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Nicchi sulla Var: “Gli arbitri sono pronti e la Fifa ci ha dato il via”

Per parlare della Var è intervenuto ai microfoni di Radio Crc Marcello Nicchi. Il Presidente dell’AIA si è detto sicuro che la categoria arbitrale dopo il periodo di sperimentazione si sente pronta all’introduzione dell’aiuto tecnico.

SULLA VAR

“Gli arbitri sono pronti. Le verifiche effettuate ci danno la certezza di poter essere operativi sin dalla prima giornata del prossimo campionato. Sarebbe stato inutile aspettare per cui ho chiesto di anticipare l’introduzione di un anno. Dobbiamo ringraziare arbitri e commissioni, hanno lavorato duro per farsi trovare pronti. A luglio, nella prima conferenza stampa, entreremo nei dettagli. Competenze VAR sul fallo di Dell’Orco su Mertens? La macchina sarà un aiuto ma la decisione è sempre dell’uomo. La sperimentazione avverrà su 15 casi, ma si deciderà solo nei casi certi, non dove permangono dubbi”.

POI SUI CASI

“Ad esempio sul fallo dentro o fuori area, sul fallo plateale in area non visto, sul fuorigioco plateale non visto o sullo scambio di persone. Quel fallo rientra nel dubbio interpretativo. 
Questo è quanto si è deciso, non la mia idea. Se un fuorigioco è solo di un centimetro non si interverrà, quello è un caso non certo. Durante la sperimentazione c’è stato qualche episodio che ha cambiato qualche risultato, ma non molti. Al massimo si sono rilevati 1 o 2 casi a giornata. Speriamo che servi a rasserenare gli animi di tutti, dagli allenatori che si rimettono alle decisioni, ai giocatori che non possono più fare i furbi. Speriamo si torni a giocare a calcio. Spariranno gli addizionali. Alcuni di loro lavoreranno nell’assistenza video”.

PREMIER LEAGUE – Il programma della 35esima giornata. Spicca Tottenham – Arsenal

Siamo alle fasi finali della Premier League. Quella di oggi potrebbe davvero essere la giornata decisiva per l’assegnazione del titolo. Il Chelsea sarà in trasferta contro l’Everton e potrebbe approfittare del match tra Arsenal e Tottenham

IL PROGRAMMA DEL SABATO

  • WBA – Leicester (ore 16.00)
  • Southampton – Hull City (sabato ore 16.00)
  • Stoke – West Ham (ore 16.00)
  • Sunderland – Bournemouth (ore 16.00)
  • Crystal Palace – Burnley (ore 16.00)

IL PROGRAMMA DELLA DOMENICA

  • Man Utd – Swansea (ore 13.00)
  • Everton – Chelsea (ore 15.05)
  • Middlesbrough – Man City (ore 15.05)
  • Tottenham – Arsenal (ore 17.30)

IL PROGRAMMA DEL LUNEDI’

  • Watford – Liverpool (ore 21.00)

FOTO – Kristyna Schickova, la sorella del bomber doriano Shick

Buon sangue non mente. Se nel rettangolo verde c’è uno Schick biomber, sponda Sampdoria, nel campo della moda c’è una bomberina sempre della stessa casa. parliamo della sorella Kristyna

E’ TUTTO MOLTO… SHICK

Kristyna Schickova è la sorella dell’attaccante della Sampdoria. Se il fratello fa sognare i tifosi a suon fi goal, lei li fa sognare a suon di scatti bollenti. Il suo profilo Instagram è stato letteralmente preso d’assalto dai sampdoriani e non. La modella from Praga ha stregato tutti grazie al suo fisico perfetto. Di seguito una carrellata di foto. Buona visione.

 

Where are you now? I’m thinking of you ✨ @bfleming212

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Winner, winner, chicken dinner @dillpickles2828

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Show time #victoriasecrets #swimwear #bikini #fashion #show #miamiswimweek -> Im ready for you

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siesta #camouflage

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Hi #lingery #bikini #model

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Honey, I’m home…

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PREMIER LEAGUE – “Se non gioco non è giusto pagarmi”, parola di Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic ha deciso di non rinnovare il contratto con il Manchester United. L’attaccante svedese, fermo per sei-sette mesi a causa del grave infortunio al ginocchio riportato nella gara di Europa League contro l’Anderlecht, avrebbe rifiutato la proposta dei Red Devils.

Il contratto di Ibra scade a fine giugno ma il club inglese vorrebbe esercitare l’opzione di rinnovo automatico per un altro anno. La proposta in termini economici vale sui 13 milioni di sterline (15 milioni di euro). A recapitarla al calciatore è stato il tecnico José Mourinho prima del brutto infortunio. Lo svedese, come riferito da il Sun, però avrebbe rispedito l’offerta al mittente. Non ritiene giusto essere pagato nel periodo in cui dovrà restare fermo. Un ‘no’ che sembra mettere la parola fine alla sua esperienza a Manchester. L’unica certezza è che l’attaccante non ritiene la sua carriera finita come ribadito su Instagram qualche giorno fa.

La nuova Coppa America: in campo anche l’Italia e altre Nazionali europee

Il torneo del Centenario ha posto le basi, ora si va verso la svolta. La Coppa America rivoluzionerà il proprio format. Prima con l’invito di alcune nazionali europee, tra cui l’Italia. Poi con una calendarizzazione destinata a ingolfare il meno possibile il fittissimo calendario internazionale.

La manifestazione sudamericana in futuro verrà disputata in contemporanea con l’Europeo. Grande novità sarà il coinvolgimento di quattro nazionali del Vecchio Continente. Oltre agli Azzurri dovrebbero prendervi parte Francia, Portogallo e Spagna. L’edizione del 2019 sarà disputata in Brasile e vedrà la partecipazione di 16 squadre. Dieci sudamericane (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela) e sei su invito. Una proposta che aumenterebbe l’appeal della competizione. Stando a quanto riportato da Globo Esporte quella del 2019 sarà l’ultima Copa America disputata in un anno dispari. Dal 2020, quando si giocherà negli Stati Uniti, si passerà a un format quadriennale da tenersi nelle stesse estati riservate all’Europeo.

SERIE A – Il risultato finale dell’anticipo tra Atalanta-Juventus

Si è disputato questa sera allo Stadio Azzurri d’Italia di Bergamo l’anticipo tra Atalanta e Juventus. I ragazzi di Gasperini a capo di una gara combattuta fino al termine mettono paura alla Vecchia Signora. La squadra bergamasca gioca bene e riesce a mettere in difficoltà la capolista. Per i bianconeri di Allegri problemi nella manovra offensiva per merito del pressing dei bergamaschi che non si danno mai per vinti. Un pareggio finale che sa di beffa per la Juve costretta a rinunciare ai tre punti che avrebbero quasi chiuso il discorso scudetto. Rigore negato ai torinesi per un fallo di mano di Toloi.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 2-2

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Cristante, Freuler, Spinazzola (41′ st Petagna); Hateboer, Gomez, Kurtic (21′ st Kessie). A disp: Gollini, Rossi, Bastoni, Raimondi, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Cabezas, Mounier, Paloschi. All. Gasperini

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves (42′ st Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (34′ st Lichtsteiner), Dybala (43′ st Lemina), Mandzukic; Higuain. A disp: Neto, Audero, Benatia, Asamoah, Rincon, Marchisio, Sturaro, Mattiello, Mandragora. All. Allegri

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

MARCATORI: 45′ pt Conti (A), 5′ st aut. Spinazzola (J), 38′ st Dani Alves (J), 44′ st Freuler (A)

AMMONITI: Freuler, Conti, Gomez (A); Cuadrado, Dani Alves (J)

RECUPERO: 3′ st.

 

VERSO IL DERBY – Lulic 71: il marchio di fabbrica sempre in auge

Lulic 71. È diventato un marchio, un mantra, uno slogan. Anche una linea di abbigliamento. Addirittura una tesi di laurea. O meglio, il ringraziamento goliardico fatto da un neo-dottore tifoso della Lazio al bosniaco in calce alla sua tesi.

COPPA ITALIA AMICA

Ma per un periodo è stato anche un ritornello che con il tempo diventava sempre più stonato. Perché ricordava (e sempre ricorderà) la vittoria biancoceleste nel derby dei derby. Quello che il 26 maggio 2013 regalò alla Prima Squadra della Capitale la Coppa Italia. Ma, fino a due mesi fa, ricordava anche l’ultima vittoria laziale in una stracittadina. Poi è arrivata di nuovo la Coppa Italia e l’incantesimo è terminato. La Lazio è tornata a battere i rivali cittadini (2-0 il 1 marzo scorso) e li ha di nuovo eliminati dalla manifestazione nazionale. E cosi quel Lulic 71 che rischiava di trasformarsi in una foto ingiallita e nostalgica per un passato che non c’è più è tornato in auge in tutto il suo splendore.

LULIC UOMO DERBY E NON SOLO

Un mantra, un marchio, uno slogan. Ma anche e soprattutto una storia umana e sportiva. Un giocatore che da comprimario, anche se apprezzato e stimato, si trasforma nell’eroe di un’intera tifoseria. Un uomo derby. Come lo sono stati in passato Chinaglia, Di Canio, Giordano, Mancini, Signori. Potere di un gol, un solo gol, ma che più decisivo non si può. Quello che Lulic realizzò al minuto 71 in quella finale del 26 maggio. ll gregario che diventa campione, una vita da mediano che si trasforma in una vita da leader. E leader dello spogliatoio il bosniaco lo è diventato davvero. Certo non solo per quel gol, ma sicuramente quella prodezza lo ha eletto icona biancoceleste. Riconoscimento che a volte lo ha portato anche a strafare. Come dopo il derby di andata di questo campionato. Quando una sua frase infelice sul romanista Rudiger gli costò la squalifica. Una brutta uscita, in cui c’era il desiderio di difendere la propria squadra, fatta soggetto di ironia nei giorni precedenti la sfida dal giocatore giallorosso. In un altro derby Lulic era stato anche involontario protagonista di un duro intervento che costrinse Salah a uscire dal campo.

LULIC 71 SEMPRE IN AUGE

Ma Lulic ha dei bei ricordi delle stracittadine anche in campionato. Solo che cominciano ad essere un po’ datati. L’ultima vittoria della squadra biancoceleste risale a quattro anni e mezzo fa. Un 3-2 rifilato sotto la pioggia dalla Lazio di Petkovic alla Roma di Zeman l’11 novembre 2012. Anche ieri durante la seduta a porte aperte, sostenuto davanti a un migliaio di sostenitori biancocelesti, pioveva. E, come riporta La Gazzetta dello Sport, tra i giocatori più acclamati c’era lui. Perché Lulic 71 è diventato un mantra, un marchio, uno slogan. E ora non è più neppure un ricordo sbiadito.

Totti come Nainggolan: “Vi dico il risultato esatto del derby di domenica”

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ancora una volta i giocatori della Roma ci ricascano. Sport nazionale dei calciatori giallorossi come al solito è vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. L’esperienza a quanto pare non insegna.

Non è bastata la lezione ricevuta nei derby di Coppa Italia dopo le previsioni di Nainggolan. Questa mattina in collegamento telefonico al programma di Fiorello “Edicola Fiore” è intervenuto Francesco Totti. Contro ogni scaramanzia anche il capitano giallorosso si è lasciato andare a un pronostico sulla stracittadina: C’è il derby? Ah, sì? Un pronostico? Finisce 2-0.

Pippo Inzaghi: “Simone l’uomo dei miracoli. E chissà che la Juventus…”

Stagione da incorniciare per i fratelli Inzaghi. Simone ha stupito tutti raggiungendo con la sua Lazio anche la finale di Coppa Italia. Filippo ha riportato il Venezia in Serie B dopo ben tredici anni. Proprio Superpippo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare del fratello. Queste le sue parole:

“Certo che guarderò il derby. Simone ha abituato i tifosi a piccoli miracoli. Eliminare la Roma in Coppa Italia è stato un gran risultato. Spero riesca a fare un altro miracolo anche in finale contro la Juventus. I torinesi possono vincere la Champions League e forse gli lasciano la Coppa…”.

Cucchi: “Roma più forte, Lazio più intelligente”. Poi su Inzaghi rivela un aneddoto…

Dopo aver appeso il microfono al chiodo, Riccardo Cucchi ha rivelato la sua lazialità, per anni nascosta per rispetto degli ascoltatori di Tutto il calcio minuto per minuto.

Intervistato nella trasmissione Dove Osano le Aquile, Cucchi ha rilasciato una lunga intervista in cui ha raccontato la sua lazialità. Ecco uno stralcio dell’intervista in cui parla dei derby di questa stagione: “E’ una stagione che ha regalato agli appassionati di Roma e Lazio quattro derby, cosa che non capita frequentemente. Quindi diciamo che il derby è diventato una costante del calcio romano, che ha bisogno secondo me, sia dalla parte laziale, sia dalla parte romanista, di ritrovare un po’ di passione, di ritrovare quell’entusiasmo che caratterizzava i derby”.

GARA APERTA

Sul derby di domenica: Credo che sarà un derby sulla falsa riga di quelli che abbiamo visto, perché la Roma ha sicuramente un tasso tecnico superiore rispetto alla Lazio, la Lazio ha più intelligenza e duttilità tattica, Inzaghi ha spiegato bene come si può fermare la Roma nei derby che ha giocato e affrontato la Roma con grande intelligenza e lucidità. La Lazio è una squadra che ha ritrovato vigore da un punto di vista, non soltanto tecnico calcistico, ma da un punto di vista psicologico, una squadra nella quale ritrovo un grande attaccamento alla maglia da parte dei ragazzi che la indossano.

Avete in mente anche voi alcuni gesti in particolari, Milinkovic nel derby che indica lo scudetto della Lazio ai suoi tifosi, le parole di Cataldi di qualche giorno fa, il suo amore dichiarato nei confronti della Lazio. C’è un ritorno di affetto nei confronti della maglia della Lazio. Credo che Inzaghi sia stato da questo punto di vista un protagonista assoluto di questo recupero di sensibilità nei confronti dei tifosi, nei confronti della maglia. Questo secondo me è un grande vantaggio per la Lazio, una squadra compatta nella quale tutti giocano per lo stesso obiettivo, quindi immagino un derby in cui la Lazio cercherà con intelligenza tattica di irretire la Roma dal punto di vista tattico, immagino una Roma molto aggressiva e un derby aperto a qualsiasi risultato.”

CUCCHI RIVELA SU INZAGHI

Infine sul tecnico della Lazio: “Ho avuto il piacere di ricevere la sua maglia, io ho poche maglie perché non ho mai avuto questa mania di collezionare maglie, ma quella di Inzaghi ce l’ho. E’ un ragazzo intelligente, umile, lo era in campo, lo è come allenatore e ha dimostrato di essere bravo. Ha dimostrato di essere molto bravo, si sta rivelando un allenatore molto interessante e soprattutto è riuscito da laziale perché comunque lui è rimasto sempre in società, allenando la primavera, ed è un uomo che ha capito quanto fosse importante non soltanto riavvicinare i tifosi, ma caricare la squadra di sentimenti positivi.

Questa Lazio è forte, non soltanto perché ha buoni giocatori, dovrebbe essere migliorata, comunque, nella prossima stagione, perché alcune pecche tecniche tattiche ce le ha. Pero’ è una squadra che da tutto in campo e riesce ad ottenere risultati anche superiori alle aspettative, per questa nuova vitalità  che in qualche modo di è manifestata grazie al lavoro di Inzaghi che soprattutto è attaccamento ai colori”.

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El Shaarawy: “Contro la Lazio in coppa abbiamo subito le ripartenze ma almeno al ritorno abbiamo vinto”

Dopo Totti anche Stephan El Shaarawy dice la sua sul derby di domenica Roma Lazio.

Queste le parole della punta della Roma: “Con la Lazio sarà la gara numero 50 della stagione, è un derby, la differenza la faranno gli episodi. Mi aspetto una partita sentita come sempre. Difficile e di intensità. Ma siamo in un buon momento, abbiamo fatto una grande partita a Pescara e siamo fiduciosi”. Queste le parole rilasciate al Match Programma. Parole più pacate del giocatore che non si lascia andare alle solite frasi da romanista. Torna poi sul derby di Coppa:“Soprattutto all’andata è mancato qualcosa, abbiamo subito due ripartenze che ci hanno fatto male. Al ritorno è normale che lasciassimo qualche spazio, dovevamo rimontare il risultato. In partite così non si possono prendere troppi gol, ma delle due gare contro Lione e la Lazio dobbiamo prenderci la reazione delle gare di ritorno, un aspetto molto positivo. Abbiamo vinto, anche se non è servito”.

Bonatti: “Nelle Final Eight saranno i dettagli a fare la differenza”

Il mister della Lazio Primavera, Andrea Bonatti, è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio. Nella sua lunga intervista ha parlato della stagione della squadra e dei suoi ragazzi, delle final eirght, e dell’impegno di domani contro il Milan.

LA STAGIONE

“Nella squadra ci sono calciatori più umili che sarebbero portati a dare spazio ai compagni, altri che, essendo più egocentrici, preferirebbero mettere in campo loro stessi. Questo campionato ha troppe pause e quest’ultime sono devastanti per la costanza della concentrazione. Abbiamo faticato nelle prime gare disputate dopo le pause e, per questo, ho responsabilizzato i ragazzi attraverso nuovi sistemi. Ho sfruttato dei momenti per coinvolgerli nel ruolo di conduttori, ottenendo risultati che ci hanno dato spunti di riflessione per osservare la coesione del gruppo, quest’ultima valutata attraverso i feedback dei compagni. Abbiamo avuto modo di valutare il nostro processo di crescita sotto tutti gli aspetti”.

MALEDETTE PAUSE…

“Dopo la prima pausa abbiamo pareggiato per 3-3 contro la Sampdoria, pareggiando all’ultimo minuto, ma avevamo già giocato in Coppa Italia. Nella seconda sosta abbiamo pareggiato con il Vincenza, nella terza abbiamo pareggiato con il Cesena per 3-3 e, nella quarta, essendo reduci dalla sconfitta con la Roma, abbiamo vinto grazie alle giuste motivazioni. Dopo l’ultima pausa abbiamo perso con la Fiorentina, anche se la gara è stata condizionata da alcuni episodi. La gara di domani è un banco di prova importantissimo per capire se siamo maturati. Le finali si giocheranno dopo due settimane di stop, per questo, domani dovremo rispondere positivamente per dimostrare di essere pronti per le Final Eight”.

I RAGAZZI DI BONATTI

“I ragazzi hanno stati d’animo estremamente volubili e stati di forma variabili nel tempo. È difficile fare previsioni certe. L’entusiasmo che abbiamo, dovuto alla qualificazione anticipata, ci dà l’opportunità di approcciarci allo stesso tempo con umiltà e sicurezza. Il segreto è poter usufruire della spensieratezza dei giovani e dell’umiltà delle persone più esperte: è la cosa più difficile. Il giovane è spavaldo e tende a perdere l’umiltà, mentre il più esperto perde la voglia di rischiare a seguito degli eventi che si manifestano. Avere un buon connubio tra queste due caratteristiche – continua Bonatti – penso sia il segreto del successo. I ragazzi sono molto giovani e hanno di fronte a loro un percorso non delineato che può essere condizionato positivamente dal termine di questa stagione. Io non ho, comunque, mai la pancia piena”.

L’IMPORTANZA DEL GRUPPO

“In un gruppo ci sono dinamiche ben precise. Ci sono ruoli presi da diverse persone; i condizionamenti esterni intaccano l’egoismo di ogni individuo. Il gruppo giovane guarda più verso sé che verso il gruppo. È compito di chi gestisce la squadra far capire che il rendimento del gruppo può influenzare quello del singolo. Lo sviluppo del gioco è, inoltre, facilitato quando c’è un buon rapporto tra i giocatori. Domani mi aspetto una gara nella quale il Milan vorrà mettere in mostra le proprie qualità tecniche. Noi dovremo occupare bene lo spazio ed attaccare gli spazi che ci concederanno: la qualità delle nostre ripartenze e della nostra fase di non possesso dovranno fare la differenza. I ragazzi stanno bene e sono contento di poter convocare tutti. Mancheranno solo Portanova e Petro che sono con le rispettive nazionali. Ho le scelte chiare in testa e mi auguro che siano quelle giuste”.

CAPITOLO NAZIONALI

“Per il Club, per il ragazzo e per il mister, le convocazioni delle Nazionali rappresentano un premio al lavoro svolto – spiega Bonatti – ma allo stesso tempo si perde un percorso di crescita relativo all’orientamento tattico adottato con il gruppo. Con Portanova è successo spesso, perché la Nazionale Italiana Under 17 farà l’Europeo. È stato, però gestito nel miglior modo possibile da noi e dalla Federazione. La Lazio è uno dei più grandi esempi in Italia per la valorizzazione del proprio vivaio. Inzaghi lo ha fatto con ottimi risultati: questo dev’essere motivo di grande concentrazione per far bene. Sappiamo di poter essere valutati per quello che facciamo. Una delle più grandi soddisfazioni che ho è vedere i nostri avversari sconfitti amareggiati”.

FINAL EIGHT

“Nelle Final Eight saranno i dettagli a fare la differenza. Conta però il percorso svolto: se quest’ultimo è giusto, si hanno più possibilità di passaggio nei turni. Se si guarda troppo al futuro, si hanno poche possibilità di andare avanti. Nelle gare d’allenamento ho ricevuto diverse indicazioni: la tattica è sempre sovrana. Gli sviluppi e l’efficacia del gioco stesso sono ridimensionati in un calcio libero. Per questo credo in un calcio organizzato, le due fasi regolano le singole e questi test mi sono serviti per dimostrare al gruppo perché sono attento ad ogni singolo smarcamento”.

L’IMPORTANZA DEL…FERSINI

“Se una persona è umile, cresce di conseguenza. L’esperienza è determinante per la crescita. Mi reputo umile e sono cresciuto molto. Mi auguro di maturare ogni anno sempre di più. L’unico rammarico che ho è di non aver giocato la prima giornata casalinga di campionato al Fersini: è l’unica gara gara giocata in casa che abbiamo perso. Domani giocheremo l’ultima partita casalinga del campionato”.

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Strootman sul derby: “Vincere domenica è l’unica cosa che conta!”

Il centrocampista giallorosso Kevin Strrotman ha parlato anche del derby di domenica in una lunga intervista rilasciata a SkySport.

DERBY DI ANDATA E…RITORNO

“Il derby di andata è stato un momento speciale che non dimenticherò mai. Nelle precedenti settimane non stavo giocando al mio livello, anche se società, allenatore e compagni mi supportavano sempre. Dopo quel gol ho preso fiducia: non voglio dire che dopo quel Derby ho giocato molto meglio, ma di sicuro mi ha dato delle belle motivazioni per lavorare ancora di più”. Il pensiero però è a domenica: “Vincere questa gara ora è l’unica cosa che conta!”.

Colonnese: “Derby partita ad alta adrenalina. Peruzzi valore aggiunto per la Lazio”

Francesco ‘Ciccio’ Colonnese è uno dei doppi ex della sfida Roma-Lazio di domenica, anche se i suoi anni migliori li ha vissuti in maglia biancoceleste tra il 2000 e il 2004. L’ex difensore è intervenuto ai microfoni di TMW Radio. Ha parlato dell’argomento della settimana, il derby, ovviamente.

KEITA E CHIAVI TATTICHE DELLA STRACITTADINA

“Per me Keita giocherà dal primo minuto. Dopo l’ultima giornata in cui ha segnato 3 gol credo che Inzaghi lo riproporrà. La Lazio giocherà la partita con acume tattico, senza eccessi e in modo ordinato. Non ha l’obbligo di vincere a tutti i costi, ma cercherà di raggiungerla con equilibrio: ha a disposizione 2 risultati su 3 quindi ho la sensazione che sarà attendista e non lascerà spazi al contropiede della Roma. Lulic è il giocatore titolare al momento, verrà preferito a Lukaku”.

EFFETTO DERBY

“L’adrenalina sarà alta, il derby è sentitissimo e ci vorrà grande gestione della tensione. Mi è dispiaciuto di saltare la stracittadina nel mio momento migliore alla Lazio, in cui ero riuscito a conquistarmi il posto in una squadra fortissima: anche i tifosi mi apprezzavano parecchio anche se giocavo terzino, quindi non proprio nel mio ruolo”.

PERUZZI

“Peruzzi ha ragione, la Lazio sta costruendo qualcosa di importante e deve rimanere concentrata.  L’equilibrio di Angelo è un valore aggiunto per la squadra, soprattutto per Inzaghi e lo spogliatoio: quando qualcuno vuole mettere in difficoltà il tecnico, guardandolo negli occhi abbassa subito la testa, non solo per la sua fisicità ma per il suo curriculum. Anche da calciatore era un leader silenzioso fondamentale”.

FORMAZIONE

“Milinkovic è un centrocampista completo e potrebbe essere l’uomo fondamentale. Credo che in difesa Bastos giocherà a destra, de Vrij centrale e a sinistra l’unico dubbio sarà tra Hoedt e Wallace con Radu in panchina”.

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Fuser: “Alla Lazio tanti anni bellissimi. Inzaghi? Si toglierà tante soddisfazioni”

Diego Fuser è un nome che i tifosi biancocelesti non hanno dimenticato. Gli anni trascorsi con l’aquila sul petto sono stati tra i migliori della sua carriera. Poi il trasferimento al Parma ed infine il passaggio alla Roma, trasferimento che ha creato un po’ di ruggini con il tifo laziale. Oggi l’ex esterno destro è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio.

GLI ANNI ALLA LAZIO

“Sono orgoglioso di quelle stagioni in biancoceleste. Con la maglia della Lazio ho trascorso tanti anni – racconta Fuser – e sono state tutte stagioni bellissime”.

DERBY PENSIERO FISSO

“Credo proprio che tutti i giocatori sono pronti per il derby della Capitale. Ognuno di loro sa benissimo cosa dovrà fare in campo”.

INZAGHI

“Inzaghi sta facendo benissimo, gli rivolgo i complimenti. All’inizio nessuno pensava potesse avere un rendimento simile invece sta ottenendo risultati importanti. Speriamo possa togliersi le soddisfazioni che contano al timone della Prima Squadra della Capitale”.

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Manila Nazzaro: “Derby? La Lazio deve giocare partite più importanti”. Poi fa una promessa

Manila Nazzaro, anche se non è nata laziale, è legata moltissimo alla squadra biancoceleste. Sul derby punterebbe su un bel pareggio visto che quello più importante la Lazio lo ha già vinto.

La ex Miss Italia Manila Nazzaro è intervenuta ai microfoni di TMW Radio: “Anche se pugliese d’origine, vivendo da 20 anni a Roma sono laziale a tutti gli effetti e sto entrando già in clima derby. La partita la vedrò a casa con i miei bimbi (uno laziale, uno juventino), anche se salterò un pezzo visto che prima sarò in trasmissione: a lavoro sono circondata da tanti tifosi biancocelesti quindi domenica ci sarà movimento. Mio figlio della Juventus lo porterò a vedere la finale di Coppa Italia tra i laziali e lui mi ha risposto che starà zitto (ride, ndr). Il mio portafortuna è la maglietta di Klose, anche se poche settimane fa sono stata a Formello e me ne hanno regalata una con il mio nome.

CAPITOLO DERBY

“La settimana è un andirivieni di sfottò: loro si aspettano la stessa cosa avvenuta nel ritorno di Coppa Italia cioè di vincere, io mi accontenterei anche di un pareggio. La Lazio comunque sarà grande, una vittoria sarebbe una mano santa per classifica e umore. A differenza della Roma avremo tante sfide decisive da affrontare, quindi deve esserci la voglia di non mollare adesso. L’uomo derby credo sarà Immobile, ha quella verve napoletana e sente il derby in maniera particolare: è piccolino ma quando tira fuori i denti si fa notare, ha la cazzimma. Il derby importante comunque l’abbiamo già vinto. Mi hanno chiesto lo spogliarello, ma se la finale contro la Juventus sarà spostata al 17 maggio farò vedere la maglia della Lazio. Se ci sono io non esiste che altri conducano con la maglia della Roma”.

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FORMELLO – Inzaghi prova il 3-4-2-1. Radu tenta il sorpasso su Bastos

Se ne va anche la penultima seduta pre-derby a Formello . Simone Inzaghi conferma le sue intenzioni durante l’allenamento scattato alle 12.30: provata infatti la difesa a 3 con qualche nodo ancora da sciogliere.

A Formello Inzaghi ha schierato la Lazio con il 3-4-2-1 visto nel doppio confronto di Coppa Italia con la Roma. I dubbi sugli interpreti, però, li porterà avanti fino alla rifinitura di domani. Le indicazioni della mattinata danno in rialzo le quotazioni di Radu: il romeno è in ballottaggio con Bastos, i due si giocano l’ultima maglia del reparto arretrato completato da Wallace e de Vrij. Il brasiliano si muoverà sul centro-sinistra o sul centro-destra a seconda di quella che sarà la scelta nel ballottaggio da parte del tecnico. Strakosha troverà conferma tra i pali. A centrocampo scontata la presenza di Basta a destra, così come quelle di Parolo e Biglia in mezzo. A sinistra un altro dubbio: Lulic o Lukaku? La sensazione, a 48 ore dal fischio d’inizio, è che Inzaghi possa affidarsi al bosniaco. Davanti Felipe Anderson (in vantaggio su Keita) e Milinkovic alle spalle di Immobile. Inzaghi continua a studiare la formazione anti-Spalletti. Rimasto un solo giorno a disposizione per risolvere gli ultimi interrogativi.

Ag. Germoni: “Atalanta? L’interesse c’è”. Poi sul futuro alla Lazio…

Un brutto scontro di gioco con Frara con annesso trauma cranico. Stagione conclusa in anticipo. Luca Germoni ha comunque attirato le mire di mercato di squadre anche di Serie A grazie alla buona stagione con la maglia della Ternana.

L’ex Primavera Germoni, come confermato dall’agente Danilo Caravello durante la monotematica “Avanti Lazio” su TMW Radio, sta comunque già meglio: “Rispetto allo scontro fortuito di una settimana fa sta molto meglio. È stato dimesso dall’ospedale e può far tutto a livello motorio. Ha solo un collarino speciale che dovrà portare per una trentina di giorni per risanare le microfratture alle due vertebre cervicali. Ce la siamo vista brutta. Il gesto dei compagni dimostra come si sia inserito nel gruppo e quanto ha dato fino ad oggi. Ha fatto piacere a lui e anche a noi. Speriamo che la Ternana possa coronare il suo inseguimento con la salvezza. Dall’arrivo di Liverani hanno fatto qualcosa di veramente importante”.

INTERESSAMENTI

Nelle scorse settimane per Germoni è spuntata una voce riguardante l’Atalanta: “La Serie B è un campionato molto formativo, tornato di grande interesse per i club di categoria superiore e non solo. Per Luca gli interessamenti in Serie A non mancano. Ma la Lazio è proprietaria del cartellino e ci siamo ripromessi di vederci a fine stagione al fine di studiare la soluzione migliore per la sua crescita. A mio parere i giovani devono giocare il più possibile e avere la considerazione giusta, per non perdere tempo. L’Atalanta? Ha dimostrato che, se si ha il coraggio di puntare su giovani bravi, i risultati arrivano. Anche la Lazio, con l’avvento di Inzaghi, ha imposto una linea che sta portando i ragazzi ad avere un impiego che prima non avevano”.

FUTURO DEL RAGAZZO

“È da decifrare. Ci sono interessi, la Lazio lo sa e studieremo insieme le soluzioni migliori. In quel ruolo ci sono Radu, Lulic, Lukaku e anche Crecco che è tornato alla base. Cercheremo di capire la cosa più giusta per tutti. Il mercato non è nemmeno iniziato. La società lo stima, mandarlo alla Ternana è stata la scelta giusta. E anche per la prossima stagione non vogliamo sbagliare”. Inzaghi potrebbe cambiare le carte in tavola: “Da quando c’è Inzaghi sulla panchina della Lazio le cose per i giovani sono migliorate. Anche in partite importanti non ha mai esitato a dare loro spazio.La prima cosa che faremo è sederci con la società e capire il loro pensiero. Inzaghi è un allenatore che lo ha sempre stimato, se lo considera pronto per la Serie A ne saremmo ben felici. Quest’anno è stato importante per la sua crescita e non vorremmo perdere tempo”.

RINNOVI

Il contratto di Germoni con la Lazio è in scadenza nel 2018: “Tenere un giovane a scadenza, qualunque sia il suo futuro, presuppone una discussione contrattuale. Non abbiamo definito un appuntamento. L’intenzione comunque è di vederci a fine stagione, visti anche gli impegni della Lazio”. Più difficili altri rinnovi: “Non ho avuto modo di parlare con la Lazio di mercato. Sono concentrati sul presente: il derby e l’Europa. Vanno risolti anche alcuni casi spinosi: se non dovessero arrivare i rinnovi, determinati giocatori andrebbero messi sul mercato. Un progetto di crescita non può prescindere comunque da Keita, Biglia e de Vrij. Ad oggi uno su tre rinnova, ma magari potrebbero diventare anche due”.

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CALCIOMERCATO – Koulibaly rivela di aver parlato con Keita

Uno è nato in Francia, l’altro in Spagna. I due però sono amici e si conoscono bene perchè giocano entrambi per la stessa nazionale: quella del Senegal. Stiamo parlando di Koulibaly, difensore del Napoli, e Keita Balde Diao.

Kalidou Koulibaly Keita Baldé potrebbero – dalla prossima stagione – vestire anche la stessa maglia di club, quella del Napoli“Mi ha chiesto della società, dell’allenatore, di come si vive in città – rivela il difensore a Radio Kiss Kiss -. Sono domande che si fanno tra calciatori”.

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PIAZZA AFFARI – Il titolo della Lazio sospeso per eccesso di rialzo

Il titolo in borsa della Lazio ieri è stato sospeso per eccesso di rialzo

Nella giornata di ieri il titolo della Lazio ha registrato una fortissima impennata. Titolo migliore di tutti nella giornata di Piazza Affari. Nessuno infatti ha registrato un’impennata così importante. Tanto da sospendere il titolo per ben due volte per eccesso di rialzo, per evitare speculazioni. Secondo quanto riportato da “La Repubblica” l’incremento di contrattazioni e quotazione ha realizzato una variazione percentuale record del 20,15%, con 2320980 azioni scambiate, portando il valore di una singola azione a quota 0,781 euro. Restano da decifrare le motivazioni alla base dell’exploit.

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