Juan Sebastian Veron ha deciso di nuovo di scendere in campo nel campionato Argentino. L’Estudiantes è pronto a schierare la Brujita a centrocampo al fianco del giovane Santiago Ascacíbar. Per commentare la notizia è intervenuto ai microfoni di Tyc Sports Matias Almeyda che non si è risparmiato dal rilasciare una battuta sul ritorno in campo dellex compagno alla Lazio: “Ascacíbar è un bel centrocampista, ma io, quando ero alla Lazio, condividevo il campo con Veron e Mancini, ed ho buttato metà del mio fegato (ride ndr). Dovevo correre per entrambi, Santiago dovrà prepararsi a fare lo stesso”.
Petrelli: “Strootman grande provocatore, è stato l’arbitro ad aver sbagliato”
Per dire la sua sul derby di domenica scorsa l’ex difensore biancoceleste Sergio Petrelli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:
“Il derby è stato uno dei più corretti che abbia mai visto. All’ultimo momento a causa dell’idiozia di qualcuno si è scatenato un qualcosa che è andato oltre. C’è stata la provocazione, la reazione, c’è stato un po’ di tutto. Questa stracittadina non sarà ricordata per il gioco bensì per questi avvenimenti. Il comportamento in queste partite dovrebbe essere irreprensibile e responsabile. Mi meraviglio che della gente possa aver interpretato le frasi di Lulic come razziste. La frase detta dal calciatore biancoceleste è scaturita da una provocazione. Ai miei tempi i leader erano Wilson e Oddi, erano loro le colonne della difesa biancoceleste. Guardando la partita, osservavo Wallace e pensavo fosse un difensore affidabile; in mezzo al reparto si fa sentire prendendo tutti i palloni di testa. Nel calcio gli errori fanno parte del gioco. Avrà capito lo sbaglio e tornerà più forte di prima. Nel secondo tempo la Lazio era un po’ stanca. Il gol preso in quel modo ha influito molto, fa sentire di più la fatica, è una botta che poi si ripercuote sull’aspetto fisico e psicologico. A quel punto la partita era finita perché la Roma difficilmente concede occasioni per pareggiare; hanno una difesa molto solida e rimontare, in quel momento, era molto difficile. Una sconfitta non può cancellare quanto fatto dai biancocelesti finora. L’incidente di percorso ci può stare, ma la Lazio è una certezza del campionato italiano, è una rivelazione. Inzaghi ha saputo motivare dei ragazzi che all’inizio non sembravano una buona squadra. Ora sono un ottimo gruppo, ben messo in campo e determinato. A San Siro una volta D’Amico fece un errore simile a quello di Wallace, a metà campo, e si fece rubare la palla a seguito di un colpo di tacco. A quel punto Chinaglia gli corse dietro e gli diede un calcio nel sedere, erano cose che a quei tempi si potevano fare. Eravamo amici e accettavamo una cosa simile. D’Amico era uno dei nostri giocatori più forti, lo coccolavamo tutti. Era un trascinatore e raramente lo rimproveravamo. Le nostre partite erano molto dure, ma se qualcuno lo avesse toccato sarebbe successo il finimondo. Avevamo un grande spirito di gruppo. Strootman è stato un grande provocatore e un gran simulatore e l’arbitro è stato forte con i deboli: ha espulso Cataldi per aver trattenuto per la maglia l’olandese e ha solo ammonito quest’ultimo. L’arbitro non ha tenuto la gara sui giusti binari perché la partita era stata correttissima”.
Squalifica Strootman, Spalletti non ci sta e fa una nuova provocazione su Lulic
Nella Roma a quanto pare non è sufficiente vincere, spesso si vuole addirittura stravincere e mostrare arroganza lì dove invece andrebbe esercitato solo buon senso. Nonostante l’atteggiamento puerile e provocatorio avuto dai giocatori giallorossi durante il derby, in casa Roma si continua a gridare allo scandalo per la squalifica (sacrosanta) di Strootman. Dopo le ipotesi di complotto manifestate da Baldissoni e Tonetto questa volta è il tecnico Luciano Spalletti ad “ironizzare” sulla squalifica del suo giocatore nella conferenza stampa prima della sfida con l’Astra Giurgiu di Europa League: “A questo punto mi aspetto di tutto, si può prendere per buono qualsiasi cosa. Mi auguro che non venga squalificato Lulic o potrebbe arrivare anche quella di Rudiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda. Se l’episodio fosse avvenuto in area? Gli dai due giornate per simulazione? E’ fallo? Si entra in una vastità di interpretazioni”.
FORMELLO – Al via le prove anti Samp: probabili novità in difesa, fermo Keita
I biancocelesti di Simone Inzaghi questo pomeriggio sono tornati sul campo di allenamento per dare il via alle pime prove per preparare l’insidiosa trasferta di Marassi in casa Samp. Il tecnico biancoceleste in campo divide i suoi uomini tra difensori ed attaccanti. Nel reparto difensivo si va verso la conferma della linea a quattro. L’olandese de Vrij tornerà titolare, per giocare al suo fianco ballottaggio tra Wallace e Hoedt. Radu tornerà ad agire da terzino sinistro. Le probabilità di vedere in campo Bastos aumenterebbero se Inzaghi dovesse optare per una difesa a tre. Sempre fermo Keita: nonostante siano state escluse lesioni legamentose l’attaccante potrebbe restare fuori per la gara di Genova. Per lui sarà fondamentale la seduta di domani mattina, dove si potranno capiranno le possibilità di rivederlo subito in campo. Al suo posto probabilmente il tecnico laziale impiegherà Lulic, anche se oggi è sato provato come mezzala. Ricorrere al bosniaco in attacco significherebbe per Inzaghi poter schierare di nuovo Parolo, Biglia e Milinkovic assieme. Le altre alternative all’attaccante senegalese sono Kishna, Luis Alberto e Lombardi.
Macheda torna in Italia
Federico Macheda (eterna) promessa del calcio italiano, cresciuto nelle giovanili della Lazio, stava vivendo un sogno giocando, anche con discreti risultati, con il Manchester United. Poi il declino che ha portato l’attaccante romano in giro per l’Europa, tra Sampdoria, QPR, Stoccarda, Birmingham e Cardiff, fino ad arrivare al Nottingham Forest, squadra che milita nella serie B inglese. Proprio dalla serie B, stavolta italiana, inizia una nuova avventura infatti il 25enne ha firmato un contratto con il Novara, manca solo l’ufficialità, ma l’Italia è pronta a riaccogliere la sua promessa.
Tonetto, grave accusa alla Lazio
Il derby non finisce mai, anche per gli ex giocatori, questo è il caso di Max Tonetto, ex difensore giallorosso, che ha commentato così la squalifica di Strootman: “Si è arrivati a questo esito sul caso Strootman per via delle pressioni fatte dalla Lazio sull’arbitraggio di Banti. Da lì in poi c’è stato questo tentativo di farsi giustizia, arrampicandosi sugli specchi fino a far squalificare l’olandese“, a quanto pare la colpa sembra essere di tutti, tranne che della Roma.
Baldas: “La squalifica a Strootman? Ineccepibile”. E sul rosso a Cataldi….
Stamattina, Graziano Cesari, ha “giustificato” la simulazione di Strootman, definendola una mossa saggia. Non è dello stesso avviso l’ex arbitro Fabio Baldas, che invece dichiara: “Intanto parto dalle decisioni di campo. Giusto il giallo a Strootman, il giocatore va giù e simula pure un colpo in testa, sembra dalle immagini. Anche il rosso a Cataldi però è stato giusto, un giocatore in panchina non deve entrare in campo. Se l’arbitro avesse visto il gesto della bottiglietta avrebbe dovuto estrarre subito il rosso, ma a quanto pare nessuno ha visto nulla”.
Inoltre sul utilizzo della prova TV, riguardo l’episodio: “Per me è lecito l’utilizzo perché va ad intervenire su una condotta gravemente scorretta che l’arbitro non ha visto. Se la situazione è questa, l’operato del giudice sportivo non fa una piega. Strootman andava punito per un comportamento gravemente scorretto. Per me si parla comunque troppo di questo episodio e soprattutto lo si fa guardando alle prossime gare con Juve e Milan, mentre invece sarebbe giusto solo chiedersi se la decisione è giusta o no a prescindere”.
Pioli: “Gabigol? Avete visto Felipe Anderson…”
Torna l’Europa League e torna lo Sparta Praga, un vero e proprio incubo per Stefano Pioli, che era stato eliminato dai cechi quando sedeva sulla panchina della Lazio e che ora li affronta come allenatore dell’Inter che però è già eliminata dal torneo: “Questa volta ci possiamo fare poco, c’è il rammarico di aver buttato via un gran primo tempo in Israele. Purtroppo il torneo non è stato onorato, ma dobbiamo fare in modo di farlo domani“.
Come se non bastasse, anche l’agente di Gabriel Barbosa, meglio noto come Gabigol, si è infuriato e ha criticato la società per le poche occasioni date all’attaccante brasiliano. La risposta di Pioli non si è fatta attendere: “Io ho avuto Felipe Anderson alla Lazio, che ha avuto difficoltà e poi lavorando ha dimostrato quello che vuole. Già per uno straniero ci vuole più tempo, per un ragazzo giovane ce ne vuole ancora di più“
Cagni: “La Lazio ha un’identità, la vedo con Napoli e Roma. Sampdoria? Se Keita e Felipe…”
L’ex tecnico della Sampdoria, Gigi Cagni, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per introdurre la sfida di Genova, Sampdoria-Lazio, in programma sabato sera allo Stadio Marassi.
Si parte da un’opinione sul derby: “Il derby per Roma è una partita molto importante. La Lazio ha giocato la sua partita al meglio. Sono gli episodi però a decidere il calcio. La squadra biancoceleste è buona e i tifosi devono essere contenti dei calciatori laziali“. Una valutazione sulla Lazio e sui singoli: “La squadra ha un’identità, ed è la cosa più importante. Come il Napoli gioca a suo modo, Simone ha trovato la quadratura del cerchio. La Lazio ha grandi qualità tecniche, la differenza contro la Roma è stata fatta dagli episodi. Basta a me piace molto. Non so come Inzaghi valuti i suoi difensori, ma l’errore di Wallace è stata un’ingenuità che ci può stare. Il brasiliano deve tornare in campo perché tenerlo fuori vorrebbe dire responsabilizzarlo per la sconfitta contro la Roma“. Su Sampdoria-Lazio: “Sabato sarà una bella partita. La Lazio ha un’organizzazione consolidata che a me piace molto e la Sampdoria ha fatto una grande partita contro il Torino. I doriani sono molto forti tatticamente, ma hanno qualche problema in difesa. Rischiano tanto nell’arco dei 90 minuti perché giocano molto all’attacco concedendo tanti spazi. La Lazio con Keita, Felipe Anderson e Immobile è una squadra che da metà campo in su è veramente molto valida. Muriel non ha avuto continuità a Lecce, ma starei attento a Quagliarella: dirige la fase offensiva blucerchiata ed è temibilissimo“. La chiave della sfida potrebbero essere gli esterni biancocelesti: “Gli esterni potrebbero determinare la sfida contro i genovesi. Se Felipe e Keita fanno quello che devono fare, diventerebbe difficile per la Sampdoria. Le due squadre che i affronteranno però sono entrambe in salute. Sia i doriani che i biancocelesti si difendono a pieno organico, si sacrificano tutti come impongono le regole del calcio moderno“. I biancocelesti continuano a lanciare molti giovani: “Sono anni che la Lazio promuove molti giovani di qualità, e ora la squadra è molto forte. Le qualità di Inzaghi si vedranno con il tempo, ma per ora non è giudicabile. Per essere ritenuto un allenatore di livello ha bisogno di tempo“. Infine sugli obiettivi della squadra: “La Lazio la vedo tecnicamente in Europa, il Milan sta facendo risultati non pari alla qualità della squadra. I biancocelesti li vedo insieme al Napoli e alla Roma”.
Stankevicius: “Lazio, con la Samp mi aspetto una reazione. Che ricordi quel 26 maggio…”
Il derby è ormai alle spalle, con i suoi continui ed inevitabili strascichi, ma per la Lazio c’è subito da voltare pagina e ripartire, con il pensiero puntato alla sfida di Genova contro la Sampdoria.
Un doppio ex della sfida, Marius Stankevicius, è intervenuto ai microfoni di Sampdorianews.24, per introdurre la delicata sfida dello stadio Marassi. Il lituano crede nella reazione biancoceleste post-derby: “È una gara a sé, immagino però sarà una bella sfida: la Lazio dopo il derby vorrà rispondere e dimostrare di non essere inferiore alla Roma, la Samp invece è in un ottimo momento e vuole continuare a fare bene“. Poi spazio ai ricordi: “La Lazio è stata una tappa importante della mia carriera. Devo ringraziare anche la Sampdoria, sono due squadre che ho nel cuore e a cui auguro il meglio. Il miglior momento con la maglia della Lazio è stato senz’altro vincere la Coppa Italia contro la Roma nel Derby, un momento euforico per noi giocatori e per tutta la città“.
CONFERENZA – De Vrij: “Dispiace per il derby, ma è già il passato. Il mio futuro?…”
Il derby è passato tra strascichi e polemiche, e la Lazio è già proiettata sulla delicata trasferta di Genova contro la Sampdoria. Per parlare di questo e tanto altro, da Formello, in conferenza stampa, è intervenuto Stefan de Vrij, al rientro dopo l’infortunio al piede.
Quanto ti è dispiaciuto non giocare il derby?
“Certo, per noi e per la squadra è la partita dell’anno, volevo giocarla, ero pronto. Comunque so che sono stato fuori per un po’ di tempo, il mister ha fatto una scelta che ho accettato, sapendo che lui vuole il meglio per me e per la Lazio. Avrei voluto comunque vincere, con o senza di me“.
Come stai? Sei pronto per la Sampdoria?
“Per sabato sono pronto, lo ero anche per il derby. Ogni tanto ho ancora un po’ di fastidio, ma è normale, niente di grave“.
Cosa vi ha detto il mister dopo la sconfitta nel derby?
“Non è mai bello perdere una partita, soprattutto un derby. Ma è già il passato, dobbiamo pensare alla prossima ed alzare la testa“.
L’errore di Wallace?
“In quel momento stavo facendo riscaldamento. Ovviamente mi è dispiaciuto, anche perchè stava facendo benissimo fino all’errore, ed anche in tutte le partite in cui ha giocato. E’ un bravo ragazzo ed un buon giocatore, mi dispiace per lui, ma purtroppo queste cose capitano“.
Il tuo futuro?
“Fino ad ora sono stato solo concentrato sul recupero per tornare in campo. Per il futuro vediamo cosa succederà“.
Credi che le provocazioni della Roma vi abbiano innervosito?
“Secondo me no. Sappiamo che il derby è una partita intensa ed emozionante, e certe cose possono succedere. Noi dobbiamo essere concentrati sul match e basta e non sentire niente“
Wallace potrebbe far coppia con te?
“Certamente. Abbiamo già giocato insieme, anche se con la difesa a 3. Secondo me siamo tutti e 4 forti, noi difensori centrali, l’importante è che ognuno abbia chiari i propri compiti. Wallace è forte“.
Ci sono incontri previsti per il rinnovo? Quando pensi di decidere il tuo futuro?
“Per il momento no. Adesso sono concentrato sul campo, lo scorso anno ho perso tutta la stagione, quest’anno ho giocato solo 8 partite, adesso voglio solo giocare. Per il futuro si vedrà“.
Hai parlato con Strootman dopo il derby?
“No non ci ho parlato dopo la partita. Prima del match ci siamo visti nella palestra dello stadio, dopo no“.
Cosa manca in certe partite alla Lazio per essere al top?
“Forse ci manca ancora qualcosa in determinati match con le squadre più forti, dobbiamo essere più precisi ed intelligenti ogni tanto. Con le altre squadre ci siamo comportati benissimo“.
Da fuori, cosa ti è piaciuto della squadra? Come vedi il match con la Sampdoria?
“La squadra mi è piaciuta molto in questo periodo. Ovviamente preferisco giocare, guardare le partite mi fa sentire ancora più in tensione, anche se in questo periodo sono stato tranquillo perchè avevo sempre l’idea che avremmo vinto le partite. Sabato è una partita difficile, ma abbiamo tanta voglia di vincere e secondo me vinceremo“.
Obiettivi della Lazio?
“Vogliamo tornare in Europa, siamo sulla strada giusta. In questo periodo avremo partite importanti con squadre difficili, dobbiamo essere preparati per questo“.
Questa Lazio può ripetere i risultati di due anni fa?
“Possiamo riuscire a centrare l’Europa, anche se ogni campionato è diverso. Siamo forti come due anni fa secondo me, quando arrivammo terzi. Ho tanta fiducia che possiamo tornare in Europa, per ora ci concentriamo solo sulla prossima partita, che è quella più importante“.
In cosa ti senti migliorato e dove puoi migliorare?
“Si deve sempre migliorare e crescere, posso ancora far meglio in molte cose, soprattutto sui movimenti e la velocità, per questo mi sto allenando molto. Ogni giorno faccio il possibile per dare il massimo e crescere, per questo sono arrivato dove sono ora. Certamente non si smette mai di migliorare“.
Che ne pensi di Inzaghi?
“Un bravissimo allenatore, una gran persona. E’ molto bravo tatticamente, ci dice chiaramente cosa dobbiamo fare, mi piace molto lavorare con lui“.
Che consiglio daresti ad Hoedt?
“Parlo spesso con Wesley, siamo diventati amici perché siamo olandesi ed è più facile parlare tra di noi. E’ un bravissimo giocatore, l’ha dimostrato, è molto giovane, ora non sta giocando sempre. Però arriveranno le chances anche per lui“.
Giulio Piras
Chiesa: “Nel derby fatali gli errori individuali. Con la Samp sfida complicata”
Strootman, l’ex arbitro Cesari: “La Roma può vincere il ricorso, vi spiego perché”
Continua a suscitare clamore la squalifica inflitta al centrocampista della Roma Kevin Strootman per la simulazione seguita allo strattonamento da parte del pari ruolo della Lazio Danilo Cataldi nel corso del derby di domenica scorsa. Sulla vicenda è intervenuto, ai microfoni di ‘Sport Mediaset’, l’ex arbitro, attualmente opinionista sportivo per l’emittente del Biscione, Graziano Cesari, che ha detto la sua anche sul ricorso presentato dalla società giallorossa:
“Quando vieni colpito alle spalle, come è successo a Strootman, o corri più veloce possibile per schivare i colpi o ti butti a terra e copri le parti deboli. Il centrocampista della Roma non aveva altre alternative, visto che era di spalle e non poteva vedere cosa succedeva dietro di lui. La questione fa giurisprudenza perché è la prima volta che un giocatore viene squalificato per questo motivo e per così tante giornate. La Roma ha buone possibilità di vincere il ricorso“. Sì, caro Cesari, il problema è che Strootman non ha fatto nessuna delle due cose da te citate, ammesso che abbiano un senso, ma si è buttato a terra portandosi le mani al volto, come se fosse stato colpito da un pugno o da un colpo di pistola anziché da uno strattone. Evidentemente, il suo intento era quello di ingannare l’arbitro e ci è riuscito (vista l’espulsione inflitta a Cataldi), ma per fortuna non ha fatto lo stesso con il Giudice Sportivo, che giustamente ha deciso per le due giornate di squalifica. Il caso è chiuso.
Pescara su Djordjevic, la risposta del patron abruzzese Sebastiani
Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’ per fare chiarezza sulle ultime voci di mercato riguardanti la sua squadra. Ecco le sue parole:
“In questo delicato momento, il Pescara tutto, dalla società al suo allenatore Massimo Oddo fino alla squadra, è totalmente concentrato sulle prossime tre gare di campionato, quelle che condurranno alla sosta di Natale, durante la quale ci dedicheremo a riflettere sulle mosse da effettuare nel calciomercato invernale. Se ci muoveremo in questa finestra, lo faremo per migliorare immediatamente l’organico, puntando sulle certezze e non sulle scommesse. Djordjevic? Sarebbe il profilo ideale per noi, l’attaccante giusto, il colpo perfetto… Nel reparto avanzato abbiamo avuto numerosi problemi a causa dell’infortunio di Bahebeck e dei problemi di Manaj, per cui, se dovessimo operare dei movimenti in entrata, andremo su una tipologia di giocatori che garantiscono prontezza, esperienza e qualità. Al momento però non c’è nessuna trattativa con la Lazio, in futuro chissà… Gabigol? Proprio per quanto appena detto, il giovane attaccante brasiliano dell’Inter non rientra nei piani del Pescara. Se dovessi e potessi scegliere, indubbiamente preferisco Djordjevic!“.
CALCIOMERCATO – Djordjevic, Haller, Cafú & co.: le ultime in casa Lazio in vista di gennaio
Tante voci, nessun colpo: sembrano essere queste le prospettive in casa Lazio in vista del mercato di gennaio. In prima battuta, – scrive infatti Il Corriere dello Sport – restano in piedi le questioni rinnovi di Keita, Biglia e de Vrij, al momento tutt’altro che vicine ad una fumata bianca. La Lazio continuerà il pressing nelle prossime settimane, assicurandosi intanto la loro permanenza fino a giugno. Ma a determinare il mercato invernale, quantomeno in attacco, sarà il futuro di Filip Djordjevic: il serbo piace sempre in Francia, dove conserva il gradimento di Lione e Olympique Marsiglia. Anche il Pescara però è alla ricerca di un attaccante e non è da escludere che la scelta possa ricadere proprio sull’ex Nantes. In quel caso, il club abruzzese dovrebbe riconoscergli le mensilità rimanenti, ossia circa 800mila euro. Lotito, dal canto suo, vuole monetizzare al top dalla cessione, privandosi del giocatore solo a titolo definitivo e non in prestito.
Per sostituirlo, il nome in pole resta sempre quello di Sebastien Haller, attaccante dell’Utrecht. Il classe ’94 francese è seguito dall’Inter ma anche in Premier, ed ha una valutazione di oltre 10 milioni. Sul suo futuro l’agente aveva precisato: “Su di lui solo voci. Se la Lazio si muoverà concretamente, allora vedremo se c’è una possibilità”. Difficile tuttavia ipotizzare una trattativa a gennaio: l’idea di base potrebbe essere quella di offrire 8 milioni di euro, facendo cassa con la cessione di Djordjevic, cifra giudicata comunque troppo bassa dal club olandese. Lontana anche l’ipotesi Jonathan Cafú del Ludogorets. Il brasiliano ha realizzato 4 reti in Champions tra preliminari e fase a gironi (ieri l’assist per il gol di Wanderson contro il PSG, ndr) e in questi giorni ha ottenuti anche il passaporto da comunitario. I bulgari lo valutano ben 12 milioni, troppo per le casse dei biancocelesti, che inoltre, dopo la chiacchierata di fine agosto con l’agente, non hanno più tentato alcun approccio con il giocatore. Più facile ipotizzare che, per sopperire all’assenza di Keita in Coppa d’Africa, Simone Inzaghi possa tentare di rilanciare Kishna e Luis Alberto, finora ai margini del progetto tattico del tecnico. Ancor prima di loro, spicca anche la candidatura di Lombardi, di fatto il sostituto numero uno del senegalese.
Lazio-Fiorentina, biglietti in vendita da venerdì: tutte le info
La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di venerdi 9 dicembre, saranno messi in vendita i tagliandi per la partita di campionato LAZIO – Fiorentina in programma domenica 18 dicembre alle ore 20:45.
I tagliandi si potranno acquistare presso:
– I nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco
– Le rivendite Listicket-Ticketone ( Ricevitorie – Punti con visione dei posti)
– Il call center al numero a pagamento 892.101
– Il sito internet LISTICKET.COM con la modalità di acquisto HOME TICKETING per cui è necessario disporre di una stampante laser e, la nuova modalità PASSBOOK – PASSWALLET (lettura al tornello da smartphone)
SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 16:45 di domenica 18 dicembre e abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE
RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE:
– divieto di vendita per i residenti della regione Toscana escluso i possessori delle Fidelity Card-Tessere del Tifoso;
SETTORE OSPITI: Sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di sabato 17 dicembre, solo presso le ricevitorie di tutta Italia della Listicket, presentando un documento di riconoscimento e la Fidelity Card.
Per consultare l’elenco clicca qui, (selezionare Biglietteria Calcio e poi Calcio Settore Ospiti).
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Garlini: “Lazio senza cattiveria nel derby: a Genova mi aspetto De Vrij in campo”
Oliviero Garlini, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto per commentare il momento attraversato dalla formazione biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.
“Il derby è una partita strana. Bisogna superare la sconfitta ed essere più attenti e concentrati in futuro per non concedere le stesse occasioni regalate alla Roma. Il morale deve restare alto, ci saranno altre partite. Il campionato è ancora lungo, bisogna continuare ad essere consci delle proprie potenzialità.
La Lazio ha perso solo una partita, pesa di più perché è il derby. Se non si fossero commessi certi errori, la sfida sarebbe andata in un altro modo. Ormai è una gara passata e bisogna pensare alla Sampdoria. La squadra blucerchiata giocherà con convinzione e cattiveria. La Lazio deve trovare lo specchio della porta nelle conclusioni, domenica sotto porta c’è stata poca cattiveria e poca precisione.
I due esterni, Felipe Anderson e Keita, devono dare più ritmo e continuità. Wallace doveva buttare la palla lontano, in quelle situazioni non bisogna rischiare nulla. Era stato bravissimo Marchetti a parare il colpo di testa di Dzeko. La Lazio ha peccato di concentrazione.
La squadra biancoceleste si è abbassata troppo. La Roma spingeva centralmente perché l’assenza di Salah si faceva sentire. Non c’era un giocatore forte nell’uno contro uno. Ci sono stati degli errori grossolani, e non bisogna più commetterli altrimenti si rischia di perdere anche altre partite. La Lazio, all’inizio era attenta e ha creato qualcosa con Immobile. Nel secondo tempo la squadra è calata di concentrazione e i giallorossi sono saliti in cattedra. Il gol fatto da Nainggolan? Il belga non può inserirsi così centralmente, qualcuno doveva contrastarlo. Gli uomini di Inzaghi devono essere più cattivi altrimenti è dura ribaltare situazioni simili.
Nessuno va in campo per perdere, era una gara sentita da entrambe le squadre. Sicuramente è mancato qualcosa alla Lazio perché gli uomini di Spalletti hanno concesso molto. Nel primo tempo i biancocelesti hanno cercato il gol, ma dopo la prima rete c’è stato un crollo mentale. Non c’è stata reazione perché non ho visto una squadra convinta di poter segnare. Non si sono alzati giocando il pallone. L’assenza in campo dei due esterni ha dato alla Lazio molto poco. Se Keita e Felipe Anderson non entrano nel vivo del gioco, i biancocelesti faticano. La Roma ha sfruttato gli errori della Lazio.
Se non sei attento dal primo all’ultimo minuto, l’errore ti capita. Certi sbagli, però, non sono concepibili. Ci deve essere più attenzione e più cattiveria nel recuperare la palla. Non ho visto la reazione che ho visto, invece, contro il Napoli. I ragazzi si sono lasciati abbattere, non erano convinti dei propri mezzi.
La Sampdoria ha vinto contro il Torino ed è una squadra che ha un allenatore molto bravo che predilige giocare palla a terra sfruttando le capacità dei suoi attaccanti. In fase difensiva concedono qualcosa e mi auguro che i due esterni biancocelesti possano sfruttare queste lacune. I centrocampisti dovranno aiutare anche in fase offensiva giocando molto avanti. Quagliarella e Schick sono giocatori che negli ultimi 16 metri hanno una qualità che, se non si è attenti, possono mettere in difficoltà la nostra retroguardia.
Domenica la Lazio ha avuto un approccio positivo, ma non ha dato continuità al gioco. Sarà importante trovare nei centrocampisti i giusti tempi d’inserimento per attaccare con più uomini gli avversari. Parolo non ha trovato ancora il gol perché si sta sacrificando per la squadra. Mi auguro di vedere de Vrij perché si è sentita la sua mancanza: è il giocatore più importante per la retroguardia biancoceleste. Fa ripartire le azioni della Lazio ed è il leader del reparto”.
Manfredini: “Senza il calcio sarei stato apostrofato come negro”. Poi su Lulic…
Sul caso Lulic – Rudiger è intervenuto anche Manfredini. L’ex centrocampista della Lazio, anche lui vittima di razzismo sui campi di calcio, ha voluto riprendere il comportamento del bosniaco. Queste le sue parole a Radio Olympia:
“Gli affari vanno bene, i calzini e le cinte costano tanto. Vendo tutta roba di qualità. Nel 2016 certi discorsi non andrebbero fatti. Tanti anni fa non si veniva squalificati, non c’era la prova tv. E poi frasi del genere venivano dette in campo, non davanti un microfono, questo è stato un grande errore del bosniaco. Anche io sono stato offeso pesantemente, ma in campo. Io continuavo per la mia strada e andavo avanti. Secondo me non è un ragazzo razzista, ma è giusto che paghi. Ho sentito le frasi di Rudiger prima del derby, anche quelle cose non vanno dette. Anche se comunque si tratta del derby di Roma, gli sfottò ci stanno. Vorrei dire al giocatore della Roma che Inzaghi ha segnato 4 gol in una partita di Champions League e ha vinto tutto con la Lazio. E’ giusto parlare dopo il derby, ma bisogna stare attenti a cosa si dice. Bisogna scegliere il giocatore giusto, Lulic non doveva andare in conferenza stampa. Oggi le cose sono cambiate, il mondo è diventato multietnico. Io fortunatamente ho fatto il calciatore e mi sono “salvato”. Se non avessi fatto il giocatore tanta gente mi avrebbe considerato un “negro”. La Lazio non esce ridimensionata, Inzaghi è un ottimo allenatore. Il campionato è lungo, bisogna continuare su questa strada. Le due giornate a Strootman? Giusto, doveva essere espulso anche in campo. Il mio derby preferito? Quello con Di Canio, Paolo sapeva accendere l’ambiente“.
Giordano: “La Lazio deve crescere ancora. De Vrij sempre titolare”
La battutta d’arresto conseguita nel derby, ha fatto riemergere i limiti della Lazio contro le big. Escludendo il pari di Napoli, sono arrivate solo sconfitte contro chi la precede. Di seguito l’analisi di Bruno Giordano a Radiosei:
“La gara persa nel derby è sulla falsa riga delle altre gare perse con il Milan e le altre, compreso il pareggio di Napoli. Partenza sprint e ritorno delle altre. Quando le cose si ripetono non si può parlare di una fatalità, è la dimostrazione che la Lazio può lottare a grandi livelli fino ad un certo punto della classifica. Poi è chiaro che nel caso in cui molte concorrenti steccassero allora devi essere pronto ad approfittarne. La Lazio con le altre ha fatto sempre bene e questo è indicativo. E’ una Lazio che ancora deve crescere senza nulla togliere a quanto fatto fino ad ora. Inoltre credo che la Lazio non possa permettersi di lasciare in panchina un giocatore come De Vrij, anche dopo due mesi di stop”.
Comincia male il 2017 per chi usa WhatsApp: ecco perché…
Non è ancora finito il 2016 che già si preannuncia un 2017 difficile per chi ama usare l’applicazione di messaggistica più famosa del mondo. Per molti infatti sembra essere giunto il momento dell’addio. Perché?L’applicazione di messaggistica che ha soppiantato gli sms, a giorni smetterà di funzionare su alcuni modelli di smartphone un po’ datati.
I primi ad essere definitivamente rottamati dal’App acquisita da Facebook due anni fa saranno: iPhone 3GS (con sistema operativo iOS 6), tutti i cellulari con software Android 2.1 e 2.2, e con Windows Phone 7. Questi smartphone, a partire dal 1 gennaio 2017 non avranno più alcuna possibilità di messaggiare. Invece ci sarà ancora qualche mese di tempo per i BlackBerry, BlackBerry 10, Nokia S40 e Nokia Symbian S60: per loro la deadline è stata spostata a fine giugno 2017.
L’avvertimento c’era stato già la scorsa primavera sullo stesso blog di WhatsApp, che avvisava la clientela: «Nel guardare avanti verso i nostri prossimi sette anni, vogliamo concentrare i nostri sforzi sulle piattaforme mobili che la stragrande maggioranza delle persone usa». Ad essere messi da parte gli apparecchi più vecchi che non presentano le funzionalità indispensabili per espandersi ulteriormente nel futuro.