenatore. Sono tanti i record battuti dalla banda del mister piacentino e nessuno ha intenzione di fermarsi, il prossimo potrebbe essere proprio lui. Con la partita di oggi infatti, Simone, siederà per la 182ima volta sulla panchina biancoceleste e con le 20 partite di campionato che mancano, riuscirà a raggiungere il primo in questa speciale classifica, Dino Zoff a quota 202 panchine con la Lazio, primato assoluto. Se oggi dovesse passare il turno in Coppa Italia, andrebbe poi a giocarsi anche i quarti e a quel punto supererebbe il mito Zoff portandosi al primo posto, sarebbe un altro traguardo raggiunto.
CALCIOMERCATO LAZIO Escalante è a Roma e si sta sottoponendo alle visite mediche
CALCIOMERCATO LAZIO Escalante – Nella serata di ieri, Gonzalo Escalante è approdato a Roma per iniziare la nuova avventura con la maglia biancoceleste. Il centrocampista ha firmato un contratto di quattro anni a 1,5 milione a stagione. Anche se in questo momento sta svolgendo le visite mediche di rito, il suo innesto e la sua avventura in biancoceleste dovrebbe incominciare a partire da giugno prossimo. Infatti il calciatore, dovrebbe tornare poi nella sua squadra, l’Eibar e finire la stagione con loro. Manca ormai solo l’ufficialità ma è questione di ore e poi Escalante sarà un nuovo calciatore biancoceleste.
Il presidente Claudio Lotito dopo le polemiche dei giorni scorsi telefona ad Andrea Lenzini, nipote del presidente del primo scudetto biancoceleste Umberto, per scusarsi.
Il presidente Lotito chiama Lenzini per scusarsi. A svelarlo è lo stesso Andrea Lenzini tramite i social: “Questa sera ho ricevuto la telefonata del presidente Claudio Lotito al quale ho fatto i complimenti per la nostra LAZIO e per il lavoro svolto. Lui mi ha detto che non era proprio quello il senso del suo discorso sulla presidenza UMBERTO LENZINI, ha espresso dispiacere per i malumori arrivati dalle sue parole male interpretate.
Siccome nel tempo ho imparato un po’ a conoscerlo posso credergli. Io sono uno che crede nella buona fede delle persone. Credo che se un presidente di una società come la Lazio, prende in mano il telefono, mi telefona e dice certe cose, lo fa perché vuole fare chiarezza in primis con me. Infatti nel tempo, specialmente con me, ha sempre speso parole di elogio su Umberto Lenzini. Io direi di fare un passo avanti… FORZA LAZIO SEMPRE”.
LA NOSTRA STORIA Odoacre Pardini nacque a Pietrasanta il 14 gennaio 1905. Inizia con la Lucchese dove milita dal 1920 al 1924.
Nell’estate 1924 Pardini arriva alla Lazio con cui gioca come difensore-centrocampista prima di tornare alla Lucchese probabilmente in prestito. Nel 1926 è nuovamente alla Lazio dove resta per sette stagioni fino al 1933. A Roma veniva chiamato “‘Morbidone’. Passa poi al Pisa per disputare il campionato di 1^ Divisione 1933/34.
Un solo anno per poi tornare a Roma dove, in attesa di un nuovo contratto, si allena con la Lazio. Firma in seguito nuovamente con il club biancoceleste dove gioca altri due anni prima di ritirarsi dal calcio giocato. Con la Lazio vince la Coppa Fornari. Dal 1938 al 1941 allena il Pontedera. Oltre che ottimo calciatore fu alpinista, nuotatore, pugile e velocista. Muore a Pietrasanta nel dicembre del 1977.
LAZIO FORMELLO Primo allenamento settimanale ed è già tempo di rifinitura per i ragazzi di Inzaghi, domani in campo all’Olimpico contro la Cremonese per gli ottavi di finale di Coppa Italia.
LAZIO FORMELLO Subito rifinitura per Inzaghi e i suoi ragazzi. Domani alle ore 18 si torna in campo contro la Cremonese per l’esordio stagionale in Coppa Italia. Assenti sicuri Leiva e Marusic squalificati, a loro si aggiungono, come dichiarato dallo stesso Inzaghi, Lulic, Correa, Radu e Lukaku. Altri due assenti nella rifinitura odierna. Si tratta di Strakosha e Caicedo. Probabile in porta la presenza di Proto. Per il resto ampi spazio al turnover, con Berisha, Jony, Patric (da esterno destro), e Bastos quasi certi di una maglia. Con loro Luiz Felipe, Parolo e Cataldi e probabilmente gli stakanovisti Acerbi e Immobile. In cerca di spazio anche Adekanye e Andrè Anderson, che comunque dovrebbero partire dalla panchina, ma troveranno sicuramente spazio a gara in corso. Possibile che uno tra Luis Alberto e Milinkovic parta dall’inizio. Vavro tornerà tra i convocati.
COPPA ITALIA LAZIO CREMONESE Mister Inzaghi ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel alla vigilia della sfida valida per gli ottavi di finale della competizione di cui i biancocelesti sono detentori.
COPPA ITALIA LAZIO CREMONESE Inzaghi: “Sappiamo cosa rappresenta per noi la Coppa Italia. Abbiamo vinto l’ultima edizione, ma in passato abbiamo giocato una finale con la Juventus nel 2017 e disputato una semifinale nel 2018 con il Milan. Vogliamo ricominciare al meglio il nostro percorso in Coppa Italia con una gara da approcciare nel miglior modo possibile”.
QUATTRO ASSENTI SICURI
“Dobbiamo avere voglia di vincere a prescindere dall’avversario che affronteremo e dalla manifestazione in cui ci misureremo. Abbiamo qualche problema dopo la prestazione impegnativa si sabato scorso. Stefan Radu, Senad Lulic, Joaquin Correa e Jordan Lukaku non prenderanno parte alla partita con la Cremonese. Domani ci sarà la rifinitura e poi deciderò l’undici da schierare”.
PALOMBI TORNA ALL’OLIMPICO
“Rivedrò con piacere Massimo Rastelli, è stato importante per me perché giocavamo spesso in attacco insieme a Piacenza, mi serviva molti assist. È un tecnico molto preparato e molto bravo, le sue squadre sono sempre molto organizzate. Ritroverò con piacere anche Simone Palombi che con me è cresciuto molto a livello giovanile ed insieme abbiamo vinto molto. Denis Vavro tornerà tra i convocati dopo 40 giorni di assenza, non è pronto per giocare e continueremo a monitorarlo nei suoi progressi”.
COPPA ITALIA LAZIO CREMONESE Massimo Rastelli, allenatore dei lombardi è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida valida per gli ottavi di finale del trofeo.
COPPA ITALIA LAZIO CREMONESE Rastelli: “Domani mi aspetto una prova di personalità e di carattere. Ho ritrovato la squadra al meglio, vogliamo onorare al meglio la Coppa Italia, soprattutto per il percorso che ci ha portati qui. Sappiamo però che affrontiamo una squadra fortissima come la Lazio, che viene da 10 vittorie di fila e sta esprimendo una condizione fisica e mentale pazzesca. Abbiamo resettato tutto e siamo ripartiti da zero. Cercheremo di portare avanti il lavoro intrapreso, sarà fondamentale l’interpretazione. Conteranno ovviamente i risultati, domani e soprattutto in campionato”.
LAZIO CREMONESE Probabili formazioni — In vista del match di domani, valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia, il tecnico biancoceleste sembra intenzionato a fare largo uso del turnover. In difesa, probabile l’impiego di Bastos a scapito di Radu, con Acerbi inamovibile e Luiz Felipe a completare il reparto. In corsia agiranno Patric e Jony, rispettivamente al posto di Lazzari e Lulic. Sembra destinata a cambiare totalmente anche la linea mediana, dove mancheranno con tutta probabilità Leiva, Milinkovic e Luis Alberto a beneficio di Cataldi, Parolo e Berisha. In avanti confermata la coppia anti Napoli composta da Caicedo e Immobile.
Dopo le polemiche per la ‘Lazietta’ del primo atto, nella seconda uscita della sua ‘rubrica’ il portavoce della Lazio Diaconale si scaglia contro i ‘gufetti’.
LAZIO Diaconale si scaglia contro i ‘gufetti’. Queste le parole del portavoce biancoceleste nel secondo editoriale della sua ‘rubrica‘:
“Taccuino biancoceleste
La moria dei gufetti
Sabato sera i gufetti che avevano soppiantato i tordi sugli alberi dei Lungotevere sono stramazzati al suolo. La Protezione animale, prontamente accorsa, ha sentenziato che a provocare lo straordinario fenomeno non era stata una improvvisa epidemia aviaria ma il risultato di Lazio-Napoli. I gufetti, semplicemente, non avevano retto il fallimento dei loro malocchi.
Molti di questi gufetti erano provenienti dal Nord e speravano in un passo falso dei biancocelesti in grado di favorire la corsa verso il vertice della classifica delle squadre settentrionali. Altri venivano dalla sponda romana occupata dai “cugini” (a proposito, auguri sinceri di pronta guarigione a Nicolò Zaniolo) ed avevano motivazioni più che comprensibili. Un piccola parte, infine, era composta dagli ultimi esemplari degli aquilotti gufizzati. Cioè di quel sempre più ridotto numero di laziali masochisti che se non piangono, criticano e si lamentano non si divertono. E che avevano prima preso a pretesto la battuta sulla “Lazietta” per pronosticare la fine dell’avventura dei ragazzi di Inzaghi senza capire che il termine non voleva essere una valutazione di merito sulle squadre del passato ma solo la constatazione di come gli avversari consideravano la società di quelle epoche.
Poi si erano inalberati per la definizione “occasionale” data dal Presidente Claudio Lotito allo scudetto del ’74 senza rendersi conto che proprio l’occasionalità ha reso l’evento eccezionale, straordinario, meraviglioso ed ha trasformato i suoi artefici nei simboli dell’orgoglio laziale. E, infine, si erano fatti venire il mal di pancia per i riferimenti, sempre del Presidente, allo scudetto del 2000, diretti non a criticare i campionissimi dell’epoca ma a rilevare che la finanza applicata al calcio può portare a risultati importanti ma può anche produrre fallimenti completi. La finanza è, per definizione, un rischio.
Naturalmente la scomparsa dei gufetti è solo temporanea. Presto o tardi torneranno. Per questo i tifosi laziali hanno il dovere di stare con stare con i piedi ben saldi per terra. Senza però rinunciare alla libertà di sognare e di volare in alto!”.
Il centrocampista della Lazio Cataldi in una lunga intervista tra sogno scudetto e prospettive per il futuro.
LAZIO Cataldi ai microfoni di ‘Radio Anch’Io Sport’: “L’estate 2018 rientravo dallo sfortunato prestito a Benevento, la Lazio aveva fatto grandi acquisti ma io ero convinto di me stesso. Me la volevo giocare almeno fino a gennaio, mi sono messo sotto, ho lavorato, parlato col mister e col ds e ho dato il massimo. Ho cercato di aiutare la squadra e le cose sono andate sempre meglio. Sono contento della scelta che ho fatto, spero di continuare così.Se penso a un trasferimento? Non voglio cambiare aria, vorrei impormi con questa maglia che porto sin da bambino”
“Stare in panchina non è facile, ma penso che il nostro centrocampo sia il più forte d’Italia dopo quello della Juve. Magari non gioco ogni domenica, ma si può dare una mano anche entrando dalla panchina, lavorerò di più per cercare di guadagnare più spazio”.
Poi sulle possibilità Scudetto: “Sicuramente fare 10 vittorie di file è stata una cosa inaspettata, non si parte con in mente quell’obiettivo. Le cose sono andate bene, ci abbiamo creduto fino all’ultimo in tutte le partite e stiamo portando a casa i frutti di quello che creiamo. All’inizio non era così, non sfruttavamo tutte le nostre occasioni da gol. Scudetto? Nello spogliatoio si scherza in maniera goliardica, ma non mai abbiamo parlato seriamente di questo. Stiamo facendo bene, il nostro obiettivo rimane la Champions che ci siamo prefissati a inizio campionato. Tenevamo tanto anche all’Europa League, ma siamo usciti e quindi adesso stiamo mettendo anima e corpo negli allenamenti per raggiungere il quarto posto. Poi se quando mancheranno 5 giornate saremo ancora lì vicini, allora ci proveremo. Ma per ora pensiamo partita dopo partita”.
Sugli arbitri: “Sono cambiato molto caratterialmente, prima ero più focoso. Discutevo e non ragionavo molto, preso dalla partita e dai momenti. Ora sono cresciuto, anche se ultimamente prendo tanti cartellini pur non volendolo (ride, ndr). Gli arbitri sono tranquilli, fare il loro lavoro è complicato ma sono dei professionisti come noi e si comportano come tali. Come possiamo sbagliare noi calciatori, possono farlo anche gli arbitri. A loro va tutta la nostra comprensione per quello che fanno. Dobbiamo cercare di farli lavorare al meglio in campo per fargli gestire meglio i momenti difficili”.
Su Lazio-Atalanta, la svolta della stagione: “Dentro lo spogliatoio, dopo quel primo tempo, ci siamo guardati tutti in faccia cercando di rimanere lucidi per riprendere la partita. L’Atalanta è fortissima, in quel momento loro ci avevano fatto 3 gol ma noi pensavamo di avere le carte in regola per fargliene altrettanti Ci siamo riusciti e questo ci ha dato la scossa. Adesso crediamo in quello che facciamo fino all’ultimo, abbiamo vinto tante partite nei finali e ormai non è più un caso. La Lazio non molla e i risultati ci stanno dando ragione. L’eliminazione dall’Europa League un vantaggio? Potrebbe esserlo, ma a me piace portare la Lazio in giro per l’Europa. Quindi è brutto essere usciti. Era un girone impegnativo ma eravamo favoriti, abbiamo buttato la qualificazione pagando le due sconfitte immeritate contro il Celtic. Dispiace, ma adesso abbiamo altro in testa”.
Sui giovani italiani: “I giovani rispetto a qualche anno fa sono più agevolati. La loro voglia di giocare emerge di più, anche se è giusto che gli allenatori facciano delle scelte a prescindere dall’età. Ci sono dei gruppi che fanno dell’esperienza la loro arma migliore: la Lazio è metà e metà, abbiamo giocatori d’esperienza e giovani fortissimi”.
Infine un commento sull’infortunio di Zaniolo: “Stavo guardando la partita, per queste situazioni non esiste colore della maglia che tenga. L’ho conosciuto in un piccolo stage della Nazionale, mi dispiace molto e non trovo neanche le parole. Spero si possa riprendere presto. Gli faccio un grosso in bocca al lupo”.
Lazio Giordano su Immobile che lo ha da poco raggiunto nella classifica dei bomber storici biancocelesti
Lazio Giordano su Immobile – Con la rete realizzata contro il Napoli, Immobile è arrivato a quota 108 con la maglia della Lazio come uno dei più grandi attaccanti di questa società, Bruno Giordano. L’ex attaccante è stato intervistato e ha parlato così su Immobile:
“Si merita tutto, sta andando molto bene. 108 gol non sono assolutamente pochi, ha dovuto metterci sacrificio, impegno e fatica nel lavoro, per questo gli dico bravo. Non mi dispiace che mi abbia superato, il tempo sì sa, fa cambiare le cose. Anzi, sono contento per lui e sopratutto per la Lazio, grazie a questa punta potrà andare sempre più in alto. Ciro rafforza la tradizione dei grandi attaccanti”.
“Un paragone tra noi due? Beh molto difficili, abbiamo caratteristiche diverse e ovviamente ora il calcio è molto diverso da quello di un tempo, specialmente per le punte. Prima era molto più difficile realizzare i gol, ma non lo dico io, ma i numeri. Andiamo a prendere Riva che io reputo l’attaccante italiano più forte di sempre, lui è riuscito a fare 150 gol e con il tempo lo hanno superato in molti. Però non sto dicendo che Ciro non sia straordinario”.
“All’inizio non era ben visto, la Lazio aveva appena perso Klose e lui aveva il compito di sostituire una grande punta oltre che persona come il tedesco. Io l’avevo comunque difeso anche se ammetto, non pensavo potesse raggiungere questi livelli. Sotto porta è molto più freddo e riesce a sbagliare pochi gol. Sicuramente avrà acquisito esperienza, in più la Lazio gioca per lui, gli servono i palloni giusti per metterlo nella condizione migliore di realizzare dei gol”.
Lazio Immobile da record – Quello a cui stiamo assistendo è senza dubbio uno dei migliori attaccanti degli ultimi anni della Serie A
Lazio Immobile da record – Questa è una stagione straordinaria, non solo per la Lazio ma anche per il suo centravanti Ciro Immobile. L’attaccante di Torre Annunziata con il gol siglato contro il Napoli, è arrivato a quota 20 gol in campionato solo nel girone d’andata. Già, un bottino molto importante, 20 gol in sole 19 partite, perché la Lazio deve recuperare ancora il match contro il Verona e in questa partita i numero 17 potrà aumentare ancora di più il numero dei suoi gol nel giro d’andata.
Nessuno come lui – Infatti, nessun attaccante in Serie A, era riuscito fino a questo momento a raggiungere questa cifra con tante marcature nel giro d’andata, l’unico a riuscirci è stato King Ciro. Higuain ci provò nel 2015/2016 arrivando nel girone d’andata con ben 18 gol concludendo poi la stagione con 36 marcature, anche Toni arrivò a quota 18 nella stagione 2005/2006. Mentre due anni fa, l’argentino Icardi arrivò a quota 17. Ciro potrebbe non solo togliere questo record a Higuain, ma anche lo score come migliore marcato in una stagione se dovesse segnare più di 36 reti al termine di questo campionato. Numeri da capogiro per l’attaccante laziale.
BIGLIETTI LAZIO SAMPDORIA – Da oggi sarà possibile acquistare i biglietti per il match casalinga contro la Sampdoria
BIGLIETTI LAZIO SAMPDORIA – La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di lunedi 13 gennaio, saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di campionato LAZIO – SAMPDORIA in programma sabato 18 gennaio alle ore 15:00.
TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.
I tagliandi si potranno acquistare presso:
– I nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco
– Il sito internet SPORT.TICKETONE.IT per l’acquisto HOME TICKETING per cui è necessario disporre di una stampantelaser e, la modalità PASSBOOK – PASSWALLET (lettura al tornello da smartphone).
Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tuttele patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.
Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori è necessario esibire
in alternativa in originale o in copia:
– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;
– carta d’identità;
– lo stato di famiglia con foto;
– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).
Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le disposizioni dell’osservatoriosulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.
Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66/C e sarà aperto il giorno della partita, dalle ore 10:00 alle 15:00 con la disponibilità solo per la stampa deitagliandi di Lazio – Sampdoria.
SETTORI E PREZZI
SETTORE
INTERO
RID. UNDER 16 (*)
INVALIDI CIVILI 100% (**)
Promo Sky
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE
200 €
==
==
==
TRIBUNA MONTE MARIO CENTRALE
110 €
60 €
60 €
==
TRIBUNA MONTE MARIO
70 €
40 €
40 €
35 €
TRIBUNA TEVERE TOP
55 €
30 €
30 €
==
TRIBUNA TEVERE
40 €
20 €
20 €
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TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA (**)
18 €
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TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR. ACC.GNO (**)
18 €
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DISTINTI NORD EST
18 €
10 €
10 €
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DISTINTI NORD OVEST
18 €
10 €
10 €
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DISTINTI SUD EST
18 €
10 €
10 €
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SETTORE OSPITI – DISTINTI SUD OVEST
18 €
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CURVA NORD
18 €
10 €
10 €
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(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/2003
(**) I tagliandi ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti, posso essere acquistati solo presso iLazio Style 1900. (***) Tariffa riservata al settore della Tribuna Monte Mario, acquistabile solo on-line dagli abbonati Sky Extra – clicca qui per ulteriori informazioni.
I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2015 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto. Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.
SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 11:00 di sabato 18 gennaio abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE con questi prezzi:
S E T T O R E
INTERO
RID. UNDER 16 (*)
INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE
200 €
==
==
TRIBUNA MONTE MARIO CENTRALE
110 €
60 €
60 €
TRIBUNA MONTE MARIO
70 €
40 €
40 €
TRIBUNA TEVERE TOP
55 €
30 €
30 €
TRIBUNA TEVERE
40 €
20 €
20 €
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA
18 €
==
==
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO
18 €
==
==
NON CI SONO RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE.
SETTORE OSPITI: sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di venerdi 17 gennaio, presso:
– le ricevitorie nazionali della Listicket-gruppo Ticketone (per consultare l’elenco clicca qui,)
SI RICORDA CHE E’ POSSIBILE FARE I CAMBI NOMINATIVI DEI TAGLIANDI E DEGLI ABBONAMENTI (QUANDO PREVISTO) SOLO ENTRO LE ORE 24:00 DEL GIORNO PRIMA DELLA GARA.
Lazio Paratici mette anche la Lazio nella lotta Scudetto insieme alla sua squadra, la Juve e all’Inter
Lazio Paratici – Prima dell’inizio della partita tra Roma e Juve, il ds Paratici, è intervenuto per parlare della lotta Scudetto, in questo discorso, ha inserito anche la Lazio:
“Nella lotta per lo Scudetto è inclusa anche la Lazio, è una squadra molto forte, lo ha dimostrato anche contro di noi. Quindi vorrei fare loro i miei complimenti”.
LA NOSTRA STORIA George Raynor nasce a Hoyland nello Yorkshire il 13 gennaio 1907.
Dopo aver guidato alcune squadre inglesi di diverse categorie allena la nazionale svedese ai mondiali in Brasile del 1950 dove gli Scandinavi conquistano il terzo posto. Piazzamento confermato nei Giochi Olimpici di Helsinky del 1952. Il Presidente Costantino Tessarolo nella stagione 1954/55 lo porta a Roma per allenare la Lazio in sostituzione dell’esonerato Federico Allasio. Raynor è l’allenatore in campo mentre Roberto Copernico è il D.T..
L’esperienza in biancoceleste dura una sola stagione in quanto l’anno dopo al suo posto viene preso Luigi Ferrero. Nel 1956 allena la squadra inglese del Coventry City e, nelle stagioni seguenti, del Doncaster Rovers e poi dello Skegness Town. Intanto, sempre alla guida della Nazionale svedese, perde la finale dei campionati del mondo di Svezia del 1958 contro il Brasile. È deceduto il 24 novembre del 1985.
Che Curva ragazzi! Se la Lazio è riuscita a portare a casa i 3 punti lo deve anche e soprattutto alla sua gente che non ha smesso mai di incitare la squadra. Lazio Napoli che tifo!
La magia che si era creata ieri sera d’altronde poteva far presagire solo un finale positivo e straordinario. Una festa sugli spalti per i 120 anni della società, una scenografia della Curva Nord da brividi a ricordare tutte le sezioni della polisportiva più grande d’Europa. Poi la partita: un Lazio Napoli d’alta quota per i biancocelesti che volevano continuare a cullare il sogno Scudetto. Una partita molto bloccata con la squadra di Inzaghi che voleva a tutti i costi tenere bassi i ritmi e il Napoli sornione alla ricerca di ripartenze fulminee. Il canovaccio della gara sembrava portare ad un pareggio che avrebbe certamente accontentato i partenopei ma non gli Inzaghi boys.
E sugli spalti? Un tifo delle grandi occasioni, una Curva Nord che non ha mai smesso di cantare e incitare la squadra. Anche nel secondo tempo quando sembrava che la Lazio fosse calata e il Napoli aveva pericolosamente preso il centrocampo. I tifosi ci hanno sempre creduto e il messaggio è arrivato certamente anche alla squadra quando Immobile toglie il pallone a Ospina e tira in porta. Si gonfia la rete e si gonfia il cuore dei 40.000 tifosi presenti che possono esultare di gioia: la Lazio continua il suo sogno così come della sua gente. Non svegliateci!
LAZIO NAPOLI 1-0 | Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli non è d’accordo con la decisione dell’arbitro Orsato. Il portiere ha commentato il goal di Ciro Immobile in Lazio-Napoli tramite il proprio account social. “Su Ospina secondo me c’è fallo di Immobile e nessuno lo ha fatto notare all’arbitro, senza nulla togliere alla Lazio che è una grande squadra ma oggi il Napoli non meritava assolutamente la sconfitta”. Pur riconoscendo i meriti al Napoli, però se nessun giocatore del Napoli lo ha fatto notare all’arbitro è perché evidentemente alla fine l’errore plateale è stato commesso dal portiere ospite. Ovvio che in quei frangenti ci sono intrecci di braccia e gambe, ma a tutti è apparso un gol del tutto regolare.
Niente da fare. Cagliari Lazio brucia ancora, soprattutto a coloro che sposano i colori giallorossi. E la decima di ieri ha accentuato la rabbia
Mia nonna spesso mi diceva: “più ci pensi e più ti fa male“, riferendosi ad episodi sgradevoli, amri, brutti. Oggi questo detto popolare lo giro al collega Alessandro Austini, giornalista un po’ troppo fazioso e contrariato dai successi della Lazio. Al termine di Inter Atalanta, quindi sapendo già della vittoria dei biancocelesti, ha twittato quanto segue:
Atalanta-Inter 4 minuti di recupero Sostituzione a 89'50" Gioco riprende a 90'20" Rocchi fischia la fine a 93'55"
Siccome i grandi esperti di norme ci hanno spiegato una settimana fa che nel recupero c'è il tempo effettivo, ora conterò le volte che verrà fatto fino all'eternità
Chiarissimo il riferimento a Cagliari Lazio e ai famosi 7 minuti di recupero nei quali ci fu l’inzuccata di Caicedo per l’1-2 finale. Nonostante la sua Roma abbia un big match contro la Juventus (i loro veri nemici, il loro vero derby secondo quanto detto da molti tifosi giallorossi), il pensiero suo e dei suoi amici tifosi, torna sempre lì, alla tenebrosa notte della Sradegna Arena. Il riferimento viene sottolineato dalla seguente risposta ad un follower:
Quindi, ricapitoliamo: se un arbitro attua il regolamento, come spiegato più volte da Luca Marelli, ex arbitro molto attivo su Twitter e da altri esperti del settore, viene linciato. Se un abitro non attua il regolamento viene linciato. Allora che fare? Ci sono, dare 8 minuti di recupero in Roma Torino e non sentire nessuna polemica. Ok, lì era tutto giusto, vero Austini?
Formello Lazio subito al lavoro per la Cremonese. Le ultime sulle condizioni di Correa, ieri sera in tribuna.
Formello Lazio subito al lavoro per la Cremonese. Dopo la vittoria sul Napoli, per gli uomini di Inzaghi non c’è tempo per rilassarsi: martedì alle 18 all’Olimpico ci sarà infatti l’esordio in Coppa Italia, poi di nuovo campionato. Stamattina dunque già ripresi gli allenamenti, con la rosa divisa in due dopo il riscaldamento comune. Le riserve di ieri (insieme ai calciatori entrati nella ripresa) si sono dedicati a un lavoro tecnico, mentre i titolari hanno svolto allunghi blandi. Assenti, a riposo Acerbi, Radu e Lulic, più Cataldi, che si sta gestendo dopo il precedente problema al polpaccio. L’attenzione però è tutta per Correa, ieri convocato ma poi finito in tribuna. L’argentino svolge la fase iniziale coi compagni, poi si mette in disparte per una serie di allunghi ed esercitazioni con il pallone. Inzaghi non lo rischierà con la Cremonese, ma conta di riaverlo per l’impegno successivo, sabato con la Samp. Gara quest’ultima in cui il tecnico dovrà fare a meno di capitan Lulic, appiedato dal Giudice Sportivo.
Martedì invece mancheranno Leiva e Marusic, squalificati dopo la finale di Coppa Italia dello scorso 15 maggio. Probabile chance dunque per gli uomini meno impiegati finora: Patric, Bastos, Parolo, Berisha, Jony, forse anche Jorge Silva, André Anderson e Adekanye. Per saperlo con certezza, però, occorrerà attendere la rifinitura di domani pomeriggio. Intanto oggi il gruppo ha ritrovato Vavro: lo slovacco ha infatti superato la distrazione al legamento collaterale del ginocchio destro rimediata contro il Rennes. Oggi ha effettuato l’intera sgambata coi compagni, in linea coi tempi previsti al momento dello stop. A breve si rivedranno anche Marusic, alle prese con un affaticamento muscolare, e Lukaku.
LAZIO Nesta elogia la maglia dei 120 anni. Poi sulle possibilità scudetto predica cautela.
LAZIO Nesta elogia la maglia dei 120 anni. L’ex capitano biancoceleste, attuale tecnico del Frosinone, ieri sera era all’Olimpico, in Tribuna Montemario, per assistere a Lazio-Napoli. Intercettato da Il Messaggero al termine della gara, si è soffermato sulla maglia con cui i capitolini sono scesi in campo. Nesta ha ammesso l’omaggio a quella indossata da lui qualche stagione fa: «La divisa è molto simile a quella del nostro scudetto, dovrei vederla da vicino. Se la Lazio ce la può fare per lo Scudetto? La nostra era una squadra veramente forte. Bisogna vedere cosa succederà più avanti, non solo per la Lazio, ma anche per Juventus e Inter».