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ITALIA – Bonucci: le ultime sulle sue condizioni in vista della Svezia

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Bonucci è uscito malconcio dall’andata del playoff contro la Svezia per i mondiali Russia 2018.

La nazionale italiana è tornata a Milano dopo la sconfitta contro la Svezia per 1-0. Il charter dell’Italia è atterrato a Malpensa alle 14:15. Il gruppo azzurro, salito su un bus sottobordo, si è trasferito al centro sportivo dell’Inter ad Appiano Gentile per preparare il ritorno di lunedì a San Siro. Leonardo Bonucci è stato invece sottoposto ad una radiografia per verificare le condizioni del setto nasale. L’esame ha rilevato una frattura non grave a seguito della gomitata di Toivonen a inizio partita. Secondo la Gazzetta dello Sport a San Siro scenderà in campo con la maschera protettiva. Controlli anche per Spinazzola, che era indisponibile a Solna.

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PERICA SCHERZA SUL RINVIO DI LAZIO-UDINESE>>>CLICCA QUI

UDINESE – Perica: “Lazio? Balic in campo e guarda che è successo…”

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L’attaccante dell’Udinese Perica, dopo l’amichevole contro l’ND Gorica, scherza anche sulla gara rinviata contro la Lazio.

L’Udinese nell’amichevole andata in scena alla Dacia Arena contro gli sloveni dell’ND Gorica vince 4-1. Il grande protagonista è stato Perica, autore di tre gol. L’attaccante ai microfoni di Premium Sport ha parlato anche della gara rinviata contro la Lazio: “Io voglio sempre giocare. Queste decisioni spettano però al mister: decide lui se mettermi in campo o no. Nella prossima partita affronteremo il Cagliari: sarà difficile ma possiamo farcela perché secondo me siamo più forti. A Roma doveva giocare Balic al mio posto: con il mister abbiamo scherzato su questa cosa. Doveva giocare lui ed è venuto a piovere in quella maniera (ride, ndr)“.

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Gilardino: “Scudetto? Ci sono tre favorite ma la Lazio…”

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La Lazio, grazie al suo ottimo campionato, fa ben sperare i suoi tifosi su un buon piazzamento in classifica. La pensa così anche Alberto Gilardino.

Alberto Gilardino, ai microfoni del Guerin Sportivo, ha parlato così dei biancocelesti: “Scudetto? Una sfida avvincente, sarebbe bellissimo prendervi parte. Il Napoli, l’Inter e la Juve sono favorite, ma mi piace tantissimo anche la Lazio: Inzaghi ha dato un’impronta importante. Il calcio italiano? S’è trasformato moltissimo da quando ho iniziato a giocare. Si sta cercando tanto di valorizzare i giovani e questo mi piace. Stanno crescendo grandi bomber e ciò è positivo per il nostro movimento”.

VAR E AVVERSARI PIU’ ARCIGNI

“Il Var è un’opportunità per migliorare le cose, per me è positivo soprattutto se usato nel modo giusto. Eviterà tanti problemi agli arbitri che fanno un lavoro difficilissimo. Gli avversari più temibili? Samuel e Nesta: erano implacabili. Davvero difficile giocarci contro, non ti davano tregua”. 

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LEGGI ANCHE DI CARDONE SULL’ITALIA DI VENTURA>>>CLICCA QUI

FOTO – Gabriele Sandri, il ricordo di Pinzi, Portanova e De Silvestri

Nel giorno del ricordo della scomparsa di Gabriele Sandri arrivano i messaggi social anche di alcuni giocatori importanti.

11 novembre 2007 – 11 novembre 2017. Nel giorno del decimo anniversario della morte di Gabriele Sandri, arrivano copiosi i messaggi alla famiglia Sandri. Dopo il sit-in sotto la Curva Nord con tante tifoserie presenti, anche alcuni calciatori hanno voluto far sentire la propria voce. Tra questi anche gli ex laziali Giampiero Pinzi: “Sei tu la stella più bella del nostro firmamento, Gabbo Vive”, e Lorenzo De Silvestri: “Sei sempre qui e continuerai ad esserci”. In chiusura anche Daniele Portanova, di dichiarata fede biancoceleste, ha postato una foto con la gigantografia di Gabbo sotto la Curva Nord.

https://www.instagram.com/p/BbXTd60DsMn/?taken-by=giampiero_pinzi

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Cardone (Repubblica): “Immobile e Strakosha a rischio derby? Vi dico che…”

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Giulio Cardone de la Repubblica ha fatto il punto sulla nazionale e sulle condizioni di Immobile e Strakosha in vista del derby.

Queste le parole di Cardone a Radiosei: “Italia? Quando si arriva ad un baratro così pericoloso ci sono più determinanti da considerare. Mi ha fatto molto sorridere un tweet che diceva di ridare altri 4 milioni a Conte per la gara di ritorno contro la Svezia. Non abbiamo molti giocatori tecnici ma c’è anche da dire che con Conte avevamo Eder e Pellè ora invece Immobile e Belotti. Si può discutere su quale coppia sia migliore ma gli ultimi due segnano di più. In un’intervista Parolo mi parlava di Conte e degli Europei come un’esperienza incredibile. Da Conte la squdra aveva imparato la mentalità vincente. Questa non solo non si butterebbe nel fuoco per Ventura ma non c’è proprio rapporto con l’allenatore. Facile vedere come nessuno si butta sulle seconde palle. C’è gente che non ha lo stesso rendimento della squadra di club come Candreva e Immobile. Io adoro Verratti e ce l’ho un po’ con la nostra categoria: non dico di proteggerlo ma almeno di preservare uno dei nostri migliori talenti. Anche Ventura non l’ha gestito bene: il 4-2-4 contro la Spagna è stato davvero un azzardo”.

IMMOBILE E STRAKOSHA

“Non voglio pensare ad un derby senza Immobile ma questo è un argomento di discussione. Immobile soffre di un affaticamento al retto femorale. Per Strakosha invece il problema è all’adduttore ma penso che giocherà contro la Roma. Il portiere albanese ha fatto degli accertamenti anche prima di Lazio-Udinese e come sappiamo nella distinta della partita lui era regolarmente in campo. Ieri sera Immobile si toccava la coscia ed era preoccupato. Lunedì ci sarà un’altra partita dura e quindi un po’ di preoccupazione c’è. E’ giusto che Inzaghi provi altre soluzioni come Nani falso nueve. Sono molto contento di rivedere Felipe Anderson in campo: il suo contributo tecnico sarà determinante. Nani e Immobile sono sue giocatori diversi: il secondo è ottimo per arginare la difesa della Roma con le palle che scavalcano i due centrali. Con Felipe Anderson la Lazio è stata attentissima: ogni minimo errore poteva essere decisivo. Non era un infortunio muscolare o traumatico: era difficile da accertare dal punto di vista clinico e da curare. Nel frattempo abbiamo scoperto un Luis Alberto decisivo e con grande personalità. All’inizio pensavo potesse soffrire avere dietro un giocatore come Nani invece si è disimpegnato alla grande”. 

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CHE SFOGO DI POCHESCI CONTRO L’ITALIA DI VENTURA>>>CLICCA QUI

Pochesci duro con l’Italia: “La Svezia vale una squadra di Lega Pro”

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Sandro Pochesci attacca duramente l’Italia dopo la sconfitta subita contro la Svezia.

Durante la conferenza stampa di vigilia di Ternana-Novara, Pochesci ha sparato a zero sul calcio del Belpaese: “Noi non siamo come l’Italia, che è andata in Svezia a farsi menare. Oltre a una squadra di profughi, ci siamo fatti pure menare, e ora rischiamo di andare a casa. Una volta l’Italia menava e vinceva, adesso ci menano e piangiamo. A portare tutti stranieri in Italia è successo questo: non c’è più un italiano che mena. Il calcio italiano è finito. Usciamo da questo mondiale per paura. Se io vedo la mia squadra che gioca con la paura, prendo e me ne vado, perché può darsi che io l’abbia trasmessa. Se usciamo dal Mondiale perdiamo tutti: voi giornalisti, noi addetti ai lavori dobbiamo svegliarci, dobbiamo cambiare le regole. Le Primavere sono fatte di stranieri: basta! Questo è il calcio italiano. Ogni mese c’è un oriundo… La Svezia vale una squadra di Lega Pro. Quando c’è paura che succede? Che ti fai? Autogoal. Oh, questi ci fanno stare fino a lunedì con il pensiero di uscire dal Mondiale: ma è una vergogna…”.

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CARDONE SULLE CONDIZIONI DI IMMOBILE E STRAKOSHA PER IL DERBY>>>CLICCA QUI

GABRIELE SANDRI – Il sit in della Curva Nord: ecco tutti gli aggiornamenti

Giornata di grande cordoglio e commozione per celebrare l’anniversario della scomparsa di Gabriele Sandri. Ecco gli aggiornamenti dal Sit – in organizzato dalla Curva Nord Lazio.

Sul palco i rappresentanti della Curva Nord Milano: “E’ la giornata del ricordo. Siamo commossi nel dover ricordare quel giorno, quando sentimmo quella c****o di notizia. Ciao Gabriele, sarai sempre con noi”.

Sul palco Lollo, rappresentante della Curva Furlan di Trieste: “Noi abbiamo conosciuto Gabriele, e possiamo ricordarlo come Stefano Furlan, che ha perso la vita 35 anni fa. Mi piange il cuore, il ricordo non è mai svanito. Un abbraccio alla famiglia Sandri”.

Sul palco Cristiano Sandri, fratelllo di Gabriele: ” Grazie agli amici di Gabriele e alla mia Curva. Il valore dell’amicizia è alla base di tutto il movimento ultras. Senza retorica vorrei ringraziare tutte le tifoserie che oggi sono qui e che hanno fatto striscioni per ricordare mio fratello. Vedo tanti giovani che non riescono a fare nulla, voi invece credete in qualcosa. Valori sani e non focalizzati sui social. Io ho perso un fratello, un dolore che mi porterò sempre dentro. Manca mia madre, non ce la faceva, per noi è stato un dramma. Vorrei ricordare tutti i giovani che hanno perso la loro vita per una passione, da Antonio De Falchi a Ciro Esposito”.

Sul palco Giorgio Sandri, papà di Gabriele: “Grazie a tutti voi. Dopo quello che ha detto Cristiano è difficile aggiungere altro. Credo di trovare la forza di parlare davanti a voi perché è Gabriele che me la dà. A Bergamo ricordo quando trovai la forza di parlare, e di riuscire a dire quattro parole, Grazie…Grazie…Grazie…Grazie”.

SEGUE UN MINUTO DI SILENZIO

 

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LEGGI QUI LE PAROLE DI PAOLO DI CANIO SULLA NAZIONALE

Venditti: “Un pensiero a Gabriele Sandri, ho chiamato il papà…”

Anche Antonello Venditti, noto cantautore e tifoso romanista, ha voluto ricordare Gabriele Sandri.

Ai margini dell’evento ‘Nomina dei Nuovi Cavalieri della Roma’, infatti, Venditti ha commemorato la scomparsa di Gabriele: Un pensiero a Gabbo che oggi è l’anniversario, io ho chiamato il papà Giorgio sono vicino a coloro che conferiscono il calcio buono e il tifo in maniera sana”. Non c’è colore che tenga, Gabriele unisce ancora una volta tutti i tifosi d’Italia. 

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LEGGI QUI LE PAROLE DI PAOLO DI CANIO SULLA NAZIONALE ITALIANA

FOTO – Ciciretti ricorda Gabriele Sandri: ecco le sue parole

L’attaccante del Benevento, Amato Ciciretti, attraverso il suo profilo Instagram ha voluto ricordare la scomparsa di Gabriele Sandri.

Il ricordo di Gabbo va oltre ogni colore e ogni tifoseria. Anche Amato Ciciretti ha voluto commemorare la morte di Sandri, dedicandogli un post su Instagram. “Nel cielo biancoazzurro brilla una stella che in tutto il fimamento è sempre la più bella. Ciao Gabbo”, queste le parole del centravanti che sicuramente faranno molto piacere ai tifosi della Lazio.

 

 

 

“Nel cielo biancoazzurro brilla una stella che in tutto il firmamento è sempre la più bella!” #CiaoGabbo #GabrieleSandri ❤️👼🏻

Un post condiviso da Amato Ciciretti (@amatociciretti) in data:

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LEGGI QUI LE PAROLE DI PAOLO DI CANIO SULLA NAZIONALE

LAZIO SOCIAL — Patric: “Stiamo lavorando bene, non molliamo”

Patric, a una settimana dal derby ha voluto caricare la squadra spingendola a dare il massimo e a non mollare. Il tutto, sul proprio profilo Instagram

Complice il rinvio di Lazio Udinese e la sosta per le nazionali, la squadra di Simone Inzaghi non disputa una partita ufficiale da giovedì 2 novembre, quando all’Olimpico i biancocelesti piegarono per 1-0 il Nizza di Balotelli. A Formello però il lavoro non si ferma e tra gli uomini rimasti a disposizione del tecnico piacentino figura anche Patric Gabarron. Con la stracittadina alle porte, il difensore spagnolo ha voluto dare la carica ai compagni sul proprio profilo Instagram.

Il derby infatti è già iniziato sui social: “Settimana di grande intensità e grande lavoro da parte di tutti. Bisogna continuare a crescere, non si molla. Dobbiamo continuare su questa strada, il derby è una nuova occasione per compiere un altro importante passo in avanti” ha chiosato Patric.

DI CANIO SULL’ITALIA>>>LEGGI QUI 

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Di Canio: “L’Italia non mi è piaciuta. In campo con troppa paura”

Di Canio analizza il match di Stoccolma e boccia l’atteggiamento timido e impaurito degli azzurri

All’indomani del ko di Stoccolma, Paolo Di Canio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per analizzare la gara di andata dello spareggio mondiale contro la Svezia. “Se si entra in campo con questo spirito diventa complicato vincere le partite. L’atteggiamento della squadra non mi è piaciuto. Ho visto un gioco approssimativo e ritmi troppo blandi. Oltretutto ho la sensazione che nei giocatori sia sopraggiunta la paura, specie dopo lo svantaggio. A quel punto si sono dissolte anche quelle poche idee viste nel primo tempo.

La percezione è che i calciatori dell’Italia fossero quasi sorpresi e talmente intimoriti da non riuscire a creare azioni concrete, a eccezione del palo di Darmian. A questi livelli un atteggiamento del genere non è accettabile. Si tratta di una squadra che non ha ancora trovato la quadratura e che non ha un proprio modulo di riferimento. In caso di qualificazione Ventura avrebbe il tempo di ovviare a questa situazione. Tuttavia dagli uomini che scendono in campo mi aspetto un atteggiamento diverso. Serve più determinazione e più coraggio in entrambe le fasi.

Ventura non ha una squadra eccezionale a mio avviso, ma con quegli elementi può fare comunque meglio. Le frasi sull’arbitraggio a fine partita non mi sono piaciute. Come se non non sapessimo già che all’estero si tende a far giocare di più. Lunedì mi aspetto una squadra che dia battaglia nell’uno contro uno. Una partita come quella di ieri è impensabile se si vuole andare in Russia. A San Siro le cose dovranno cambiare” ha concluso Di Canio.

GIANNICHEDDA SULLA LAZIO 

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Giannichedda: “La Lazio ha raggiunto l’equilibrio perfetto. Il derby…”

Giannichedda, biancoceleste dal 2001 al 2005 è intervenuto a proposito dello stato di forma della Lazio e ha sondato il terreno in vista della stracittadina di sabato prossimo

A una settimana esatta dal derby della capitale, l’ex biancoceleste Giuliano Giannichedda è intervenuto ai microfoni di TMW Radio a proposito del magico momento della Lazio. “La squadra ha raggiunto un equilibrio perfetto. Nell’ambiente si respira serenità e voglia di continuare a far bene. Inzaghi ha saputo plasmare il gruppo a sua immagine e i risultati parlano chiaro. Oltretutto le cose non sono state semplici fin dall’inizio. Tanti infortuni, a cominciare da quelli di Felipe Anderson e Nani, fino agli stop di Basta, Wallace, Di Gennaro e Caicedo.

Tuttavia Inzaghi ha dimostrato di saper lavorare con gli uomini che ha a disposizione e sta gestendo l’organico nel migliore dei modi. La Lazio è partita sicuramente come la sorpresa del campionato, ma adesso è una realtà concreta. Oltretutto il ritorno dei lungodegenti dall’infermeria non può che far bene alla squadra. Tra una settimana si giocherà il derby. Prima della sosta, sia a livello morale che sul piano del gioco Lazio e Roma erano in una condizione brillante. Sarà importante capire come ritorneranno i giocatori dalle rispettive nazionali. Vincere il derby significherebbe tanto sia per la classifica che dal punto di vista morale e psicologico. Si tratta di una sfida particolare, non è una partita come le altre. Roma è già in clima derby ha concluso Giannichedda.

IMMOBILE E PAROLO, PICCOLA SODDISFAZIONE

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Laziali in azzurro: Immobile aggancia Chinaglia, Parolo a meno 3 da Piola

Immobile e Parolo salgono nella speciale classifica dei biancocelesti con più presenze in nazionale

Serata da dimenticare quella di ieri a Stoccolma. Una sconfitta, seppur di misura, che complica la strada degli azzurri verso il Mondiale, ma che lascia tuttavia aperto uno spiraglio in vista della gara di ritorno in programma martedì 13 a San Siro. Nella serata di Stoccolma ad aver funzionato tra le fila della nazionale italiana sono stati in pochi. Darmian e Candreva a suon di accelerazioni hanno provato a scuotere la nazionale, ma senza successo. Dalla debacle svedese non sono esenti nemmeno i due biancocelesti Ciro Immobile e Marco Parolo che tuttavia possono parzialmente essere soddisfatti in tema di presenze.

Piccola soddisfazione dunque per i due “Lazionali”. Immobile con la gara di ieri è infatti salito a quota 14 presenze in nazionale da quando veste la maglia della Lazio, eguagliando Giorgio Chinaglia e Diego Fuser. Parolo, dal canto suo, ha raggiunto quota 27, portandosi a sole tre lunghezze da Silvio Piola, che con le sue 30 presenze è al terzo posto di questa speciale graduatoria, capeggiata da Alessandro Nesta, seguito da Antonio Candreva.

SVEZIA ITALIA, LE PAROLE DI FUSER

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FORMELLO – Nani show con il Divino Amore. Wallace e de Vrij…

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E’ andata in scena questa mattina a Formello l’ultima sgambata settimanale della Lazio.

Si è conclusa 11-0 per la Lazio l’amichevole giocata stamattina (ore 9:30) a Formello contro il Divino Amore (Prima Categoria). Un test di due tempi da 30′ ciascuno, voluto da Inzaghi per tenere alto il ritmo della squadra anche nella sosta e rodare Felipe Anderson, rientrato in gruppo mercoledì pomeriggio dopo la tendinopatia rimediata a fine luglio. A mettersi più in mostra è però Nani, autore di cinque reti che hanno evidenziato le sue abilità: destro, sinistro, opportunismo sotto porta, colpo di testa. Perfino un assist di tacco per lo stesso ex Santos, che conclude un’azione tutta in verticale infilando la palla all’incrocio dei pali.

LA PARTITA

Il tecnico opta per il consueto 3-5-1-1: Guerrieri in porta, Bastos, Luiz Felipe e Radu in difesa, Basta, Patric, Leiva, Crecco, Lulic a centrocampo, Felipe Anderson dietro a Nani in attacco. Mancano all’appello, oltre ai nazionali (Lukaku, Milinkovic, Luis Alberto, Murgia, Jordao, Pedro Neto, Parolo e Immobile), De Vrij (rimasto a riposo per tutta la gara) e Wallace (che ieri aveva terminato in anticipo la seduta mattutina). Il Divino Amore non oppone resistenza e viene subito trafitto per tre volte da Nani, prima con il mancino, poi dribblando il portiere avversario e infine con un’incornata da pochi passi. Il gol di Felipe Anderson, il destro da fuori di Basta, il tap-in a porta vuota di Patric e un tiro deviato in rete da Nani chiudono la prima frazione sull’8-0.

SECONDO TEMPO

Girandola di cambi nell’intervallo, con Mauricio, Marusic e Palombi che subentrano a Radu, Leiva (con Basta spostato mezzala e Crecco e Patric che si alternano in regia) e Lulic (con Nani che si muove alle spalle del classe ’96 e Felipe Anderson dirottato sulla fascia anche per testarne il fiato). Proprio Palombi timbra il cartellino due volte (la prima da pochi passi, la seconda in semirovesciata), poi Bastos chiude i conti con una percussione centrale. Adesso qualche giorno di riposo, in attesa del rientro dei nazionali e di buone notizie da Wallace (che martedì dovrebbe comunque tornare ad allenarsi regolarmente), Vargic (ai box da tre giorni causa affaticamento) e da Strakosha, che ha abbandonato in anticipo il ritiro della nazionale albanese, ma non è in dubbio per il derby.

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Fuser: “Italia, giocare a S.Siro sarà un’altra cosa rispetto a ieri. Il derby? Spero…”

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Italia-Svezia, ritorno del playoff per Russia 2018, e poi il derby. Due appuntamenti per una settimana, quella alle porte, che si preannuncia davvero bollente. Per commentare il tutto, è intervenuto l’ex capitano biancoceleste Diego Fuser.

Questo il pensiero sull’Italia di Fuser, intervistato da Sky Sport nel giorno del suo compleanno: “Se si critica il ct evidentemente la squadra non sta andando bene. Io credo che lunedì l’Italia possa fare una buona partita e ribaltare il risultato di ieri sera. Giocare a San Siro sarà un’altra cosa rispetto alla Svezia, una carica incredibile, il pubblico che spingerà la squadra però è normale che devono fare qualcosa di più rispetto a ieri. Il 4-3-3? Ventura è un allenatore che sa cosa fare, l’augurio è che i giocatori rispondano alle sue richieste”.

VERRATTI E IMMOBILE

Possono fare di più visto come stanno giocando in campionato. Quando si è in nazionale si ha un altro tipo di pressione e la gente si aspetta ancora di più di quello che uno può fare in un club. Loro sono anche preparati per far questo, una serata storta ci sta, lunedì faranno una grande partita (Verratti però è squalificato, ndr) e porteranno l’Italia al Mondiale”.

IL DERBY

Una sfida dopo l’eventuale eliminazione dell’Italia? Speriamo vada tutto bene per la Nazionale. I giocatori affronteranno una partita per volta, prima la testa sarà a lunedì, alla stracittadina ci penseranno dopo. Mi auguro che i nazionali di Lazio e Roma giochino la loro sfida da prossimi partecipanti al Mondiale. Le capitoline sono due squadre in grandissima forma. Già quando non si è tanto in forma, oppure una delle due va meglio dell’altra, il derby è comunque una partita fine a sé stessa ed è difficile indovinare cosa succederà. Spero in un derby esplosivo, magari con tanti gol“.

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SVEZIA ITALIA – Parolo: “A volte gli episodi ti possono condannare. Lunedì…”

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Brutta e senza idee, l’Italia esce sconfitta (1-0) dal primo round del playoff Mondiale a Solna contro la Svezia e vede sempre più lontano l’accesso a Russia 2018. Al termine della gara, è arrivato il commento del centrocampista Marco Parolo.

Queste le parole di Parolo ai microfoni di ‘RaiSport’: “In questo momento c’è la rabbia di voler ribaltare il risultato e di fare la partita della vita. Dobbiamo cancellare questa serata e passare alla prossima sapendo che abbiamo un solo risultato utile e dando tutto noi stessi. É stata una gara sporca, si lottava su tutti i palloni. Il loro gol è stato un tiro deviato, noi abbiamo preso il palo, alcune volte gli episodi ti possono condannare. Ora però dobbiamo essere più forti di questo, chiuderci dentro noi e lavorare per cercare di fare una grandissima partita lunedì perché l’Italia deve andare per forza ai Mondiali”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI GIORDANO SUL DERBY

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Giordano ricorda il suo derby più bello. E sul post rinvio con l’Udinese…

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Sale l’attesa, dentro e fuori dal campo, per il derby capitolino del prossimo 18 novembre. Il profumo della stracittadina si avverte già nelle strade, tra i tifosi. Come ad esempio Bruno Giordano, che la sfida ai giallorossi la conosce molto bene, visto che è riuscito a giocarla e perfino a vincerla. Nessuno meglio di lui può dunque dire se i ragazzi di Inzaghi soffriranno o meno, a livello di tensione, il lungo riposo sostenuto dopo il rinvio della gara con l’Udinese.

Questo il pensiero di Giordano: “Non giocare contro l’Udinese può essere servito per recuperare. La Lazio è stata tra le prime ad andare in ritiro, non sono preoccupato. Il ritmo non si perde, sono tutti nazionali. E poi rientri per giocare il derby”.

L’UOMO PARTITA

Immobile – prosegue l’ex bomber – vive un grande momento, è il simbolo della Lazio. Se si ferma lui, per noi diventa problematico scardinare le difese”.

LA SFIDA DEL CUORE

Giordano poi chiude ricordando la stracittadina che più gli è rimasta nel cuore, quella dal doppio volto del 28 novembre 1976: “Il mio derby più bello è stato il secondo che ho giocato. Segnai dalla linea di fondo, però tre giorni dopo morì Maestrelli…”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI ZAZZARONI

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Ivan Zazzaroni: “Fra Dzeko e Immobile preferisco il primo”

Il giornalista Ivan Zazzaroni ha parlato del derby tra Roma e Lazio soffermandosi più che altro sui due giocatori indicati a indirizzare la sfida verso i propri colori.

Intervenuto ai microfoni di Radio Radio Zazzaroni ha dichiarato: Derby? E’ il momento sbagliato perché c’è un’aria positiva a Roma e dispiace doverla toccare con un risultato. Bello vedere la sfida tra due allenatori giovani e due squadre piene di qualità. Sarà un risultato molto importante perché potrà dire molto anche sulle ambizioni, la forza mentale e la reattività delle due compagini. Se non ci saranno problemi arbitrali sarà importante vedere che atteggiamento avranno le due squadre. Un punto a testa non sarebbe un dramma. Dzeko o Immobile?  Prendo Dzeko che è più completoImmobile è fortissimo negli spazi, Dzeko ha più soluzioni, poi ha più capacità di fare sponda per i centrocampisti”.

LUIS ALBERTO SULLE ALI DEL SOGNO

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LEGGI ANCHE LE PRESTAZIONI DI IMMOBILE E PAROLO IN SVEZIA-ITALIA

FOTO – Anche la Curva del Milano Hockey ricorda Gabriele Sandri

A ormai dieci anni dalla scomparsa il ricordo di Gabriele Sandri è sempre ben impresso nelle menti degli sportivi. A rendere omaggio al tifoso della Lazio questa volta sono i sostenitori della Curva del Milano Hochey.

Durante l’incontro disputato ieri sera i tifosi hanno esposto uno striscione in memoria di Gabriele Sandri. Immagine poi riportata su facebook con la quale hanno espresso la loro vicinanza a Gabbo. Di seguito la foto con la didascalia: 11 novembre 2007 – 11 novembre 2017. Son passati 10 anni dal più triste giorno per il mondo Ultras italiano. In quel giorno la smania omicida di uno dei tanti mitomani in divisa armato dal desiderio di un’assurda repressione votata dal nostro governo per legittimare una vergognosa caccia alle streghe, invece di dedicarsi ai reali problemi del paese, mieteva la sua vittima. Noi come tutto il mondo Ultras non dimentichiamo e nel decimo anno dalla sua scomparsa ricorderemo Gabriele chiedendo a tutto il palazzo di sospendere il tifo per 1 minuto allo scoccare dell’11o del primo periodo e di alzarsi tutti in piedi come segno di rispetto.

Invitiamo fin d’ora tutti al massimo silenzio per urlare il nostro dolore e la solidarietà a una famiglia costretta a piangere un figlio assassinato per la colpa d’esser un tifoso.

GABRIELE SEMPRE CON NOI, MAI PIÙ 11 NOVEMBRE !!!”.

LEGGI ANCHE LA NOSTRA ESCLUSIVA CON IL PAPA’ DI GABBO, GIORGIO

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AL DERBY L’ESORDIO DEL VAR

Regalia: “Immobile trascinatore, la Lazio sta facendo meglio dell’anno scorso”

Per parlare della squadra biancoceleste e in particolare di Ciro Immobile l’ex ds Carlo Regalia è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3.

Queste le parole di Regalia su Immobile“L’attaccante biancoceleste è un trascinatore. In campo è molto intelligente, tenta la conclusione se è messo meglio degli altri ma sa anche trasformarsi in rifinitore se un compagno è in una posizione migliore. Questo porterà la squadra ad aiutarlo a segnare. Fa tanto per la squadra, non è un bomber che pensa solo a segnare. Il classe 1990 lotta su ogni pallone, non ci si annoia mai nel vederlo.

La Lazio lo scorso anno è stata una rivelazione. Ripetersi in genere è difficile perché può esserci un inconscio senso di appagamento. Questa squadra ora, invece, sta facendo ancora meglio, soprattutto per lo spirito dell’allenatore, che spinge i suoi uomini a lottare sempre fino alla fine per la vittoria.

C’è convinzione di fare bene e non a caso i biancocelesti sono lì in alto in classifica, in lotta con altre quattro squadre. Tutto questo è dimostrazione di maturità e convinzione nel raggiungimento del risultato.

La società è abile a muoversi sul mercato, è riuscita a monetizzare dalle cessioni. Ogni volta in cui è stato venduto un giocatore, la squadra è sempre migliorata. In entrata, la dirigenza ha dimostrato qualità. Chi è arrivato ha fatto addirittura meglio di chi è andato via”.

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