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Poli rassicura: “Lunedì contro la Lazio ci sarò. Vogliamo vincere”

Un Milan coriaceo è riuscito ad espugnare il Dall’Ara con un gol di Pasalic. Tuttavia, la squadra rossonera lunedì affronterà la Lazio senza almeno 5 titolari (leggi qui il perché). Andrea Poli non teme i biancocelesti e lancia la sfida.

Così Poli a Premium Sport: “Un applauso a tutti quanti, soprattutto a chi ha giocato meno. Abbiamo dimostrato attributi. Siamo molto contenti, ma dobbiamo analizzare il perché ci siamo ritrovati in nove. C’è un buono spirito e una partita così ricca di adrenalina non me la ricordo. Lunedì dobbiamo andare a Roma a vincere. Questo è un gruppo che ha l’obbligo di far bene per la maglia che indossa. Io sto bene, ho preso una bella botta, ma fa parte del gioco”.

Montella sorride amaro: “Lazio Milan? Mi hanno detto che..:”

Il Milan perde i pezzi in vista della gara contro la Lazio. Sono almeno 5 i sicuri indisponibili per lunedì, ma il numero potrebbe crescere (leggi qui). Sarà un bel grattacapo per Montella fare la formazione.

Il tecnico del Milan Montella ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della rocambolesca vittoria contro il Bologna. Queste le sue parole: “Nelle ultime tre partite è successo di tutto e stasera non meritavamo di perdere. Questa vittoria va al di là dei tre punti. I ragazzi hanno giocato con la voglia di vincere vera, intima e messa a disposizione degli altri”. E sulle tante assenze contro la Lazio ha ironizzato: “Ma non è stata rinviata la partita?” (ride, ndr). 

Totti, le parole che non ti aspetti: “Canterei l’inno della Lazio se…”

Ospite al Festival di Sanremo, un’altra volta dopo 11 anni, Francesco Totti ha scherzato con Carlo Conti e Maria De Filippi.

Quando a Totti gli è stato chiesto se scoprisse la sciarpa della Lazio nel cassetto del figlio ha risposto: “Se ha fatto questa scelta di vita lo rispetto. Ma è impossibile che abbia una sciarpa della Lazio. Guarda che ti sta sentendo, non la starà prendendo benissimo”. Poi Conti l’ha stuzzicato chiedendogli se fosse disposto a cantare l’inno di Fiorentina e Lazio per far vincere lo scudetto alla Roma: “Tutti. Se canto quello della Fiorentina? No non posso, ma poi chi me lo dice che vinco lo scudetto. Su questo foglietto c’è scritto ‘Grazie Roma’, canta Antonello Venditti. Per rispetto dei viola non la canto, la potrei rovinare”.

LEGGI COSA HA DETTO MATUZALEM DI TOTTI>>>CLICCA QUI

Un mercoledì di ordinaria follia: il Milan perde altri titolari per la gara con la Lazio

Non solo Montolivo, De Sciglio e Bonaventura, Montella perde altri 2, forse 3 titolari per la gara di lunedì dello’Olimpico contro la Lazio.

BOLOGNA MILAN

Di certo il Milan non immaginava di trovare un Bologna così pimpante dopo il 7 a 1 col Napoli. Invece, i felsinei hanno dato filo da torcere fino alla fine. Ala fine Pasalic ha regalato i 3 punti ai rossoneri salvati da uno strepitoso Donnarumma e dai tanti errori di Destro. La squadra di Montella è apparsa nervosa, probabilmente incattivita dalla sconfitta contro la Sampdoria. Durante la gara si sono fatti cacciare dal campo prima Paletta e poi Kucka, mentre Romagnoli è uscito alla mezzora per infortunio. Il difensore romano è in dubbio per la gara di lunedì, così come Calabria. Il Milan rischia davvero di giocare all’Olimpico con la squadra Primavera.

MONTELLA SORRIDE AMARO PER LA GARA CONTRO LA LAZIO>>>LEGGI QUI

PARTE II – Matuzalem sulla Lazio di Inzaghi, su Zarate e sui brasiliani biancocelesti

Dopo aver parlato di Baronio, Totti e Nesta, Francelino Matuzalem ha parlato della Lazio tra passato e presente.

L’ASSIST A KLOSE

Sull’assist a Klose nel derby: “A Roma i tifosi laziali mi ringraziano sempre per quell’assist a Miro. Mai per il gol in Supercoppa. E’ stato il gol più brutto della mia carriera ma anche il più importante. Tornando all’assist nel derby: vidi che Cissè stava tagliando in area e liberava lo spazio a Klose e gliela passai. Miro che è un fenomeno stoppò tra 3 avversari e con la calma del campione realizzò la rete decisiva al 95′. I laziali mi ricordano per quell’assist e per la scarpata in faccia a Totti (ride, ndr)”. Sui derby di Coppa Italia: “E’ sempre un derby, mi auguro che la Lazio vinca”.

INZAGHI E LA LAZIO

Sul tecnico biancoceleste: “Simone ha iniziato con gli allievi, ma già si vedeva la sua bravura. E’ un bravo ragazzo e sono felicissimo che la Lazio stia andando bene. Mi piace come fa giocare la squadra. Ha un attacco fortissimo e fa divertire. Obiettivo Lazio? A parte la Juve che vincerà lo scudetto, ci sono Roma e Napoli per la Champions. La Lazio può arrivare dietro queste. L’inter è forte ma non gioca bene, il Milan ha troppi alti e bassi. La Lazio può arrivare in Europa League se continua così. Stadio vuoto? Non è bello per la società e per i giocatori. Peccato perché è splendido vedere lo stadio bianco e celeste…”.

I BRASILIANI E BIGLIA

Matuzalem descrive Felipe Anderson: “Mi pare timido in campo. Ha tutto per diventare un fuoriclasse ma è discontinuo. Mi sembra che non sia convinto di se stesso. Poi per un periodo non giocava sempre e magari non si impegnava al massimo. Ha bisogno di un allenatore che gli dia sempre fiducia. Deve capire che è superiore agli altri. Quando è in giornata è devastante. Mi ricorda Hernanes che faceva 5 gare da fenomeno e poi spariva”.

Su Wallace: “E’ sicuramente meglio di Mauricio. Ha grandi capacità di crescita. Sta facendo bene, mi è spiaciuto per quell’errore nel derby. Non aveva ancora capito il valore della stracittadina. Se avesse commesso quell’errore contro ad esempio Milan o Inter, nessuno gli avrebbe detto nulla”. Su Biglia: “E’ un ottimo centrocampista. Quando non c’è la Lazio va in difficoltà. Chi è più forte tra me e lui? Io. Biglia ricorda Ledesma, ma Cristian faceva degli assist incredibili a Rocchi”. 

PASSATO E ZARATE

“Come mi sono lasciato con la Lazio? Bene. Ho sbagliato io. Me ne sono andato in vacanza invece di andare in ritiro. La società era arrabbiata. Perché non tornai? Stavo troppo bene in Brasile (ride, ndr). Questo è il motivo principale, poi ho scoperto altre cose… Ma lasciamo stare, ormai è passato. Il mio ruolo preferito? Davanti la difesa. Da mezzala non mi trovavo bene. Delio Rossi mi dava libertà di muovermi vicino a Ledesma. Ballardini? Ho avuto dei problemi con lui perché mi voleva far giocare mezza punta. Quando l’ho ritrovato al Genoa mi voleva di nuovo far giocare mezza punta ma io gli chiesi di non spostarmi.

Dove mi sono divertito di più? A Brescia, era una bella squadra. Con lo Shakhtar ho fatto la Champions League e ho fatto belle cose. Ho segnato il gol più bello della mia carriera segnando col colpo dello scorpione alla Ibrahimovic. Ricordo che a San Siro andai testa a testa con lui e poi a mente fredda mi chiesi ‘ma che ho fatto?’ (ride, ndr)”. Infine su Zarate: “Il suo primo anno alla Lazio è stato più forte di Felipe Anderson. Ha fatto tante cose sbagliate: ha cambiato il suo atteggiamento in campo. Ha avuto problemi contrattuali. A un certo punto non era più tranquillo…”. Questa la seconda parte dell’intervista di Matuzalem a Radio Incontro Olympia.

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Matuzalem show: prima attacca Baronio, poi sminuisce Totti

E’ stato uno dei centrocampisti più forti dell’era Lotito. Parliamo di Francelino Matuzalem che qualche anno fa fece le fortune della Lazio di Delio Rossi.

IL PUGNO A JIMENEZ

Matuzalem è intervenuto su Radio Incontro Olympia per raccontarsi: “Mi sono calmato con gli anni, sono diventato più maturo. Nella mia carriera ho fatto cose belle, ma avrei potuto fare di più. Potevo essere più tranquillo dentro e fuori dal campo. Non si può tornare indietro, sto cercando di trasmettere queste cose a mio figlio”. Sul suo pugno a Jimenez in un Lazio Cesena: “Tutta colpa delle tv (ride, ndr). Per fortuna in categoria non ci sono le telecamere. Jimenez cercò di darmi una gomitata, non mi prese, io reagì con un pugno e glielo diedi bene. Mi è dispiaciuto tanto perché stavo giocando su alti livelli, poi mi diedero 3 giornate di squalifica. Gesto esagerato? Quando arrivai al Napoli in serie B mi spaventai perché vedevo di tutto in campo. Però ho imparato molto da quell’esperienza”.

LA POLEMICA CON BARONIO

Matuzaelm torna sul tackle che costrinse Brocchi a lasciare il calcio: “Non ho nulla da nascondere. Nel calcio ho pochi amici ma con Brocchi non ho mai avuto problemi né prima né dopo. E’ un bravo ragazzo. Dopo la partita l’ho chiamato per chiedergli come stava, lui mi rispose che non c’erano problemi. Il problema ci fu con quell’ex giocatore della Lazio, Baronio che scrisse su twitter quella stronzata. Divenne titolare in quel periodo in cui Ledesma e Pandev erano fuori rosa. Io e Lichtsteiner chiedemmo alla società di reintegrare quei giocatori. Forse per questo motivo mi prese in antipatia. Nello spogliatoio non mi ha mai detto nulla, ma al computer ha fatto il coatto. Con Brocchi non ho problemi. Mi spiace si sia fatto male dove si era già infortunato, ma non volevo fargli male”.

Sui rapporti con gli ex compagni: “Sento ancora Foggia e Sculli. Alla Lazio andavo d’accordo con tutti, specialmente con Dias, Biava e Rocchi. Con Baronio non avevo problemi, ma non si era creato un rapporto tra di noi perché lui pensava dovesse andar via e non aveva legato con nessuno inizialmente. Mi piacerebbe sentirlo per chiarire, ma da parte mia non c’è nessun rancore. Penso solo alla mia famiglia”. 

NESTA LAZIALISSIMO

Su Nesta che l’ha allenato al Miami: “E’ una parte della storia della Lazio. Quando io arrivai in Italia era lui il capitano dei biancocelesti. Con lui ho parlato della Lazio: è dispiaciuto per com’è andato via ma lui è tifosissimo laziale. Io ero emozionato di essere allenato da un campione del mondo come lui. Ha fatto bene a scegliere una squadra così lontana per allenare. Liverani per esempio non era pronto per il Genoa, aveva bisogno di fare gavetta. Nesta ha tutto per allenare in Italia in futuro”.

TOTTI, BAGGIO E KLOSE

Su Baggio con cui ha giocato al Brescia: “Ho avuto la fortuna di giocare con lui. Mi ha dato tanti consigli, magari lo avessi ascoltato. E’ stato l’ultimo grande numero 10 italiano. Totti è un ottimo giocatore ma non un fenomeno. Ha fatto la storia della Roma, ma non c’è paragone con Baggio. Così come Del Piero. Il più forte con cui ho giocato alla Lazio? Klose. Mi ha impressionato perché nonostante l’età faceva ancora la differenza”.

IL RITORNO IN ITALIA

Sulla sua nuova esperienza al Monterosi: “Ho scelto di tornare in Italia per stare vicino a mio figlio. Dopo Miami volevo smettere ma lui mi ha chiesto di giocare con lui. Lui sta nel settore giovanile ma spero che faccia bene per arrivare in prima squadra. Lo consiglio sempre perché gioca nel mio stesso ruolo. Lui è meno tecnico, rende meglio da difensore.

Si impegna al massimo, vuole arrivare. Può fare una buona carriera. Lui ha iniziato nelle giovanili della Lazio, ma ho capito che era meglio che andasse da un’altra parte… Volevo che camminasse con le sue gambe e non che giocasse alla Lazio perché è mio figlio. Mi hanno chiamato da Verona per fargli fare un provino, ma io ho rifiutato. Se è bravo arriverà comunque”. Sul futuro: “Carriera da ds? No, sono tutti esauriti (ride, ndr). Mi piacerebbe allenare i ragazzini. Ora penso a salire in Lega Pro col Monterosi”. 

Fabrizio Piepoli

LEGGI IL RESTO DELL’INTERVISTA IN CUI PARLA DELLA LAZIO DI IERI E DI OGGI>>>CLICCA QUI

 

CROTONE JUVENTUS – I bianconeri spietati contro i calabresi

Il Crotone resiste un’ora, poi la Juventus accelera e chiude la pratica con le reti di Mandzukic dopo la respinta di Cordaz su Asamoah e Higuain (assist di Rincon) e si porta a più sette sulla Roma e a più 9 sul Napoli. Calabresi praticamente mai pericolosi.

L’amico del cuore di Parolo: “Vi racconto Marco”

Marco Parolo ha fatto molta gavetta militando nelle categorie minori. Ha raggiunto la Serie A a 25 anni. Domenica scorsa a Pescara grazie ai quattro gol realizzati è entrato di diritto nella storia del calcio italiano.

Per parlare del centrocampista biancoceleste è intervenuto ai microfoni de La Provincia di Varese, Cesare Zanotto, suo amico di infanzia:

“Quando gioca è come se giocassi anche io con lui. Quando fa gol ed esulta sono contento anche io. E’ riuscito a farmi tifare Lazio o altre squadre in cui ha militato. Succede anche quando gioca contro l’Inter che è la mia squadra del cuore. Sono fortunato ad averlo come amico. E’ sempre la stessa persona pur avendo giocato Champions, europei e mondiali. E’ sempre lo studente che ho conosciuto al liceo. Mi sembra strano pensare che lui che non ama apparire ora sia sotto tutti i riflettori per questi quattro gol. Secondo me lo merita perchè ha sempre lavorato duro. Non si è mai risparmiato e ciò che ha ottenuto lo ha avuto grazie al lavoro duro”.

POI PROSEGUE

“Senza fare proclami ma ottenendo grandi risultati. È arrivato in A faticando. Accettando anche situazioni difficili come quando faceva panchina in Lega Pro alla Pistoiese. Giocava poco ma ha insistito, anche quando chiunque avrebbe mollato. Lui dalle difficoltà ha trovato la spinta per andare avanti. Il bello è che dopo ogni stagione è sempre migliorato. Ha compiuto 32 anni, quattro gol nella stessa partita non li aveva mai fatti. Ciò significa che la sua carriera è ancora in parabola ascendente e che il meglio deve ancora venire. Dopo la gara di Pescara ci siamo sentiti per messaggio. Era felicissimo per aver segnato quattro reti ma anche rammaricato per non aver segnato contro il Chievo la partita precedente, quando la Lazio ha perso uno a zero in casa”.

Canigiani: “Con Macron tante nuove sorprese per i tifosi biancocelesti”

La Lazio tramite il proprio sito ha annunciato di aver rinnovato il rapporto di collaborazione con la Macron.

Per commentare l’accordo è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani:

“E’ stato appena ufficializzato il nostro rinnovo contrattuale con la Macron: un matrimonio che durerà almeno 10 anni, siamo molto felici per questa notizia. Da oggi quindi verranno sviluppati nuovi progetti con l’azienda bolognese.

Ci saranno delle sorprese in futuro riguardo le maglie della squadra biancoceleste. Ci sarà una chicca, in una delle maglie della prossima stagione, che piacerà ai nostri tifosi. Non possiamo svelare nulla, ma la nuova collezione sarà molto bella.

Questo contratto ha già portato qualche trofeo e qualche finale al club. Le statistiche e le percentuali registrate in questi anni vissuti con la Macron sono molto positive. Questo accordo prevede ulteriori sviluppi sulla nostra rete commerciale e sulla distribuzione del nostro prodotto. Abbiamo in programma l’apertura di nuovi punti vendita nella città per rinforzare la nostra presenza con il coinvolgimento di Macron. Ci sarà un restyling dei nostri punti vendita e verranno effettuati ulteriori investimenti sulla nostra rete vendita.

Il vantaggio è quello di operare con un’azienda di dimensioni come quelle di Macron; ci permettono di personalizzare il nostro prodotto. Alcune aziende, invece, standardizzano il prodotto per vari club. In questo modo, invece, riusciamo a produrre a seconda delle necessità del mercato e del club. In tutti questi anni le maglie della Lazio hanno riscosso successo perché rispecchiavano i gusti dei nostri tifosi. Quelle del prossimo anno saranno altrettanto apprezzate, saranno innovative pur mantenendo elementi legati alla tradizione”.

Lazio-de Vrij: accordo difficile ma non impossibile. Le ultime

Sono sempre di più le squadre interessate a Stefan de Vrij. In prima fila il Chelsea di Conte e il Manchester United di Mourinho, dato come favorito. Forse anche perché un emissario della Seg – proprio colui che gestisce il centrale olandese – è stato visto qualche giorno fa a Manchester. Ma la verità è che per ora nessuna squadra prevale sull’altra. Nelle ultime settimane però si sarebbero accodati anche il Bayern Monaco e il Psg.

Tutto ciò non fa che aumentare il valore di de Vrj. Nonostante la scadenza del contratto nel 2018 Lotito lo valuta oltre 30 milioni di euro. Per ora però alla società biancoceleste non sono arrivate richieste ufficiali per il giocatore. Come riportato da Il Messaggero la Lazio resta in attesa e lavora con la Seg per tentare il rinnovo. Ipotesi ritenuta difficile ma, come si sa, la speranza è l’ultima a morire. Anche perché l’olandese non ha chiuso le porte ai biancocelesti. Una sua permanenza a Formello la prossima stagione appare comunque complicata. Anche perchè la società ha investito molto sul reparto difensivo e a gennaio ha detto no a un’offerta di 12 milioni di euro per Hoedt da una squadra inglese.

FORMELLO – Biancocelesti al lavoro: ancora fermo Lombardi

La Lazio dopo i due giorni di riposo concessi da Simone Inzaghi è tornata al lavoro. Nel pomeriggio i biancocelesti si sono ritrovati in campo a Formello per iniziare a preparare il posticipo di lunedì sera con il Milan.

Ancora fermo Cristiano Lombardi per il problema al ginocchio. Il calciatore ha già saltato Inter e Pescara. Nei prossimi giorni verrà valutato e solo allora si saprà se potrà tornare disponibile per il prossimo turno. Oltre all’esterno fermi anche Luis Alberto, Marchetti e Patric. In gruppo anche i giovani della Primavera Adamonis (’97) e Spizzichino (’99). Prima volta tra i grandi per Abukar Mohamed (’99). Il centrocampista finlandese (di origini somale), acquisto dell’ultimo giorno di mercato, farà avanti e indietro tra la Primavera e la prima squadra.

La Comunità ebraica contro l’assoluzione dei due tifosi biancocelesti

«L’espressione “giallorosso ebreo” ha la finalità di deridere la squadra avversaria ed è ricollegabile allo storico antagonismo» tra le due formazioni della Capitale. Questa la motivazione con la quale Alessandro Pasquazzi e Fabrizio Pomponi sono stati prosciolti con la formula «perché il fatto non sussiste» dal gip di Roma Ezio Damizia. I due tifosi laziali erano stati sorpresi in Curva Nord mentre intonavano un coro con dentro le due parole incriminate. L’accusa era quella di diffondere odio razziale.

RIPRESI DALLE IMMAGINI DELLE TELECAMERE

I due giovani sono stati difesi dagli avvocati Massimiliano Capuzi ed Emiliano Ferrazza. A inchiodarli erano state le immagini riprese durante la partita Lazio-Catania del 30 marzo del 2013. Le riprese mostravano i due incitare il resto della Curva nord a cantare «Giallorosso ebreo, Roma va a caga’». Osservate le immagini la Digos li aveva identificati e denunciati. Durante la perquisizione in casa del Pomponi erano stati trovati una maglietta raffigurante il Duce, un manifesto del terrorista dei Nar Alessandro Alibrandi e un manganello retrattile. Nulla invece a casa dell’altro tifoso. Per entrambi dopo le indagini la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio.

LA CONCLUSIONE DEL GIP

Il gip però non ha accolto la tesi dell’accusa. Primo perché le espressioni incriminate «rimangono confinabili nell’ambito di una rivalità di tipo sportivo». Il coro «si compone di un’espressione che aldilà della scurrilità esprime mera derisione sportiva». Questo è ciò che riporta la sentenza. Inoltre secondo il giudice c’è da tenere conto di una differenza: «Sebbene l’accostamento giallorosso con ebreo possa aver assunto nelle intenzioni del pronunciante valenza denigratoria, ricollegabile latamente a concetti di razza, etnia o di religione, le modalità di esternazione non costituiscono alcun concreto pericolo di diffusione di un’idea di odio razziale e di superiorità tecnica». Anche perché non c’erano romanisti da provocare in quell’occasione.

L’INTERVENTO DELLA COMUNITA’ EBRAICA

Come riportato da Roma.corriere.it la sentenza è stata pronunciata il 15 dicembre. Le motivazioni invece sono state pubblicate solo in questi giorni. In vista dei due derby di Coppa Italia è prevedibile che il verdetto abbia ripercussioni sui cori delle curve. Le ragioni del gip potrebbero sdoganare il ricorso ad altre espressioni irriguardose. I tifosi di Lazio e Roma le potrebbero ritenere scriminate grazie alla formula «storico antagonismo tra le squadre della Capitale». Inoltre l’assoluzione dei due tifosi laziali non è andata giù alla Comunità ebraica. La quale, indignata, ha subito chiamato Coni, Csm, Federcalcio e il Ministro della Giustizia.

La maturazione di Felipe Anderson: qualche gol in più e sarebbe il top

Ventuno assist in tutto. Meglio di Callejon (19), Insigne (17), Mandzukic (16) e Pjanic (15). Meglio anche del predecessore Candreva (15). Aggiornata pure la classifica della Lega. Nonostante vengano calcolati solo sei passaggi vincenti Felipe Anderson è re. In verità, regole a parte, gli assist sarebbero nove in questo campionato.

LA MATURAZIONE

Generosissimo e devastante sia come esterno che da terzino, a 23 anni il brasiliano non è più un bambino. Ora magari segna di meno ma in compenso risulta sempre più decisivo. Solo tre le reti segnate finora tra campionato e coppa ma ben dieci gli assist forniti nelle due competizioni. Già eguagliato il record di passaggi decisivi della stagione dell’esplosione ma con addirittura 14 partite in meno (23). Nell’annata 2014/15 Anderson segnò 11 reti in 37 presenze portando in dote 1,81 punti a gara in 2527′ totali. Ora FA in 1938′ ha migliorato la sua media: 1,87 punti a gara. E’ dunque nelle cifre la maturazione del giocatore.

LA COINCIDENZA

Con la stagione 2015, quella in cui la Lazio con Pioli al timone raggiunse la Champions, c’è una strana coincidenza. Un assist, un gol e un brutto infortunio nel derby a inizio gennaio lo fermarono un paio di mesi. Anderson rinacque in Primavera, a Sassuolo il primo marzo. Da allora 5 reti e altri 3 assist. Ironia del destino lo stesso giorno di quando si giocherà l’andata di Coppa Italia contro i rivali cittadini. Il brasiliano tra l’altro si deve far perdonare la sparizione nell’ultimo derby. Anche in questo inizio d’anno sembrava depresso ma a San Siro è ripartito alla grande. Se riuscisse ad essere più preciso sotto porta sarebbe il top. Ma questo è relativo. L’anno scorso aveva segnato ben 9 reti fornendo anche 6 assist in 47 presenze fra Serie A e Coppe. Media di 1,43 punti a partita. In tutto ciò però ci sono altri numeri da non trascurare. Con 26 reti Anderson è il goleador della Lazio. Ha fatto meglio di Lulic (23), Parolo (22) e Keita (21). Dal 2013, anno in cui arrivò infortunato (1 gol e 3 assist in 20 partite), il suo rendimento ora è quasi raddoppiato.

IL FUTURO

La speranza è che a fine stagione questa sua maturazione non si riveli un commiato. Come riporta Il Messaggero sul calciatore c’è l’interesse del Medio Oriente. Pronti 30 milioni da mettere sul tavolo ma i cinesi non presenteranno offerte prima di giugno. Anche perchè sanno che la Lazio vuole il doppio e che per ora non ha alcuna intenzione di privarsi del giocatore. Ma attenzione alle mosse dell’agente Bertolucci in Premier. Il Chelsea da tempo ha posato gli occhi sul calciatore, a giugno potrebbe palesarsi con 50 milioni in un lampo. Intanto Anderson che si doveva recare a Barcellona per festeggiare il compleanno di Neymar (impegnato però contro l’Atletico) si è spostato a Parigi. Speriamo che a Disneyland non incontri gli sceicchi del Psg con i balocchi.

 

Ecco la risposta di Claudio Lotito sul rinnovo di Biglia

Durante la conferenza stampa al MIUR, Lotito è stato fermato e intervistato sul rinnovo di Biglia ecco la risposta dell’imprenditore. 

DOPPIO PASSO STILE RONALDO

Oggi pomeriggio si è tenuta al MIUR una conferenza stampa per promuovere un’iniziativa che riesca a far convivere sport e studio nei ragazzi. A questo evento hanno partecipato anche Murgia e Claudio Lotito. Al termine dell’evento, secondo calciomercato.it, al presidente della Lazio sono state chieste delucidazioni sul rinnovo di Lucas Biglia. Ecco la risposta del patron biancoceleste: “Il rinnovo di Biglia? Chiedete a lui…“. Così facendo scarica la patata bollente al calciatore, al momento impegnato nella seduta di allenamento. E poi è Keita che disturba gli animi.

Murgia: “Con i sacrifici, la passione e la voglia si può fare tutto!”

Alessandro Murgia, è intervenuto alla conferenza stampa indetta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università  e della Ricerca a Roma. Parlando di Lazio e non solo.

STUDENTI E ATLETI? ORA SI PUO’

Oggi a Roma, al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca è stato presentato il progetto “Studenti e Atleti? Ora si può”. Un’iniziativa che si pone come obiettivo quello di far conciliare nella vita di uno studente l’attività sportiva con lo studio. A questa conferenza di presentazione è stato invitato anche Alessandro Murgia. Il centrocampista ha dichiarato: “La mia esperienza mi porta a dire che è stato difficile far conciliare lo studio e il calcio. Con la voglia di fare e di centrare gli obiettivi prefissati, si può far tutto. Con questo progetto viene facilitato il percorso che ci porta a coltivare la nostra passione. Quella per la quale lottiamo ogni giorno, e ad approfondire una nostra cultura importante nella vita quotidiana, soprattutto quando sei a contatto con tante persone. Per me sarebbe stato più facile con questo progetto.  Noi calciatori siamo davanti a migliaia di persone ed è importante per noi saper parlare. Il calcio è importante quanto studiare, non bisogna per forza essere un genio universitario, ma basta apprendere quello che serve per la vita, per andare avanti tutti i giorni”.

LAZIO

Il giovane classe 96 è stato poi intervistato da Lazio Style Channel: “E’ stato molto emozionante parlare davanti alla Ministra. Il progetto presentato quest’oggi è molto bello e può facilitare il percorso formativo di ragazzi che, come me, conducono un’attività sportiva di pari passo con lo studio. Questa iniziativa facilita fisicamente e mentalmente lo studente che vuole far conciliare l’agonismo con la scuola. E’ difficile, ma con i sacrifici, con la passione e con la voglia si può fare tutto. Con questo progetto, però, è tutto più semplice. Per me è un orgoglio essere un punto di riferimento in questo senso. Il campionato? Noi siamo una squadra compatta e molto forte, lo dimostriamo in ogni match. Da oggi prepareremo al meglio la sfida contro il Milan. Non ci poniamo dei limiti e continueremo a pensare partita dopo partita”.

INTANTO ECCO IL RINNOVO IN CASA LAZIO

Lazio – Macron, c’è il rinnovo per la sponsorizzazione

La Lazio, ha comunicato, attraverso il suo sito, di aver prolungato il rapporto di collaborazione con la Macron s.p.a.

RINNOVO

In casa Lazio si parla già da molto tempo di rinnovi difficili. Su tutti quelli di Keita, de Vrij e Biglia. Intanto però l’unico rinnovo che arriva è quello della collaborazione tra Lazio e Macron. Ditta che, dal 2012, è lo sponsor tecnico della società capitolina. Ecco il comunicato ufficiale della società biancoceleste: “La S.S. Lazio S.p.A. (per il tramite della propria controllata S.S. Lazio Marketing & Communication SpA) e Macron annunciano, con reciproca soddisfazione, il rinnovo dell’accordo di sponsorizzazione tecnica tra il brand leader in Europa nell’active wear e il club biancoceleste: ancora insieme fino al 2022.

PAROLA AI DIRIGENTI

Dopo aver concluso l’accordo ha parlato anche l’A.D. della società bolognese, Gianluca Pavanello: “Un rinnovo che conferma il grande lavoro che abbiamo svolto insieme e che ha visto sviluppare nel tempo una serie di prodotti che hanno sempre riscontrato il favore del club e dei tifosi.  Insieme alla squadra biancoceleste il nostro ufficio stile continuerà a progettare collezioni di grande sartorialità e tecnicamente all’avanguardia, esaltando il prestigio di uno dei club italiani di più grande storia e forte tradizione. Siamo certi che il nuovo accordo saprà regalare, sia a noi che alla S.S. Lazio, numerosi successi.“
Inoltre è intervenuto anche Claudio Lotito: “La decisione di rinnovare per ulteriori cinque anni testimonia la fiducia reciproca nei programmi delle due aziende. Con Macron abbiamo in programma un ulteriore sviluppo della rete commerciale e progetti importanti che andranno al di là della semplice sponsorizzazione tecnica“.

INTANTO ARRIVANO BUONE NOTIZIE OLTREMANICA

 

La Lazio è una macchina da gol! Intanto da New York…

La Lazio è ai vertici in italia per numero di calciatori mandati in rete. I biancocelesti sono secondi solo all’Atalanta. E intanto a New York arriva una bella notizia.

LAZIO MACCHINA DA GOL

Che la Lazio sia una macchina da gol lo si era notato già da tempo. Inzaghi è riuscito a rendere ogni giocatore, un ingranaggio importante per raggiungere un obiettivo comune. I biancocelesti infatti sono la squadra italiana con più calciatori andati a segno, seconda solo all’Atalanta. I capitolini andati in rete sono ben 15 su 27 utilizzati. I bergamaschi invece stanno a quota 16. A chiudere il podio troviamo l’inarrestabile Juventus con 14 elementi a segno.

INTANTO OLTREOCEANO

Dopo Cristoforo Colombo, anche la società biancoceleste sembrerebbe aver conquistato l’America. Infatti a New York è nato un nuovo Fan Club della Lazio. Numeri che non sbalordiscono solo in Italia o in Europa, ma anche molto lontano da qui.

A PROPOSITO DI GRANDI NUMERI E PRESTAZIONI, GUARDATE QUESTI TRE LAZIALI CHE HANNO COMBINATO

Ben 3 laziali nella top settimanale di WhoScored.com

Le prestazioni dei giocatori biancocelesti nel match vinto in maniera tennistica dalla Lazio a Pescara non sono passate inosservate al portale WhoScored.com, (a differenza dei quotidiani italiani…).

3 su 11

Sono infatti ben 3 i giocatori di Inzaghi inseriti nella Top 11 settimanale della Serie A dal prestigioso portale WhoScored.com. Non poteva di certo mancare Marco Parolo, autore di uno storico poker contro gli abbruzzesi. Presente anche Felipe Anderson, doppio assist per lui allo Stadio Adriatico. Infine c’è anche Stefan de Vrij: la sicurezza dimostrata dall’olandese lo colloca di diritto al centro della difesa della Top 11 di questa settimana.

DI SEGUITO LA TOP 11 DI GIORNATA

 

Collovati incensa Parolo: “Giocatore ritrovato!”

Fulvio Collovati, ex calciatore campione del mondo ai Mondiali di Spagna ’82, è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio. Ha dato i voti alle prestazioni dei giocatori in Serie A nell’ultima giornata, incensando quella del laziale Marco Parolo.

UN PAROLO DA 9

“Parolo da nove! Uno che ha fatto 4 gol per forza deve prendere questo voto. Dato che è un centrocampista c’è da domandarsi quale opposizione abbia avuto da parte dei centrocampisti avversari, però in questo caso sottolineiamo la crescita in chiave anche Nazionale di questo giocatore che ultimamente offre prestazioni altamente positive. E’ un giocatore ritrovato”.

EPPURE IL VOTO DELLA GAZZETTA DELLO SPORT E’ STATO DIVERSO…

 

Viareggio Cup, effettuati i sorteggi. La Lazio? Non c’è…

Sono stati effettuati questa mattina i sorteggi per la 69esima edizione della Viareggio Cup, celebre competizione giovanile a cui partecipano squadre Primavera provenienti da tutto il mondo.

LA COMPETIZIONE

40 squadre in gara, 23 compagini italiane e 17 straniere, suddivise in 10 gironi. Squadra da battere? La Juventus campione in carica, sempre al top per quanto riguarda il settore giovanile. Tra le squadre straniere spiccano le presenze del PSV Eindhoven e dello Zenit di San Pietroburgo. Il torneo si aprirà lunedì 13 marzo, con la finale fissata per mercoledì 29 dello stesso mese

E LA LAZIO?

La Lazio, per il terzo anno consecutivo, non prenderà parte al celebre torneo. La società, in accordo con il tecnico della Primavera Bonatti, vuole concentrarsi sul campionato. Un campionato che vede gli aquilotti in testa a quota 36 punti, appaiati alla Sampdoria. La Viareggio Cup, nonostante sia una competizione di grande prestigio, toglierebbe energie mentali e fisiche alla squadra. Da qui la decisione di non prendervi parte.

DI SEGUITO I 10 GIRONI

Girone 1
– Juventus
– Dukla Praga
– Toronto
– Maceratese

Girone 3
– Atalanta
– Osasco
– Abuja
– Ancona

Girone 3
– Empoli
– Zenit San Pietroburgo
– Athletic Union
– Ascoli

Girone 4
– Inter
– PAS Giannina
– L.I.A.C. New York
– SPAL

Girone 5
– Bologna
– PSV Eindhoven
– Sassuolo
– Pisa

Girone 6
– Napoli
– Camioneros
– Rappresentativa di Serie D
– Bari

Girone 7
– Milan
– Belgrano
– Ujana
– Spezia

Girone 8
– Fiorentina
– Cai
– Garden City Panthers
– Perugia

Girone 9
– Genoa
– Club Bruges
– Cagliari
– Parma

Girone 10
– Torino
– Rijeka
– Cortulua
– Reggiana