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Guai giudiziari per Nicola Berti: ecco l’accusa a carico dell’ex Inter

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Guai giudiziari per Nicola Berti: questa l’accusa nei confronti dell’ex bandiera dell’Inter.

Guai giudiziari per Nicola Berti. L’ex bandiera nerazzurra – riporta La Gazzetta dello Sport – sarebbe sotto indagine da parte della Procura di Piacenza nell’ambito di un’inchiesta sul traffico e consumo di cocaina e altre sostanze stupefacenti. Otto persone sono già state tratte in arresto e altre quattro denunciate. Coinvolti diversi cittadini stranieri e italiani, originari di varie regioni e in particolare del piacentino. Fra questi ultimi, proprio Berti, denunciato dalla Procura per favoreggiamento.

Accusa che, nello specifico, sarebbe dovuta allo scarso atteggiamento di collaborazione tenuto  durante il corso dell’indagine dall’ex centrocampista. Che non risulta invece coinvolto nel traffico delle sostanze stupefacenti, come lui stesso ha chiarito per bocca dei suoi avvocati: “Il sig. Nicola Berti, per il tramite dei propri legali avvocati Silvia Oppici e Clara Pasina, smentisce categoricamente quanto riportato circa un suo coinvolgimento, peraltro già escluso dalle stesse autorità competenti, anche nella forma del tutto marginale, nell’inchiesta riguardante un traffico di stupefacenti ricordando di essere sempre stato a disposizione della Magistratura, nella quale ha piena e assoluta fiducia e davanti alla quale è pronto a chiarire ogni eventuale aspetto della vicenda”.

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LAZIO SALISBURGO Tv e streaming: ecco dove poterla vedere

LAZIO SALISBURGO Tv e streaming: ecco dove poter seguire la prima squadra della Capitale.

LAZIO SALISBURGO TV e streaming – La formazione capitolina è l’unica squadra italiana in grado di poter vincere l’Europa League 2017/2018. Giovedì 5 aprile allo Stadio Olimpico di Roma, i biancocelesti affronteranno la formazione austriaca del Salisburgo. Gara valida per i quarti di finale con inizio alle 21:05. Lazio Salisburgo sarà visibile in esclusiva su SKY SPORT 1. Sul canale TV8 invece verrà trasmessa in contemporanea con le altre gare in programma di Europa League. Per quanto riguarda la visione in streaming, invece, sarà visibile su Sky Go.

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Il 2 aprile 1990 ci lasciava una icona della romanità: Aldo Fabrizi

Il 2 aprile 1990 scompare a Roma all’età di 85 anni uno dei più grandi interpreti del cabaret capitolino: Aldo Fabrizi. Nacque nel 1905 in una famiglia modesta.

IL CINEMA

Alla giovane età di 11 anni Aldo Fabrizi perse il papà Giuseppe. Facendo parte di una famiglia numerosa che comprendeva anche cinque sorelle tra le quali Elena, in seguito soprannominata Sora Lella, si ritrovò costretto ad abbandonare gli studi ed a iniziare a lavorare accettando i mestieri più disparati prima di arrivare, nel 1931, al teatro di varietà, dove portò personaggi incontrati nella vita di tutti i giorni. Arrivò al cinema nel 1942 con “Avanti c’è posto”. Da allora interpretò decine di film rivelandosi soprattutto per la sua vena dialettale e la sua profonda umanità. Ma il film che lo consacrò fu certamente “Roma città aperta”, girato al fianco di Anna Magnani.

ICONA ROMANA

Fu anche autore di poesie in romanesco e di apprezzati libri di cucina. L’attore romano, fiero delle sue origini, teneva molto al suo blasone popolare romanesco, alla sua competenza gastronomica e alla sua ignoranza. Erano queste le credenziali che esibiva con qualsiasi interlocutore. Una sua battuta, detta per tagliar corto in una discussione tra prigionieri di varie parti d’Italia in un campo della California nel film “Natale al campo 119”, riassume perfettamente gli ideali di Fabrizi: Quanto siete ridicoli con questo stupido campanilismo. Ormai dobbiamo metterci in testa una cosa sola: Roma e basta!“.

I PERSONAGGI

Esordì nel varietà a 34 anni. In precedenza aveva fatto qualsiasi lavoro: dal fattorino al fruttivendolo, dal cocchiere al tranviere. Con esperienza riuscì a riportare nel cinema e in teatro un vasto repertorio di ruoli e personaggi da cui non si sarebbe mai più staccato. Suoi sono i soggetti e le sceneggiature di tre film degli inizi degli anni ’40: “Avanti c’è posto”, “Campo dei fiori” e “L’ultima carrozzella”. Quegli stessi personaggi comuni, carichi di buon senso e depositari di un sapere popolare e di una filosofia del vivere fondata sulla tolleranza e sull’ironia, li aveva riproposti alla radio e ripresi con successo in vari spettacoli teatrali.

I GRANDI REGISTI

Non doveva recitare o entrare nei personaggi, gli bastava interpretare se stesso, raccontarsi seguendo le proprie esperienze. Durante la sua carriera ebbe modo di lavorare con grandi registi come Blasetti, Castellani, Lattuada, Rossellini, Zampa. In tutti i film riprendeva i suoi vecchi personaggi arricchendoli di toni ora patetici ora drammatici e i risultati si vedevano anche in film non diretti da lui come “Guardie e ladri” o “Parigi è sempre Parigi”.

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2 Aprile 2005 – Ci lascia Giovanni Paolo II, il Papa dei giovani

Nasce il 18 maggio 1920 a Wadowice, città a 50 km da Kraków (Polonia), Karol Józef Wojtyła, eletto alla Sede Apostolica il 16 ottobre 1978 con il nome di Giovanni Paolo II. Ultimo di tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. La sorella, Olga, era morta prima che lui nascesse. Una volta terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia. Nel 1939 le forze di occupazione naziste chiusero l’Università e per guadagnasi da vivere ed evitare la deportazione in Germania il giovane Karol iniziò a lavorare in una cava e, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay. Nel 1942 iniziò a frequentare i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo. Nello stesso periodo, fu uno dei promotori del “Teatro Rapsodico”, anch’esso clandestino. Terminata la guerra, proseguì i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1̊ novembre 1946. In seguito venne inviato a Roma dove, sotto la guida del domenicano francese P. Garrigou-Lagrange, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia. In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 fa ritorno in Polonia e fu coadiutore prima nella parrocchia di Niegowić, nei pressi di Cracovia, e poi in quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al 1951 quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Papa Pio XII, il 4 luglio 1958, lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia). Il 13 gennaio 1964 venne nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI, che lo creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro del 26 giugno 1967, del Titolo di S. Cesareo in Palatio, Diaconia elevata pro vice a Titolo Presbiterale. Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965). Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi precedenti il suo Pontificato. Venne eletto Papa il 16 ottobre 1978. Con il nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato, durato quasi 27 anni, è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa. Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con instancabile spirito missionario. I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. In Italia ha compiuto 146 visite pastorali. Come Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie (su un totale di 333). E’ stato il Papa che più di tutti ha incontrato il Popolo di Dio e i Responsabili delle Nazioni: alle Udienze Generali del mercoledì (1166 nel corso del Pontificato) hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose, nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo. Numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri. Nel 1985, in virtù del suo amore per i giovani, è stato l’iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù, nel corso del suo Pontificato ben 19 edizioni. Allo stesso modo la sua attenzione per la famiglia si è espressa con gli Incontri mondiali delle Famiglie da lui iniziati a partire dal 1994. Giovanni Paolo II inoltre ha promosso il dialogo con gli ebrei e con i rappresentati delle altre religioni, convocandoli in diversi Incontri di Preghiera per la Pace.  Sotto il suo Pontificato la Chiesa si è avvicinata al terzo millennio e ha celebrato il Grande Giubileo del 2000. Con l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia, Giovanni Paolo II ha promosso il rinnovamento spirituale della Chiesa. Ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione – nelle quali ha proclamato 1338 beati – e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha proclamato Dottore della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino. Ha allargato il Collegio dei Cardinali, creandone 231 in 9 Concistori (più 1 in pectore, che però non è stato pubblicato prima della sua morte) e convocato anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio. Ha presieduto 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Lettere encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. Ha scritto, come privato Dottore, 5 libri. Venne a mancare in Vaticano il 2 aprile 2005, alle ore 21.37. Da quella sera all’8 aprile, giorno delle Esequie, più di tre milioni di pellegrini sono arrivati a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa. Il 28 aprile successivo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione. La Causa è stata aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la diocesi di Roma.

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Parla Immobile: “Mi piace dare tutto per la squadra…”

In questi giorni di festa e reduce da una doppietta che lo ha riportato in vetta della classifica dei marcatori, torna a parlare il bomber della Lazio Ciro Immobile.

Borussia Dortmund e Siviglia

Ai microfoni di Sky Sport, per la rubrica riguardante l’Europa League, il numero diciassette della Lazio ha toccato diverse tappe della sua carriera. “In Germania andavo bene e facevo gol, Però poi la squadra ha iniziato a perdere punti e anche io sono calato dal punto di vista del rendimento. Non mi trovavo bene e quando si è prospettata l’ipotesi di trasferirmi al Siviglia ho accettato, anche se poi non ho avuto modo di dimostrare il mio valore. Senza fare polemiche ho preferito chiedere la cessione”.

La Lazio

“Poi si parla di Lazio, “Per la Lazio ho sempre fatto il massimo sin dall’ inizio e forse anche per questo ho ricevuto sempre tanto affetto dai tifosi . Mi piace definirmi una persona umile, simpatica e socievole e in campo do tutto me stesso per vincere.  Ovvio che non mi piace perdere e credo che si capisca abbastanza facilmente. Quest’anno stiamo facendo molto bene e siamo tanto uniti. Fra ritiri, gare di campionato e coppe, sto più con il gruppo che con la mia famiglia.”

Per lo stadio della Roma, la strada è ancora lunga, lunghissima.

La costruzione dello Stadio della Roma tarderà ancora…
E’ notizia di poche ore fa che la Procura di Roma sta indagando sul passaggio dei terreni dell’ippodromo di tor di Valle dove dovrebbe (usiamo il condizionale), nascere il nuovo stadio della Roma. I terreni in questione sono di proprietà del costruttore Luca Parnasi.
L’inchiesta è partita dopo la denuncia dell’associazione “Tavolo della Libertà urbanistica”e, seppur ancora senza ipotesi di reato, secondo la procura Parnasi potrebbe aver contribuito al dissesto della società che gestiva l’ippodromo che guarda caso è fallita il 22 maggio 2014. I dubbi nascono dalla velocità con cui l’operazione si è conclusa. Insomma, al cospetto delle parole di James Palletta, la prima pietra per il nuovo stadio della roma, che doveva essere posata il primo aprile, sarà ancora ritardata a data da destinarsi.

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Dopo la vittoria contro il Benevento domani la Lazio sarà a Formello

Domani la Lazio sarà a Formello per preparare la sfida con il Salisburgo.

Dopo la vittoria contro il Benevento, domani la Lazio sarà a Formello per preparare al meglio la gara contro il Salisburgo. Infatti la squadra di Inzaghi tornerà ad allenarsi domani pomeriggio al Centro Sportivo. Allenamento a porte chiuse per la quinta forza del campionato. Contro gli austriaci ci vorrà la migliore condizione atletica e mentale. Una gara dove sarà importante non subire reti, per andare a Salisburgo più tranquilli. La gara dell’Olimpico inizierà alle 21:05 ed è prevista una buona cornice di pubblico (circa 35.000 presenze).

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EUROPA LEAGUE SALISBURGO – Austriaci ancora imbattuti in stagione

Continua la marcia trionfale della prossima avversaria della Lazio in Europa League Salisburgo.

Contro il Wolfsberger penultimo il prossimo avversario della Lazio in Europa League Salisburgo vince senza problemi. Gli austriaci segnano due volte e proseguono la striscia di risultati utili di 35 partite. Il tecnico Rose, pensando alla Lazio, cambia qualcosa rispetto all’ultima partita prima della sosta. Caleta-Car riprende posto in difesa, a centrocampo rientrano Berisha e il classe ’98 Haidara. In attacco vicino a Gulbrandsen torna titolare il capocannoniere Dabbur. Proprio Berisha e Dabbur sono i protagonisti del successo. Salisburgo ancora primo a 8 punti di distacco dallo Sturm Graz.

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Jooble è una grande fonte per trovare offerte di lavoro correnti

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ATTACCO LAZIO – Che media realizzativa nonostante qualche gol di troppo!

Show della squadra di Inzaghi contro il Benevento: l’attacco Lazio continua ad essere il più prolifico della Serie A. I biancocelesti si portano davanti alle bocche di fuoco juventine.

Sovrapposizioni, inserimenti dei centrocampisti, due esterni sempre pronti ad offendere. E’ questo il segreto della squadra di Inzaghi che vola con i tanti gol segnati. L’attacco Lazio è infatti il più prolifico della Serie A con 73 gol all’attivo davanti al super reparto della Juventus. Seconda sestina in campionato dopo quella al Sassuolo nel 6-1 dell’Olimpico. In altre 3 gare la Lazio ha segnato 5 reti: si tratta di Benevento Lazio, Spal Lazio e Lazio Chievo Verona. Un reparto offensivo schiacciasassi con Immobile eletto a portabandiera della causa: bomber Ciro è sempre più al primo posto della classifica capocannonieri della Serie A.

L’ALTRO LATO DELLA MEDAGLIA: LA DIFESA

Di converso il reparto difensivo della Lazio soffre un po’: la squadra di Inzaghi ha subito 39 reti ed è la peggiore delle prime 6 in classifica. In conferenza stampa post Benevento Inzaghi ha spiegato che non ha intenzione di cambiare assetto di gioco. Il modulo quindi rimarrà il 3-5-2 che tanta fortuna sta portando alla squadra biancoceleste. Il mister ha spiegato che i soli difensori che rimangono a marcare sono i 3 centrali mentre le ali sono costantemente all’attacco. Nonostante questo Inzaghi non cambierà la tattica. Altro punto interrogativo riguarda il centrale di destra: Wallace e Bastos non danno garanzie. Ecco allora che sembra aver scalato posizioni il giovane Luiz Felipe in coppia con gli inamovibili De Vrij e Radu. In questo finale di stagione la Lazio ha bisogno più che mai di equilibrio ma la squadra sembra esser votata a fare un gol in più dell’avversario. Questa è la sua vocazione e anche il suo deus ex machina in panchina sembra non voler snaturarla.

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LAZIO BENEVENTO Patric è il flop di Laziochannel.it

Una prestazione al di sotto della sufficienza. Per  quanto riguarda la sfida di ieri, Lazio-Benevento Patric è il flop di Laziochannel.it.

LAZIO BENEVENTO Patric è il flop di Laziochannel. L’esterno spagnolo è stato schierato da Inzaghi sulla fascia sinistra per ovviare alle assenze di Radu, Lulic e Lukaku. Il biondo però, non ha risposto presente. Troppo morbido in fase difensiva, a volte disattento, nonostante i giocatori d’attacco del Benevento non siano poi questi fenomeni. Sul giudizio pesa soprattutto la “sverniciata” subita dal numero 4 in occasione del goal del momentaneo vantaggio dei campani, ad inizio ripresa. L’ex Primavera della Lazio Lombardi si allunga il pallone sul fondo, supera agilmente il lento Patric e offre l’assist al bacio per il goal di Guilherme. Una rete poi ovviata dal ritorno prepotente della Lazio, ma che poteva rovinare la domenica e la Pasqua a tutti i tifosi laziali. Dopo l’erroraccio in zona goal contro la Dinamo Kiev dunque, ancora una prestazione sottotono per lui. Una prestazione che gli vale il “premio” di FLOP.

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LAZIO BENEVENTO, LUCAS LEIVA IL FARO DI QUESTA LAZIO

Anche ieri pomeriggio è stato lui a guidare il centrocampo della Lazio con recuperi a volontà e quel gol che di fatto ha chiuso l’incontro. Lucas Leiva, è brasiliano, ma è cattivo come un panzer tedesco.

Che fosse forte già si sapeva, ma che avesse ancora tutta questa forza di volontà abbinata a questa grinta, in pochi se lo aspettavano. Lucas Leiva è l’anima di questa Lazio, o meglio ancora, l’anima del centrocampo di mister Inzaghi. Secondo la nostra redazione, anche contro il Benevento, è stato lui il migliore in campo. Un animale, una forza della natura che, seppur contro avversari modesti, è riuscito a mettersi in mostra dimostrando tutte le sue qualità. Panzer è un termine di lingua tedesca che identifica la corazza ed in generale qualsiasi mezzo corazzato o blindato, ma spesso viene usato in riferimento al carro armato e Lucas Leiva assomiglia moltissimo a un cingolato che si muove su e giù in mezzo al campo. Dove passa lui non cresce l’erba, e gli avversari quando lo vedono nei paraggi, vanno in apnea, perché già sanno che con lui vicino, molto probabilmente perderanno il pallone. Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, e in questo finale di stagione Leiva sta prendendo sempre di più in mano la linea mediana dall’alto della sua responsabilità e non più giovanissima età (31). Oltre ai tanti recuperi a centrocampo, ultimamente il talento brasiliano non disdegna andare a segno. Il gol del 5 a 2 è un capolavoro di rara bellezza che soltanto chi è capace a giocare a calcio riesce a fare: stop e botta dal limite che s’infila nell’angolino a sinistra del povero portiere avversario. Ecco perché nonostante le ottime prestazioni di Luis Alberto e Immobile, per la maggioranza della nostra redazione, in Lazio Benevento Lucas Leiva è stato giudicato come TOP of the match.

Spagna, genitore insulta l’arbitro di colore: per lui una pena esemplare

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Spagna, genitore insulta l’arbitro di colore: il giudice lo condanna a una pena esemplare.

Il razzismo torna a fare capolino nel mondo del calcio. L’ultimo (grave) episodio si è verificato in Spagna, durante il match giovanile tra Ranillas B e Helios dello scorso 28 gennaio. Nell’occasione, un genitore insulta l’arbitro per il colore della pelle. “Negro di m…”, l’epiteto rivolto al direttore di gara, più volte bersagliato durante i 90′.

L’episodio – riporta Cope – è finito davanti al tribunale di Saragozza, che ha condannato il papà a nove mesi di carcere. “L’arbitro può essere criticato, ma non insultato, e ancor meno davanti ai bambini che devono essere educati, dalla società sportiva, dai loro genitori e dai loro parenti”, questa la sentenza a carico dell’uomo, accusato di aver “umiliato, sminuito e offeso la dignità dell’arbitro solamente perché di colore”. E che per questo dovrà anche pagare una multa di 1.400 euro per diffamazione e 500 euro come risarcimento al direttore di gara, il 21enne Mamadou Basirou Sow.

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Associazione Sodalizio Lazio – La Rifondazione

Associazione Sodalizio Lazio – La Rifondazione

Associazione Sodalizio Lazio – La Rifondazione – Martedì 3 aprile alle ore 19:00, nei locali dell’UNI San Paolo, in via di Roccacasale n. 30 – zona Villaggio Prenestina – si svolgerà un’importante incontro, indetto da Antonio Grinta e il Sodalizio. Tra i rappresentanti di tutti i gruppi del tifo organizzato della S.S. Lazio in cui parteciperà tra gli altri l’Avv. Gianluigi Mignogna. Un’occasione di unione tra le varie realtà laziali in cui sono invitati tutti gli appassionati e gli interessati, nessuno escluso. Invito personalmente alla serata in particolare gli amici dell’Associazione Italiana Lazio Club affinché si riesca una volta per tutte a chiarirsi e unificare gli intenti.

LA RIFONDAZIONE: Una nuova chiamata per tutti i Laziali, ridare colore, iniziative, programma alla tifoseria organizzata della Tribuna Tevere e degli altri settori. Sono stati spiegati a voce i motivi di questo rientro, come scritto anche sul sito www.sodaliziolazio.com, nella comunicazione chiamata “IL RITORNO”. Si riparte tutti insieme, confrontandoci, ascoltando tutti, con l’unico scopo di ridare forza alla tifoseria, una forza con l’aiuto e unione di tutti, con programmi per il bene della tifoseria e dei nostri colori sociali. Si è discusso soprattutto sui punti da sviluppare come Associazione, che nel discorso iniziale riconosce il cambiamento dei tempi, un cambiamento capito dall’associazione Sodalizio fin dalla nascita, e soprattutto dal suo statuto, ma purtroppo arenato nella protesta continua. I circoli appartenenti all’associazione e non, devono portare idee proposte esclusivamente per quello che più amiamo cioè i nostri colori sociali e la lunga storia della nostra tifoseria organizzata. Ci siamo confrontati su dei punti per riportare le persone allo stadio, togliendoci definitivamente dalle polemiche che hanno portato la nostra tifoseria a dividersi o addirittura quasi a sparire. Sono punti importanti, possono sembrare programmi grandiosi, questo solo da chi ormai ha preso “l’individualismo” di essere tifoso come concetto radicale. Con una unione nella storia della nostra tifoseria, si sono create tantissime cose, e l’associazione Sodalizio vuole riportare idee, programmi e soprattutto unione esclusivamente per i bene della nostra tifoseria. La prossima settimana verrà organizzata la seconda riunione con l’invito a tutti i tifosi laziali, per una “ufficialità” dell’ASSOCIAZIONE SODALIZIO BIANCOCELESTE. Tramite il nostro sito (www.sodalizio.com), comunicheremo l’appuntamento verso tutti i tifosi Laziali. Sempre Laziali, con orgoglio e storia! Grazie.

Antonio Grinta

6 anni senza Giorgio. Laziochannel intervista a George Chinaglia

Nel giorno del sesto anniversario dalla scomparsa di Giorgio Chinaglia, la redazione di laziochannel.it ha contattato suo figlio George Chinaglia per un’intervista su suo papà e su tanti altri aspetti del mondo Lazio: dagli impegni lavorativi di George, alle differenze fra l’America e l’Italia; al giudizio sui tifosi della roma, alla Lazio di Lotito.

Innanzitutto buongiorno e buona Pasqua. Grazie per la disponibilità e visto che sei molto impegnato, cosa fa nella vita George Chinaglia?

 Trascorro le mie giornate lavorando per un’azienda che si prende cura dei cani. Di notte, lavoro come barista o suono musica con il mio gruppo – Pop Into The Chemist. Abbiamo uno spettacolo il 21 Aprile. Tutto questo, insieme alla gestione del GCF (Giorgio Chinaglia Foundation ndr), mi prende tutto il tempo.

Papà stava molto avanti coi tempi, era (se non sbaglio) un visionario, che differenza ci sono fra l’America e L’Italia? 

Hai ragione. Mio padre era un visionario. Questo e ciò che lo ha portato in America. Lui era una parte importante per riportare in vita il calcio negli Stati Uniti. La più grande differenza fra le due nazioni è come le persone vedono calcio. L’America ha bisogno di più giocatori come mio padre per riportare l’eccitazione negli stadi. Ma adesso mancano giocatori di rango internazionale, anche se proprio adesso è arrivato Zlatan Ibrahimovic che vestirà la maglia dei Los Angeles Galaxy. Non ci sono più giocatori come papà e sarebbe bello averli.

Papà è stato il primo mito di massa per noi laziali e non solo, un icona dell’uomo forte e ribelle. Papà era amato dal popolo laziale. Lui quanto amava la sua gente?

 Mio padre ha assolutamente amato e rispettato la sua gente laziale. Tutto quello che ha fatto sul campo lo ha fatto per loro. Non avrebbe mai avuto tutto questo successo senza di loro. 

Un nostro collega (Danilo Tramontana) vorrebbe sapere la cosa che ti scioccò (o ti colpì) di più di papà, riguardo la fede biancoceleste? Una frase, un motto, un’espressione. Papà era un eroe, nel 1983, da presidente venne addirittura in curva Capisci…

 Per me è incredibile che l’amore e il rispetto verso per mio padre siano cresciuti col tempo e a distanza di anni. Ogni volta che sento il coro “Giorgio Chinaglia è il grido di battaglia”, provo un grande sentimento di orgoglio e appartenenza. In quegli anni lui era il migliore. 

Quanto gli stavano antipatici i romanisti?

 Hahaha tanto. I romanisti non sono come la nostra gente, e io anche mi sento uguale a tutti i tifosi della Lazio. 

Papà, da giocatore ci ha regalato lo scudetto, secondo te, con Lotito possiamo arrivarci? 

 Penso che sia possibile. Se manteniamo i giocatori più bravi, possiamo essere molto competitivi. Comunque nel calcio di oggi, si tratta di quanti soldi spendi, o no?

Ultima domanda George, segui la Lazio, se sì, come la vedi in Europa League e in Campionato? 

 Ora stiamo andando bene, sia in campionato che in Europa. Spero che questo percorso continui. Mi farebbe molto piacere rivedere la Lazio in Champions League.

Tutto qua George, grazie mille, e buona Pasqua.

 Ciao Davide, buona Pasqua a te e a tutta la grande Famiglia Laziale.

​Davide Sperati

Riproduzione riservata se non citando espressamente la fonte laziochannel.it 

I risultati della XXXII^ Giornata di Premier League: Manchester City, il titolo è a un passo

I risultati della XXXII^ Premier sempre più vicina per il Manchester City.

I risultati della XXXII^. La squadra di Guardiola vince sul campo dell’Everton. Ora al City primo con 84 punti (+16 sullo United) basterà vincere il derby tra una settimana proprio contro la squadra di Mourinho per conquistare la Premier. United che nel frattempo consolida la seconda posizione in classifica. Vittoria del Liverpool sul campo del Crystal Palace. Reds a +10 sul Chelsea, quinto e impegnato domani nel derby con il Tottenham. Fra le altre partite di oggi spicca la vittoria, dopo 50 giorni, del West Ham sul Southampton.

SABATO 31 MARZO

Brighton – Leicester 0-2
Marcatori: 83′ Iborra, 90′ Vardy;

Crystal Palace – Liverpool 1-2
Marcatori: 13′ rig. Milivojevic (CP), 49′ Mané (L), 84′ Salah (L);

Everton – Manch. City 1-3
Marcatori: 4′ Sané (MC), 12′ Gabriel (MC), 37′ Sterling (MC), 63′ Bolasie (E);

Manch. United – Swansea 2-0
Marcatori: 5′ Lukaku, 20′ Sánchez;

Newcastle – Huddersfield 1-0
Marcatori: 80′ Pérez;

Watford – Bournemouth 2-2
Marcatori: 13′ Femenía (W), 43′ rig. King (B), 49′ Pereyra (W), 90′ Defoe (B);

West Bromwich Albion – Burnley 1-2
Marcatori: 22′ Barnes (B), 73′ Wood (B), 83′ Rondón (WBA);

West Ham – Southampton 3-0
Marcatori: 13′ Joao Mário, 17′, 45′ Arnautovic;

DOMENICA 1 APRILE

Arsenal – Stoke City
Marcatori:

Chelsea – Tottenham
Marcatori:

CLASSIFICA: Manch. City 84, Manch. United 68, Liverpool 66, Tottenham 61, Chelsea 56, Arsenal 48, Burnley 46, Leicester 43, Everton 40, Bournemouth, Watford 37, Newcastle 35, Brighton 34, West Ham 33, Huddersfield, Swansea 31, Crystal Palace 30, Southampton 28, Stoke City 27, West Bromwich Albion 20.

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I risultati della XXVIII^ giornata di Bundesliga: il Bayern ne fa 6 al Dortmund

I risultati della XXVIII^ giornata di Bundesliga. Poteva essere una festa anticipata per il Bayern Monaco e invece niente, per il titolo c’è ancora da attendere. Comunque sia Borussia Dortmund travolto, 6-0 il risultato finale.

I risultati della XXVIII^ giornata di Bundesliga. Una dimostrazione non solo di forza ma di superiorità assoluta. 17 i punti di vantaggio sullo Schalke secondo. Per quest’ultimo invece i punti di vantaggio sul quinto posto sono 7, la Champions League è sempre più vicina. Il Lipsia vince 3-2 a Hannover e sale al quarto posto. Terza vittoria nelle ultime quattro gare per l’Hoffenheim. Resta ultimo l’Amburgo.

SABATO 31 MARZO

Bayern Monaco – Borussia Dortmund 6-0
Marcatori: 5′, 44′, 87′ Lewandowski, 14′ Rodríguez, 23′ Muller, 45′ Ribéry;

Hannover – Lipsia 2-3
Marcatori: 16′ Forsberg (L), 53′ Orban (L), 71′ Sané (H), 76′ Poulsen (L), 78′ Fullkrug (H);

Hertha – Wolfsburg 0-0
Marcatori: – ;

Hoffenheim – Colonia 6-0
Marcatori: 22′, 47′ Gnabry, 56′, 65′ Uth, 61′ Rupp, 72′ Zuber;

Leverkusen – Augsburg 0-0
Marcatori: – ;

Schalke – Friburgo 2-0
Marcatori: 63′ rig. Caligiuri, 73′ Burgstaller;

Stoccarda – Amburgo 1-1
Marcatori: 18′ Holtby (A), 44′ Ginczek (S);

LUNEDI’ 1 APRILE

Mainz – Borussia M’Gladbach
Marcatori:

Werder Brema – Eintracht
Marcatori:

CLASSIFICA: Bayern Monaco 69, Schalke 52, Borussia Dortmund 48, RB Lipsia 46, Eintracht, Leverkusen 45, Hoffenheim 42, Stoccarda 38, Augsburg, Hertha, M’Gladbach 36, Werder Brema 33, Hannover 32, Friburgo 30, Wolfsburg 26, Mainz 25, Colonia 20, Amburgo 19.

LAZIO – BENEVENTO: LE PAGELLE

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CATALDI SUL RAPPORTO CON LA NORD

SERIE A JUVENTUS MILAN – I bianconeri in fuga scudetto

Il posticipo Serie A Juventus Milan è terminato con la vittoria bianconera per 3-1.

La squadra di Allegri soffre nel primo tempo nonostante il vantaggio di Dybala nei primi minuti. Il pareggio dei rossoneri arriva con l’ex di turno Bonucci con la specialità della casa, il colpo di testa. Nella ripresa il Milan continua a macinare gioco ma poi esce il cinismo dei campioni: Douglas Costa crossa per Cuadrado che inzucca di testa. La squadra di Gattuso cede un po’ sulle gambe e concede il terzo gol con Khedira. Il posticipo Serie A Juventus Milan termina 3-1. Bianconeri in fuga scudetto a 4 punti dal Napoli che ha pareggiato nel pomeriggio col Sassuolo.

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Sconcerti su Lazio Benevento: “Qualità straordinarie dei biancocelesti. Per il terzo posto…”

Una partita dai due volti quella dell’Olimpico ma che la Lazio ha terminato in goleada. Questa l’opinione del direttore Sconcerti su Lazio Benevento.

Al termine del match contro le streghe la squadra di mister Inzaghi è stata elogiata da Mario Sconcerti. Sconcerti su Lazio Benevento ai microfoni Rai: “Tra alti e bassi la Lazio continua a mostrare qualità straordinarie. E’ con gran distacco l’attacco più forte del nostro campionato. Ha realizzato per la seconda volta sei gol, altre tre volte in campionato ne ha siglati cinque. Resterà sicuramente in lizza per il terzo posto”.

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GENOA SPAL Giacomelli che combini! Altro disastro anche col Var

Tutti i laziali avranno per sempre in testa la prestazione di Giacomelli tra Lazio e Torino. Ma anche in Genoa Spal Giacomelli ne ha combinata un’altra delle sue.

Il fischietto Piero Giacomelli andrebbe davvero fermato. Dopo la Lazio nel match Genoa Spal Giacomelli si è reso protagonista di un altro errore arbitrale da circoletto rosso. Assegnato un rigore inesistente ai rossoblu al 26’ del primo tempo. Le immagini non mostrano nessun contatto tra Lapadula e Vicari. Gli assistenti VAR non intervengono, tocca allora all’arbitro andare a rivedere le immagini con la tecnologia. Davanti al monitor non ha dubbi: rigore, anche se di fatto, il contatto è inesistente. Oltre il danno la beffa: Vicari si becca pure il cartellino rosso. Un’altra prestazione che fa davvero cadere le braccia.

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