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Berisha: “A Bergamo sto bene, ma del futuro parleremo…”

Protagonista a Bergamo, per Etrit Berisha non c’è spazio per nient’altro. Nemmeno per il suo futuro…

“ALL’ATALANTA STO BENE, MA…”

È riuscito a ritagliarsi fin da subito un ruolo da protagonista con l’Atalanta dei miracoli, per di più con quei gradi di titolare che alla Lazio aveva potuto solo sognare. Confermare attese e premesse: Etrit Berisha tanto aveva chiesto e tanto ha ottenuto dalla sua stagione in prestito alla Dea. Del futuro ci sarà tempo per parlare, come lui stesso rivela al ‘Corriere Di Bergamo’: “A Bergamo sto bene, ma decideremo a fine stagione insieme ad Atalanta e Lazio. Prima c’è altro a cui pensare“.

IL SEGRETO DEL SUCCESSO

Il portiere albanese svela poi la ricetta del successo nerazzurro: “Il segreto sta in un mix di aspetti. Abbiamo giocatori di qualità. Ognuno ha la fiducia dei propri compagni. E ognuno sa cosa fare in campo, oramai abbiamo assimilato i movimenti che ci chiede Gasperini“.

Stadio, in settimana incontro Lotito-Raggi in Campidoglio: le novità

Rumors dal Campidoglio: Lotito in settimana dalla Raggi per lo stadio.

Mentre la bagarre sullo stadio di Pallotta e Parnasi continua a regalare colpi di scena, la prossima settimana – scrive Il Tempo – il presidente Claudio Lotito potrebbe incontrare in Campidoglio il sindaco Raggi per sottoporle il progetto dello stadio di proprietà della Lazio. Come noto, la priorità dell’imprenditore romano sono i terreni, di proprietà della famiglia Mezzaroma, siti al km 6,2 della via Tiberina. Il vertice potrebbe avvenire a partire da martedì prossimo 7 marzo, in quanto il giorno prima Lotito dovrà presenziare a Fiumicino per l’elezione del nuovo presidente Figc. Il sogno dei tifosi laziali è quello di ritornare al Flaminio – ipotesi rilanciata anche da una petizione online promossa da Andrea Severini, ex marito della sindaca capitolina -, ma Lotito da questo orecchio sembra proprio non volerci sentire. A meno che, riporta sempre il quotidiano di Piazza Colonna, non ottenga una compensazione per costruire sulla parte non vincolata dei 500 ettari sulla Tiberina. Il progetto, riporta inoltre Il Tempo, potrebbe prevedere inoltre una copertura a scomparsa, che permetterebbe dunque di superare uno dei vincoli legati all’attuale struttura dell’opera di Pier Luigi Nervi. Non solo: tutto l’investimento verrebbe donato alla Lazio, entrando nel patrimonio del club e segnando così una bella differenza con Tor di Valle, dove lo stadio sarebbe di proprietà di Pallotta e la Roma dovrebbe pagare l’affitto per l’utilizzo.

Derby, Spalletti ci crede: “All’andata non troppa differenza, al ritorno…”

Ci crede Luciano Spalletti. Nonostante lo 0-2 dell’andata, ci sono ancora 90′ per conquistare la finale di Coppa Italia. Nella conferenza stampa pre Napoli, il tecnico giallorosso ostenta quindi sicurezza in vista del derby di ritorno con la Lazio.

QUALCOSA DA DIRE, QUALCOSA DA FARE

Da quando faccio questo lavoro ho perso circa 200 partite e incassato 7-800 gol. Ogni volta che ho perso e ogni volta che ho subito gol ho avuto qualcosa da ridire. Nella prossima partita, ma pure nel derby, avrò qualcosa da dire alla squadra e i ragazzi avranno qualcosa da fare. Probabilmente non sarà facile, ma sicuramente non sarà impossibile“. Poi, sulla stracittadina di mercoledì: “L’ho rivista bene, tutta questa differenza che si è voluta far venire fuori non c’è, pur con un risultato che ci penalizza e che li avvantaggia per il ritorno, abbiamo fatto la partita e a lunghi tratti molto bene. Ci sarà qualcosa che sistemeremo per il ritorno“.

TATTICA, PERCENTUALI E FESTEGGIAMENTI

Abbiamo tenuto il pallino del gioco in mano, anche se poi uno deve andare a giocare nella trequarti avversaria. Loro davanti con Felipe Anderson e Immobile hanno velocità e qualità e quando ricevono palla sono pericolosi, per questo dovevamo essere bravi nel tenere corte le distanze quando la Lazio ripartiva. Loro hanno giocato su questa situazione, all’inizio abbiamo fatto bene, col passare dei minuti un po’ meno e la Lazio ci ha attaccato ed è andata in vantaggio. Poi la partita si è sviluppata facendola sempre ma senza sfruttare ipotetici episodi importanti che nella ricerca siamo riusciti a crearci. Allora hanno ribadito nello stesso modo, vincendo un duello in velocità e fisico e portando il risultato al sicuro per quella partita. Ora dobbiamo solo guardare alla prossima sfida e fare tesoro degli errori commessi. Loro hanno il 70% di possibilità di passare il turno, noi solo il 30% a questo punto“. Infine sugli sfottò: “Loro hanno festeggiato, noi no. Fa parte dei giochi, della risultanza. Loro hanno mandato messaggi su tutti i telefoni, il mio è pieno dei messaggi di sfottò. Molti sono vintage, però è pieno. Il proprietario di casa mi ha detto di tutto, mi ha messo la cosina alla porta di casa, io al contrario non l’ho mai fatto. Va bene così, posso aggiungere che sono tanti e che non mi era successo che capitassero alla fine del primo tempo. Portiamo avanti i nostri numeri, si tenta di dire qualcosa sempre in considerazione di quello che abbiamo davanti. Io avrò da dire e i giocatori avranno da fare“.

Mancini story: “Io calciatore grazie a un dentista. Lazio? All’inizio mi trovai male ma poi…”

E’ stato uno dei protagonisti della Lazio del secondo scudetto, nonché uno degli allenatori più apprezzati nella Capitale. Parliamo dio Roberto Mancini, che è entrato di diritto nella storia della Lazio. Il Mancio ha lasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport.

Questo uno stralcio dell’intervista di Mancini in cui parla dei suoi inizi: “E’ una storia divertente. Potrei dirle che passai con i rossoblù perché mia mamma un giorno doveva andare a Bologna da un dentista. Mio pare si organizzò in modo da andarci quando c’erano dei provini. Una volte le squadre facevano molti più provini durante l’anno, per i giovani che venivano da fuori. Quindi si organizza senza dire niente a mia mamma, perché mia mamma non voleva che io mi mettessi grilli calcistici per la testa. Non aveva tutti i torti: avevo tredici anni. Di nascosto”.

Sulla Lazio: “All’inizio mi trovai male perché venivo da Genova, ero abituato in una piccola città. Roma è troppo. Poi invece dopo sei mesi mi sono adattato benissimo. Trovai nella Lazio un club che stava costruendo una grande squadra e quindi andò benissimo”.

EDITORIALE – FRA RUBIO E RADJA E’ TANTA LA RABBIA

Una volta per uno non fa male a nessuno. Gli strascichi del derby continuano e non terminano mai. This is Rome.

Provincialismo, assolutamente no? Roma è talmente grande che si potrebbe parlare di due città distinte. Da una parte noi, dall’altra loro. Dal cartaceo fino al piccolo schermo la batosta, la scoppola o la sveglia, chiamatela un po’ come vi pare, si è sentita ed ha fatto molto male. La Lazietta di Lotito zitta zitta ha fatto una grande partita, aggiudicandosi il derby di andata con pieno merito. Ora c’è da giocare il ritorno e tutto è possibile per carità, però poi ti rendi conto che qualcuno rosica più del dovuto. Ti accorgi del romanista rosicone, non quando a parlare è il tifoso sempre presente o tifoso da una vita, ma quando a parlare sono soprattutto quelli che dovrebbero stare zitti. Quelli che escono solo quando gli fa comodo, quelli che sono della Roma solo per i soldi.

IL DELIRIO DI CHEF RUBIO

Ieri uno chef, di questi che vanno adesso di moda, di cui non sapevo nemmeno di che squadra fosse, (anzi mi dicevano che in passato vestiva anche la maglia della Lazio Rugby), se ne è uscito con un tweet. Ognuno di noi butta sul tavolo le carte che ha, ed è normale che tanti romanisti si appellano sempre alla quantità mastodontica, del loro numero di tifosi sparsi per il globo terrestre. Ma una cosa mi preme dirla. Ma sti cazzi! Non te la pià così…

E IL NINJA BLATERA ANCORA

Il secondo a parlare è stato invece un grande giocatore, che ha tutta la mia stima ma che, se continua a dire fandonie finirà per diventare uno come tanti altri. Ieri sera su un noto social network ha messo un post (clicca qui per leggere il post di Nainggolan), rimosso dopo alcuni minuti. Noi non vinciamo il derby ogni quattro anni. Radja dì ai tuoi amichetti che il Derby è stato vinto. Quello vero. Quello che rimarrà per l’eternità della storia della Città di ROMA. SPQR +

Tutti questi altri si chiamano Memorial 26 maggio. Identità e Lazialità

Cordialmente

Davide Sperati

POLITICA – Sempre più ricchi i politici. Stipendi da capogiro

E’ marzo ed è stata stilata la classifica dei guadagni di deputati, senatori, capi partito e membri del governo. Stipendi sempre più alti

LA FEDELI LA PIU’ RICCA

A sorpesa in testa alla graduatoria c’è la Ministra dell’Istruzione. Valeria Fedeli ha guadagnato nel 2015, la bellezza di 180.921 euro. Uno stipendo molto superiore dell’attuale Presidente del Cosiglio, Gentiloni. Quest’ultimo è fermo a quota 109.607 euro. Più in basso troviamo Matteo Renzi. L’ex Presidente del Consiglio ha guadagnato 103.283 euro. Qualcosa in meno ha portato a casa Di maio: per il pentastellato gli euro guadagnati sono 98.471, come il suo collega Di Battista. Infine Grillo è passato dai 355 mila euro del 2014 ai soli 71.957 del 2015.

Amarcord Vieri: il tweet che fa gioire i tifosi della Lazio

Bobo Vieri ripercorre la sua carriera in uno scatto. Il suo tweet omaggia una delle pagine più belle della storia della Lazio: la notte di Birmingham.

IL TWEET DI VIERI

19 maggio 1999. Birmingham, Lazio-Maiorca 2-1. La squadra biancoceleste vince la Coppa delle Coppe. Bobo Vieri realizza il primo gol per la Lazio. E lui ha voluto ricordare così quella notte.

 

Milinkovic-mania: parla l’agente del giocatore serbo

Sicuramente il migliore in campo nel derby di coppa Italia. Il giocatore serbo sta inanellando prestazioni positive dall’inizio di stagione. La sua crescita è sotto gli occhi di tutti.

LE DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE DEL SERBO

Prestazioni super, una crescita esponenziale lungo tutta la stagione. Il serbo Milinkovic è a detta di tutti il vero top player di questa Lazio. E calciomercato.it è andato ad ascoltare il parere dell’agente, Mateja Kežman: “Non è una sorpresa per me che Milinikovic-Savic sia stato il migliore in campo contro la Roma, perché da quando è arrivato in Italia è migliorato di giorno in giorno e negli ultimi 7/8 mesi ha dimostrato le sue qualità e ha ancora ampi margini per crescere nel futuro. È felice di aver segnato nel derby, ma lo è ancora di più per aver vinto una partita così importante. Ora sta già pensando alla prossima gara perché i prossimi due mesi saranno molto importanti per la Lazio“. Questione rinnovo, al momento nessuna preoccupazione: “Ci incontreremo nelle prossime settimane con la Lazio, ma non ci sono problemi. Lui è felice qui e vuole fare bene per questo club e i suoi tifosi. Ci sono sempre voci su Juventus, Milan e Inter ma adesso pensiamo solo alla Lazio. Sergej è un ragazzo normale con i piedi per terra, molto professionale e un gran lavoratore”.

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Retroscena derby: ecco dove è nato il successo della Lazio

La Lazio prima del match si è compattata come squadra. Ha fatto quadrato con il suo allenatore e ha disputato una partita perfetta. Spunta un retroscena che si è verificato alcuni giorni prima della gara.

RETROSCENA PRIMA DEL DERBY

Una riunione intensa. Inter-Roma in diretta per capire meglio le mosse avversarie e prendere i dovuti accorgimenti. Il piano di Inzaghi è stato quello di invitare tutti i suoi collaboratori a cena a casa sua. Il risultato è stato più che positivo. Gli uomini fidati di Inzaghi sono 8: a loro affida ogni aspetto tattico delle partite.
Massimiliano Farris, milanese di 46 anni è il suo vice. Si conoscono da tanto tempo. Prima nelle finali del campionato Primavera 2014. Poi si incontrano di nuovo poco prima della semifinale persa con il Torino. Una chiacchierata e sboccia subito il feeling, così che Farris in estate lo raggiunge a Formello e da quel giorno condividono gioie (tante) e dolori (pochi).
L’ultimo innesto nello scorso mercato estivo è Mario Cecchi, provenienza Empoli, scuola Sarri. Ex allenatore della Primavera toscana, nel cui settore giovanile ha lavorato 10 anni, ha sempre messo in grande difficoltà Inzaghi. Oggi Cecchi, mago della tattica, si divide il lavoro sul campo con Farris, curano i movimenti sia della fase difensiva che di quella offensiva.
La Lazio poi ha due match analyst. Enrico Allavena, arrivato dal Napoli nell’estate 2015, ha sostituito Jesse Fioranelli, affiancando prima Pioli e poi Inzaghi. Studia la fase offensiva e i possibili movimenti per mettere in difficoltà gli avversari. Ferruccio Cerasaro conosce il mister fin dagli Allievi: ha frequentato il corso per match analyst ed è entrato nel settore giovanile biancoceleste. Cura le palle inattive, gli angoli e le punizioni laterali.
Anche Fabio Ripert ha fatto la stessa trafila e oggi è il capo dei preparatori atletici. Insieme ad Alessandro Fonte e Adriano Bianchini, di estrazione societaria, dicono che faccia lavorare tantissimo la squadra.
In chiusura Adalberto Grigioni, da anni a Formello. Sotto di lui passano tutti i portieri che militano nella Lazio.

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Bologna: continua a piovere sul bagnato per Donadoni

Il Bologna sta attraversando un periodo poco fortunato. I risultati scarseggiano e sembra che ci siano altri problemi oltre quelli tecnici.

BOLOGNA: LA SITUAZIONE

Una vittoria che manca da sei gare, Donadoni sul banco degli imputati e una rosa in emergenza. A Bologna il malumore rimane, a due giorni dalla sfida casalinga contro la Lazio. Le nubi rimangono, soprattutto dopo le dichiarazioni di ieri sera di Roberto DonadoniStasera (ieri, ndr) non sono particolarmente felice o meglio soddisfatto perché abbiamo fatto un allenamento allo stadio e le cose non sono andate come avrei voluto ma ci si rende conto che i problemi veri sono altri non sono quelli di un allenamento non andato per il verso giusto”. 

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FOTO – Lazio-Roma: i tifosi giallorossi non “ce vonno sta”

Il pensiero è fisso al ritorno di Coppa Italia contro la Lazio. In casa Roma la sconfitta con la Lazio non è andata giù ai tifosi giallorossi, che però credono nella rimonta e lo hanno fatto presente alla squadra.

LO STRISCIONE

La notte scorsa, infatti, i Fedayn, gruppo storico romanista, hanno esposto uno striscione che recitava“Nulla è perduto”. Un monito ai giocatori e al tecnico Spalletti, un messaggio, chiaro, di non alzare bandiera bianca perchè battere i biancocelesti 3 a 0 è un’impresa ancora possibile.

Risultati immagini per striscione sud nulla è perduto

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Regalia: “Bravo Inzaghi, il successo nel derby è più che meritato”

L’ex direttore sportivo biancoceleste Carlo Regalia ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3. Nella lunga chiacchierata parole di elogio per squadra, tecnico e per l’intervento di Peruzzi.

SUL TECNICO BIANCOCELESTE

“Nessuno si aspettava una vittoria così chiara nel derby di Coppa Italia. E’ stato un successo più che meritato, contro una Roma reduce da un positivo periodo di forma. È stato bravo Inzaghi. In questi giorni ho letto con piacere le sue dichiarazioni, nelle quali ha ammesso di aver studiato ore e ore gli avversari fino a notte fonda. Onore al tecnico, che ha coinvolto i suoi collaboratori per carpire come mettere in difficoltà i giallorossi. È un buon allenatore e, soprattutto, una persona intelligente. Il tecnico piacentino ha schierato in campo gli uomini giusti nei posti giusti per non consentire agli avversari di esprimere il proprio gioco e poi ripartire con 3-4 effettivi. Ha costretto la Roma a trovare spazi con continui passaggi che l’hanno portata a sbilanciarsi”.

SUI SINGOLI

Felipe Anderson trovasse un pizzico di continuità in più, diventerebbe uno dei calciatori più forti. Quando trova la giornata giusta, il brasiliano consente alla squadra di compiere un enorme salto di qualità. Immobile si muove per 90 minuti, fa segnare e va lui stesso in gol. Biglia e Parolo sembrano due ragazzini in campo, non mostrano fatica. La mezzala si inserisce, gioca a centrocampo ma spesso conclude l’azione.

SUL DERBY

“Nel derby la Lazio era chiamata a fronteggiare una squadra che nelle ultime gare aveva realizzato 3-4 gol a partita. I biancocelesti hanno messo in campo una prestazione intelligente, accorta, senza però rinunciare ad andare ad attaccare. Quando rubavano palla, si sono sempre gettati in avanti. Hanno sempre ribattuto colpo su colpo. La Roma spesso è partita dalla propria area di rigore per impostare gioco in quanto la Lazio la portava a indietreggiare”.

SULL’AMBIENTE BIANCOCELESTE

“Le parole di Peruzzi sono intelligenti. Questo gruppo ha dimostrato di essere abbastanza matura. I punti in classifica dei biancocelesti sono tutti guadagnati, anzi gliene manca qualcuno. La rosa ha una età media abbastanza giovane, i calciatori sono seri e professionali. Inzaghi ha trasmesso carattere a tutti i suoi ragazzi. È un trascinatore, ha dato entusiasmo alla squadra. Corrono e si aiutano tutti, è merito del tecnico”.

SULLA GARA DI BOLOGNA

“Domenica la squadra sarà di scena a Bologna. È una sfida da affrontare senza condizionamenti né sufficienza. I felsinei sono guidati da un tecnico che sa schierare bene le proprie squadre, hanno sempre combattuto in ogni gara. Se la Prima Squadra della Capitale vuole mantenere la classifica che ha o addirittura migliorarla non deve concedere nulla in queste partite. In Serie A non ci sono mai sfide semplici. Non bisogna abbassare la guardia”.

FOTO – Il Mago Otelma Nainggolan “rosica” e fa un post contro la Lazio

Nonostante la sua profezia (vinceremo entrambi i derby di Coppa Italia) gli si sia ritorta contro, il centrocampista della Roma continua a sfottere la Lazio e i laziali

NAINGGOLAN, ENNESIME PAROLE AL VENTO

Che dire sul Ninja giallorosso? Ogni commento sarebbe superfluo e fuori luogo. Il centrocampista di Spalletti si è già ridicolizzato da solo con quella chiacchierata con il tifoso. Insultò sia la Juventus e sfotteva la Lazio. “Odio la Juve, loro rubano“, per poi continuare con “Te lo dico io, vinceremo entrambi i derby“, aggiungendo che “Non ho mai perso contro la Lazio“. Poi, come un fulmine a ciel sereno eco Milinkovic e Immobile e la vittoria della Lazio.

LO SFOTTO’ CORRE SUL SOCIAL

Ed ecco che dal suo profilo Snapchat, Radja pubblica un post con il seguente testo: “Siete come il 29 Febbraio uno ogni 4 anni. Sempre Forza Roma”. A questo punto la domanda è lecita: come fa a parlare un calciatore di una squadra che non alza un trofeo dalla bellezza di 10 anni? A volte sarebbe meglio stare zitti… Ciao Ninja, ti salutano il Sergente e Ciruzzo.

L’ex Fabio Poli: “Ci vuole equilibrio ma ora la Lazio fa paura”

Per parlare del derby e del prossimo impegno della squadra di Simone Inzaghi è intervenuto a Lazio Style Channel l’ex Fabio Poli.

SUL DERBY

“Ogni giocatore ha fatto la sua parte per quello che è il suo ruolo. Milinkovic ha messo in campo una prestazione importante con puntuali inserimenti in area. Buona prova di Keita, così come Immobile, che ha corso tanto, è forte su ogni in contrasto e riesce sempre a mettere in difficoltà gli avversari. Anche la difesa si è ben comportata: marcare Dzeko non è facile. Il bosniaco ha avuto un paio di occasioni ma nulla di importante per quello che è il valore del giocatore. Nel derby la formazione biancoceleste si è rivelata superiore. La Roma è stata costretta a difendersi dagli uomini di Inzaghi. I giallorossi hanno speso tanto per battere l’Inter a San Siro, ma i biancocelesti hanno meritato e, attraverso il gioco, hanno vinto. Il tecnico biancoceleste studia al meglio, con il suo staff, ogni avversario. L’interpretazione della gara è la cosa più importante nel calcio. Ci vuole equilibrio in tutte le cose. Non bisogna esaltarsi per la vittoria di questo derby, c’è ancora una gara di ritorno. L’unica certezza nel calcio è la forma del pallone”.

SU BOLOGNA-LAZIO

“La partita di domenica sarà molto importante per entrambe le squadre. La compagine allenata da Donadoni non sta raccogliendo ottimi risultati e vorranno riscattarsi contro i biancocelesti. La Lazio, però, in questo momento fa paura. Il momento negativo della formazione felsinea è iniziato dalle sconfitte contro Napoli e Milan. E’ un gruppo giovane e sta facendo fatica a riprendersi. La Lazio può metterlin crisi attraverso il collettivo. Tra i felsinei solo Verdi può essere più decisivo all’interno della rosa rossoblù, ma è reduce da un brutto infortunio. Ha buone qualità ma il lungo stop lo ha condizionato. Nella gara d’andata il Bologna passò in vantaggio, ma i biancocelesti meritavano il gol del pari molto prima. La squadra di Inzaghi avrebbe meritato qualcosa di più di un punto. In ogni modo, la Lazio faticò ad andare in rete”.

 

FORMELLO – Bologna a un passo ma Inzaghi rimanda le prime prove tattiche a domani

Nonostante manchino poco più di ventiquattro ore alla gara di Bologna, Simone Inzaghi, rimanda a domani le prime prove tattiche. Nel pomeriggio i biancocelesti si sono ritrovati a Formello per riprendere il lavoro in vista della sfida con gli uomini di Donadoni.

Al Dall’Ara il tecnico biancoceleste recupererà Lulic e Radu. Entrambi al rientro dopo la squalifica di Coppa Italia. Per quanto concerne Patric bisognerà aspettare l’allenamento di domani mattina. Mentre la squadra lavorava sul campo centrale il terzino spagnolo ha lavorato a parte. Per lui ancora solo lavoro differenziato. Con lui anche i portieri al lavoro con il preparatore Grigioni. Presenti anche Marchetti e Adamonis. Il portiere della Primavera di Bonatti potrebbe venire convocato in caso di ulteriore forfait dell’ex cagliaritano. Per la gara di Bologna Inzaghi potrebbe confermare la difesa a tre di mercoledì (con Radu nel terzetto arretrato e Felipe Anderson esterno di centrocampo) oppure tornare al 4-3-3. Keita dovrebbe rientrare dall’inizio.

Manolo Portanova convocato per lo stage degli azzurrini di Bigica

Ancora una bella soddisfazione per Manolo Portanova. Il diciassettenne centrocampista della Primavera biancoceleste è stato convocato per lo stage dell’Under 17 di Emiliano Bigica.

Il CT azzurro ha convocato ventiquattro giocatori. Tra questi anche il giovane laziale che tanto sta facendo bene giocando sotto età tra i ragazzi di Bonatti. Gli azzurrini dovranno ritrovarsi il 6 marzo al centro tecnico di Coverciano. Al via lo stage organizzato in vista della Fase Elite del Campionato Europeo di categoria. Fase che si svolgerà a Groesbeek, in Olanda, dal 14 al 19 marzo. Gli azzurrini sfideranno nell’ordine Bielorussia, Belgio e Olanda. In caso di piazzamento finale tra le prime otto classificate dei gironi, o fra le sette migliori seconde, l’Italia parteciperà alle fasi finali degli Europei previste dal 3 al 19 maggio in Croazia.

I CONVOCATI

PORTIERI: Marco Carnesecchi (Cesena), Luca Gemello (Torino), Simone Ghidotti (Fiorentina);

DIFENSORI: Matteo Anzolin (Vicenza), Raoul Bellanova (Milan), Davide Bettella (Inter), Antonio Candela (Spezia), Gabriele Corbo (Spezia), Niccolò Corrado (Inter), Filippo Gilli (Torino), Mattia Pitzalis (Cagliari), Moris Sportelli (Milan);

CENTROCAMPISTI: Alessandro Ahmetaj (Cesena), Roberto Biancu (Cagliari), Fabrizio Caligara (Juventus), Vincenzo Millico (Torino), Hans Nicolussi Caviglia (Juventus), Manolo Portanova (Lazio), Andrea Rizzo Pinna (Atalanta), Emanuel Vignato (Chievo Verona), Elia Visconti (Inter);

ATTACCANTI: Bioty Moise Kean (Juventus), Davide Merola (Inter), Pietro Pellegri (Genoa).

 

Matuzalem: “Chi tifo a Bologna Lazio? Il mio cuore è…”

Domenica c’è Bologna Lazio, una gara che Francelino Matuzalem sente particolarmente avendo giocato in entrambe le squadre.

Matuzalem al Resto del Carlino ha ammesso: “Non posso fare un pronostico perché mi sentirei in imbarazzo, la Lazio è una squadra che ho nel cuore. E adesso l’allena Simone Inzaghi, che giocava con me quando ero a Roma. Giochiamo questa partita, e vada come vada”.

PRANDELLI TORNA A PARLARE DI LAZIO>>>CLICCA QUI

Prandelli elogia la Lazio: “E’ la dimostrazione che…”

Dopo la vittoria del derby tutti applaudono Simone Inzaghi, vero protagonista della vittoria della stracittadina. Eppure, sulla panchina della Lazio ci sarebbe dovuto essere Bielsa e prima di lui Cesare Prandelli. L’ex ct della Nazionale non ha mai digerito il comportamento di Lotito. Sedotto e abbandonato, tuttavia non porta rancore nei confronti del club biancoceleste.

Cesare Prandelli: “La Lazio ha dimostrato che una squadra organizzata può essere protagonista. Il mio futuro? Guardo il calcio internazionale e sono sereno. Ho ancora molta voglia e quello che sarà, sarà…”, dice ai microfoni di Radio Crc.

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FOTO – Chef Rubio non digerisce le due polpette nel derby

E’ diventato famoso in tv per la sua cucina rozza e popolare, parliamo di Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio.

Pur avendo militato nella Lazio rugby, Chef Rubio ha evidentemente il cuore giallorosso. Lo dimostra un tweet in cui deride i laziali dopo la vittoria del derby. O forse è solo un’operazione simpatia? L’impressione è che non abbia digerito le due polpette di Immobile e Milinkovic.

 

Jacobelli: “Il derby un capolavoro di Inzaghi”. Poi su Milinkovic e lo stadio…

Il giornalista ed editorialista de Il Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli, è intervenuto sulle frequenze di Elleradio, alla trasmissione Laziali On Air. Ha analizzato la vittoria della Lazio nel Derby e varie questioni legate ai colori biancocelesti.

 Sulla vittoria del derby

 “Successo meritatissimo, che ha suggellato un capolavoro assoluto di Simone Inzaghi. Il tecnico ha preparato benissimo la gara, colpendo la Roma dove si poteva farlo e costruendo una gabbia attorno al giocatore più in forma dei giallorossi, Nainggolan“.

 Jacobelli su Milinkovic-Savic

 “Stiamo parlando, a mio avviso, di uno dei centrocampisti più forti dell’intera Serie A. Se consideriamo che ha solo 22 anni, credo che da qui a poco tempo diventerà uno dei più grandi anche a livello internazionale“.

 Sulla prossima giornata

 “Può essere un turno molto indicativo. La Lazio giocherà già sapendo il risultato di Roma-Napoli. Se dovesse fare risultato pieno a Bologna, si potrebbero aprire degli scenari impensabili ad inizio stagione“.

 Sulla questione stadio

 “Nel calcio attuale diventa fondamentale avere un impianto di proprietà. Dopo l’ok ricevuto dal Comune per il progetto della Roma, è giusto che anche la Lazio abbia il suo stadio. Il mio augurio è che si possa riportare a nuovo splendore il Flaminio. Non so se Lotito abbia la mia stessa intenzione. In questi giorni mi è parso di capire che voglia portare avanti l’ipotesi in zona Tiberina, ma sarebbe bellissimo avere uno stadio del genere, ristrutturato in chiave moderna, al centro della città“.