Home Blog Pagina 1382

Lazio, Luis Alberto in dubbio per Napoli. Rischio forfait per il mago

Alla vigilia del match contro il Napoli è ancora in forte dubbio la presenza di Luis Alberto 

La caviglia continua a dare problemi allo spagnolo che, nella giornata di ieri, aveva saltato l’allenamento a Formello. Luis Alberto sarà convocato per la trasferta del San Paolo ma, dopo la rifinitura di oggi effettuata a metà, rimangono dubbi sulla sua presenza in campo. Qualora non dovesse farcela, al suo posto giocherebbe Pereira. Seduta completa invece per Lucas Leiva, che nonostante una fasciatura al polpaccio stringerà i denti e sarà regolarmente in cabina di regia contro il Napoli. Ancora out Escalante, mentre sono recuperati Cataldi e Parolo che andranno in panchina. In difesa confermata la linea a 3 con Radu, Acerbi e Marusic. Sulle fasce spazio a Lazzari e Fares, mentre in avanti sarà probabilmente Correa ad agire a supporto di Ciro Immobile. Pronto a subentrare a gara in corso Felipe Caicedo, al rientro dalla squalifica.

Lotito: “Dal 1900 Lazio portavoce dei valori della Capitale”

Nella giornata odierna, il patron della Lazio Claudio Lotito è intervenuto in occasione dell’anniversario della fondazione di Roma

All’evento tenutosi al Circo Massimo, dove  la sezione paracadutismo Lazio si è esibita in un lancio in onore di Roma, ha presenziato anche il presidente biancoceleste Claudio Lotito: “Oggi la sindaca è la padrona di casa. Io sono solo un cittadino che apprezza le iniziative che portano ognuno ad accrescere il proprio spirito di appartenenza alla Capitale. I paracadutisti rappresentano un’aquila che vola nel cielo e atterra su Roma, una città con una storia invidiata in tutto il mondo. La Lazio, dal 1900, ha deciso di abbracciare questi valori. Il club fa da portavoce dei valori della Capitale e fa in modo che vengano tramandati di generazione in generazione”

I migliori marcatori della Serie A

0

A partire dalla stagione 1929/1930 il massimo campionato italiano si giocava a girone unico, conosciuto più comunemente come serie A o ufficialmente come Divisione Nazionale Serie A.

Marcatori della Serie A – Nel 1928 infatti Leandro Arpinati, presidente della federazione, decide di creare un campionato a “girone unico” perché ritenuto più competitivo. Di fatto il girone unico prevede gare di andata e gare di ritorno durante 34 giornate, si stabilisce inoltre che i vincitori prendano 2 punti e i pareggi 1 punto a squadra con l’eventuale spareggio nel caso in cui in classifica si creino situazioni ex aequo nella classifica finale. Inizialmente il campionato di massima serie era molto elitario, esisteva infatti un campionato del Nord e uno del Sud, quando nel 1922 le grandi società iniziarono a fare pressione per eliminare i campionati regionali, riuscirono a creare 2 gironi da 12 squadre ciascuno e ad ammettere le 3 migliori società sportive del meridione. Uno dei motivi principali per cui molte società spingevano a creare un girone unico era il giro di introiti scarso data l’inclusione di poche squadre nel girone finale del campionato, che obbligava le stesse a vendere i propri giocatori per poter risanare le perdite. Ecco i migliori marcatori della Serie A

Silvio Piola

Campione del mondo 1983 contro la Francia, ha giocato nel Pro Vercelli, Juventus, Lazio e Novara raggiungendo quota 274 gol è uno dei più grandi centravanti della storia del calcio italiano e top marcatori serie A, tanto che detiene il record di marcature in una singola gara del massimo campionato dal 1933. Piola insieme a Riva e Meazza sono gli unici ad aver segnato più di 30 gol in nazionale. Nel 1925 inizia a giocare per la Veloces, squadra giovanile del proprietario di un negozio di articoli sportivi, che vince il campionato ragazzi disputato a Genova contro la Nazionale Liguria. Tre anni più tardi il Veloces viene assorbito dalla Pro Vercelli dove Piola esordisce contro la Lazio nel 1930 segnando il suo primo gol ufficiale. Nel ‘31 stabilisce il primo record di gol segnati in una partita: 4 all epoca. Nel 1934 invece stabilisce un record ancora imbattuto di 6 reti in un incontro contro la Fiorentina.

Francesco Totti

Campione del Mondo 2006 e vicecampione d’Europa 2000 con la nazionale italiana Totti rientra a pieno titolo nella lista dei migliori marcatori della Serie A. Con la Roma, nella quale è stato capitano dal ‘98 al 2017 vince lo scudetto nella stagione 2000-2001, due Supercoppe Italiane e due Coppe Italia. Con 250 gol in serie A è il marcatore che ha segnato più gol con la stessa squadra è l’attaccante con più presenze con la partecipazione in 25 stagioni ed il solo ad essere andato a segno per ben 23 campionati consecutivi, inoltre detiene il record per essere il marcatore più anziano e aver segnato un gol a 38 anni suonati nella Champions League. La IFFHS scopre che nel 2012 Totti è il calciatore più popolare d’Europa, durante la sua carriera vince la Scarpa d’Oro come miglior marcatore Europeo, UEFA President’s A

Gunnar Nordahl

Considerato uno dei centravanti più forti della storia si posiziona terzo tra i top marcatori della serie A con 225 gol, rimane tutt’ora il miglior marcatore della storia del Milan. Nei campionati svedesi segna ben 149 gol in 172 partite dove debuttò in terza serie nazionale con gli Hörnefors, successivamente con il Degerfors nella massima serie nazionale e infine nel IFK Norrköping dove vince 4 titolo di Svezia. Nel 1949 esordisce con un 3-2 per il Milan contro la Pro Patria, capitanando poi i rossoneri a vincere una Coppa Latina e due scudetti. Con i compagni di squadra Gren e Liedholm (trio Gre-No-Li) durante la stagione 1950-1951 riescono a portare il Milan allo scudetto dopo ben 44 anni. Detiene il record ancora imbattuto di 5 titoli capocannoniere, vinse un oro olimpico al torneo del 1948 a Londra. Nella nazionale svedese riesce a segnare ben 43 gol in 33 presenze, si posiziona terzo tra i suoi connazionali Sven Rydell e Zlatan Ibrahimović.

SuperLega, fine del sogno: la conferma da Andrea Agnelli

0

SuperLega, fine del sogno: la conferma dal presidente della Juve, tra i fondatori della competizione, Andrea Agnelli.

SuperLega, fine del sogno. La nuova competizione, in poco meno di 48 ore, è passata dalla nascita, con tanto di annuncio in pompa magna, alla sospensione. A decretarlo ufficialmente un comunicato emesso dai club fondatori. La decisione è arrivata dopo il passo indietro delle 6 squadre inglesi, cui negli ultimi minuti si è aggiunta anche l’Inter. Nessuna presa di posizione, al momento, da parte del Milan, mentre si attende quella della Juventus. Il cui presidente Andrea Agnelli, intanto, ai microfoni di Repubblica e Corriere dello Sport, ha smentito la voce, circolata nelle scorse ore, di sue imminenti dimissioni. Non solo: intervistato da Reuters, il numero uno bianconero ha ammesso la compromissione del progetto: “La SuperLega – ha detto – non può proseguire se i club inglesi non vi prendono parte“. Sul fronte spagnolo, invece, ancora bocche cucite in casa Real Madrid e Barcellona. Che anche loro alla fine si sfileranno sembra però ormai quasi una certezza: secondo il loro statuto, infatti, non potrebbero partecipare al progetto. Dal quale intanto è uscito ufficialmente l’Atletico Madrid.

Superlega, Ceferin: “Ammettere di aver sbagliato è stato ammirevole. Ora andiamo avanti”

Superlega, Ceferin felice del dietrofront delle squadre inglesi e dell’Inter

Superlega, Ceferin presidente della Uefa ha emesso una nota sul sito ufficiale dopo aver appreso che le squadre inglesi hanno deciso di fare un passo indietro e ritornando sulla strada giusta:

“E’ ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un enorme errore. Ma ora sono tornati con noi e so che hanno molto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all’intero calcio europeo. La cosa più importante ora è andare avanti insieme e ricostruire l’unità di cui godeva prima questo sport”.

Superlega – Le squadre inglesi e l’Inter si ritirano: presa una pausa

Superlega – Le inglesi e l’Inter si ritirano. La nuova Lega è iniziata da appena due giorni e le squadre iniziano già ad andarsene

Superlega – Le inglesi si ritirano. Proteste in piazza da parte dei tifosi inglesi che non hanno preso per niente bene la notizia di questa nuova Lega. Questo ha scatenato un duro confronto tra le squadre inglesi che dopo aver visto le piazze di tifosi in protesta hanno deciso di abbandonare il progetto uscendo dalla Superlega. L’ultima ad andarsene è stata il Chelsea, mentre le altre società avevano inviato la propria uscita già nella serata ma non sono le uniche ad aver cambiato idea. Parliamo dell’Inter, anche la squadra di nerazzurra vicina al tricolore in Italia ha deciso di lasciare il progetto dopo gli innumerevoli attacchi dai maggiori esponenti italiani che hanno minacciato di non far partecipare le squadre italiane partecipanti a questa Lega nella prossima Serie A. Nella notte è poi arrivata una successiva nota da parte della Superlega per annunciare che avrebbero preso una pausa per rimodellare il progetto. Oltre alla Serie A, anche la Liga e la Premier avevano minacciato i club di escluderli dai prossimi campionato, ecco dovuto il dietrofront di moltissime squadre, a questo punto rimane da capire se questa nuova Lega avrà mai il via o verrà archiviata definitivamente.

Lazio Inzaghi chiede concentrazione: “Basta cali di tensione”

Lazio Inzaghi non sarà presente sulla panchina neanche domani a causa della sua continua positività

Lazio Inzaghi è ancora alle prese con il Covid per questo non potrà essere vicino ai suoi ragazzi per la partita di domani contro il Napoli. Al suo posto ci sarà ancora una volta Farris che ormai ne sta facendo le veci a pieno ritmo. Il mister però non ha intenzione di soffrire da casa come avvenuto domenica contro il Benevento partita che la Lazio avrebbe dovuto gestire in scioltezza e che invece per poco non costava i 3 punti. Come riporta il Corriere dello Sport, dopo aver terminato la seduta di allenamento, ha riunito tutti i ragazzi e ha fatto loro un discorso: “Basta cali di tensione, non possiamo concedercene altri. Andiamo a Napoli per provare a vincere”.

LA NOSTRA STORIA Il difensore centrale Denis Vavro

LA NOSTRA STORIA Denis Vavro nasce a Partizánske, in Slovacchia, il 21 aprile 1996. Inizia a giocare nelle giovanili dello Žilina nel 2012 per arrivare fino alla prima squadra. Vince un Campionato e una Supercoppa nazionale.

Nell’estate 2017 Denis Vavro passa al Copenaghen e vi resta per due stagioni conquistando un titolo di Campione di Danimarca. La Lazio lo acquista nel luglio 2019 per circa 12 milioni di euro. Difensore centrale, è un marcatore molto forte nell’anticipo e nei contrasti. Eccelle nel colpo di testa grazie ai suoi m 1,93 (per 88 kg) di altezza. Non disdegna di spingersi all’attacco sui calci da fermo per sfruttare la sua elevazione. Pericoloso anche nei calci di punizione grazie a un tiro teso e preciso. Con la Lazio si è aggiudicato la Supercoppa Italiana 2019/20. Ha giocato con le nazionali del suo paese Under 17, Under 19 e Under 21 e maggiore.

SEGUICI SU TWITTER

Napoli-Lazio, incubo sconfitta al San Paolo: le previsioni dei bookmaker

Terreno che scotta per Inzaghi quello del San Paolo, dove ha subito quattro sconfitte consecutive con i biancocelesti

Notizie Lazio. Giovedì si gioca il match tra Napoli e Lazio allo Stadio San Paolo del capoluogo campano. Luogo critico per Simone Inzaghi, che qui ha subito ben 4 sconfitte con i biancocelesti. E’ l’unico stadio della attuale Serie A in cui non abbia mai vinto da quando allena la Lazio. Forse proprio per questo triste primato che i bookmaker danno favorito il Napoli: gli esperti di Planetwin365 danno infatti a 2,00 l’uno dei partenopei e gli altri due esiti, collocati più o meno sullo stesso piano. Il pareggio invece si gioca a 3,60, il 2 dei biancocelesti è quotato a 3,66. Per i possibili marcatori, attenzione particolare a Insigne, che alla Lazio tra campionato e Coppa Italia ha fatto segnato 6 gol indossando la maglia del Napoli: se facesse il settimo varrebbe 2,45. Quotato a 2,35 il gol di Immobile, mentre quello di Osimhen viene dato a 2,25.

FOCUS Nasce la Superlega. Quale futuro per la Lazio?

0

I ribelli sfidano il panorama europeo con la Superlega. E’ guerra aperta con la FIFA e l’UEFA

Nella notte del 18 Aprile una notizia ha scosso l’intero mondo del pallone: l’attuale presidente del Real Madrid Florentino Pèrez e Andrea Agnelli presidente della Juventus hanno annunciato la nascita della nuova competizione europea per club, l’anti Champions, la Superlega

COME FUNZIONA E PERCHE’ NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA NBA

Quindici club fondatori fissi più cinque che ogni anno saliranno per meriti sportivi si sfideranno dalla stagione 2022. Tre club sono ancora da scegliere dopo che Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Psg hanno declinato l’invito. I 12 già decisi sono : Juventus, Inter, Milan per l’Italia, le tre spagnole Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e le sei inglesi Manchester United, Manchester City, Chelsea, Arsenal, Tottehnam Hotspur e Liverpool.

Tra le cinque squadre che ogni anno saliranno potrà esserci anche la Lazio. Secondo il regolamento della Superlega ogni anno 5 squadre dei top 5 campionati in base ai risultati nella loro lega nazionale potranno essere invitate al torneo. Nel caos generale è stato fatto molto spesso il paragone con la lega di basket americana, la Nba. Addirittura in molti si sono affrettati a definirla Superlega sul modello Nba, però sbagliando. La prima differenza abissale è che la Nba è a livello nazionale (comprende franchigie degli Usa più il Canada), mentre la Superlega è a livello continentale, il continente Europeo appunto. Se l’unica somiglianza tra i due format è il modello senza retrocessioni, troviamo altre differenze non da poco, tra cui il Draft un sistema di scelta di giovani talenti provenienti quasi esclusivamente dai college. La Nba posa molte delle sue basi proprio dai settori giovanili cosa che il calcio europeo in molti casi non fa, come ad esempio il campionato italiano che è il paradiso dei calciatori over 30. Altro aspetto davvero importante è il tetto salariale che è il caposaldo del basket americano. Si tratta di un sistema per regolamentare l’ammontare complessivo di denaro che ogni franchigia può utilizzare per gli stipendi dei propri giocatori, un modo creato ad hoc dalla Nba per non creare squilibri tecnici ed economici e rendere quindi più equilibrato il campionato. Grazie a esso molte squadre sono passate da lottare per il titolo a finire in neanche zona playoff, ad esempio i Chicago Bulls o l’esatto contrario come i Los Angeles Clippers e i Brooklyn Nets che, nell’ombra dei cugini più famosi Lakers e Knicks, adesso possono dire la loro. Nella Superlega non è stato fatto nessun riferimento ad un tetto salariale, quindi nella competizione finanziata dalla banca JP Morgan i club potranno decidere autonomamente quanto spendere per gli ingaggi dei propri calciatori, arrivando magari a superare le cifre già astronomiche che prendono Messi e Ronaldo nei loro rispettivi club.

RIPERCUSSIONI E PROTESTE ANCHE DAL MONDO LAZIO

Se le idee sul format non sono chiare, sono invece chiarissime le posizioni prese dal mondo esterno. Molti tifosi hanno definito la Superlega come la morte del calcio. Ad esporsi anche personaggi del mondo politico italiano come Enrico Letta Segretario del PD che ha sottolineato “come il calcio sia fatto di favole come quella del Ajax o L’Atalanta” oppure il Leader della Lega Matteo Salvini che ha ricordato la gloria del suo vecchio Milan nelle competizioni Uefa, passando poi per l’ex Presidente del Consiglio Conte al neo Draghi che hanno definito ciò “un danno ai sacri valori dello sport”. Non sono mancate le risposte neanche dal mondo Lazio dove il centrocampista spagnolo Luis Alberto e il portiere Pepe Reina sui social hanno dimostrato dissenso alla competizione, il primo con un storia su Instagram, il secondo con un tweet.

La Superlega quindi non è ancora iniziata, ma è già la competizione più discussa di sempre.

Articolo di Emanuel Susanna

ANCHE ZOFF CONTRARIO ALLA SUPERLEGA

NAPOLI LAZIO – Orario, probabili formazioni e dove vederla

NAPOLI LAZIO – Archiviata la vittoria contro il Benevento, i biancocelesti sono attesi dalla delicata trasferta del San Paolo

Napoli Lazio – I biancocelesti sono reduci da 5 vittorie consecutive. L’ultima vittoria, quella per 5-3 contro il Benevento all’Olimpico, ha fatto seguito ai successi contro Crotone, Udinese, Spezia e Verona. In un contesto europeo estremamente in bilico alla luce della Superlega, non c’è chiarezza sulle modalità con cui verrà disputata la prossima Champions League. Intanto però, il quarto posto è alla portata e la Lazio non può permettersi passi falsi. Pertanto il match contro il Napoli risulta fondamentale nella lotta per un posto in Champions. La sfida è in programma giovedì 22 aprile alle 20.45 e verrà trasmessa in esclusiva sui canali Sky. Di seguito le probabili formazioni:

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Bakayoko; Politano, Zielinski, Insigne; Mertens.

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Fares; Correa, Immobile.

SUPERLEGA Zoff “stupito da tempi e modi dell’annuncio”

0

SUPERLEGA Zoff, ex portiere azzurro e allenatore della Lazio, ha detto la sua sull’iniziativa, evidenziandone alcuni aspetti a dir poco ‘strani’.

SUPERLEGA Zoff ai microfoni dell’Adnkronos: “Sono decisamente contrario al fatto che ci siano 12 squadre presenti per diritto. Sono più favorevole che sia il campo a decidere chi deve conquistare che cosa. In più mi hanno stupito molto i tempi e i modi con cui questa Superlega è stata annunciata. Mi sembra un progetto ancora tutto per aria. Al momento non sappiamo nè come le 5 squadre qualificate potranno accedere nè i nomi delle altre tre che si uniranno ai 12 club fondatori. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni, quali saranno le decisioni delle autorità sportive, se questi club saranno squalificati. Ma soprattutto se si andrà avanti nel muro contro muro o se avvieranno un dialogo per arrivare ad un accordo“.

SUPERLEGA Florentino Perez: “Non possiamo far partecipare tutti. Inviteremo Roma e Napoli”

SUPERLEGA Florentino Perez continua a parlare della nuova Lega formatasi nella giornata di ieri che ha creato scompiglio nel mondo del calcio

SUPERLEGA Florentino Perez, presidente del Real Madrid, continua a dire la sua su quanto concerne la nuova nascita della Lega nel programma spagnolo El Chiringuito de Jugones: “Abbiamo l’intenzione e la voglia di partire il prima possibile, senza creare nessuno strappo, siamo aperti al dialogo. Se riusciamo si partirà subito altrimenti attenderemo un anno. E magari non si troverà un accordo e non si farà anche se io spero di si altrimenti moriremo tutti. Pensavamo che il Psg avrebbe accettato e partecipasse invece non è stato così o almeno per il momento. Stessa cosa dei club tedeschi, avevano detto che vogliamo farla finita con i campionati locali e non è così. La meritocrazia non può esserci per 50 squadre, però ci sono squadre come Roma, Napoli e molte altre che hanno diritto di partecipare e studieremo una formula affinché possano qualificarsi. Chi genera il denaro sono i 15 club fondatori, sono quelli che creano il miglior spettacolo del mondo. Non posso dire chi altro parteciperà, stiamo trattando, ora però ci riposeremo un attimo per spiegare le nostre intenzioni”.

SULL’ESTROMISSIONE DALLE COPPE IN CORSO

“Nessuno verrà escluso dalla Champions League e nemmeno dalla Liga. L’unico modo per poter sopravvivere è creare altri introiti che al momento possono arrivare solo dal mercato televisivo. L’attuale Champions League non è molto coinvolgente, lo diventa solo da marzo in poi perché i tifosi non amano vedere partite contro squadre modeste. Ci sono 4 miliardi di potenziali tifosi che vorrebbero vedere giocare i grandi club. Se questi grandi club poi riescono a far bene incassando potranno poi condividere il loro ricavato con questi club modesti. Ho sentito dire che questo è un progetto da ricchi per ricchi che renderà poveri i poveri ma non è così. Il calcio ha 4 miliardi di tifosi e bisogna aver rispetto delle persone. Noi abbiamo lavorato in questo modo per salvare il calcio, un club ha perso 300 milioni un altro 400”.

Lazio e Milan pericolo diffidati: entrambe le squadre top player a rischio

Lazio e Milan pericolo diffidati – La 32ima giornata deve ancora iniziare ma per le due squadre c’è la preoccupazione per i cartellini

Lazio e Milan pericolo diffidati – I biancocelesti scenderanno domani nell’importantissimo scontro diretto contro il Napoli e sicuramente non baderanno al rischio pur di centrare l’obbiettivo vittoria ma il mister Inzaghi potrebbe chiedere calma soprattutto considerando i giocatori a rischio per l’altra sfida altrettanto importante contro il Milan. In casa biancoceleste a rischiare sono: Acerbi, Luis Alberto, Fares e Parolo, tutti giocatori importanti per lo scacchiere del mister piacentino ma anche in casa rossonera la situazione non è delle migliori, a rischiare infatti sono ben 6 giocatori: Dalot, Castillejo, Hernandez, Rebic, Calhanoglu e Saelemaekers. La squadra di Pioli affronterà il Sassuolo e dovrà stare attenta a non perdere nessuno dei suoi gioielli in vista del big match contro la Lazio.

Lazio Milinkovic devastante: miglior stagione realizzativa per lui

Lazio Milinkovic devastante, il serbo sta disputando la sua miglior annata a livello realizzativo e di passaggi. Cresce di anno in anno e in questo campionato sta letteralmente sbaragliando la concorrenza raggiungendo cifre importantissime per la Lazio. Non c’è solo il mago Luis, ora Inzaghi può contare anche sul sergente per gli assist, già, perché comanda la classifica degli assist man della Serie A con quota 8. Ma non è tutto, non riesce a servire solo il passaggio vincente per i compagni riesce ad andare a segno anche lui, ha già realizzato 7 gol (spesso decisivi) e ora è alla ricerca del suo record personale con l’aquila sul petto. Infatti la sua miglior stagione realizzativa è stata nel 2017/18 quando i gol furono addirittura 12 ma con soli 3 assist, uguale alla somma attuale tra assist e gol, segno di come Sms sia cresciuto in modo esponenziale. Per raggiungere l’obbiettivo Champions serviranno altri dei suoi assist e gol e chissà che quest’anno lo scettro del miglior assist man non torni nuovamente a Formello.. (l’anno scorso lo vinse Luis Alberto, quest’anno a quota 0).

CLASSIFICA ASSIST

1 – Milinkovic – 8 assist
Barrow – 8 assist
Morata – 8 assist
Zapata – 8 assist
Chiesa – 8 assist
Ilicic – 8 assist
Calhanoglu – 8 assist
Mkhitaryan – 8 assist
2 – Mertens – 7 assist
Lukaku- 7 assist
Zielinski- 7 assist
Muriel- 7 assist
Malinovski- 7 assist
Cuadrado- 7 assist

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Andrea Agostinelli

LA NOSTRA STORIA Andrea Agostinelli nasce ad Ancona il 20 aprile 1957. Cresce nelle giovanili della Lazio. Con Bruno Giordano e Lionello Manfredonia vince il Campionato Primavera 1975/76. All’inizio della stagione 1975/76 i tre sono aggregati alla prima squadra.

L’anno dopo, sotto la guida del nuovo allenatore Vinicio, Andrea Agostinelli veste la maglia da titolare. Gioca dodici partite con la Nazionale Under 21 e sei con la Nazionale Militare. Con quest’ultima ottiene un secondo posto nel Campionato Militare Internazionale. Alla fine della stagione 1978/79 passa al Napoli. La stagione successiva è alla Pistoiese neopromossa in Serie A. Nella stagione 1981/82 torna alla Lazio per essere poi ceduto al Modena in serie C1. La sua carriera, ad appena 24 anni, sembra avviata verso un rapido declino.

Ma dopo una stagione passa all’Atalanta dove disputa tre stagioni di ottime livello. Nel 1983/84 si aggiudica il premio Guerin d’oro per la serie B. Gioca poi con Avellino, Lecce, Genoa, Mantova e infine con la Lodigiani dove termina la carriera da calciatore. Appesi gli scarpini al chiodo Agostinelli inizia la carriera di allenatore professionista. Allena come vice la Lodigiani. Guida Mantova, Pistoiese, Ternana, Piacenza, Napoli, Crotone, Triestina, Salernitana, Portogruaro e Varese. Alterna inoltre la professione di allenatore con quella di commentatore. Dal 30 dicembre 2015 allena la squadra albanese del Partizani Tirana. L’anno dopo passa alla squadra campione d’Albania dello Skënderbeu. Nel gennaio del 2017 risolve il contratto.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LA NOSTRA STORIA – Auguri Presidente Buccioni! Lazio Patria Nostra

Il Presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni oggi compie 61 anni. Sessantuno anni tutti vissuti a tinte biancocelesti.

Il presidente Antonio Buccioni, a cui Noi facciamo i nostri più calorosi auguri, è da anni alla guida della Polisportiva Lazio. Dopo 118 anni di storia la Polisportiva biancoceleste raccoglie più di 1,5 milione di persone e il Presidente è sempre presente col suo amore per questi colori.

“La Lazio è la compagna inseparabile della mia vita”, queste le parole di Buccioni. Chiunque viva la Polisportiva sa che il presidente è sempre presente alle manifestazioni e alle vittorie. Pugilato, scherma, calcio femminile, nuoto, pallanuoto, football americano e tante altre a cui il presidente è sempre vicino. Il suo amore per i colori biancocelesti è provato dai traguardi che la Polisportiva sta raggiungendo in questi anni, frutto del lavoro e della passione con cui tutti i membri, in primis il Presidente, lavorano per il bene della Lazio.

Dalla Redazione di LAZIOCHANNEL.IT  Tanti Auguri Presidente e un Grazie per il suo lavoro!

SEGUICI SU GOOGLE EDICOLA

DIVENTA NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

LASCIA UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

LAZIO: Seduta di scarico agli ordini di Farris. Testa al Napoli

LAZIO – Seduta di scarico a Formello all’indomani della vittoria casalinga contro il Benevento

Oggi la Lazio si è ritrovata a Formello per sostenere la seduta di scarico all’indomani del successo per 5-3 contro il Benevento. All’allenamento hanno preso parte i giocatori non impiegati ieri o entrati nella ripresa. Solo lavoro in palestra, invece, per i titolari del match dell’Olimpico. In campo si è rivisto Caicedo, che ha scontato la squalifica e torna a disposizione per la supersfida di giovedì contro il Napoli al San Paolo. A riposo Danilo Cataldi, convocato contro il Benevento anche se non al meglio. Problemi anche per Escalante, che ieri non è andato nemmeno in panchina a causa di un problema accusato nella seduta di rifinitura di sabato. Da domani si inizierà a preparare la partita di giovedì contro il Napoli.

(FOTO) Luis Alberto: “No alla Superlega Europea”

All’indomani dell’ufficializzazione della Superlega Europea, Luis Alberto si è schierato contro il nuovo format

Luis Alberto: “Mi sono innamorato del calcio popolare, del calcio dei tifosi. Sogno di vedere la mia squadra del cuore competere con le squadre più grandi. No alla Superlega Europea“. Così in un post su Instagram il fantasista spagnolo, che ha ribadito la propria posizione di contrasto al nuovo format continentale per club, rispondendo al connazionale Ander Herrera che questa mattina aveva espresso un pensiero analogo sulla Superlega Europea.

SUPERLEGA Lotito contrario già nel 2019: “I club ricchi non contano di più”

0

SUPERLEGA Lotito contrario già nel 2019: “I club ricchi non contano di più”.

SUPERLEGA Lotito contrario già nel 2019. Il presidente della Lazio aveva detto la sua agli albori del progetto, divenuto ufficiale questa notte. Queste le sue parole: “La Superlega ha una filosofia legata solo al business e che non rappresenta la passione dei tifosi. I quali certamente non possono essere privati di conseguire grandi risultati. Per questo, bisogna dare a tutti l’opportunità di partecipare. Non dobbiamo togliere al calcio la sua vera anima, la passione e il sogno. Dobbiamo invece mettere chiunque nelle condizioni di concorrere per un risultato. La rappresentanza ha un problema di consenso. I voti contano, ma non si pesano. Ogni società deve avere le stesse opportunità, non esiste che un club ricco conti di più“. “Bisognerebbe – aggiunse poi durante una riunione dell’European Leagues – costituire una cabina di regia tra club e Leghe per dialogare con l’Uefa. Le decisioni ultime non possono essere prese dall’alto, ma vanno condivise con tutti gli attori“.