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LAZIO TORINO – Petrachi (Ds Torino): “Avremmo tenuto Immobile, ma…”

Il Ds del Torino Petrachi è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium nel prepartita di Lazio-Torino monday night di Serie A Tim.

IL TORINO PUNTA IN ALTO

Il Torino è sempre cresciuto in questi anni e l’asticella l’abbiamo alzata. C’è voglia di fare le cose in grande ma anche da guardare la realtà: se il Toro fattura 60 milioni e la Juve 350 bisogna comunque stare attenti a rispettare certi parametri per non fallire come ha già fatto il Torino in precedenza. Non abbiamo abdicato: vogliamo fare più punti da qui alla fine. Vogliamo crescere per inserirci nel discorso europeo: quando siamo entrati siamo usciti a testa alta contro lo Zenit. I famosi 34 milioni sono stati spesi per più calciatori e non su uno: ai giovani va dato tempo per crescere. Stiamo lavorando bene“.

IMMOBILE

Eravamo partiti con l’idea di fare 4-3-1-2 con Belotti e Immobile ma Ciro voleva aspettare perché non aveva ancora l’idea precisa di dirci sì. A quel punto abbiamo cambiato strategia con il 4-3-3 ma non è stata volontà nostra quella di non tenerlo. Lui è cresciuto con noi ma se aveva dei dubbi non volevamo scommetterci. Quando abbiamo messo la clausola su Belotti ci hanno presi per matti. Noi vorremmo continuare con lui: incarna lo spirito granata. La clausola c’è e se qualcuno si presenta e il ragazzo accetta dovremo privarcene”.

LAZIO TORINO – Tare: “Inzaghi resta con noi, è blindato. Immobile o Belotti? Per noi…”

Ecco le parole rilasciate dal Direttore Sportivo biancoceleste Igli Tare ai microfoni di Mediaset Premium nel prepartita di Lazio-Torino, monday night della 28esima giornata di Serie A Tim.

LAZIO-TORINO PROVA DEL 9?

Credo che sia una prova di maturità, dobbiamo dare continuità al nostro cammino, anche guardando la classifica, perchè le grandi vanno molto forte. Stasera sarà una partita difficile contro un avversario pericoloso. Dovremo giocare con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione mostrate finora”.

IL CONTRATTO DI INZAGHI

“Non ha una scadenza a giungo, ci sono varie clausole nel suo contratto, lui non vuole andare via da Roma, è blindato. La sua conferma, dopo una stagione del genere, non è in discussione. Comunque parliamone a bocce ferme, ci mancano i due mesi più importanti della stagione e dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi. A questo punto conta solo la determinazione e la voglia di raggiungere i nostri obiettivi a tutti i costi”.

IMMOBILE O BELOTTI?

“Domanda da un milione di euro. Sono due grandi attaccanti. Ciro è una sorpresa in psoitivo, è un grande trascinatore e serve tanto a questa squadra“.

LAZIO TORINO – Ljajic: “Lazio squadra più in forma del campionato, ma stiamo bene”

A meno di un’ora dal fischio di inizio di Lazio-Torino, posticipo del 28esimo turno di Serie A Tim, ai microfoni dei cronisti è intervenuto l’attaccante granata Adem Ljajic.

LAZIO IN FORMA, NOI…ANCHE

“A livello fisico stiamo bene, abbiamo pareggiato a Firenze e vinto con il Palermo. Le prossime due gare ci faranno capire le nostre reali potenzialità. Questa sera ci attende una gara difficile contro l’avversario più in forma del campionato, con ottimi giocatori che possono metterci in difficoltà in ogni istante”.

LAZIO TORINO – Felipe Anderson: “Match importante, non possiamo sbagliare”

Felipe Anderson è intervenuto ai microfoni dei cronisti quando manca poco meno di un’ora all’inizio di Lazio-Torino, monday night del 28esimo turno di Serie A Tim.

VIETATO SBAGLIARE

Sappiamo che questa gara dirà molto della nostra stagione. Se vinciamo andremo a giocare le prossime con più tranquillità. Non possiamo sbagliare, sappiamo che il Torino è una grande squadra e quindi dovremo fare molto bene. So che gli avversari mi temono perchè sono veloce nell’1 contro 1, ma la nostra squadra ha tanti ottimi giocatori, come Milinkovic, uno che sta facendo la differenza in questo momento. Speriamo di vincere. I miei capelli? Stanno riscrescendo…(ride ndr)”

FORMAZIONI UFFICIALI LAZIO TORINO: Inzaghi riparte dal 4-3-3

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Ecco le formazioni ufficiali per Lazio-Torino, Serie A TIM, 28^ giornata, Stadio Olimpico di Roma, ore 20:45.

LAZIO (4-3-3): Strakosha, Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. A disp: Vargic, Adamonis, Patric, Wallace, Bastos, Lukaku, Murgia, Keita, Crecco, Lombardi, Luis Alberto, Djordjevic.
All. Simone Inzaghi

TORINO (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Lukic, Baselli; Iturbe, Belotti, Ljajic. A disp: Padelli, Cucchietti, Zappacosta, Ajeti, Castan, Molinaro, Gustafson, Acquah, Valdifiori, Boyé, Falque, Lopez.
All. Mihajlovic

Arbitro: Mazzoleni (sez. Bergamo)
Assistenti: Paganessi-Vuoto
Addizionali: Di Bello-Baroni
IV Uomo: Barbirati

Felipe Anderson: “Vincere il derby è stato meraviglioso”. Poi su Lazio e Nazionale…

In collegamento da Roma Felipe Anderson ha rilasciato una lunga intervista a Espn. Nella lunga chiacchierata il brasiliano ha parlato delle emozioni provate nel derby di Coppa Italia vinto, della Lazio e della Nazionale carioca.

SULLA LAZIO

“Sono in classifica negli assist realizzati, ma sono anche in quella delle palle rubate e questo è gratificante. Ho segnato poche reti in questa stagione. Ma questo dipende dal fatto che gioco laterale e dato che sono molto più marcato ho meno possibilità. Ma anche se segnano gli altri va bene ugualmente, l’importante è lavorare per la squadra. Devo essere più bravo nel finalizzare perché segno poco in confronto a quello che creo”.

SUL DERBY DI COPPA ITALIA

“Vincere il derby dopo quattro anni che indosso questa maglia è stato meraviglioso. Prima che arrivassi la Lazio aveva vinto il derby di Coppa Italia. Questo è il primo che vinco da quando sono arrivato. È stata molto importante vincerlo perché era una semifinale di andata di coppa. Abbiamo vinto ma ora c’è il ritorno, non abbiamo ancora superato il turno. Dobbiamo restare concentrati perché sarà difficilissima. Dovremo essere intelligenti. Dobbiamo amministrare il risultato cercando di approfittare degli spazi che ci lasceranno”.

SULLA NAZIONALE VERDEORO

“Il CT del Brasile Tite mi ha visto alle Olimpiadi. Devo fare di più per guadagnarmi la nazionale. Ma non mi preoccupo, penso solo a fare bene alla Lazio. Se mi chiameranno mi farò trovare pronto”.

Stadio della Roma a Tor di Valle: la Soprintendenza insiste con il “NO”

C’è poco da fare. La Soprintendenza delle Belle Arti non torna indietro sulla propria decisione. Secondo Margherita Eichberg, la soprintendente, lo stadio della Roma a Tor di Valle non si deve fare. Il parere, unico fra tutte le Amministrazioni dello Stato, è di “motivato dissenso non ravvisando le condizioni nella sua ammissibilità nel sito proposto”. Niente ponti, torri, svincoli, sottopassi, niente stadio. Il sito scelto è sbagliato e lì non si può costruire. Ecco, come riportato da Il Tempo.it, i perchè del “NO” della Soprintendenza.

I CAPISALDI DEL PROGETTO

In venti pagine, la stessa Eichberg, smonta i capisaldi del progetto: problema archeologico, compatibilità ambientale, interferenze con altre aree tutelate (Tenuta dei Massimi, Valle dei Casali e Villa Doria Pamphilj), alvei dei fossi, ippodromo, torri. Quest’ultime ormai sono solo un ricordo visto il nuovo accordo fra la Raggi e la società giallorossa. Così anche la questione vincolo sull’ippodromo, iter iniziato ma non fa parte di questo parere. Comunque, a parte le torri, persistono delle riserve anche per l’altezza dello stadio (70 metri).

CAPITOLO ARCHEOLOGIA

La Eichberg scrive che non è stata fatta l’“archeologia preventiva” in un’area “di alto interesse” per la presenza di strade antiche (Ostiense, Campana e Laurentina), siti funerari e complessi abitativi. “Il progetto risulta concepito senza la cognizione effettiva dei valori e delle problematiche legate alla conoscenza del territorio” e “non contiene alcuno studio archeologico se non la relazione della lettura archeologica” dei sondaggi geologici. Solo a gennaio del 2017 si è trovata una soluzione per capire a chi toccherà fare gli scavi. Sarà compito dei proponenti ma solo dopo che saranno avvenuti gli espropri. Quindi per ora è tutto bloccato. Con la Eichberg che però sostiene che allora la Conferenza dovrebbe essere chiusa.

LA MESSA IN SICUREZZA DEL FOSSO DEL VALLERANO

L’Autorità di Bacino del Tevere è d’accordo ma per la Eichberg le opere danneggiano la “morfologia naturale del fosso” e producono “effetti non controllabili che incidono sulla qualità dei suoli”. Inoltre l’Autorità di Bacino deve essersi sbagliata nel negare che a Tor di Valle il Tevere esondi dato che per la Soprintendenza: “L’ansa costituisce una fondamentale area di esondazione del fiume Tevere” e cita il raffronto fra una carta di fine ‘800 e una del 2000.

QUESTIONE PAESAGGIO

“Il progetto non risulta conforme alle norme paesaggistiche vigenti”. Quindi niente ponte autostradale e idrovore. Il ponte, approvato e prioritario per il Ministero dei Trasporti, “si situa nel rispetto di un vincolo monumentale”. Quello della vicina (circa 500 metri in linea d’aria) Villa dei Papi alla Magliana. Si tagliano 1200 alberi e non importa se se ne pianteranno 11mila. L’abbattimento “costituisce una sostanziale alterazione” degli ecosistemi. Anche il sottopasso di via Dasti non si può fare: l’altezza della rampa ha troppo “impatto visivo”. Altra opera che va rivista è il ponte pedonale dalla stazione Fs Magliana: è vicino alla fascia di rispetto di alcuni casali. Non dentro, vicino.

LA DISCUSSIONE CON LA REGIONE SU NORME E PROCEDURE

Secondo la Soprintendenza ci sono carenze di notifiche e procedure che ledono i principi di leale collaborazione. Traccia di queste discussioni si trova anche nei verbali della Conferenza di Servizio. “Oltretutto – dicono dalla Soprintendenza – i computer in dotazione non permettono di visualizzare bene le tavole” del progetto. Risposta dello Stato: “Il problema di un’Amministrazione obsoleta” è affar vostro; “ogni Ente ha i suoi problemi” e a tutti è stato dato “l’indirizzo internet dove poter visionare tutta la documentazione”.

LA REPLICA DELLA SOPRINTENDENZA

“Ma a noi – controreplica della Soprintendenza – non arrivano le notifiche di quando vengono caricati i documenti sul sito”. “Ogni Amministrazione ha un unico referente – risponde lo Stato – e la Regione sta mandando a tutti senza problema tutte le documentazioni”. “Eh ma questo è il paese legale, perché nel paese reale si lavora sulla carta in quanto le connessioni non funzionano”, replica la Soprintendenza. E il rappresentante dello Stato esplode: “La legge dice che la carta non si usa più e non si può accettare qualcuno che dice ‘si ma tanto l’informatica non conta perché noi lavoriamo sulla carta’. Nel 2016 non è più così”.

FEDERSUPPORTER – Avv. Parisi: “Daspo per i rossoneri e punizione per il Milan”

Non si placano le polemiche sul dopo gara di Juventus-Milan. Non solo l’indiscrezione sugli spogliatoi danneggiati dai giocatori rossoneri al termine della sfida. La Gazzetta dello Sport riporta anche che sulla riproduzione degli scudetti 2004-05 e 2005-06 (il primo revocato, il secondo riassegnato all’Inter) sarebbe comparsa la scritta Ladri . Il tutto si sarebbe verificato nel corridoio che porta allo spogliatoio degli ospiti. Quello dove sono esposti i trofei bianconeri. Per eventuali punizioni ora risulterà decisivo il referto dell’arbitro Massa e le decisioni del Giudice Sportivo.

Intanto però anche il presidente di Federsupporter, l’avvocato Alfredo Parisi, dice la sua sull’accaduto. E, tramite i microfoni di Radio Cusano Campus, non ci va leggero: “Daspo per chi ha vandalizzato gli spogliatoi. I responsabili non sono solo i giocatori ma anche la società Milan. Se c’è un discorso di denuncia formale c’è anche la responsabilità del club per gli atti compiuti dai propri tesserati. Sotto l’aspetto sportivo gli autori degli atti vandalici dovrebbero essere deferiti alla giustizia sportiva e al procuratore federale. Se dovesse venire riconosciuto l’atto violento, oltre la sanzione, scatterebbe anche la responsabilità della società. Un eventuale daspo dipende dal referto arbitrale e servirebbe inoltre la denuncia della Juventus. La società bianconera potrebbe anche agire in sede civile per il risarcimento dei danni. La situazione è squallida in generale. Nello sport bisogna accettare le decisioni del campo. I giocatori dovrebbero essere puniti pesantemente. Se quanto raccontato risultasse vero si parla di forme di isterismo che colpiscono le fantasie dei tifosi. Se si inaspriscono gli animi non si parla più di una partita di calcio ma di qualcosa di estremamente negativo”.

Cosa succede a un professionista colpito da daspo: “L’esempio calzante è quello del laziale Tounkara. A differenza del tifoso, che viene allontanato dagli stadi, il giocatore può prendere parte alla partita ma non può andare sugli spalti. In Italia vengono puniti i tifosi se cambiano di posto e si permette a chi si mena in tribuna di giocare”.

Ci sarà il daspo per i giocatori rossoneri? “Dovrebbe ma essendo realista non credo accadrà nulla”.

SCUDETTO 1915 – Avv. Mignogna chiama a raccolta i laziali: “Serve l’aiuto di tutti”

Da quasi due anni l’avvocato Mignogna porta avanti la petizione per assegnare lo scudetto della stagione 1914-1915 alla Lazio. Il titolo all’epoca venne assegnato al Genoa, ma recentemente si è scoperto che il Grifone non aveva ancora conquistato la finale quando fu insignita del tricolore. Al contrario della Lazio, sicura finalista di quel campionato. All’epoca furono decisive le pressioni mediatiche dei quotidiani del Nord. Pressioni che oggi non ci sono invece da parte dei quotidiani locali e Nazionali a supporto della Lazio.

Per questo motivo l’avvocato Mignogna ha rimproverato i media per aver dato poco risalto all’iniziativa. “La Curva Nord ha ufficializzato il sostegno all’iniziativa. Questo è importantissimo perché la curva ha sempre ottenuto grandi riscontri – ha spiegato l’avvocato a Radiosei-. Mi dispiace che la cosa abbia poco risalto, anche a livello mediatico. Se alcune novità non vengono divulgare la responsabilità è delle testate. E’ un momento decisivo , ognuno deve fare la sua parte per riportare questo Scudetto alla sua legittima detentrice, la Lazio”. 

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Facco preoccupato per il match di stasera: “La Lazio deve vincere ma…”

L’ex difensore biancoceleste Mario Facco, si è detto preoccupato della gara di stasera della Lazio contro il Torino.

Queste le parole di Facco a Radiosei: “Più si avvicina questa gara più sono pensieroso. E’ una gara non semplice perché hanno tra le loro fila giocatori importanti. La Lazio giocando in casa deve vincere, data anche la classifica. Questo campionato al di fuori della Juventus indirizzata allo scudetto, la cosa più interessante è la corsa Champions, per il resto non ci sono sussulti. Ci sono squadre che non hanno nulla da dire. Stasera sono necessari i 3 punti ma non bastano, non devi mai mollare. Bisogna stare sul pezzo e non avere mai cedimenti. Vincere sempre comunque non è semplice”.

Su Keita: “E’ indifendibile ma pare che il problema sia solo lui. Noi abbiamo avuto negli anni giocatori che hanno fatto quello che volevano percependo stipendi alti. Keita nonostante tutto ha sempre dato tutto. Lo sappiamo che è una testa matta, ma altri giocatori ci hanno preso in giro prendendo fior di milioni senza mai giocare”.

PRUZZO SBOTTA CONTRO GLI ARBITRI>>>LEGGI QUI

 

L’ex Roma Pruzzo ci va giù pesante: “Classe arbitrale allo sfascio. Il campionato è in pericolo!”

Ormai le partite di serie A non durano più 90 minuti, ma almeno una settimana per via di tutti gli strascichi che si portano dietro. Tutto è iniziato dopo Juventus Inter, è proseguito con Juventus Napoli di Coppa Italia ed è terminato (?) sabato con Juventus Milan. Si è creata un’alleanza Inter-Napoli-Milan insospettabile fino a poco tempo. Tra queste si è aggiunta anche la Roma, che ovviamente potrebbe trarre beneficio se la Juventus cadesse. Non a caso la stampa romana e molti ex giallorossi stanno martellando ogni giorno contro gli arbitri. Tra questi c’è anche Roberto Pruzzo.

Pruzzo, storico ex attaccante della Roma e della Nazionale, ha parlato a Radio Radio: “Io non so cosa sia successo negli spogliatoi dello Stadium e non voglio commentare. Credo che la classe arbitrale sia allo sfascio e che il campionato sia in pericolo. Gli arbitri non sono in condizione psicologica e tecnica per dirigere queste gare. La Juve è sempre nel mezzo a questi episodi purtroppo, e quel rigore non lo avrei mai fischiato. Anche l’arbitro di Napoli non è stato all’altezza, è la classe arbitrale a essere in difficoltà”.

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VIDEO – Pazzesco Memphis Depay che decide di segnare da casa sua…

E’ un gol pazzesco quello siglato dall’olandese Memphis Depay. L’esterno offensivo, accostato anche alla Lazio durante il mercato di gennaio, è in prestito ai francesi del Lione dal Manchester United.

IL GOL DA META’ CAMPO

E’ pazzesco il gol siglato dall’olandese nella roboante vittoria interna per 4-0 del Lione contro il malcapitato Tolosa. Depay prende palla nel cerchio di centrocampo, si gira, e decide di scagliare una bordata che si insacca alle spalle del portiere degli ospiti. Lafont viene colto, come tutti, di sopresa e colpevolmente fuori dai pali. Un gol da cineteca. guardare per credere!

FOTO – Patric carico in vista di Lazio-Torino di questa sera

Non sa ancora se giocherà dall’inizio, o gli verrà preferito Dusan Basta. Ma per Patricio Gabarròn, per tutti Patric, la sfida di questa sera tra Lazio e Torino è già iniziata, almeno sui social.

PATRIC SUONA LA CARICA

E’ di pochi minuti fa infatti la foto social pubblicata da Patric tramite il proprio profilo Instagram. Una foto che lo vede impegnato nella gara di andata contro i granata. Una sfida terminata 2-2 con tante recriminazioni da parte biancoceleste. Emblematca la frase del laterale spagnolo: “Oggi partita molto importante per noi, 20:45h, Lazio vs Torino. #insiemesiamopiuforti“.
Patric è pronto, Inzaghi vuole una partita giocata come una finale. Stasera sul campo ci sarà la risposta dei giocatori biancocelesti.

 

Oggi partita molto importante per noi,20:45h @official_sslazio vs Torino 🙏💪🏽⚽️ #insiemesiamopiuforti

Un post condiviso da patric (@patric6) in data:

LAZIO-TORINO: i convocati di mister Simone Inzaghi

Sono 23 i giocatori convocati dal tecnico biancoceleste Simone Inzaghi in vista della sfida di questa sera che allo Stadio Olimpico vedrà di fronte Lazio e Torino.

I CONVOCATI

Out Federico Marchetti, come da previsione. C’è Keita. Di seguito la lista completa:

Portieri: Adamonis, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Crecco, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi.

LEGGI ANCHE LE PROBABILI FORMAZIONI DI LAZIO-TORINO

LAZIALI FUORI PORTA – Berisha e la ‘Dea’ imitano la Roma, Kishna decisivo…in difesa!

Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere.

Ecco i nostri Laziali Fuori Porta: Berisha (Atalanta), Cataldi (Genoa) Guerrieri (Trapani), Ronaldo, Luiz Felipe e Minala (Salernitana), Filippini (Virtus Entella), Prce (Brescia), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Racing Roma), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo), Kishna (Lille), Morrison (QPR).

SERIE A

Berisha: domenica da incubo per Berisha e la sua Atalanta, che a San Siro vengono sconfitti dall’Inter con un 7-1 che evoca giallorossi ricordi…il portiere albanese passa più tempo a raccogliere il pallone in fondo al sacco che a parare. Causa il rigore del 3-0 di Icardi, azione in cui rimedia anche il giallo, ed è mal posizionato sul gol su punizione di Banega. Per il resto le sue colpe non sono evidenti, la prova dell’intera difesa è disastrosa.

Cataldi: arriva la prima sconfitta per Mandorlini da quando ha sostituito Juric sulla panchina del Genoa. Nel sentito derby della Lanterna contro la Sampdoria i rossoblu soccombono per 0-1. Decisiva la reta di Muriel al minuto 71. Danilo Cataldi osserva la gara dei compagni dalla panchina per tutti i 90 minuti di gioco. Alle geometrie del centrocampista romano viene preferita la muscolarità di Cofie e Ntcham. Scelta da rivedere.

SERIE B

Luiz Felipe, Ronaldo e Minala: bella vittoria per la Salernitana, che all’Arechi si sbarazza del Brescia per 2-0 e vede riaccendersi delle flebili speranze nella corsa playoff. Le reti per i granata sono state siglate da Coda e Donnarumma. Centrocampo a tinte biancocelesti per Bollini, con Minala e Ronaldo che partono dal primo minuto. Per il camerunense gara dai due volti. Nella prima frazione spesso in ritardo, nella ripresa diventa prezioso cambiando anche posizione in campo. Il brasiliano, come accade spesso, sbaglia appoggi semplici, ma ci mette tanta grinta andando su ogni pallone. Peccato per il cartellino giallo per fallo su Bonazzoli, che poteva evitare. Panchina per Luiz Felipe Marchi.

Guerrieri: si ferma il Trapani, battuto nella sfida in coda dalla Ternana per 2-1. Guerrieri, come consuetudine dopo l’arrivo in Sicilia dell’ex Roma Pigliacelli durante la sessione invernale di mercato, siede in panchina per l’intera sfida del Liberati.

Prce: terza sconfitta di fila per il Brescia, che cede 2-0 sul campo della Salernitana. Battuta d’arresto che segna la fine dell’avventura di Cristian Brocchi sulla panchina dei lombardi. Al suo posto l’esperto Gigi Cagni. Nella gara dell’Arechi resta a disposizione in panchina per tutta la gara il giovane difensore croato Franjo Prce.

Filippini: pareggio a reti bianche per la Virtus Entella, impegnata in una difficile trasferta sul campo del Benevento. In una gara dalle poche emozioni un punto prezioso per i liguri che cercano di non perdere il treno playoff. Solo panchina, la seconda consecutiva, per Lorenzo Filippini.

Palombi e Germoni: dopo 5 sconfitte di fila torna alla vittoria la Ternana del neo tecnico Fabio Liverani. Al Liberati le Fere si impongono per 2-1 contro il Trapani, in uno scontro che vedeva di fronte le ultime due del campionato cadetto. Con i 3 punti adesso gli umbri appaiano i siciliani a quota 26. Parte titolare sulla fascia sinistra Luca Germoni, che dopo le ultime prove negative offre una prestazione discreta e generosa. Pensa più a difendere che a sbilanciarsi in avanti, ci riesce anche se cicca qualche disimpegno. Entra al minuto 73 Simone Palombi, quando ormai la strada per il successo dei suoi era già spianata. Ha anche una buona chance in contropiede pochi minuti dopo, ma sbaglia la mira.

LEGA PRO

Rozzi: sconfitta per la Lupa Roma, che soccombe per 2-1 sul campo della Giana Erminio. Continua l’anonima stagione di Antonio Rozzi, ancora escluso dalla lista dei convocati.

Pollace: dopo 5 risultati utili consecutivi si ferma la corsa del Racing Roma, che nella sfida salvezza in casa della Carrarese soccombe sotto i colpi dei toscani con un perentorio 6-0. Il tecnico dei romani Giannichedda lascia il difensore Gianluca Pollace in panchina per tutti i 90 minuti di gioco.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: vittoria di misura per lo Spartak Mosca, che grazie all’1-0 interno contro l’Anzhi allunga sullo Zenit, sconfitto 1-0 sul campo dell’Amkar. Adesso i moscoviti hanno 8 lunghezze di vantaggio sui rivali e sul CSKA. Torna titolare Mauricio, schierato da Carrera come terzino destro nella difesa a 4. Prova attenta per il brasiliano che, notizia del giorno, non viene nemmeno ammonito. Sostituito al 69esimo.

PRVA HNL Croazia

Elez: mezzo passo falso per il Rijeka, che dopo 5 vittorie consecutive viene bloccato sull’1-1 sul campo dell’Hajduk Spalato, consentendo alla Dinamo Zagabria di recuperare 3 punti e portarsi a -4 dalla vetta. Sempre titolare al centro della difesa Josip Elez, attento ed ordinato come di consueto.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: 1-1 per l’Aarhus sul campo del Randers. I danesi, ad una giornata dal termine della stagione regolare, sono già certi di dover passare dai playout per mantenere la massima serie. Cambio di fascia per Chris Oikonomidis, che stavolta parte largo a destra nel centrocampo a 4 di Riddersholm. In una gara prettamente difensiva, l’australiano ha poche possibilità per rendersi pericoloso, e lascia il campo dopo 65 minuti di gioco.

LIGUE 1 Francia

Kishna: vince il Lille, che batte a domicilio il Nancy per 1-2, allontanandosi dalle zone calde della classifica di Ligue 1. Dopo molte esclusioni consecutive, stavolta c’è un posto tra i convocati per Ricardo Kishna, che fa anche il suo ingresso in campo al minuto 61 sul risultato di 1-0 per i padroni di casa. L’olandese risulta anche decisivo. Nel finale infatti la spinta del Nancy si fa insistente e Kishna è abile a respingere sulla linea la conclusione di Cabaco a botta sicura, salvando la vittoria dei suoi. Che sia una nuova rinascita per lui?

CHAMPIONSHIP Inghilterra

Morrison: pareggio a reti bianche per il Qpr, che esce imbattuto dall’insidiosa trasferta sul campo del Leeds. Dopo il discreto quarto d’ora nell’ultima sfida contro il Cardiff, stavolta Ravel Morrison siede in panchina per tutta la gara, restando a disposizione del tecnico Halloway.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: pareggio esterno per il Lugo, che torna dalla trasferta di Palma de Mallorca con un buon 1-1, raggiunto dai padroni di casa solo al minuto 87. Fuori dai convocati Brayan Perea, che però in settimana è tornato ad allenarsi. Eloquenti le dichiarazioni rilasciate in settimana dal tecnico Cesar: ““C’è stato un piccolo problema in allenamento, sono cose che non si possono accettare. Alcune situazioni non si possono tralasciare. Altrimenti si entra in una spirale che non conviene a nessuno. Ci sono alcune norme, sono flessibili, però non si può andare oltre”. Parole dure rivolte al colombiano, che deve proprio averla combinata grossa…

Giulio Piras

 

Patarca: “Bravo Inzaghi per il lavoro con i giovani. Per lottare per i primi posti servirebbe…

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È una Lazio decisamente ‘verde’ quella di oggi, con tanta Primavera, dal campo fino alla panchina. Per commentarne il percorso, è intervenuto, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia, uno che di giovani se ne intende: Volfango Patarca, ex responsabile della scuola calcio biancoceleste.

Faccio tanti complimenti a Inzaghi per il campionato strepitoso che sta disputando. Merita di tutto e di più, perché si era tanto interessato ai giovani anche quando giocava. Ha cominciato dalla gavetta e, quando fai così, diventi per forza bravo. Poi anche come persona è eccezionale. Murgia è già un capitano. È dura subentrare, ma lui ha una volontà di ferro. Lombardi lo avevo visto con la Primavera e faceva cose eccezionali, un fulmine. La Lazio ha preso l’allenatore giusto per fare qualcosa di buono con i ragazzi. Staffetta in futuro tra Murgia e Cataldi? Io punterei su entrambi. Se li fanno giocare naturalmente, perché, nel caso trovino poco spazio, poi si crea il dualismo. Comunque sono tutti e due bravi. Strakosha? Mi ha meravigliato. Quando prendi un giocatore bravo bisogna fare i complimenti. Milinkovic-Savic? Mi viene da dire porca putt… Questo è un giocatore vero. Uno di quei calciatori che contano, quelli continui e non a corrente alternata. Quelli per cui l’allenatore deve fare pochi cambi di formazione. Anche Lukaku mi piace molto. Per me è bravo e quando è stato chiamato in causa ha meritato sempre la sufficienza. Non è facile trovare spazio. Con Immobile che è una furia, Keita che ti mette in mutande, difficile rinunciare ad alcuni profili. Dispiace la cessione dietro l’angolo ma ci sono alcuni meccanismi nel calcio. Giovani in giro? Ce ne sono tanti a Roma su cui puntare. Meno male che c’è qualcuno come Inzaghi che inizia ad avere fiducia in loro. De Vrij? È l’unico che si avvicina a quel Nesta che allevai. Poi ha un bel viso, sempre allegro, pulito. Cosa gli manca? È già a un livello altissimo, infatti lo vogliono tutti“.

SU LAZIO-TORINO DI STASERA

Spero che i biancocelesti riescano a fare almeno due gol e portare a casa i tre punti. Per lottare per i primi posti servirebbe uno simile a de Vrij. Wallace e Bastos vanno bene, ma servirebbe un altro tassello di quel livello. Poi lì davanti serve un attaccante pari a Immobile e, a centrocampo, un altro profilo nella zona di Biglia“.

SUL DERBY DI RITORNO DI COPPA ITALIA

Bisogna chiedere ai romanisti come la vedono loro, visto che, siccome la Lazio ha vinto, hanno loro la prima mossa. La vedo bene, i gol si possono rifare anche al ritorno. Non averli fatti segnare è averli lasciati a pane e mortadella“.

CALCIOMERCATO – Per il post Keita, Tare guarda all’Olanda

Non solo la gara con il Torino di questa sera: nei pensieri della Lazio c’è spazio anche per il futuro.

NOME NUOVO

Con sempre più probabilità, infatti, a fine stagione avrà luogo l’addio di Keita, ad oggi per nulla intenzionato a rinnovare il proprio contratto (in scadenza il 30 giugno del 2018), e per questo i dirigenti biancocelesti si sono già messi al lavoro alcremente sul calciomercato per individuare un valido sostituto per il reparto avanzato. In quest’ottica, diversi e tutti molto interessanti sono i profili che il ds Tare sta valutando sul panorama internazionale. L’intenzione è quella di prendere un calciatore giovane e di qualità, in grado di ricoprire più ruoli. Inizialmente si era parlato di Manolo Gabbiadini, ex Napoli attualmente al Southampton. Ma nelle ultime ore è spuntato un nome nuovo, che potrebbe proprio fare al caso…

Si tratta del trequartista del PSV Eindhoven, Bart Ramselaar. Legato al club dei ‘Boeren’ (letteralmente i ‘contadini’) fino a giugno del 2021, il ventenne è già nel giro della Nazionale maggiore olandese, con la quale ha esordito il 9 novembre 2016, nell’amichevole con il Belgio terminata 1-1. In possesso di un piede discretamente educato e di una eccellente duttilità tattica, che gli consente di essere schierato, all’occorrenza, anche come ala e centrocampista centrale, potrebbe dunque essere molto utile alla causa biancoceleste, soprattutto in caso di addio appunto di Keita. Il problema è che al giocatore è interessato anche il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Il PSV valuta il cartellino del suo ‘gioiellino’ intorno ai 7-8 milioni di euro, ma la corsa a due tra bavaresi e capitolini potrebbe spingere il club biancorosso ad alzare le pretese.

UFFICIALE – Si chiude l’avventura in panchina per un ex biancoceleste

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Galeotta fu la…Salernitana per Cristian Brocchi.

IL COMUNICATO

La panchina dell’ex centrocampista biancoceleste non ha retto alla sconfitta, la settima in questo girone di ritorno e terza consecutiva, nell’ultimo turno contro i granata all’Arechi. E così, dopo le durissime contestazioni da parte dei tifosi, il Brescia ha deciso di esonerare l’ex tecnico del Milan. La decisione è arrivata nella serata di ieri, al termine di una riunione tra i vertici della società, ed è stata comunicata dallo stesso club lombardo attraverso una nota ufficiale: “Il Brescia Calcio ha comunicato di aver sollevato dall’incarico di guida tecnica della Prima Squadra il Sig. Cristian Brocchi. A Brocchi vanno i ringraziamenti, non semplicemente di rito, per il lavoro e per la professionalità dimostrata in questi mesi alla guida delle Rondinelle e gli auguri a lui e al suo staff per le migliori fortune umane e professionali. La Società comunica inoltre che la guida tecnica della Prima Squadra è stata affidata a Gigi Cagni, bresciano ed ex calciatore del Brescia“.

PROBABILI FORMAZIONI LAZIO TORINO – Inzaghi tiene fuori Keita. Sorpresa in attacco per il Toro

Lazio Torino si avvicina e chiuderà la 28^ giornata di serie A. La Lazio può e deve sfruttare le sconfitte di Atalanta e Milan e deve provare il contro-sorpasso sull’Inter.

QUI LAZIO

Inzaghi ha spiegato in conferenza che Marchetti non è ancora in forma. Quindi contrariamente a quanto si pensava, sarà Strakosha a giocare titolare. Per il resto il tecnico conferma il 4-3-3 visto a Bologna. In difesa sulla destra Basta è favorito su Patric. Al centro agirà la coppia de Vrij-Hoedt, mentre sarà Radu a occuparsi della corsia sinistra. A centrocampo il trio Biglia-Parolo-Milinkovic, con quest’ultimo libero di svariare tra la mediana e la trequarti. Sulle fasce Felipe Anderson e Lulic. In avanti Immobile unica punta. Keita sarà in panchina ufficialmente per un problema alla vescica (in realtà il giocatore verrà punito per essere tornato in ritardo da Barcellona).

QUI TORINO

Anche Mihajlovic punterà sul consueto 4-3-3, ma con delle varianti rilevanti. Davanti a Hart giocheranno Zappacosta, Rossettini, Moretti e Barreca. A centrocampo il Toro recupera Benassi, che ha potuto rifiatare forzatamente (causa squalifica) contro il Palermo. Sarà lui a giocare alla destra di Lukic, con Baselli interno sinistro. Il regista serbo viene quindi ancora confermato titolarre al posto di Valdifiori, che continua ad avere un problema al piede. Infine, l’attacco. La vera notizia è che a non giocare, questa volta, sarà Falque, al quale Mihajlovic ha deciso di concedere un turno di riposo. Al suo posto partirà dal primo minuto Juan Manuel Iturbe, che non vede l’ora di mettersi in mostra. A sinistra, invece, tornerà titolare Ljajic, con Belotti al centro.

PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-3-3): Strakosha, Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-savic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. Panchina: Vargic, Patric, Wallace, Bastos, Lukkau, Murgia, Keita, Crecco, Lombardi, Luis Alberto, Djordjevic.,

TORINO (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Lukic, Baselli; Iturbe, Belotti, Ljajic. Panchina: Padelli, Cucchietti, De Silvestri, Ajeti, Castan, Molinaro, Gustafson, Acquah, Valdifiori, Boyé, Falque, Lopez. All. Mihajlovic.

D’Amico: “Lazio favorita ma temo Ljajic”. Poi punzecchia Lotito e Cairo

L’ex fantasista biancoceleste Vincenzo D’Amico, tra i protagonisti del primo scudetto, nonché ex giocatore del Torino, ha parlato del match di stasera.

Queste le parole di D’Amico a Tuttosport:

Il D’Amico nel Toro attuale può essere Ljajic, in rampa di lancio contro la Lazio dopo due panchine: vale la pena insistere, sul serbo?

«Per me assolutamente sì, ma per Ljajic riconosco di avere un debole. Quando nella Fiorentina giocava assieme a Jovetic si parlava in particolare del montenegrino, però a me piaceva di più il serbo. Come tutti i giocatori di talento qualcosa gli riesce e qualcosa meno: quando la luce è accesa fa cose straordinarie. Da tifoso della Lazio lo vorrei in panchina anche all’Olimpico».

In attesa del turbo

«Iturbe ha bisogno di sentirsi importante, come avveniva ai tempi di Verona»

Per la prima volta in stagione si vedrà Iturbe dall’inizio, assieme a Ljajic e Belotti: tornerà quello di Verona, il paraguaiano?

«E’ un giocatore che ha bisogno di sentirsi importante. A Verona era un elemento importantissimo è ha reso di conseguenza, nella Roma era uno dei tanti e ne ha un po’ ha sofferto. Probabilmente patisce la grande piazza, però ha un mancino incredibile e una forza nelle gambe che, nel giusto contesto, possono fare la differenza. Come Ljajic è un altro che pub essere letale, per gli avversari. L’attacco sarà completato da un giocatore che mi fa tornare ai tempi di Pulici e Graziani. Belotti è nella piena maturazione, è già pronto per una big e non gli servirebbe un’altra stagione di apprendistato».

Al Toro, però, il Gallo servirebbe eccome.

«Certo, e per me di società pronte a spendere 100 milioni non ce ne sono. Se arriva una offerta a due zeri lo vendi, e se è vero che perdi Belotti è pure evidente che con 100 milioni hai un potenziale di investimento notevole per rinforzare la squadra».

Con Cairo alle presidenza il Toro è andato una volta in Europa, mentre con Lotito patron la Lazio ha vinto due Coppe Italia, una Supercoppa Italia e vanta sette partecipazioni alle coppe europee: perché i granata non riescono a Fare il salto di qualità?

«Perché penso che a Cairo vada bene così. La dimensione del suo Toro è questa. In estate, con gli eventuali 100 milioni in cassa derivanti dalla cessione di Belotti si potrebbe avere una inversione di rotta. Vedremo, per adesso il patron granata e Lotito per un verso si assomigliano parecchio: entrambi sono molto bravi a non spendere».

Anche in virtù del fatto che si gioca a Roma la gara di questa sera vede favorita la Lazio?

«In considerazione del momento storico che vivono i biancocelesti sì. La squadra di Inzaghi è in un momento di forma pazzesca, le riesce praticamente tutto».

Mihajlovic e Inzaghi sono le sorprese del campionato?

«La vera sorpresa è Inzaghi. Aveva chiuso bene la scorsa stagione, ma in questa sta andando al di là delle aspettative. Bravo e sorprendente. Sinisa per me è una certezza, ha fatto bene dovunque è andata. Al Milan gli chiedevano la luna, ma a disposizione non aveva certo una corazzata. L’ambiente rossonero non era il suo, mentre al Toro porterà risultati importanti. Certo, sempre in base alla rosa che gli sarà messa a disposizione».

Con la coppia Belotti-Immobile il ct Ventura pub stare tranquillo, pensando all’attacco azzurro?

«Beh, rispetto al recente passato il salto di qualità è notevole. Si completano bene, sono intelligenti e oltre ad occupare l’area di rigore sanno fare i movimenti giusti lungo tutto l’arco della trequarti. Con quei due, in un modo o nell’altro strapperemo il pass per Russia 2018».

Lazio subito in Europa e Toro tra una stagione: ci può stare?

«I biancocelesti sono un passo dietro Juve, Roma e Napoli. Quindi per la Champions non se ne parla, ma in Europa League andranno. Per analizzare il Toro che verrà ci risentiremo dopo il mercato estivo: se la società vuole vivacchiare resterà più o meno così, se invece Cairo investirà quanto dovesse entrare dalle cessioni eccellenti i granata, con Mihajlovic in panchina, potranno fare un bel salto di qualità».

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