Si è concluso il 2017, un anno ricco di soddisfazioni per la Lazio e per i suoi tifosi. In questo articolo la seconda parte del pagellone del reparto arretrato che si focalizza sui terzini o esterni di fascia se preferite.
LUKAKU – Corri Jordan corri. Spesso si sente urlare questo dalle tribune quando in campo c’è Lukaku. Una potenza fisica incredibile ed ora sta migliorando anche la tenuta fisica per prevenire gli infortuni. Un finale in crescendo che lo ha portato spesso ad essere preferito a Lulic. Nella nuova stagione parte spesso dalla panchina, ma quando entra a gara in corso, è colui che spacca la partita. Impressionante l’accelerazione che mandato in tilt De Sciglio nella finale della Supercoppa Italiana. Poi assist per Murgia per quel 3-2 che rimarrà nella storia. Sta diventando il beniamino dei tifosi e contro il Crotone è arrivato il primo gol in assoluto in Serie A. Meriterebbe più spazio, ma davanti ha il capitano Lulic. E’ COME UNA DUCATI SUL RETTILINEO, IMPRENDIBILE, VOTO 7.5
BASTA – Una prima parte di stagione in crescendo e da protagonista. Era lui il vero padrone della fascia destra, complice anche l’assenza di una vera alternativa. Il serbo è stato autore anche di un gol nel derby vinto 1-3 a fine aprile in campionato. L’esterno ha corso in lungo e in largo per tutta la stagione, essendo sempre tra i migliori della squadra. Giocatore di sicuro affidamento, si è cimentato anche nella difesa a tre, da centrale destro. Risultati soddisfacenti, ma lui resta un terzino. Con l’arrivo di Marusic e l’infortunio, ha perso la maglia da titolare, ma ora si è ripreso e intenderà dare battaglia per riappropriarsi della fascia destra. USATO SICURO, VOTO 6.5
MARUSIC – Arrivato in estate tra lo scetticismo generale. Un montenegrino proveniente da una piccola squadra del Belgio. Lui fu presentato come l’alternativa a Dusan Basta. Inizio da incubo con il rigore procurato nella Supercoppa Italiana che valse il 2-2 firmato Dybala. Per sua fortuna Murgia fece il 3-2 e si alzò la coppa al cielo. Relegato in panchina ma titolare in Europa League. Poi la svolta: infortunio di Basta e maglia da titolare. Il gol al Verona è l’inzio della consacrazione, poi un’altra rete al Benevento. Ora titolare inamovibile sulla fascia destra. Unica pecca, migliorare la fase difensiva, ma ci siamo. SORPRESA, 6.5
PATRIC – lo spagnolo biondo al servizio della squadra. Patric è un po’ la mascotte di questa squadra ed anche il jolly di Inzaghi. Mai una parola fuori luogo e sempre disponibile a giocare in vari ruoli: terzino destro, ala nel centrocampo a cinque ed ora centrale di destra nella difesa a tre. Ovunque viene messo fa il suo, senza strafare e senza gare memorabili. Fa quel che può ma sempre con ordine e disciplina. dalla panchina è sempre pronto ad incoraggiare i suoi compagni di squadra. Unica grande pecca, fino ad ora, quel rifgore causato in Juventus – Lazio di campionato che poteva costare la vittoria allo Stadium. Mezzo punto in meno per quell’intervento scomposto. JOLLY, VOTO 6
Marco Corsini

VARGIC – Arrivato in sordina nel mercato di gennaio della scorsa stagione (senza tuttavia poter essere utilizzato), Ivan Vargic, portiere croato classe ’87, ha destato subito perplessità negli addetti ai lavori. Innanzitutto per l’esborso economico affrontato per portarlo a Roma: quasi 2 milioni di euro. Poi per le sue doti: portiere acerbo, nonostante la non più giovane età, apparentemente non pronto per un palcoscenico importante come la Serie A. Lo stesso Club Manager biancoceleste Angelo Peruzzi, si vocifera abbia da subito bocciato il portiere croato. Solo la “scomparsa” di Marchetti e l’addio di Berisha hanno fatto in modo che il buon Vargic scalasse le gerarchie di casa Lazio arrivando a diventare il vice-Strakosha. Promosso dunque, ma non sul campo. Per lui in questo 2017 esordio in casa contro l’Inter in una partita inutile e malamente persa. Poi 2 presenze in Europa League con prestazioni a dir poco imbarazzanti. Il dubbio è lecito: ma è veramente un portiere? Di sicuro resta il fatto che la Lazio necessita di un vero secondo estremo difensore. MIRACOLATO. VOTO: 4,5
MARCHETTI – Che fine ha fatto Federico Marchetti? Era uno dei punti fermi dell’11 biancoceleste, poi qualche infortunio e l’esplosione di Thomas Strakosha lo hanno fatto sparire dai radar del calcio che conta. La sua ultima presenza è datata 5 febbraio 2017, quando la Lazio sconfisse a domicilio il Pescara con un roboante 2-6. Poi un nuovo infortunio ed il buio. Tante voci su di lui, da problemi famigliari a dissidi con la proprietà. La richiesta di cessione, interessi dalla Premier e dalle neopromosse in Serie A mai concretizzati. Non convocato per il ritiro di Auronzo e fuori dal progetto tecnico di mister Inzaghi, il portiere di Bassano del Grappa a 34 anni da gennaio sarà libero di firmare per un altro club, vista la scadenza del suo contratto a giugno 2018. I tifosi gli augurano di tornare a calcare palcoscenici importanti, e non chiudere una carriera comunque più che dignitosa nel dimenticatoio. Per il momento: Chi l’ha visto? DESAPARECIDO. VOTO: N.G.


