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Mostra a Roma: The Art of the Brick

Torna a grande richiesta nella capitale una delle mostre che ha registrato il record di visitatori nell’edizione del 2015: “The Art of the Brick”, l’affascinante esposizione lego del maestro Nathan Sawaya in programma fino al prossimo 26 febbraio 2017. La mostra, organizzata nell’affascinante cornice dell’Auditorium Parco della Musica in concomitanza con l’esposizione milanese, prevede un percorso all’insegna della scoperta fra arte, invenzione ed affascinanti colori in uno spazio di oltre 1500 mq. Fra le opere esposte sculture in lego classiche e rivisitazioni di celebri opere come La Gioconda di Leonardo Da Vinci, L’Urlo di Munch e lo scheletro di T-Rex, senza dimenticare la fantastica riproduzione della Cappella Sistina. Parliamo, quindi, di un’artista unico nel suo genere che sfida le logiche creando con un materiale inedito come i lego affascinanti opere contemporanee. Fra i più grandi estimatori di Nathan Sawaya non solo gli adulti, ma anche i bambini che con la loro fantasia diventano protagonisti dell’ultimo spazio del percorso espositivo: area interattiva dove poter costruire piccole opere con gli innumerevoli mattoncini lego messi a disposizione. Proprio Sawaya, infatti, possiede ben 4 milioni di mattoncini colorati nei suoi studi di NewYork e Los Angeles. Una passione smisurata per i lego… la stessa che ha portato l’artista americano Sawaya ad abbandonare la carriera di avvocato per dedicarsi alla sua arte.

Pinelli (Mediaset) attacca Strootman e parla di Inzaghi

L’inviato di Premium Sport Pietro Pinelli torna sul derby ed in particolare sulla squalifica annullata dalla giustizia sportiva nei confronti di Strootman. Ecco le sue parole rilasciate su Radiosei nella trasmissione “Non mollare mai‘:

“La soluzione più democratica era quella di far scontare a Strootman 1 giornata ma non era previsto quindi gli sono state tolte entrambe. Il giocatore ha dimostrato di essere scorretto ma non è la prima volta, ricordo il dito medio nei confronti della Curva del Napoli. Adesso però la Lazio deve ripartire da Genova contro la Sampdoria”. Sui Inzaghi invece dichiara: “Condivido la scelta di confermare sia Marchetti che Wallace, una loro esclusione sarebbe stato un segnale negativo per i giocatori, se dovessero essere confermate queste scelte sarebbe un ottimo segnale ed un atto importante di Inzaghi. Luis Alberto e Leitner sono i due bocciati da Inzaghi, sull’esterno c’è prima Lulic, poi Lombardi e Kishna. Non è un caso che non giochino mai”.

Rambaudi: “Lazio, devi ancora crescere, ma contro la Samp devi vincere”

L’ex attaccante della Lazio, Roberto Rambaudi, ha analizzato la sconfitta nel derby e parlato dell’imminente sfida alla Sampdoria. Queste le sue parole a Radiosei:

Si sapeva anche prima del derby che la Lazio deve ancora crescere da alcuni punti di vista, la sconfitta con la Roma ha detto che è mancata quella personalità e quel coraggio utili per superare questi ostacoli. Il fattore emotivo è venuto fuori e si sono visti i limiti di alcuni calciatori. Se viene presa come una lezione tornerà utile già per la trasferta di Genova. Se la Lazio analizza bene il modo in cui ha perso si rende conto che ha perso soprattutto per suoi demeriti e non perchè è stata sottomessa. La differenza non è alta, anzi non c’è proprio. Si deve ripartire da questo concetto”.

Poi sul match contro la Sampdoria: “Quella di Giampaolo è una squadra molto organizzata, gioca tra le linee ed è pericolosa quando riparte. La Lazio non ha scelta, il campo è difficile, ma è una partita che deve vincere per dare a se stessi un messaggio. Il derby è stato un episodio, ci sono stati degli orrori che hanno fatto la differenza. Se fossi il tecnico della Lazio è questo quello che direi. E’ giusto dare ancora a Wallace la possibilità, quell’errore gli servirà da lezione. Giusto riproporlo. Su Marchetti è un altro discorso: serve una decisione collettiva, se la Lazio già pensa che non sarà lui il portiere titolare nel futuro è giusto cambiare e dare fiducia al secondo“.

UFFICIALE – Nasce la “super” Champions League. Sorride l’Italia

Sarà di nuovo Italia a forza 4 in Champions League. La nuova formula della massima competizione europea cambierà radicalmente dal 2018/19 e a farla da padrone sarà il ranking. Le prime quattro nazioni, quindi Spagna, Inghilterra Germania e, appunto, Italia, avranno, senza dover passare per i preliminari, 4 squadre ciascuno in Champions. Qualificate direttamente saranno in 26, altre 6 passeranno invece attraverso i preliminari.

appartenenza. Il coefficiente per club, usato per stabilire la fascia, sarà calcolato sulla base dei risultati degli ultimi cinque anni, in modo da rispecchiare l’attuale forza delle squadre, e non conterrà dei punti bonus per titoli vinti in passato.

Al contempo il coefficiente per club usato per la distribuzione finanziaria coprirà gli ultimi dieci anni e includerà punti bonus per titoli vinti in precedenza. Questa scelta è stata fatta per rispecchiare il contributo a lungo termine dei club vincitori nella promozione e nel successo del brand della competizione”.

Dunque dalle ceneri della vecchia Champions nascerà una SuperChampions che riporterà un po’ al passato, contrastando e limitando gli effetti della rivoluzione portata da Platini, che con l’inserimento di troppe “piccole” ha di fatto abbassato il livello qualitativo e l’appeal della competizione. I 4 campionati principali (Inghilterra, Spagna, Germania e Italia) avranno 4 posti sicuri, senza passare dai playoff (quindi 16 delle 32 finaliste): sul tavolo c’è la proposta di qualificare non le prime 4 del campionato, ma le prime 3, assegnando poi il quarto posto per “meriti storici”, attraverso il ranking Uefa rielaborato in base ai risultati con l’obiettivo di garantire un posto alle grandi (ovvero Milan, Inter, Liverpool, United, Chelsea, Benfiaecc). Alle federazioni medie (Francia, Portogallo e Russia) andranno 2 posti sicuri, mentre altri 4/5 saranno per i campioni delle nazioni che seguono nel ranking (oggi sarebbero Ucraina, Belgio, Olanda, Turchia e Svizzera) e altri 5-6 sarebbero assegnati attraverso i playoff (ai quali parteciperebbero una cinquantina di club).

Cagni: “Lazio, occhio a Muriel e Quagliarella”. Poi boccia due titolari laziali

Gigi Cagni intervenuto alla trasmissione 1900 tv in onda su Gold tv ha parlato della squadra biancoceleste: “Vedo la Lazio come una squadra molto fresca con un allenatore molto giovane. Lui ha dato questa impronta precisa ai suoi, non credo che la sconfitta al derby avrà grandi ripercussioni. Hanno assimilato bene il sistema di gioco con il 4-3-3. Possono giocarsela con tutti, ma non so come finirà con la Sampdoria. Si tratta di una squadra molto giovane anche quella blucerchiata, sarà una bella sfida. Sarà una bella partita, non faranno tanti tatticismi le due squadre. Giampaolo ed Inzaghi sono allenatori che la pensano in un certo modo. Sarà una partita da gol, tutte e due hanno attacchi strepitosi. A livello di rosa la Lazio è più completa. Ci sono tanti giovani di qualità da entrambe le parti. La Lazio in fase offensiva deve sfruttare il tridente: si vede che è una squadra che gioca per vincere. I biancocelesti devono tenere d’occhio Muriel e soprattutto Quagliarella”.

Sulla scelta del difensore da accoppiare a de Vrij: A me piace molto Bastos, non saprei se schierare Wallace. Se ho delle scelte gioco con il titolare che ho a disposizione. Devi conosce il carattere del giocatore, dipende dalla situazione della squadra in quel momento. Non saprei se sia  il caso di non farlo entrare”. Sui portieri: “Strakosha mi è piaciuto molto. Marchetti quest’anno non l’ho visto agile come gli anni precedenti: c’è qualcosa che non va”.

“”. 

Sampdoria-Lazio: i convocati di Giampaolo

Marco Giampaolo ha diramato la lista dei convocati per il match contro i biancocelesti di domani sera. Assenti Amuzie, Carbonero, Pavlovic, Sala e Viviano.

A seguire l’elenco dei 23 arruolati dal tecnico abruzzese:

Portieri: Krapikas, Puggioni, Tozzo.

Difensori: Dodô, Krajnc, Pereira, Regini, Silvestre, Skriniar.

Centrocampisti: Alvarez, Barreto, Cigarini, Djuricic, Eramo, Fernandes, Linetty, Palombo, Praet, Torreira.

Attaccanti: Budimir, Muriel, Quagliarella, Schick.

Morrone: “Brutto derby, ecco cosa è mancato”. E poi su Inzaghi…

Per parlare dei problemi incontrati dalla Lazio nella stracittadina è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex biancoceleste Juan Carlos Morrone:

“Contro il Livorno nel ’68 fu una partita particolare. Al Flaminio, però, ci fu un episodio più grave di questo: il gol di Seghedoni contro il Napoli. Se avessimo vinto quella partita saremmo arrivati avanti ai partenopei. Marchesi era un grande rigorista, ma anche un bravissimo pianista. Il derby è stato una brutta partita. Non è stato un grande spettacolo. La Lazio era partita bene nel primo tempo, aveva il predominio del campo. E’ mancata la spinta dei due esterni offensivi. In questa partita non si sono visti, a volte una gara così può giocare brutti scherzi. Inzaghi si è dimostrato all’altezza, ero perplesso all’inizio. Un conto è allenare la Primavera, un conto è gestire la prima squadra”.

 

Delio Rossi bacchetta la Lazio e Biglia

Intervenuto su Radio Incontro Olympia, mister Delio Rossi è tornato sul derby: “È una partita molto tesa, è stata brutta. Ha vinto la squadra che ha sbagliato meno. Inzaghi poco esperto? Non ha sbagliato tattica o i cambi, la Lazio ha perso per due errori personali. Nei derby chi vince festeggia e chi perde è chiamato a dare spiegazioni. Ultimamente come match si è anche acuito, e il fatto di aver perso brucia anche di più. La differenza la fa la concentrazione nei 90 minuti. Ci sono giocatori che sono abituati a giocarsi la partita della vita ogni tre giorni e poi non sbagliano quelle decisive. Sono abituati alla concentrazione fino alla fine. Ho visto giocatori determinati che hanno fatto molto poco, come ad esempio Biglia. E questo deriva dal fatto che non sono abituati a giocare sotto pressione. Io più che mancanza di grinta e cattiveria ho visto un po’ troppa superficialità da parte della Lazio che forse era troppo sicura di essere alla pari, o addirittura superiore, alla Roma. Non credo si tratti di un aspetto caratteriale”.  

Poi sulla gara di domani sera al Marassi: “La Lazio deve guardare oltre, il modo migliore di dimostrare che è stato un episodio è sul campo. Con la Sampdoria è una partita molto delicata, gioca in casa, c’è entusiasmo. Muriel è uno di quelli che ti possono mettere in grande difficoltà. La Lazio però ha dimostrato i suoi valori per 14 partite, non capisco perché non lo debba fare a Genova. Wallace e Marchetti? Io li metterei entrambi. Se Inzaghi ha dato loro fiducia nel derby, perché non lo deve fare anche a Genova?! Non metterli, dal punto di vista psicologico, sarebbe deleterio per i due giocatori. Non fosse stato per l’errore, Wallace sarebbe stato il migliore in campo. La Samp si affronta come la Lazio ha fatto con le altre squadre, con la consapevolezza che è una squadra viva e che sta facendo bene. Un derby perso non deve cancellare quello che di buono è stato fatto finora”. Infine su Lulic: “E’ stato incauto e ingenuo”.

L’ex arbitro De Marco: “Il caso Strootman? Poco chiaro. Io comunque avrei agito così…”

Continua a tenere banco il curioso caso che ha portato alla revoca della squalifica di Strootman per il suo atteggiamento puerile tenuto durante il derby. Per rovinare ad analizzare la discutibile decisione della giustizia sportiva è intervenuto a Radio Incontro Olympia l’ex arbitro Andrea De Marco. Ecco le sue parole:

“La vicenda Strootman? Il Giudice Sportivo ha valutato la simulazione, ma alla fine, anche grazie al ricorso della Roma, la squalifica non è arrivata. Per la giustizia sportiva è stato un caso poco chiaro, il contatto con Cataldi c’è stato comunque e l’olandese ha simulato. Bisognerebbe chiedere al Giudice Sportivo su quali basi Strootman sarebbe stato squalificato. Io al posto di Banti avrei ammonito o espulso entrambi i giocatori. L’ammonizione era la soluzione migliore. L’espulsione di Cataldi? L’arbitro si è basato su quello che ha visto e il Giudice deve valutare il referto. Probabilmente la decisione del Giudice Sportivo è stata influenzata dal fatto che è stato un caso unico. Ovviamente con il derby di Roma si amplifica tutto. Se concordo con la decisione del Giudice Sportivo? Non mi voglio esprimere. Il nostro auricolare? Puoi ascoltare le sei persone che sono in campo e che collaborano con l’arbitro. Banti sicuramente è stato aiutato dai suoi collaboratori nell’occasione del rigore”.

L’avv. Gentile dice la sua sul caso Strootman e sui “capricci” di Keita e…Zarate

L’avvocato della Lazio Gian Michele Gentile è intervenuto a Radio Incontro Olympia per parlare della “discutibile” decisione su Strootman e per alcune situazioni di casa Lazio:

Strootman? Il problema va visto sotto l’aspetto sportivo, che è negativo, e dal punto di vista giuridico, che è interessante. Bisogna vedere come sarà motivata la decisione del Giudice Sportivo. L’arbitro ha visto l’episodio, l’ha sanzionato e la prova televisiva non è ammessa per contestare la decisione dell’arbitro. La sua decisione è insindacabile. La verità è che si continua a dare peso alla decisione dell’arbitro, perché il campionato deve andare in un certo modo, le esigenze della Serie A sono quelle. I risultati devono essere certi. Così stanno le cose. Serve la moviola in campo, così le ingiustizie non ci saranno più. L’errore dell’arbitro però non è insindacabile, e quindi si deve valutare diversamente. Bisogna cambiare le norme anche per mettere in condizione l’arbitro di non sbagliare. Questa discrezionalità degli arbitri sembra avere un secondo fine. Lo sbaglio è stato fatto prima, perché non si è accorto della simulazione dell’olandese. Se l’avesse vista sarebbe stato espulso. Lo ha ammonito per l’acqua lanciata a Cataldi, che poi è stato espulso dopo la reazione. L’arbitro ha sbagliato nelle decisioni prese. La situazione Zarate? E’ passato tanto tempo, abbiamo fatto ricorso ma la Lazio non ha preso soldi. Zarate era un bambino capriccioso e sportivamente un bandito, si è rovinato a causa del suo comportamento. La giustizia sportiva europea ha dei criteri diversi da quelli nostri. Hanno stabilito così ma non è finita, noi vogliamo un risarcimento. I rinnovi? L’atmosfera è serena e tranquilla. La situazione di Keita è frizzante. Ogni tanto qualcuno fa qualche capriccio, anche per colpa dei procuratori, ci vuole pazienza sono ragazzi. Lotito dice: “Morto un Papa se ne fa un altro”, e ha ragione”.

Pulici: “Serve una reazione importante. Confermerei Marchetti e Wallace”

Sulle frequenze di ElleRadio, alla trasmissione Laziali On Air, è intervenuto il portiere della Lazio scudettata del ’74, Felice Pulici, per analizzare il momento dei biancocelesti dopo la sconfitta nel derby e alla vigilia di Sampdoria-Lazio.

Sul come ripartire dopo la sconfitta nel Derby
Perdere un Derby non è mai bello. Bisogna isolarsi dalle pressioni esterne, leggere il meno possibile i giornali e cancellare dalla mente la partita. La Lazio ha dimostrato precedentemente di essere una buonissima squadra. La sconfitta contro i giallorossi è stata frutto di due errori individuali e non di una brutta prestazione“.

Su Marchetti e Wallace
Secondo me contro la Sampdoria devono giocare entrambi. Il difensore brasiliano ha commesso un errore pesante, ma fino ad allora aveva fatto molto bene. Diciamo che gli servirà da lezione anche per crescere in futuro. Stessa cosa per Marchetti. Era stato bravo sul colpo di testa ravvicinato di Dzeko, ma poi è caduto in un difetto che spesso ripete: non coprire bene tutta la linea di porta. A volte pensa troppo a gestire l’area di rigore piuttosto che la posizione rispetto ai pali. Non ha fatto il famoso passettino e non ha spinto sulle gambe. Detto questo bisogna dargli fiducia e non lasciarlo fuori“.
Su Strakosha
Mi sta piacendo. Ha fatto cose importanti tutte le volte che è stato chiamato in causa. E’ un portiere molto reattivo e può essere una soluzione affidabile per il futuro. Mi aspetto di vederlo titolare in Coppa Italia“.
Sul lavoro di Simone Inzaghi
Ha dimostrato di essere all’altezza della piazza. Ricordiamoci che sta facendo tutto questo anche con mezzi buoni, ma non eccezionali. Soprattutto lì davanti il Mister non ha tante alternative. Con tutto il rispetto, Djordjevic non garantisce il giusto ricambio a Immobile. Serve un attaccante in grado di mettere pressione agli avversari. Anche esterni come Luis Alberto e Kishna non sono da grande squadra“.
Sulle prospettive della Lazio da qui a Natale
Affronteremo Sampdoria, Fiorentina e Inter. Servirà una reazione importante e in questo senso la partita di domani sera sarà delicatissima. Bisogna fare subito risultato pieno per preparare nel migliore dei modi le prossime“.

Pancaro: “Deluso da come è andato il derby”. E sul caso Strootman…

Per parlare della sconfitta subita dalla Lazio nel derby è intervenuto ai microfoni di TMW Radio l’ex terzino biancoceleste Giuseppe Pancaro: “Sono rimasto deluso, la gara di domenica non è andata come mi aspettavo, da tifoso biancoceleste speravo in un successo della Lazio. La squadra di Inzaghi, per come si era comportata in campo fino a quell’errore, avrebbe anche potuto vincere. La Roma all’inizio aveva difficoltà nel gestire il pallone e i biancocelesti avrebbero potuto concretizzare quanto di buono fatto nella prima mezzora, poi però è uscita la squadra giallorossa. L’approccio alla gara della squadra di Inzaghi è stato molto buono, c’era molta determinazione, ma poi sono stati gli uomini di Spalletti a dettare i ritmi e questo ha fatto la differenza”.

Sul caso Strootman: “Credo che abbiano sbagliati tutti: l’olandese, Cataldi a reagire. Bisogna accettare gli errori, tutti sanno quanto conti il derby a Roma e si è esagerati”.

Sulle ripercussioni in casa biancoceleste del risultato del derby: “Sarà molto importante la prossima partita, bisogna reagire subito per mettersi alle spalle un risultato che può pesare sullo stato d’animo dello spogliatoio”.

 

 

Canigiani: “Regala biancoceleste, regalati lo stadio”

Chiesa: “Sabato sarà una bella gara, bisognerà vedere i biancocelesti come…”

Per parlare della gara di domani tra Sampdoria e Lazio è intervenuto ai microfoni di Sampdorianews.net il doppio ex Enrico Chiesa: “Credo che sabato assisteremo a una bella partita. La Sampdoria ha un ottimo allenatore. Credo che Giampaolo, per il percorso fatto, è un allenatore da big. Tra i suoi ragazzi mi piace molto Muriel, credo sia pronto per il definitivo salto di qualità. I derby sono gare incredibili. Dopo la sconfitta con i giallorossi non so come possano stare a livello mentale i giocatori della Lazio.

 

Marchesi: “La Lazio ha giocatori in squadra che fanno la differenza”

L’ex biancoceleste Rino Marchesi tramite i microfoni di Lazio Style Radio 89.3 ha detto la sua sulla squadra di Inzaghi: “La Lazio di quest’anno gioca bene, sta facendo risultati. Ha giocatori di livello, su tutti Keita e Felipe Anderson che hanno qualità ma non sono sempre costanti: sono due calciatori che quando giocano fanno la differenza. Il dialogo è fondamentale, soprattutto quello fatto negli spogliatoi in sede privata. Ora ci sono telecamere ovunque, in questi casi ci si contiene di più nelle espressioni”.

 

La FIGC spiega i motivi della revoca della squalifica a Strootman

La Roma ha vinto il ricorso: Kevin Strootman potrà giocare contro Milan e Juventus. La Corte sportiva d’appello ha dato ragione al club romanista ed ha cancellato la squalifica di due giornate all’olandese inflitta dal giudice sportivo dopo il derby. Così non verrà “lesa la regolarità del campionato” per citare il ds giallorosso Baldissoni.

Questo il comunicato della FIGC in cui vengono spiegati i motivi:

“La Società A.S. Roma ha proposto reclamo avverso la decisione del Giudice Sportivo, pubblicata sul C.U. del 6.12.2016, n. 92, con la quale è stato sanzionato il calciatore della predetta Società, Kevin Johannes Strootman, con la squalifica per due giornate effettive di gara, in applicazione dell’art. 35.1.3, penultimo c.p.v., C.G.S., in base al quale costituisce condotta gravemente antisportiva, ai fini dell’applicazione della Prova Televisiva, “l’evidente simulazione che determina l’espulsione diretta del calciatore avversario”. A sostegno del reclamo, la Società A.S. Roma ha dedotto, tra gli altri, i seguenti motivi. In primo luogo, la ricorrente ha dedotto l’inammissibilità, nella specie, della procedura ex art. 35.1.3 C.G.S. (Prova televisiva). Secondo la stessa, infatti, per avere legittimo ingresso, la prova televisiva, “deve aversi: 1) uno dei casi previsti dalla norma (condotta violenta o gravemente antisportiva o uso di espressione blasfema); 2) che non sia stato visto dall’arbitro, che non ha potuto prendere decisioni al riguardo; 3) l’invio della segnalazione della Procura entro le ore 16”. Sostiene, la ricorrente, che nella fattispecie difetta, alla radice, il requisito n. 2). La ricorrente impugna il provvedimento del Giudice Sportivo anche per inapplicabilità dell’art. 35, per carenza dei requisiti previsti dal comma 1.3 n. 2), nonché per irritualità della procedura ed infondatezza della sanzione. Al riguardo, la reclamante sostiene che non è possibile introdurre “un margine di interpretazione” del fatto accaduto e visto dal Direttore di Gara; in altre parole, secondo la difesa della ricorrente, gli Organi di Giustizia Sportiva non hanno il potere di rivalutare la portata di un evento refertato dal Direttore di Gara. 2 Alla riunione del 9.12.2016, è presente, per la Società ricorrente, l’Avv. Conte, unitamente al Direttore Generale della Società, Mauro Baldissoni, ed al calciatore, Kevin Johannes Strootman; per la Procura Federale, è presente l’Avv. Perugini. Preliminarmente, questa Corte ritiene di potere prescindere dall’esame del motivo attinente alle modalità con cui la Procura Federale ha provveduto alla segnalazione di cui all’art. 35.1.3., in quanto irrilevante ai fini della presente decisione. Nel merito, questa Corte, esaminati gli atti, intende precisare che, in linea di principio, in tutti i casi di condotta simulatoria l’arbitro vede il fatto ma non percepisce, invece, la simulazione; in altre parole, quando l’art. 35.1.3. parla di “fatti…. non visti dall’arbitro che, di conseguenza, non ha potuto prendere decisioni al riguardo” si riferisce, con riferimento alle condotte simulatorie, alla simulazione stessa e non all’evento. Pertanto, in linea astratta, il mezzo della Prova Televisiva è sempre ammissibile laddove l’arbitro abbia visto un determinato fatto ma non abbia percepito la simulazione. Tuttavia, la norma federale in questione pretende che la simulazione abbia il carattere dell’evidenza, nel senso che la condotta simulatoria del calciatore non sia stata, in alcun modo, determinata dal comportamento di un avversario. Nel caso che ci occupa, non può, invece, escludersi che sulla caduta a terra del calciatore Strootman abbia inciso la condotta del calciatore Cataldi consistita nella trattenuta della maglia del primo, comportamento, quest’ultimo, valutato dal Giudice Sportivo come “uno dei presupposti comunque incidenti che hanno portato l’arbitro ad adottare il provvedimento di espulsione del Cataldi”. Peraltro, come correttamente evidenziato dalla Società ricorrente, questa Corte non può entrare nel merito della sussistenza del rapporto tra causa ed effetto in un determinato episodio simulatorio . P.Q.M. La C.S.A. accoglie il ricorso con richiesta di procedimento d’urgenza, ex art. 36 bis comma 7 C.G.S., come sopra proposto dalla società AS ROMA SPA di Roma. Dispone restituirsi la tassa reclamo”.

Facco su Strootman: “E’ ridicolo dare e togliere una squalifica così”

Mario Facco intervistato ai microfoni di RadioSei se la prende con la FIGC che ha revocato i due giorni di squalifica a Strootman dopo il ricorso e le polemiche partite dalla Roma: “E’ ridicolo a prescindere da chi fosse il giocatore che prima venga data e tolta una squalifica in questo modo. Devono ancora convincermi che Strootman non abbia simulato quando si è messo le mani in testa come se fosse stato colpito da un corpo contundente”. Secondo l’ex difensore biancoceleste il problema simulazioni in Italia è arrivato a colpire tutto il mondo del calcio, influendo sui valori fondanti dello sport:“Adesso basta toccare un giocatore e si va a terra, un concetto di poca onestà che parte dalla serie A e la si vede poi anche nei bambini all’oratorio”.

Roggero: “Strootman caduto neanche fosse stato colpito da Muhammad Alì”

Il derby porta tutti gli anni degli strascichi destinati a durare più di qualche giorno. Quest anno è stato il caso Cataldi-Strootman ha perdurare sulle pagine dei giornale e non solo. Il giornalista Nicola Roggero, storica voce della Premier League di Sky Sport, ha detto la sua riguardo al ricorso accolto in favore della Roma con la revoca della squalifica per l’olandese: “Strootman ha fatto una fesseria verso un giocatore che oltretutto si stava scaldando. Poi è caduto in quel modo neanche fosse stato colpito da Muhammad Ali. Quando fai una fesseria devi essere anche pronto a pagarne le conseguenze”. 

FORMELLO – Keita recupera per la Samp. Ed in difesa…

La notizia è il recupero di Keita alla vigilia della sfida contro la Sampdoria, il dolore al ginocchio è scomparso completamente ma il senegalese, a meno di grandi sconvolgimenti, non sarà titolare sabato sera al Marassi. Ad occupare la posizione di esterno sinistro sarà Lulic per nulla turbato dalle interminabili polemiche dopo le sue frasi del post partita del derby. A difesa della porta, oltre a Marchetti che viene preferito a Strakosha, ci sarà per la prima volta la coppia Wallace-de Vrij. Sul primo pesa ancora il macigno del gravissimo errore contro la Roma ma Inzaghi vuole dargli ancora fiducia mentre per l’olandese è finalmente tornato il momento di entrare in campo. Hodet si siederà in panchina anche se fino a ieri sembrava in vantaggio su Wallace. Il centrocampo sarà lo stesso del derby con Milinkovic Biglia e Parolo. Ci sarà a disposizione del mister un ultimo giorno per rivedere le ultime cose prima di scendere in campo.

Lettera di scuse dal capo della Polizia Locale di Roma Capitale

Dopo le parole di Bruno Frattasi Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, si unisce al coro delle scuse per la scarsa professionalità dei propri sottoposti anche il comandante generale del Corpo di Polizia Locale. Di seguito riportiamo la lettera inviata alla S.S. Lazio:

“Preg.mo Presidente,

esprimo alla S.S. Lazio e a tutti i suoi tifosi il rammarico per il comportamento, inopportuno e poco professionale, di un operatore di Polizia Locale in servizio presso lo Stadio Olimpico di Roma durante il derby del 4 dicembre u.s., che ha avuto larga eco nei mass media.

Tale condotta, peraltro oggetto di procedimento disciplinare, non può essere tollerato poiché chi indossa una divisa nello svolgimento di attività istituzionali ha il dovere, morale e professionale, di tenere atteggiamenti esemplari.

Nella certezza che tali comportamenti, da parte del personale della Polizia Locale, non si ripetano, Le invio i miei più cordiali Saluti.”