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Lazio, in arrivo importanti novità sul futuro di Lucas Leiva

Lazio, importanti novità sul futuro di Lucas Leiva.

Sono in arrivo in casa Lazio importanti novità sul futuro di Lucas Leiva. In pochi mesi il centrocampista brasiliano è diventato un tutt’uno con la maglia biancoceleste. Una cosa mai vista dalle parti di Formello. Un giocatore che, grazie alla serietà e alla professionalità dimostrata in allenamento, riesce praticamente sempre ad essere tra i migliori in campo. Evidentemente ci aveva visto lunghissimo Igli Tare, che lo ha strappato al Liverpool e alla fama di “giocatore finito”. E lo ha portato nella Capitale, consentendogli di riscoprirsi uno dei migliori centrocampisti al mondo. E ora la società non vuole perderlo, anzi è decisa a rinnovargli il contratto, in scadenza nel 2020. Giocatori di questo tipo, a 31 anni, non se ne trovano in giro, allora meglio blindarlo. Legandolo a sè anche dopo che avrà appeso gli scarpini al chiodo, come dirigente. Leiva-Lazio, un grande amore che potrebbe continuare ancora per tanto, tanto tempo…

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LAZIO CALCIO MERCATO Perinetti (ds Genoa): “Lazio su Laxalt? Vi dico che…”

LAZIO CALCIO MERCATO Perinetti (ds Genoa) torna sull’asse con i biancocelesti, svelando un obiettivo concreto del club di Lotito.

LAZIO CALCIO MERCATO Perinetti, ds del Genoa, ritorna sull’asse con i biancocelesti, con novità importanti. Lotito e Tare sono infatti al lavoro in queste ore per accontentare le richieste di rinforzi di Inzaghi. Tra i nomi sul taccuino, i due dirigenti hanno cerchiato in rosso anche quello di Diego Laxalt, esterno di proprietà dei rossoblu. Proprio sul futuro del calciatore uruguaiano, Perinetti, intervenuto ai microfoni di ‘Vocegiallorossa’ ha dichiarato: “Laxalt? La Roma ce l’ha in testa da gennaio, ma per ora non c’è niente. A noi adesso lo ha chiesto la Lazio, poi non so”. Derby di mercato in vista dunque, con i biancocelesti che però avrebbero anticipato le mosse rispetto ai giallorossi.

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Palombi parla della sua stagione tra Lazio e Salernitana. Poi sul futuro…

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Il giovane attaccante biancoceleste Simone Palombi parla della sua stagione tra Roma e Salerno. Poi svela il suo obiettivo per il futuro.

Ha vissuto l’ultima annata tra Roma e Salerno. Ha assaporato la Serie A, ma anche subito alcune difficoltà nell’esperienza lontano da casa. Il giovane attaccante biancoceleste Simone Palombi parla della sua stagione e lo fa con aria soddisfatta. E soprattutto senza rimpianti, dopo aver dato il 100% sia in allenamento che in partita. Queste le sue parole ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’: “Da parte mia c’è stato il massimo impegno, non tutti gli anni vanno come uno vorrebbe. Quella alla Salernitana è un’esperienza che mi farà crescere dal punto di vista caratteriale“.

LAZIO-INTER

Sinceramente non mi aspettavo un epilogo del genere, anzi. Pensavo che la Lazio avrebbe chiuso il discorso qualificazione anche prima, già dalla partita contro l’Atalanta. Quando arrivi a fine stagione, dopo aver fatto più di 50 partite, penso che la stanchezza si sia fatta sentire. Il cammino che hanno fatto è stato praticamente perfetto, nessuno dava la Lazio così in alto, arrivare a un passo dall’obiettivo non può che essere motivo di miglioramento. Sono sicuro che anche il prossimo anno staremo lì a lottare per la Champions”.

I MESI IN BIANCOCELESTE

I primi sei mesi di questa stagione sono stati per me un grande orgoglio, il coronamento di un percorso lungo. È stato un periodo formativo sotto tutti i punti di vista, facevo parte di un gruppo che si è ritrovato a lottare per la Champions. Sono stati per me dei mesi formativi e spero che si possano ripetere. Sono gli episodi a fare la differenza nella carriera di un calciatore. Quello che ho fatto nella prima parte della stagione è stato un percorso giusto per un ragazzo al secondo anno da professionista, dopo che il primo lo aveva fatto in Serie B. Ringrazio sia il mister che la società per l’occasione che mi hanno concesso. L’esordio con la SPAL? È stata la chiusura di un cerchio. Quella partita è stata molto emozionante, fino alla rifinitura non sapevo se avrei giocato o meno. L’ho capito il giorno prima, infatti ho passato una nottata molto difficile, ero davvero emozionato”.

FUTURO

Ci sentiamo spesso sia col mister che con la società, ci siamo confrontati nei vari momenti della stagione. Ora siamo tutti in vacanza, poi ci sarà tutto il tempo per decidere il futuro. Il ritiro di Auronzo? È ancora presto per dirlo, se ne parlerà dopo le vacanze, per il momento penso a riposarmi. Mi sono preso 15 giorni in cui staccare, poi avrò modo di sentire tutti. Il mio obiettivo è quello di andare in ritiro e rimanere un altro anno. È questa la mia intenzione. Se le cose dovessero andare in un altro modo andrà bene lo stesso, il mio contratto comunque scade nel 2022”.

RUOLO E MODELLI

A Terni ho trovato il mio modulo ideale, con il trequartista e i due attaccanti. Anche perché io sono una seconda punta, se mi mettono a fare il 9 magari posso soffrire un po’ fisicamente. Ecco perché mi trovo bene accanto a un centravanti oppure spostato sull’esterno in un tridente. Sono queste le due posizioni che preferisco. Modello Immobile? Allenarmi con lui è stato un grande orgoglio. È un attaccante di lusso per la Serie A, ha una fame di gol che fa invidia a tutti. Cerco di rubargli qualche segreto. Spero di riuscire a fare un percorso come lui”.

LUIS ALBERTO

Io il primo anno non ho avuto modo di allenarmi con lui, ho fatto solo il ritiro. Quest’anno ho incontrato un calciatore fantastico, sicuramente al di sopra della media della Serie A, sono in molti a pensarla così. Ha trovato la sua consacrazione in quel modulo. Accanto a Immobile dà il suo meglio, se dovesse rimanere ci sarà da divertirsi. A mio parere dal punto di vista tecnico è un giocatore stellare. La Lazio può solo trarre beneficio da giocatori come lui, Milinkovic e Ciro”.

EX PRIMAVERA

È anche una questione di fortuna, di stagioni positive. L’importante è avere la forza di mettersi alle spalle i momenti negativi e ripartire. È normale che della nostra Primavera non arrivassero tutti e 22 i giocatori, non era facile prevedere chi ce l’avrebbe fatta. Guerrieri? Gli auguro di diventare il portiere titolare della Lazio perché ha delle qualità importanti, così come Strakosha che lo sta dimostrando. Poi c’è Murgia, un patito del lavoro. È ossessionato, cerca sempre di migliorarsi. Tutto quello che verrà lo valuteremo anno per anno, con i giovani bisogna fare così, l’importante è trovare la continuità”.

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LAZIO CALCIO MERCATO Acerbi, Carnevali (ad Sassuolo) fa chiarezza

LAZIO CALCIO MERCATO Acerbi, l’ad del Sassuolo Carnevali fa chiarezza sulla situazione del difensore.

LAZIO CALCIO MERCATO Acerbi è certamente il nome in pole sulla lista dei biancocelesti per rinforzare la difesa. Le ultime voci parlavano di un accordo già raggiunto col giocatore e di un colloquio informale tra i capitolini e il Sassuolo per cercare un’intesa. Per fare chiarezza, è intervenuto l’ad dei neroverdi Giovanni Carnevali. Queste le sue parole: “Per prima cosa posso assicurare che non abbiamo una richiesta ufficiale, io leggo e sento di Berardi alla Roma, Acerbi alla Lazio, Politano all’Inter“. Parole che non confermano lo scenario, ma nemmeno lo smentiscono del tutto:  non si escludono infatti per le prossime ore nuovi sviluppi nell’operazione Acerbi-Lazio.

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FRANCIA ITALIA Bonucci e Chiesa: i commenti dopo la gara

FRANCIA ITALIA Bonucci e Chiesa al termine della gara disputata a Nizza.

FRANCIA ITALIA Bonucci al termine della gara: “Basta parlare solo di Balotelli. Mario fa le partite che deve fare, si impegna. Ha sbagliato come succede a tutti, ma è un valore aggiunto, è maturato. Basta però parlare di lui. In questo modo si sminuisce il valore di tutti gli altri, e l’Italia è di tutti. Come sempre dalle sconfitte bisogna capire cosa migliorare. Abbiamo tenuto bene il campo e con un po’ di fortuna potevamo anche pareggiare”.

FRANCIA ITALIA Chiesa: “L’Italia è su un’ottima strada, diventerà una grande squadra. In futuro creeremo difficoltà a tutti perché siamo destinati a crescere. Sono a disposizione dell’allenatore al 100%. La Francia ha qualità straordinarie. Ci sono tanti campioni molto forti, vederli da vicino è impressionante. Hanno tutte le carte in regola per vincere i Mondiali.

FRANCIA – ITALIA: IL CT MANCINI AL TERMINE DELLA GARA

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FRANCIA – ITALIA: IL TABELLINO

FRANCIA ITALIA Mancini: “Troppo superiori ma fra un anno saremo al loro livello”

FRANCIA ITALIA Mancini dopo la sconfitta subita nell’amichevole con i transalpini guarda con ottimismo al futuro.

FRANCIA ITALIA Mancini ai microfoni dopo la gara: “Attualmente la Francia ci è superiore in tutto. E’ una squadra di un altro livello, ma continuando così tra un anno saremo quasi come loro. Ne sono certo. Queste sono sconfitte che aiutano a crescere, anche se perdere non è mai bello. Però in alcuni momenti abbiamo avuto anche delle occasioni per fare il 2-2. Non dobbiamo guardare il risultato perché in questo momento tra noi e loro c’è differenza. E’ stata una partita completamente diversa da quella con l’Arabia Saudita ma i giocatori sono stati molto bravi. Credo che abbiamo fatto una buona partita. Ho visto molta personalità e questo forse è l’aspetto più importante. In questo momento la Francia è superiore fisicamente, hanno tantissimi giocatori e lo hanno dimostrato stasera. Ma, se continuiamo così, tra un anno saremo molto vicini al loro livello”.

ZAZZARONI SUL CALCIOMERCATO

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POTREBBE ARRIVARE DA BARCELLONA L’EREDE DI MILINKOVIC

FRANCIA ITALIA Azzurri sconfitti ma con onore: il tabellino

FRANCIA ITALIA Azzurri sconfitti ma con onore. Termina con un pesante passivo l’amichevole disputata a Nizza. Gli azzurri di Roberto Mancini, alla loro seconda uscita, hanno mostrato buone cose. E questo anche scendendo in campo con una formazione sperimentale, composta da elementi che mai o quasi hanno giocato insieme.

FRANCIA ITALIA

Azzurri sconfitti ma con onore. Nel primo tempo sono i padroni di casa a mostrarsi intraprendenti ed a far vedere le cose migliori. Nella ripresa però è un’altra Italia. La rete di Bonucci a fine primo tempo è parsa togliere qualche certezza alla Francia che però alla fine prende il largo. Il prossimo 4 giugno contro l’Olanda ci sarà la terza e ultima amichevole degli Azzurri.

FRANCIA ITALIA 3-1: IL TABELLINO

Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Rami, Umtiti, Hernandez (63′ Mendy); Tolisso (76′ Matuidi), Kanté, Pogba (86′ Zonzi); Dembelé (70′ Lemar), Griezmann (76′ Giroud), Mbappé (82′ Thauvin). CT. Deschamps

Italia (4-3-3): Sirigu; D’Ambrosio (73′ Florenzi), Bonucci, Caldara, De Sciglio; Pellegrini (65′ Cristante), Jorginho (77′ Bonaventura), Mandragora; Chiesa, Balotelli (86′ Belotti) Berardi (73′ Insigne). CT. Mancini

Marcatori: 8′ Umtiti (F), 29′ Griezmann (F), 36′ Bonucci (I), 63′ Dembelé (F)

Arbitro: Anthony Taylor
Ammonizioni: Pellegrini (I)

POTREBBE ARRIVARE DA BARCELLONA L’EREDE DI MILINKOVIC

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SCUDETTO 1915 – L’AVV. MIGNOGNA

2 giugno 1946: in nome del Popolo Italiano

Il 2 giugno 1946 gli italiani vengono chiamati al voto per scegliere tra Monarchia e Repubblica.

Al referendum il 54,3% degli elettori sceglie la Repubblica. Con un margine di appena due milioni di voti viene decretata la fine della Monarchia. Per la prima volta sono ammesse al voto anche le donne. Scoppia la polemica su possibili brogli ma Umberto II – diventato sovrano il mese precedente la votazione referendaria in seguito all’abdicazione del padre Vittorio Emanuele III – accetta il verdetto delle urne e lascia l’Italia con la sua famiglia dando inizio a un lungo esilio.

Intorno alla proclamazione della Repubblica si addensano ancora oggi molti interrogativi. Dopo la guerra e venti anni di regime totalitario il 2 giugno 1946 l’Italia è chiamata a una doppia scelta: quale debba essere la forma dello Stato (monarchico o repubblicano) e votare i partiti che faranno parte dell’Assemblea Costituente. Era molto tempo che gli italiani non votavano in maniera democratica. Senza tener conto dei plebisciti del ’29 e del ’34 l’ultima volta che il popolo si era recato al voto era il 1924. Inoltre per la prima volta le donne hanno diritto di voto. La legge per il voto alle donne era stata approvata nel gennaio del 1945.

Nel ripercorrere quei giorni di incertezza e tensione emergono alcune incongruenze. Oscillazioni di voti, reticenza nel parlarne, ritardi. Tutto farebbe pensare che sia successo qualcosa di poco chiaro. Dove sono finite le circa 1.500mila schede bianche e nulle? Perché le schede votate sono state velocemente bruciate? Perché De Gasperi scrisse al ministro della Real Casa Falcone Lucifero il 4 giugno dicendo di temere una vittoria della Monarchia? Perché il governo proclamò la Repubblica prima del verdetto della Cassazione?

All’inizio dello spoglio l’esito della votazione sembrava favorevole alla Monarchia ma poi la situazione si capovolge. Il risultato è in bilico. Il ministro Giuseppe Romita fa una conferenza stampa in cui si limita a fornire il numero dei voti ottenuti dalle parti: 12.182.155 la Repubblica, 10.362.709 la Monarchia. Lo stesso giorno De Gasperi sale al Quirinale. I Savoia sembrano disposti ad accettare il risultato delle urne ma due giorni dopo un gruppo di giuristi di Padova presenta un ricorso contro il risultato elettorale. Tutto torna ancora in ballo. Il 5 giugno 1946 il ministro di Grazia e Giustizia nonché segretario del PCI, Palmiro Togliatti, chiama il suo segretario Massimo Caprara e scrive una lettera al presidente della corte di Cassazione Giuseppe Pagano. Lettera in cui lo invita a non dare il risultato del referendum. Interrogato da Caprara sul perché di quella decisione Togliatti gli dice: “Questa Repubblica è come un parto difficile e, come tutti i parti difficili, va aiutato”.

Il 10 giugno 1946 nel Salone della Lupa Montecitorio la Corte di Cassazione per voce del  Presidente Pagano legge i voti ottenuti dall’una e dall’altra parte senza però proclamare la vittoria della Repubblica come tutti si aspettavano. Il modo in cui Pagano gestì quella situazione fu un eccesso di formalismo oppure il suggerimento di Togliatti aveva una qualche valenza politica? Anche lo stesso De Gasperi, di cui il giovane Andreotti era il segretario, si disse “meravigliatissimo” della condotta di Pagano e si recò immediatamente al Quirinale da Re Umberto II. Per il governo i dubbi non esistevano. I risultati portano al passaggio di poteri dal Re al Presidente del Consiglio ed alla nascita della Repubblica. Ma Umberto II non riconosce il verdetto elettorale, definendo il risultato ancora provvisorio. Inizia così un braccio di ferro tra governo e Casa Reale. Nel consiglio di ministri tutti sono favorevoli ad un immediato passaggio di poteri. Qualcuno cerca una mediazione con i Savoia; altri, come Togliatti, seguono una linea più intransigente. Dal punto di vista giuridico il Re aveva ragione, era stato presentato un ricorso e bisognava aspettare il verdetto definitivo, ma dal punto di vista politico quei due milioni di voti di scarto esprimevano una chiara volontà ed indicavano un’unica strada percorribile. Togliatti, in una riunione del Consiglio dei Ministri dell’11 giugno dichiara che “se non deliberiamo subito potrebbe verificarsi che il Re formi un nuovo governo, e in tal caso due sono le ipotesi, o accettiamo chinando la testa al Re, o rifiutiamo, e allora è la guerra civile”.

La maggioranza chiede a De Gasperi di assumere sin da subito i pieni poteri. Si registrano scontri nelle principali città italiane, a Napoli addirittura ci sono quattro morti. Re Umberto non sembra disposto a cedere le deleghe sino alla sentenza definitiva e a quel punto De Gasperi forza la mano assumendo i pieni poteri. Al re resta la scelta tra l’esilio e la prova di forza. Umberto chiede aiuto agli americani che però gli rispondono che non si sarebbero intromessi nella vicenda istituzionale italiana. E così il re di Maggio si risolve per l’esilio.

L’addio di Umberto II è fortemente polemico; il 13 giugno, con un proclama alla nazione, accusa il governo di aver “in spregio alle leggi ed al potere sovrano e indipendente della magistratura, compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo con atto arbitrario e unilaterale poteri che non gli spettano”. La risposta di De Gasperi è lapidaria: “Un periodo che non fu senza dignità si chiude con una pagina indegna”. Il 18 giugno la Cassazione conferma la vittoria della Repubblica ma nel computo delle schede vengono considerate solo quelle valide e non le bianche e le nulle, contravvenendo così alle norme precedentemente approvate sulla procedura di scrutinio. La decisione presa dalla Cassazione non ha nessun fondamento giuridico ed è la stessa Cassazione ad assumersi la responsabilità politica e lo fa per “blindare” il risultato, per evitare una spaccatura nel paese che avrebbe potuto portare ad una nuova guerra civile. L’Italia ha scelto: è REPUBBLICA !!!

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Un sogno che si realizza: Usain Bolt vicino all’esordio all’Old Trafford

Per Bolt il sogno di debuttare come calciatore sta per trasformarsi in realtà. E non solo, Usain Bolt vicino all’esordio all’Old Trafford.

Il trentunenne giamaicano si sta allenando a Drammen, 40 km a sud-ovest di Oslo, con il club norvegese del Stromsgodset. La speranza è quella di scendere in campo nell’amichevole contro la nazionale norvegese Under 19 martedì. “Se riesco a giocare un paio di minuti sarebbe bello”, ha dichiarato Bolt ai giornalisti dopo l’allenamento. “Sono qui per cercare di mettermi in forma per la partita di Manchester il prossimo fine settimana”, ha continuato. Infatti, grazie a una partita di beneficenza, Usain Bolt vicino all’esordio all’Old Trafford. La gara verrà disputata il prossimo 10 giugno nello stadio del Manchester United, squadra della quale è tifoso. Il giamaicano scenderà in campo con una selezione Mondiale contro una di celebrità inglesi guidata da Robbie Williams. Bolt nei mesi scorsi si è allenato anche con il Borussia Dortmund in Germania.

LAZIO CALCIO MERCATO: KRUNIC L’OBIETTIVO DI TARE

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ASSE DI MERCATO TRA LAZIO E GENOA

LAZIO CALCIO MERCATO Krunic l’obiettivo di Tare. Ecco la strategia

LAZIO CALCIO MERCATO Krunic in pole per il centrocampo biancoceleste. Tare segue il suo pupillo e spera di strapparlo all’Empoli

LAZIO CALCIO MERCATO Krunic obiettivo dei biancocelsti per la nuova stagione, per rinforzare la mediana. Il centrocampista bosniaco è reduce da un agrande campionato con la maglia dell’Empoli, con cui ha centrato la promozione in Serie A. Sotto la guida di Andreazzoli, il vice capitano della Bosnia ha dato il meglio di sè collezionando 36 presenze condite da 5 gol e 10 assist. E’ il Milinkovic dell’Empoli, così lo ha ribattezzato il presidente dei toscani, Corsi.

LA STRATEGIA DELLA LAZIO

Per strapparlo ai toscani occorrerà non scendere sotto agli 8 milioni più bonus. Questo, secondo le indiscrezioni raccolte dalla nosta redazione, che ha capito anche come il prezzo possa essere abbassato con l’inserimento di una contropartita. Questa porta il nome di Cataldi, pupillo di Corsi, che lo ha chiesto a più riprese alla Lazio anche in passato. Tutto dipenderà anche dai movimenti a centrocampo in casa Lazio. L’offensiva ci sarà dopo aver capto anche le intenzioni di Cataldi, di ritorno dal Benevento e di Krunic stesso. Il bosniaco dovrà decidere se rimanere all’Empoli per confermarsi ancora un anno, oppure spiccare subito il volo… con le aquile biancocelesti.

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Zazzaroni sul calciomercato: “E’ la Roma il club più attivo. Milinkovic-Juve? Mai a queste cifre”

L’opinione del noto giornalista Ivan Zazzaroni sul calciomercato e su Milinkovic. 

 

Ivan Zazzaroni sul calciomercato ai microfoni di Radio Cusano Campus ha dichiarato: “LRoma è al momento la squadra più attiva sul mercato. Temo che cedano qualcuno perché in genere quando fanno così qualche pezzo parte. Non voglio essere diffidente.  Milinkovic? Se Lotito vuole 200 milioni la Juve non glieli darà mai. Non credo che il club torinese sia in grado di spendere 120 o 130 milioni per un solo giocatore, soprattutto a centrocampo”

POTREBBE ARRIVARE DA BARCELLONA L’EREDE DI MILINKOVIC

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CALCIOMERCATO LAZIO – Potrebbe arrivare da Barcellona l’erede di Sergej Milinkovic

Potrebbe arrivare da Barcellona l’erede di Sergej Milinkovic. La Lazio in caso di partenza del centrocampista serbo potrebbe guardare in Spagna.

A quanto riporta il Mundo Deportivo potrebbe arrivare da Barcellona l’erede di Sergej Milinkovic: “Le qualità tecniche ai pari del serbo e la stazza fisica lo rendono l’alternativa migliore a cui Simone Inzaghi può pensare in caso di partenza del numero 21 biancoceleste. Ma l’idea del direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, è che con la grande somma di denaro ricevuto da una possibile vendita del serbo oltre a realizzare l’acquisto di André Gomes potrebbe anche far firmare più giocatori. Un altro obiettivo sarebbe Fabián Ruiz Peña, che ha una clausola di 30 milioni di euro. Tare vuole anche approfittare del fatto che  ha giocato poco nel club alla fine della stagione. E soprattutto Fernando Santos, Ct del Portogallo, lo ha lasciato fuori dalla lista per la fase finale del Coppa del Mondo 2018. È interessante notare che la scorsa stagione la Juventus è stato uno dei club interessati a André Gomes. Resta ora da vedere se André Gomes accetta di andare o no alla Lazio. Perché in linea di principio tutti i loro sforzi sono stati più concentrati sulla Premier League”.

SCUDETTO 1915 – L’AVV. MIGNOGNA

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ANELLUCCI SU MILITAO

SCUDETTO 1915 Mignogna: “Assegnazione doverosa”

In merito alla questione riguardante lo Scudetto 1915 Mignogna, responsabile del Comitato Consumatori Lazio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Lsr per discutere degli aggiornamenti circa la rivendicazione del titolo da parte dei biancocelesti

In merito alla questione riguardante lo Scudetto 1915 Mignogna, responsabile del Comitato Consumatori Lazio, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Lsr per discutere degli aggiornamenti circa la rivendicazione del titolo da parte dei biancocelesti. “Si tratta di un appuntamento rimandato da troppo tempo. Sotto questo aspetto però, qualche passo avanti in settimana è stato fatto. La Lega Serie A ha nominato Consiglieri Federali Lotito e Marotta, e quindi i quadri cominciano a definirsi. Ora manca solo l’elezione del Presidente. La nomina potrebbe avvenire a luglio o ad agosto e il ruolo potrebbe essere rivestito tanto da Corradi quanto da Abete. 

Noi però non entriamo del merito dell’elezione in sé. Chiunque sarà il presidente, sono convinto che non potrà astenersi dal procedere all’assegnazione dell’ex aequo tra Lazio e Genoa. Si tratta di un qualcosa che proviene dal diritto, dalla storia, dalla legge, e sotto il profilo probatorio è chiaro ed inequivocabile. La Lazio fu la squadra ad arrivare più vicina al titolo in quella stagione, rappresentata da un gruppo di eroi che andarono a battersi per la Patria lasciando la propria vita sul Cadore e sul Carso. Il Comitato è e rimarrà permanente, ma stasera si deciderà se sospendere o continuare la Class Action, tenuto conto tra l’altro che lo Statuto della Figc consente direttamente ai Consiglieri Federali di verificare l’operato arbitrale”.

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Anellucci parla di Militao: “La Lazio lo cerava lo scorso anno, ora…”

L’agente Fifa Anellucci parla di Militao ai microfoni di RMC Sport. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti l’interesse della Lazio dello scorso anno per questo difensore.

L’agente Fifa Anellucci parla di Militao: “Militao, difensore del San Paolo, è stato preso dal Manchester City. La Lazio voleva e poteva prenderlo lo scorso anno, ma durante questa stagione il calciatore ha fatto un grande salto di qualità. E’ stato acquistato per 20 milioni. Forse gli avrebbe fatto bene un altro anno in più in Brasile, ora si gioca il tutto per tutto”.

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MEMORIAL MIRKO FERSINI >>> LEGGI QUI

LAZIO CALCIO MERCATO Genoa, il ds Perinetti su Izzo, Marchetti e non solo…

LAZIO CALCIO MERCATO Genoa, il ds Perinetti parla dell’asse con i biancocelesti, da Izzo a Marchetti e non solo…

LAZIO CALCIO MERCATO Genoa e biancocelesti, un asse che potrebbe divenire molto caldo nei prossimi giorni. Di esso e dei temi (molteplici) che lo riguardano ha parlato il direttore sportivo rossoblù Perinetti. Queste le sue parole, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’: “Posso serenamente affermare che i rapporti fra il Genoa, la Lazio e le rispettive proprietà erano e restano ottimi. Il club biancoceleste su Izzo? Nel casso l’interesse fosse reale, si, ci siederemo intorno ad un tavolo perchè saremo pronti a parlarne. Se Inzaghi e Tare lo hanno messo in cima alle lista dei suoi desideri lo scopriremo eventualmente andando nei dettagli, scendendo nei particolari. La Lazio anche su Laxalt? Perchè no, tuttavia mi ripeto, da un discorso generale il Genoa è disponibile ad affrontare qualsiasi situazione presa singolarmente l’una dall’altra. Marchetti il dopo Perin? Non confermo per ora…”.

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Calisir sull’interesse della Lazio per Badstuber: “E’ convinto, ha parlato con Klose…”

L’agente Fifa tedesco Yasar Calisir sull’interesse della Lazio per Badstuber ha parlato ai microfoni di RMC Sport. Di seguito riportiamo le sue parole.

Calisir sull’interesse della Lazio per Badstuber: “E’ probabile che vada alla Lazio, c’è un ottimo rapporto tra lui e Miroslav Klose, si sono parlati e il difensore è convinto del trasfrerimento. Ci sono offerte anche dalla Turchia (Besiktas, ndr). Badstuber è stato chiaro e vuole un trasferimento subito per cominciare al meglio la preparazione con la nuova squadra. L’ultimo anno e mezzo l’ha giocato con coninuità. I problemi che ha avuto negli anni passati comunque non sono di poco conto, bisogna fare delle valutazioni prima di acquistarlo”.

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Domani al via la I edizione del Memorial Mirko Fersini: il programma completo

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Tutto pronto in casa Lazio per la prima edizione del Memorial Mirko Fersini: ecco il programma completo.

Onorare Maurizio e Mirko, calciatori e tifosi laziali strappati troppo presto alla vita e ora stelle che brillano nel cielo biancazzurro. Con questo obiettivo,  domani, presso il Centro Sportivo ‘Maurizio Melli’, avrà luogo la prima edizione del Memorial Mirko Fersini. Un triangolare cui parteciperà la selezione Under 14 del Settore Giovanile biancoceleste. Che, sotto la direzione di mister Marco Alboni, sfideranno i pari età dell’Urbetevere e del Savio. Proprio quest’ultimo aprirà le danze, alle 15, contro la selezione capitolina. La perdente di questo match affronterà quindi alle 16 l’Urbetevere, che, un’ora dopo, se la vedrà con la squadra vincente. Di seguito il programma completo del triangolare.

15:00 | Gara 1 | LAZIO-SAVIO

16:00 | Gara 2 | Perdente Gara 1-URBETEVERE

17:00 | Gara 3 | Vincente Gara 1-URBETEVERE

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI BIANCHESSI SUL SETTORE GIOVANILE

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GIOVANILI Bianchessi: “Serve tempo, ma sono soddisfatto del lavoro”. Poi sul Memorial Fersini…

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La Lazio guarda al futuro, con l’obiettivo di portarsi tra le prime società in Europa. Per questo, in queste settimane la società sta svolgendo un lavoro meticoloso a partire dalle basi, da quelli che saranno i campioni di domani. Proprio di questo lavoro ha parlato il responsabile delle Giovanili Bianchessi.

Così, ai microfoni di ‘LSR’, il responsabile delle Giovanili Bianchessi. Che però prima si sofferma sul primo memorial “Mirko Fersini”: “È un torneo creato per ricordare Mirko, ma anche Fabrizio Melli, un altro tifoso della Lazio purtroppo prematuramente scomparso. La famiglia della Lazio tiene, partecipe e mantiene il ricordo di questi ragazzi. Domani ci sarà la moglie del presidente, il figlio Enrico, Cristina Mezzaroma e Gianni Mezzaroma, suocero del presidente che fa parte del Consiglio della Lazio. Speriamo nella grande partecipazione, non tanto per il valore del torneo ma per il ricordo”.

PIANO DI LAVORO

Settimana prossima arriveranno i rotoli di erba e verranno completati gli ultimi due campi. Formello sarà a pieno regime per la prossima stagione anche per il settore giovanile. Abbiamo poi creato la Lazio Soccer School, aprendo rapporti di collaborazione con le società del Lazio. Utilizzeranno la nostra metodologia, faremo dei corsi di aggiornamento per i loro allenatori e dei tornei regalando ai ragazzi di queste squadre dei biglietti per assistere alle gare casalinghe della Prima Squadra della Capitale. Entro giugno arriveranno le prime affiliazioni. Il secondo step riguarda la rete degli osservatori, inserendo nuove figure strategiche. Vogliamo prendere giovani ragazzi, di 12-13-14 anni, costruirli e portarli avanti fino, speriamo, alla prima squadra. Quest’anno con l’Under 16, di cui sono responsabile, abbiamo fatto già qualcosa di importante: siamo arrivati nelle prime 8 d’Italia. Dovremo acquisire una mentalità vincente. Interverremo sull’Under 15 affinché possa essere più competitiva. L’Under 14 e 13 sono arrivate prime, anche loro stanno facendo molto bene a livello di tornei. Abbiamo raddoppiati i giocatori convocati nelle nazionali e anche questo è importante. Per il settore giovanile c’è bisogno di tempo, ma sotto la mia responsabilità di questi 10 mesi sono molto soddisfatto”.

MERCATO

Noi vogliamo costruirci in casa i ragazzi. Ridurremo le squadre dell’Accademia, alzando la qualità. Il nostro scouting si concentra sulle fasce dai 12 ai 14 anni per avere elementi importanti nel giro di 3-4 anni, oltre a squadre competitive. Il mercato sarà importante, partiamo da piccoli e li portiamo avanti”.

MONDIALI

Settimana prossima con l’Under 14 andremo a Madrid a rappresentare l’Italia insieme alla Juventus, contro squadre dure: Benfica, Everton, Ajax, una squadra cinese e una nazionale cinese. Andremo per costruirci una mentalità vincente per questi tipo di incontri. L’obiettivo è portare alcuni di questi ragazzi in Serie A, costruire dei giocatori”.

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Il valore tecnico della Lazio schizza alle stelle: tutte le cifre

Dopo una stagione comunque esaltante nonostante la mancata Champions, il valore tecnico della Lazio schizza alle stelle.

Mettete insieme l’abilità ‘contrattatoria’ di Lotito, il fiuto di Tare sui baby talenti e il lavoro quotidiano di Inzaghi. Il risultato è una Lazio da Europa che conta, che solo per un niente ha mancato il livello massimo. Le strategie della società, unita alla mano tecnica del mister, hanno reso i biancocelesti una realtà invidiabile. Tanto che ora il valore tecnico della Lazio schizza alle stelle. 400 milioni di euro, 4 volte tanto rispetto ai 100 stimati lo scorso agosto. Merito dei giocatori in gruppo, a partire da quel Sergej Milinkovic-Savic la cui completezza sta tenendo dritte le antenne dei top club europei. Il suo valore oggi si aggira sui 150 milioni, dieci volte tanto rispetto a quanto pagato dalla Lazio nel 2015. E non dimentichiamo Immobile, re dei bomber d’Italia ed Europa, di cui Lotito non si priverebbe per meno di 80 milioni (dopo averlo pagato 9,4). Solo questi due valgono oltre metà rosa. Il resto è portato dai 40 milioni a testa di Luis Alberto e Felipe Anderson, dagli almeno 15 di Lucas Leiva, dai 18 di Strakosha e dai 10 di Luiz Felipe. Davvero niente male come tesoretto.

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Lazio calcio mercato Andujar è uno dei portieri che in passato Tare ha sempre cercato per fare il vice a Strakosha. Non riuscendo mai ad arrivare

Questa potrebbe essere la volta buona? La Lazio è alla ricerca di un vice Strakosha che possa garantire delle garanzie di crescita al giovane portiere albanese e anche di saper sostituirlo in caso lui non possa giocare. Lazio calcio mercato Andujar in quesot momento si trova in vacanza ma ha fatto sapere che verrebbe di corsa in Italia e alla Lazio, ecco le sue parole intercettate dal Corriere dello Sport: “La Lazio?L’estate scorsa c’è stata una possibilità. Magari, sarebbe una bella cosa, mi piacerebbe molto venire a Roma. Secondo portiere? Verrei volentieri, la Lazio è una grandissima piazza. Non sarebbe un problema aiutare Strakosha a crescere. Cresceremmo tutti e due. Per adesso non ho sentito nessuno, vediamo…”. Il portiere 34enne al momento gioca con l’Estudiantes e sarebbe felice di tornare. Il contratto gli scadrà nel 2019, quindi il costo del cartellino risulterebbe basso. In casa Lazio però si guarda anche altrove, sempre viva la pista Sportiello che costerebbe circa 5 milioni. Tare valuterà tutto e poi prenderà una decisione.

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