Le parole di Dusan Basta al termine del derby Roma – Lazio, a Lazio Style Radio
“Stasera ci godiamo questa vittoria importantissima, ora va bene così. Abbiamo preparato bene questo derby e alal fine strameritatamente andiamo in finale”.
“Stasera ci godiamo questa vittoria importantissima, ora va bene così. Abbiamo preparato bene questo derby e alal fine strameritatamente andiamo in finale”.
Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di RaiSport: “I tifosi sono stati straordinari, era come se fossimo in casa. Ai miei ragazzi posso solo dire che sono stati fantastici. Ciro? Ieri non si è allenato eppure oggi ha stretto i denti ed ecco i risultati. E’ stato bravissimo a chiudere la qualificazione. De Vrij mi aveva chiesto il cambio al 30simo perché aveva un problema muscolare. Non l’ho fatto per vedere se recuperava. Probabilmente se l’avessi tolto subito non avremmo preso il primo gol, però va bene lo stesso. Abbiamo meritato la finale eliminando Genoa, Inter e Roma. Ero tranquillo vedendo i miei ragazzi. Forse nell’intervallo ho avuto un po’ di timore, poi ho perso de Vrij e Biglia che hanno avuto dei problemi. Lukaku e Wallace? Siamo arrivati in fondo con giocatori che non trovano molto spazio in campionato come Bastos e Wallace. Eravamo consapevoli che se stavamo in semifinale e se lottiamo per la Champions un motivo ci sarà. Nelle marcature gli esterni sono stati bravissimi Lukaku su Salah e Milinkovic su El Shaarawy. Un applauso a questo gruppo che in 180 minuti ha dato tutto. Napoli? Dobbiamo recuperare più energie possibili. Tornerà Parolo ma dovremo valutare Biglia e de Vrij. Ma ho dei ragazzi straordinari che quando vengono chiamati causa danno tutto. Molti non ci avrebbero mai dati per finalisti. Dobbiamo essere bravi a lottare partita dopo partita“.
Le parole di Inzaghi a Lazio Style Radio: “E’ stato bellissimo esultare con i tifosi. E’ grazie a loro se abbiamo portato a casa questa impresa. Ci siamo meritati questa finale nei 180 minuti. Inoltre abbiamo eliminato l’Inter a San Siro. Ringrazio pubblicamente i miei ragazzi perchè mi faranno festeggiare il più bel compleanno della mia vita. Ora penseremo al napoli. Sono davvero contento”.
Queste le parole di Spalletti a Rai Sport: “Vedremo se questa sconfitta avrà una ricaduta. La Roma ha giocato bene in generale però quando vieni da un risultato del genere all’andata, non devi subire gol. Loro lo hanno fatto al primo tiro. Abbiamo concesso spazi alla ricerca del gol e loro ne hanno approfittato. Abbiamo costruito tanto in questa stagione, ma se poi sbagliamo gli appuntamenti importanti ecco che va in fumo tutto. Per esempio la partita di oggi è stata condizionata dall’andata. Se vado via? Ho in mano il mio destino per il futuro, al massimo l’ho messo in mano ai miei calciatori. Adesso pensiamo al campionato per preservare la nostra ottima posizione di classifica. Frutto di un grande lavoro fatto, per quanto riguarda il mio futuro non è questo il momento. Abbiamo creato una mentalità vincente e questo comporta dei rischi come l’eliminazione. Siamo stati eliminati all’andata”.
“Non era facile giocare perchè non sapevo di entrare e non avevo fatto il riscaldamento. E’ stato un derby importantissimo e se giochiamo così siamo fortissimi. Abbiamo interpretato bene la partita fino alla fine. sapevo che ero diffidato ma non ci ho pensato. E’ una bella stagione per me, ma ancora non abbiamo la coppa. Ora pensiamo al campionato e al Napoli. Napoli o Juve? Sono entrambe molto forti. Difesa a 3? Per noi difensori non cambia molto, sono sempre pronto a far felice il mister”.
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“Sconfitta indolore. Meritavamo di andare in finale. Ora ci godiamo il momento. C’è tanto la mano di Inzaghi, ma anche di noi giocatori che stiamo facendo una grande stagione. Ora pensiamo il campionato e ci godiamo la serata. Napoli o Juve? Per me l’importante era andare in finale, poi chi sarà il nostro avversario lo scopriremo domani“.
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Già nei primi minuti le due squadre non si risparmiano con un’occasione per parte con Dzeko prima e Immobile poi. Costruisce molto la Roma che si schianta spesso sul muro biancoceleste. La Lazio invece sfrutta il contropiede con la velocità di Immobile e Anderson. La Roma spreca ed ecco che la Lazio la sblocca. Milinkovic-Savic ribadisce in rete la respinta di Alisson sul tiro di Immobile. Lazio 1 Roma 0. I giallorossi non mollano e al 42simo El Shaarawy pareggia sfruttando un errore di De Vrij. Finisce così la prima frazione di gioco. Da segnalare le ammonizioni di Dzeko, Nainggolan, Paredes e Felipe Anderson.
Nella ripresa la Lazio inserisce Hoedt al posto di de Vrij. Mentre per la Roma entra Bruno Peres al posto di Juan Jesus. Proprio come l’andata ecco che Ciro Immobile sigla il bis. Grande lancio smarcante di Milinkovic-Savic per l’attaccante napoletano che, a tu per tu con Alisson, non sbaglia. Finite le feste per il gol entra Keita al posto di Felipe Anderson. Ecco allora che riescono fuori i giallorossi. Salah sigla il 2-2 dopo il tiro di El Shaarawy. Doppio cambio per le due squadre, fuori El Shaarawy dentro Perotti, fuori Biglia dentro Murgia. Il terzo ed ultimo cambio per Spalletti è Totti che prende il posto di Paredes. Ancora la Roma in rete ancora con Salah al minuto 90 dopo una respinta di Strakosha. Il portiere albanese si era messo in mostra precedentemente con due buoni interventi. Finisce così, la Lazio perde ma vola in finale.
Alisson 5 – Reattivo sul tiro di Immobile al 37′ ma non può nulla sul tap-in di Milinkovic-Savic e sul gol di Immobile.
Rudiger 5 – Come terzino non rende al meglio, soffrendo le discese di Lukaku.
Manolas 6 – Buona prova nel complesso ma in occasione del primo gol si fa sopraffare da Immobile.
Juan Jesus 5 – Nel primo tempo soffre terribilmente il dribbling di Felipe Anderson che lo mette spesso in difficoltà. Spalletti capisce che non è la sua partita e lo toglie a inizio secondo tempo.
46′ Bruno Peres 6 -Riesce a dare pericolosità al potenziale offensivo giallorosso con le sue incursioni.
Emerson 6 – Nei primi 10 minuti due cross insidiosi per Dzeko, di cui il primo clamoroso che il bosniaco non sfrutta. Innesca l’azione del 2 a 2. Dà il fritto in campo.
Paredes 5 – Doveva dare fluidità alla manovra giallorossa, ma sbaglia una quantità infinita di passaggi. Prima del match era stato fatto il confronto con Biglia, ma ad oggi c’è un abisso.
Strootman 5 – Probabilmente uno dei suoi peggiori derby da quando è a Roma.
Salah 6 – Partita sottotono. Soffre la marcatura di Wallace. Fortunato a trovare la rete dopo il palo di El Shaarawy.
Nainggolan 4 – Non è lui. Nervoso, lento e prevedibile. Pagata cara l’arroganza prima dei derby.
El Shaarawy 7 – Uno dei più pimpanti tra i giallorossi. Al 20′ scalda i guanti a Strakosha. Al 44′ è scaltro a ribadire in rete il rinvio errato di de Vrij. E’ l’unico a crederci dopo il doppio vantaggio biancoceleste. Dai suoi piedi nasce il gol del 2 a 2 di Salah. Inspiegabilmente Spalletti lo rimuove al 70′.
70′ Perotti 5- Si mette in evidenza solo per la simulazione che gli costa un giallo. Sperava di poter realizzare l’ennesimo rigore stagionale (non ha mai segnato su azione in questa stagione).
Dzeko 4 – Al 3′ si divora un gol clamoroso. Sparisce di minuto in minuto a dimostrazione che quando i difensori avversari non si scansano, non tocca palla.
All. Spalletti 5 – Si brucia un tempo con una difesa a 4 che vede in Rudiger e Juan Jesus due terzini adattati. Adesso mantenesse la sua promessa e andasse via.
Strakosha 7,5 – Dopo 20′ inoperoso, compie una bella parata su tiro debole ma insidioso di El Shaarawy. Un minuto dopo blocca il colpo di testa flebile di Dzeko. Incolpevole sui due gol giallorossi. Miracoloso sul tiro di Salah all’81. Poteva fare qualcosa di più sul terzo gol giallorosso.
Bastos 6 – Una buona prestazione ma ha grosse responsabilità sul gol di Salah. Si riscatta all’86’ immolandosi sul tiro a porta vuota di Strootman.
de Vrij 5,5 – Al 24′ un tackle difensivo fenomenale che anticipa Salah involato a rete. Qualche minuto dopo importante la sua diaconale difensiva sul El Shaarawy. Perfetto fino al 44′ quando un rinvio sbagliato regala palla a El Shaarawy che realizza la rete del pareggio. Non ha possibilità di riscatto perché Inzaghi lo lascia negli spogliatoi nel break.
46′ Hoedt 6 – Non fa rimpiangere de Vrij, almeno fino all’82’ quando esattamente come il suo connazionale ne primo tempo, sbaglia il rinvio e regala palla a Salah cui tiro viene respinto da Strakosha.
Wallace 6 – Nei primi minuti sembra un pesce fuor d’acqua. Si perde la marcatura di Dzeko al 3′ che per poco non realizza la rete. Nel complesso però disputa una buona gara.
Basta 6 – Buona partita di contenimento.
Milinkovic-Savic 9 – Al 19′ perde ingenuamente una palla a centrocampo che favorisce la ripartita di El Shaarawy. L’ala italo-egiziana calcia in maniera angolata ma poco potente e Strakosha riesce a deviare. Cresce di minuto in minuto e torna a giganteggiare a centrocampo. Trova il gol del vantaggio biancoceleste dopo un tiro respinto da Allison a Immobile. A inizio ripresa spara alto un cross interessante di Lulic ma si rifà al 56′ quando serve un assist d’oro per il gol di Immobile.
Biglia 7 – Partita da capitano vero. Ringhia su ogni pallone e dirige il centrocampo con la sicurezza del campione. Esce dal campo tra gli applausi.
70′ Murgia s.v.
Lulic 7 – Grande prova di generosità in cui fa egregiamente le due fasi di gioco. Nel primo tempo serve un assist d’oro per Immobile che non riesce a ribadire in rete. A inizio ripresa la sua cavalcata taglia fuori la retroguardia giallorossa e serve in area Milinkovic-Savic che spara alto.
Lukaku 6,5 – Come all’andata, un’ottima partita. Fa ammattire Rudiger.
Felipe Anderson 6,5 – Un primo tempo molto sacrificato in cui aiuta tanto la difesa, non disdegnando qualche ripartenza pericolosa. Quando accende la luce è una gioia per gli occhi. Splendido il filtrante per Immobile che l’attaccante però non sfrutta a dovere. Esce al 57′ sfinito.
57′ Keita 6 – Non riesce a essere incisivo ma dà vivacità alla manovra offensiva.
Immobile 8 – Al 6′ la sua zampata esce di pochissimo a lato. Scompare per gran parte del primo tempo, ma è decisivo nella rete biancoceleste in cui di potenza supera Manolas e tira, Allison respinge e Milinkovic-Savic su tap-in realizza il gol del vantaggio. Nella ripresa si divora un gol facile facile su assist al bacio di Felipe Anderson. E’ solo questione di minuti e Ciro trova la rete del 2 a 1 scattando sul filo del fuorigioco e trafiggendo Allisson.
All. Inzaghi 7 – Come all’andata vince la partita a scacchi con Spalletti. Risponde mossa su mossa al tecnico toscano.
Fabrizio Piepoli
“Siamo passati in vantaggio ed è un gol importante. peccato però che loro abbiano trovato il pareggio. Nella ripresa non dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento. Dobbiamo sempre coprire e ripartire. Noi vogliamo la finale“
Prima del match hanno parlato de Vrij e Allison, ma nel pomeriggio in molti dei biancocelesti hanno caricato la Lazio sui social network. Questi i post di de Vrij, Felipe Anderson, Milinkovic e Patric. Lo spagnolo si è anche lasciato andare a una promessa: “Daremo tutto per arrivare in finale”.
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Queste le parole del portiere della Roma: “Partiamo dallo svantaggio dell’andata, ma dobbiamo dare il nostro meglio sul campo. Sappiamo che la Lazio è una squadra ha un grande potenziale: è una formazione veloce che svolge bene il suo lavoro. Dobbiamo fare di più oggi rispetto all’andata. Il derby è sempre una partita diversa dalle altre; loro partiranno dal doppio vantaggio, ma noi dovremo dare il massimo senza pensare al parziale”.
Il brasiliano ha parlato anche a Roma Tv: “Siamo pronti, abbiamo lavorato nel modo migliore, veniamo da una vittoria in campionato e questo di dà fiducia. È la partita più importante della stagione e della vita. Non c’è tanto da parlare, dobbiamo fare il risultato senza pensare allo svantaggio. Sappiamo cosa possiamo fare”.
Queste le parole di De Vrij: “Un derby è sempre un derby. E’ una partita bellissima che non vediamo l’ora di giocare. La vittoria col Sasuolo è stata sofferta, ma anche con l’Udinese non giocammo bene e poi battemmo la Roma. Siamo fiduciosi. Siamo preparati per tutto, sappiamo cosa fare”.
L’olandese ha parlato anche a Rai 2: “Non parliamo di percentuali. Siamo in vantaggio per il 2 a 0 dell’andata, ma nei derby può succedere tutto. Abbiamo visto in passato. Siamo pronti, non vediamo l’ora di giocare”.
Queste le formazioni ufficiali di Roma Lazio:
ROMA (4-2-3-1): Alisson; Rudiger, Manolas, Juan Jesus, Emerson; Paredes, Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko. A disp. Szczesny, Lobont, Fazio, Vermaelen, Mario Rui, De Rossi, Grenier, Gerson, Perotti, Totti. All. Spalletti.
Indisponibili: Florenzi
Squalificati: –
Diffidati: –
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, de Vrij, Wallace; Basta, Milinkovic, Biglia, Lulic, Lukaku; Felipe Anderson; Immobile. A disp. Vargic, Adamonis, Patric, Hoedt, Radu, Crecco, Murgia, Luis Alberto, Lombardi, Keita, Djordjevic, Tounkara. All. Inzaghi.
Indisponibili: Marchetti, Abukar
Squalificati: Parolo
Diffidati: –
Arbitro: Rizzoli (sez. Bologna)
Assistenti: Di Liberatore e Tonolini
IV Uomo: Russo
Nel frattempo, come riportato da RadioSei, il derby registra numeri importanti. Sono attesi oltre 400 giornalisti e 50 fotografi provenienti da tutto il mondo. La gara verrà trasmessa in più di 120 Paesi in tutto il mondo. Dall’Asia all’Europa, dall’Australia all’America. Tutti saranno davanti la televisione. Il numero di telespettatori in genere supera il mezzo miliardo. Ma questa sera vista l’importanza della gara si potrebbe anche fare meglio. Non è un caso che la penetrazione dei diritti televisivi di questa edizione di Coppa Italia ha superato del 400% i dati del precedente ciclo di vendita. Aiutata anche dai due derby capitolini in semifinale. Per l’occasione la Curva Nord ha deciso di dare vita a una nuova scenografia. Come sempre i dettagli sono rimasti segreti. Solo all’entrata in campo si scoprirà lo spettacolo che i tifosi hanno riservato a Immobile e compagni.
“Sono cresciuto nella Roma. Sono stato tanti anni in giallorosso, salvo poi un paio di stagioni nella Lazio. Sono realtà che conosco bene. Un derby le possibilità sono sempre al 50%. La Lazio ha fatto una bellissima partita all’andata. Ma la Roma ha le qualità per vincere la partita. I biancocelesti dovranno fare attenzione fin dall’inizio. La Roma farà la partita, ma la Lazio potrà avere a disposizione le ripartenze per colpire i giallorossi. Spalletti spero resti a Roma, così come Inzaghi. Il primo l’ho avuto come tecnico, è molto bravo. Simone invece è stato un mio ex compagno e merita di essere confermato. Non credevo potesse fare così bene da subito, ma si vedeva che aveva le qualità per fare il salto di qualità”.
Questa sera contro i giallorossi sarà lui a difendere i pali della squadra di Inzaghi a caccia della finale di Coppa. Titolare, come all’andata. Marchetti è ancora fermo. E la sua crescita continua. Nel frattempo il portiere albanese ha debuttato pure in Nazionale. Titolare contro l’Italia a Palermo due settimane fa. Si è conquistato l’etichetta di portiere del futuro biancoceleste col rinnovo ormai definito fino al 2022. In estate non faceva parte della lista in partenza per il ritiro di Auronzo. Era in attesa di sistemazione dopo la parentesi Salernitana. Anche i consigli di papà, ex portiere della nazionale albanese, lo hanno caricato per giocarsi nel migliore dei modi la nuova chance alla Lazio.
Dal giorno del suo debutto a San Siro con il Milan ha giocato 16 presenze, di cui 14 in A. In Coppa Italia ha giocato titolare contro il Genoa agli ottavi. L’infortunio di Marchetti lo ha agevolato, ma lui ha saputo farsi strada con sicurezza e sfrontatezza. E con la capacità di inseguire i propri sogni. Appena arrivato in prima squadra confessò di aspettare uno spiraglio per giocarsi un derby. Già in quello di campionato ci era andato vicino. Il 4 dicembre dovette cedere il posto al rientrante Marchetti. Si è rifatto il mese scorso. Titolare e protagonista nel successo biancoceleste della gara di andata.
Qualcosa però non è andata per il verso giusto. Ad esempio, l’uscita di sabato su Berardi che ha procurato il rigore del vantaggio del Sassuolo. La rimonta per la vittoria biancoceleste gli ha restituito subito il sorriso. In campo però diventa una maschera di grinta e concentrazione. La stessa che metterà in campo stasera. Il palcoscenico è il più intrigante, quello del derby. E una finale da conquistare. Magari per inseguire il posto da titolare nella finale della Coppa Italia. Nell’ultima finale di Coppa disputata dalla Lazio, quella di due anni fa persa con la Juventus, Strakosha era in panchina. Dietro Berisha e Marchetti. E’ abituato a rincorrere. Come riporta La Gazzetta dello Sport questa volta sa che il destino laziale passerà anche dalle sue parate. A 22 anni sogna come in quel 26 maggio tutto da ricordare.
Domani ci sarà la Conferenza di Servizi in Regione, aperta però sul progetto presentato dalla Roma sulla delibera Marino. Tale accordo però è stato mandato in soffitta dall’intesa Raggi-Roma del 24 febbraio scorso. Il progetto è stato bocciato un po’ su tutta la linea per diversi problemi: dalla variante urbanistica mancante, alla Valutazione di impatto ambientale negativa, ai diversi pareri unici del Comune e della Città Metropolitana contrari. Domani se le indiscrezioni venissero confermate dovremmo assistere a una nuova richiesta di interruzione dei lavori della Conferenza da parte della Roma.
LE MOSSE DI COMUNE E REGIONE
Il Comune potrebbe «appoggiare» l’istanza portando il testo della nuova delibera di indirizzo approvata il 30 marzo scorso come «prova» di buona fede e impegno politico. Come riporta Il Tempo bisogna capire cosa farà la Regione. La cosa più sensata sarebbe chiudere questa Conferenza e aprirne una nuova quando il Consiglio comunale approverà la nuova delibera e il conseguente aggiornato. Ma vi è anche una seconda possibilità. La concessione di 90 giorni (minimi) di interruzione, accogliendo la richiesta giallorossa, ufficialmente per «esaminare» il testo del Campidoglio, in realtà per consentire al Comune di avere la vera delibera approvata in Consiglio. Una ipotesi, questa, caldeggiata politicamente per non far passare l’Amministrazione Zingaretti come contraria al progetto. Ma che rischierebbe anche di esporre tutto l’iter a un annullamento da parte del Tar in caso di ricorsi.
Sul fronte Lazio, poi, siamo in alto mare. Il presidente Claudio Lotito è sempre dell’idea di realizzare il futuro impianto dei biancocelesti sui suoi terreni sulla Tiberina. Forte anche del convincimento che quanto consentito alla Roma per superare il vincolo idrogeologico e le cubature concesse in compensazione debbano essere dato anche a lui. In Campidoglio però c’è lo «spettro» Flaminio. L’Amministrazione 5Stelle vorrebbe mettere a segno un bel colpo rimettendo in funzione l’impianto. I tifosi laziali vedrebbero volentieri nel Flaminio la futura casa biancazzurra. Ma come lo stesso Lotito ha detto più volte da parte della Lazio non c’è interesse per il Flaminio. Troppi problemi da risolvere e poco reddito.
«Sì, perché l’ambiente carica i giocatori di una responsabilità unica. E anche l’arbitro avverte l’adrenalina che avvolge la città appena mette il naso fuori dall’albergo. Ci vuole molta esperienza per gestire un match simile, non è alla portata di un arbitro emergente anche se bravo».
«Giusto così, parliamo di un top nel mondo. La sua carriera è incredibile e non si conquistano certe finali per fortuna. Sono convinto che mentre noi parliamo lui sta già preparando la partita, vedendo e rivedendo i filmati delle squadre».
«Si torna ad arbitrare alla vecchia maniera e Rizzoli è cresciuto dirigendo in quel modo. Di sicuro dovrà correre di più per accorciare il campo, ma non è un problema. E poi è accompagnato da due assistenti, Di Liberatore e Tonolini, che sono una garanzia».
«Io sono d’accordo, ma bisognerebbe chiedere agli arbitri se sono pronti a fare questo passo dopo i mesi di sperimentazione. La tecnologia è un aiuto fondamentale, averla avuta ai miei tempi».
«Per farle capire, a me toccò un Roma-Lazio la settimana dopo il gol fantasma di Muntari in Milan-Juve. C’era un clima tesissimo nei confronti degli arbitri. Pronti via e do un rigore alla Lazio con espulsione del portiere. Insomma, con la moviola avrei avuto un bel paracadute in caso di errore grave che per fortuna non commisi».
«Certo, era il capitano e si faceva sentire. Ma con me è stato sempre corretto e quando è andato fuori le righe con le proteste lo ho ammonito. Vederlo ai margini che effetto fa? Beh, gli anni passano per tutti. Però riesce lo stesso a trasmettere la carica ai compagni e potrebbe essere decisivo nel derby, come lo è stato già in passato».
«Scherziamo, non ha bisogno di un mio suggerimento. Semmai un auspicio: che i giocatori aiutino l’arbitro senza protestare a ogni fischio. Ne guadagna lo spettacolo».
Paola Turci, cantante romana e laziale, ha partecipato ieri sera ad un evento organizzato da una Onlus che combatte contro i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Ha anche commentato il derby di questa sera. Ecco le sue parole: “Sarò impegnata parecchio stasera e purtroppo saprò soltanto il risultato finale. E’ chiaro che c’è la possibilità di arrivare in finale. Spero che la Lazio mantenga lo stesso stato d’animo dell’andata. Quell’energia che è stata decisiva nella partita vinta due a zero contro i giallorossi“.
Ecco l’elenco completo delle squalifiche:
Una giornata a:
A volte i derby posso essere scontati, a volte posso decidere una stagione. E’ successo con la finale di Coppa Italia del 26 Maggio, successivamente per la lotta al secondo posto di un anno fa. Quest’anno il derby deciderà chi andrà in finale di Tim Cup. Molti sono i giocatori che negli anni hanno affrontato questa stracittadina. Uno di loro è Cesar Aparecido Rodrigues, che ha voluto commentare la partita di stasera ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Ecco le parole del brasiliano: “Facciamo prima a dire chi, prima del derby, non rompeva le scatole. Di Canio aveva una carica pazzesca, lo soffriva tantissimo. Trasformò tutta la sua tensione in qualità, lettura della partita, rabbia. Dopo il gol fu difficile trattenerlo ma, per fortuna, non successe nulla. Il mio balletto non fu preparato. Non lo feci mai. Ballai la samba così, sul momento“.
“Stasera sarò in Curva Nord, sarebbe bello veder ballare Anderson. La ballasse anche Immobile, se si vince va tutto bene. Sarà una gara tosta. Si è acquisito un grande vantaggio ma non per questo bisogna andare morbidi. Il 2-0 non basta. Bisogna soffrire“.
“C’è tanto da fare ma credo che Inzaghi abbia già trasmesso questa mentalità. Le partite belle sono poi queste difficili. Non ci si può pensare. Il Napoli? Domenica è lontanissima. Un allenatore può anche ragionarci ma i giocatori no. Inzaghi? Anche in campo si vedeva la sua grinta. È importante che adesso sia diventato una certezza e non più una sorpresa”