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CASO DE VRIJ Tare spegne le congetture su Lazio-Inter

CASO DE VRIJ Tare mette il punto su tutte le polemiche riguardanti l’impiego del difensore olandese nella decisiva sfida contro l’Inter. Polemiche e congetture nate dopo l’ufficialità della deposizione del contratto che legherà il difensore ai nerazzurri.

CASO DE VRIJ Tare, Direttore sportivo biancoceleste, mette la parola fine a tutte le polemiche e congetture nate dopo la semi ufficialità della deposizione del contratto dell’olandese con l’Inter. Una notizia, questa, che ha aperto tra tifosi e addetti ai lavori il dibattito sull’opportunità di schierare o meno il difensore nella sfida tra Lazio e nerazzurri. Una sfida, all’ultima di campionato che con molta probabilità si rivelerà decisiva per l’accesso alla prossima Champions League. Tare, contattato dal quotidiano Il Tempo, ha sentenziato: “De Vrij gioca fino all’ultima partita, ci fidiamo di lui“. Parole inequivocabili che fugano gli ultimi dubbi. De Vrij sarà in campo, da professionista, per quella che sarà l’ultima partita con l’aquila sul petto.

Luis Alberto non si arrende: ecco l’ultima mossa per recuperare per l’Inter

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Luis Alberto non si arrende: ecco l’ultima mossa dello spagnolo per recuperare dall’infortunio.

Luis Alberto non si arrende. Lo spagnolo ha troppa voglia di trascinare la Lazio verso quella Champions voluta e cercata da inizio stagione. Per questo, non lascerà nulla di intentato per essere in campo contro l’Inter, il prossimo 20 maggio. Smentire la diagnosi del dott. Rodia (15-20 giorni di stop ndr): questo l’obiettivo per cui nelle ultime ore l’ex Liverpool è volato a Siviglia. Destinazione la Clinica di riabilitazione sportiva “Carlos Moreno”, le cui tecniche innovative di cura sono molto in voga tra i calciatori. E anche Luis ha deciso di provarle, come lui stesso testimonia sui suoi profili social.

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Nanni avverte la Lazio: “Non pensi troppo alle voci. De Vrij…”

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In vista delle gare contro Crotone e Inter, l’ex biancoceleste Franco Nanni avverte la Lazio in merito alle voci su de Vrij.

Mancano solo 180 minuti alla Lazio per conquistare la Champions. Un obiettivo che i biancocelesti hanno avuto chiaro da inizio stagione e che adesso vogliono condurre in porto. Nonostante gli infortuni e l’ufficialità di de Vrij all’Inter, intervenuti negli ultimi giorni per provare a scalfirli. Proprio a questo proposito, ai microfoni di ‘ElleRadio’, l’ex biancoceleste Franco Nanni avverte la Lazio: “In queste ultime due partite la Lazio non deve dare troppo retta a voci varie. Contro l’Atalanta ero allo stadio ed effettivamente è stata una partita sofferta, i bergamaschi sono un’ottima formazione. Io avrei fatto giocare Felipe Anderson dall’inizio, a volte bisognerebbe anche essere più audaci, magari l’avrei messo dall’inizio con Luis Alberto, tenendo in panchina Murgia“.

DE VRIJ

L’incertezza sullo schierarlo nella partita contro l’Inter? Purtroppo il dubbio si può instillare, giocare una partita proprio contro una squadra con la quale si andrà a giocare nella stagione successiva, con tutto il bagaglio di ambizioni annesso, può influenzare. I calciatori sono professionisti ma non mi stupisce che il pensiero possa farsi avanti“.

COPPA ITALIA

Vedere la finale ha generato più di qualche rimpianto, probabilmente la Lazio avrebbe fatto qualcosa di più del Milan. La prestazione di Donnarumma mi ha portato a fare delle riflessioni, tempo fa ci voleva più tempo per considerare un calciatore un vero campione. Il paragone con Buffon è ancora prematuro, i suoi errori sono stati evidenti nella partita. Le valutazioni sui giocatori a volte sono iperboliche“.

LEGGI ANCHE CARNEVALI (AD NEROVERDE) SU INTER SASSUOLO

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INTER SASSUOLO Carnevali, ad neroverde: “Risultato scritto? Vi dico che…”

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INTER SASSUOLO Carnevali, ad dei neroverdi, si esprime sulla ‘certezza’ di un largo risultato a favore dei nerazzurri

In attesa di sfidare il Crotone allo ‘Scida’, la Lazio guarderà con particolare interesse alla sfida tra Inter e Sassuolo. Il timore che serpeggia è che i neroverdi, già salvi, possano lasciarsi battere con uno scarto ‘tennistico’ e permettere ai nerazzurri di sorpassare i biancocelesti nella differenza reti. Ma in casa emiliana non sembrano essere d’accordo. Così infatti si è espresso, ai microfoni di ‘Tuttosport’, su Inter Sassuolo Carnevali, ad dei neroverdi: “Risultato scritto? Assolutamente no. Noi come in tutte le partite, cercheremo di affrontare l’avversario per ottenere il massimo risultato, soprattutto perché vogliamo terminare la stagione nel migliore dei modi”.

Scansuolo (lo sfottò dopo lo 0-7 con la Juventus a febbraio ndr)? Sorrido, ma personalmente non do molto peso a queste voci. Ci vuole grande professionalità e a noi non manca. Daremo il massimo”.

LEGGI ANCHE IL TIFO EXTRA LAZIO DI IMMOBILE

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Video – Immobile non tifa solo Lazio… Tra Emma e Carmen di Amici sceglie…

Immobile non tifa solo Lazio, detta in questo modo fa quasi paura per un tifoso laziale, ma niente paura, perché Ciro tifa una ragazza di Amici di Maria de Filippi

Immobile non tifa solo Lazio. Chi segue il programma che va in onda da anni, sa che sabato scorso un professore di canto. Ha messo tutti i professori davanti a una scelta difficile: scegliere chi tra le due cantanti mandare a casa, Emma o Carmen. La decisione è stata rimandata alla puntata di domani.Molti vip si sono schierati in questa decisione, Panariello, Canavacciuolo, Pio e Amedeo, Alessia Marcuzzi, Federica Pellegrini… ed è stato chiesto un parere anche a Ciro che ha scelto Emma, la ragazza di Malta. Chissà domani quale tra le due rimarrà e se Ciro ha fatto la decisione giusta… Il numero 17 è sempre molto attivo sui social e molto richiesto anche in questo caso…

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LEGGI LE PAROLE DI ANNA GAETANO, SORELLA DI RINO

Anna sorella di Rino Gaetano: “La Lazio gli piaceva, anche se il Crotone…”

Rino Gaetano è scomparso 37 anni fa, ma ancora si parla di lui e delle sue canzoni. Anna sorella di Rino Gaetano parla del nuovo singolo

Anna sorella di Rino Gaetano ha lanciato un pezzo di Rino, donandolo a un autore romani di nome Artù per rendere omaggio al fratello e promette che non sarà l’ultimo. Interviene a Radio Olympia

Rino è eterno, tutti i bambini di 6-7-10 anni si mettono a ballare e conoscono tutte le canzoni di Rino, le porteranno avanti per moltissimi anni. Ha preso tanti calci dagli amici, né ha avuti buoni e cattivi. Quelli buoni sono pochi, si possono contare sulle dita della mano. 

Quando ci siamo trasferiti nella Capitale io avevo 15 anni, Rino 10… Il mio dialetto ormai è quello romanesco, quando parlo non si capisce più che veniamo dalla Calabria. Il calcio in famiglia? Io e Rino siamo molto legati a Crotone, come è normale che sia, non rinneghiamo le nostre origini. La Lazio? Sì, gli stava simpatica, stava nel Lazio, la città in cui siamo cresciuti… però Crotone è Crotone non si può dimenticare. Io non sono nata a Crotone, ma a Dolo, in provincia di Venezia”.

La canzone: “Ti Voglio, questa non sarà la sua ultima canzone. La cosa bella è che uno l’ascolta e la collega subito a mio fratello, che resta nel mio cuore, in quello dei suoi fan e di tutte le persone che gli hanno voluto veramente bene”.

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LEGGI LE PAROLE DI CAICEDO

DE VRIJ GIOCHERà O NO? LEGGI LA DECISIONE DI INZAGHI

Lazio Caicedo parla di se: “Voglio portare la Lazio in Champions”

Lazio Caicedo si racconta al canale tematico Lazio Style Channel con un video molto approfondito

Lazio Caicedo nelle ultime partite sta giocando da titolare riuscendo a far vedere che su di lui ci si può puntare. Sempre messo in ombra di Ciro Immobile, nelle ultime giornate si sta facendo valere. Suo il gol che ha portato alla Lazio un punto contro l’Atalanta

“L’esperienza al Manchester City mi è servita, molto formativa, grazie a loro sono diventato un calciatore, ma è al Levante che ho trascorso la mia esperienza calcistica più bella. Ho segnato molti gol e ho aiutato la squadra a salvarsi. In quel periodo ho anche conosciuto mia moglie. Sono stati mesi felici. Mi fa piacere tornare in città quando posso”.

Basilea: “Quando arrivò l’offerta da parte del Basilea ero ancora molto giovane, però a oggi credo che aver accettato sia stata la scelta giusta, perché mi ha proiettato nel calcio europeo. Il Basilea è un ottimo club, crede molto nei giovani e mi ha permesso di crescere. Il fatto che la squadra disputasse delle competizioni di grande livello mi ha fatto crescere mentalmente. Mi sono adattato bene e presto al calcio svizzero e a quello europeo. Nel primo anno non ho giocato molto, anche per via del mancato transfer. Ma quando il transfer è arrivato ero davvero pronto, era come se avessi giocato da sempre con la squadra”.

GLI INIZI

“Non è stato facile per me decidere di fare del calcio un mestiere. In famiglia non avevamo molti soldi e ho dovuto fare molti sacrifici. Avevo un buon piede sinistro, ho cominciato a giocare come mezza punta, indossando la maglia numero 10. Poi gradualmente mi sono specializzato come punta centrale. La mia caratteristica peculiare è quella di cercare sempre di giocare il pallone col compagno. Cerco sempre l’appoggio della squadra e spero che questo mio modo di intendere il ruolo possa ben sposarsi con le esigenze della Lazio”

Levante: “Quello allo Sporting non fu un periodo molto proficuo, quindi quando arrivai al Malaga ce l’ho messa tutta per recuperare. Lì ho sperimentato la mia combattività, dovevamo salvarci ed evitare di non retrocedere. Al Levante ho trascorso la mia esperienza calcistica più bella. Ho segnato molti gol e ho aiutato la squadra a salvarsi. In quel periodo ho anche conosciuto mia moglie. Sono stati mesi felici. Mi fa piacere tornare in città quando posso”.

Cosa gli piace fare: “Mi piace passare il tempo libero con la mia famiglia, sono tutto per me. Giochiamo spesso e quando sono a casa mi concentro solo su di loro. Mia moglie è un’imprenditrice di moda, sta cercando di crescere ed è molto impegnata. Quando possiamo cerchiamo di stare insieme il più possibile”.

Tra calcio e lingua: “Fortunatamente quello che ti lascia il calcio è un mix culturale che ti rende un uomo migliore. Ho imparato molte lingue: l’inglese, il tedesco, un po’ di russo, un accenno di arabo e l’italiano. Per questo posso ritenermi un uomo fortunato, che ha potuto collezionare molte esperienze interessanti. In Svizzera già ascoltavo molto l’italiano, era la lingua che usava il mister per comunicare con me, dato che è molto simile allo spagnolo”.

L’APPRODO IN BIANCOCELESTE

La Lazio è una grande squadra, molto conosciuta in Europa. Quando mi si è palesata l’opportunità quasi non ci credevo. Rappresenta un punto d’arrivo molto importante per un giocatore che vuole consacrare la sua carriera.Abbiamo una rosa forte e siamo in lizza per la Champions, vogliamo competere su tutti i fronti e desidero conquistarmi la stima per rimanere qui a lungo. Spero di continuare a segnare gol decisivi, nonostante la Lazio abbia un organico fantastico e tante soluzioni di gioco. Voglio dare il massimo e contribuire con reti come quella con la Sampdoria o il Nizza. L’esultanza a Genova? Sì era una fotografia, ma è sembrato uno scatto fatto alla loro curva. Non volevo essere offensivo con i loro tifosi”.

Inzaghi: “Diversi tecnici sono stati fondamentali per me ma oggi ho la fortuna di lavorare con Inzaghi che è un grande motivatore e una persona eccezionale che non trascura nessun dettaglio. Ha grande personalità e riesce a trasmetterla al gruppo, una qualità che gli garantirà un ottimo futuro da allenatore”.

SUPERCOPPA

Alla mia prima partita vincere un trofeo così importante è stata un’emozione indescrivibile. Ora il prossimo passo è restare protagonisti in campionato. L’emozione della Supercoppa l’ho vissuta dalla panchina, ma mi sono sentito comunque parte di un grande gruppo. Ho un paio di soprannomi: Felipao e la Pantera che è quello più diffuso. Ma un giorno, con l’Ecuador, segnai una doppietta importante in piena campagna elettorale e Rafael Correa (presidente del Paese fino al 2017, ndr) disse che il vero presidente ero io. Ricordo questo episodio con orgoglio. In Nazionale ho avuto una carriera piena di soddisfazioni che sfortunatamente non si è conclusa con la qualificazione a Russia 2018″.

Ritiro dalla Nazionale: “Mi sono ritirato perché non mi sentivo più al massimo ed era giusto lasciare ai giovani e a gente con più motivazioni. Comunque ho sempre dato tutto e sono stato il secondo marcatore delle qualificazioni. Porterò un bel ricordo, ora è il momento di pensare alla Lazio. L’Ecuador mi ha dato tanto. Ho a cuore soprattutto un gol con l’Argentina nel successo per 2-0 a Buenos Aires, fu fantastico”.

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LEGGI LE PAROLE DI STOIAN

 

Caso de Vrij Inter: titolare o panchina nello scontro diretto?

Ufficiale: Stefan de Vrij è un giocatore nerazzurro. E ora come la mettiamo? Caso de Vrij Inter: titolare o panchina nello scontro diretto?

CASO DE VRIJ – INTER

Questo il grande quesito. Caso de Vrij Inter: titolare o panchina nello scontro diretto? Come si comporterà la Lazio? Il centrale olandese giocherà l’ultima giornata? Il club capitolino non vuole rinunciarci. I tifosi biancocelesti sono divisi sull’opportunità di schierarlo contro la sua futura squadra in un impegno così importante. Inzaghi lo vuole in campo. A Roma dopo l’ufficialità del deposito del nuovo contratto con i nerazzurri le acque sono agitate. de Vrij però ha deciso da mesi dando dimostrazione di grande professionalità.

E ORA?

Ciò che tutti i laziali sapevano ora è ufficiale. Anche se meglio parlarne al condizionale fino a prova contraria. E così ciò che i tifosi laziali temevano ora lo temono molto di più. Con quale stato d’animo giocherà de Vrij il 20 maggio lo spareggio-Champions con l’Inter? Sfida che stabilirà quale tra la squadra del presente e quella del futuro approderà nell’Europa che conta. Il contratto depositato dal club milanese legherà il difensore ai nerazzurri per i prossimi cinque anni. Un atto doveroso perché una volta siglato l’accordo con un calciatore va inoltrato in Lega.

TUTTO NELLE REGOLE

L’Inter ha agito correttamente. Così come il giocatore, libero di firmare per un’altra squadra negli ultimi sei mesi di contratto con quella dove gioca. A febbraio giustificò la sua scelta come desiderio di affrontare nuove sfide. Agli amici confido che, inoltre, c’era pure un ingaggio doppio rispetto a quello della Lazio (in effetti i 4,2 milioni più bonus dell’Inter doppiano i 2,2 più bonus di Lotito). La Lazio stessa aveva preso atto della scelta del calciatore lo scorso febbraio. Nessuno poteva immaginare che il diavolo (calendario) ci mettesse la coda. Che qualcosa imponesse al giocatore già nerazzurro di andare contro l’interesse del suo nuovo club (e quindi anche suo) all’ultima giornata.

IL DILEMMA

Perché è proprio questo il grande dilemma di de Vrij. Quello del 20 maggio per l’olandese non è un «semplice» incrocio con la sua prossima squadra. Di questi è piena la storia del calcio. La questione qui è diversa. Se giocherà de Vrij sarà chiamato a dare il massimo perché sia la Lazio ad andare in Champions. Ma in questo modo la negherebbe a se stesso prima ancora che all’Inter. Il che significherebbe precludersi il palcoscenico tecnico che insegue da anni e pure economico. Una situazione paradossale che agita l’ambiente laziale. Con i tifosi sostanzialmente spaccati tra quanti vorrebbero vederlo fuori squadra già a Crotone e chi invece ritiene che sia giusto e conveniente farlo giocare fino alla fine, spareggio compreso.

LA LINEA DELLA SOCIETA’ E DEL TECNICO

A Formello la notizia del deposito del contratto da parte dell’Inter non ha suscitato grande gioia ma neppure panico. La situazione, vista dall’ottica del club, non è cambiata da quando a febbraio il ds Tare annunciò che le strade della Lazio e di de Vrij si sarebbero separate a fine stagione dopo il mancato accordo per il rinnovo. Come ricorda La Gazzetta dello Sport, da allora l’olandese ha giocato 16 delle 17 gare dei biancocelesti. E le ha giocate tutte alla grande fino a quella di domenica con l’Atalanta, dove allo scadere ha fatto un salvataggio incredibile su Hateboer (a Strakosha battuto) regalando alla Lazio un punto che alla fine potrebbe essere decisivo. Sulla sua professionalità non possono esserci dubbi (basti pensare anche ai 6 gol realizzati, secondo miglior difensore-goleador d’Europa dopo Naldo). Per questo Inzaghi a lui non rinuncerà. Lo farà solo se dovesse essere il centrale difensivo a chiamarsi fuori. Ma questo al momento sembra uno scenario improbabile.

IL CENTROCAMPISTA DEL CROTONE STOIAN SULLA GARA CON LA LAZIO

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LE PAROLE DI GIORDANO SU CROTONE – LAZIO

CROTONE LAZIO Stoian: “Lo Scida il nostro fortino, i tifosi la nostra forza”

Al termine della seduta di allenamento è intervenuto ai microfoni per parlare del prossimo impegno di campionato Crotone Lazio Adrian Stoian.

Crotone Lazio Adrian Stoian ai microfoni di CrotoneTv: “La squadra tra ieri ed oggi si è allenata bene. Abbiamo provato a mettere in campo quello che ci ha detto il mister. La partita di domenica è fondamentale per noi, vogliamo prepararla al meglio. La Lazio è una buona squadra che ha segnato più di 100 gol, è in Europa. Dobbiamo farci trovare pronti per quella che potrebbe essere la nostra partita dell’anno. Sono arrivato a Crotone in un momento in cui eravamo nella bassa classifica di serie B, ora ci troviamo a lottare per restare in serie A. Sono orgoglio di essere qui, dopo tante battaglie insieme. Spero che domenica riusciamo a toglierci un’altra grandissima soddisfazione. Lo Scida è da sempre un nostro fortino. Dobbiamo puntare tanto su questo e sul fatto che i tifosi ci hanno sempre aiutato. I numeri per domenica parlano chiaro. Toccherà a noi essere bravi a portare lo stadio dalla nostra parte. Vogliamo sentire i nostri tifosi come dodicesimo uomo in campo per ottenere il risultato che ci serve”.

LE PAROLE DI GIORDANO SU CROTONE – LAZIO

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LE PAROLE DELL’EX SERGIO PETRELLI SU CROTONE – LAZIO

CROTONE LAZIO Giordano: “Se i biancocelesti stanno bene possono vincere ovunque”

CROTONE LAZIO Giordano. Le parole dell’ex attaccante laziale sul prossimo impegno dei biancocelesti. 

CROTONE LAZIO Giordano“Nel nostro paese il pensiero principale è sempre l’arbitro. Si pensa più al direttore di gara che alla propria squadra. Se la Lazio sta bene è in grado di andare a vincere a Torino con la Juventus. Intendo dire che ora l’ambiente conta molto meno. Ai miei tempi poteva succedere che nel sottopasso prendevi un pugno e nessuno vedeva niente. Ora le telecamere sono anche sugli scarpini. Il Crotone è una squadra che gioca a calcio. Spinge con i terzini, Mandragora fa da scudo davanti alla difesa e Stoian gioca sulla linea dei centrocampisti. Possono anche saltare il centrocampo lanciando su Trotta e Simy, due elementi ben strutturati. Il pubblico spingerà molto ma è normale, si giocano la vita”.

LE PAROLE DELL’EX SERGIO PETRELLI SU CROTONE – LAZIO

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INTER – SASSUOLO: RAMBAUDI NON CREDE AL BISCOTTO

CROTONE LAZIO Petrelli: “Calabresi molto motivati, non sarà facile”

CROTONE LAZIO Petrelli sulla trasferta della squadra biancoceleste in Calabria.

CROTONE LAZIO PETRELLI A LAZIO STYLE RADIO 89,3

“La Lazio quest’anno ha espresso un bel gioco. Ora con qualche innesto di livello potrebbe raggiungere il livello tecnico di Juventus e Napoli. La squadra di Inzaghi si giocherà la qualificazione alla prossima Champions nelle prossime due gare. Al Crotone servono punti per salvarsi, sarà una trasferta molto difficile. I biancocelesti dovranno affrontare un gruppo molto motivato”.

SU RADU E CAICEDO 

“Il rientro di Radu sarà molto importante. Per la difesa biancoceleste il romeno è un vero punto di riferimento. E’ sempre stato un grande trascinatore che, in tanti anni di militanza in biancoceleste, ha sempre mostrato grande spirito. Caicedo avrebbe meritato più opportunità ma aveva davanti Immobile. L’ecuadoriano è un ottimo attaccante con buone doti tecniche e fisiche, nelle prossime gare potrebbe essere decisivo. La Lazio a Crotone dovrà essere più motivata dei padroni di casa. Tecnicamente i biancocelesti sono più forti della compagine calabrese”.

INTER – SASSUOLO: RAMBAUDI NON CREDE AL BISCOTTO

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JUVENTUS – MILAN: DENUNCE, ARRESTI E SANZIONI. IL REPORT

INTER SASSUOLO Roberto Rambaudi: “Non credo al biscotto”

INTER SASSUOLO Roberto Rambaudi dice la sua sulla gara del prossimo turno tra nerazzurri ed emiliani.

INTER SASSUOLO Roberto Rambaudi intervenuto ai microfoni di Radiosei ha dichiarato: “Non credo al biscotto. Il Sassuolo non vorrà essere umiliato un’altra volta. Tra l’Inter e la squadra emiliana il divario c’è sicuramente ma non con un passivo di 6 reti. Nonostante il raggiungimento della salvezza una sconfitta simile del Sassuolo non può trovare giustificazioni. La Lazio deve andare a vincere a Crotone”.

JUVENTUS – MILAN: DENUNCE, ARRESTI E SANZIONI. IL REPORT

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LEGGI IL FOCUS CONTRO L’INTER E LA SUA ANTISPORTIVITA’

JUVE MILAN Denunce , arresti e sanzioni elevate dalla Polizia. Il report

Prima, durante e dopo la pfinale di Tim Cup tra Juve Milan, la Polizia è intervenuta per emettere molte sanzioni. Il report

70.000 euro di sanzioni amministrative per commercio abusivo di generi alimentari , tre persone denunciate per aver contravvenuto al divieto di somministrazione di bevande alcoliche, tre per non aver rispettato il foglio di via obbligatorio dalla città di Roma . Centinaia le bottiglie di birra sequestrate sia in vetro che in plastica. Sono questi i risultati dei controlli eseguiti dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ,impiegati in occasione della finale di Coppa Italia Juve Milan per garantire il rispetto dell’ Ordinanza Prefettizia oltre che per contrastare il bagarinaggio e l’abusivismo commerciale . Convalidato l’arresto del cittadino di origine campana avvenuto durante i servizi preventivi di ieri : foglio di via per due anni e inasprimento del Daspo con obbligo di firma durante gli Internazionali di tennis queste le misure adottate dalla Questura di Roma al termine del rito direttissimo.

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CASO DE VRIJ – L’Inter si è dimostrata “antisportiva” e provinciale

Sul caso de Vrij l’Inter si è dimostrata “antisportiva” e provinciale. Cala il gelo tra le due società e il 20 maggio si giocherà lo scontro diretto

E’ ormai una battaglia senza esclusioni di colpi tra Lazio ed Inter. I due club sono allo scontro totale dentro e fuori dal campo. Se sul terreno di gioco il 20 maggio si sfideranno per un posto in Champions League, fuori dal rettangolo di gioco arriva il colpo basso dei nerazzurri. Sul caso de Vrij l’Inter si è dimostrata “antisportiva” e provinciale, nonostante il blasone che le appartiene. Ma evidentemente dalle parti di Appiano Gentile sono cambiate molte cose. Ed ecco arrivare ai mezzucci per destabilizzare la diretta concorrente. Pompata dagli organi di stampa nazionali, è stata divulgata con ogni mezzo la deposizione del contratto dell’olandese in Lega. Ad oggi, quindi, de Vrij è a tutti gli effetti un calciatore interista.

PROVINCIALISMO CON UN VELO DI ANTISPORTIVITA’

Forse la paura di non centrare l’obiettivo è tanta, ma forse il palazzo teme proprio un successo capitolino. Fatto sta che i nerazzurri in settimana hanno visto l’acquisizione di un calciatore e un flusso anomalo di scommesse sulla goleada ai danni del Sassuolo. Dove sia andata la voglia dell’Inter di vincere sul campo, di sudarsi la vittoria, non sia sa, soprattutto dopo le “morali” fatte alla Juventus dopo il 2-3 subito in casa. A volte si farebbe meglio a tacere se poi ci si comporta anche peggio. Predicare bene e razzolare male, cara Inter lo stai facendo veramente bene.

Marco Corsini

CROTONE LAZIO, LO SCIDA E’ SOLD OUT >>> LEGGI QUI

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CROTONE LAZIO Lo Scida è sold out per la sfida contro i biancocelesti

Cresce l’attesa per la sfida di domenica pomeriggio. Per Crotone Lazio lo Scida è sold out, battutto il record della sfida tra calabresi e Juventus

Partita quasi decisiva per entrambe le squadre, quella di domenica pomeriggio. Vista l’importanza della posta in palio, per Crotone Lazio lo Scida è sold out, sia nel settore dei calabresi, che in quello dei laziali. Infatti in poche ore sono stati polverizzati tutit i tagliandi. Ciò è stato possibile anche per via della politica dei prezzi messa in atto dal club calabrese: biglietti a prezzi popolari. Battuto anche il record di presenza in Crotone Juventus, fin qui il migliore dato della stagione. Allo Scida, quindi, la Lazio troverà un ambiente caldissimo a cui dovrà far fronte con tutte le sue forze.

LEGGI IL BOLLETTINO MEDICO SU LUIS ALBERTO, IMMOBILE, PAROLO E RADU

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VIDEO – Immobile si dà al cinema in attesa di tornare con la Lazio

In attesa di recuperare dall’infortunio e stringere i denti nella partitissima con l’Inter, Immobile si dà al cinema. Ciro sul set di Gomorra insieme all’attore Salvatore Esposito che interpreta Genny. 

Non solo calcio per bomber Ciro. Il talento napoletano in forza alla Lazio è fermo ai box per uno stiramento rimediato nella trasferta di Napoli. Ciro vuole recuperare a tutti i costi per l’Inter, un vero e proprio spareggio Champions. Intanto però Immobile si dà al cinema: lo vediamo infatti nel video insieme a Genny di Gomorra in un simpatico siparietto tra i due tutto da gustare. 

 

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ULTIME LAZIO – Inzaghi recupera un infortunato per Crotone

ULTIME LAZIO: continua la preparazione dei biancocelesti in vista della trasferta di Crotone. Intanto Radu rientra in gruppo e svolge l’allenamento con la squadra.

ULTIME LAZIO – Stefan Radu è il primo infortunato a tornare in gruppo. Il romeno, alle 15.30, si è allenato regolarmente insieme al resto dei compagni. Risolto infatti il problema muscolare all’adduttore: lui ci sarà a Crotone. Dove non ci sarà lo squalificato Luiz Felipe: la probabile linea sarà formata da Caceres, de Vrij e Radu (con Bastos in attesa). Parolo non verrà rischiato, proverà a rientrare per l’ultima con l’Inter. Per Luis Alberto e Immobile si attendono comunicazioni ufficiali da parte dello staff medico biancoceleste. In campo non si vede nemmeno Lukaku, in palestra per il secondo giorno consecutivo. È affaticato, comunque non dovrebbero esserci problemi per il match con il Crotone. Ok de Vrij e Leiva, aggregati dall’inizio alla fine dell’allenamento.

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IL PUNTO SUGLI INFORTUNATI>>>CLICCA QUI

Il Dott. Fabio Rodia fa il punto sulla situazione degli infortunati

Il Dott. Fabio Rodia fa il punto sulla situazione degli infortunati in casa Lazio.

Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il Dott. Fabio Rodia fa il punto sulla situazione degli infortunati: Stefan Radu è stato sottoposto ad accertamenti strumentali e, visto l’esito, abbiamo dato il via libera per il ritorno in gruppo del difensore che è a disposizione di Inzaghi.

Anche Ciro Immobile e Marco Parolo hanno effettuato degli esami strumentali. La loro situazione sta evolvendo bene, successivamente svolgeremo dei test definitivi. Speriamo di poterli reintegrare per l’ultima di campionato. Per entrambi tutto procede come avevamo stabilito inizialmente. Per loro sono previsti protocolli di lavoro personalizzati che vengono svolti quotidianamente. Anche la domenica perché bisogna sfruttare tutti i giorni a disposizione.

Luis Alberto, infine, ha riportato una lesione di primo grado a carico dell’adduttore della coscia sinistra. La prognosi è di 15-20 giorni. Nel suo caso, dopo aver stipulato una diagnosi presuntiva che non abbiamo comunicato in via definitiva per attendere la stabilizzazione del quadro clinico, abbiamo messo in atto già da lunedì dei trattamenti specifici. Il calciatore vuole provare a giocare contro l’Inter ma i dati strumentali non sembrano favorevoli. Ma continueremo a monitorare il centrocampista”

INZAGHI INSIGNITO DI UN GRANDE RICONOSCIMENTO

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PENNACCHIA ATTACCA I VERTICI DEL CALCIO ITALIANO

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi insignito di un grande riconoscimento

Simone Inzaghi insignito di un grande riconoscimento. L’allenatore della Lazio è tra i vincitori del Premio Aics di Cultura Sportiva ‘Beppe Viola’.

Il Premio ‘Beppe Viola’, giunto alla 35esima edizione, verrà assegnato il 14 maggio presso il Salone d’Onore del Coni. A fare gli onori di casa il presidente Giovanni Malagò. Premiati oltre a Simone Inzaghi, il calciatore della Roma Lorenzo Pellegrini, i giornalisti Gianluca Di Marzio (Sky), Marco Lollobrigida (Rai), Fabio Massimo Splendore (Corriere dello Sport), e il presidente della Lnd Cosimo Sibilia.

PENNACCHIA ATTACCA I VERTICI DEL CALCIO ITALIANO

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IL PALERMITANO SLOBODAN RAJKOVIC CONFESSA

Mario Pennacchia attacca i vertici del calcio italiano: “Non vedo un futuro roseo”

Mario Pennacchia attacca i vertici del calcio italiano. Nel giorno del suo 90° compleanno il noto giornalista, scrittore e profondo conoscitore del mondo Lazio, è intervenuto ai microfoni.

MARIO PENNACCHIA ATTACCA I VERTICI DEL CALCIO ITALIANO AI MICROFONI DI RADIOSEI

“Chi avrei voluto intervistare? Tra dirigenti come Moratti e Agnelli e giocatori come Cruyff, Pelè e Piola, ne ho intervistati tanti. Qualcuno mi manca. Maradona ad esempio. Per questo lavoro bisogna provare un amore quasi religioso. Ciò mi fa pensare con tristezza a cose che bisogna leggere e che in altri tempi non sarebbero mai successe”.

POI L’ATTACCO

“Rimpiango certe figure del passato che oggi acquistano ancora più valore. Ora alcuni personaggi non hanno il senso dell’istituzione. Rappresentano solo se stessi, senza avere il minimo rispetto per ciò che dovrebbero rappresentare. E’ solo una corsa sregolata a ottenere la poltrona. Nessuno che si tiri mai indietro. Il Presidente del Coni è ormai il presidente di tutto. Il Presidente della Federazione non c’è più. Quello della Lega non si sa che potere abbia. Stiamo andando verso il vuoto e non vedo l’orizzonte”.

IL PALERMITANO RAJKOVIC CONFESSA

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MISTER FARRIS ANALIZZA LAZIO – ATALANTA