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PREMIER LEAGUE – Il City non si ferma più: fermato anche il Chelsea

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Nella settima giornata della Premier League il big match di giornata tra Chelsea e Manchester City si conclude con la vittoria della squadra di Pep Guardiola. Le due squadre di Manchester continuano la corsa solitaria al primo posto in classifica: in giornata è arrivata anche la vittoria dello United di Mourinho.

A Stamford Bridge il Manchester City passa 1-0 sul Chelsea. Il big match è stato deciso da una perla di De Bruyne al 22′ del secondo tempo. Il gol del belga è il giusto coronamento di una partita condotta in lungo e in largo dalla squadra di Guardiola. Il Chelsea resta fermo a 13 punti, superato di una lunghezza dal Tottenham mentre il City arriva a 19 alla pari con lo United al primo posto della Premier League.

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SERIE A – Udinese la vittoria è di… rigore: schiantata la Sampdoria

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Dopo la sconfitta con la Roma in trasferta, l’Udinese rialza la testa con la Sampdoria nel primo anticipo della Serie A: blucerchiati battuti per 4-0 con tre rigori all’attivo.

Nel primo anticipo della 7^ giornata di Serie A i friulani travolgono la Sampdoria. La gara è subito in discesa per l’Udinese con il punteggio sbloccato al 27′ da De Paul, bravo a trasformare un calcio di rigore. Al 40′ Barreto lascia in 10 i blucerchiati. Nella ripresa arrivano altre tre reti. Due le realizza Maxi Lopez: la prima dal dischetto (fallo di Torreira su Fofana), la seconda con un tocco sotto ben fatto. La terza, ancora su penalty, è di Fofana.

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RICAVI SPONSOR – La classifica delle squadre di Serie A. Ecco dov’è la Lazio

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I ricavi da sponsor sono fondamentali per ogni club di calcio perché permettono gli investimenti necessari per rinforzare le rose. Per le squadre di Serie A il punto è ancora più determinante se si pensa che sono svantaggiate rispetto ai grandi club europei. “Il Sole 24 ore” ha stilato la graduatoria dei ricavi delle squadre del nostro campionato. La cifra è la somma di main sponsor, second sponsor, e sponsor tecnico.

La classifica dei ricavi da sponsor della Serie A è aperta dalla Juventus che incassa 43 milioni di euro, poi il Milan che è secondo con 34,6 milioni all’anno. L’Inter è terza in classifica con 30,1 milioni di euro, poi il Sassuolo mentre il Napoli si deve “accontentare” di 17,5 milioni l’anno. 7° posto per la Lazio con 6,5. La Roma è l’unica squadra insieme alla Samp a non avere il main sponsor ed è decima in classifica con 5 milioni. I blucerchiati si fermano a soli 3 milioni. Sotto i tre milioni di euro ci sono Genoa (2,1), Bologna (2,5) e Udinese (2,7). Benevento e Spal incassano solo 1,5: sono le peggiori in Serie A.

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SELECO – Lo sponsor della Lazio cambia casa: pronto il trasferimento

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Lo storico marchio italiano Seleco, attuale sponsor della Lazio, è pronto al trasferimento. La sua sede legale passerà a Milano mentre il suo stabilimento produttivo a Trieste, nel magazzino 5 in Porto Vecchio. Previsti inoltre 50 nuovi posti di lavoro a cui ne seguiranno presto altri.

Unindustria Pordenone (città dove il marchio Seleco nacque nel 1965) ha appreso la notizia con sorpresa e disappunto. Si chiede chiarezza perché l’insediamento della nuova Seleco a Pordenone avrebbe assicurato la ricollocazione di un parte degli esuberi di Electrolux. Dall’azienda precisano che il progetto di tornare a Pordenone non verrà abbandonato, anche se presumibilmente l’operazione Trieste ne farà allungare i tempi.

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PROBABILI FORMAZIONI LAZIO SASSUOLO – Per Inzaghi 2 recuperi importanti

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La Lazio affronterà il Sassuolo domenica 1 ottobre alle ore 15 allo stadio Olimpico nell’ultima gara prima della sosta per le nazionali. Ecco le probabili formazioni della partita.

PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Patric, de Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic; Luis Alberto; Immobile. A disp. Vargic, Guerrieri, Luiz Felipe, Mauricio, Lukaku, Di Gennaro, Murgia, Jordao, Nani, Palombi, Caicedo. All. Inzaghi.

SASSUOLO (3-5-2): Consigli; Letschert, Cannavaro, Acerbi; Lirola, Duncan, Sensi, Missiroli, Adjapong; Berardi, Matri. A disp. Pegolo, Marson, Peluso, Gazzola, Rogerio, Biondini, Mazzitelli, Cassata, Falcinelli, Scamacca, Politano, Ragusa. All. Bucchi

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SASSUOLO – I convocati di Bucchi per la gara con la Lazio

In occasione della gara di domani alle ore 15:00 tra  Lazio e Sassuolo, valida per la settima giornata di Serie A TIM, Cristian Bucchi ha diramato la lista dei calciatori convocati.

Ventitre i giocatori inseriti nella lista presentata dal tecnico del Sassuolo Cristian Bucchi.

Portieri: Consigli, Marson, Pegolo;

Difensori: Acerbi, Adjapong, Cannavaro, Gazzola, Letschert, Lirola, Peluso, Rogerio;

Centrocampisti: Biondini, Cassata, Duncan, Mazzitelli, Missiroli, Sensi;

Attaccanti: Matri, Falcinelli, Scamacca, Politano, Berardi, Ragusa.

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Marco Materazzi: “Per la corsa Champions c’è anche la Lazio”. E su Inzaghi…

Per parlare della corsa alla Champions League è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport Marco Materazzi. Secondo l’ex difensore interista sono sei le squadre in grado di poter raggiungere l’obiettivo.

Queste le parole di Materazzi: “Vedo Juve e Napoli, poi due tra Inter, Lazio, Milan Roma.  Fino a gennaio sarà una corsa a sei. Simone Inzaghi è bravo, tiene la Lazio ai vertici malgrado una rosa meno forte delle altre. Il problema sono le coppe. Vero che possono darti entusiasmo, ma quello non ti rimette in campo i tre giocatori che hai perso giocando due volte a settimana”.

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SERIE B – Risultati 7^ giornata: rallentano Perugia e Palermo, Avellino in vetta. Martedì tocca al Frosinone

Dopo il pari di ieri nell’anticipo tra Parma e Salernitana si sono giocate oggi le restanti partite della settima giornata del Campionato di Serie B. Passo falso in testa del Perugia uscito sconfitto dal campo del Brescia. Pari a rete bianche tra Ascoli e Palermo. Grande impresa dell’Avellino che si aggiudica lo scontro diretto con l’Empoli e raggiunge umbri e siciliani in vetta alla classifica. Il Frosinone in campo nel posticipo di martedì 2 ottobre con la Cremonese potrebbe approfittare della situazione e tentare la fuga sulle dirette concorrenti. In coda il Pro Vercelli batte il Cesena relegando gli emiliani all’ultimo posto.

VENERDI’ 29 SETTEMBRE

PARMA – SALERNITANA 2-2
MARCATORI: 18’ Di Cesare (P), 33’ Lucarelli (P), 56’ Sprocati (S), 80’ rig. Vitale (S);

SABATO 30 SETTEMBRE

ASCOLI – PALERMO 0-0
MARCATORI: –

AVELLINO – EMPOLI 3-2
MARCATORI: 11′ Donnarumma (E), 47′ Zajc (E), 53′ Kresic (A), 62′ rig. Castaldo (A), 69′ D’Angelo (A);

BRESCIA – PERUGIA 2-1
MARCATORI
: 48′ Han (P), 67′ Caracciolo (B), 81′ Bisoli (B);

CARPI – PESCARA 0-1
MARCATORI: 37′ Capone;

CITTADELLA – ENTELLA 0-1
MARCATORI: 45′ rig. Troiano;

PRO VERCELLI – CESENA 5-2
MARCATORI: 7′ Dalmonte (C), 16′ Bergamelli (P), 22′ Jallow (C), 59′ Rovini (P), 63′ Raicevic (P), 69′ Firenze (P), 75′ Vives rig. (P);

SPEZIA – BARI 1-0
MARCATORI: 15′ Granoche;

TERNANA – VENEZIA 2-3
MARCATORI: 2’pt Zigoni (V), 12’st Plizzari aut. (V), 38’st Montalto (T), 39’st Varone (T), 47’st Domizzi (V).

DOMENICA 1 OTTOBRE

FOGGIA – NOVARA ore 15:00

LUNEDI’ 2 OTTOBRE

FROSINONE – CREMONESE ore 20,30

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INZAGHI PARLA IN CONFERENZA STAMPA PRIMA DI LAZIO SASSUOLO

Orsi impazzisce per Immobile: “E’ il miglior attaccante italiano del momento”

L’ex portiere della Lazio, Fernando Orsi, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti la squadra capitolina.

“Sono dell’idea che Immobile debba giocare da solo in avanti. E’ sicuramente il miglior attaccante italiano del momento, sta facendo meglio anche di Belotti. I sette milioni spesi per lui lo scorso anno sono stati benedetti. Luis Alberto ha una tecnica incredibile – conclude Orsi – un autentico nuovo acquisto per la Lazio”.

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INZAGHI PARLA IN CONFERENZA STAMPA PRIMA DI LAZIO SASSUOLO 

Arrivato il transfer di Pedro Neto? In conferenza stampa smentita la notizia

Questa mattina si è sparsa la notizia secondo la quale il transfer di Pedro Neto fosse arrivato finalmente alla Lazio. Di conseguenza tutti si aspettavano perlomeno la convocazione del portoghese per la sfida di domani. 

Tuttavia, al termine della conferenza stampa pre-Sassuolo di Simone Inzaghi (LEGGI QUI), Stefano De Martino, direttore dell’ufficio stampa della Lazio, ha concluso con questa dichiarazione: “Pedro Neto non potrà essere convocato perché ad oggi non è ancora arrivato il transfer”Niente da fare, dunque, il giovane portoghese non potrà prendere parte alla partita di domani tra Lazio e Sassuolo, nessuna convocazione.

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Juventus, Allegri parla degli infortunati: “Pjanic? Per la partita contro la Lazio…”

L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, in conferenza stampa ha parlato del recupero degli infortunati bianconeri. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Sono contento che ci sia la sosta, così avremo tempo per recuperare qualcuno. Khedira ha un’infiammazione al ginocchio – spiega Allegri – quindi domani non sarà della partita. Marchisio spero di riaverlo prima possibile, Pjanic spero ci sia contro la Lazio. De Sciglio sta svolgendo il suo programma, Pjaca ed Howedes lo stesso.”

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CONFERENZA – Inzaghi: “Vedremo oggi chi potrà recuperare. Immobile più Caicedo?…”

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto dalla sala stampa di Formello per la consueta conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Sassuolo. La gara, valida per il settimo turno della Serie A Tim, si giocherà domani alle ore 15 allo Stadio Olimpico di Roma.

Hai letto l’intervista di Immobile?

“Non ho ancora letto le parole di Ciro, ma penso abbia detto cose giuste. Stiamo facendo ciò che avevo chiesto ad inizio anno, ossia rimanere insieme alle grandi. Questo è il nostro obiettivo. Nonostante le nostre avversarie si sono rafforzate vogliamo continuare così. Siamo partiti bene, ma siamo solo all’inizio e dovremo ancora migliorare”.

Il segreto in questo momento è il gruppo?

“Si, penso che in questi due anni il gruppo mi ha aiutato tantissimo. Ho trovato giocatori molto disponibili e ho sempre cercato di impiegare tutti i miei, rendendoli partecipi. Ho la fortuna di avere dei giocatori che mi danno sempre grande disponibilità”.

Pensi di poter recuperare qualcuno per domani?

“Alle 5 avremo la rifinitura. Dovremo valutare le condizioni di Luis Alberto e de Vrij. Luis ha preso una brutta botta giovedì, Stefan vediamo come risponderà, ieri ha lavorato parzialmente. Per gli altri infortunati se ne riparlerà dopo la sosta”.

Giocare ogni 3 giorni, qual è la sua idea?

“Per noi l’anno scorso era tutto più semplice perchè avevamo tempo per preparare le partite. L’Europa League però l’abbiamo voluta con tutte le nostre forze e daremo il massimo per onorarla”.

Ci sarà un’altra sosta. Un bilancio?

“Siamo andati molto bene, siamo partiti il 13 agosto senza più fermarci, trovando ottimi risultati con continuità. Sono soddisfatto, ma allo stesso tempo so che adesso le aspettative si sono alzate. Dovremo essere bravi a mantenere questo ritmo. Con la sosta spero di recuperare più giocatori possibili”.

Nani?

“Nell’ultima settimana ha lavorato molto bene. E’ un giocatore che veniva da un brutto infortunio e ha impiegato il tempo giusto per rimettersi a posto. Ho trovato un grande giocatore, molto disponibile. Penso sia pronto per giocare”.

Mauricio è un’opzione per domani?

“Mauricio già domenica a Verona era stato preso in considerazione. E’ un calciatore che conosco, ieri si è allenato bene. Oggi dopo la rifinitura vedremo. E’ pronto”.

Marusic?

“Mi ha impressionato fin dal ritiro. E’ un giocatore di gamba, professionista serio con tanta voglia di imparare. Il suo unico problema era la lingua. Tatticamente è molto intelligente, poi adesso si sta ambientando e le ultime prestazioni hanno dimostrato che può essere importante”.

Che partita sarà con il Sassuolo?

“Sarà difficile, il Sassuolo viene da una sconfitta immeritata e vuole riscattarsi. E’ una squadra di qualità con ottimi calciatori. Noi dovremo dare grande intensità ed essere bravi nel corso di tutta la partita. Già lo scorso anno non fu semplice. Dovremo essere determinati ed aggressivi”.

Domani banco di prova per la difesa?

“Credo tutte le partite siano banchi di prova. A Verona non abbiamo concesso nulla se non una punizione; giovedì abbiamo concesso un paio di azioni evitabili. Domani dovremo essere bravi a lavorare bene con i reparti”.

Classifica. Si poteva fare di più?

“Vedendo come sono andate le partite in cui abbiam perso punti avremmo potuto ottenere di più. In questo mese e mezzo però non abbiamo grandi recriminazioni”.

Luiz Felipe valore aggiunto?

“Ha dimostrato che può stare alla grande nella Lazio. E’ un giocatore giovane, ma sveglio. Ha voglia di imparare e fin dal ritiro osserva i giocatori più esperti di lui. Ascolta molto e si è fatto subito trovar pronto quando chiamato in causa”.

Immobile-Caicedo?

“Hanno già dimostrato di poter giocare insieme. Sono due giocatori importanti. Sono felice per il goal di Caicedo, è un lavoratore e ha grandi qualità, cerca sempre di dare tutto. Milinkovic? Ha avuto un affaticamento prima del Verona, domani partirà dall’inizio”.

Immobile?

“L’ho già detto, ciò che mi ha colpito di lui è il modo di calarsi fin da subito nella nostra realtà. Fin dal primo giorno si è presentato con grande voglia e intensità. L’ho definito un leader, se l’è guadagnato sul campo con il lavoro”.

Come si spiega Milinkovic sempre fuori dai convocati della Serbia?

“Mi verrebbe da dire meno male, ma un po’ mi spiace, perchè ha dimostrato di essere uno dei top nel suo ruolo. Lui ci tiene molto. Penso che una volta che le cose si chiariranno Sergej diventerà una colonna della Serbia”.

Postilla di De Martino: “Pedro Neto non potrà essere convocato perchè ad oggi non è ancora arrivato il transfer”.

Giulio Piras

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CONFERENZA – Bucchi: “Lazio in un gran momento, ma siamo pronti”

Il tecnico del Sassuolo Cristian Bucchi è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida dei neroverdi in casa della Lazio di Inzaghi. La gara è in programma domani alle ore 15 allo Stadio Olimpico di Roma.

LA SETTIMANA NEROVERDE

“E’ stata una bella settimana, abbiamo lavorato molto bene e spero che la sconfitta col Bologna non sia stata del tutto digerita, così un po’ di rabbia ci accompagnerà nella gara. I ragazzi hanno lavorato bene con una settimana intensa a livello di quantità e qualità”.

LA LAZIO

“Le insidie ci sono tutte, la Lazio ha dimostrato di avere continuità di gioco e risultati. Attraversa uno dei suoi momenti migliori. Sono da tenere in grande considerazione, da rispettare ma anche da sapere affrontare. Da una parte la classifica non rende onore a quanto fatto da noi in campo, ma questo ci deve spronare a lavorare ancora di più. La strada è quella giusta, la voglia di lottare e giocare sempre e comunque non mancano”.

FORMAZIONE

Il centrocampo è il reparto dove abbiamo maggior scelta. Abbiamo un paio di situazioni da monitorare fino a domattina, ma troveremo sicuramente la soluzione più idonea. Modulo? Non mi soffermo molto sui numeri , il nostro è un sistema di gioco variabile, sempre in movimento con gli esterni che possono essere offensivi o diventare terzini puri”.

CLASSIFICA

“Un momento difficile dal punto di vista dei punti, perchè i punti che avremmo meritato con certe prestazioni ci metterebbero adesso in una posizione di classifica più tranquilla. Non è la prima volta che mi ritrovo a vivere certe situazioni, la stessa mi è capitata anche a Perugia la scorsa stagione”.   

PROBLEMI IN ATTACCO

“L’attaccante è un ruolo particolare, perchè basta una scintilla per trasformare una partita spenta in una gara importante. Noi ragioniamo in maniera diversa ed io ho la fortuna di avere attaccanti forti. In certi momenti basta che tocchi la palla e va dentro, in altri ogni pallone finisce fuori. Ma credo che la costanza paghi sempre e se continuano a lavorare come stanno facendo i risultati arriveranno”.

LE PAROLE DI ACERBI

“Fa molto piacere perchè vengono anche da un uomo di 30 anni, con molta esperienza che ha giocato con allenatori che sicuramente hanno avuto più esperienza di me. Io avverto stima da parte dei miei calciatori e dei miei uomini. Il mio principio è quello di dare tutto quello che ho per questa squadra”.

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Poli: “Che bravo Inzaghi! E che sorpresa Luis Alberto”

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Uno degli eroi della Lazio dei ‘9, Fabio Poli, è intervenuto stamane sulle frequenze di Radio Incontro Olympia. Ha parlato del momento dei biancocelesti in vista della sfida casalinga di domani contro il Sassuolo.

SASSUOLO

“Il Sassuolo che ho visto con il Bologna mi è sembrato poca roba. Il calcio velocissimo di Di Francesco è lontano. La squadra non pressa, non costruisce molto. Vedendo la Lazio degli ultimi tempi, e non voglio portare sfortuna, c’è grande differenza”.

LAZIO

“Bisogna elogiare al massimo i biancocelesti. Se uno guarda bene la rosa parliamo di giocatori forti, che si divertono. Non penso sia solo merito dell’allenatore. Un allenatore diventa bravo quando ha dei calciatori di qualità. Inzaghi riesce a ottenere tanto da una rosa che ha dei valori. Persona modesta, di grande umiltà, è bello ascoltarlo durante le interviste. Se la Lazio continuerà a giocare con questa costanza e non ci saranno sfortune, sarà fra le sei sicuramente”.

I SINGOLI

“Luis Alberto sta facendo vedere cose importanti dopo una stagione in ombra. Gioca al calcio, fa partire le azioni, si propone, fa gol, fa gli assist. Chiaramente non c’è solo lui, ma anche Milinkovic-Savic e Immobile. Caicedo poi io lo dico, ha del peso. Se questo si sgrezza è un grande calciatore. I dirigenti della Lazio hanno fatto cose importanti, non so dove li vanno a scovare”.

NANI

“Ha una tecnica infinita, potrà dare una mano. Dovrà essere bravo Inzaghi, non è facile inserire calciatori in una squadra che gira bene”.

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Calhanoglu: “Per la Champions in tante, anche la Lazio”

Hakan Calhanoglu, inizia a parlare della sfida che vedrà tante big impegnate per la lotta alla conquista della Champions. Non vede solo le favorite, ma inserisce anche la Lazio nella lotta.

Queste le parole riportate in rassegna stampa da Radio 6: “È presto per parlarne, andiamo avanti poco alla volta. Scontro diretto? No, tutte le grandi vogliono andare in Europa. Non c’è solo il Milan o la Roma, ma anche Juventus, Napoli, Inter e Lazio. Quella di domani sarà una gara fondamentale per la nostra stagione. Ogni vittoria ci dà fiducia

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Pedro Neto, finalmente è arrivato il transfer. Ora convocazione

Finalmente è arrivato. Oggi arriva una buona notizia in casa Lazio. Il transfer tanto atteso per Pedro Neto, è arrivato.

I 2 gioiellini non vedono l’ora di mettersi in mostra e intorno a loro c’è tanta curiosità visto che sono stati gli ultimi colpi del mercato e sono stati valutati in modo alto. Neto e Jordao si allenano già da tempo con la prima squadra e oggi è arrivato il transfer anche per Neto. Ci è voluto un po’ ma alla fine è arrivato. Ora Inzaghi potrà  convocare il classe 2000, per la sfida contro Il Sassuolo di Domenica. Non vediamo l’ora di vederli all’opera.

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Ferilli: “Da bambina tifavo Lazio.” Svelato un retroscena

Sabrina Ferilli nota, attrice e grande tifosa della Roma, in realtà non pare essere stata romanista. Come fa notare la pagina Facebook «La Community del Calcio». Viene svelato un retroscena, sono riusciti a  trovare un vecchio articolo del 1994 in cui la Ferilli fa palesemente notare la sua fede per i biancocelesti.

Di seguito l’intervista di Sabrina Ferilli per le pagine de L’unità.

Pensavamo che lei fosse romanista e invece…

«Immagino. Se diamo per scontate le mie simpatie politiche, era naturale supporre che fossi romanista. E invece no, “so laziale”. E’ stato sempre così».

Ma perché, il laziale deve essere proprio burino?

«Siamo sempre stati chiamati così. Come me devo chiama’ “fuori Urbe”? Come devo dire che vengo da “fuori le mura”? Ci saranno pure dei romanisti, ma la squadra “Lazio” avrà un senso, viene dalla regione Lazio. Quindi di conseguenza chi sta fuori Roma si sente più portato a sostenere quella squadra piuttosto che l’altra».

E allora come mai lei è di fede laziale?



«So’ burina. Vengo da Fiano Romano».

Che rapporto ha con la Lazio?



«Molto stretto, sin dalle elementari. Ricorda quei giochini che si facevano con le figurine Panini? Ebbene, noi ragazzi giocavamo con le immagini dei calciatori a “scoppuletta”. Un passatempo che consiste nel mettere le figurine a conchetta. Poi un colpo secco con il palmo della mano. Tutte le figurine che si riuscivano a rovesciare si vincevano».

Da lì, quindi la passione per la Lazio?



«Sì, con i miei compagni di classe. Co ‘sta “scoppuletta” non le dico che mani rosse mi facevo. I miei amichetti avevano a casa le bandiere con l’aquila. A Fiano c’erano più tifosi della Lazio e meno romanisti. Ma non ho mai odiato i colori giallorossi. Appunto quei colori, anzi quel colore, il rosso è a me molto caro. Per questo sono sempre stata tentata di essere più romanista che laziale. Però il cuore, i ricordi, gli affetti dell’infanzia mi fanno dire Lazio. Poi, però, gli anni del calcio scommesse, la retrocessione in B mi hanno fatto allontanare dal calcio. E lì mi distaccai con tanto dispaciere, anche perché si parlava troppo di politica e alcuni giocatori della Lazio si dichiaravano vicini alla destra e a me non piaceva».

E poi?

 

«In primo luogo non bisogna mai mischiare calcio e politica. Ognuno può fare e pensare quello che vuole, ci mancherebbe, ma fuori dal campo. Però non mi sono sentita in pace con la mia coscienza. Io ho sempre avuto nel cuore la sinistra per generazione. Come potevo tifare per una squadra che in quel momento si identificava troppo con la destra? Ma tutto è passato, per fortuna. Oggi, la Lazio non ha problemi del genere. Ha un grande pubblico che la sostiene tutte le domeniche. Posso tornare a sostenere la mia squadra preferita anche se allo stadio non vado mai. E il derby lo vedrò in televisione».

Scommetto che ci sarà stato un calciatore del cuore?

«Mi piaceva tanto Manfredonia. Poi, anche se non è mai stato laziale, Cabrini. Il “bell’Antonio”, bello come il sole».

Ma, insomma, chi vincerà la stracittadina?



«Che me lo domanda? La Lazio. Sono più bravi e più belli. La giustizia sta sempre dalla parte dei belli».

Chi preferisce della Lazio attuale? Esiste un giocatore simbolo in questa squadra?



«Beppe Signori, è lui il leader».

Nella Roma, invece, chi le piace di più?

 

«Non ho dubbi: Giannini. “Me piace, me piace, me piace”».

 

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Immobile: “Lazio, voleremo in alto. Grazie Inzaghi, perché…”

Ciro Immobile parla della sua prima esperienza con la Juve, le avventure nei campionati esteri e sulla nuova avventura laziale. Ciro ormai si sente a casa e lo dimostrano i tanti messaggi d’amore che manda e che fa mandare alle figlie.

INIZIO CON LA JUVE, POI PESCARA E GENOA

Queste le parole di Ciro Immobile al Corriere dello Sport: “Mi sono trasferito a Torino all’età di 16 anni ed è stata difficile. Una città nuova, diversa, compagni di altre regioni, anche di altre nazioni. All’inizio è stata tosta: andavo a scuola e c’era un pullman che veniva a prendere tutti i ragazzi che venivano da fuori per portarci all’allenamento. C’era poco tempo libero e a noi minorenni non ci facevano uscire, bisognava avere un permesso scritto dai genitori. Era dura. E’ stato un bel sacrificio lì, ma ero in una società importantissima, che mi ha dato l’occasione di poter giocare campionati più importanti e di poter crescere. E’ partito tutto da lì. 

L’APPRODO AL TORINO E L’ADDIO ALLA JUVE

Sfondare nella Juventus? Stavo facendo bene l’anno di Pescara e potevo avere l’occasione di ritornare. Poi anche in seguito, quando sono andato al Genoa in serie A, a gennaio c’era l’opportunità perché Conte aveva bisogno di un attaccante, solo che il Genoa non ha accettato e quindi ho perso l’occasione. Poi ho giocato nel Torino, lì sono diventato il capocannoniere, e la cosa si è fatta più difficile: stare nella stessa città ma cambiare maglia sarebbe stato complicato quindi sia io che la Juventus abbiamo preso strade diverse”.

INZAGHI E LA LAZIO

Sull’avventura alla Lazio: Al pari con il Torino, il mio momento migliore. Anche in granata mi sono trovato bene. Ventura mi ha lanciato nel calcio vero, quello della Serie A. Venivo dal Genoa, dove avevo fatto male, e Ventura, fin dall’inizio, mi ha sempre dato fiducia. Quell’anno ci siamo divertiti, perché io sono stato il capocannoniere del campionato e la squadra ha raggiunto l’Europa League. E’ stata un’annata fantastica. Mister Inzaghi è stato capace di farmi ritrovare la fiducia in me stesso, di farmi essere protagonista nella società, nella città più importante d’Italia. Gli sarò sempre grato”.

IMMOBILE E LA SUA PARENTESI STRANIERA

“Dortmund? Era difficile vivere, per me. Perché ero da solo, lontano dalla famiglia e non capivo la lingua, ero in difficoltà. Per fortuna in campo c’era l’interprete che stava sempre con me e quando l’allenatore parlava e non capivo spiegava un po’ di situazioni. Però poi fuori dal campo era tutto molto complicato. I giornali tedeschi ce l’avevamo con me e non so perché, non l’ho mai capito sinceramente. Secondo me era una questione pregiudiziale perché da subito hanno pubblicato degli articoli in cui dicevano “Il Bayern Monaco compra dal Real Madrid e invece il Borussia Dortmund dal Torino”. Non gli sono mai stato simpatico. Forse ce l’hanno con gli italiani dal Mondiale del 2006… A Siviglia mi trovavo bene. Rispetto a Dortmund era una bella città, la gente era caliente, un po’ come al sud da noi. Avevamo trovato una bella casa e stavamo molto bene. Lì purtroppo non ero in prima fila nelle gerarchie dell’allenatore e non ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio”.

LEGGI LE CODNIZIONI DI DE VRIJ E LUIS ALBERTO

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Lazio impressionante: la sua media è da Scudetto

Più che una squadra una corazzata viaggia a un ritmo spaventoso: 7 vittorie, 1 pareggio e appena 1 sconfitta. Un cammino degno di una big, non di un gruppo al quale sono stati sottratti poco tempo fa Biglia, Hoedt e Keita. Invece finora questa è la stagione della Lazio: un percorso forse non trionfale ma straordinariamente positivo. Anche perché tra le sette vittime di Inzaghi ce ne sono due doc: la Juve, sconfitta in Supercoppa, e il Milan, che ha perso solo due gare.

Per rendersi conto della dimensione dei risultati della Lazio si può prendere come metro di paragone la Juve. Allegri ha giocato – dal 13 agosto a oggi – nove partite ufficiali. E come Inzaghi ha vinto sette volte. Solo che ha anche due sconfitte, Barcellona e appunto Lazio. Vero è che il confronto non regge perché l’Europa della Juve è più impegnativa di quella dei biancocelesti. Ma bisogna anche considerare che in campionato il calendario della squadra capitolina è stato molto più impegnativo di quello dei torinesi. I bianconeri hanno incontrato quasi tutte squadre di fascia bassa o molto bassa (unica eccezione il derby). Inzaghi, invece, se l’è vista anche con il Milan e con il Napoli, che ha procurato l’unica sconfitta subita.

La media punti della Lazio è 2,44, quella della Juve 2,33. Tra le sei squadre che partecipano alle coppe europee (senza turni preliminari) solo i partenopei hanno fatto meglio di Inzaghi. 7 vittorie e 1 sconfitta per la squadra di Sarri, media 2,62. La Roma è a 2,28, il Milan a 2,25, l’Atalanta a 1,5. Per la Lazio una continuità di rendimento che colpisce perché l’organico non è ampio. Presto torneranno Felipe Anderson (ancora un mese) e soprattutto Nani, che con il Sassuolo potrebbe giocare titolare a sostegno di Immobile. La Lazio corre più veloce della Juve, Immobile fa lo stesso con il giustamente celebrato Dybala. Eppure Ciro ha segnato lo stesso numero dei gol: dodici. Più uno in Nazionale.

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Brehme (ex Inter): “Scudetto ai nerazzurri? Le favorite sono Juve e Napoli ma occhio alle romane”

Ai suoi tempi era considerato uno dei più forti terzini sinistri della sua generazione. In venti anni di carriera si è tolto molte soddisfazioni. Ha trionfato sia nel suo paese, la Germania, che in Italia. Andreas Brehme ha lasciato un buon ricordo tra i suoi tifosi. Intervenuto ai microfoni di Gazzetta.it ha parlato del nostro campionato. Dall’ex interista parole di elogio anche nei confronti della Lazio.

Queste le parole di Brehme: “L’Inter continuo a seguirla, mi piace. Sono soddisfatto di quello che sta facendo ma dovrà cercare di vincere qualcosa. Lo scudetto è possibile, anche se ci sono avversari molto forti: Juventus e Napoli in primis, ma occhio alle romane. La Lazio gioca benissimo.

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